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    Chiara Scarabelli saluta la pallavolo: “La rinuncia alla Serie A? Sofferta ma necessaria”

    In un ambiente abituato fin troppo spesso a raccontare ed elevare le storie di successo, trionfi e record, appare quasi strano – e sicuramente insolito – empatizzare con chi, quel successo, l’ha solo assaggiato. Per chi era sul trampolino di lancio ed è tornato indietro. In un mondo di “invincibili”, c’è chi si è dovuto arrendere di fronte a un ostacolo troppo alto e consapevolmente ha deciso di cambiare strada. È il caso di Chiara Scarabelli, che è stata una delle promesse più interessanti della pallavolo italiana, vincendo da capitano i Campionati Europei Under 20 del 2010 e i Mondiali Under 20 dell’anno successivo.

    In quella squadra c’erano anche Caterina Bosetti, Letizia Camera, Valentina Diouf e Giulia Pisani, tutte giocatrici divenute poi protagoniste ai massimi livelli. Tuttavia, la storia della schiacciatrice piacentina classe 1993, attualmente in B1 all’Everest MioVolley Gossolengo, è andata diversamente, come ha raccontato ai microfoni di Volley NEWS.

    Foto Facebook Chiara Scarabelli

    Per cominciare, ci racconti chi è Chiara Scarabelli e cosa rappresenta per lei la pallavolo.

    “Oggi Chiara è prima di tutto una psicologa, da poco iscritta all’albo dell’Emilia-Romagna. Lo dico con grande orgoglio perché è un risultato che ho ottenuto dopo tanti anni di studio. Proprio venerdì scorso ho concluso un master all’Università Cattolica di Milano riguardante la Psicologia dello Sport. Inoltre, lavoro a scuola come insegnante di sostegno e gioco nel MioVolley da ormai 10 anni. La pallavolo è sempre stata un elemento importante nella mia vita. Quando ero piccolina, rappresentava un puro divertimento ed era un’occasione di socialità: venivo sempre descritta come una bambina molto vivace e quindi il volley mi permetteva di incanalare la mia agitazione motoria. Al tempo stesso, però, sono sempre stata una bambina rispettosa delle regole, anche grazie allo sport.

    Durante l’adolescenza, quando ho iniziato a muovere i primi passi sui campi di Serie A, la pallavolo rappresentava un’ipotesi di realizzazione della mia vita a cui ho creduto fortemente. È chiaro che, quando non si è potuta realizzare, la delusione è stata grande. In quei momenti c’era anche un po’ di rabbia nei confronti di questo sport. In realtà, poi ho capito che odiarlo non sarebbe servito a niente e così il volley è diventato una valvola di sfogo e un’occasione di ritornare a una vita sana, all’insegna dell’esercizio fisico e della socialità. Alla fine, raggiungendo diverse promozioni e arrivando a giocare in Serie B, l’impegno è cresciuto: così, ho avuto l’opportunità di tornare a vivere quelle emozioni avvincenti che avevo assaporato qualche anno prima“.

    Quali sono state le prime tappe della sua carriera pallavolistica?

    “All’inizio ero una bambina molto talentuosa. Ho iniziato a giocare nella squadra di San Nicolò, paese in provincia di Piacenza dove sono cresciuta. A un certo punto sono stata visionata da due allenatori, che mi hanno proposto di passare al Vigolzone. Si trattava di una società piccola che però vantava una squadra in Serie B2. L’anno dopo è stata addirittura promossa in B1; quindi – seppur giovanissima – ho avuto la fortuna di allenarmi con ragazze molto più grandi di me e ogni tanto essere convocata in prima squadra per completare la panchina. Successivamente ho cambiato squadra e ho scelto la Rebecchi Lupa Piacenza; l’allenatore era Enrico Mazzola, che poi ho ritrovato più tardi al MioVolley. Infine, sono andata a Rivergaro: un momento chiave del mio percorso perché ero chiamata a fare la differenza nelle categorie giovanili in cui militavo. Nel frattempo, arrivavano anche le convocazioni per le varie selezioni provinciali e regionali, con cui ho avuto il piacere di vincere un Trofeo delle Regioni. Tra le mie compagne di squadra c’erano Alessia Gennari, Elisa Lancellotti, Martina Balboni, Giulia Saguatti, giocatrici che hanno fatto parecchia strada“.

    Poi le parentesi con Club Italia e Asystel Volley Novara. Cosa si porta dietro di queste esperienze?

    “Dopo le scuole medie sono andata a giocare al Club Italia. Una decisione importante perché si trattava di lasciare casa a 13 anni, mollare la propria famiglia e gli amici, per aderire a un progetto che mi avrebbe messo a dura prova sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico. Lì ho iniziato a vedere la pallavolo come qualcosa che potesse farmi sentire realizzata nella mia vita. Successivamente è arrivata la chiamata di Novara, dove ho vissuto un’esperienza tosta ma allo stesso tempo formativa, grazie agli insegnamenti di Luciano Pedullà che mi ha aiutato a crescere in tutti i fondamentali. Complici alcuni infortuni di Paola Cardullo, ho fatto anche le mie prime presenze in Serie A e ho avuto la possibilità di giocare con grandi campionesse. In quella stessa annata ho vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Under 18. Poco dopo avrei dovuto prendere parte anche ai Mondiali, ma nel mese di aprile – proprio al rientro dalla rassegna continentale – ho subito un infortunio al ginocchio. Il primo dei tanti…“.

    Quando la sua carriera sembrava tingersi dei colori giusti, è iniziato un terribile calvario. Le va di parlarcene?

    “Dopo il primo infortunio, avevo deciso di restare a Novara con l’obiettivo di riprendermi dal punto di vista fisico. Solo che nel frattempo ci sono stati un po’ di stravolgimenti e difficoltà: erano cambiati allenatore e alcuni elementi della squadra, e soprattutto facevo fatica a recuperare. Quindi, il secondo anno all’Asystel è stato più negativo rispetto al primo. Tuttavia, sono riuscita a togliermi grandi soddisfazioni con la nazionale perché al termine della stagione ho partecipato agli Europei Under 20 grazie a un recupero lampo. In quell’occasione la fiducia di Marco Mencarelli e del suo staff nei miei confronti è stata decisiva: mi hanno aspettata e così ho potuto disputare gli Europei in Serbia da capitana e vincerli.

    Dopo l’estate del riscatto, mi sono ritrovata a Piacenza in una squadra che puntava alla salvezza. Timidamente ero riuscita a guadagnarmi un ‘mezzo’ posto da titolare, nel senso che non partivo sempre nel sestetto, ma l’allenatore Mauro Chiappafreddo aveva grande fiducia in me. Peccato che poi non sono riuscita a concludere la stagione per un nuovo infortunio. Però, ancora una volta, è arrivata la nazionale a salvarmi. Mencarelli mi ha ripreso sotto la sua ala e mi ha permesso di prepararmi al meglio per i Mondiali Under 20. È stata l’ennesima corsa contro il tempo: avevo tantissima voglia di tornare in campo e vestire la maglia azzurra. Così, sono andata in Perù per la rassegna iridata, ma proprio sul più bello ho avuto l’ennesima ricaduta. Da qui è iniziato il calvario… Sono tornata a casa e mi è stato prospettato di fare due interventi al ginocchio a distanza di pochi mesi. Di conseguenza, nella stagione successiva – che coincideva con l’anno della maturità – sono rimasta completamente ferma“.

    Cosa le hanno lasciato le esperienze e i successi con le nazionali giovanili di cui ha parlato?

    “Al di là delle vittorie, che sono sempre piacevoli da ricordare e che resteranno per sempre, mi porto dietro ricordi molto belli. In primis, il colloquio con coach Mencarelli e il suo vice Bertini prima degli Europei Under 20. Era un momento difficile in cui stavo portando avanti il mio percorso riabilitativo e iniziando a fare qualcosa di più impegnativo dal punto di vista fisico, anche se non stavo ancora lavorando con la palla. Tuttavia, loro mi hanno detto apertamente che ero un punto di riferimento per la squadra sia tecnicamente sia all’interno dello spogliatoio, e proprio per questo motivo mi avrebbero aspettato fino alla fine del ritiro e nominato capitano del gruppo. Queste parole mi hanno dato tanta forza e ho capito di essere un esempio di impegno e dedizione per la squadra.

    Un altro momento che porto nel cuore, anche se con un po’ di amaro in bocca, è legato alla prima partita del Mondiale Under 20, a cui non avevo potuto prendere parte: infatti, ero febbricitante nella stanza di un albergo di Lima in seguito a un’infezione al ginocchio. Però, dal letto avevo visto che le mie compagne si erano scritte sul braccio quello che all’epoca era il mio soprannome: ‘Diablo’. Insomma, volevano esprimere tutta la loro vicinanza e farmi capire che in quel momento stavano giocando anche per me, visto che avevo lavorato molto per arrivare fino a lì. Infine, ricordo sempre con piacere l’emozione di cantare l’inno con lo sguardo rivolto alla bandiera italiana“.

    Riprendiamo la narrazione della sua storia. Quando ha deciso di riprendere a giocare nelle categorie inferiori?

    “Dopo la stagione a Piacenza in cui sono rimasta ai box, sono passata all’Universal Volley Modena. Tuttavia, la società è fallita nel giro di pochi mesi: una situazione poco piacevole che mi ha fatto mettere da parte definitivamente il volley di Serie A. Così, sono tornata a casa, anche se la decisione non è stata compresa e condivisa fin da subito dalle persone che mi stavano vicino. Per me, invece, era la scelta migliore per il mio benessere non solo fisico ma anche psicologico. Nel frattempo, ho ripreso a studiare e ho iniziato ad allenare dando una mano alla ragazza che qualche anno prima mi aveva portato a Vigolzone: era un po’ come chiudere il cerchio.

    Dopo i primi due anni da allenatrice, piano piano mi era tornata voglia di giocare perché avevo capito che nel bene o nel male la pallavolo era parte della mia vita. Così, ho deciso di ripartire proprio da lì, in una società dove mi sentivo a mio agio e in una categoria che non imponeva carichi eccessivi. In quel momento avevo vent’anni e il gruppo con cui lavoravo era un’Under 18, che disputava anche il campionato di Prima Divisione e lottava per la promozione in Serie D. Alla fine, è stato tutto molto naturale. Da lì in poi è stata una vera e propria cavalcata perché nel giro di tre anni siamo arrivati in Serie B2. È stato bello perché vedevo che salendo di categoria aumentava l’agonismo e così piano piano ho ritrovato un po’ di fiducia“.

    Quali soddisfazioni ha raggiunto durante il suo percorso decennale con l’Everest MioVolley?

    “Questi dieci anni all’Everest sono stati un’altalena di emozioni. Dal 2014 al 2017 siamo passati dalla Prima Divisione alla B2 con una straordinaria serie di promozioni. Dopo aver confermato la categoria, quando sembrava essere giunto il momento buono per il salto in B1, è arrivato il Covid. Alla fine, siamo riuscite a centrare la promozione per il numero di punti conquistati fino allo stop del campionato, ma sicuramente non aveva il valore di una promozione conquistata sul campo. Nelle due stagioni successive abbiamo giocato in B1, anche se poi abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà. Infatti, la società aveva cambiato proprietà e in quel momento non era in grado di sostenere una categoria di quel tipo. Così, alla fine, siamo retrocesse in B2.

    Invece, la scorsa stagione è stata magica, visto che ci siamo riprese la B1 dominando il campionato e abbiamo vinto la Coppa Italia al Pala Dozza di Bologna. Dunque, è stato un percorso lungo e intenso. Le soddisfazioni più grandi dal punto di vista personale sono legate alla ritrovata fiducia e alla rinnovata passione per uno sport che mi aveva dato filo da torcere. Per quanto riguarda la società, c’è la soddisfazione di essere arrivate in Serie B1 partendo dalla Prima Divisione“.

    Come sta andando la stagione 2023-2024? A distanza di diversi anni, il ginocchio le dà ancora noia?

    “Quest’anno stiamo disputando un campionato di tutto rispetto perché attualmente siamo quarte nel nostro girone di B1. Dobbiamo ancora affrontare scontri diretti complicati, anche se partiamo dalla consapevolezza di aver ottenuto con ampio anticipo la salvezza aritmetica. Peccato solo per gli infortuni che hanno colpito alcune giocatrici del sestetto titolare, perché altrimenti avremmo potuto dire la nostra in ottica playoff. Fisicamente sono stata bene, ma devo dire che anche nelle scorse stagioni il ginocchio non mi ha mai dato grossi problemi. Ho solo avuto la necessità di fare un piccolo ‘intervento di restauro’ nel 2018, ma comunque era una cosa programmata al fine di gestire meglio i carichi di lavoro. Quest’anno ho avuto un piccolo problema al collo che mi ha fatto saltare qualche partita, ma si tratta di un normalissimo infortunio che può capitare nella carriera di un’atleta“.

    Ripercorrendo il suo percorso pallavolistico non viene assalita da un certo senso di amarezza? Non ha qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato?

    “Anche se me lo chiedono in tanti, è una domanda che mi sono mai posta perché probabilmente mi avrebbe portato all’autodistruzione. Quando ho capito che non proseguire il percorso in Serie A era la cosa migliore per me, ho preso in mano la mia vita, le mie consapevolezze e i miei bisogni. L’ho fatto con tanta fatica perché inizialmente non era una decisione troppo condivisa dalle persone che mi stavano intorno. Però, penso che fosse la decisione giusta per il mio bene. Infatti, se avessi continuato – ammesso di riuscirci, perché reggere i ritmi della Serie A con la mia situazione fisica sarebbe stato complicato – non so se avrei guadagnato qualcosa in termini di salute.

    Quindi, è stata una decisione sofferta ma necessaria, di cui ancora oggi vado molto fiera perché, a dispetto di una società che ci impone sempre di essere invincibili e indistruttibili, sapersi fermare e pensare a quello che ognuno di noi ha bisogno davvero è una risorsa importante. Insomma, non ce ne facciamo nulla delle vittorie in bacheca, se poi stiamo male e non ci sentiamo a nostro agio. Certo, ora sto conducendo una vita molto diversa da quella che mi sarei aspettata 15 anni fa, quando ero una ragazzina che si allenava tante ore al giorno facendo rinunce e sacrifici. Però, è una vita che ho desiderato e che mi ha portato comunque a togliermi grandi soddisfazioni e ad acquisire le mie consapevolezze“.

    Quali sono i suoi sogni, obiettivi e progetti per il futuro, dentro e fuori dal campo?

    “È un periodo di grandi riflessioni per me e il tempismo della domanda è perfetto. Per quanto riguarda la pallavolo, credo di aver già detto la mia a sufficienza. Perciò, dopo questa stagione penso di poter serenamente dire ‘basta’ con il volley giocato e lasciare spazio a chi è più giovane e più sana fisicamente di me. Sono convinta della mia scelta. Ovviamente poi vorrei iniziare a esercitare da psicologa, magari rimanendo in ambito sportivo.

    Come sogno, mi piacerebbe entrare stabilmente in uno staff come Psicologa dello Sport con l’obiettivo di favorire il benessere psicologico di ragazzi che si trovano a competere ad alti livelli e che a volte non hanno gli strumenti necessari per superare certi ostacoli. Da un lato sarebbe la dimostrazione che il mio percorso formativo mi ha permesso di rientrare nel mondo dello sport sotto altre vesti; dall’altro vorrebbe dire che c’è una nuova sensibilità rispetto a una figura professionale come la mia. Per esempio, ai tempi dei miei infortuni non c’era o comunque non era parte integrante dello staff. Forse è stato anche questo il motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso del genere“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    B2 femminile, la Rossetti Market Conad strappa un punto alla capolista Gossolengo

    E’ una Rossetti Market Conad tenace quella che conquista un punto prezioso nel derby piacentino andato in scena sabato a Gossolengo contro la capolista Fumara MioVolley. Contro la prima della classe, imbattuta fin qui tra le mura amiche e ko per la prima volta solamente il sabato precedente contro San Giorgio, la formazione di Federico Bonini ha saputo vendere cara la pelle, non facendosi scoraggiare dal doppio passivo iniziale. Sotto 2-0, infatti, Alseno è riuscita con caparbietà a risalire la corrente, conquistando due parziali, il terzo e il quarto, equilibrati e combattuti, trasciando la contesa al tie break, dove le padrone di casa sono riuscite a spuntarla di misura nonostante tre importanti fiammate di risposta gialloblù.“A tratti è stato un bel match – commenta coach Bonini – peccato essere partiti sotto 2-0, ma da lì siamo riusciti a esprimere un bel gioco, giocandocela a viso aperto fino all’ultimo pallone del tie break dove forse abbiamo commesso qualche errore di troppo, pur cedendo con il minimo scarto. La prestazione, comunque, è stata positiva, Gossolengo l’ha spuntata con un po’ di esperienza in più”.Cronaca.La Rossetti Market Conad scende in campo con Pieroni in palleggio, Sesenna opposta, Tosi e Dall’Orso in banda, Stellati e Stanev al centro e Musiari libero. L’avvio sorride ad Alseno che scappa subito sullo 0-3 con l’ace di Dall’Orso, ma Gossolengo reagisce subito trovando la parità a quota 5 con un muro. La battuta premia la squadra di Mazzola, che vola sul 10-6 con il muro di Nedeljkovic. Un errore di Scarabelli e un contrattacco di Dall’Orso rianimano Alseno (10-9), ma è solo un fuoco di paglia, perché la capolista vola sul 14-9 approfittando anche di qualche imprecisione gialloblù. Coach Bonini ferma il gioco, la Rossetti Market Conad fa vedere buoni spunti, ma Gossolengo non si fa prendere andando a segno con l’opposta Hodzic (18-14). Le padrone di casa bagnano le polveri con il muro-difesa per poi pungere con Scarabelli da posto quattro (20-14). Altro time out gialloblù, dentro Scalera per Dall’Orso, ma non basta: 25-17.Nel secondo set, la Rossetti Market Conad riparte con il 6+1 iniziale, sul 4-4 Gossolengo approfitta del primo tempo out di Stanev e dell’ace di Hodzic per il break (6-4), poi l’errore della stessa opposta di casa vale la parità a quota 7. Altro attacco out, questa volta di Sesenna (9-7), poi il Fumara MioVolley prende il largo con Hodzic (attacco più muro): 13-8 e time out Bonini. Gossolengo, però, non si ferma e continua a macinare punti sul turno in battuta della regista Gemma, capitalizzato in prima linea da Scarabelli. Dentro Scalera, ma il filotto non si interrompe e così arriva un altro time out ospite (17-8). E’ ancora Scarabelli-show, con l’ex azzurra che fa la differenza in prima linea, con la squadra di Mazzola che si invola verso il 25-11 a firma di Guaschino che vale il 2-0.La terza frazione vede Alseno in campo con Scalera e Dall’Orso in banda, mentre Tosi va in panchina. L’avvio è equilibrato, con un secondo tocco di Gemma che vale il 6-4 locale. Sesenna rimette le cose a posto (8-8), trovando anche il contrattacco del sorpasso (10-11). Gossolengo si affida a Scarabelli (12-11), ma Scalera è brava tra seconda e prima linea (12-13). Sul 14-14 arriva un cartellino rosso per Alseno, ma il set resta in equilibrio. Muro di Guaschino per il +2 Fumara (18-16), con Gossolengo che mantiene il minibreak a quota venti. La Rossetti Market Conad non demorde e trova l’ace con l’ingresso di Toffanin (20-21, time out Mazzola). Scalera schiaccia sulle mani del muro per il 22-24, poi non aggiusta un’alzata (23-24). A chiudere è un primo tempo di Stellati: 23-25 e match riaperto.L’impresa fa prendere coraggio alla squadra di Bonini, che riparte forte sul turno in battuta di Stanev con un ace e un contrattacco: 1-5. Time out Mazzola, Hodzic firma il -2 (4-6), mentre Scarabelli graffia da posto quattro. L’attacco out di Stellati annulla il gap, ma quello di Cornelli ripristina il break gialloblù (7-9). Ace di Guaschino per l’immediata parità,  poi rilancia (9-11), con una doppia che vale il 10-13. Time out, ma Sesenna ferma a muro Cornelli (10-14), con Chiara che trova anche il contrattacco del +5. Scarabelli suona la carica (12-15), poi viene fermata da Stanev. La battuta della nuova entrata Toffanin propizia il 12-17 di Stellati, mentre il contrattacco di Sesenna regala ad Alseno il +6. Il Fumara, però, non molla gli ormeggi (14-18 di Hodzic, time out Bonini) e si rifà sotto (16-18). Dall’Orso attacca in rete (17-18, time out Bonini), poi si rifà da posto quattro e così le ospiti avanzano sul 17-20. Rientra Cornelli per Ducoli (precedentemente in campo) che firma la parallela del -1 (20-21), poi il diagonale di Scalera termina di poco out (21-21). Nella volata, il muro di Stanev regala due set ball alla Rossetti Market (22-24) e l’attacco out di Cornelli porta tutti al tie break: 22-25.Il set corto è estremamemente combattuto negli scambi, poi Alseno paga tre errori in attacco consecutivi e cambia campo sotto di cinque lunghezze (8-3). Stanev tiene a galla la Rossetti Market Conad (8-5), Scalera alimenta la fiammella, ma Gossolengo rilancia subito (10-6). Time out Bonini, poi un muro lancia in orbita il Fumara MioVolley (11-6). Ancora una volta, però, Alseno non demorde e si rifà sotto 12-10 dopo una straordinaria difesa di Musiari chiusa da Dall’Orso. Sosta-Mazzola, ma ancora la banda gialloblù trova il varco giusto (12-11). Il finale, però, è di marca locale: 15-13.

    Serie B2 femminile – Girone FFumara MioVolley Gossolengo-Rossetti Market Conad 3-2 (25-17, 25-11, 23-25, 22-25, 15-13)Fumara MioVolley Gossolengo: Gemma 3, Scarabelli 22, Nedeljkovic 12, Hodzic 12, Cornelli 10, Guaschino 15, Fizzotti (L), Ducoli. N.e.: Bianchini, Galibardi, Passerini (L), Molinari. All.: MazzolaRossetti Market Conad: Sesenna 15, Dall’Orso 12, Stanev 8, Pieroni 1, Tosi 3, Musiari (L), Toffanin 1, Scalera 11, Gandolfi. N.e.: Ferri (L), Marchetti, Maruzzi, Chini. All.: BoniniArbitri: Gemma e Mazzola

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B2 femminile, Gossolengo stoppa la striscia positiva di San Giorgio

    foto Pallavolo San Giorgio Di Redazione Sema foro rosso per la Pallavolo San Giorgio, Gossolengo vince 3-0. La striscia vincente di successi consecutivi della formazione di coach Matteo Capra si ferma a cinque, in coincidenza nel derby contro la capolista Fumara Gossolengo. La sfida alla capolista, primo dei derby piacentini (il successivo sarà sabato 3 […] LEGGI TUTTO

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    B1 femminile, vittoria dell’Esperia e proposta di matrimonio in campo per capitan Brandini

    Di Redazione Esperia risale al terzo posto in classifica, in attesa della sfida di domenica alle 17:30 tra Imola e Forlì, tornando alla vittoria da tre punti contro Fumara Gossolengo. Le tigri gialloblù aprono il pomeriggio indossando, durante il riscaldamento, la maglia commemorativa per la giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo (programmata per sabato 2, ndr), aderendo all’iniziativa promossa da Fondazione Sospiro. L’incasso della gara contro Gossolengo è stato devoluto a supporto delle iniziative della Fondazione. La giornata di festa gialloblù si conclude con una sorpresa per Chiara Brandini: il fidanzato Matteo mette in scena la proposta di matrimonio, il capitano gialloblù ha detto sì!Sono tante le note liete che riguardano il campo. Su tutte, l’esordio da titolare di Beatrice Badini, autrice di due punti nell’incontro, sempre in fase di rodaggio per arrivare al meglio agli ultimi impegni di regular season. Coach Magri sceglie poi Emma Rizzieri come titolare della regia, abile a mandare in doppia cifra le sue attaccanti con una regia sapiente e puntuale. Promossa titolare anche Viola Pedretti, brava a sfruttare l’occasione concessale dalla coach, fino all’ingresso della sempre affidabile Erika Pionelli ad inizio secondo set. Lodi e Coppi tornano sui loro livelli, rispettivamente con 14 e 11 punti a referto. Anche capitan Brandini torna in doppia cifra con 10 punti di cui due muri; Patrizia Zampedri garantisce stabilità e tranquillità alla seconda linea, che chiuderà senza registrare errori in ricezione. I punteggi dei set consentono a coach Magri di dar spazio anche a Ravera (3 punti), Crestin (1) e Martino. Unica gialloblù non entrata Giorgia Arcuri, ancora convalescente. Scarabelli apre l’incontro, Pedretti accorcia di forza sul 2-3. Liguori in diagonale piega la resistenza di Rizzieri, Brandini dai nove metri fissa il 7-7. Rizzieri apre il break gialloblù col servizio, Sara Lodi allunga in diagonale sull’11-8 del timeout Codeluppi. Coppi trova l’ace del 13-9, Allasia esagera col servizio ed è 14-11. Coppi fa buona guardia a muro su Liguori per il 19-15 e poi replica con il rigore del +6. Gossolengo arresta la rincorsa e Rizzieri firma l’ace del 24-16. L’errore in attacco di Scarabelli sigilla il 25-16 gialloblù. Sara Lodi inaugura il secondo set con l’ace del 2-0 per poi replicare, 4-0. Gossolengo si sblocca con Falcucci, di nuovo Lodi in extra rotazione fissa il 7-4. Cremona allunga con Pionelli da posto 4, 11-6. La stessa fa male anche col servizio, i due aces portano al 16-10. La buona vena prosegue fino al +8, Gossolengo tenta di ricucire, Scarabelli trova il mani out del 21-17, poi Pionelli infierisce con il lungo linea del 24-18. Un’invasione piacentina convalida il 25-19 del 2-0 Cremona. Lodi risponde a Falcucci, 3-3. Scarabelli carica le sue con due attacchi per il 6-6. Due punti di Lodi riportano avanti Cremona sul 9-7. La pipe di Falcucci si ferma in rete, il muro di Badini vale il 12-9. Cremona avanza nel punteggio così si crea spazio anche per Chiara Ravera che va a segno con il 19-16. La stessa Ravera chiude un’azione prolungata sul 22-18. L’errore al centro di Guaschino mette fine all’incontro sul 25-18 che vale il 3-0 finale.Al termine dell’incontro, le tigrotte del Volley S3 colgono occasione per consegnare alle ragazze della prima squadra le uova di Pasqua. U.S. Esperia vs MioVolley Gossolengo 3-0 (25-16, 25-19, 25-18)Esperia: Coppi 11, Badini 2, Lodi 14, Pedretti 2, Brandini 10, Rizzieri 2, Zampedri (L), Pionelli 9, Martino, Ravera 3, Crestin 1; NE: Arcuri. All. V. Magri – G. Denti.Gossolengo: Amatori 7, Allasia 2, Scarabelli 9, Guaschino 7, Liguori 3, Falcucci 6, Nasi (L), Caviati, Chinosi 5, Antola, Nedeljkovic, Sacchi. All. A. Codeluppi – A. Falco.Direttori di gara: Barbara Manzoni e Simone Magnino.Statistiche – Ricezione positiva (perfetta): Esperia 61% (22%) – Gossolengo 40% (27%). Attacco punti (%): Esperia 37 (40%) – Gossolengo 31 (34%). Battuta errori (punti): Esperia 7 (12) – Gossolengo 8 (0). Muri punto: Esperia 5 – Gossolengo 7. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: l’Esperia torna tra le mura amiche per affrontare Gossolengo

    Di Redazione Il PalaCambonino di Cremona riapre le sue porte all’U.S. Esperia per la quartultima giornata di campionato, in vista della sfida contro la Fumara MioVolley Gossolengo. Le tigri gialloblù sono reduci da due sconfitte esterne in terra emiliana, contro Montale e Campagnola. Sconfitte che hanno provocato una discesa in classifica, dal secondo al quarto posto, complici anche i risultati delle dirette concorrenti. Gossolengo, dal canto suo, ha subito l’impeto della capolista Montale nella partita interna di sabato scorso, per poi risollevarsi con la vittoria infrasettimanale contro CVR al quinto set. A riepilogare le emozioni vissute nella partita contro Campagnola è la schiacciatrice Erika Pionelli: “La sfida di sabato è stata molto difficile, abbiamo affrontato una squadra che ha sbagliato davvero poco senza riuscire ad esprimere il nostro gioco, ma la archivierei senza soffermarmi troppo perché già da lunedì abbiamo proiettato testa, voglia e grinta nella battaglia che ci aspetta sabato. Gossolengo darà del filo da torcere, non sarà facile come ogni partita. Ne mancano poche alla fine del campionato ma affrontiamo una settimana per volta. Come sempre daremo tutto e lotteremo fino all’ultima palla della stagione che vogliamo sia ancora lunga“. Il fischio d’inizio per la gara di sabato è previsto per le 18 al PalaCambonino. I direttori di gara saranno Barbara Manzoni e Simone Magnino. È prevista la diretta streaming sul canale ufficiale YouTube “Esperia Cremona” a partire dalle 17.40 circa. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: insidiosa trasferta a Gossolengo per l’Elettromeccanica Angelini

    Di Redazione Sabato sera l’Elettromeccanica Angelini Cesena sarà di scena a Gossolengo, in provincia di Piacenza, per la settima giornata del campionato di serie B1 (inizio gara alle 20.30). Entrambe le formazioni arrivano da un tie break: le romagnole hanno perso con l’Alsenese, mentre le emiliane hanno vinto con Garlasco. Sarà una trasferta insidiosa per Mazzotti e compagne, a caccia di punti preziosi: le padrone di casa lotteranno per uscire dalla zona rossa, così come le bianconere cercheranno di mantenere il distacco acquisito e riscattarsi dalle ultime sconfitte. “Anche nell’ultima partita – commenta la schiacciatrice Giulia Favero – la partenza non è stata delle migliori: l’Alsenese ci ha messo sotto pressione e non siamo riuscite ad essere determinanti. Dal terzo set invece abbiamo svoltato riuscendo ad esprimere il nostro gioco, divertendoci. Peccato perché nel set decisivo non siamo riuscite a sfruttare la scia del recupero come avremmo dovuto e le avversarie hanno avuto la meglio“. Giovane (classe 2002) ma esperta, Favero si è già messa in mostra con rendimenti efficienti in attacco e ricezione. La schiacciatrice triestina prosegue l’analisi: “Resta comunque il fatto che abbiamo mosso la classifica con un punto prezioso. Contro Gossolengo sabato sera sarà una gara impegnativa: sono una buona squadra, abituate a giocare partite molto tirate. Noi dovremo pensare ad entrare subito in partita senza tante incertezze: dobbiamo ripartire dalla grinta mostrata nel terzo e quarto set con Alsenese“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conad Alsenese, la gioia di Elisa Lago: “Porto in campo grinta e positività”

    Di Redazione Un successo che ci voleva per sbloccare la classifica e per rilanciare il morale. Tre punti importanti, ma non fini a se stessi, da interpretare come un punto di partenza per un cammino di crescita non solo nei risultati ma anche nelle prestazioni, continuando a lavorare sodo sul versante tecnico e caratteriale. Sabato scorso la Conad Alsenese ha centrato la prima vittoria stagionale in B1 femminile imponendosi 3-0 tra le mura amiche nel derby piacentino contro il Fumara MioVolley Gossolengo. Tra le protagoniste gialloblù c’è la schiacciatrice Elisa Lago, veneziana classe 1999 al suo primo anno nel sodalizio presieduto da Stiliano Faroldi. Autrice di un ingresso il sabato precedente a Cremona nel ko contro l’Esperia, la banda della Conad è stata promossa in sestetto contro Gossolengo e ha dato il proprio contributo nel successo di Diomede e compagne. “La vittoria ci voleva – commenta la Lago – in questo avvio di campionato siamo partite molto tese, pur non avendo pressioni. Avevamo tanta voglia di vincere, in palestra lavoriamo tanto e anche lo stimolo del derby ha aiutato. Siamo partite bene, poi nel secondo set ci siamo fatte recuperare, ma siamo state brave a chiudere ugualmente, prendendo fiducia. Nel terzo set Gossolengo è entrata definitivamente in partita, siamo andate sotto nel punteggio, ma abbiamo avuto il merito di nascondere bene le difficoltà e reagire ribaltando le sorti del parziale e chiudendo 3-0. La mia prova? Cerco di portare in campo grinta e positività, poi c’è sempre da migliorare”. Quindi aggiunge. ”Questa vittoria deve essere un punto di partenza, dobbiamo crescere nelle nostre sicurezze ed esprimerci in armonia come squadra. Dobbiamo mettere in campo testa e cuore e abbiamo buone possibilità, oltre a un bel margine di crescita. Personalmente mi trovo bene con tutte le ragazze, mi piace lavorare con Enrico Mazzola che può darci tanto come conoscenze; anche a livello societario e ambientale mi trovo bene e abbiamo tutte le condizioni per lavorare al meglio”. Sabato alle 18 a Campagnola Emilia sfida alla Tirabassi& Vezzali delle ex Fanzini e Fava. “Abbiamo inquadrato l’avversario, inoltre sappiamo su cosa lavorare nella nostra metà campo, un aspetto che ritengo più importante di tutti. Cercheremo di offrire una buona prestazione”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Volley serie B1 femminile, per la Conad Alsenese missione-derby contro Gossolengo

    Di Redazione Un derby per provare a sbloccarsi. In serie B1 femminile, la Conad Alsenese cerca i primi punti dell’anno nella sfida tutta piacentina in programma sabato alle 21 ad Alseno contro il Fumara MioVolley Gossolengo nella quarta giornata del girone D. A distanza di un anno, ritorna il match provinciale in terza serie, con le due squadre che si erano già affrontate nella scorsa stagione (un successo per parte). La Conad è ancora ferma a quota zero punti, con un solo set all’attivo centrato all’esordio contro Imola, poi i due ko per 3-0 contro Montale e Cremona. In casa gialloblù, a presentare la partita è Giacomo Rigoni, vice di Enrico Mazzola e già in panchina nella scorsa stagione. “Fin qui – commenta Rigoni – il calendario non ci ha dato una mano facendoci affrontare squadre reduci dai play off o dall’A2. Noi continuiamo ad allenarci in palestra per cercare di raccogliere i frutti, ossia i punti, al sabato in partita e con Enrico (Mazzola) si lavora molto bene. C’è tempo, ma bisogna anche smuovere la classifica, anche perché ci sono quattro retrocessioni. Nel derby serviranno testa e cuore, anche la voglia di vincere e l’agonismo saranno importanti oltre agli aspetti tecnici e tattici. Dobbiamo alzare il nostro livello di ricezione per dare più sicurezza al nostro attacco. Gossolengo è una squadra che si basa molto su Scarabelli e dovremo cercare di limitarla, poi ovviamente ci sono tutte le altre giocatrici”. L’AVVERSARIO  – Il Fumara MioVolley è allenata da Andrea Codeluppi e in classifica ha 3 punti, frutto del colpo grosso casalingo contro l’Esperia Cremona. Per il resto, ko contro Montale e Tirabassi & Vezzali. Nelle fila di Gossolengo milita la centrale Stefania Guaschino, lo scorso anno alla Conad Alsenese. Giocatrice di punta della formazione, la schiacciatrice piacentina Chiara Scarabelli, classe 1993 e che in carriera vanta anche una Coppa Cev e  i titoli Europei e Mondiali Juniores in maglia azzurra. “Sappiamo di essere – commenta coach Codeluppi – in un girone difficile con una squadra nuova. Dopo il primo ko a Montale, abbiamo centrato una bella vittoria contro Cremona, mentre a Campagnola abbiamo fatto un passo indietro. Dovremo lottare, sapendo sarà difficile. Mi stupisce un po’ vedere Alseno a zero punti, pensavo avesse ambizioni diverse, ma è complicato per tutti. Inoltre, al pari nostro ha un roster nuovo e serve tempo per l’amalgama. Mi aspetto due squadre che devono far punti; a mio avviso, il fattore-derby è scavalcato da un valore più alto, quello di muovere la classifica in un campionato difficile. Avevamo già subito la Conad in allenamento congiunto, è una squadra con fisicità e potenzialità. Alseno ha un muro importante e altezze di colpi considerevoli, ma penso che non ci sia un solo fattore a fare la differenza in una partita: noi puntiamo e lavoriamo sulla globalità del gioco”. A dirigere l’incontro tra Conad Alsenese e Fumara MioVolley saranno il primo arbitro Virginia Tundo e il secondo arbitro Luigi Argirò. LA CLASSIFICA – Emilbronzo 2000 Montale 9, Csi Clai Imola, Elettromeccanica Angelini 7, Esperia Cremona, Tirabassi & Vezzali 6, Fos Wimore Centro Volley Reggiano 5, Volley 2001 Garlasco, Bleuline Forlì 4, Csv-Ra.Ma. Ostiano, Fumara Miovolley Gossolengo 3, Conad Alsenese, Certosa Volley 0. DIRETTA FACEBOOK – La partita tra Conad Alsenese e Fumara Miovolley sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook Pallavolo Alsenese. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO