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    Sottoscritto il mutuo di oltre 1 milione di euro per l’ampliamento del Centro Pavesi

    Di Redazione Il Presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, insieme al Segretario Generale, Alberto Rabiti, hanno sottoscritto con l’Istituto ICS un finanziamento di oltre 1 milione di euro per sostenere i lavori riqualificazione e ampliamento del “Centro Sportivo Pavesi” di Milano. Inaugurato nell’aprile 2011, dopo due anni di lavori di ristrutturazione di un vecchio centro sportivo degli anni 30, il “Centro Pavesi” FIPAV di Milano è oggi l’unico Centro Federale in Italia specificamente dedicato alla pallavolo, oltre che punto di riferimento per lo Sport in Città. Il finanziamento richiesto rientra nell’ambito dell’iniziativa “Top of The Sport”, che mette a disposizione del CONI, CIP, Federazioni Sportive Nazionali e Federazioni Sportive Paralimpiche un plafond 30 milioni di euro di mutui a tasso zero destinati a investimenti relativi alla realizzazione, riqualificazione, ampliamento, messa a norma, abbattimento barriere architettoniche e sensoriali ed efficientamento energetico di centri federali e centri di preparazione olimpica compreso l’acquisto delle aree relative e di attrezzature sportive. L’impianto, che si estende su una superficie di oltre 40.000 mq, al suo interno ospita un Palazzetto dello Sport da 1000 posti, un campo da calcio omologato per la Seconda Categoria, una palestra polifunzionale, un centro fitness di 180 mq, due campi di beach volley coperti e due all’aperto, tre campi da tennis in terra rossa, due campi da calcio a 5 o tennis, sale riunioni con capienza fino a 100 persone, aule didattiche e uffici, una foresteria con annessi bar e ristorante da 70 coperti e un ampio parcheggio. La FIPAV accoglie presso il Centro Pavesi le squadre partecipanti agli eventi nazionali ed internazionali, che si aggiungono alle manifestazioni a carattere provinciale e regionale organizzate dal Comitato Regionale FIPAV Lombardia. Il Centro sportivo è diventato il punto di riferimento per i raduni delle Nazionali Pre Juniores, Juniores e Seniores, nonché casa delle ragazze del “Club Italia” che partecipano al Campionato di Serie A2 femminile di pallavolo. I lavori oggetto del finanziamento riguardano la demolizione completa di uno degli edifici a servizio del Centro Sportivo e la costruzione di una nuova struttura polifunzionale, con l’obiettivo di aumentare i servizi a supporto alle attività sportive. Inoltre, la realizzazione della nuova foresteria consentirà, unitamente a quella già esistente, di poter ospitare più squadre contemporaneamente per svolgere tornei nazionali e internazionali. Sarà inoltre installato sulla struttura di copertura dell’edificio un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e alcuni pannelli solari termici per la produzione di acqua sanitaria calda, a servizio dell’edificio stesso e anche delle restanti strutture del Centro Sportivo; operazioni che consentiranno la realizzazione di un edificio ad alto grado di eccellenza ambientale. Non solo un’operazione finanziaria, ma un accordo che rafforza la nostra sinergia con la FIPAV, Federazione da sempre attenta e attiva nei confronti delle necessità dell’intero movimento pallavolistico e che, attraverso azioni concrete di riqualificazione dei luoghi di Sport, consente ad atleti e appassionati, di svolgere al meglio la loro disciplina. (Fonte: Comunicato dell’Istituto per il Credito Sportivo) LEGGI TUTTO

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    Verso la riapertura degli impianti sportivi? Fipav disponibile per un incontro col Governo

