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    F1 Aston Martin, Stroll: “Mondiale alla portata di Vettel e Lance”

    SILVERSTONE – “La Formula 1, per vincere, richiede anni: non è una cosa che si ottiene da un giorno all’altro. Ma trovo realistico pensare che uno tra Seb e Lance possa vincere il titolo”. Il proprietario della Aston Martin Lawrence Stroll mostra di avere le idee chiare circa l’impegno del team inglese nel Circus..

    Più podi e vittorie
    Il miliardario canadese è convinto di riuscire nell’impresa: “Voglio continuare sulla scia della passata stagione, magari andando più forte” le parole di Stroll alla Bbc. “Abbiamo ottenuto diversi podi e una vittoria. Mi piacerebbe, nel 2021, aumentare il numero dei podi e perché no delle vittorie”.
    La Aston Martin, nata dalle ceneri della ormai ex Racing Point, torna nel grande Circus a distanza di 60 anni: “Il mio obiettivo con questa, come le altre aziende che ho posseduto, è vincere. Uno dei modi in cui diventeremo campioni del mondo è convincere i miei ragazzi a pensare e agire come se lo fossimo già. E uno dei modi è quello di portare qui un quattro volte iridato”.
    Stroll senior punta tantissimo sull’ex ferrarista: “Vettel aveva una macchina che trovava difficile da guidare e che non si adattava al suo stile di guida. Ma è un pluricampione. Non credo si sia scordato come si guida. Ha un’etica del lavoro che nel paddock non è seconda a nessuno: credo che farà un lavoro fantastico con noi perché è più motivato che mai”.
    Ma il proprietario della scuderia britannica punta molto anche su suo figlio: “Le sue prestazioni in pista, l’anno scorso, sono state impressionanti: l’Aston Martin gli può dare la possibilità di diventare campione del mondo” conclude Stroll. LEGGI TUTTO

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    F1 Aston Martin, Stroll: “Vettel o Lance possono vincere il titolo”

    SILVERSTONE – “La Formula 1, per vincere, richiede anni: non è una cosa che si ottiene da un giorno all’altro. Ma trovo realistico pensare che uno tra Seb e Lance possa vincere il titolo”. Lawrence Stroll, proprietario della Aston Martin, non si nasconde e fissa l’obiettivo della scuderia britannica.

    Proseguire la crescita
    Il miliardario canadese è convinto di riuscire nell’impresa: “Voglio continuare sulla scia della passata stagione, magari andando più forte” le parole di Stroll alla Bbc. “Abbiamo ottenuto diversi podi e una vittoria. Mi piacerebbe, nel 2021, aumentare il numero dei podi e perché no delle vittorie”.
    La Aston Martin, nata dalle ceneri della ormai ex Racing Point, torna nel grande Circus a distanza di 60 anni: “Il mio obiettivo con questa, come le altre aziende che ho posseduto, è vincere. Uno dei modi in cui diventeremo campioni del mondo è convincere i miei ragazzi a pensare e agire come se lo fossimo già. E uno dei modi è quello di portare qui un quattro volte iridato”.
    Stroll senior punta tantissimo sull’ex ferrarista: “Vettel aveva una macchina che trovava difficile da guidare e che non si adattava al suo stile di guida. Ma è un pluricampione. Non credo si sia scordato come si guida. Ha un’etica del lavoro che nel paddock non è seconda a nessuno: credo che farà un lavoro fantastico con noi perché è più motivato che mai”.
    Ma il proprietario della scuderia britannica punta molto anche su suo figlio: “Le sue prestazioni in pista, l’anno scorso, sono state impressionanti: l’Aston Martin gli può dare la possibilità di diventare campione del mondo” conclude Stroll. LEGGI TUTTO

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    F1 Williams, Russell: “Cresciuto tanto grazie ai duelli con Vettel”

    LONDRA – “Lottare tutta la stagione con Alfa Romeo, Haas e spesso anche con la Ferrari di Vettel mi ha reso migliore come pilota”. La stagione conclusa ha fatto maturare molto George Russell anche grazie ai tanti duelli con il tedesco che il prossimo anno sarà alla guida della Aston Martin.

    Continuare a migliorare
    Il pilota della Williams è onesto nell’ammettere come il 2020 sia stato uno spartiacque anche grazie alla lotta con il quattro volte campione del mondo: “Se a inizio stagione mi avessero detto che avrei lottato con Vettel in tantissimi gran premi, avrei pensato di essere fuori di testa” le parole di Russell. “Invece siamo stati spesso ruota a ruota: al Nurburgring, al Mugello, in Austria: questo mi ha migliorato molto come pilota”.
    Il numero 63 della Williams confessa come lottare nel Circus sia molto diverso rispetto alle categorie minori: “È tutta un’altra storia anche per il diverso carico aerodinamico della vetture. Ovviamente questa esperienza mi è stata molto utile quando ho potuto guidare la Mercedes perché già sapevo cosa dovevo affrontare”.
    Ovviamente adesso Russell, protetto della scuderia di Stoccarda ma ancora sotto contratto con il team di Grove, non vuole fermarsi e guarda già al 2021: “Sono realista e sono consapevole che dovremo ancora giocare in difesa perché siamo uno dei team più lenti ma stiamo lavorando sui piccoli dettagli per continuare a migliorare. Solo una volta ho potuto attaccare, quando ero con la Mercedes: tutto questo rafforza la tua autostima di pilota” conclude il pilota inglese. LEGGI TUTTO

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    F1 Williams, Russell: “Lottare con Vettel mi ha maturato come pilota”

    LONDRA – “Lottare tutta la stagione con Alfa Romeo, Haas e spesso anche con la Ferrari di Vettel mi ha reso migliore come pilota”. George Russell afferma come l’ultima annata gli abbia fatto compiere un notevole passo in avanti.

    Apprese tante lezioni
    Il pilota della Williams è onesto nell’ammettere come il 2020 sia stato uno spartiacque anche grazie alla lotta con il quattro volte campione del mondo: “Se a inizio stagione mi avessero detto che avrei lottato con Vettel in tantissimi gran premi, avrei pensato di essere fuori di testa” le parole di Russell. “Invece siamo stati spesso ruota a ruota: al Nurburgring, al Mugello, in Austria: questo mi ha migliorato molto come pilota”.
    Il numero 63 della Williams confessa come lottare nel Circus sia molto diverso rispetto alle categorie minori: “È tutta un’altra storia anche per il diverso carico aerodinamico della vetture. Ovviamente questa esperienza mi è stata molto utile quando ho potuto guidare la Mercedes perché già sapevo cosa dovevo affrontare”.
    Ovviamente adesso Russell, protetto della scuderia di Stoccarda ma ancora sotto contratto con il team di Grove, non vuole fermarsi e guarda già al 2021: “Sono realista e sono consapevole che dovremo ancora giocare in difesa perché siamo uno dei team più lenti ma stiamo lavorando sui piccoli dettagli per continuare a migliorare. Solo una volta ho potuto attaccare, quando ero con la Mercedes: tutto questo rafforza la tua autostima di pilota” conclude il pilota inglese. LEGGI TUTTO

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    F1 Haas, Mazepin: “Non mi interessa Schumacher”

    MOSCA – “Mick Schumacher? Non siamo amici, al massimo siamo vecchie conoscenze che si sfidavano sui kart”. Sicuramente non difetta di carattere Nikita Mazepin in vista della sua stagione di esordio in Formula 1 con la Haas dove correrà al fianco del figlio di Michael.

    Indifferente alle critiche
    Il pilota russo, che lo scorso anno è giunto quinto nel mondiale di F2 vinto dallo stesso Schumacher, ha messo subito le cose in chiaro: “Sinceramente non mi interessa il suo nome: probabilmente avrà più potere ma anche più pressione” le parole di Mazepin a Match TV. Il figlio del magnate russo Dmitry Mazepin è consapevole di essere spesso con la lente d’ingrandimento puntata addosso per alcuni suoi atteggiamenti fuori dai circuiti: “Sono consapevole di aver gli occhi addosso e di essere spesso trattato in maniera diversa ma la cosa mi lascia indifferente”.
    E per ciò che riguarda la stagione da rookie è consapevole del ruolo che lo attende: “Sappiamo che ci attende una annata difficile e dobbiamo essere realistici in questo: non credo ci siano molte vetture con le quali saremo in grado di lottare” conclude Mazepin. LEGGI TUTTO

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    F1 Haas, Mazepin: “Schumacher? Non siamo amici”

    MOSCA – “Mick Schumacher? Non siamo amici, al massimo siamo vecchie conoscenze che si sfidavano sui kart”. Nikita Mazepin non lascia intimorire dal suo nuovo compagno di squadra in Haas per la prossima stagione di Formula 1 dove entrambi saranno dei debuttanti.

    Rimanere realistici
    Il pilota russo, che lo scorso anno è giunto quinto nel mondiale di F2 vinto dallo stesso Schumacher, ha messo subito le cose in chiaro: “Sinceramente non mi interessa il suo nome: probabilmente avrà più potere ma anche più pressione” le parole di Mazepin a Match TV. Il figlio del magnate russo Dmitry Mazepin è consapevole di essere spesso con la lente d’ingrandimento puntata addosso per alcuni suoi atteggiamenti fuori dai circuiti: “Sono consapevole di aver gli occhi addosso e di essere spesso trattato in maniera diversa ma la cosa mi lascia indifferente”.
    E per ciò che riguarda la stagione da rookie è consapevole del ruolo che lo attende: “Sappiamo che ci attende una annata difficile e dobbiamo essere realistici in questo: non credo ci siano molte vetture con le quali saremo in grado di lottare” conclude Mazepin. LEGGI TUTTO

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    F1: Brivio pronto al salto dalla Suzuki alla Alpine

    ENSTONE – Il primo scossone del 2021, qualora ricevesse conferme, provocherebbe un grande effetto sia nel mondo della Formula 1 che in quello della MotoGP. Davide Brivio, attuale team manager della Suzuki fresca vincitrice del Mondiale con Joan Mir, sarebbe pronto a lasciare i giapponesi per diventare il nuovo CEO della Alpine, ex Renault, nel Circus a quattro ruote.

    Yamaha e Suzuki
    L’indiscrezione, riportata dal sito specializzato Motorsport.com, ha basi fondate e vedrebbe Luca De Meo, presidente della scuderia francese, come artefice dell’operazione. Brivio prendere il posto di Ciryl Abiteboul, mentre il team principal sarà Marcin Budkowski. Il manager lombardo, nonostante la poca esperienza con le quattro ruote, è uno dei più vincenti in MotoGP: nove anni in Yamaha e otto in Suzuki a cui, dopo aver ricostruito la squadra dalle fondamenta, ha regalato il titolo piloti a venti anni di distanza dall’ultima corona iridata.
    Brivio però non sarà il team principal, per quel ruolo è in pole Marcin Budkowski ma sarà il CEO per supervisionare l’intero programma di Formula 1. De Meo e l’attuale team manager della Suzuki si conoscono da tempo e insieme parteciparono al vittorioso mondiale di Valentino Rossi nel 2008. La Renault, per il momento, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda. LEGGI TUTTO

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    F1: Brivio pronto a diventare il nuovo CEO della Alpine

    ENSTONE – La notizia, se dovesse essere confermata, sarebbe clamorosa e scatenerebbe un effetto domino sia in Formula 1 che in MotoGP. Davide Brivio, team manager della Suzuki campione del mondo nelle due ruote, lascerebbe Hamamatsu per diventare il nuovo CEO della Alpine, ex Renault, in Formula 1.

    Manager vincente
    L’indiscrezione, riportata dal sito specializzato Motorsport.com, ha basi fondate e vedrebbe Luca De Meo, presidente della scuderia francese, come artefice dell’operazione. Brivio prendere il posto di Ciryl Abiteboul, mentre il team principal sarà Marcin Budkowski. Il manager lombardo, nonostante la poca esperienza con le quattro ruote, è uno dei più vincenti in MotoGP: nove anni in Yamaha e otto in Suzuki a cui, dopo aver ricostruito la squadra dalle fondamenta, ha regalato il titolo piloti a venti anni di distanza dall’ultima corona iridata.
    Brivio però non sarà il team principal, per quel ruolo è in pole Marcin Budkowski ma sarà il CEO per supervisionare l’intero programma di Formula 1. De Meo e l’attuale team manager della Suzuki si conoscono da tempo e insieme parteciparono al vittorioso mondiale di Valentino Rossi nel 2008. La Renault, per il momento, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda. LEGGI TUTTO