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    Diamantini: “Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre”

    Di Redazione La storia del centrale Enrico Diamantini alla Cucine Lube Civitanova sta per vivere nuovi entusiasmanti capitoli grazie al rinnovo stipulato ieri. Il suo è un percorso cominciato nelle giovanili biancorosse. Dopo alcune parentesi in altri Club per fare esperienza, l’atleta di Fano è tornato a vestire la maglia cuciniera salendo sul tetto del mondo e ora, grazie all’intesa su base triennale, vuole proseguire su questa strada. Vuoi continuare a vincere con la Cucine Lube, la squadra che ti ha fatto crescere. Riesci ancora a divertirti come da ragazzino? Diamantini: “In tutta sincerità, volevamo imporci sempre anche nel settore giovanile e una parte del divertimento consisteva proprio nel misurare la nostra forza e prevalere sugli avversari. La mentalità vincente si acquisisce un successo alla volta”. Parli dell’imprinting ‘Cucine Lube’ menzionato dal patron Fabio Giulianelli? Diamantini: “Le parole di Giulianelli sanno motivarci, ma lui parla con la prima squadra. All’epoca altre figure di riferimento ci hanno dato le basi, a partire da allenatori e dirigenti come Belardinelli, Rosichini, Picchio e, ovviamente, Freddi, uno dei miei primi estimatori e attuale responsabile del vivaio. Vanno citati Enrico e Albino Massaccesi: con Enrico il feeling è nato nella cantera e ora è il mio secondo allenatore, mentre Albino si è speso per la crescita delle giovanili. In molti dobbiamo ringraziarlo”. Hai coronato il sogno di giocare nella prima squadra, hai vinto i titoli più prestigiosi ed ecco un rinnovo triennale significativo. Diamantini: “Da adolescente studiavo gli atleti biancorossi e speravo di seguire le loro orme. Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre. Nel nostro gruppo la voglia di vincere è un fuoco che arde sempre di più”. Nella Cucine Lube hai trovato una seconda famiglia? Diamantini: “Assolutamente sì. Per me che venivo da Fano non era semplice cambiare vita, ma in realtà tutto è stato agevolato dal supporto costante delle persone già citate e da un’organizzazione che non lasciava nulla al caso”. Il rinnovo significa che la sintonia con la Cucine Lube è solida. Diamantini: “Sono marchigiano ed essere profeta in patria mi inorgoglisce, conosco l’ambiente e mi sento a casa. Ho al mio fianco dei fuoriclasse e posso competere ad alti livelli in un top Club, circondato da persone con cui negli anni si è creato un ottimo rapporto umano”. L’ambiente della pallavolo favorisce la creazione di autentica amicizia? Diamantini: “Noi pallavolisti amiamo il contatto con la gente. Mi affeziono a compagni, dirigenti e tifosi! Il fatto che non ci sia l’esasperazione presente nel calcio forse aiuta, ma quest’anno abbiamo sofferto le limitazioni legate al Covid”. Hai iniziato presto a vincere. Diamantini: “Le prime gioie sono arrivare da ragazzino. Ogni trofeo regala le sue emozioni. Questo vale anche per ogni periodo storico. Persino adesso che ho vinto titoli prestigiosi ho il massimo rispetto per ciò che ho conquistato da bambino perché è stato frutto del sudore e del lavoro di squadra”. Poi hai fatto altre esperienze e ti sei tolto belle soddisfazioni anche prima di tornare alla Cucine Lube. Diamantini: “Su tutte ricordo con piacere la vittoria della A2 con il Volley Potentino perché l’ho vissuta con altri amici provenienti dal vivaio della Lube ed è stata un’impresa sotto il segno dei giovani talenti. Mi ha dato molta fiducia”. Si tratta di uno dei tuoi più bei ricordi? Diamantini: “Alla pari con la vittoria del mio primo Scudetto in SuperLega con la Cucine Lube…che brividi la rimonta a Perugia. Invece non ho mai digerito il passo falso nella mia prima Finale al Mondiale per Club. Nell’album dei ricordi a occupare lo spazio più ampio sono i successi, ma voglio confezionare nuovi trionfi in biancorosso da scolpire nella memoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulianelli: “Chiudiamo da campioni”. Cormio: “È lo scudetto delle scelte”

