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    Scoppia la febbre per gli azzurri: a Verona 2500 spettatori per un allenamento!

    Quello che è successo ieri a Verona è la vera vittoria del movimento della pallavolo, della sua gente, con 2500 spettatori presenti all’allenamento a “porte aperte” dei ragazzi della Nazionale di Fefè De Giorgi, in piena preparazione in vista dei prossimi Campionati del Mondo in programma nelle Filippine dal 12 al 28 settembre.

    Gli azzurri sono stati “travolti” dall’affetto della città veneta che già in passato ha ospitato numerose competizioni internazionali e che da anni è protagonista in Superlega, non certo poco per un lunedì 18 di metà agosto e una dimostrazione di passione che si presenta da sola, ma che si può considerare un abbraccio di tutti gli appassionati di pallavolo.

    La Nazionale italiana, inoltre, ha ricevuto la visita di Damiano Tommasi, sindaco della Città e uno che di sport se ne intende, considerando le sue quasi 300 presenze in serie A, le più di 30 partite con la maglia azzurra (tra squadra maggiore, olimpica e Under 21) e le sue esperienze anche in Spagna, Inghilterra e Cina come calciatore professionista. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Modena, Torino e Milano: ecco le sedi degli Europei maschili 2026

    Saranno Napoli, Modena, Torino e Milano le quattro città che ospiteranno i Campionati Europei Maschili 2026: l’Italia torna dunque a organizzare la rassegna continentale per la seconda volta consecutiva e come accaduto nell’edizione precedente, quando lo spettacolare scenario dell’Arena di Verona spalancò le porte per un evento unico nel suo genere con una gara inaugurale (del torneo femminile) che rimarrà nella storia sportiva internazionale, anche questa volta la partita che decreterà l’inizio di EuroVolley si giocherà all’aperto. E’, infatti, quella di Piazza Plebiscito a Napoli la sede (nella foto).

    Nel centro storico della città partenopea sarà allestita un’arena temporanea dove Simone Giannelli e i suoi compagni, il 10 settembre, cominceranno la loro avventura. Come noto, gli Europei saranno co-organizzati da quattro Paesi: Italia, sede di tutte le fasi del torneo comprese le finali di Milano in programma il 27 settembre, Bulgaria, Finlandia e Romania.

    La pool A, quella degli azzurri appunto, dopo la gara inaugurale di Napoli (al suo esordio assoluto nella manifestazione) si sposterà al PalaPanini di Modena dove si disputeranno tutte le gare del girone. Quattro match valevoli per gli ottavi di finale e due per i quarti di finale si giocheranno poi al Palavela di Torino (gli altri incontri che completeranno il quadro di ottavi e quarti saranno a Varna, Bulgaria), mentre le partite che assegneranno titolo e medaglie sono in programma nella nuova Arena Santa Giulia di Milano che farà il suo esordio ufficiale ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina.

    La formazione vincitrice del titolo continentale conquisterà il pass diretto per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. L’Italia ha già ospitato gli Europei Maschili nel 1948 (prima edizione in assoluto), 1971, 2005, 2015 e 2023. Il sorteggio che decreterà la composizione delle pool si terrà al Castello Svevo di Bari il 4 ottobre 2025.

    Queste le parole del presidente Giuseppe Manfredi: “Siamo molto felici di poter ospitare ancora una volta un Campionato Europeo Maschile, una manifestazione prestigiosa divenuta negli anni sempre più competitiva ed entusiasmante che testimonia come la pallavolo del Vecchio Continente sia la migliore a livello mondiale. La nostra Federazione è chiamata, dunque, a organizzare l’Europeo per la seconda volta consecutiva dopo lo straordinario successo del 2023 quando ospitammo sia il maschile sia il femminile. Il fatto che la Confederazione Europea ci abbia affidato ancora una volta questa fantastica manifestazione testimonia la bontà del nostro operato negli anni, ma anche l’affidabilità della nostra struttura organizzativa chiamata a dare il meglio di sé per la buona riuscita della manifestazione”.

    Il numero uno della Federvolley, poi, prosegue: “L’edizione numero 34 ci regalerà grandi emozioni e sorprese. Porteremo la rassegna continentale a Napoli dove, per la prima volta in assoluto, Piazza Plebiscito ospiterà una gara di pallavolo, sarà allestita l’Arena del Plebiscito che accoglierà gli azzurri chiamati a disputare la loro gara d’esordio nella competizione.Da lì ci sposteremo a Modena, al PalaPanini vera e propria culla della nostra disciplina, per poi andare al Palavela di Torino e infine a Milano, dove la nuova e avveniristica Arena Santa Giulia ospiterà l’epilogo di EuroVolley 2026. Insomma, la storia e la tradizione della pallavolo italiana andranno incontro all’innovazione e al futuro di un Paese, il nostro, che vuole recitare un ruolo da protagonista dal punto di vista sportivo e organizzativo”.

