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    Il tennis universitario statunitense fa grande mostra di sé a Indian Wells 2023

    Ben Shelton nella foto

    Negli ultimi anni, il livello del tennis universitario statunitense è in costante crescita e rappresenta una valida opzione per molti giovani tennisti in formazione, poiché offre la possibilità di migliorare il proprio gioco senza la pressione e l’esigenza richieste dal circuito professionistico. Ciò consente ai giocatori di mettersi alla prova e di arrivare al professionismo quando sono più maturi.
    Inoltre, sempre più giocatori internazionali scelgono di studiare e giocare nel circuito universitario statunitense, il che ha notevolmente arricchito la competizione e ha reso il titolo di campione della NCAA un importante trampolino di lancio per diventare professionisti.
    La rilevanza di questo fatto è stata evidente a Indian Wells 2023, perchè Ben Shelton, campione della NCAA 2022, Emma Navarro, campionessa della NCAA 2021 e Peyton Stearns, campionessa della NCAA 2022, sono riusciti a superare il primo turno, dimostrando l’alto livello di gioco raggiunto attraverso il loro percorso universitario. LEGGI TUTTO

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    Patrick McEnroe è il nuovo Presidente dell’International Tennis Hall of Fame

    Patrick McEnroe insieme al fratello maggiore John

    L’ex giocatore e attuale analista televisivo Patrick McEnroe sarà il nuovo presidente della International Tennis Hall of Fame, mentre l’amministratore delegato della USTA Foundation Dan Faber è stato scelto come nuovo CEO. L’istituzione che raccoglie le più grandi glorie della disciplina ha annunciato ieri notte le nuove cariche, confermando che McEnroe e Faber inizieranno i loro ruoli il prossimo 1° maggio.
    Il cambio al vertice della Hall of Fame è stato necessario viste le dimissioni presentate da Todd Martin lo scorso ottobre dopo quasi un decennio in carica.
    Il più giovane dei fratelli McEnroe in carriera ha vinto il titolo di doppio maschile a Roland Garros nel 1989, mentre il suo miglior risultato in singolare è stato la semifinale agli Australian Open del 1991. Appesa la racchetta al chiodo è stato il capitano del team di Coppa Davis degli Stati Uniti dal 2000 al 2010, vincendo “l’insalatiera” nel 2007. Ha anche ricoperto il ruolo di capo dello sviluppo del settore maschile per la USTA dal 2008 al 2014.
    Faber è invece un esperto di finanza, da anni impiegato presso la USTA Foundation. LEGGI TUTTO

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    Tra il serio e il faceto arriva questa notizia: “Djokovic potrebbe giocare il torneo di Miami se arrivasse negli Stati Uniti via mare”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    L’impossibilità di Novak Djokovic di entrare negli Stati Uniti continua a far discutere e molte organizzazioni americane hanno pubblicamente chiesto al governo di permettere al serbo di entrare nel paese, nonostante non sia vaccinato contro il COVID-19.Una delle voci più forti è stata quella di Ron DeSantis, governatore della Florida, che ha criticato Joe Biden e ha chiesto di permettere a Djokovic di entrare nel paese.
    Anche se la partecipazione di Djokovic a Indian Wells è totalmente esclusa, il che significa che non parteciperà a questo evento, il suo ingresso a Miami è ancora possibile, anche se improbabile, per il secondo ATP 1000 dell’anno. DeSantis ha suggerito una possibile soluzione per il serbo.
    Secondo il governatore della Florida, in una lettera inviata a Biden, Djokovic potrebbe entrare negli Stati Uniti via mare. “Non mi è chiaro perché il signor Djokovic non possa entrare in questo paese via mare. La sua amministrazione non sembra avere imposto restrizioni per i non cittadini che entrano nel nostro paese via mare“, ha dichiarato DeSantis. LEGGI TUTTO

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    Da Indian Wells: Parlano Jannik SInner e Matteo Berrettini. Berrettini rassicura “Per fortuna mi sento bene e la gamba sta rispondendo ottimamente a tutti i test e agli allenamenti fatti in questi giorni”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia dell’esordio nel torneo Masters 1000 di Indian Wells.
    Dichiara Sinner a SkySport: “Siamo arrivati circa una settimana fa, mi sono allenato perché dopo Marsiglia non ho avuto tanto tempo di farlo perché non sono stato benissimo. Abbiamo messo dentro tanto lavoro dal punto di vista fisico e ovviamente anche in campoFare bene i 1000 è molto importante, ho iniziato la stagione abbastanza bene, vittoria a Montpellier, Finale a Rotterdam e ho perso al quinto da Tsitsipas negli ottavi a Melbourne. L’obiettivo, quindi, è partire qui in maniera convincente e poi vedremo. Siamo arrivati qui circa una settimana fa, mi sono allenato anche perchè dopo Marsiglia non ho avuto tanto tempo per allenarmi perchè non sono stato benissimo. Indian Wells è sicuramente un test importante per il resto della stagione“.
    Dichiara Berrettini alla Gazzetta: “Per fortuna mi sento bene e la gamba sta rispondendo ottimamente a tutti i test e agli allenamenti fatti in questi giorni. Mi sto preparando per la prima sfida del torneo. Daniel lo conosco bene perché ci ho giocato parecchie volte. Nello stesso tempo, però, sappiamo che ogni match va preso in considerazione singolarmente, soprattutto venendo da un periodo in cui ho fatto fatica dal punto di vista della continuità.Mi sto preparando per la prima sfida del torneo. Sono due avversari che conosco bene perché ci ho giocato parecchie volte (affronterà Daniel). Allo stesso tempo, però, sappiamo che ogni match va preso in considerazione singolarmente, soprattutto venendo da un periodo in cui ho fatto fatica dal punto di vista della continuità.In generale sono contento che non sia stato nulla di grave per la gamba. L’obiettivo adesso è quello di accumulare partite ed ore di gioco e cercare di tornare a casa dalla trasferta americana con più partite possibili. Sappiamo che la stagione è lunga, non posso neanche chiedere a me stesso troppo e tutto insieme. Quindi, come ho sempre fatto, un giorno alla volta: testa bassa e continuare a lavorare”. LEGGI TUTTO

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    Il miglior servizio dell’era moderna

    Nick Kyrgios

    Stilare classifiche dei migliori giocatori, colpi, ecc è sempre una tentazione irresistibile, anche per giocatori, coach e addetti ai lavori. Negli ultimi tempi il dibattito sul migliore di sempre è animatissimo, visto che Djokovic e Nadal dopo aver superato e staccato Roger Federer (primo tennista a toccare 20 Slam) stanno battagliando per terminare la propria carriera davanti a tutti per numero di Majors.
    Stavolta sui social si è animato un piccolo dibattito su di un colpo in particolare: il servizio. La battuta è diventata sempre più decisiva nel tennis moderno, colpo con il quale puoi ottenere non solo un punto diretto ma indirizzare i propri game, mettendo grande pressione all’avversario. Ormai senza una prima e seconda palla di qualità, non è possibile competere ad altissimo livello.
    Il “sasso” è stato lanciato dal loquace coach francese Patrick Mouratoglou, che interpellato su quale sia il miglior servizio dell’epoca moderna ha compilato la propria personale top5. Questa la sua lista:
    1° Nick Kyrgios
    2° John Isner
    3° Andy Roddick
    4° Ivo Karlovic 
    5° Pete Sampras

    Molti sono i “big server” assenti, Goran Ivanisevic per esempio, ma anche Boris Becker e Roger Federer non figurano tra i suoi migliori. Per questo, Brad Gilbert (oggi analista per ESPN dopo esser stato a lungo coach di vari giocatori tra cui Andre Agassi) ha formulato una sua classifica, dividendo – a nostro avviso giustamente – i suoi migliori in decadi differenti, visto che sono cambiati non solo i tempi ma anche i materiali. Ecco i top3 al servizio di Gilbert:
    80s – 90s:
    1° Pete Sampras
    2° Boris Becker
    3° Goran Ivanisevic

    2000
    1° Roger Federer
    2° Andy Roddick
    3° Ivo Karlovic

    2010-2020
    1° John Isner
    2° Nick Kyrgios
    3° Roger Federer

    Altri servizi da menzionare:
    1° Richard Krajicek
    2° Milos Raonic
    3° Wayne Arthurs
    4° Mark Philippoussis
    5° Greg Rusedski

    È un tema molto interessante, e sul quale ovviamente non è possibile trovare un accordo assoluto su quale sia il migliore. È da valutare il colpo in sé? O forse è più giusto premiare l’impatto del servizio sul gioco, risultati e carriera del giocatore? Se si parla del colpo singolo, allora si dovrebbero prendere in considerazione soprattutto i numeri, come Ace, percentuali varie. In questo caso i record pazzeschi di Isner, Karlovic e Ivanisevic sono assolutamente inarrivabili. Tuttavia vedendo l’impatto sul gioco, allora le cose cambiano e big servers come Kyrgios, Sampras e Federer entrano di diritto nel dibattito.
    Personalmente, se devo esprimere un parere, ritengo che il servizio vada valutato non solo per l’efficacia del colpo astratto dal gioco quanto per l’impatto che ha sul rendimento del tennista, cioè quanta parte della prestazione e delle vittorie sono venute dalla qualità della battuta. Non è determinante avere un servizio da Ace in serie se poi nei momenti decisivi questo fa cilecca e non ti porta punti quando davvero contano (penso per esempio alle fasi decisive della finale ’92 di Wimbledon, con Ivanisevic che nei game chiave non trova mai l’Ace, ma gli esempi potrebbero essere molti, come i tanti tiebreak persi in carriera da Isner e Karlovic nonostante la loro battuta). Per questo, credo che il miglior servizio dell’epoca moderna, e singolo colpo più decisivo in assoluto, sia quello di Pete Sampras. Nessun giocatore dagli anni ’80 ad oggi ha avuto una battuta capace di spostare così tanto gli equilibri a suo favore, una sentenza nei momenti chiave del match. Quando “Pistol” prendeva ritmo e metteva la testa avanti, era finita. Chiedere ad Andre Agassi, quello che ha avuto la miglior risposta…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Max Purcell “l’indiano”: Vince tre challenger consecutivi ed entra in top 100

    Max Purcell nella foto

    Fino ad ora, Max Purcell era conosciuto soprattutto come un esperto giocatore di doppio nel circuito maschile, nonostante la sua giovane età. A soli 24 anni, questo veterano della Coppa Davis ha già conquistato un titolo a Wimbledon (insieme a Matthew Ebden) e ha raggiunto due finali agli Australian Open, anche se in singolare ancora fatica a emergere.
    Tuttavia, qualcosa è cambiato nelle ultime settimane. Il ragazzo di Sydney, seguendo le orme di Daniil Medvedev nel circuto maggiore, ha vinto tre tornei Challenger consecutivi a Chennai, Bengaluru e Pune, portando la sua striscia vincente a quindici vittorie di fila. Grazie a questo risultato, domani farà il suo ingresso nella top 100 del ranking di singolo per la prima volta, piazzandosi al 95º posto. LEGGI TUTTO

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    “Torino Tennis Talents” terza edizione: borsa di studio per cinque talenti locali e per l’Under 16 ucraina Maria Lazarenko

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Prosegue anche nel 2023 il progetto Torino Tennis Talents realizzato dall’associazione benefica I Tennis Foundation e che durante le prime due edizioni ha già visto ottenere dai suoi protagonisti ottimi risultati.
    Attraverso la supervisione tecnica di Gipo Arbino e la possibilità di osservare da vicino il suo giocatore, il campione Lorenzo Sonego appena reduce dal successo sul top 10 Auger-Aliassime, i sei talenti beneficiari della borsa di studio avranno così l’opportunità di competere in tornei nazionali e internazionali, aspetto imprescindibile per migliorarsi e tentare la scalata al tennis professionistico.I giovani tennisti torinesi inseriti nel programma sono Edoardo Zanada (22), Ludovico Madiai (20) e Chiara Fornasieri (20) – presenti anche nelle prime due edizioni -, e le new entry Luca Serra (17), la giovanissima Beatrice Barra (12) e l’ucraina Maria Lazarenko (14).I sei borsisti, scelti in base al livello tennistico, all’attitudine, alla dedizione in campo e alle possibilità economiche della famiglia, riceveranno anche quest’anno un importante supporto per la partecipazione ai tornei nazionali e internazionali più importanti e il sostegno didattico e relazionale per migliorare motivazione e attitudine. Un progetto che conferma, assieme al “fratello maggiore” Little Tennis Champions, il grande sforzo di I Tennis Foundation per sostenere i sogni dei giovani talenti della racchetta.“TTT è un progetto nel quale crediamo tanto e i ragazzi e le ragazze a cui è stata assegnata la borsa hanno dato il massimo – spiega l’Avvocato Simone Bongiovanni, fondatore e presidente di I Tennis Foundation -. Visto l’impegno profuso da ognuno di loro, assieme ai nostri partner, abbiamo deciso di rinnovare il supporto a questi ragazzi e di introdurre nuovi giovani talenti. Abbiamo costituito I Tennis Foundation per supportare ragazzi meno fortunati che hanno talento tennistico, ma purtroppo non i mezzi adeguati per praticare questo magnifico sport. La vocazione delle nostre iniziative è esclusivamente umanitaria: ecco perché in questa terza edizione abbiamo voluto inserire Maria Lazarenko, una fantastica ragazzina ucraina che stiamo già aiutando dall’anno scorso”.Un incontro al campionato mondiale Under 14 in quel di Tarbes, e poi una telefonata. Tanto è bastato, infatti, affinché I Tennis Foundation si attivasse per aiutare la ragazzina ucraina e sua madre a trovare nel 2022 rifugio in Italia. “Ho conosciuto Maria e sua mamma a Les Petit As ‘22. Mi avevano colpito molto a livello personale e avevamo già stabilito un rapporto di fiducia in quei giorni – racconta ancora Simone Bongiovanni – Poi a inizio marzo sua madre mi ha chiamato perché la situazione in Ucraina era diventata insostenibile e avevano molta paura. Abbiamo così coordinato il loro viaggio e l’arrivo in Italia”.I Tennis Foundation ha sempre sostenuto l’attività tennistica di Maria e, dopo una borsa di studio individuale, quest’anno ha deciso di inserirla all’interno del progetto Torino Tennis Talents.Davvero ottimi i risultati raggiunti nel corso delle prime edizioni dai borsisti, su tutti quelli conseguiti da Edoardo Zanada e Chiara Fornasieri, capaci di ottenere i primi punti ATP e WTA, e da Alessia Tagliente, bravissima nel guadagnarsi sul campo una borsa di studio quadriennale con la Mississippi State University.
    Promosso e finanziato da I Tennis Foundation, dalla Fondazione Cecilia Gilardi, dalla Fondazione CRT e da partner prestigiosi come Gruppo Koelliker, CRAI, Assist Digital, ATLA, Mollo Noleggi e Compet-e, Torino Tennis Talents, in collaborazione con il Circolo della Stampa Sporting e con il patrocinio della Città di Torino, ha confermato le borse di studio che saranno distribuite in base agli impegni annuali e alla programmazione concordata con Gipo Arbino e con lo staff del Circolo.
    Gipo Arbino, coach di Lorenzo Sonego: “Sono molto felice che anche quest’anno I Tennis Foundation sia riuscita a portare avanti questo bellissimo progetto, che più è a lungo termine e più è proficuo. L’aiuto economico che verrà dato è fondamentale per poter ampliare le loro esperienze. Devo dire che queste ragazze e questi ragazzi mi piacciono molto, hanno una buona classifica italiana, ma come per Lorenzo non posso sbilanciarmi. Credo però tantissimo in questo progetto perché Lorenzo non era un predestinato. Sono quindi convinto che la valorizzazione dei ragazzi in età giovanile dia più chance per tirare fuori dei giocatori”.
    Lorenzo Sonego, tennista professionista, best ranking n.21 ATP e testimonial del progetto TTT: “Questo progetto è magnifico e fatto da persone che vogliono il bene degli altri. Da qui può davvero uscire un grande tennista. Nel mondo ci sono tanti giovani che hanno talento ma non hanno i mezzi. Dare a questi ragazzi un’opportunità è una cosa bellissima. Sono davvero contento di far parte di questa associazione che è stata fondata da Simone Bongiovanni, con cui ho anche un bellissimo rapporto di amicizia, per dare un’opportunità a questi ragazzi di vivere dentro e fuori dal campo qualcosa di unico”. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini parte per Indian Wells: “Andrò ad Indian Wells con la speranza di poter giocare”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Tramite un post su Instagram, Matteo Berrettini ha parlato della sua situazione fisica.“Mi dispiace che il torneo di Acapulco sia finito così. Durante il primo set ho sentito un fastidio al muscolo del polpaccio dietro il ginocchio. Ho temuto il peggio perché il dolore continuava a peggiorare.Mi sono sottoposto ad una risonanza magnetica subito dopo il match. I risultati hanno evidenziato come io sia stato fortunato a fermarmi in tempo: in ogni caso, questi sono stati più positivi del previsto, quindi andrò ad Indian Wells con la speranza di poter giocare. Grazie al team del torneo e a tutti coloro che hanno supportato l’evento”.
    Ricordiamo che il sorteggio dei tabelloni principali del torneo di Indian Wells avverrà lunedì sera alle ore 24 italiane. LEGGI TUTTO