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo e la Federazione Italiana Pallacanestro, nelle persone dei presidenti Giuseppe Manfredi e Giovanni Petrucci, esprimono la propria soddisfazione per la notizia apparsa sugli organi di informazione nel pomeriggio di ieri riguardante il via libera del Governo sulla presenza del pubblico, seppur in numero ridotto, durante le gare dei Campionati Europei di calcio in programma allo stadio Olimpico. La FIPAV e la FIP ritengono che l’autorizzazione ricevuta dalla FIGC rappresenti un segnale di speranza per l’intero movimento sportivo nazionale, ma allo stesso tempo chiedono con altrettanta serenità ma chiarezza, analogo provvedimento per le due discipline che rappresentano tra gli sport di squadra le più importanti realtà dopo il calcio. Durante la stagione 2021 la Federazione Italiana Pallavolo ospiterà importanti manifestazioni di caratura mondiale: si comincerà con le Finals di Champions League che verranno presentate proprio domani e che si terranno a Verona sabato 1 maggio con due formazioni italiane (Trento nel maschile e Conegliano nel femminile) che andranno a caccia del più prestigioso trofeo per club del Vecchio Continente; si proseguirà poi con la Volleyball Nations League (Rimini, 25 maggio – 27 giugno) che vedrà protagoniste le due Nazionali Seniores sulla strada verso i Giochi Olimpici, ma molta attenzione sarà riservata anche al settore giovanile con i Campionati del Mondo Maschili Under 21 in programma a settembre. Oltre a questi due eventi ci saranno poi le Finals di Beach Volley anche queste in programma nel mese di settembre. Allo stesso modo la Federazione Italiana Pallacanestro organizzerà, attraverso le proprie Leghe, i playoff dei principali campionati italiani maschili nonché degli importanti incontri amichevoli delle proprie Nazionali in preparazione del Torneo Preolimpico maschile in programma a Belgrado dal 29 giugno al 4 luglio e del Campionato Europeo femminile in programma dal 17 al 27 giugno. Nelle prossime settimane partirà anche il circuito itinerante del campionato italiano di basket 3X3. Appare chiaro, dunque, che per i movimenti sportivi di pallavolo e pallacanestro poter contare sull’affetto e sulla presenza del pubblico sia una condizione ormai indispensabile, seppure con le dovute garanzie, per programmare una ripartenza che assuma i connotati di un segnale concreto di ritorno alla normalità. È per questo che i Presidenti Manfredi e Petrucci ribadiscono la loro disponibilità per un incontro con il Governo al fine di consentire una riapertura degli impianti di gioco. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I numeri della Fipav: persi quasi 110mila tesserati nella stagione 2020-2021

    Di Redazione
    Nel corso dell’assemblea nazionale che lo eleggerà presidente della Federazione Italiana Pallavolo, il vicepresidente uscente Giuseppe Manfredi ha mostrato oggi, per la prima volta, i dati che rivelano l’impatto della pandemia di coronavirus sui tesseramenti alla Fipav nel corso della stagione 2020-2021. Rispetto all’anno precedente, sui 308.169 tesserati del 30 giugno 2020 ne sono rimasti soltanto 199.092 (aggiornati al 3 marzo 2021), con una perdita netta di 109.077 tesserati, equivalenti al 35,3% del totale.
    Tra gli atleti che non si sono ritesserati nella nuova stagione, la grande maggioranza (82,7%) appartiene alla fascia di età Under 14, che di fatto non ha mai ripreso l’attività. Si registrano anche, tuttavia, un calo di 6.789 tesserati nella fascia dai 14 ai 19 anni e di 12mila tesserati tra gli over 19. Da rilevare che già nell’anno precedente si era verificato un calo delle iscrizioni, sia pure molto meno consistente: dai 322.378 tesserati del 2019 se ne erano persi 14.209, di cui 12.929 tra gli Under 14.

    Secondo Manfredi, “i tesserati che oggi ci mancano sono in stand-by: grazie anche all’intervento della Federazione, le fasce sopra i 14 anni hanno tenuto. Abbiamo perso i nostri bambini, ma solo momentaneamente, perché sono chiusi i centri di avviamento e le nostre società non hanno la possibilità di avviare l’attività“.
    Per quanto riguarda le società, alla data del 3 marzo 2021 risultano affiliati alla Fipav 4.089 sodalizi contro i 4.233 del giugno 2020, quindi 144 società affiliate in meno (-3,4%). Tra il 2019 e il 2020 c’era già stata una diminuzione di 88 società.
    (fonte: YouTube Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Elezioni Fipav, quattro candidati si ritirano alla vigilia