    Il presidente della CEV Roko Sikirić, aggiunge: “Grazie alla notevole esperienza nell’organizzazione di grandi eventi di pallavolo e alle quattro città ospitanti incredibilmente iconiche, l’Italia è il partner ideale per l’organizzazione di un EuroVolley 2026 memorabile. Sono certo che sarà un evento e un’esperienza per giocatori e tifosi che porterà il nostro sport a livelli senza precedenti. Non vedo l’ora di lavorare insieme ai nostri amici e colleghi italiani mentre inizia il conto alla rovescia per quella che sarà una grande festa e per questo vorrei ringraziare tutte le autorità locali e regionali per il loro sostegno e la loro collaborazione”.

    (Fonte Fipav) LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione del Mondo U21: le dichiarazioni di coach Gagliardi e Manfredi

    La Nazionale dell’Italia Under 21 femminile ha firmato un nuovo, bel successo per la pallavolo giovanile azzurra, conquistando il Campionato Mondiale U21 nella finale disputata in Indonesia contro il Giappone e vinta al tie-break. Ecco le parole del tecnico Gaetano Gagliardi e del presidente federale, Giuseppe Manfredi, a celebrare l’impresa delle Azzurrine.

    Nino Gagliardi: “È un sogno che si avvera. Dopo la finale persa lo scorso anno agli Europei U20, vincere oggi i Campionati del Mondo è qualcosa di straordinario. È un traguardo che si concretizza per tutto il gruppo e per i due staff che hanno lavorato con grande professionalità in questo biennio. Oltre a tutti i componenti dello staff attuale, voglio citare, tra gli altri, chi ha collaborato con me lo scorso anno: Chirichella, Marangi, Gennari e Negro. Quella di oggi è una vittoria figlia di un percorso iniziato a gennaio 2024 e concluso qui, con il titolo mondiale. Abbiamo dato una risposta importante in campo: sotto 2-1 dopo aver perso male il terzo set, la squadra ha reagito con grande carattere nel quarto parziale. Siamo poi partiti benissimo nel tie-break, gestendo con lucidità fino al momento decisivo, quando le ragazze hanno fatto un lavoro straordinario. Faccio i complimenti a tutte le atlete e ringrazio il presidente Manfredi, oltre a tutte le persone che ci hanno messo nelle condizioni di lavorare al meglio e raggiungere questo risultato storico. La vicinanza di Velasco e Mencarelli è stata preziosa. Voglio infine ringraziare il mio primo allenatore, Roberto Brattoli, la mia famiglia e tutti quelli che ci hanno sostenuto: dall’Italia abbiamo sentito un grandissimo affetto”.

    Giuseppe Manfredi: “Questa vittoria del Campionato del Mondo Under 21 femminile ci riempie d’orgoglio. Le nostre ragazze hanno dimostrato grandi qualità sia a livello individuale, sia come gioco di squadra in una competizione di altissimo livello. Un successo così importante e prestigioso è il frutto di un’attenta programmazione e di tanto impegno quotidiano, per questo voglio rivolgere un ringraziamento particolare alle atlete e allo staff tecnico, guidato alla perfezione da Nino Gagliardi. Questo titolo mondiale è l’ennesimo riconoscimento per lo straordinario lavoro svolto dalle nostre società e dall’intero movimento pallavolistico italiano”.  LEGGI TUTTO

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    Asja Cogliandro denuncia: “Licenziata da Perugia perché incinta”. Manfredi e Fabris: “Piena solidarietà”

    È di oggi l’intervista realizzata da La Stampa in cui Asja Cogliandro, centrale classe 1996, quindici anni di carriera tra A1 e A2, denuncia un fatto gravissimo: “Sono rimasta incinta e mi hanno licenziata. Mi fanno detestare la mia pallavolo” è il titolo dell’articolo. Cogliandro sostiene anche d’aver subito “una violenza psicologica che non posso accettare” quando racconta la vicenda sin dall’inizio, da quando ha scoperto di essere in dolce attesa.

    Foto di Bartoccini Fortinfissi Perugia

    “Il 21 gennaio mi alleno e ho paura, le compagne sono spaventate. Decido di dirlo, il giorno dopo lo comunico al direttore sportivo, che contentissimo mi abbraccia. Ma in un attimo lo scenario cambia, e le pressioni arrivano immediatamente. Chiedo riservatezza perché la gravidanza è a rischio ed è molto presto. La privacy non viene rispettata. La società mi dice di lasciare casa e di restituire anche le mensilità già pagate. Diventano assertivi: ‘devi andare via’. Gli ho proposto di darmi un lavoro d’ufficio ma il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Se sei infortunata ti pagano, se sei incinta ti allontanano. Mi hanno dato dell’ingrata e minacciata. La pallavolo ora mi disgusta.” sono alcuni estratti della lunga intervista.

    Parole pesanti che oggi portano a riflettere anche su quelle usate dalla società umbra lo scorso 29 maggio per comunicare che Cogliandro non sarebbe più stata una loro giocatrice: “Il club le augura il meglio per tutto ciò che la aspetta, dentro e fuori dal campo“. QUI il comunicato stampa della Bartoccini MC Restauri Perugia.

    Cogliandro conclude poi con un duro, quanto comprensibilissimo, sfogo: “Siamo co.co.co, non professioniste. Qualcosa è stato modificato ma dovrebbero esserci più tutele…. Se continuiamo ad accettare compromessi, non sarò l’ultima. È ora di dire basta”.

