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    Skra Belchatow e Narbonne passano il turno, sarà derby Lanza-Vettori

    Foto CEV Di Redazione Tra i tanti match interessanti negli ottavi di finale di CEV Cup maschile ci sarà anche un… derby italiano: a ritrovarsi di fronte saranno Filippo Lanza e Luca Vettori, già compagni di viaggio nella sfortunata avventura in Cina dello scorso anno. Il PGE Skra Belchatow di Lanza, infatti, ha bissato il […] LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza firma per i polacchi del Bełchatów: “Ho sempre amato le nuove sfide”

    Di Redazione Filippo Lanza passa dalla Cina, dove era approdato lo scorso dicembre per giocare con lo Shanghai, alla Polonia per vestire la prossima stagione la maglia del PGE Skra Bełchatów. A comunicarlo ufficialmente è lo stesso club. “Come giocatore amo le nuove sfide, soprattutto se legate alla lotta per obiettivi importanti, che è ciò a cui punta il PGE Skra. Voglio fare del mio meglio e aiutare il club a raggiungere i risultati che senza dubbio merita” le prime parole di Lanza. Per l’ex azzurro questo sarà il terzo club straniero in carriera dopo le “toccate e fuga” allo Chaumont e come detto allo Shanghai, ma in Polonia questa volta arriverà a inizio stagione e non solo per il rush finale. In Italia, invece, aveva vestito le maglie di Trento, Club Italia, Perugia, Milano e ultima quella di Cisterna nell’ultima stagione a cavallo tra la parentesi francese e quella cinese. Nel suo palmares con i club troviamo 2 scudetti, 3 Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane e 2 Mondiali per club. In azzurro, invece, non è mai riuscito a salire sul gradino più alto di un podio conquistando in totale 4 argenti e altrettanti bronzi. Tra i traguardi più importanti raggiunti con la nazionale spiccano i secondi posti agli Europei 2013, in Coppa del Mondo 2015 e alle Olimpiadi di Rio 2016. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Cina di Filippo Lanza: “Attendiamo all’infinito un campionato che non c’è”

    Di Eugenio Peralta Nel celeberrimo romanzo “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, il tenente Giovanni Drogo aspetta inutilmente per tutta la vita sulle mura della Fortezza Bastiani l’arrivo di un nemico che non riuscirà mai a vedere. Fatte le dovute proporzioni, una sensazione simile a quella che hanno provato quest’anno Filippo Lanza e Luca Vettori nella loro avventura in Cina con la maglia dello Shanghai: certo, l’attesa dei due giocatori italiani non sarà infinita (per fortuna), ma il senso di frustrazione per l’impossibilità di giocare un campionato continuamente rinviato è comunque fortissimo. Acuito ora, per giunta, dal rigidissimo lockdown che sta interessando la metropoli cinese. A raccontarci queste emozioni poco piacevoli, ma anche esperienze ben più positive e gratificanti che l’annata in Estremo Oriente gli ha riservato dentro e fuori dal campo, è proprio Filippo Lanza. La sua intervista parte dal racconto “in tempo reale” delle restrizioni in corso a Shanghai: “Stiamo vivendo una situazione inverosimile – sospira l’ex schiacciatore della nazionale – ma in realtà è un po’ la prosecuzione di quello che accade ormai da più di due anni. Il governo cinese sta combattendo contro questa nuova forma di Covid e dalla fine di marzo ha chiuso tutti in casa senza preavviso per il nuovo lockdown. La gente si è ritrovata in condizioni al limite del pensabile, perché nessuno era pronto a questa vicenda: la mancanza di cibo e di organizzazione sta mandando un po’ tutti in confusione. Nell’ultima settimana, comunque, il governo sta ‘liberando’ progressivamente alcune parti della città, dividendola in tre fasce di pericolosità in base al rischio di contagio: ora in periferia ci sono meno restrizioni e si può uscire almeno per andare al supermercato, un po’ come in Italia nel primo lockdown del 2020“. Foto Instagram Filippo Lanza Dove siete in questo momento tu e Luca? “Noi viviamo dentro il campus in cui ci alleniamo, una struttura che si raggiunge in circa un’ora e mezza dalla città e, diciamo, è un po’ un’isola felice. È un campus molto grande, con spazi verdi e anche un lago intorno a cui ci si può muovere; abbiamo 4 mense con disponibilità di cibo, quindi non ci manca nulla. Possiamo uscire dalle camere, facciamo allenamento due volte al giorno, insomma una vita ‘normale’ come quella che si può vivere in un ritiro della nazionale. Stiamo bene, facciamo tanti controlli e test giornalieri e ci atteniamo costantemente alle disposizioni del governo. Per noi i problemi del lockdown sono un po’ lontani, ma certo è una situazione pesante“. Prima delle ultime restrizioni, com’è andata la vostra esperienza in Cina? “Siamo arrivati a dicembre, e dopo i 14 giorni di quarantena a Tianjin ci siamo trasferiti a Shanghai e abbiamo cominciato a conoscere questa strepitosa città metropolitana. Una città gigantesca, abitata da 26 milioni di persone, che offre di tutto e di più. Il centro è molto lontano dall’idea che noi associamo al concetto di Cina: è una città internazionale, con grattacieli giganti e con tante abitudini ‘occidentali’. Abbiamo passato molto tempo a scoprirla, visto tanti quartieri diversi: vivevamo in un hotel-residence vicino al campus, ci allenavamo durante la settimana mentre il sabato e domenica, che solitamente erano liberi, ci trasferivamo in centro. La città è molto bella, suggestiva, con un sacco di particolarità: capita spesso di imbattersi in un tempio antico in mezzo a palazzi modernissimi, un contrasto che si nota in parecchi quartieri. Anche i cinesi stessi ci hanno stupito: pensavamo di trovare una popolazione molto chiusa nei confronti degli stranieri, invece tutti sono stati molto gentili e disponibili, anche chi non faceva parte del mondo sportivo“. Foto Instagram Filippo Lanza In palestra, invece, com’è stato l’impatto con il volley cinese? “Gli allenamenti all’inizio sono stati complicati, perché loro hanno una cultura completamente diversa dalla nostra, basata sulla quantità più che sulla qualità. C’erano sessioni di allenamento di 3 ore, 3 ore e mezza, che non capivamo e a cui non eravamo minimamente preparati. Siamo stati fortunati a trovare persone che hanno capito e studiato il nostro punto di vista e il nostro metodo di lavoro. Il nostro coach è un allenatore molto giovane (Qiong Shen, n.d.r.), che è stato giocatore e ha avuto anche diverse esperienze con la nazionale, e ha sperimentato metodi di lavoro diversi. Così abbiamo cominciato a dedicare la mattina ai pesi, mentre nel pomeriggio abbiamo aiutato i nostri compagni di squadra insegnando loro esercizi tecnici che noi facevamo in Italia e loro invece non conoscevano. Questo ci ha permesso di differenziare le sessioni di allenamento e lavorare su aspetti di gioco di cui la squadra aveva bisogno. È stato molto bello, perché abbiamo visto tanto interesse da parte loro nel cambiare abitudini: non solo per rispetto nei nostri confronti, ma proprio perché riconoscevano di poter migliorare“. Foto Instagram Filippo Lanza E veniamo al punto dolente: i continui rinvii dell’inizio della stagione. Come si prepara un campionato che non comincia mai? “La cosa più complicata, e che ancora oggi facciamo fatica ad accettare, è il fatto di essere comandati da un potere più alto di noi. C’è sempre qualcuno sopra di te, che sia un giocatore, un allenatore o il capo del campus; si attende sempre la parola di qualcuno più in alto. Questo ha influito tantissimo anche nella nostra attesa del campionato: all’inizio c’era una data, poi è stata modificata per la contemporaneità con le Olimpiadi invernali, poi è slittata ulteriormente perché la nazionale ha fatto un ritiro di un mese, togliendoci anche dei giocatori, e poi è tornato il Covid… È stato un continuo rimandare, non perché non si volesse fare, ma perché c’era sempre qualcuno di più ‘importante’ che prendeva queste decisioni. Per noi è stato terribile dover sempre riorganizzare la nostra mentalità e anche la programmazione fisica per arrivare pronti a un evento che ancora oggi non si sa se mai ci sarà e, eventualmente, in quali date. È stato un costante aspettare questo momento, sicuramente con preoccupazione, perché siamo venuti qua per giocare, ma anche con dispiacere, perché sappiamo che avremmo potuto ottenere degli ottimi risultati ed è stata un’occasione un po’ vanificata“. Previsioni per il futuro? “Difficile farne… Se il campionato non ci sarà, di certo proveremo a tornare. Ci mancano tanto l’Italia, la famiglia e gli affetti: è stato un anno molto bello pieno di nuove esperienze che ci ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, però ovviamente casa nostra ci è mancata molto e non vediamo l’ora di riabbracciarla“. LEGGI TUTTO

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    Cina: nuovamente rinviato l’inizio del campionato maschile

    Di Redazione Non c’è pace in Cina per il campionato maschile: già pesantemente condizionata dalla pandemia di coronavirus nelle ultime due stagioni, la Superleague rischia di saltare anche quest’anno, sempre per colpa del Covid-19. La preoccupante situazione sanitaria del paese e le pesanti restrizioni introdotte dalle autorità hanno infatti indotto la CVA ad annullare ancora una volta l’inizio del torneo, che aveva già subito numerosi rinvii ed era infine stato fissato per sabato 2 aprile. A questo punto c’è da chiedersi se ci sarà il tempo per disputare la competizione prima dell’inizio della stagione internazionale (15 maggio). Restano dunque ancora ai box anche gli italiani Filippo Lanza e Luca Vettori, peraltro direttamente colpiti dal nuovo lockdown “preventivo” introdotto dalla città di Shanghai per evitare il diffondersi del virus. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Fiocco azzurro in casa Lanza: è arrivato Leonardo. I nostri auguri a mamma e papà

    Di Redazione Sono giornate per nulla avare di emozioni quelle che sta vivendo Filippo Lanza. Venerdì 5 l’annuncio ufficiale della firma con il Top Volley Cisterna, sabato 6 l’esordio in casa con vittoria contro Vibo Valentia e 4 punti a referto e infine lunedì 8 la gioia più grande, minimamente paragonabile con le precedenti o qualsiasi altro successo sul campo: la nascita di Leonardo, il suo primogenito. E allora congratulazioni e tanti auguri al papà e alla mamma Costanza anche da parte della redazione di VolleyNews! LEGGI TUTTO

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    La Cina può attendere, Filippo Lanza firma con Cisterna

    Di Redazione Filippo Lanza è un nuovo giocatore della Top Volley Cisterna. Accordo concluso in questi giorni tra lo schiacciatore di Zevio e i dirigenti di via Don Morosini. Lanza vestirà la maglia biancoblu prima di prendere parte il prossimo anno al campionato nazionale cinese, sulle sue spalle confermato il numero 10, indossato anche nelle precedenti stagioni quando è stato in forza a Trento, Perugia e Monza lo scorso anno. Nelle ultime tre settimane il nuovo schiacciatore della Top Volley si è allenato al Palasport di Cisterna, fino a trovare un accordo con la società per la gioia dei tanti tifosi tra i quali negli ultimi giorni si è sparsa la notizia che oggi è diventata una piacevole conferma. Il team di coach Fabio Soli si arricchisce di una pedina fondamentale per il gioco di squadra, andandosi ad inserire in un gruppo in continua crescita come dimostrato dalla maturità espressa in campo nella vittoria di Verona.  “Sono molto grato alla società di Cisterna per avermi dato la possibilità di far parte, anche se per poco tempo, di questo gruppo”. Queste le prime parole di Filippo Lanza da giocatore della Top Volley Cisterna. “Sono in attesa di andare a svolgere il campionato in Cina. Volevo sfruttarlo al meglio questo periodo di attesa, per poter arrivare preparato a questa nuova avventura. La Top Volley mi ha dato la possibilità di allenarmi con il gruppo e poi successivamente siamo riusciti a trovare l’accordo e la possibilità di giocare insieme alla squadra ed unirmi al gruppo. A me fa molto piacere e credo anche ai ragazzi. Nel reparto schiacciatori mancava la presenza di un uomo in più”. “Da questa esperienza – spiega Filippo Lanza – mi aspetto in primis di contribuire al percorso di Cisterna, che è quello di cercare in ogni partita di ottenere il più possibile, sia a livello di gioco, che a livello di classifica per svolgere un campionato di qualità. Ho la fortuna di partecipare già nella quinta giornata in casa contro Vibo e questo mi rende veramente felice, perché non era semplice organizzare tutto in così poco tempo”. “La sensazione è quella di un gruppo che sta crescendo – aggiunge il nuovo schiacciatore della Top Volley – che deve ritrovare un po’ di fiducia nei propri mezzi. Si deve ricostruire una squadra intorno a tutti i giocatori che partecipano a questa stagione. Voglio dare il mio contributo e fare il massimo che posso per questa avventura. Penso che ci siano le possibilità, ci sono i mezzi, ovviamente va costruito anche il mio inserimento, comunque è ormai da tre settimane che mi alleno con loro e sto cominciando a conoscere i ragazzi, sarà poi il campo, sicuramente, il fattore più importare per mettere in pratica tutto quello che si sta facendo”. “Sono fiducioso – conclude Lanza – e allo stesso tempo non voglio creare troppe aspettative perché il percorso è lungo e va affrontato con tanta determinazione, portando nel gruppo anche un po’ della mia esperienza del passato, magari può aiutare la squadra e la società stessa ad ottenere le vittorie sperate”.  Sabato 6 novembre alle 18 l’esordio nell’incontro del Palasport di Cisterna contro la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza e l’addio alla Nazionale: “Sarai sempre nel mio cuore cara Italia”

    Di Redazione Era tra i 16 giocatori in ritiro con la Nazionale Maggiore in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ma la spedizione azzurra in Giappone, si sa, può essere composta da soli 12 giocatori e lunedì 5 luglio il ct Gianlorenzo Blengini ha diramato la lista ufficiale degli atleti che scenderanno in campo nella capitale nipponica. Lo schiacciatore Filippo Lanza è stato escluso all’ultimo come altri tre compagni di squadra e l’amarezza, ovviamente, è tanta. Per il posto 4 azzurro forse lo è ancora di più, visto che le Olimpiadi rappresentavano l’ultima occasione per indossare la maglia della nazionale italiana, il sogno di ogni atleta. E così oggi, attraverso un post su Facebook, Lanza ha voluto dire “addio” alla Nazionale. Ecco le sue parole: “Ho sempre creduto che lo sport rappresentasse valori umani che vanno al di là dei meri risultati. Sono cresciuto con la concezione che questa maglia merita duro lavoro e sacrificio. Sono fiero della persona che sono diventato grazie allo sport ma altrettanto amareggiato per le scelte fatte che non sempre avvengono per meritocrazia. Avrei sempre pensato di chiudere la mia esperienza azzurra con l’evento dell’olimpiade, purtroppo questo non mi sarà possibile, ma spesso la vita non è come ce l’aspettiamo. Avrei voluto lasciarti lottando per te e insieme a te per un’ultima volta. Non sarà per colpa di altri che perderò l’amore verso i tuoi colori e manterrò sempre l’impronta che mi hai dato. È stato un onore per me indossarti, aver lottato e sofferto con te e per te per 15 anni consecutivi, senza mai mancare ad una tua chiamata. Sei sempre nel mio cuore cara Italia“. LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza verso i Giochi: “Proviamo a rimarginare la ferita di Rio 2016”

    Di Redazione A un mese esatto dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, il Corriere di Verona ha intervistato Filippo Lanza, uno dei sicuri protagonisti con la maglia della nazionale. Pensando ai Giochi lo schiacciatore non può fare a meno di ripensare alla finale di Rio 2016: “Il momento più duro della carriera. Tanti di noi ricordano la gioia d’essere arrivati all’argento. Però la verità è che quel Brasile-Italia 3-0 ha anche lasciato una ferita aperta“. Rammarico, dunque, ma anche voglia di riscatto: “Siamo il gruppo di cinque anni fa – continua Lanza – ma più maturo a livello internazionale. La fame agonistica di Rio, quando paradossalmente ci rendemmo conto solo alla fine di dov’eravamo, ci servirà a Tokyo. Poi si vedrà. Alle Olimpiadi entrano in gioco la fortuna, il caso e mille altre variabili“. Lo schiacciatore analizza così la situazione azzurra all’inizio dell’avventura: “Abbiamo singoli delle caratteristiche importanti: la battuta, che nella nuova pallavolo incide molto, il contrattacco, la fase di muro-difesa con la regia di Giannelli. Nel girone partiamo avvantaggiati, al netto della Polonia le altre sono il Giappone, il Canada che ha difficoltà a trovare un gioco fluido, il Venezuela che non ci ha mai dato problemi e l’Iran che col cambio d’allenatore dovrà ritrovare equilibri“. Nell’altro girone Usa, Francia, Russia e Brasile: “Cercheranno di farsi fuori l’una con l’altra. Per noi è importante chiudere in testa il girone: se usciamo ai quarti sarà un disastro, se andiamo in semifinale siamo contenti, arrivare in finale significherebbe aver fatto il botto. Se ci fosse l’occasione di rimarginare la ferita di Rio, varrebbe la pena provarci” conclude Filippo lanciando il guanto di sfida. (fonte: Corriere di Verona) LEGGI TUTTO