    Di Redazione
    A poche ore dall’assemblea nazionale della Federazione Italiana Pallavolo che eleggerà il nuovo Consiglio Federale per il quadriennio 2021-2024, si riduce drasticamente il numero di candidati alle cariche di rappresentanti degli atleti e degli allenatori: sono ben 4, infatti, i candidati che hanno deciso di ritirarsi proprio sul filo di lana. L’annuncio è comparso oggi, senza ulteriori spiegazioni, sulla pagina del sito federale dedicate alle elezioni.
    La competizione per la carica di rappresentante degli allenatori, in particolare, si riduce a un duello: quello tra Vincenzo Ammendola, presidente uscente della Fipav Sardegna, e la gloria del volley nazionale Manu Benelli (qui la nostra intervista). Hanno infatti ritirato la propria candidatura Roberto Piazza, allenatore dell’Allianz Milano di Superlega maschile, Enrico Balletto, che dalla provincia di Cagliari aveva lanciato una sfida “interna” ad Ammendola, e il catanzarese Natale Salvatore Torchia. Curiosa, in particolare, la vicenda di Piazza, la cui candidatura non era stata di fatto mai annunciata né presentata, nonostante la caratura nazionale del personaggio.
    Anche la corsa alla poltrona di rappresentante degli atleti perde una protagonista: si ritira Paola Di Cesare, ex nazionale di Sitting Volley e delegata regionale del Molise per la stessa disciplina. Restano però in corsa Massimo Dalfovo, Barbara De Luca e i tre rappresentanti dell’AIP Giorgio De Togni (qui la nostra intervista), Alessia Lanzini e Chiara Di Iulio, quest’ultima inserita nella “squadra” del futuro presidente Giuseppe Manfredi.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Giusi Cenedese, candidata fuori dal coro: “Sono l’espressione di tante società”

    Di Eugenio Peralta
    Fra i 9 candidati alla carica di consigliere federale nelle elezioni della Fipav che si svolgeranno domenica, è l’unica a non fare parte della lista del futuro presidente Giuseppe Manfredi. Un ruolo da outsider che non fa certo paura a Giusi Cenedese, dirigente sportiva, commercialista, docente alla Scuola dello Sport del CONI Piemonte ed ex presidente del Comitato Territoriale di Biella della Federazione Italiana Pallavolo. Volley NEWS le ha chiesto come nasce la scelta di riprovare la scalata a via Vitorchiano (si era già candidata nel 2016, con Carlo Magri) e quali sono i punti principali del programma che ha deciso di sostenere.
    Cominciamo dall’inizio: perché ha deciso di candidarsi?
    “Vengo da un lungo percorso che mi ha portato a collaborare con diversi network di società, a partire da quello della Scuola di Pallavolo Anderlini, di cui faccio parte ormai da 15 anni, per arrivare al Vero Volley. Un’esperienza che mi ha portato a conoscere meglio il mondo delle società e mi ha fatto capire quali possono essere le loro esigenze per il domani. Ritengo che il modello di società sportiva che conosciamo debba essere cambiato, perché la pandemia ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità. In questo momento bisogna mettere in campo una grande forza, mi sento pronta per farlo ed è per questo che mi sono candidata: per dare un aiuto a quella che potrà essere la Federazione del domani, che dovrà essere più vicina alle società“.
    La crisi provocata dall’emergenza sanitaria è sicuramente la sfida più grande di questo momento storico. Come affrontarla?
    “In questo periodo così difficile ritengo che tutti debbano fare un passo. Lo Stato in qualche modo l’ha fatto, attraverso ristori e concessioni al nostro settore: si poteva sicuramente fare meglio, ma è stata la prima volta che lo sport è stato in qualche modo riconosciuto in questi termini. La Fipav deve fare a sua volta la sua parte, e le società sportive devono fare la propria. Se tutti fanno un pezzettino, è più facile che qualcosa avvenga“.
    Ha parlato di vicinanza alle società: cosa si può fare per rispondere meglio alle loro richieste?
    “Durante il periodo della crisi c’è stato molto bisogno di mutuo soccorso tra le società: io mi occupo tanto di sport come commercialista, e ho dato il mio piccolo contributo supportando i club meno strutturati. Ecco, questo è un aiuto fondamentale che qualcuno deve mettere in campo e penso che, se fatto attraverso la Federazione, possa essere di grande aiuto. Perciò uno dei punti del mio programma è mettere a disposizione di ogni territorio una figura dotata di competenza e professionalità, gestita dalla stessa Fipav, che permetta alle società di non sentirsi abbandonate. Deve trattarsi di un consulente, che non si sostituisca ai dirigenti o ai commercialisti, ma sia a disposizione dei sodalizi più piccoli che non sanno come affrontare le nuove sfide. I Comitati da soli non possono fare miracoli, hanno bisogno di personale gestito dalla Fipav centrale per poter diventare sempre più un punto di riferimento sul territorio“.
    Quali iniziative ha in mente per rilanciare il reclutamento di nuovi atleti, dopo un periodo così difficile?
    “Nella speranza che tutto passi, prima o poi, dobbiamo ripartire attraverso la scuola. Lo stop alle attività dei più piccoli e al Volley S3 ha fatto mancare supporto e ‘benzina’ alle società, in termini economici e di tesserati: la scuola deve essere un veicolo che avvicina i bambini alla pallavolo. Anche perché, a differenza del passato, ora dovremo lavorare anche nel settore femminile come prima facevamo solo nel maschile, cercando di essere competitivi e attirare nuove giocatrici. È essenziale che le attività scolastiche siano coordinate e gestite dalla Federazione: un conto è che la singola società vada a trattare con il dirigente scolastico per il suo programma di ore, un altro è che ci sia un progetto presentato dalla Fipav e approvato dal Ministero, con una comunicazione forte a livello nazionale, che dica ai bambini: ‘Vieni a scuola a giocare con il tuo campione’. Su questo si potrebbe lavorare per attirare un sostegno economico che serve davvero, perché il vero impatto di questa pandemia non l’abbiamo ancora visto“.
    Marketing e comunicazione sono un altro punto chiave del suo programma.
    “Noi abbiamo in mano un prodotto pazzesco in termini di numeri, di qualità, di tipologia del nostro sport, perché il nostro sport è veramente differente. Questo prodotto dobbiamo saperlo vendere, perché se riusciamo ad attrarre sostenitori e sponsor, di cui poi tutte le società riusciranno a beneficiare, cambia tutto. Certo, ci saranno sicuramente dei cali in termini di entrate, tesserati, società affiliate, ma bisogna far capire che la Federazione c’è, ce la sta mettendo tutta. Dobbiamo saper affrontare i momenti difficili“.
    In questo contesto si inserisce l’approvazione della riforma dello sport: che impatto avrà e come ci si può preparare?
    “Non ho ancora visto il testo ufficiale, quindi non posso valutarne i contenuti, al di là delle voci che sono circolate. Spero francamente in una rivisitazione, perché nella riforma originale mancava quella sostenibilità per le società che era un requisito della legge delega dell’anno precedente. Mi auguro quindi che ci sia ancora un po’ di tempo per rimettere mano a questa riforma soprattutto sul piano del lavoro sportivo: se le società più strutturate dovranno sicuramente tenerne conto e applicarla, per le più piccole, basate sull’attività di volontariato, la figura dello sportivo amatoriale deve essere meglio specificata e dettagliata. Comunque, in un modo o nell’altro la riforma ci sarà, e bisognerà affrontarla con competenza e conoscenze che mi sento di impegnarmi a garantire“.
    Lei punta anche alla ricerca di un confronto e di un dialogo con gli Enti di Promozione Sportiva: una posizione a prima vista molto diversa da quella dell’attuale dirigenza Fipav. Da cosa nasce?
    “Per avvicinare i bambini allo sport e fare ‘numeri’ a livello di tesserati dobbiamo assolutamente metterci d’accordo con gli Enti di Promozione, anche se naturalmente questi ultimi non possono andare oltre alla loro missione, la promozione appunto. La Federazione resterà sempre depositaria dell’attività sportiva, ma perché negare alle società che hanno molte squadre e molti atleti la possibilità di far crescere quelli di loro che sono un po’ più indietro, svolgendo un’attività meno impegnativa dal punto di vista organizzativo? Non ci porterà via nulla, anzi ci aiuterà nella crescita. E poi c’è il tema del Beach Volley, dove rischiamo di perdere davvero tesserati a favore degli EPS: dobbiamo parlarne, sederci a un tavolo per normare la situazione“.
    La formazione dei dirigenti è un altro tema di cui si parla molto. Cosa ne pensa?
    “È una cosa sulla quale dobbiamo assolutamente lavorare, è fondamentale perché abbiamo un gap da colmare. I dirigenti sono pochi e quelli che ci sono si limitano a fare il compitino: se vogliamo creare lo sport del domani dobbiamo lavorare sulla formazione, che non vuol dire solo formazione sui temi fiscali, come quelli di cui parlavo prima, ma anche nella comunicazione, nel marketing, nella capacità di investire il tempo in una società sportiva che deve diventare un modello di lavoro“.
    Che risposte ha avuto dal territorio in questa “campagna elettorale” molto atipica?
    “Ho ascoltato tanto le società, ho alzato il telefono e le ho chiamate: si è creata una bella rete e ho capito che c’è bisogno proprio di questo, di tanto ascolto. Già il fatto di stare vicini ai club è una marcia in più per la Federazione, ho avuto la sensazione che in tanti abbiano bisogno di una figura di riferimento. I feedback sono positivi: ce l’ho messa tutta, sapendo che la mia è una candidatura fuori dal coro. Mi sono candidata autonomamente, non sono l’espressione di una regione ma di tante società sportive: un modo diverso per arrivare allo stesso risultato. Vedremo come andrà“. LEGGI TUTTO