    Di Redazione Gioia, soddisfazione e mosse azzeccate per amore del volley e dei tifosi biancorossi. La proprietà e la dirigenza della Cucine Lube Civitanova accolgono con il sorriso il sesto Scudetti, secondo titolo della stagione. Uno traguardo dal sapore particolare, frutto di competenza, investimenti importanti e scelte decisive, talvolta delicate ma sempre per il bene della squadra, come il cambio di allenatore a stagione in corso con l’uscita di scena di un grande professionista come Fefè De Giorgi e il ritorno di un altrettanto grande stratega come Chicco Blengini, capace di prendere per mano i fuoriclasse biancorossi e di ricompattare il gruppo restituendo ai cucinieri fiducia, entusiasmo e killer instinct. FABIO GIULIANELLI (AD Gruppo Lube): “Tutte le vittorie sono belle, lo Scudetto in particolar modo ha il sapore di un successo che premia un intero anno. Quello di oggi ha qualcosa di diverso perché lo abbiamo vissuto in un momento in cui i fatti esterni al campo ci portavano a perdere la concentrazione. A inizio anno ci eravamo detti di restare sempre sul pezzo. Chiudiamo da campioni”. SIMONA SILEONI (Presidente Cucine Lube Civitanova): “Una vittoria maturata in una stagione dura che abbiamo grandemente superato con una prestazione finale pazzesca. La mancanza dal palazzetto? Quest’anno è uscita fuori tutta la mia anima da tifosa: urlavo da casa al punto da disturbare i vicini per il rumore. È difficile seguire la Lube dalla tv quando si è abituati a vederla dal vivo. Gli investimenti della proprietà? Abbiamo dimostrato che la mentalità aziendale si è trasferita in pieno in ciò che riguarda la squadra: cerchiamo sempre di primeggiare come Cucine Lube azienda e altrettanto nella pallavolo”. ALBINO MASSACCESI (vice Presidente Cucine Lube Civitanova): “In una stagione così difficile, vincere Scudetto e Coppa Italia penso sia il massimo a cui possa aspirare una società. I ragazzi sono stati bravissimi, si sono comportati nel modo più intelligente: abbiamo avuto solo due casi di Covid-19, da questo punto di vista sono stati impeccabili. Abbiamo fatto la storia, dato che erano 15 anni che una squadra non vinceva il Tricolore per due edizioni di fila. Abbiamo il rimpianto di aver buttato via qualcosa alla fine della scorsa stagione: prima dell’interruzione eravamo in finale Play Off e in finale di Champions League. Forse avremmo potuto vincere tre scudetti consecutivi. Aver ottenuto questo risultato è il massimo che si potesse chiedere alla Lube, che da tantissimi anni programma esclusivamente per arrivare a queste vittorie, per questo il merito è anche della società, oltre che dei ragazzi”. BEPPE CORMIO (DG Cucine Lube Civitanova): “Questa stagione ha visto la pallavolo italiana superare tanti ostacoli, è stata un’annata complicata per tutti e per noi in particolare. Per questo bisogna fare complimenti collettivi. Questo è lo scudetto delle scelte, anche se a volte impopolari e tristi. Vanno ricordati i meriti di Fefè De Giorgi, perché quando si rompono alcune cose a volte non ci sono responsabilità. Era il momento di cambiare e lo abbiamo fatto ritrovando una squadra più tonica che ha battuto tutte le avversarie più forti, ovvero Modena, dove secondo me abbiamo vinto mezzo scudetto senza De Cecco e Leal, Trento e Perugia. Il merito dei ragazzi è lampante. Questo gruppo, che purtroppo non avrà gli stessi interpreti dalla prossima stagione, ha chiuso un ciclo in cui tutti sono stati protagonisti. Ho fatto delle scelte di mercato e sono contento di averle fatte. Alcune sono state delle scommesse, come per Rychlicki al posto di Sokolov. Il dopo-Bruno è stato semplice perché De Cecco era il migliore sul mercato. Devo ringraziare la società, mi ha messo sempre in mano le carte per poter giocare da protagonista. Ogni decisione che ho preso è stata condivisa dalla proprietà e da Fabio Giulianelli: lui chiede poco, ma incide tanto su quello che facciamo, lui e la presidente Simona Sileoni sono due persone straordinarie. Cambieremo anche il prossimo anno. Se Modena sta costruendo una sorta di Lube 2, significa che in questi anni abbiamo seminato bene e, giustamente, chi è attento al mercato ci porta via qualche pezzo raro: bisogna accettare anche questo. Ho sempre dedicato lo scudetto alla proprietà, ma questa volta lo voglio dedicare a mia figlia Gaia, che quest’anno vive con me a Civitanova ed è venuta a darci una mano in società. Sono orgoglioso di una ragazza di 21 anni che ha diviso con me questi due successi, è sempre stata la prima persona che ho abbracciato dopo ogni vittoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulianelli esalta Blengini: “Gara 4 l’ha vinta Chicco”

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova è in Finale Scudetto per la quarta stagione consecutiva ed è grande la gioia della dirigenza marchigiana, guidata da Fabio Giulianelli: “Il successo di Gara 4 – dice il patron dei cucinieri nell’intervista ad Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata – lo ritengo uno dei più belli della storia della Lube. Sia per l’importanza della posta in palio, sia perché ottenuto di squadra contro un avversario molto quotato, che ha raggiunto la finale di Champions eliminando Perugia“. L’impatto del nuovo allenatore Gianlorenzo Blengini, secondo Giulianelli, è stato determinante per la conquista dell’obiettivo: “Questa finale è figlia dell’entusiasmo dato da Blengini, che ha saputo ridare carica a un gruppo che si era un po’ assopito. Per me Gara 4 l’ha vinta Chicco. In altre circostanze avremmo atteso che Leal si riprendesse, e invece ha dato un segnale alla squadra. Credo che la serata possa incidere nella carriera di Yant“. LEGGI TUTTO

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    Giulianelli si gode la vittoria: “Contro la Sir la goduria è doppia”

    Di Redazione
    “È stata una vittoria straordinaria, e contro la Sir la goduria è doppia“. Parole inequivocabili quelle che Fabio Giulianelli, patron della Cucine Lube Civitanova, affida al Resto del Carlino Macerata dopo la settima affermazione della sua squadra nella Del Monte Coppa Italia: “Siamo stati superiori dal punto di vista tattico, penso ad esempio all’errore di Heynen nel terzo set quando ha tolto l’alzatore e ha subito tutti quei muri, o alle loro pochissime pipe. Dico di più: Perugia ha paura di noi, e la capisco. Abbiamo atleti che in una gara per un trofeo sanno tirar fuori qualcosa di speciale, quella ‘ignoranza’ che chiedevo dopo le finali perse“.
    La presidente Simona Sileoni ha dovuto assistere alla finale da casa: “Ho finito la voce – dice al Corriere Adriatico – ho visto tutta la partita con il battimani in mano, per incitare i ragazzi che sono stati grandissimi, fantastici. La partita è stata meravigliosa, è stato tutto molto emozionante. In un’epoca storica come quella che stiamo vivendo, vedere una partita del genere, giocata in maniera perfetta, è una gioia grande, una grandissima boccata d’ossigeno. Dedico questo trofeo a tutti coloro che ci sono vicini, però oggi hanno potuto vedere questa partita solo dalla televisione: spero che presto potremo riabbracciarci tutti insieme per festeggiare questo traguardo“. LEGGI TUTTO

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    Lube, Patron Giulianelli: “Se ci fermiamo poi non si ripartirà più”

    Di Redazione
    Altro rinvio per la Cucine Lube Civitanova nel prossimo weekend che sarebbe dovuta scendere in campo contro la Sir Safety Conad Perugia. Ma i cucinieri non staranno fermi ai box poichè Lube e Tonno Callipo hanno concordato di anticipare a domenica il confronto diretto dell’ultima giornata di andata, inizialmente previsto per il 22 novembre.
    In un momento in cui si parla purtroppo soltanto di Coronavirus, di tamponi e di rinvii, parla al Resto del Carlino Macerata il patron della Lube Fabio Giulianelli. «Certamente abbiamo accolto l’invito di Righi – esordisce -, questo è un campionato atipico, non si possono fare programmi e verrà ricordato per la tigna e la forza delle partecipanti. Abbiamo la responsabilità di andare avanti nonostante tutto».
    Il vostro medico Avio e dirigenti di altri club vorrebbero una sospensione breve di due o tre settimane. «Assolutamente no, io temo che se ci fermiamo poi non si ripartirà più. E sarà così anche per le regioni in zona rossa, vedrai che non riapriranno prima di Natale».
    In base al regolamento, se Perugia non fosse scesa in campo domenica avrebbe preso lo 0-3 (norma legata al periodo di stop oltre i termini). È vero che non avete voluto il successo a tavolino? «A me dà fastidio vincere quando un avversario è infortunato, figuriamoci a tavolino. Voglio vincere con merito, non con arroganza. La gara con la Sir sarà rigiocata anche se le regole potevano dare loro il ko».
    Intanto, la Lube sa solo vincere, spesso sfoderando carattere e piazzando rimonte: quanto le piace la squadra di quest’anno? «Molto, rispecchia l’azienda. Sa cioè di essere forte, ma vuole sempre conquistare, in altre parole, è una squadra che non molla mai». LEGGI TUTTO