    Purtroppo non si tratta di un caso isolato nel mondo dello sport. Nella pallavolo, ad esempio, ricordiamo ancora tutti il precedente di Lara Lugli di qualche anno fa (2021, QUI l’articolo), che scelse simbolicamente la giornata dell’8 marzo per denunciare una vicenda se vogliamo ancor più squallida.

    Sul caso Cogliandro sono prontamente intervenuti anche il presidente federale Giuseppe Manfredi e il presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Giuseppe Manfredi: “Ho letto questa mattina con amarezza la vicenda relativa ad Asia Cogliandro. Desidero esprimere ad Asia la mia piena solidarietà personale e quella di tutta la Federazione Italiana Pallavolo”.“La maternità non può mai essere vista come una colpa, né tantomeno come un ostacolo alla carriera di una sportiva. Proprio per questo, come Federazione qualche anno fa, abbiamo voluto dare un segnale concreto, istituendo “La maternità è di tutti”: un fondo dedicato alle atlete che diventeranno madri, in maniera da accompagnarle e sostenerle in un momento così importante della loro vita. Dall’attivazione del fondo abbiamo già sostenuto molte atlete che ne hanno fatto richiesta”.

    “Posso garantire che la FIPAV continuerà ad essere in prima linea su questo tema, oltre a vigilare affinché episodi di questo tipo non trovino spazio nel nostro movimento. Allo stesso tempo per correttezza, mi riservo di approfondire la vicenda con la società coinvolta, così da avere più elementi a disposizione.”

    foto Rubin / LVF

    Mauro Fabris: “La Lega prende atto con rammarico della situazione che si è creata tra la Società Black Angels Perugia e l’atleta Asia Cogliandro, una situazione che poteva e doveva essere evitata con sensibilità e buon senso. La maternità è un diritto, una cosa bellissima, e la Lega si è sempre battuta per la tutela della vita, impegnandosi in maniera continuativa con campagne di sensibilizzazione non solo su questo tema ma su tutto ciò che riguarda la salvaguardia delle nostre atlete e di tutte le donne per l’inclusività e contro il disagio sociale. Questa vicenda perciò ci colpisce e ci rattrista ancora di più”.

    “Una situazione che ora verificheremo per quanto di nostra competenza considerato che in sede di iscrizione al Campionato 2025-26 il contenzioso tra Perugia e l’atleta ci era stato segnalato come in corso di risoluzione consensuale. In ogni caso, troveremo il modo perché Asia, con cui ci siamo già sentiti questa mattina, come tutte le atlete che hanno vissuto la gioia bellissima di diventare mamme durante la partecipazione alla nostra Serie A, possa vivere con serenità questo suo bellissimo momento di vita privata. Ricordiamo ancora con emozione tutte le atlete che in questi anni sono diventati madri e hanno continuato a giocare nel nostro Campionato, come la Conegliano dello Scudetto 2015-16 con ben cinque mamme in rosa”.

    “Ci sia consentito però evidenziare come alcuni giudizi espressi – conclude Fabris – comprensibili nel momento particolare che sta vivendo la giocatrice, siano ingiusti nei confronti di una realtà come la Serie A che è diventata esempio di trasparenza, fairplay amministrativo, tutela delle atlete dentro e fuori dai campi di gioco. Per tutte valga la battaglia che da anni stiamo facendo per modificare i calendari internazionali e consentire i corretti tempi di recupero a tutela dell’integrità fisica e personale. Uno sport che Asia ha dichiarato di amare fin da bambina e che solo grazie all’impegno economico e organizzativo dei privati, Società e sponsor, lei ha potuto praticare. La Serie A non ha contributi pubblici e da anni attendiamo il potenziamento del fondo maternità statale e norme come il credito di imposta sulle sponsorizzazioni sportive a sostegno di quella che è un’eccellenza italiana riconosciuta a livello mondiale a suon di medaglie e titoli vinti dai nostri club”.

    Foto AIP

    Sulla vicenda Cogliandro è intervenuta anche l’AIP, Associazione Italiana Pallavolisti. Questo un estratto della nota stampa: Riteniamo inaccettabile che, in una giornata in cui il movimento della pallavolo italiana dovrebbe celebrare la straordinaria vittoria della Nazionale femminile in VNL, si debba invece fare i conti con episodi così gravi, che mettono in discussione i diritti e la dignità delle lavoratrici sportive. AIP, ASSIST e UIL condannano senza compromessi simili comportamenti e garantiscono all’atleta tutto il sostegno necessario a tutela della sua carriera sportiva e del suo diritto alla maternità. Rivolgiamo un appello a FIPAV e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile affinché non solo intervengano per fare chiarezza su quanto accaduto e si adoperino per prevenire simili episodi, ma si apra al più presto un tavolo tecnico di confronto. È evidente che, senza un’azione di sistema – giuridica, contrattuale e culturale – nulla potrà realmente cambiare. LEGGI TUTTO

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    L’Italia cede il passo all’Ucraina e la strada verso gli Europei U22 diventa complicata

    Sconfitta per l’Italia nella seconda uscita del Torneo di Qualificazione ai Campionati Europei Under 22: al Palasport di Cisterna di Latina gli azzurrini di Vincenzo Fanizza sono stati infatti superati 1-3 (23-25, 18-25, 25-21, 21-25) dall’Ucraina. Delicata sconfitta che mette in serio rischio la qualificazione degli azzurrini alla rassegna continentale del prossimo anno.

    Questa sera l’Italia non è riuscita a confermare quanto di buono mostrato nella vittoria di ieri contro l’Inghilterra. Come annunciato dal DT Vincenzo Fanizza in fase di presentazione, l’Ucraina si è dimostrato un avversario ostico da affrontare.

    La squadra allenata da coach Sergii Kapelus ha mostrato una pallavolo completa con un’ottima ricezione, che, correlata ad una fase di difesa che ha rasentato la perfezione a delle alte percentuali in attacco, ha messo in grande difficoltà il gioco azzurro. Nonostante la sconfitta top scorer del match l’opposto azzurro Diego Frascio con 25 punti, da segnalare anche la prestazione dell’ucraino Maksym Tonkonoh, autore di 20 punti. L’Italia tornerà in campo domani alle ore 20.30 contro la Danimarca: gli azzurrini saranno obbligati a vincere nella speranza di ricevere buone notizie dai risultati provenienti dalle altre pool. 

    Starting six – Per questa seconda uscita il DT Fanizza conferma il sestetto che ha superato l’Inghilterra, composto dalla diagonale Cappadona-Frascio, Mati e Taiwo centrali, Magliano e Zlatanov schiacciatori e Loreti libero.

    1° set – Inizio di prima frazione di gioco non semplice per l’Italia; all’ace di Frascio (1-0) rispondono Tonkonoh, Chervatiuk e Dehtiar, che, pungente al servizio porta l’Ucraina a +3 sull’ 1-4. Vantaggio che gli atleti di coach Kapelus mantengono fino sul 7-9: servizio a rete ucraino, ace di Frascio e il risultato si ferma in parità a quota 9. La partita si infiamma con nessuna delle due squadre che riesce a trovare l’allungo: il punteggio passa dall’11-11, 15-15, 20-20 e 22-22. Momento decisivo del set: spunto ucraino con Y. Boiko, fallo azzurro in attacco per il 22-24. Frascio accorcia le distanze (23-24) ma l’opposto Tonkonoh chiude il set sul 23-25. Italia-Ucraina 0-1.

    2° set – Spinta ucraina anche ad avvio di secondo parziale. Gli spunti di Taiwo, Mati e Frascio portano inizialmente l’Italia sul 3-1 ma è brava l’Ucraina a trovare il pareggio (3-3, 5-5). Sull’8-8 sono gli ucraini a prendersi la scena: il palleggiatore Dehtiar indirizza gli attacchi di Tonkonoh e Y. Boiko e l’Ucraina trova il break sul 8-10. Cambio al palleggio per l’Italia: entra Selleri per Cappadona. Due attacchi vincenti del solito opposto ucraino Tonkonoh per il 9-12 Ucraina. Time-out Italia. Zlatanov, Taiwo e Frascio tentano la risalita (12-15) ma l’Ucraina, molto efficiente in attacco prende il largo e si porta a +5 sul 15-20. Finale a stampo ucraino. Tonkonoh e Y. Boyko per la spinta finale: ace di Chervatiuk per il 18-25 Ucraina. 

    3° set – Più equilibrato l’andamento della terza frazione di gioco. All’opposto ucraino Tonkanoh ben risponde Frascio per il 3-3. La battaglia sotto rete prosegue punto a punto con le due formazioni che passano dal 5-5 al 7-7. Momento sfortunato in casa Italia: infortunio per il palleggiatore azzurro Cappadona che è costretto ad abbandonare il campo e al suo posto entra Selleri. Agli attacchi azzurri non si scompone la difesa ucraina (11-11) e il punteggio va avanti fino sul 12-12, momento chiave in casa azzurra: spunto vincente di Frascio, attacco out ucraino, ace dello stesso opposto azzurro, primo tempo di Taiwo per l’allungo Italia che fissa il punteggio a +5 sul 17-12. L’Ucraina accusa il colpo ma tenta la risalita (17-12). Bravi Magliano e compagni ad allungare nuovamente: ace di Selleri per il 23-17. Sul finale servizio vincente del centrale ucraino Riazanov mette paura all’Italia (23-20) ma l’attacco di Mati, seguito da Frascio chiudono il set sul 25-21 Italia. Gli azzurri accorciano le distanze.

    4° set – Errore al servizio dell’Ucraina, ace di Mati per il 2-0 Italia a inizio quarto parziale. L’Ucraina ritrova subito fiducia e ferma il punteggio sul 2-2 prima di scappare via sul 3-6. Time out Italia. Gli azzurri si rimettono in scia: diagonale vincente di Zlatanov, muro di capitan Magliano per il 9-9. Sul 11-11 nuovo allungo ucraino: due muri vincenti di Riazanov, attacco out di Mati per il +3 sul 12-15. Vantaggio che gli atleti di coach Kapelus tengono ben saldo fino sul 16-18, ma gli spunti vincenti dell’opposto azzurro Frascio ristabiliscono la parità a quota 18. Sale poi nuovamente in cattedra Tonkanoh che mette a terra la palla del 20-23. Nelle battute finali due spunti vincenti di Chervatiuk fissano il risultato sul 20-25. Italia-Ucraina 1-3.

    Le parole del DT Vincenzo Fanizza: “L’Ucraina ha fatto una gran partita, hanno assolutamente meritato di vincere. In alcuni fondamentali non siamo andati molto bene, loro hanno attaccato meglio di noi. In ricezione abbiamo tenuto, però il primo set ha cambiato un po’ le sorti della gara. Abbiamo avuto diverse opportunità di fare dei break di due o tre punti, però nei momenti decisivi c’è stato qualche errore di troppo. È una cosa che ci sta, come detto ieri stiamo seguendo un percorso con questi ragazzi. Non è ancora perso niente, domani abbiamo una gara altrettanto importante e dobbiamo assolutamente cercare di vincere per poterci qualificare. Non siamo stati noi sottotono, bisogna riconoscere quando gli altri giocano meglio e non cercare assolutamente alibi. Hanno giocato decisamente meglio di noi, hanno murato meglio, hanno toccato più palloni a muro avendo delle altezze molto importanti. Tonkonoh ha fatto una partita egregia così come il loro centrale. Hanno difeso qualche palla di troppo, che avrebbero fatto meglio a non difendere (ride, Ndr). Dobbiamo anche riconoscere questo. Sicuramente l’infortunio di Cappadona ci ha messo del suo però anche Selleri che è entrato si è fatto trovare pronto e sono soddisfatto anche di lui. Ci attenderà una sfida altrettanto difficile con la Danimarca dove saremo costretti a vincere…poi vedremo quello che verrà fuori dalle altre combinazioni”.

    ITALIA-UCRAINA 1-3(23-25, 18-25, 25-21, 21-25)ITALIA: Frascio 25, Magliano 9, Taiwo 10, Cappadona 1, Zlatanov 9, Mati 7, Loreti (L). Selleri 1, Bergamasco, Barotto, Bonisoli. N.e. Galiano, Valbusa, Fedrici. All. Fanizza. UCRAINA: Kuts 4, Dehtiar 2, Y Boyko 12, Chervatyuk 14, Tonkonoh 20, Shteryk 16, Dzhul (L). Saidov, Zelinsky Ryazanov 1, Horobets 1, O. Boyko. N.e. Svyrydov, Ostapchuk. All. Kapelus. Arbitri: Wijnstra (NED), Willems (BEL).Durata: 25’, 28’, 36’, 29’.Italia: a 7, bs 16, mv 5, et 26.Ucraina: a 4, bs 13, mv 10, et 25. LEGGI TUTTO

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    VNL: l’Italia va sotto, reagisce con la Turchia e vince con l’alternanza Egonu-Antropova

    La staffetta Egonu-Antropova, la prestazione di entrambe (17 punti per la prima, 20 per la seconda, mentre per Fahr ci sono 14 marcature personali) e molto altro ancora da tante giocatrici diverse accompagnano l’Italia alla sua undicesima vittoria consecutiva nella VNL 2025. Non è stata una partita facile, quella delle azzurre, ma alla fine dopo Belgio e Serbia, è stato il turno anche della Turchia di cedere il passo alle ragazze di Velasco con il finale di 3-2 (25-19; 21-25; 25-20; 15-11).

    La sfida era valida per la quarta giornata della terza week in svolgimento ad Apeldoorn: è stata un’altra prova di maturità che proietta le azzurre verso le Finals di Lodz con la testa di serie 1 e ad un passo dall’eguagliare la più lunga striscia vincente del volley italiano femminile, fatta registrare dall’Italia dell’allora CT ed ora assistente allenatore, Massimo Barbolini (26 vittorie consecutive tra 2007 e 2008).

    Un record eguagliabile domani quando alle ore 16 andrà in scena Italia-Olanda, ultima fatica della fase intercontinentale, un match che potrebbe mettere il punto esclamativo a questa prima parte di estate della nazionale femminile azzurra. 

    Starting six – Velasco non cambia l’Italia vista inizialmente con Belgio e Serbia, mandando in campo dall’inizio Orro in palleggio, Egonu opposto, Fahr e Danesi centrali, Sylla e Degradi schiacciatrici con De Gennaro libero. Dall’altra parte Santarelli si schiera con Ozdemir regista (out Sahin uscita malconcia dalla sconfitta con la Repubblica Ceca) e Vargas in diagonale, Gunes e Jack-Kisal centrali, Yaprak e Karakurt schiacciatrici-ricettrici, e Orge libero.

    1° set – L’Italia parte forte: Egonu apre le danze con un morbido mani-out mentre Karakurt spara fuori il suo primo attacco. Fahr a muro ferma Vargas mentre la sola Karakurt riesce a trovare ritmo nell’attacco turco (4-3). Egonu piazza il primo break con un ace all’incrocio delle righe di fondo (6-3) mentre Vargas trova le prime gioie con un blackout e poi con un servizio che fa esultare tutta la Omnisport Arena (8-7). È l’ultimo momento di contatto tra le due squadre perché Egonu, Sylla e Danesi scavano il primo vero gap del set (11-8) che le turche non riescono più a colmare complici gli errori in ricezione ed un’eccellente fase muro-difesa delle azzurre. Neanche una super Orge in difesa riesce ad arginare un’Italia che, con un attacco ben equilibrato e il duo Fahr-Danesi a giganteggiare al centro, chiude il primo parziale 25-19.

    2° set – Al rientro in campo la Turchia si scrolla di dosso un po’ di ruggine e parte con il piglio giusto: Karakurt mura Egonu mentre Vargas risolve il primo mega-rally del set (2-4). Le azzurre rientrano con Orro brava a punire una ricezione difettosa di Yaprak, ma poi la stessa Yaprak ed un murone di Vargas su Sylla spingono le turche sul 5-9 costringendo Velasco al timeout. Il forcing turco non si ferma: Karakurt e Vargas mettono in grande difficoltà ricezione e difesa di un’Italia che prova a mescolare le carte in tavola con gli ingressi di Nervini (per Sylla), Cambi e Antropova. Tentativi che però non sembrano rigirare il set con la Turchia che vola sul 10-15. L’entusiasmo turco viene fiaccato da un break di 3-0 firmato Fahr, Antropova e nuovamente Fahr (ace). Santarelli ferma subito l’inerzia optando per un tempo tecnico che consente alle sue di rifiatare e rispondere con Karakurt e Yaprak alla scatenata Antropova (16-20). 4 preziosissimi punti che le azzurre non riescono a rimontare e, nonostante i guizzi al centro di Danesi, cedono nel secondo parziale 21-25.

    3° set – L’inerzia del match non cambia in avvio di terzo set: le azzurre passano solo con Egonu e con Nervini (subentrata a Degradi) mentre il trio Vargas-Yaprak-Karakurt martella con continuità (7-9). Le turche macinano gioco e si esaltano ma l’Italia resta lì in agguato: Danesi a muro e Sylla in attacco mettono pressione alle ragazze di Santarelli che poi cedono sotto i colpi di Fahr al centro e di Egonu al servizio. Un attacco in parallela di Nervini regala il +2 (15-13) alle azzurre con la Turchia costretta al timeout. La sfida diventa intensa e punto a punto: Orro alza il volume sottorete mentre Gunes al centro e a muro impatta a quota 17. Sul seguente cambio palla Sylla va out e stavolta è Velasco a fermare il gioco con il timeout (17-18). Egonu viene fermata nuovamente a muro mentre Sylla sparacchia un altro attacco (17-20). La risposta azzurra è affidata ad Antropova che mette piede in campo propiziando con un attacco a tutto braccio il tocco vincente sottorete di Danesi (18-20). Le turche però non mollano e con Vargas, Karakurt e Gunes volano via conquistando anche il terzo set 21-25.

    4° set – Spalle al muro le azzurre iniziano a ingranare: Sylla mette a referto il primo punto del quarto parziale seguita a ruota da Antropova che prima ferma Karakurt con un muro poderoso e poi mette giù un attacco a tutto braccio. Vargas e Karakurt tengono le turche sul -3 (5-2) ma Fahr non intende concedere sconti al centro spingendo le sue sul 8-3. La risposta turca viene propoziata da un errore su difficile attacco di Sylla a cui segue la diagonale di Yaprak molto precisa (8-6). Antropova prende letteralmente “fuoco” in attacco e a muro costringendo Santarelli a giocarsi subito il secondo timeout a disposizione sul 12-7. Con Antropova sugli scudi cresce anche l’impatto di Nervini mentre De Gennaro inizia a volare in ogni parte del campo in difesa e copertura (14-9). I 5 punti di gap diventano un bottino non negoziabile che diventa intoccabile quando Egonu, stavolta protagonista del doppio cambio in uscita dalla panchina, crea nuove importanti situazioni offensive nel gioco azzurro. Sul 20-17 l’Italia riesce a scrollarsi di dosso l’ultimo tentativo di rientro delle turche rimandando ogni discorso al tiebreak con lo score di 25-20.

    5° set – Nel tiebreak Sylla prima prova, senza successo a sfiorare le dita del muro, e poi mura Vargas. Vargas si rifà dicendo di no a Nervini mentre Antropova resta un rebus irrisolvibile per muro e difesa turca (2-2). A rompere l’equilibrio è un errore di Karakurt che poi porta al seguente muro di Nervini su Jack-Kisal (5-3). Vargas mette giù due pipe importanti mentre Fahr non sbaglia al centro (6-5). Le turche concedono anche una giocata di seconda ad Orro ed allora sul +3 Santarelli chiama timeout. Con 3 punti di vantaggio l’Italia tiene in mano il ritmo del gioco mentre le turche cercano da Vargas risposte che non arrivano più. Antropova indovina il pallonetto dell’11-7 e lancia la volata finale con le azzurre che non si guardano più indietro davanti ai 7000 spettatori della Omnisport Arena fino al risolutivo 15-11 di Egonu.

    ITALIA-TURCHIA 3-2(25-19; 21-25; 21-25; 25-20; 15-11)ITALIA: Degradi 7, Fahr 14, Orro 6, Sylla 7, Danesi 6, Egonu 17, De Gennaro (L), Giovannini 1, Nervini 6, Cambi, Antropova 20. N.E.: Fersino (L), Nwakalor, Gray. All. Velasco.TURCHIA: Yaprak 11, Jack-Kisal 8, Ozdemir 4, Karakurt 15, Gunes 10, Vargas 27, Orge (L), Sahin 1, Diken, Cebecioglu, Yatkin. N.E.: Suyanik, Kalac. All. Santarelli.Arbitri: David Fuentes Fernandez (ESP) e Rene Karina Noemi (ARG).Durata: 23’, 28’, 27’, 27’, 15’.. Note: 7000 spettatori. Italia: a 2, bs 10, m 10, et 27.Turchia: a 3, bs 11, m 16, et 24.

    (Fonte FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Mondiali Under 19: l’Italia supera il Giappone. Ora la Cina per il quinto posto

    La Nazionale under 19 femminile si giocherà il quinto posto ai Campionati del Mondo di categoria in corso di svolgimento tra Serbia e Croazia. L’Italia del DT Marco Mencarelli e di coach Roberta Maioli ha infatti superato nel pomeriggio, alla SD Dvorana Gradski VRT Small Hall di Osijek (Croazia), il Giappone per 3-2 (16-25, 25-20, 26-28, 25-22, 15-7) nella semifinale playoff 5°-8° posto. Top scorer dell’incontro è stata la giapponese Chuganji con uno score finale di 28 punti. 

    Le azzurrine torneranno in campo per la finale 5°-6° posto domani, domenica 13 luglio alle ore 18.15, contro la Cina per l’ultimo match della rassegna iridata.

    1° set – Italia che parte bene nel primo set conquistando un +3 sul 8-5, ma viene rimontata dal Giappone nella seconda metà del parziale (13-16, 14-21) e si deve arrendere sul 16-25.

    2° set – Nella seconda frazione sono invece le giapponesi a conquistare il +3 sul 8-5 e, questa volta, sono le ragazze di Maioli a reagire (16-15, 21-19), per poi chiudere con il punteggio finale di 25-20.

    3° set – Nel terzo set l’Italia si porta a +2 nel momento decisivo (21-19) dopo essere stata in svantaggio nella prima metà di frazione (7-8, 13-16), ma non riesce a sfruttare questa situazione e cede sul 26-28.

    4° set – Quarto e quinto parziale nettamente in controllo per le azzurrine che non accusano il colpo dello svantaggio per due set a uno. L’Italia chiude la quarta frazione sul 25-22 e il tie-break sul 15-7.

    ITALIA – GIAPPONE 3-2(16-25, 25-20, 26-28, 25-22, 15-7)ITALIA:  Peroni 15, Quero 16, Spaziano 2, Tosini 17, Talarico 16, Caruso 11, Bonafede (L). Manda 1, Cornelli, Gordon. Guerra, Susio. All. Maioli.GIAPPONE:  Furukawa 4, Baba 19, Kono 4, Chuganji 28, Ogino 12, Yamashita 7, Tokumoto (L). Kessoku 5, Nakagawa, Toki. N.e. Miyajima, Okumo. All.OkamotoArbitri: Vasileiadis Vasileios (GRE), Romano Fernando Andres (ARG)Durata set: 23’, 24’, 31’, 29’, 13’Italia: a 6, bs 6, mv 17, et 23Giappone: a 7, bs 12, mv 7, et 29

    La Fotogallery di Italia – Giappone è disponibile QUI.

    Tutti i risultati sono disponibili QUI.

    I RISULTATI DELLE AZZURRINE NELLA MANIFESTAZIONEPool DItalia-Cile 3-0 (25-9, 25-17, 25-11)Italia-Belgio 3-1 (17-25, 25-12, 25-21, 25-14)Italia-Tunisia 3-0 (25-23, 25-22, 25-18)Italia-Cina 3-1 (13-25, 28-26, 27-25, 25-17)Italia-Giappone 3-1 (25-21, 16-25, 25-22, 25-21)Ottavi di finaleItalia – Argentina 3-1 (25-17, 22-25, 25-12, 25-12)Quarti di finale Italia – USA 2-3 (29-31, 25-23, 25-21, 28-30, 8-15)Semifinale Playoff 5°-8° posto Italia – Giappone 3-2 (16-25, 25-20, 26-28, 25-22, 15-7)

    DIRETTA STREAMINGTutte le partite del torneo saranno trasmesse in diretta su Volleyballworld TV QUI e sul canale YouTube di Volleyball World QUI. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione QUI. LEGGI TUTTO

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    Europei Under 16: le ragazze dell’Italia cedono in semifinale contro la Turchia (2-3)

    Arriva in semifinale la prima sconfitta per la Nazionale under 16 femminile impegnata nei Campionati Europei di categoria a Tirana, in Albania. Le azzurrine di Monica Cresta infatti, dopo aver chiuso la fase a gironi al primo posto con 21 punti in classifica e da imbattute collezionando sette vittorie su altrettante gare giocate, questo pomeriggio, all’Olimpik Park, hanno dovuto arrendersi alla Turchia, che si è imposta al tie-break 3-2 (17-25, 17-25 25-23, 25-19, 15-6) nella prima semifinale di giornata. Domani, domenica 13 luglio, sarà dunque la nazionale turca a scendere in campo alle 19 per la finale 1°/2° posto contro la vincente dell’altra semifinale, una tra Repubblica Ceca e Polonia.

    Per l’Italia invece, in palio c’è la medaglia di bronzo. La gara è in programma domani, alle ore 16, all’Olimpik Park di Tirana. 

    1° set – La gara si apre all’insegna del massimo equilibrio, con le due squadre che si affrontano punto a punto fino al 6-6. È la Turchia a prendere l’iniziativa nella fase centrale del set, trovando un mini-allungo e portandosi prima sull’11-8 e poi sul 14-11. Nel momento di maggiore difficoltà, le azzurrine reagiscono con lucidità. Il parziale viene ribaltato con l’Italia che si porta sul 16-15, ridando fiducia alla squadra di Cresta. Da quel momento, l’Italia prende il largo, ampliando il vantaggio fino al 21-16. Con autorità, è Borello a mettere la firma sul 25-17 finale.

    2° set – Il secondo parziale si apre nel segno dell’Italia, che fin dalle prime battute impone il proprio ritmo e prende saldamente il comando del gioco. Le azzurrine si portano subito sul 6-1. La reazione della Turchia è timida, mentre l’attacco italiano continua a colpire. Il vantaggio si amplia sull’11-6 e poi sul 15-8, con l’Italia che gestisce al meglio ogni fase del gioco. Nonostante un lieve tentativo di rientro delle avversarie (17-11), le ragazze di Cresta non si fanno sorprendere e ristabiliscono le distanze chiudendo il secondo set, esattamente come il primo, sul punteggio di 25-17.

    3° set – Dopo due set dominati dall’Italia, la Turchia rialza la testa nel terzo parziale. L’avvio è all’insegna dell’equilibrio, con le due squadre che si fronteggiano punto su punto (6-7, poi 9-9). Le azzurrine sembrano poter nuovamente imporre il proprio gioco, portandosi avanti sul 15-13. La Turchia, tuttavia, non si lascia intimidire e resta agganciata al punteggio. Nella fase finale, sul 21-21, è la nazionale turca a trovare il guizzo decisivo. Türkyaşar chiude 25-23, accorciando le distanze e riaprendo la sfida. 

    4° set – Il quarto set è un’autentica battaglia. Avvio sprint dell’Italia che impone subito un ritmo alto alla gara (4-0, 5-2, 7-5). La risposta della Turchia non tarda ad arrivare; galvanizzate dal successo nel terzo set, viene fuori il carattere delle turche che prima sorpassano 9-7 e poi allungano sulle azzurrine. In rimonta, la nazionale turca chiude il set 25-19, ristabilendo dunque la parità. 

    5° set – Nel parziale decisivo, la Turchia impone fin da subito un ritmo travolgente alla gara, portandosi rapidamente sul 6-0 e costringendo l’Italia alla rincorsa. Nonostante un timido rientro delle azzurrine (3-6), la Turchia mantiene ampio il vantaggio, allungando nuovamente fino al 9-4. La nazionale italiana deve arrendersi alla fine delle avversarie, che con freddezza chiudono il set e la gara con il punteggio di 15-6, staccando dunque il pass per la finalissima in programma domani, domenica 13 luglio, alle 19.

    ITALIA – TURCHIA 2-3(25-17, 25-17, 23-25, 19-25, 6-15)ITALIA Jakic 7, Martinengo 7, Pettiti 10, Gaye 22, Borello 20, Sonego, Simeonov (L). Bianchin 3, Citelli, Saltarel, Zannese. N.e.: Crotta, Uwadiae, Fioretti. All. Cresta. TURCHIA Metin 9, Guzonjic 12, Demirag 1, Türkyaşar 21, Atasoy 3, Aylanganzeynep 4, Sener (L). Ovacikli, Durgunoyku 2, Donmezselen 8, Bal 9, Erdogan 5. N.e.: Atan, Caglayandere. All. OzerDurata 22’, 22’, 26’, 22’, 13’Italia a 12, bs 12, mv 8, et 25Turchia a 8, bs 13, mv 13, et 29 

    POOL I (Albania): Italia, Albania, Bulgaria, Francia, Lituania, Polonia, Spagna, Ucraina.

    I RISULTATI DELLE AZZURRINE: 02/07, Lituania-ITALIA 0-3 (25-27, 17-25, 16-25)03/07, ITALIA-Ucraina 3-1 (25-14, 25-12, 22-25, 25-13)04/07, Francia-ITALIA 1-3 (25-21, 18-25, 18-25, 19-25)06/07, ITALIA-Polonia 3-1 (25-18, 13-25, 26-24, 25-23)07/07, Bulgaria-ITALIA 1-3 (14-25, 25-21, 22-25, 19-25) 09/07, ITALIA – Spagna 3-0 (25-13, 25-21, 25-22)10/07, ITALIA-Albania 3-0 (25-16, 25-10, 25-5)

    Semifinali 1°-4° posto (Tirana)12/7 ore 16: Italia – Turchia 2-3 (25-17, 25-17, 23-25, 19-25, 6-15)12/7 ore 19: Repubblica Ceca – Polonia 

    Finali (Tirana)13/7 ore 16: 3°-4° posto 13/7 ore 19: 1°-2° posto

    I dettagli della manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale: QUI. LEGGI TUTTO