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    Aperte le iscrizioni per i primi due corsi d’aggiornamento nazionale

    Di Redazione
    Sono aperte le iscrizioni per i primi due corsi d’aggiornamento nazionale per la stagione sportiva 2020/2021. Le iniziative, a causa dell’emergenza legata al Covid-19, saranno svolte con la modalità della formazione a distanza (webinar in diretta streaming) nel periodo che va da febbraio a settembre.
    Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con il CR Fipav Campania, è fissato per lunedì 22 febbraio 2021 (dalle ore 19 alle ore 21): Matteo Russo – “L’importanza dell’alimentazione per la gestione dello stato di forma nel pallavolista ai tempi del COVID: indicazioni pratiche, spunti e riflessioni”.  Sarà possibile iscriversi fino al 19 febbraio.
    La seconda iniziativa si svolgerà, invece, il 1 marzo 2021 (ore 19-21): Adriano Di Pinto – “Il giocatore e la sua gestione durante l’anno”. Il termine per le iscrizioni è il 25 Febbraio.
    Il bando d’indizione e tutte le informazioni sono disponibili sul sito federale nell’Area Allenatori QUI
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Silvia Strigazzi (Garlasco) candidata al consiglio federale

    Foto Volley 2001 Garlasco

    Di Redazione
    Un nome nuovo per il volley lombardo alle prossime elezioni federali: nella lista del vicepresidente uscente Giuseppe Manfredi, candidato unico alla carica di presidente, si presenterà anche Silvia Strigazzi, attuale consigliere territoriale della Fipav Pavia nonché presidente e fondatrice del Volley 2001 Garlasco (una delle poche società a vantare contemporaneamente due squadre in Serie B, maschile e femminile). Se verrà eletta nel corso dell’assemblea del 7 marzo, Strigazzi sarà la prima dirigente della provincia di Pavia a ricoprire la carica di consigliere nazionale.
    In un’intervista al quotidiano La Provincia Pavese, Strigazzi rivela la genesi della sua candidatura: “Sono stupita per questa situazione inattesa, partita dalla proposta del presidente del comitato regionale Piero Cezza, e accolta con favore da tutti i presidenti territoriali con cui mi sono incontrata. E lo stupore nasce dal fatto che andrò a far parte di un consesso composto in maggioranza da persone che sono lì o che ricoprono ruoli dirigenziali federali, anche solo regionali, da tanti anni“.
    La dirigente di Garlasco ha già le sue idee sulla gestione del nuovo incarico: “Prima di tutto comincerò con l’ascoltare, perché voglio capire e imparare. Poi proverò a rendermi utile e portare avanti istanze che provino a migliorare il volley in generale, e a rappresentare degnamente quello lombardo, che esprime il 20% abbondante dei tesserati in Italia“.
    La scelta di Strigazzi pare quindi essere motivata anche da criteri “geopolitici”: alla base c’è la volontà della Lombardia di continuare a occupare una casella in un consiglio che, per la prima volta dopo 25 anni, non vedrà la presenza del presidente uscente Bruno Cattaneo e – secondo i rumors, riportati dallo stesso quotidiano pavese – non prevederà incarichi di rilievo neppure per Adriano Pucci Mossotti, l’ex presidente lombardo oggi “consulente” della Fipav per marketing e comunicazione. LEGGI TUTTO