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    La reunion dei ‘Fenomeni’ a Parigi porterà a un’altra rivoluzione epocale nella pallavolo italiana?

    L’attesa è finita, le nostre nazionali di pallavolo hanno preso il volo per Parigi dove ad attenderle c’è la montagna più alta da scalare nella carriera di uno sportivo: l’Olimpiade. La montagna con la quale chiunque faccia sport ai massimi livelli sogna di confrontarsi.

    Per la pallavolo tricolore, poi, l’Olimpiade rappresenta proprio l’Everest, la cima più alta, la vetta mai raggiunta prima. Qualcuno la definisce ossessione, il presidente federale Manfredi di recente ha detto che si tratta solo di una questione di tempo: “L’oro prima o poi arriverà”.

    Se fosse questo l’anno buono, la vittoria, o le vittorie, potrebbero davvero rappresentare un booster senza precedenti per tutto il movimento, tornato negli ultimi anni ai fasti di un tempo dopo un periodo di buio, anche dal punto di vista mediatico, di audience, di spettatori.

    Foto Volleyball World

    Nuove generazioni di talenti hanno iniziato a vincere; le nazionali maggiori e quelle giovanili sono tornate a fare incetta di medaglie; i club maschili e femminili a dominare in Europa e nel mondo; i palazzetti sono tornati a riempirsi, le partite sono tornate ad essere trasmesse in Tv, e non solo su quella di Stato. L’interesse è dunque crescente, i tempi sarebbero maturi.

    Per uno strano scherzo del destino, o forse della geniale intuizione di qualcuno, a Parigi 2024 le nostre nazionali avranno al timone tre uomini che hanno fatto la storia della pallavolo italiana, tre grandi protagonisti di quella nazionale leggendaria eletta poi la migliore squadra del XX secolo, a partire da Julio Velasco, oggi ct della nazionale femminile, e passando poi per due dei suoi più illustri discepoli: Fefé De Giorgi, ct della nazionale maschile, e Lorenzo Bernardi, terzo allenatore nello staff del ‘Maestro’.

    foto Fipav

    Saranno (ancora una volta) i nostri talismani? Di sicuro si tratta di persone che sanno come vincere in questo sport, ma che hanno imparato molto, e sulla propria pelle, anche dalle sconfitte. La storia olimpica della ‘Generazione dei fenomeni‘, infatti, ci ha dato e gli ha dato due lezioni severe ma giuste.

    A Barcellona ’92 si perse contro l’Olanda ai quarti, al quinto set, per un solo punto. Uno e uno solo disse il verdetto del campo, ma la verità è che quella sconfitta fu il frutto del cambiamento epocale che trasformò per sempre l’intero movimento all’indomani della vittoria dell’Europeo 1989 e soprattutto del Mondiale 1990 (nella foto in basso).

    Una doppietta che portò soldi e fama che la pallavolo non aveva mai avuto e visto prima, e a Barcellona soprattutto tanta pressione da parte dei media e dell’opinione pubblica.

    Una pressione troppo grande per quella nazionale, per quei ragazzi dal talento smisurato in campo ma allo stesso tempo sprovvisti di una adeguata armatura fuori. Velasco compreso.

    foto Fipav

    Ad Atlanta ’96 fu diverso. Nei quattro anni precedenti il ct argentino e i suoi giocatori gli anticorpi questa volta li avevano sviluppati contro quella pressione, quel virus. Giocarono un’Olimpiade che rasentò la perfezione, senza perdere neanche un set nelle prime cinque gare. Poi in finale ancora l’Olanda, ancora una battaglia lunga cinque set, ancora una sconfitta.

    Quella volta il campo disse per soli due di punti, ma in quel caso si trattò di una sconfitta sportiva. L’Olanda giocò la partita della vita, perché per sperare di battere quell’Italia altro non poteva fare.

    Ci riuscì, giocò meglio e alla fine vinse. Tutto deciso da due palloni. Oro o argento, gloria eterna o eterna ferita. Questo è lo sport e bisogna accettarlo. Lezione numero due.

    foto Volleyball World

    Il modo in cui Velasco e Bernardi da una parte, De Giorgi dall’altra, hanno condotto queste nazionali a Parigi rievoca molte situazioni già viste, per chi ne ha memoria, in quei favolosi anni ’90.

    Prendiamo l’ultima week e le Finals di VNL maschile di quest’anno, ad esempio. De Giorgi ha lasciato a casa i titolari e fatto fare esperienza a quelle che possiamo definire, senza offesa alcuna, seconde linee. La stessa identica cosa faceva Velasco più di trent’anni fa in World League.

    Lo scopo era semplice, permettere alle seconde linee, all’epoca la chiamavano Italia B, di elevare il proprio livello con esperienze internazionali e avversari “veri” per poi alzare di conseguenza la competitività negli allenamenti contro i titolari, permettendo anche a loro di continuare a crescere e migliorarsi.

    Foto FIVB

    Lo stesso De Giorgi faceva parte di quella ‘Italia B‘, quindi è ben consapevole di quello che fa, che ha fatto e che continuerà a fare per valorizzare quelli che oggi sono giovanissimi e che domani saranno titolari.

    Tra di loro, negli Anni ’90, i giocatori di quella Italia B si autodefinivano goliardicamente “Merdacc Class”, in contrapposizione evidentemente alla “First Class” che era composta dalla prima squadra. Eppure tutti erano ben felici, e orgogliosi, di far parte di quella “Merdacc Class”, di quella Italia B, di quel progetto voluto e messo in piedi dall’allora 37enne Julio Velasco.

    Sotto De Giorgi seconda e prima classe sono diventate un tutt’uno, sono diventate “Noi Italia”, ma il senso di unione e appartenenza non cambia.

    foto Galbiati/FIPAV

    Ruoli e gerarchie chiari, ma tutti utili al raggiungimento dell’obiettivo. Il Guru di La Plata su questo non transige, questa è la via maestra per raggiungere l’obiettivo e tenere unito un gruppo che vuole diventare vincente. Molti anni dopo Velasco si appresta a vivere un’altra Olimpiade, questa volta con le donne, ma sin dal primo giorno chi avrebbe giocato titolare e chi no è stato subito chiaro a tutte. E tutte lo hanno accettato.

    Foto: Rubin/FIPAV

    A Tokyo 2020, o 2021, non lo capiremo mai come definire quella Olimpiade in tempi di covid, la pressione ha giocato a entrambe le nazionali lo stesso scherzetto giocato a Barcellona ’92, ma poi sono arrivati loro, proprio loro, quelli della Generazione dei Fenomeni.

    De Giorgi è arrivato subito, all’indomani di quella delusione, ha cambiato tutto, è ripartito dai giovani e ha conquistato un Europeo e un Mondiale. Il primo non si vinceva da 16 anni, il secondo da 24. Visionario.

    Velasco quella maglietta con la scritta Italia sulle spalle è tornato a indossarla solo da pochi mesi, ma ha già dato certezze a un gruppo fortissimo che le aveva perse tutte, chiamando (e richiamando) le più forti, inserendo qualche nuovo talento da plasmare come l’argilla e in VNL è subito salito sul gradino più alto del podio. Inimitabile.

    foto Volleyball World

    Entrambi infondendo sempre grande serenità. Nel caso di Velasco anche nell’ultima settimana di collegiale a Milano, durante la quale è stato colpito da un grave lutto per la scomparsa del fratello Raul. “È una ferita profonda, ma non posso mostrare alle ragazze il lato triste. Ho una responsabilità e il ruolo mi aiuta a distrarmi, ma la sera, quando sono solo in camera, la testa va lì” ha raccontato il ct in una recente intervista al Corriere della Sera.

    Entrambi infondendo sempre anche grande sicurezza. “I miei giocatori che sono diventati allenatori, da De Giorgi a Bernardi, da Giani a Gardini, da Tofoli a Bracci e Cantagalli e tutti gli altri, tu non li vedrai mai alzare le braccia al cielo e sbuffare per un errore di un loro giocatore” ci ha raccontato Velasco in persona in una recente chiacchierata a microfoni spenti avuta con lui proprio in questi giorni.

    Insomma, per Parigi i famosi anticorpi dovremmo averli sviluppati. Non solo a livello di approccio, di gestione delle emozioni, ma anche tecnico. Quella parolina di tre lettere né la scriviamo né la pronunciamo, ma se la prima rivoluzione mondiale del 1990 trasformò radicalmente la pallavolo nel nostro Paese, la seconda rivoluzione olimpica, o francese se preferite, del 2024 chissà cosa potrebbe generare in questo movimento oggi. Saremmo proprio curiosi di scoprirlo.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    L’Italia saluta Cavalese, da lunedì sarà a Firenze per preparare i test con l’Argentina

    Concluso il periodo di lavoro in Val di Fiemme, la Nazionale Maschile tornerà a radunarsi a partire da lunedì 15 luglio a Firenze in vista dei due test match in programma proprio nel capoluogo toscano (martedì 16 ore 21 Pala Wanny) e a Bologna (giovedì 18 ore 21 Pala Dozza) contro l’Argentina.Entrambe le partite saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai Sport e in diretta web su Rai News.itPer gli ultimi due test match programmati prima della partenza per i Giochi, il Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi ha convocato tredici atleti, gli stessi che parteciperanno alle Olimpiadi: 

    Palleggiatori: Simone Giannelli (Capitano) e Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Luca Porro, Mattia Bottolo.Centrali: Gianluca Galassi, Roberto Russo, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Yuri Romanò, Alessandro Bovolenta.Liberi: Fabio Balaso e Gabriele Laurenzano.

    Lo staff sarà composto dal CT Ferdinando De Giorgi, dal vice allenatore Massimo Caponeri, dal preparatore atletico Nicola Giolito, dal dirigente accompagnatore Vittorio Sacripanti, dal pedagogista Giuliano Bergamaschi, dal team manager Giacomo Giretto, dal dottore Piero Benelli, dai fisioterapisti Sebastiano Cencini e Francesco Alfatti, dagli scoutmen Ivan Contraio e Alberto Salmaso.Il rompete le righe sarà il 19 luglio al termine della sessione di allenamento mattutina, il gruppo tornerà poi a radunarsi lunedì 22 luglio presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma, con la partenza per Parigi fissata martedì 23 luglio.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: ecco i 13 azzurri scelti da De Giorgi per le Olimpiadi di Parigi

    È stata ufficializzata oggi la lista degli azzurri della nazionale di pallavolo che prenderanno parte ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024 (26 luglio – 11 agosto). Il commissario tecnico Ferdinando De Giorgi ha scelto gli atleti, 12 più un giocatore di riserva che potrà aggiungersi solo in caso di un eventuale infortunio, che disputeranno il torneo di pallavolo maschile, in programma alla South Paris Arena 1.Gli Azzurri per Parigi 2024

    Palleggiatori: Simone Giannelli (Capitano) e Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Luca Porro, Mattia Bottolo.Centrali: Gianluca Galassi, Roberto Russo, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Yuri Romanò, Alessandro Bovolenta.Libero: Fabio Balaso.Tredicesimo: Gabriele Laurenzano (Libero).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia alle Finals di VNL senza i titolatissimi: ecco i 14 azzurri convocati

    Conclusa la Fase Preliminare di Volleyball Nations League, gli azzurri si preparano alle Finals in programma a Lodz, in Polonia, dal 27 al 30 giugno. Sarà la Francia l’avversaria dell’Italia nei Quarti di Finale venerdì 28 giugno alle 17.00. Il Commissario Tecnico De Giorgi ha convocato 14 atleti per questo impegno, mentre 8 dei reduci dalle prime due week di VNL, dopo due settimane di riposo, riprenderanno il lavoro fisico a Cavalese dal 25 giugno al 1 luglio in vista dell’inizio della preparazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.I 14 convocati per le Finals di VNL, si trasferiranno oggi dalla Slovenia alla Polonia con un volo da Lubiana a Varsavia, per poi spostarsi a Lodz. Il rientro è previsto per il giorno successivo all’ultima gara giocata.

    Foto Galbiati/Fipav

    Inutile, quindi, aspettarsi un oro-bis, dopo quello conquistato dalla nazionale femminile di Velasco. La programmazione dei due ct azzurri in vista dei Giochi di Parigi è stata tracciata in maniera differente.

    Se Velasco da una parte ha voluto far riposare le sue titolari nella prima week di VNL per poi dare il via a quel percorso di crescita e ricostruzione di cui abbiamo ampiamente discusso e che nelle intenzioni puntava ad una medaglia pesante in questo torneo per cementare le convinzioni del gruppo in vista dei Giochi, De Giorgi ha fatto l’esatto contrario. Prime due settimane di VNL a tutta birra per centrare subito il pass olimpico e poi riposo per i titolari, chiamati gradualmente e “dolcemente” a tornare in palestra per preparare l’Olimpiade guardando i più giovani “farsi le ossa” alle Finals.

    foto Volleyball World

    I 14 convocati per le Finals di VNL

    Palleggiatori: Paolo Porro, Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Mattia Bottolo, Davide Gardini, Luca Porro, Francesco Recine, Tommaso Rinaldi.Centrali: Edoardo Caneschi, Leandro Mosca, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Alessandro Bovolenta, Fabrizio Gironi.Liberi: Marco Gaggini, Gabriele Laurenzano.

    Lo staff è composto da: Ferdinando De Giorgi (1° Allenatore), Massimo Caponeri (2° Allenatore), Oscar Berti (Preparatore Atletico), Giacomo Giretto (Team Manager), Marco Penza (Medico), Fabio Rossin (Fisioterapista), Ivan Contrario e Alberto Salmaso (Scoutman).

    foto Fipav

    Gli 8 convocati per la ripresa del lavoro a Cavalese dal 25 giugno: Simone Giannelli, Roberto Russo, Gianluca Galassi, Fabio Balaso, Simone Anzani, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Yuri Romanò.

    Lo staff sarà composto da Nicola Giolito (Allenatore dal 24 giugno), Giacomo Tomasello (Assistente Allenatore), Vittorio Sacripanti (Dirigente Accompagnatore dal 24 giugno), Piero Benelli (Medico), Sebastiano Cencini (Fisioterapista). LEGGI TUTTO

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    Italia alle Finals di VNL senza i titolarissimi: ecco i 14 azzurri convocati

    Conclusa la Fase Preliminare di Volleyball Nations League, gli azzurri si preparano alle Finals in programma a Lodz, in Polonia, dal 27 al 30 giugno. Sarà la Francia l’avversaria dell’Italia nei Quarti di Finale venerdì 28 giugno alle 17.00. Il Commissario Tecnico De Giorgi ha convocato 14 atleti per questo impegno, mentre 8 dei reduci dalle prime due week di VNL, dopo due settimane di riposo, riprenderanno il lavoro fisico a Cavalese dal 25 giugno al 1 luglio in vista dell’inizio della preparazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.I 14 convocati per le Finals di VNL, si trasferiranno oggi dalla Slovenia alla Polonia con un volo da Lubiana a Varsavia, per poi spostarsi a Lodz. Il rientro è previsto per il giorno successivo all’ultima gara giocata.

    Foto Galbiati/Fipav

    Inutile, quindi, aspettarsi un oro-bis, dopo quello conquistato dalla nazionale femminile di Velasco. La programmazione dei due ct azzurri in vista dei Giochi di Parigi è stata tracciata in maniera differente.

    Se Velasco da una parte ha voluto far riposare le sue titolari nella prima week di VNL per poi dare il via a quel percorso di crescita e ricostruzione di cui abbiamo ampiamente discusso e che nelle intenzioni puntava ad una medaglia pesante in questo torneo per cementare le convinzioni del gruppo in vista dei Giochi, De Giorgi ha fatto l’esatto contrario. Prime due settimane di VNL a tutta birra per centrare subito il pass olimpico e poi riposo per i titolari, chiamati gradualmente e “dolcemente” a tornare in palestra per preparare l’Olimpiade guardando i più giovani “farsi le ossa” alle Finals.

    foto Volleyball World

    I 14 convocati per le Finals di VNL

    Palleggiatori: Paolo Porro, Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Mattia Bottolo, Davide Gardini, Luca Porro, Francesco Recine, Tommaso Rinaldi.Centrali: Edoardo Caneschi, Leandro Mosca, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Alessandro Bovolenta, Fabrizio Gironi.Liberi: Marco Gaggini, Gabriele Laurenzano.

    Lo staff è composto da: Ferdinando De Giorgi (1° Allenatore), Massimo Caponeri (2° Allenatore), Oscar Berti (Preparatore Atletico), Giacomo Giretto (Team Manager), Marco Penza (Medico), Fabio Rossin (Fisioterapista), Ivan Contrario e Alberto Salmaso (Scoutman).

    foto Fipav

    Gli 8 convocati per la ripresa del lavoro a Cavalese dal 25 giugno: Simone Giannelli, Roberto Russo, Gianluca Galassi, Fabio Balaso, Simone Anzani, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Yuri Romanò.

    Lo staff sarà composto da Nicola Giolito (Allenatore dal 24 giugno), Giacomo Tomasello (Assistente Allenatore), Vittorio Sacripanti (Dirigente Accompagnatore dal 24 giugno), Piero Benelli (Medico), Sebastiano Cencini (Fisioterapista). LEGGI TUTTO

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    Week-3 maschile, massiccio turnover di De Giorgi: tra i convocati Gironi, Gaggini, Paolo Porro

    Dopo l’esaltante risultato ottenuto delle prime due week di Volleyball Nations League, con la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 in tasca, grazie all’ottima posizione nel ranking, il Commissario Tecnico azzurro Ferdinando De Giorgi ha diramato la lista dei convocati per un collegiale, in programma a Cavalese dal 14 giugno, in preparazione alla week 3 di Volleyball Nations League a Lubiana, in Slovenia, dal 18 al 23 giugno che chiuderà la fase preliminare di VNL, con gli azzurri ad oggi in vetta alla classifica. La partenza per la tappa di VNL è prevista per le 13.30 del 16 giugno da Cavalese.I 16 convocati Azzurri:

    Palleggiatori: Marco Falaschi, Paolo Porro, Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Mattia Bottolo, Davide Gardini, Luca Porro, Francesco Recine, Tommaso Rinaldi.Centrali: Edoardo Caneschi, Lorenzo Cortesia, Leandro Mosca, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Alessandro Bovolenta, Fabrizio Gironi.Liberi: Marco Gaggini, Gabriele Laurenzano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri di De Giorgi al lavoro a Cavalese dal 6 maggio

    Conclusosi giovedì il primo collegiale stagionale, la Nazionale Maschile tornerà al lavoro lunedì 6 maggio a Cavalese, in Val di Fiemme. 

    Il Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi, che proprio giovedì a Milano nell’ambito della presentazione della stagione azzurra ha spiegato la ratio delle sue scelte per ciò che concerne la lista per la VNL, ha convocato 16 atleti. Il collegiale si concluderà martedì 14 maggio.Questi gli atleti convocati: 

    Simone Giannelli, Roberto Russo (Sir Susa Vim Perugia); Alessandro Bovolenta (Consar Ravenna); Davide Gardini, Luca Porro (Pallavolo Padova); Gianluca Galassi, Marco Gaggini (Mint Vero Volley Monza); Tommaso Rinaldi, Giovanni Sanguinetti (Valsa Group Modena); Fabio Balaso, Simone Anzani, Mattia Bottolo (Cucine Lube Civitanova); Paolo Porro (Allianz Milano); Fabrizio Gironi, Yuri Romano’, Francesco Recine (Gas Sales Bluenergy Piacenza). 

    Questo lo staff:Ferdinando De Giorgi (1° Allenatore), Massimo Caponeri (2° Allenatore), Nicola Giolito (preparatore atletico e allenatore), Giacomo Tomasello (assistente allenatore), Vittorio Sacripanti (dirigente accompagnatore), Giacomo Giretto (team manager), Giuliano Bergamaschi (pedagogista), Piero Benelli e Marco Penza (medici), Francesco Alfatti (fisioterapista), Ivan Contrario (scoutman), Alberto Salmaso (assistente scoutman).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Estate azzurra al via, obiettivo Parigi. Anna Danesi nuova capitana

    L’ormai tradizionale appuntamento di presentazione della stagione azzurra a Milano (stavolta a Palazzo Città di Lombardia) quest’anno arriva più tardi del solito: le nazionali italiane, maschile e femminile, sono già al lavoro e le convocazioni già note da tempo. Forse anche per questo c’è meno spazio per i convenevoli e il focus è tutto sul grande obiettivo della stagione, le Olimpiadi di Parigi 2024, ancora da conquistare per entrambe le squadre. Anche se la notizia più importante arriva a conferenza già finita: la nazionale femminile avrà una nuova capitana, Anna Danesi, in sostituzione di Myriam Sylla. Un altro segnale distintivo del “cambio della guardia” tra Mazzanti e Julio Velasco, sebbene il CT non dia altre spiegazioni in merito.

    Di Olimpiadi parla senza mezzi termini Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo: “Il pass ce lo dobbiamo conquistare, ricordo che nel Beach un paio di coppie ce l’hanno già fatta… noi non mettiamo nessuna pressione (e qui sorrisi e battute dei CT si sprecano, n.d.r.), ma dobbiamo avere la consapevolezza di essere l’Italia. Abbiamo le capacità tecniche e organizzative per andare a Parigi e in questo momento non possiamo mancare; dobbiamo però essere sul pezzo e stare molto attenti a cominciare bene. Abbiamo assistito a due campionati di altissimo livello e tutto questo non fa altro che alzare il livello tecnico dei nostri giocatori, quindi ringrazio i club che stanno facendo investimenti importanti“.

    Foto Galbiati/Fipav

    “La qualificazione non è scontata – sottolinea Julio Velasco – però le possibilità sono grandi. Il sistema del ranking è molto complicato, così noi abbiamo sintetizzato dicendo che dobbiamo vincere sempre, senza fare tanti calcoli. Dal ranking dipenderà anche la composizione dei gironi delle Olimpiadi, ma anche lì inutile fare troppi calcoli: a Rio con l’Argentina siamo arrivati primi nel girone e abbiamo trovato il Brasile…“.

    “Abbiamo cominciato a lavorare – racconta il nuovo CT – e le ragazze sono straordinarie. Tutte le giocatrici, senza eccezioni, avranno una settimana di riposo dopo l’ultima partita, e quindi il primo torneo in Turchia lo giocheremo senza molte delle giocatrici più forti. Mi rendo conto che questo crea un po’ di ansia, che io però non ho, perché credo molto in queste ragazze: ho fatto la stessa cosa nel maschile tutti gli anni con la World League, e nel 1995 l’abbiamo vinta senza i giocatori più forti. Certo, quella era la Generazione di Fenomeni… ma spero che tra qualche anno si possa dire che anche le donne ne hanno avuta una“.

    Velasco torna poi sui criteri delle convocazioni: “Non ho convocato nessuna giocatrice che non giocasse titolare nel club, prima di tutto perché non è positivo stabilire criteri di selezione in base alle potenzialità, bisogna dimostrare sul campo quello che si sa fare. E poi è anche un deterrente per le giovani che preferiscono andare in una big per restare in panchina invece di mettersi in gioco da titolare in una squadra più piccola. Una libera scelta, ma io scelgo di non convocarle“.

    Interessante il discorso su titolari e riserve, che potenzialmente mette in discussione anche la convocazione di giocatrici affermate: “Per noi non è tanto importante il gruppo, la cosa decisiva è la squadra. La differenza è che nelle squadre ci sono dei ruoli: è meglio avere come riserva la seconda migliore dopo la titolare o una giocatrice che è più contenta di fare la riserva? Questo sarà un criterio chiave anche nelle convocazioni definitive“. Poi Velasco annuncia un altro principio cardine del suo lavoro: “Tutte le giocatrici devono saper superare i loro limiti. Io ho scelto per ognuna di loro qualcosa che le dà fastidio e che dovrà imparare a superare. Perché, come diceva un grande giocatore di basket, tutti vogliono vincere, ma non tutti sono disposti a fare quello che ci vuole per vincere. E questo è il cambio di mentalità più importante che ci serve per prepararci allo stress dei momenti difficili“.

    Infine Velasco sbotta alla domanda sul dualismo tra Egonu e Antropova: “Ve lo dico subito, non permetterò che l’estate giri intorno a questi nomi. Farò come Mourinho, litigherò con tutti i giornalisti che mi faranno questa domanda. Noi siamo una squadra. Non mi parlate più di questo tema, perché non risponderò mai“.

    Fefè De Giorgi, naturalmente, coglie subito l’assist e risponde con una battuta delle sue: “Io penso che dovremmo parlare più spesso di Antropova ed Egonu, mi piaceva anche quella cosa di Maradona… anzi, mettiamoci più roba possibile, così sul maschile nessuno mi chiede più niente!“. Esauriti gli scherzi, il CT della nazionale maschile aggiunge: “Mi sono ritrovato in alcune delle parole di Julio. Noi non ci siamo qualificati a ottobre, cosa che ci porta a programmare in modo diverso dagli altri due anni questo inizio di stagione: è chiaro che l’obiettivo è centrare la qualificazione prima possibile per poi programmare le Olimpiadi. E quindi partiremo con la squadra migliore possibile“.

    Foto Galbiati/Fipav

    “Il desiderio di arrivare a Parigi ce l’abbiamo presente – continua De Giorgi – ma, come tutti i giocatori e gli allenatori sanno, le cose vanno affrontate passo dopo passo: non puoi giocare la VNL con il pensiero dei Giochi. Il passaggio del lavoro quotidiano, ‘allena quello che non ti piace’, è fondamentale per crescere e migliorare: non ho mai visto scorciatoie né da giocatore né da allenatore“.

    “L’anno olimpico non è un anno di grande sperimentazione – dice il CT – bisogna essere molto concreti per raggiungere i risultati, la sfida più importante è quella di rimanere vincenti. C’è un gruppo che ha già una sua solidità, però io sono uno che non dà nulla per scontato e se sarà necessario si faranno dei cambiamenti. Sono fiducioso perché le nostre nazionali hanno un ranking positivo, che non ci ha regalato nessuno: una posizione che ci permette di guardare con fiducia a quello che dobbiamo fare e mantenere una buona continuità nei risultati“.

    Anche De Giorgi torna poi sulle convocazioni, in particolare sull’esclusione di Leonardo Scanferla e sul ritorno di Simone Anzani: “Avevo l’esigenza di inserire un centrale in più, perché Anzani ha appena fatto la visita e non ha ancora ottenuto l’idoneità. Anche per questo ho lasciato fuori Leo, che comunque rimane un giocatore di questa nazionale“. E su Alessandro Bovolenta aggiunge: “L’avevo già fatto con Romanò di convocare un giocatore di A2. Se un ragazzo è valido e ha scelto di giocare, e abbiamo una progettualità su di lui, non conta la categoria. È un messaggio anche ai giocatori: scegliete e mettetevi in gioco, perché l’allenatore guarda a quello che fate veramente“.

    Si chiude con un siparietto sul nuovo contratto, “non ancora firmato” come sottolinea il presidente Manfredi: “Scherzi a parte, sono molto contento dell’opportunità di continuare il progetto con questi ragazzi, mi sento ancora molto motivato ad alimentarlo nel futuro“.

    Il programma della nazionale femminile prevede, durante il collegiale già in corso a Milano, due amichevoli con la Svezia a Novara, mercoledì 8 maggio, e a Piacenza, giovedì 9; poi spazio alla fase a gironi della VNL (con un raduno intermedio a Milano dal 20 al 24 maggio) e all’eventuale Final Eight di Bangkok, dal 20 al 24 giugno. La preparazione riprenderà poi dal 1° al 5 luglio con un nuovo collegiale a Cervia e poi con due ulteriori appuntamenti a Milano (8-12 luglio e 15-19 luglio) in vista delle Olimpiadi di Parigi, sperando ovviamente nella qualificazione.

    Terminato oggi il primo collegiale a Roma, la nazionale maschile si ritroverà a Cavalese dal 6 al 14 maggio, incontrando in due amichevoli la Serbia (12 maggio) e la Turchia (13 maggio). Poi la partenza per la prima fase di VNL, anche qui con un collegiale tra una tappa e l’altra a Cavalese (13-16 giugno) in attesadella Final Eight a Lodz, dal 27 al 30 giugno. Gli azzurri torneranno a Cavalese dal 1° al 12 luglio e poi scenderanno in campo per due test match contro l’Argentina, il 16 luglio a Firenze e il 18 luglio a Bologna, prima della (auspicata) partenza per i Giochi.

    Foto Galbiati/Fipav

    Presenti all’evento anche i due direttori tecnici delle nazionali giovanili. Per il settore femminile Marco Mencarelli ricorda: “Veniamo da due estati veramente straordinarie dal punto di vista delle giovanili, in cui le nostre ragazze hanno potuto fare esperienze che non si allenano e non si insegnano e poi, come ho sentito dire a Valentino Rossi, si vede la differenza nella competizione tra chi le ha vissute e chi non le ha vissute. Io dico sempre alle squadre: facciamo di tutto per guadagnarci la semifinale, da quel momento in poi viviamole. Ci siamo riusciti nel 2022 in maniera straordinaria e altrettanto nel 2023. La forza delle nostre squadre e del nostro movimento ci lascia guardare con positività e ottimismo alle due stagioni a venire“. Anche quest’estate il programma sarà ricchissimo: Europei Under 18, Under 20 e Under 22 (in Puglia) e Mondiali Under 17, i primi della storia, in Perù.

    Per le nazionali giovanili maschili Vincenzo Fanizza ha di fronte a sé una sfida importante: “Velasco è passato al femminile, quindi abbiamo una responsabilità in più… noi abbiamo iniziato già da qualche mese a lavorare con il WEVZA Under 18 e Under 20 e poi le qualificazioni. Abbiamo dato vita al Club Italia itinerante, con la presenza degli staff nazionali sul territorio per visionare gli atleti e interagire con i tecnici. Una bella opportunità per loro, per noi l’occasione di conoscere nuovi talenti e aiutare le regioni a trovare le soluzioni giuste alle loro difficoltà. Siamo convinti di fare bene, la pressione ce la mettiamo da soli perché siamo l’Italia e veniamo presi come riferimento, come dimostrano i protocolli di collaborazione con le altre nazioni“. Anche per il settore maschile sono in calendario gli Europei Under 18, Under 20 e Under 22 e, a fine agosto, i Mondiali Under 17.

    Foto Galbiati/Fipav

    In occasione dell’evento di Milano è stata presentata anche la nuova maglia firmata Erreà Sport, che le nazionali indosseranno alla VNL e nelle competizioni giovanili, ma non alle Olimpiadi.

    Infine a Palazzo Lombardia sono stati presentati i risultati di una ricerca commissionata all’Istituto Piepoli sul rapporto tra giovani e pallavolo, effettuata su un campione di 1000 intervistati con un focus particolare sulla fascia d’età dai 18 ai 34 anni. La pallavolo risulta il quinto sport più praticato tra la popolazione generale e il quarto tra i giovani (10%), nonché il quarto più seguito da entrambe le fasce (14%, che sale al 23% tra le donne). Interessante anche il fatto che il 54% degli intervistati, e il 61% tra i giovani, dichiara di seguire solo le partite delle nazionali.

    Il commento è affidato al presidente Manfredi: “La ricerca ci ha confermato che pallavolo è uno sport leader tra i giovani, siamo tra le primissime Federazioni dopo il calcio per risultati e numeri. Sapevamo di essere riusciti a costruire qualcosa di grande, abbiamo sempre lavorato attraverso l’evoluzione del rapporto col territorio e le scuole, ed è soprattutto in quel segmento che siamo tra i primi. È chiaro che il successo di pubblico degli Europei è stato il coronamento di un sogno: il nostro obiettivo era andare sul territorio per fidelizzare bambini e società e ci siamo riusciti, i risultati dell’indagine confermano la nostra sensazione“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO