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    L’Italia continua a seguire la Nazionale ai Mondiali: quasi 900mila spettatori con l’Ucraina

    Continua ad avere un buon seguito in televisione la Nazionale maschile di Ferdinando De Giorgi, che ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale della rassegna iridata in corso di svolgimento nelle Filippine, dove sfiderà domenica mattina l’Argentina (l’Italia giocherà alle ore 9.30, diretta su Rai 2, Raiplay.it, Rainews.it, Dazn e Vbtv).

    Sono stati, infatti, 878mila gli spettatori che hanno seguito Italia – Ucraina con uno share del 10.39%. La punta massima di ascolti è stata di 2.243.000 spettatori. LEGGI TUTTO

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    Quando lo sport unisce l’Italia con Velasco, la finale dei Mondiali, ma non solo…

    La vittoria della Nazionale italiana di volley femminile ai Mondiali ha saputo unire l’Italia come pochi altri eventi recenti. Secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli (che è possibile scaricare qui in .pdf), il 9 e 10 settembre 2025 più di 6 italiani su 10 hanno seguito la finale.

    Il dato per certi versi più sorprendente, però, è che l’interesse non si è limitato agli appassionati di pallavolo: la partita ha coinvolto un pubblico trasversale per età, genere e area geografica. Un risultato raro, perché solo di rado uno sport diverso dal calcio o un evento riesce a catalizzare l’attenzione nazionale con questa forza e capillarità.

    Ma l’impatto va oltre la curiosità per un evento di massa: il 71% degli italiani riconosce che il trionfo mondiale ha rafforzato il proprio senso di orgoglio nazionale. Un sentimento diffuso e condiviso, che restituisce allo sport il suo valore più profondo: quello di collante sociale, capace di trasmettere identità, fiducia e senso di appartenenza.

    E gli effetti si proiettano già sul futuro. Per il 78% degli intervistati, il successo delle Azzurre spingerà più ragazze a iscriversi alle squadre di volley (qui, qui e qui i nostri approfondimenti sui numeri e lo stato di salute del volley in Italia). In altre parole, l’impresa non si esaurisce nella medaglia d’oro: diventa motore di crescita per tutto il movimento sportivo.

    “La finale dei Mondiali di volley femminile ha appassionato la maggioranza degli italiani – osserva Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli – e questo dimostra quanto la Nazionale guidata da Velasco sia riuscita a generare emozione ed empatia nel Paese. Ma l’impatto sull’orgoglio nazionale e sulla propensione a praticare la pallavolo evidenzia il ruolo simbolico delle vittorie: una grande impresa sportiva può unire intere generazioni, oltre a stimolare la diffusione di uno sport che in Italia vanta una tradizione consolidata e una larghissima partecipazione, dall’agonismo al gioco amatoriale”.

    La ricerca dell’Istituto Piepoli è stata condotta con tecnica mista CATI/CAMI/CAWI su un campione di 500 individui rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne. LEGGI TUTTO

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    Per la Fipav Como arriva lo ‘sfratto’: il Comitato territoriale cerca una nuova sede

    Come ha scritto a sua firma Lucio Amighetti, presidente della Federvolley di Como sul sito del comitato territoriale lariano, è stato “un fulmine a ciel sereno“: dal 1 gennaio 2026, “Sport e Salute chiuderà definitivamente la sede Fipav” locale.

    Non è, però, un tema di cessazione dell’attività, quanto, piuttosto, di locazione dei locali a disposizione nella storica sede Fipav e del Coni di Como all’interno dello stadio Sinigaglia, circa 80 metri quadrati anche se non proprio in una palazzina mantenuta nelle migliori condizioni, ma vicino al Lago e, soprattutto, di riferimento per tutta l’ampia provincia lariana.

    Infatti, come ha scritto in una lettera ufficiale datata 9 settembre il segretario generale della Federazione Italiana Pallavolo, Stefano Bellotti: “Nell’ottica della prosecuzione dell’iter applicativo del progetto Sestante, Sport e Salute ha valutato, per motivi di ottimizzazione funzionale ed economica, la chiusura di alcune sedi di sua proprietà/gestione. Nel novero di queste sedi è compresa la sede in uso al Comitato Territoriale Fipav di Como“.

    Per, poi, proseguire così: “Alla luce di tale chiusura, prevista per l’1 gennaio 2026, ti invito (il testo è indirizzato al Presidente del Comitato, Ndr) a effettuare una approfondita indagine di mercato, al fine di individuare le possibili soluzioni più adeguate dove trasferire la sede del Comitato Territoriale Fipav di Como e di presentarle all’attenzione della Segreteria Generale per tutte le valutazioni del caso e per l’individuazione della migliore soluzione logistica e contrattuale“.

    Quindi, come riporta Lucio Amighetti, appunto, presidente del Comitato di Como e destinatario diretto della comunicazione e decisione federale, sul sito e i canali social della sua struttura: “E’ stato veramente un fulmine a ciel sereno, specialmente tenendo conto dello scarso preavviso. Abbiamo, quindi, poco tempo per trovare una soluzione, a maggior ragione sostenibile, dato che l’affitto sarà completamente a carico del bilancio del Comitato Territoriale Como (clicca qui e leggi il nostro approfondimento sui costi della pallavolo per capire anche come sono distribuite le spese e le entrate nell’ambito della Federazione a livello nazionale, regionale e territoriale, Ndr). Cercheremo di fare tutto il possibile per garantire una continuità nell’operatività delle Commissioni, ma da gennaio potrebbero verificarsi alcuni disagi e disservizi“.

    (Fonte Fipav Como) LEGGI TUTTO

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    Consulta del Sud: Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Basilicata, Calabria per la crescita del movimento

    Un confronto sinergico costante con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta pallavolistica sui territori: questo, in sintesi, è l’obiettivo della Consulta dei presidenti dei Comitati Fipav delle sei regioni del Sud Italia che si è riunita nella suggestiva cornice del palazzo della Provincia di Cosenza.

    Un momento che ormai si svolge con cadenza quasi mensile per tracciare le fila di quella che sarà un’annata particolarmente intensa, un momento di dialogo e confronto per sviluppare nuove idee e sinergia all’insegna della valorizzazione di uno sport come la pallavolo: Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria insieme per progetti sempre più importanti che mirino alla crescita del movimento.

    La discussione si è imperniata su varie importanti attività dei prossimi mesi: a partire dal Trofeo dei Territori, il Trofeo dei Tre Mari e la Supercoppa del Sud. Una discussione ampia e partecipata con un dibattito che ha offerto spunti interessanti anche nell’ottica dell’accrescimento di quel connubio Sport e Turismo tanto caro al presidente calabrese Carmelo Sestito, ma anche ai presidenti della Consulta del Sud.

    Alla presenza del presidente nazionale Giuseppe Manfredi (collegamento da remoto), ecco Antonio Lopardo (Fipav Basilicata), Guido Pasciari (Campania), Paolo Indiveri (Puglia), Antonio Locandro (Sicilia), e Carmelo Sestito (Calabria). Assente il presidente del Molise, Gennaro Niro. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri federali Marco Mari e Vincenzo Santomassimo, il vicepresidente del Comitato regionale Calabria Bruno Gurnari, i consiglieri regionali del Comitato Calabria, Romina Pioli, Francesco Aulicino, Vincenzo Carrozza e Claudio Torchia e i presidenti dei Comitati territoriali di Calabria Centro (Francesco Strangis insieme al consigliere Francesco Sarlo) e Reggio Calabria (Domenico Panuccio). Presente anche il presidente del Coni Calabria, Tino Scopelliti e per un saluto finale nel pomeriggio la presidente dell’amministrazione provinciale Rosaria Succurro.

    Un incontro non solo istituzionale, ma anche operativo dal punto di vista tecnico perché hanno partecipato i rappresentanti dei Centri di qualificazione regionali coordinati da coach Pasquale D’Aniello, allenatore della nazionale italiana di Sitting Volley. LEGGI TUTTO

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    Enel e Fipav: una partnership che nasce dalla condivisione dei valori dello sport

    Enel e la Federazione Italiana Pallavolo annunciano l’avvio di una partnership che promuove i valori dello sport: passione, gioco di squadra ed energia. La stessa che ha guidato la Nazionale italiana femminile nella vittoria del titolo mondiale a distanza di 23 anni dal precedente e che adesso anima gli Azzurri di De Giorgi a caccia di un bis iridato nelle Filippine. 

    Enel sarà al fianco di Fipav nelle principali attività federali e durante le più importanti manifestazioni sportive italiane ed internazionali. Attraverso questa collaborazione, il gruppo rafforza il proprio impegno come partner strategico delle più importanti realtà sportive del paese: “Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione con Enel, un partner importante che condivide con noi valori fondamentali come l’energia, la passione e il gioco di squadra. – il commento del presidente Fipav, Giuseppe Manfredi – Grazie a questo accordo rafforzeremo ulteriormente le attività della Federazione: dalle nazionali azzurre ai progetti giovanili e scolastici, creando nuove opportunità di crescita per tutto il movimento pallavolistico italiano. Insieme a Enel vogliamo promuovere lo sport come strumento di inclusione e formazione, contribuendo anche allo sviluppo sostenibile del paese”. 

    Il direttore relazioni esterne di Enel, Nicolò Mardegan, ha dichiarato: “Questa partnership nasce dalla condivisione di valori concreti che si ritrovano anche nello sport: passione, impegno e inclusione. Enel è orgogliosa di affiancare Fipav portando la propria energia dove può generare valore. Sostenere la pallavolo significa investire sui territori in cui operiamo e sui giovani, ingredienti chiave per lo sviluppo sociale”.

    Il logo e i contenuti Enel saranno presenti su asset fisici e digitali in occasione dei principali eventi sportivi organizzati dalla Federazione Italiana Pallavolo, incluse le attività delle nazionali, gli impegni nel Campionato Europeo e i progetti legati al volley scolastico e territoriale per la crescita dei nuovi talenti. Sono inoltre previste campagne educative, workshop e momenti di incontro tra atleti e studenti che aiuteranno a valorizzare il ruolo dello sport come veicolo di inclusione e formazione e racconteranno le principali sfide del mondo dell’energia.

    Enel e Fipav confermano così il proprio contributo attivo alla crescita del paese, coniugando l’eccellenza sportiva con l’energia sostenibile ed accessibile.  LEGGI TUTTO

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    Mencarelli su… tutto: la Nazionale, il Mondiale U21, il Club Italia e il futuro

    Marco Mencarelli è una delle figure più influenti della pallavolo italiana, sicuramente giovanile, degli ultimi trent’anni. Allenatore e docente, ha anche conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali del 2002 con la Nazionale femminile (in quell’occasione era il vice di Marco Bonitta).

    Nel corso del tempo, il tecnico nato ad Orvieto, ma ormai da tempo residente ad Urbino, ha fatto incetta di titoli e medaglie con le nazionali giovanili femminili e da qualche anno ricopre il ruolo di Direttore Tecnico delle nazionali giovanili femminili di pallavolo. In questi giorni ha trascorso qualche momento di relax in Calabria al mare e l’ufficio stampa della Fipav Calabria ha scambiato quattro chiacchiere con lui, a partire dalla nuova memorabile impresa delle azzurre di Julio Velasco, capaci da campionesse olimpiche in carica di vincere il Mondiale 23 anni dopo battendo in finale la Turchia.

    “Le ragazze sono state meravigliose e con loro Julio (Velasco, ndr) e tutto lo staff. E’ il risultato che corona un lavoro portato avanti negli anni con un progetto sul quale si è lavorato tanto. Un applauso a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e alla Federazione che ci ha messo nelle condizioni di poter lavorare al meglio. Una delle caratteristiche che ha fatto la differenza è stato l’aspetto mentale, oltre a quello ovviamente tecnico. In questo momento, rispetto al passato, sta venendo fuori in maniera dirompente tutta la competitività di queste ragazze grazie al lavoro di Velasco e del suo staff. Il mio è un sentimento di gratitudine nei confronti di questi straordinari allenatori e di questo straordinario coach. Un senso di gratitudine anche nei confronti della Federazione perché ha creduto in questi progetti, perché questi progetti sono frutto di qualcosa che si sviluppa nel tempo, sono progetti pluriennali. E oggi parlare di pluriennalità nella programmazione sportiva è diventata quasi un’utopia”.

    E’ stato un lungo percorso di crescita: “Non c’è stata una data di partenza, c’è stato un processo che perdura nel tempo, dei piccoli cambiamenti da un anno all’altro sia nella gestione di Mazzanti, sia in quella attuale di Velasco. Ci sono piccole differenze tra la Nazionale che ha fatto le Olimpiadi e quella che ha fatto il Mondiale. Questi cambiamenti hanno accompagnato un po’ il percorso e diciamo che un forte cambiamento credo che si sia verificato nel passaggio già avviato da Marco Bonitta. Fu lui che fece partire titolari Orro e Egonu come diagonale, credette molto in queste due ragazze e, poi, Mazzanti ha fatto altri cambiamenti nel suo percorso, iniziale soprattutto. Però, si aveva sempre la sensazione che quelle nazionali non avessero un’identità soprattutto nei momenti decisivi delle gare importanti, qualcosa che probabilmente viene fuori adesso con un mix di maturazione e abitudine delle ragazze che, nel frattempo, sono diventate protagoniste anche nei rispettivi club nel competere per i massimi risultati. Un mix che ovviamente Julio ha saputo tirar fuori dal cilindro e mettere assieme con una congruenza straordinariamente efficace. Alla fine il risultato finale è quello che vediamo: una squadra granitica anche da un punto di vista mentale e non solo da un punto di vista tecnico-tattico. Quello che mancava un po’ a questa Nazionale era il dubbio che tutto sembrasse così facile. Vedendo i giornali e i social stava avanzando il pensiero che gli altri fossero un po’ reverenziali nei nostri confronti o, comunque, fosse più demerito degli altri che merito nostro nella supremazia mostrata. Quello che mi ha fatto veramente piacere è l’equilibrio delle ultime due partite con due squadre avversarie che hanno provato a fare di tutto per metterci in difficoltà e ci sono riuscite entrambe. Ma anche nelle difficoltà qualche risorsa l’abbiamo trovata e l’abbiamo trovata noi. Questo è il segnale più importante quando tutto sembrava così tanto facile e sembrava più demerito degli altri, ma ovviamente vincere quelle due partite è stato merito delle nostre ragazze e su questo penso che non si possa mettere in discussione niente”.

    Un pensiero sul successo iridato dell’Under 21: “Qui il discorso è collegato strategicamente con Velasco già in fase di programmazione delle attività delle due squadre seniores A e B. L’Under 21 ha lavorato di concerto con l’attività seniores per un ragionamento estremamente pratico: all’interno di questo gruppo, che è in fase conclusiva di attività giovanile, ci dovrebbero essere degli atleti di interesse in chiave 2027 e 2028, per quelle due stagioni agonistiche che sono quelle di chiusura del mandato di Velasco, ma soprattutto del prossimo Mondiale e della prossima Olimpiade. Se ci sono una, due, tre giocatrici che potrebbero entrare nel gruppo anche allargato della Nazionale seniores e dare un contributo in termini di preparazione dei prossimi due grandi eventi, sicuramente è in quella fascia d’età. Ma il significato che ha il Mondiale U21 è che è un gruppo che ha lavorato anche con le strategie che utilizziamo nella seniores, è un gruppo che ha consolidato un livello di competitività che ai principali competitors continentali ha lasciato veramente un segno importante. Quest’anno abbiamo aperto una forbice che sembra incolmabile rispetto ai competitors. L’anno scorso c’erano anche la Turchia (contro cui l’Italia aveva perso la finale dei Campionati europei, ndr) e la Polonia, mentre quest’anno queste due nazionali le abbiamo surclassate in maniera netta e decisa e il fatto di dare importanza ad una formazione agonistica dell’atleta con molte che hanno giocato nei loro club di riferimento ha creato un divario, un salto di qualità veramente importante”.

    Quali sono gli obiettivi futuri? “Le pianificazioni per i prossimi anni sono definite. Quello che sicuramente dobbiamo fare è adattare tutto il sistema giovanile al cambiamento degli anni d’età nei vari campionati. Questa è una delle priorità in cui mi cimenterò attraverso strategie operative con i miei collaboratori e con la Federazione. Questo sarà un elemento fondante, la programmazione delle nazionali giovanili è già fatta e si tratterà di portare avanti la ricerca del talento con le strategie attuate fin ad oggi e che hanno dato risultati molto confacenti. Quello che andrà fatto passo dopo passo sarà un adattamento costante delle metodologie più innovative dal punto di vista proprio dell’allenamento perché ovviamente nel momento in cui si è al centro dell’attenzione significa stimolare molto gli altri a batterci. Gli altri saranno molto più operativi per essere competitivi contro di noi e dobbiamo fare operazioni di prevenzione migliorando e cercando delle soluzioni che ci consentano di non interrompere questo percorso di crescita”.

    Il Club Italia: “Abbiamo deciso di dare una spinta a quel gruppo di ragazze che ha degli indici di prospettiva molto importanti e di dare un’accelerazione. Come fu fatto a suo tempo e ne hanno giovato Danesi, Orro, Egonu e diverse altre atlete. Adesso sotto la direzione tecnica mia e di Velasco, soprattutto, c’è questo input ad accelerare il percorso di crescita di questo gruppo in cui intravediamo diverse ragazze in grado di dare un ulteriore input di crescita alla nostra Nazionale seniores e di conseguenza il tentativo di farlo con un campionato di Serie A2 è veramente un obiettivo molto importante, ma perseguibile“.

    Le problematiche del Sud: “Ci sono due fattori che secondo me devono essere migliorati. Intanto, tra le attività che si svolgono nelle regioni centro-meridionali rispetto alle scuole e ai settori giovanili più importanti c’è un gap di volume settimanale d’allenamento. Bisognerebbe ipotizzare di centri di riferimento, centri di sviluppo, centri di qualificazione, società giovanili che si prendano in carico la formazione e che lo facciano con dei volumi d’allenamento importanti e che si diano un’organizzazione che comporta tecnici qualificati, tutela sanitaria e nutrizionale, preparazione fisica finalizzata, comporta foresteria, organizzazione e collegamento con le scuole. Tutti aspetti che i quattro-cinque settori giovanili importanti fanno bene. Poi, c’è un secondo elemento sul quale la Federazione sta lavorando, vale a dire quello di contenere il deflusso di atlete dal Sud verso i settori giovanili importanti e molto spesso tutto ciò succede in età molto giovane. I progetti Club Italia del Sud e del Centro nascono proprio per alimentare il numero di giocatori che possono completare i roster delle squadre di A2, B1 e B2 del Centro-Sud, in modo tale che nei rispettivi contesti questi campionati diventino competitivi e, magari, qualcuna di queste società può approfondire e sviluppare la formazione giovanile. Credo che è un obiettivo perseguibile, ci vorrà del tempo, ma ogni piccola goccia che riusciamo a mettere in questo marasma che contraddistingue l’eterogeneità della nostra pallavolo ha una sua funzione. L’importante è continuare a creare la cultura della formazione giovanile perché con questo presupposto prima o poi la voglia di creare un progetto importante che possa rendere competitivi società e sodalizi del Sud anche nelle finali nazionali giovanili potrebbe essere il viatico per far partire delle progettualità importanti. Ovviamente, c’è anche il tema legato all’impiantistica sportiva da tener conto per migliorare e sviluppare la formazione giovanile. Un auspicio è che la Tonno Callipo Vibo Valentia (con una storia importante nel suo passato anche con la SuperLega del settore maschile, ndr), possa lavorare in questa direzione e faccio un grosso in bocca al lupo a questa società, a questo progetto, a questo tentativo nella speranza che possa diventare un polo di riferimento per una delle regioni del Sud”.

    La situazione della pallavolo in Calabria: “E’ una regione che deve fare un salto di qualità dal punto di vista tecnico, degli allenatori. Un primo elemento molto importante che potrebbe lanciare forte la regione è quello di reclutare, stimolare identificare figure tecniche giovani che facciano un investimento importante su questo ruolo e su questa carriera professionale. Oggi la legge sullo Sport dà delle garanzie molto più importanti per intraprendere questo lavoro anche con un grosso impiego di tempo e, quindi, in maniera professionale. Ovviamente i presupposti devono essere un forte desiderio di formazione e l’autoesigenza e l’autodeterminazione perché l’ambiente sportivo è un ambiente dove emerge chi si auto determina. Stiamo pianificando la sequenza degli stage del Club Italia del Sud e la Calabria dovrebbe essere la prima. Ci vedremo presto a breve in questa bellissima terra“. 

    (Fonte Fipav Calabria) LEGGI TUTTO

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    Fipav Lombardia invita tutti a Malpensa ad accogliere le nuove campionesse del mondo

    Domani, lunedì 8 settembre, le ragazze dell’Italia, nuove campionesse del mondo, atterreranno all’aeroporto di Malpensa in provincia di Varese alle ore 14:10. L’invito del comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Pallavolo è chiaro: “Accogliamo la squadra di Julio Velasco e facciamo sentire tutto il nostro calore per questo meraviglioso oro mondiale!“.

    Parole rivolte agli amanti della pallavolo e non solo, ai tesserati e alle tesserate che potranno esserci, in particolar modo a tutti quelli vicini ai comitati territoriali della Fipav di Varese, Milano Monza Lecco e Como. LEGGI TUTTO

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    Che lutto nel mondo del beach: ci lascia ‘Paulao’, ex tecnico della Nazionale azzurra

    La Federazione Italiana Pallavolo e tutto il mondo del volley e del beach volley esprimono profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Paulo Roberto Moreira da Costa, conosciuto da tutti con il soprannome di Paulao.

    L’ex campione di beach volley ed ex commissario tecnico della Nazionale maschile azzurra di beach è venuto a mancare prematuramente all’età di 56 anni in Cile, dove ricopriva il ruolo di tecnico della nazionale di beach sudamericana.

    Figura di spicco della disciplina sulla sabbia, Paulao, nel corso degli anni ha saputo trasferire la sua passione e la sua esperienza di gioco nella carriera di allenatore, contribuendo in maniera determinante, come ct della nazionale azzurra di beach volley, al percorso di crescita della coppia Nicolai-Lupo.

    Sotto la sua guida, infatti, il beach volley italiano ha scritto pagine storiche al fianco di Paolo e Daniele come la conquista del titolo di Campioni d’Europa nel 2014 a Cagliari, primo oro continentale per l’Italia nel settore maschile, oltre a prestigiose vittorie nel circuito Mondiale della FIVB.

    Questo il ricordo del direttore tecnico delle nazionali maschili azzurre Paolo Nicolai: “È una notizia che ci lascia senza parole. Il primo pensiero va a Victoria, Gabriel e a tutta la sua famiglia. A loro va il mio abbraccio e quello di tutto il nostro mondo, nel quale Paulao ha lasciato un segno indelebile come atleta, come allenatore e come persona”.

    In memoria di Paulao verrà osservato un minuto di silenzio in occasione di tutte le partite che si disputeranno a Bellaria per il Campionato giovanile italiano di beach volley e per le finali del Campionato Italiano assoluto in programma domenica 7 settembre. 

    Anche il Presidente federale Giuseppe Manfredi, i vicepresidenti Elio Sità e Massimo Sala, il segretario Generale Stefano Bellotti, il Consiglio Federale e tutta la FIPAV si uniscono al dolore della famiglia di Paulao e inviano sentite condoglianze. LEGGI TUTTO