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    Matteo Cinque:”Stimolante lavorare con professionisti di alto livello

    Per una società che punta a far cose importanti in Serie A3, è di fondamentale importanza avvalersi di un professionista in grado di osservare a tempo pieno la condizione fisica e atletica di ogni singolo giocatore agli ordini di mister Nicola Esposito. Entra a far parte dello staff un elemento importante, che è il buon esempio di un “consorzio” che funziona: ovvero quello della Polsport Sorrento. Grazie alla collaborazione con il Basket Sorrento, abbiamo potuto apprezzare il talento di un preparatore atletico, che da quest’anno seguirà anche la nostra Serie A: Matteo Cinque.
    Com’è nata l’opportunità di lavorare per la Folgore, e quanto è stimolante preparare atleti di Serie A?
    “L’opportunità di lavorare con la Folgore è nata quest’estate: sono entrato in contatto con il presidente Ruggiero e il mister Nicola Esposito attraverso alcune conoscenze in comune, tra le quali il fisioterapista Luca Giglio con cui avevo già collaborato in passato. Sarà veramente stimolante lavorare con atleti professionisti e di alto livello. Avere la possibilità di imparare da questi  ragazzi ed entrare a far parte del loro percorso professionale, è un qualcosa che mi rende orgoglioso e carichissimo”.

    Iniziamo dai primi passi della tua carriera. Com’è nata la tua passione per questo lavoro, e qual è stato il tuo bagaglio formativo?
    “Il mio percorso sportivo inizia da piccolino, perché ho sempre amato praticare sport. Negli anni questa passione è sfociata negli studi portandomi a conseguire prima la laurea triennale in scienze motorie, per poi iniziare il percorso magistrale nel quale ora mi trovo impegnato. Contemporaneamente ho ottenuto diverse certificazioni in preparazione atletica (la maggior parte di scuola americana) che ha influenzato parecchio la mia visione dell’allenamento, spingendomi negli scorsi mesi a visitare diverse strutture oltreoceano. Nell’ultimo anno ho seguito gli atleti del settore giovanile e della prima squadra del Sorrento Basket, grazie ai quali ho avuto modo di ampliare il mio bagaglio professionale e conoscitivo. Contestualmente, alleno atleti di vari sport all’interno della struttura che mi ha visto nascere professionalmente, l’Ulysse, il cui direttore è stato il primo a darmi la possibilità di lavorare, approcciandomi a questo fantastico settore”.

    Qual è la prima cosa che dici ai ragazzi quando iniziano a lavorare con te?
    “Cerco di instaurare subito con i ragazzi un rapporto di fiducia e stima reciproca. Voglio raccogliere più informazioni possibili riguardo il loro background sportivo, per quanto riguarda infortuni, esperienza e preferenze in sala attrezzi. Tutto questo permette loro di performare al meglio delle proprie possibilità nel corso dell’intero anno sportivo”.

    Ogni atleta va gestito singolarmente?
    “Nonostante il volley sia uno sport di squadra, l’individualizzazione del programma è un punto chiave dell’allenamento ad alti livelli. I ragazzi seguiranno la medesima periodizzazione durante l’anno sportivo, ma la selezione degli esercizi e gli obiettivi saranno differenti in base agli infortuni passati, all’età, alle dimensioni corporee, alla fase della carriera in cui si trovano e anche alle preferenze individuali. L’obiettivo è il medesimo: la sala pesi deve essere uno strumento per mantenere gli atleti in salute, permettendogli continuità durante l’anno”.

    Quanto è importante l’alimentazione, sia nel lavoro con te che nella prevenzione di infortuni?
    “L’alimentazione è un caposaldo della prestazione dello sportivo ad alti livelli. Seguire una corretta alimentazione, sia dal punto di vista dei macronutrienti che del timing dei pasti, permette all’atleta di essere più performante, recuperare più in fretta e ridurre l’incidenza di spiacevoli infortuni. Gli atleti devono vedere l’alimentazione come la benzina che viene messa nel motore della macchina: provereste mai ad arrivare a Roma da Sorrento con il serbatoio in riserva? Bene, lo stesso concetto è applicabile all’alimentazione”.

    Che tipo di lavoro si fa nella pre-season?
    “L’assenza di competizioni ufficiali rende tutto un poco più semplice per quanto riguarda la gestione e l’organizzazione dell’allenamento degli atleti, in quanto la variabilità del contesto è abbastanza limitata. Insieme allo staff medico, sottoporremo ogni atleta ad una valutazione iniziale. In secondo luogo gli obiettivi di questa fase saranno prevenire recidive di infortuni passati, risolvere eventuali asimmetrie e ricercare un lavoro prettamente di adattamento strutturale, utile in uno sport molto stressante come il volley. L’obiettivo finale sarà cercare di far arrivare la squadra pronta per la prima di campionato contro Napoli”.

