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    Feliciano risponde a Jabeur: “Non è corretto dire che trattiamo uomini e donne in modo diverso”

    Feliciano Lopez

    Jabeur attacca, Feliciano risponde. Il direttore del Masters 1000 di Madrid, l’ex pro Feliciano Lopez, ha dato la sua versione in merito alle dichiarazioni polemiche della tunisina, secondo la quale le donne nel torneo spagnolo (e anche a Roma) vengono trattare in modo diverso rispetto agli uomini, dagli allenamenti a molti altri aspetti, inclusa la visibilità in tv. Lopez, parlando al media Sky Sport, ha messo i classici puntini sulle i, ammettendo che in passato ci sono stati degli errori ma di aver imparato, tanto che quest’anno le lamentele di Ons sono fuori luogo.
    “Devo dire che l’anno scorso abbiamo fatto alcune cose che non sarebbero dovute accadere, abbiamo imparato dai nostri errori” afferma Lopez. “Ma devo anche dire che siamo stati il ​​primo torneo a offrire lo stesso prize money a uomini e donne, quindi non penso che sia giusto che qualcuno pensi che non trattiamo uomini e donne allo stesso modo. Stiamo facendo un buon lavoro e questo è importante, non le parole. Capisco la frustrazione per cose che possano accadere, ad esempio con la transportation, organizzando un torneo complesso come il nostro sono inconvenienti che capitano, ma con la gestione degli allenamenti assolutamente no, lì cerchiamo di essere equi tra uomini e donne, è giusto che tutti siano trattati allo stesso modo. Accetto che l’anno scorso ci sia stato un problema con la finale di doppio femminile e ci siamo scusati, siamo andati avanti e tutti ora sono felici. Abbiamo incontri con i giocatori del tour WTA e ATP, cerchiamo di aiutarli e questa è la cosa più importante, stiamo andando avanti e ci sono molte cose che possiamo continuare a fare nel settore in futuro” conclude Lopez.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Feliciano Lopez confermato direttore della fase finale

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez sarà nuovamente direttore della fase finale della Coppa Davis, dopo la sua prima esperienza dell’anno scorso a Malaga. L’annuncio arriva dall”ITF con una nota ufficiale. Il quattro volte campione da giocatore della Davis Cup sarà presente martedì prossimo, 19 marzo, a Londra per il sorteggio per la fase a gironi 2024.
    Lopez ha dichiarato: “Adoro questa competizione e l’opportunità di consolidare ciò che abbiamo ottenuto l’anno scorso è entusiasmante. È stato davvero speciale far parte di un evento ricco di passione, dei giocatori e dei capitani e anche della fantastica atmosfera creata dai tifosi a Malaga. So che possiamo rendere le finali di quest’anno ancora più grandi e migliori, e darò tutto affinché ciò accada”.
    Lopez da giocatore fu uno degli eroi della vittoria della Spagna in Argentina, quando nella finale del 2008 sconfisse Juan Martin Del Potro in singolare e la coppia Calleri – Nalbandian in doppio insieme a Fernando Verdasco, portando due punti decisivi alla conquista del trofeo per la sua squadra. Feliciano ha giocato 31 incontri per la Spagna tra il 2003 e il 2021, vincendo quattro edizioni (2008, 2009, 2011 e 2019).
    Oltre al suo ruolo di direttore del torneo delle finali di Coppa Davis, Lopez è anche direttore del torneo del Mutua Madrid Open dal 2019.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    2023, cala il sipario per Isner, Feliciano e altri ex top40

    John Isner

    Come ogni anno anche il 2023 ha salutato il ritiro di diversi tennisti di valore, protagonisti di pagine importanti della disciplina. Nel 2023 tra i giocatori che hanno appeso la racchetta al chiodo segnaliamo John Isner, Feliciano Lopez, Pablo Andujar, Malek Jaziri, Guido Pella e Peter Gojowzcyk. Li ricordiamo brevemente con alcuni dati e momenti salienti.
    John Isner sarà ricordato per sempre per due fatti: il record assoluto di Ace (ben 14.470), e la vittoria del match più lungo della storia, a Wimbledon 2010 contro il francese Mahut, cinque set distribuito su tre giorni per 11 ore e 5 minuti di gioco, con il clamoroso score di 70 a 68.  Record che non sarà mai più battuto poiché in tutti gli Slam il quinto set è adesso deciso da un tiebreak. “Long John” dai suoi 208 cm ha sparato Ace a ripetizione, a volte letteralmente ingiocabile nei suoi game, ma oltre al servizio bomba è stato un tennista discretamente completo, con una mobilità tutt’altro che disprezzabile viste le sue misure. In carriera ha vinto 16 tornei, toccando come best ranking il n.8 nel 2018. Non ha mai raggiunto la finale di uno Slam, c’è andato vicino a Wimbledon 2018, quando fu stoppato in semifinale da Kevin Anderson al termine di un’altra maratona, vinta dal sudafricano per 26-24. A lui appartiene anche il record di servizio più veloce registrato ufficialmente, 253 km/h nel 2016 in Coppa Davis, anche se molti attribuiscono quel primato all’australiano Sam Groth, 263 km/h, ma al Challenger di Busan. Diritto potente, discreto nel gioco di volo, ha tirato la carretta del tennis a stelle e strisce in anni davvero bui per gli USA al maschile. Nel 2018 il suo successo più prestigioso, il 1000 di Miami. Curiosamente ha vinto tutti suoi titoli negli USA, eccetto i due titoli ad Auckland.
    Feliciano Lopez resterà nella memoria degli appassionati per il suo stile di gioco offensivo, uno dei pochi veri attaccanti pronto a correre a rete appena possibile, meglio se con quel rovescio in back davvero efficace per trovare un’ottima posizione sulla rete e sfruttare il suo innato atletismo. Fisico statuario (e bellissimo uomo, “Deliciano” per dirla alla mamma-Murray), ha attraversato 4 lustri della disciplina senza mai un grande infortunio e continuando a praticare quel tennis personale e offensivo davvero lontano dai canoni classici del tennis iberico, costruito su rotazioni, grande pressing e lotta dalla riga di fondo. Ha vinto 7 tornei in carriera (due volte sull’erba del Queen’s), fermandosi a un passo dalla top10, al n.12, questo forse resterà il suo più grande rimpianto in carriera. Fu decisivo nella finale di Coppa Davis in Argentina nel 2008, quando il “dream team” formato da Del Potro e Nalbandian fu clamorosamente battuto in casa da una Spagna priva di Nadal, con proprio Feliciano protagonista (vinse vs. Del Potro in singolare e trascinò Verdasco in doppio). Vanta un record assoluto che sarà difficile da superare: ha giocato ben 79 tornei dello Slam consecutivi, da Roland Garros 2002 agli Australian Open 2022. Iron man!
    Pablo Andujar ha chiuso la sua buona carriera in patria, ritirandosi nel corso del Challenger di Valencia lo scorso novembre. Ha disputato oltre 400 partite sul tour maggior, vincendo in carriera 4 titoli e toccando il best ranking di n.32 nel 2015. Purtroppo quando era al suo massimo in carriera ha subito un grave infortunio al gomito, riuscendo a tornare competitivo dopo ben 3 operazioni, togliendosi comunque la soddisfazione di rientrare in top 50 nel 2019. Tennista capace di lottare ore in campo, ha fatto della consistenza di gioco il suo punto di forza, brillando soprattutto sulla natia terra battuta. È attualmente uno dei rappresentanti dei giocatori in seno all’ATP.
    A 39 anni Malek Jaziri ha deciso di terminare la propria carriera, che l’ha reso il miglior tennista tunisino di tutti i tempi. Dotato di un fisico potente, il suo diritto su terra battuta poteva far male a chiunque e gli ha consentito di issarsi fino al n.42 nel ranking nel 2019, suo miglior piazzamento. Non ha vinto nessun torneo del tour maggiore, disputando solo una finale a Istanbul, nel 2018, sconfitto dal giapponese Taro Daniel.
    Guido Pella ha pensato bene di regalare a se stesso e alla sua famiglia un bel viaggio a Disney Paris dopo aver disputato il suo ultimo match in carriera allo US Open. L’argentino ha chiuso la sua vita Pro a 33 anni, un viaggio fatto di molti alti e bassi per colpa di vari infortuni. Tennista di discreto talento, mancino, quando era in giornata poteva diventare davvero pericoloso grazie alla progressione dei suoi colpi e qualche angolo davvero interessante. Ha toccato come proprio best il n.20 nel 2019, anno in cui ha vinto l’unico titolo in carriera a San Paolo e ha toccato la miglior prestazione negli Slam, i quarti a Wimbledon. Ha disputato altre quattro finali in carriera.
    Peter Gojowzcyk ha deciso di smettere dopo 18 anni di carriera a Metz, esattamente dove ha vinto il suo unico titolo sul tour maggiore nel 2017 partendo dalle qualificazioni. Il 34enne tedesco ha raggiunto il n.39 della classifica ATP nel 2018, il suo anno migliore complessivamente, nel quale ha raggiunto due finali con 23 vittorie. Martoriato da vari infortuni, ha giocato spesso bene nei tornei disputati ad inizio stagione tra Doha e Dubai. Con colpi di buon anticipo e traiettorie offensive, si prendeva grandi rischi e non sempre gli andava bene, ma in certe giornate è stato un avversario assai scomodo. Il suo ultimo grande risultato è stato a US Open 2021, dove ha raggiunto gli ottavi portando Alcaraz al quinto set.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Feliciano Lopez rientra: “Se avrò wild card al Queen’s, sarà il mio ultimo torneo. Come è cambiato il tennis? Tantissimi soldi…”

    Feliciano con Tsitsipas ad Acapulco 2022

    Feliciano Lopez si appresta al suo ultimo “giro di Tango”. Il 41enne mancino di Toledo, da anni anche direttore del torneo Masters 1000 di Madrid, disputerà questa primavera alcuni tornei, prima di appendere la racchetta al chiodo e dedicarsi interamente al lato manageriale dello sport che l’ha accompagnato per tutta la vita. Con una wild card parteciperà al 500 di Acapulco, poi con altri inviti disputerà i tornei di Barcellona e Maiorca. Invece ha scartato l’idea di partecipare al “suo” torneo di Madrid. L’idea sarebbe quella di ritirarsi sull’erba di Queen’s, torneo a lui estremamente caro, dove ha giocato probabilmente il miglior tennis in carriera nonostante l’età avanzata e vinto i suoi ultimi due trofei (2017 e 2019). Ne ha parlato al quotidiano Marca, insieme ad altre considerazioni sul tennis in generale, a suo avviso cambiato terribilmente soprattutto per i tanti soldi in palio.
    “È confermata la mia presenza ad Acapulco, Barcellona e Maiorca. Ho chiesto qualche altra wild card, come al Queens. Se me lo danno a Londra, il mio ultimo torneo sarà lì. Questa è l’idea che ho in testa” afferma lo spagnolo.
    “Alla fine ho scartato l’ipotesi di giocare a Madrid. Dovrei chiedere l’invito e alla fine non so se ne vale la pena. È un anno molto importante per il torneo con il cambio di tabellone, con tutte le cose che dobbiamo fare nella Caja Mágica. Poter lavorare al meglio senza altre distrazioni ha pesato di più che avere un bel saluto dal pubblico, di cui non ho bisogno e non ne ho neanche tanta voglia. La cosa più coerente è lavorare per il torneo con il cambio di format. Ci sono molte sfide da affrontare”.
    “Mi è sempre stato chiaro che volevo ritirarmi da giocatore, con qualche altro torneo di buon livello”, continua Feliciano. “L’anno scorso ho capito che era giunto il momento e ho preso la decisione. E volevo farlo così finché andava bene. Ecco perché sono andato a Maiorca per prepararmi per alcuni giorni. L’anno scorso ho giocato a malapena dopo Wimbledon, non mi stavo preparando ed è per questo che alla fine mi sono infortunato due volte, infortuni tipici dell’inattività. Non avevo mai avuto problemi muscolari nella mia lunga carriera. La gente si sta comportando molto bene con me, sono grato che mi stiano invitando a partecipare ai tornei”.
    Lo scorso anno “Feli” vinse in doppio proprio ad Acapulco in coppia con Tsitsipas: “Ho conosciuto un milione di giocatori nel circuito ma con Stefanos abbiamo legato subito. È un ragazzo timido, parlo con suo padre, conosco Patricio, il suo agente, da tanti anni. Ci siamo incontrati per giocare un doppio e il rapporto è nato così, a poco a poco. Ci siamo divertiti. Oltre ad Acapulco, potremmo giocare a Barcellona e qualche altro torneo per finire il ciclo”.
    Chiedono se si vede in futuro nel box del greco: “A breve o medio termine, non so se mi vedo davvero come l’allenatore di qualcuno. Non è qualcosa che sto considerando in questo momento. Se si presenta l’opportunità di allenare, la valuterei seriamente perché amo il tennis. Ed essere in grado di fornire a qualsiasi giocatore il mio aiuto e la mia esperienza, sarebbe fantastico, è una idea che non scarto affatto”.
    Feliciano Lopez molto probabilmente resterà nella storia del gioco per l’incredibile record di partecipazioni consecutive ai tornei dello Slam: 79! Un numero pazzesco, che lui stesso considera quasi impossibile da battere: “È evidente che il mio record è difficile o quasi impossibile da battere. Sono passati 20 anni senza mai saltarne uno. Sono stato continuo e un po’ fortunato. Ci sono altri record pazzeschi nella mia epoca, come gli Slam dei grandi Roger, Rafa e Novak, non è tanto i 20 o 22 Slam ma tutto quello che hanno dovuto fare e dare per arrivarci. È qualcosa di incredibile”.
    Dall’alto della sua esperienza, Lopez ha attraversato più generazioni e cambiamenti. A suo dire il tennis è cambiato tantissimo, soprattutto per la montagna di soldi che oggi guadagnano i migliori. Leggendo tra le righe delle sue parole, si intuisce che forse a suo dire i soldi sono quasi “troppi”: “Il tennis è cambiato molto negli ultimi 15-20 anni. Ci sono molti più soldi, davvero tanti di più. E nei tornei dello Slam sono più che raddoppiati. I giocatori non hanno bisogno di giocare tanti tornei per guadagnare quello a cui erano abituati prima. Ricordo Federer che giocava in una finale dell’Australian Open e il venerdì successivo giocava a Bucarest sulla terra battuta. E Rafa ha vinto gli US Open e poi si è recato a Cordoba per giocare a 40 gradi. Questi sono esempi che mi sono appena venuti in mente, ma potrei metterne un milione. Erano già i migliori della storia, ma erano disposti a fare cose che forse i tennisti di oggi non fanno. Comunque per me non esiste competizione più bella della Coppa Davis”.
    Proprio sulla Davis ecco l’ultima risposta di Lopez, molto triste per come sia finita la rivoluzione cercata con Kosmos. “Beh, la questione Davis mi ha reso triste, davvero. Mi è dispiaciuto per la competizione. Sono stato un giocatore di Coppa Davis in diversi formati. Ho sostenuto molto il progetto Kosmos inizialmente, è stata l’azienda che ha avuto il coraggio di scommettere su un cambio di format. Le cose non sono andate bene e per vari motivi gli obiettivi non sono stati raggiunti. Questo non è il momento di cercare qualcuno da incolpare, ma di pensare a cosa succederà d’ora in poi con il torneo. L’International Tennis Federation ha un ruolo perché ha venduto una competizione secolare e ora il tutto torna nelle sue mani un po’ screditata e svalutata. L’importante è che la Coppa Davis abbia ancora una volta l’impatto che ha avuto in passato. È la storia del gioco, spero possa riguadagnare prestigio ma serve molta attenzione per il suo rilancio”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lopez e Seppi, si interrompono due strisce storiche di presenze negli Slam

    Andreas Seppi

    Oggi a Parigi si è chiusa un’era. Feliciano Lopez e Andreas Seppi hanno perso i propri incontri nelle qualificazioni di Roland Garros, sconfitti da Giulio Zeppieri e Gianmarco Moroni. Entrambi i giocatori avevano una storica striscia aperta di partecipazioni consecutive nei tornei dello Slam. Feliciano chiude a 79, record assoluto, mentre Andreas si ferma a 66, record per il tennis italiano.
    Lopez è entrato nel tabellone principale di tutti i tornei dello Slam dal Roland Garros 2002; Seppi invece da Wimbledon 2005.
    Due veri Ironman!

    Defeats for Feliciano Lopez and Andreas Seppi in @rolandgarros qualifying this week end their respective streaks of 79 and 66 Grand Slam main draw apps
    Lopez had contested the main draw at every GS since 2002 Roland Garros, while Seppi had played at every GS since 2005 Wimbledon
    — ITF Media (@ITFMedia) May 17, 2022 LEGGI TUTTO

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    Feliciano López diventa il tennista con il maggior numero di presenze nella storia del Masters 1000

    Feliciano Lopez nella foto

    Feliciano López ha stabilito un record questa settimana con la sua presenza nel torneo di Indian Wells.
    Il giocatore spagnolo è nel main draw di un Masters 1000 per la 139esima volta in carriera, in questo modo ha superato le 138 presenze di Roger Federer e si colloca in cima in questa speciale classifica che riguarda le presenze nei Masters 1000. LEGGI TUTTO

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    La rimonta di Feliciano Lopez (vs. Sonego) è da record: è il quarto tennista più “anziano” a riuscirci (anche Lorenzi tra i migliori)

    Purtroppo la scorsa notte Lorenzo Sonego non è riuscito ad arginare la rimonta di Feliciano Lopez, bravo a ribaltare un match in cui era finito sotto due set a zero. Quella del veterano iberico è una vittoria che a suo modo passa alla storia statistica del gioco. Infatti “Feli” è diventato il quarto tennista più […] LEGGI TUTTO

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    Feliciano Lopez parla di Jannik Sinner: “Sinner ha un grande potenziale e può vincere dei tornei del Grande Slam” e sulla questione di Monte Carlo parla Adriano Panatta ” io non discuto le scelte, più che legittime, di altre persone e molti lo facevano anche ai miei tempi, ma io non ho mai voluto farlo”

    Feliciano Lopez ha raccontato ai microfoni di Fanpage cosa pensa di Jannik Sinner. “Penso che Jannik Sinner sia già adesso un grande giocatore, credo che sia pronto, non lo considero il futuro del tennis perché è già il presente. Lui ha già la possibilità di battere i migliori giocatori del mondo e non so se […] LEGGI TUTTO