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    Pinali: «Meritavamo la vittoria. Tutti hanno dato il loro contributo»

    MANTOVA – Rimpianti, perché le sconfitte di questo tipo ne lasciano sempre, ma anche consapevolezza dei propri mezzi e assoluta determinazione nel voler guardare avanti con ottimismo. Il post San Giustino è agrodolce per la Gabbiano Farmamed Mantova, che riprende questa sera gli allenamenti al Palasguaitzer in vista dell’impegno di domenica (ore 18) sullo scomodissimo parquet della Negrini CTE Acqui Terme, attuale seconda forza del torneo.
    «Se ripenso alla partita e a come si è svolta – analizza lo schiacciatore Roberto Pinali, impiegato domenica come opposto e autore di 18 punti – credo di poter dire senza timore di smentita che meritassimo noi di vincere. Siamo arrivati davvero a un passo, poi Cappelletti è andato in battuta e il finale ha preso una piega diversa. Siamo stati anche un pizzico sfortunati credo».
    Il bicchiere in ogni caso è mezzo pieno per Pinali: «Se devo fare un bilancio complessivo, ritengo che abbiamo disputato una buona gara. Tutta la panchina ha dato il suo contributo in una situazione complicata dall’inizio. Forse ci siamo rilassati un attimo nel terzo set dopo l’esito del secondo, ma abbiamo attaccato e murato meglio di San Giustino. Serviva qualche difesa in più e qualche ricostruzione più precisa».
    Per il martello bolognese un’inedita prestazione da opposto, a causa dell’assenza di Baldazzi, appiedato poco prima dell’inizio del match da febbre e mal di gola: «Ho saputo che avrei giocato in quel ruolo un’ora prima di scendere in campo. Da giovane ho giocato ancora opposto, ma quest’anno non abbiamo mai provato in allenamento questa situazione e non è facile attaccare e trovare il ritmo giusto quando cambi la posizione in campo. Lo si è visto nei primi scambi, prima che prendessimo le giuste misure».
    Il girone di ritorno ora prosegue con una serie di interessanti big match, a partire da quello di domenica contro Acqui Terme: «L’obiettivo rimane quello di centrare i primi quattro posti del girone, per poi dare il massimo ai playoff. Dobbiamo arrivare a quella fase nella migliore condizione fisica e mentale, sistemando alcuni aspetti del gioco. Il tutto con il supporto costante dei nostri tifosi».
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    Gabbiano, Catellani: «Ad Ancona vittoria del gruppo»

    MANTOVA – La lunga trasferta di Ancona, in un PalaPrometeo dalla temperatura certamente non gradevole, è coincisa con la seconda vittoria consecutiva al tie-break della Gabbiano Farmamed Mantova, seppur con caratteristiche diverse da quella della settimana precedente. Se con Savigliano in casa infatti lo svantaggio era di 1-2, nelle Marche Gola e compagni hanno rimontato dallo 0-2 e fino a metà terzo set la situazione era davvero molto difficile (13-7 in favore dei padroni di casa).
    Ma quello che sorprende di più nell’analisi della partita è che la Gabbiano è arrivata alla vittoria con cinque protagonisti entrati a lavori in corso. Decisiva dunque la panchina, oltre all’opposto Baldazzi, che ha preso per mano la squadra ed è stato protagonista assoluto nel quinto set. Note di merito anche per il centrale Ferrari, con 4 muri a referto e l’82% in attacco, ma non possiamo non nominare capitan Gola (11 punti), il libero Montarulo, Scaltriti, Tauletta e il regista Catellani.
    «Una partita complicata – spiega proprio Mattia Catellani – ma il risultato dimostra che è un campionato molto equilibrato ed impegnativo. Ogni partita è difficile, ma abbiamo dimostrato di essere una squadra con un roster lungo e che non molla. Alla giornata no di qualcuno abbiamo sopperito aiutandoci a vicenda, una palla alla volta. Ci siamo adattati anche alle condizioni del palasport e il risultato alla fine è arrivato. Una prova di carattere, come con Savigliano, che porta tanta autostima».
    Cosa aspettarsi dalle prossime partite non è facile da decifrare: «Sarà importante arrivare fra le prime quattro – prosegue Catellani – e ci siamo vicini. Raggiunti i playoff sarà importante stare bene fisicamente e mentalmente. Le partite della regular season saranno importanti per arrivare al momento più importante della stagione».
    Subentrare a gara in corso non è mai facile, ma Mattia ha dimostrato una volta di più di essere sempre sul pezzo: «Nel mio ruolo, soprattutto, devi entrare in campo con le idee chiare per provare a dare una svolta alla partita. Mi trovo molto bene a Mantova, come era successo due anni fa, anche se l’asticella inevitabilmente si è alzata rispetto alla serie B. Ci sono più stimoli, ma è importante vivere in un ambiente sereno dove devi trovare la giusta alchimia di squadra. Si lavora per questo».
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    Gabbiano, Lorenzi: «Con Savigliano grande reazione»

    MANTOVA – Ritorno decisamente con il botto per la Gabbiano Farmamed Mantova, che nel primo impegno di campionato del 2025 lotta per due ore e 20’, e per cinque set, per piegare la resistenza della Monge Gerbaudo Savigliano.
    Due punti letteralmente d’oro per Gola e compagni, utili per mantenere il secondo posto in classifica alle spalle della capolista Personal Time San Donà, sempre distante tre lunghezze. Un tie-break mozzafiato, con lo show finale di Baldazzi, ha dato il successo alla Gabbiano al terzo match point sul 17-15.
    «La vittoria è arrivata al momento giusto e nel modo giusto – spiega Cristian Lorenzi, secondo allenatore biancazzurro – nel senso che, quando ci siamo trovati sotto, ci ha creato appetito, e la reazione che abbiamo avuto è stata la vittoria più grande, perché ci ha consentito di rialzarci da un momento negativo. Non era per niente facile. Alla fine sono arrivati due punti davvero molto importanti».
    Lorenzi amplia poi lo sguardo sul campionato: «Credo che entrare fra le prime quattro del girone alla fine della regular season sia un grande obiettivo dello staff e della squadra. Ce la stiamo mettendo tutta, anche se dobbiamo ancora lavorare su tanti aspetti, ma le armi giuste le abbiamo. Mi piace l’atteggiamento che la squadra mette in campo, come fatto con Savigliano. Abbiamo avuto la fame necessaria per rialzare la testa nel momento di difficoltà, un aspetto positivo che deve esserci sempre. Arrivare fra le prime quattro sarebbe un aiuto nei playoff, ma per adesso è meglio pensare una gara alla volta e viverle al meglio».
    «Dopo la partita di domenica avrei voluto strapparmi l’abito di allenatore e rientrare in campo per giocare. Le emozioni si vivono allo stesso modo ma la voglia di tornare giocatore non manca. Al di là di questo ho ancora tanto da imparare e ho un cammino ancora lungo davanti a me. Sono contento di vivere nel contesto della Gabbiano, dove trovo passione, condivisione e una cultura pallavolistica importante. Sono grato alla società, sto vivendo l’esperienza della serie A vicino a casa».
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    Gabbiano Farmamed, il big match con Belluno per difendere la vetta

    MANTOVA – Dopo il successo con la Personal Time San Donà in Veneto, dove era in palio il primo posto solitario in classifica, Gola e compagni se la vedranno con un’altra formazione veneta. Belluno Volley, superata una prima fase di campionato difficile, dove ha anche cambiato guida in panchina, ha vinto il match in Sardegna con Sarroch e ha raggiunto Acqui al terzo posto.
    Forte della vetta della classifica, con 17 punti accumulati sin qui, la formazione di Simone Serafini vuole continuare a cavalcare l’onda con il sostegno dei suoi tifosi, arma in più nell’ultimo periodo. Dopo qualche problema di infermeria la Gabbiano sembra essersi lasciata alle spalle un inizio di campionato non semplice e con Belluno risultano tutti abili e arruolati. Il coach dovrebbe poter partire con il sestetto titolare, ma ha buone alternative in panchina, che si è dimostrata una delle armi migliori, per la sfida con Belluno.
    La vittoria con San Donà ha portato autostima, è un punto di partenza importante e ha dato la certezza di partecipare al primo turno di Coppa Italia, in programma mercoledì 8 gennaio. Con Belluno si preannuncia una bella sfida contro una formazione che in questa categoria ha sempre fatto bene.
    «In questa fase del campionato – analizza il centrale Andrea Miselli – ci sono squadre che hanno reso meno del previsto, ma rimangono competitive. Belluno, per esempio, è partito male e ha cambiato allenatore. Ritengo tuttavia che sia una formazione attrezzata per disputare un campionato al vertice. La vittoria con San Donà ci consente di puntare in alto, anche se il campionato scorso ci insegna che non è fondamentale arrivare al primo posto dopo la stagione regolare».
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    Miselli: «Gabbiano, vittoria che ci consente di puntare in alto»

    MANTOVA – Con quattro anni di militanza in maglia Gabbiano, è uno dei “veterani” della formazione biancazzurra, pronto a guidare i compagni con esperienza e classe. Andrea Miselli è stato protagonista pochi giorni fa nella vittoria sul campo della Personal Time San Donà: il suo ingresso, a metà del secondo set, ha dato l’inerzia necessaria per portare a casa l’intera posta in palio. Una prestazione di sostanza insomma, da parte di un giocatore che vive per questi momenti.
    Sul campo di San Donà è arrivata una vittoria preziosissima. Che partita è stata?
    «Sapevamo che sarebbe stata una partita tosta, come lo sono tutte quelle con San Donà. Hanno un sistema di gioco molto collaudato, anche se hanno cambiato qualcosa nel roster. Non siamo stati molto brillanti, la stanchezza si è fatta sentire e l’orario di gioco (le 16, ndr) in una gara in trasferta non ci ha agevolato. Possiamo, a mio giudizio, esprimere un livello di gioco più alto. Ma la vittoria è un grandissimo risultato, in trasferta contro una diretta concorrente per il primato. Abbiamo reagito dopo un primo set dove siamo sempre stati indietro nel punteggio. Siamo stati bravi a rimanere attaccati alla partita con costanza, mettendo sempre pressione agli avversari. Il muro ci ha dato una mano come qualche difesa che è stata dalla nostra parte. Alla fine abbiamo portato a casa punti pesantissimi».
    Il tuo ingresso è stato decisivo, in un momento delicato della partita.
    «Non è stato un ingresso con tanti punti a tabellino, ma ho cercato di tranquillizzare i miei compagni, soprattutto i più giovani che hanno meno esperienza di me, ma che sono di grande valore. Si entra in campo per essere utili alla squadra, e nel mio caso ho cercato di farlo con il servizio».
    I tre punti hanno significato vetta solitaria e qualificazione matematica ai quarti di finale di Coppa Italia. Un buon bottino, no?
    «Con una vittoria potremo giocare in casa il primo turno per cercare di arrivare poi alla Final Four, come è stato il primo anno di A3. Un primo traguardo da raggiungere. Nel primo turno sarebbe importante evitare trasferte lunghe e giocare al PalaSguaitzer: serve ancora una vittoria nelle prossime due partite che concludono l’andata, Belluno in casa e Sarroch in trasferta».
    Dove può arrivare questa Gabbiano?
    «Difficile fare previsioni in un torneo corto ed equilibrato. Ci sono squadre che hanno reso meno del previsto, ma tutte sono competitive. Prendiamo Belluno, nostro prossimo avversario. È partito male e ha cambiato allenatore, ma è attrezzato per disputare un campionato di vertice. Sarà importante raccogliere più punti possibili, però non è fondamentale arrivare primi dopo la regular season, come insegna lo scorso campionato, anche se la vittoria di domenica ci consente di puntare in alto».
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    Gabbiano Farmamed: a San Donà in palio la vetta della classifica

    MANTOVA – Personal Time San Donà e Gabbiano Farmamed Mantova si sfidano in quella che promette di essere una gara spettacolare e combattuta, con in palio la vetta della classifica del girone bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca.
    Nel match di domani infatti (fischio d’inizio alle ore 16 al PalaBarbazza) si incontrano due compagini appaiate a quota 14 punti, due in più della terza forza del campionato, la Negrini CTE Acqui Terme, capace nell’ultimo turno di infliggere la prima battuta d’arresto a San Donà.
    L’incontro non sarà (per adesso) determinante per la classifica, ma sarà in grado di scoprire le carte di due formazioni che mirano in alto senza nascondersi. Punti in palio importanti, dunque, in una prima fase di campionato molto compressa.
    Come arriva alla sfida in terra veneta la formazione di coach Simone Serafini? Il tecnico della Gabbiano è alle prese con il problema fisico occorso al libero Marini, infortunatosi lievemente nel match vinto con Cagliari. Il classe 2005 è stato tenuto prudenzialmente a riposo per un paio di giorni, ma era già rientrato in campo nello stesso match con Cagliari, per cui dovrebbe essere normalmente a disposizione. Roster al completo dunque per la sfida con il rinnovato Personal Time, già affrontato in amichevole in precampionato. Sfida interessante anche quella fra i tecnici Serafini e Moretti, confermati sulla panchina dopo il loro ottimo primo anno di A3 Credem Banca.
    «Settimana positiva – spiega il direttore sportivo Nicola Artoni – nella quale abbiamo lavorato con impegno e applicazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo, lo faremo con la massima umiltà e il massimo rispetto nei confronti di un avversario che lo scorso anno abbiamo affrontato per ben quattro volte, e che applica un’idea di gioco simile alla nostra. Sarà sicuramente una bellissima partita».
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    Pinali: «Gabbiano, ci siamo. Il nostro pubblico l’arma in più»

    MANTOVA – È uno dei volti nuovi di quest’anno in casa Gabbiano Farmamed Mantova, e sin dall’inizio si è calato nella sua nuova avventura con passione e impegno, consapevole di poter essere elemento in grado di far pendere l’ago della bilancia dalla parte biancazzurra.
    Dopo le prime cinque uscite stagionali, Roberto Pinali si conferma giocatore estremamente duttile: a suo agio in seconda linea e incisivo in prima, oltre che decisamente ficcante dalla linea dei nove metri. Un inizio di stagione positivo dunque, al netto di un piccolo problema fisico che l’ha tormentato le scorse settimane, ormai definitivamente alle spalle.
    E alle spalle è anche il big match contro la Negrini CTE Acqui Terme, terminato con un roboante 3-1, una prova di forza della quale Pinali è abbondantemente fiero: «È stata una bellissima partita – spiega lo schiacciatore bolognese, classe 1995 – fra due squadre di alto livello. Siamo partiti fortissimo, come avevamo fatto in trasferta a San Giustino, giocando due set molto bene. Nel terzo siamo calati fisicamente e mentalmente, subendo qualche turno in battuta dei nostri avversari, ma commettendo anche qualche errore di troppo in attacco. Abbiamo corso qualche rischio dopo aver controllato il quarto parziale, ma nel finale siamo rimasti lucidi e abbiamo portato a casa vittoria e tre punti molto importanti. Ricezione e attacco sono state le nostre armi vincenti».
    Pinali sottolinea l’importanza di allenarsi finalmente al completo, cosa che nelle scorse settimane era accaduta a singhiozzo: «Abbiamo lasciato da parte i problemi di inizio campionato e allenarsi tutti insieme innalza ovviamente il livello degli allenamenti. Siamo al secondo posto e ora aspettiamo Cagliari per continuare la nostra striscia positiva».
    Il campionato, fino ad ora, è partito all’insegna dell’equilibrio: «C’è molto equilibrio e quasi tutte le formazioni si equivalgono. Solo più avanti si potrà delineare meglio la classifica, ma di certo noi vogliamo essere il più in alto possibile».
    In ultimo, un appello al pubblico mantovano: «Mi piace il calore dei nostri tifosi. Il nostro magari non è tra i palazzetti più grandi, ma questo ci aiuta a sentirli sempre molto vicini. Possono essere il classico settimo giocatore in campo».
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    Parolari: «Siamo sulla strada giusta. Ora testa al match con Acqui»

    MANTOVA – Sul suo volto c’è tutta la soddisfazione per essere finalmente tornato a fare ciò che gli riesce meglio, vale a dire muoversi in un campo di pallavolo e scaricare sul pallone tutta la potenza della sua spalla e del suo braccio. Raul Parolari è finalmente tornato, e non ha alcuna intenzione di fermarsi di nuovo.
    Siamo reduci da una grande battaglia sul campo di San Giustino. Che partita è stata?
    «È stata una partita approcciata da noi davvero bene. Nei primi due set abbiamo commesso pochi errori, prima che dall’altra parte della rete diventassero, grazie ad alcuni cambi, più combattivi nel terzo e nel quarto parziale. Ma quando sembrava che il trend della partita fosse dalla loro parte, abbiamo fatto molto bene nel momento decisivo, nel tie-break. Loro hanno continuato a spingere, approfittando di un nostro calo e difendendo molto sugli scambi lunghi. Siamo ripartiti nel modo giusto nel quinto set, tornando a combattere come avevamo fatto a inizio partita. Battuta e muro ci hanno dato la possibilità di portare a casa una vittoria preziosa».
    Tu sei stato protagonista in diversi momenti del match, mettendo a terra anche il match point. Come ti senti?
    «Ora sono a posto fisicamente. Mi alleno regolarmente da dieci giorni e sono a disposizione a pieno regime. Devo recuperare il ritmo partita e l’adrenalina necessaria in campo. Ma sono stato bravo a gestirmi con lo staff medico, senza volere forzare quando non era necessario. Ho imparato a dosare il lavoro, cosa che per il tipo di infortunio che ho subito è stata molto importante».
    In ultimo, ti chiedo un commento sul campionato e, soprattutto, sull’avversario in arrivo a Mantova domenica, la Negrini CTE Acqui Terme. Cosa ti aspetti?
    «Come recita la classifica, il campionato sin qui è molto equilibrato e corto, con punti pesanti a ogni partita che possono fare la differenza in ottica playoff. Molto equilibrio regna nel valore delle squadre del nostro girone e non ci sono risultati scontati come poteva accadere lo scorso campionato. Siamo però solo all’inizio. Acqui è una delle squadre favorite del girone, ma il focus da parte nostra sarà esclusivamente su di noi e su quello che siamo in grado di esprimere in campo. Il pubblico, che sono sicuro sarà numeroso, ci darà una marcia in più».
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