    È un problema iniziare a lavorare con alte temperature, e come eventualmente lo si affronta?
    “Sicuramente i fattori temperatura e umidità possono influenzare le prestazioni degli atleti, incidendo principalmente sul recupero intra e Inter-sessione. In questo momento dell’anno sarà ancora più importante prestare grande attenzione all’alimentazione, all’idratazione e eventualmente anche all’integrazione”. LEGGI TUTTO

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    Simone Vinaccia: “Da giocatore a fisio per amore di questi colori”

    Il lavoro del fisioterapista è importantissimo, perché tutto lo staff lavora alacremente per far sì che ogni atleta possa esprimersi al massimo delle proprie potenzialità psico-fisiche. Ma soprattutto si instaura, tra specialista e giocatori, un forte rapporto umano dove la fiducia gioca un fattore di primissimo piano. Dopo aver già vestito la maglia della Folgore dal settore giovanile fino alla prima squadra, Simone Vinaccia entra nello staff tecnico come fisioterapista per integrare un team di prim’ordine, a poche settimane dall’inizio dei lavori

    Dal quest’anno entri nello staff della Folgore Massa Sorrento come fisioterapista. Com’è nata questa occasione? Parlaci un po’ della tua attività.

    “Diciamo che da sempre faccio parte della famiglia Folgore: ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile, fino all’esordio in Serie B con la prima squadra a 17 anni. Ho deciso poi di intraprendere questo percorso di studi che mi ha portato alla laurea. Dopo essere tornato qui ho parlato con il presidente Ruggiero, che mi ha illustrato il progetto chiedendomi di farne parte. Conoscendo già società, tifosi e ambiente, non potevo assolutamente dire di no. Da quest’anno, perciò, sarò il fisioterapista della Folgore insieme ad un altro validissimo specialista, presenzierò a tutti gli allenamenti così come alle gare ufficiali al PalAtigliana ed in trasferta, impaziente di mettere la mia esperienza al servizio di tutti”.

    Quando è iniziato il tuo percorso lavorativo per le squadre sportive?
    “Questo tipo di percorso mi ha sempre affascinato, ed è iniziato tutto l’anno scorso con i ragazzi della Folgore dopo aver terminato i miei studi. Ho fatto un affiancamento nella seconda parte del passato campionato, in funzione di un discorso più a largo raggio in quella attuale. Sono contento che si è poi concretizzato tutto in maniera positiva”.

    Tra il fisioterapista e l’atleta che tipo di rapporto viene a formarsi?

    “È un rapporto sicuramente importante, perché il fisioterapista non agisce soltanto dal punto di vista muscolo-scheletrico, ma crea un forte rapporto umano con l’atleta. Essendo stato un atleta capisco benissimo queste dinamiche, perché quando giocavo il fisioterapista era praticamente il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa. Punto perciò ad essere un faro sia per i ragazzi più giovani, che per i professionisti super affermati”.

    Vorresti dare anche un consiglio a tutti quei giovani che vorrebbero svolgere l’attività di fisioterapista sportivo?

    “È una professione che richiede impegno e tanto studio, perché la scienza va sempre avanti, e bisogna aggiornarsi continuamente per essere sempre al passo. È importante essere guidati da una forte passione, perché il lavoro di fisioterapista richiede sacrifici. Io lo consiglio vivamente perché mi sta regalando tante soddisfazioni, oltre ad esperienze sempre nuove”. LEGGI TUTTO

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    Luca Buzzo:”Ho parlato con il mister Esposito: c’è voglia di iniziare

    Dopo aver chiuso il roster di Serie A3, la Folgore Massa Sorrento prosegue nel sistemare tutti i tasselli del nuovo staff tecnico. Il secondo allenatore, che si prepara a lavorare a stretto contatto con Nicola Esposito, sarà Luca Buzzo. Nativo di Cagliari, il tecnico classe ’92 è reduce dall’esperienza in Serie B tra le fila dell’Asd 4 Torri 1947 Ferrara. Precedentemente Buzzo ha lavorato nella “sua” Sardegna prima a Sarroch, e poi per due stagioni all’Ariete Vestis Oristano.
    Prima avventura per te in Serie A3 da secondo allenatore: com’è nata questa opportunità?
    “Diciamo che si è tutto si è sviluppato nel giro di pochissimo tempo, quasi per caso. Ero pronto per andare in Svezia, ma all’improvviso la trattativa si è arenata. Così, mentre mi trovavo al Camp di Modena Volley, ha iniziato a farsi strada la possibilità di venire a Sorrento. Il presidente Ruggiero mi ha chiamato dicendo di aver avuto buone referenze su di me, e dopo esserci confrontati sul progetto, abbiam deciso di iniziare questa esperienza insieme”.
    Conosci già il mister Nicola Esposito?
    “Ho avuto modo di conoscere il mister qualche settimana fa  qui in Sardegna. Abbiamo chiacchierato a lungo, e non vedo l’ora di ripartire con la nuova stagione”
    Quali sono gli obiettivi per la stagione che sta per iniziare?
    “L’obiettivo è sicuramente quello di dare il massimo. Il livello della Serie A3 si è alzato moltissimo, per cui puntiamo in primis ad assestarci nella parte sinistra del tabellone, in zona play-off. Poi, partita dopo partita, capiremo dove si può arrivare”.
    Quali sono le tue sensazioni sulla squadra allestita?
    “La squadra è sicuramente formata da elementi molto interessanti. Sono convinto che gli atleti abbiano grandi potenzialità, e toccherà poi a noi fare in modo che siano espresse al massimo sul taraflex. C’è tanta fiducia, e credo che nel corso dell’anno potremo toglierci soddisfazioni importanti”.
    Sei già stato a Sorrento? Conosci già l’ambiente che si respira in Costiera?
    “Non sono mai stato in Campania, ma so perfettamente quanto il Golfo di Napoli sappia essere spettacolare. La città di Sorrento non ha bisogno di presentazioni: è famosa in tutto il mondo, e non vedo l’ora di iniziare per conoscerla sempre più da vicino” LEGGI TUTTO

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    Enzo Mosca: “Puntiamo a farci strada tra le grandi del campionato”

    Per competere ai massimi livelli non basta allestire un roster competitivo, ma serve un quadro dirigenziale di altissimo livello per venire incontro alle esigenze giornaliere dei ragazzi agli ordini di coach Esposito. Il presidente Fabrizio Ruggiero ha voluto fortemente la conferma di Vincenzo Mosca come Team Manager della Folgore in Serie A, per seguire da vicino la squadra, agendo da trait d’union tra società e spogliatoio.
    Dopo aver annunciato tutto il roster, che giudizio si può dare sul mercato estivo della prima squadra?

    “Assolutamente positivo. Ogni anno che passa il livello del campionato si alza sempre più, ma il nostro presidente Ruggiero non si fa mai sorprendere, ed anche in questa stagione è riuscito ad allestire una squadra sempre più importante e competitiva in tutti i fondamentali. Tutto questo, senza mai trascurare l’etica che ci contraddistingue, oltre ai valori di professionalità, competenza e spirito di sacrificio”.

    Si riducono le squadre nel Girone Blu che passano a 11: quanto sarà importante ridurre al minimo il margine di errore in ogni gara?

    “Quest’anno sarà ancor più difficile conquistare un posto fra le grandi del campionato, ma ci proveremo senza alcun dubbio. La nuova formula ci impone di dare il massimo in ogni gara: al termine della regular season nessuna squadra terminerà anzitempo il proprio cammino, per cui ci saranno solamente 2 strade. Play-off o play-out, e noi puntiamo a recitare un ruolo da protagonista”.

    Una squadra nuova, totalmente rinnovata, con il giusto mix di gioventù ed esperienza. Quanto sarà importante creare subito un gran bel gruppo, solido e unito?

    “Sarà fondamentale creare immediatamente un gruppo coeso, perché è la caratteristica che potrà permetterci di superare quei momenti di difficoltà che si incontrano inevitabilmente  in ogni stagione. Su questo aspetto sono molto fiducioso, perché il coach Esposito è bravissimo nel tirare fuori il meglio dal roster a sua disposizione”.

    Al quarto anno di fila in A3, dove si pone stavolta l’asticella degli obiettivi?

    “In primis, dobbiamo migliorare il risultato delle ultime 3 stagioni, in cui ci siamo sempre salvati evitando la lotteria degli spareggi. Abbiamo tutte le carte in regola per farlo, e non ci poniamo nessun limite. Allo stesso tempo dovremo essere sempre sul pezzo, ricordando l’esperienza dello scorso anno, che ci ha insegnato come basti soltanto un piccolo passaggio a vuoto per ritrovarsi a lottare nelle sabbie mobili della classifica”. LEGGI TUTTO