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    Tanti applausi per la nuova Lube: “Torneo duro, ma vincere sarà ancora più bello”

    Foto Lube Volley Di Redazione Un nuovo capitolo della storia della Cucine Lube Civitanova si è aperto ieri con l’apprezzatissimo show “Mission Impossible 4“: atmosfere suggestive, risate fragorose e tantissimi applausi al teatro Rossini di Civitanova, gremito in ogni ordine di posti, per la notte dedicata alla squadra campione d’Italia. A “caricare” i tifosi è stato […] LEGGI TUTTO

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    Fabio Giulianelli contro Juantorena: “Ha pensato solo al suo interesse personale”

    Di Redazione L’improvviso addio di Osmany Juantorena ha lasciato strascichi pesanti, com’era probabilmente inevitabile, in casa Cucine Lube Civitanova. E se non fosse bastata l’impressione iniziale, a confermarlo arrivano le durissime parole del patron Fabio Giulianelli nell’intervista di Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata: “La scelta che ha fatto non la condividiamo, ha deciso in modo arbitrario e pensando unicamente al suo interesse personale“. “Mi ha sorpreso e amareggiato – rincara la dose Giulianelli – anche perché avevamo completato l’organico e la sua presenza era fondamentale, oltre che per le qualità tecniche, perché avrebbe fatto da chioccia ai giovani schiacciatori e per le combinazioni tra italiani e stranieri in campo“. D’altra parte, però, il numero uno della Lube si dice convinto che l’assenza di Osmany non peserà troppo: “Parliamo di un grandissimo giocatore, ma nell’ultima stagione praticamente non ha mai giocato. Ha fatto il protagonista senza giocare, e quando la squadra ha superato la sua ombra ha saputo vincere lo Scudetto senza di lui“. Un giudizio molto severo sull’ex capitano biancorosso che fa da contraltare all’entusiasmo per l’ingaggio di Aleksandar Nikolov: “Questo è un fenomeno. Lo seguivamo da due anni e secondo me abbiamo comprato il miglior talento del panorama mondiale Under 20“. LEGGI TUTTO

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    Civitanova ricomincia dal capitano: “Siamo ben contenti che Osmany rimanga”

    Di Redazione

    Uno scudetto in più sul petto e una certezza in più per il prossimo anno: Osmany Juantorena resterà alla Cucine Lube Civitanova. Lo aveva detto lui stesso al termine di Gara 4 della Finale, smentendo anche le sue stesse dichiarazioni rilasciate nel corso della stagione, e oggi lo confermano i massimi dirigenti della società campione d’Italia. “Yant avrà al suo fianco Juantorena” dice il direttore generale Beppe Cormio, intervistato da Tuttosport, e il patron Fabio Giulianelli aggiunge al Resto del Carlino Macerata: “Osmany ha ancora un anno di contratto e siamo ben contenti che possa rimanere. Il progetto sarà più giovane, però occorre una ‘chioccia’ e serve sempre un leader, un vincente come il capitano“.

    Tirando le somme, la “rivoluzione” annunciata dalla Lube si ridurrà a poche partenze, anche se pesanti: quelle di Robertlandy Simon e di Ricardo Lucarelli, entrambi indirizzati a Piacenza, e del centrale Rok Jeroncic, che non ha mai trovato spazio. In arrivo Chinenyeze da Milano, il brasiliano Isac dal Sada Cruzeiro e Mattia Bottolo da Padova, ma non si escludono ulteriori innesti.

    “È arrivata la fine di un ciclo che ci ha visti vincere tanto – riassume Cormio nella stessa intervista – lavoriamo per aprirne un altro. Trento insegna che si può fare, con coraggio e qualità. Certi campioni ci lasciano perché vogliono realizzare di più e hanno la possibilità di farlo in altre società; a Civitanova non possiamo superare un certo tetto, c’è una volontà etica che è fondamentale. Noi con De Cecco, Balaso, Anzani non partiamo certo per arrivare ai play off. Faremo la nostra parte“. LEGGI TUTTO

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    Giulianelli: “Dopo Modena la storia siamo noi. Finale? Ce la giochiamo, poi ricostruiremo…”

    Di Redazione Dopo la Serie A1 femminile, questa sera toccherà alla Superlega scendere in campo per Gara 1 della finale scudetto. Una finale che, a differenza della femminile, ripropone le stesse protagoniste dell’anno passato, ovvero la Sir Safety Conad Perugia, dominatrice della regular season, e la Cucine Lube Civitanova, campione d’Italia in carica. Se la presenza dei Block Devils all’ultimo atto del campionato abbracciava la quasi totalità delle previsioni, contro pronostico è invece la qualificazione della Lube, fiaccata quest’anno più di altre dal covid e da una lunga lista di infortuni, oltre che dal rischio di appagamento da fine ciclo. “Temevo che questa stagione potessimo finirla male, così ho sollecitato dei confronti anche duri” rivela il patron Fabio Giulianelli al microfono del collega Andrea Scoppa per Il resto del Carlino Macerata. E invece è arrivata la quinta finale consecutiva e con essa l’occasione di conquistare il settimo scudetto targato Lube. “Credo che dopo l’epopea della Panini Modena negli Anni 80, ci siamo noi nella storia – sostiene Giulianelli -. Ok, ci sono stati grandi periodi di Trento o di Treviso, ma noi li abbiamo battuti in quel periodo, siamo stati loro avversari. E soprattutto siamo rimasti protagonisti vent’anni dopo, mentre altri club sono scomparsi”. Comunque andrà a finire quest’anno, che Civitanova sia a fine ciclo ne è perfettamente consapevole anche il suo presidente, che però non teme il dopo: “I cicli purtroppo non sono infiniti ed è nostro compito garantire una continuità di rendimento di almeno due o tre anni. Non possiamo permetterci di vivere di ricordi”. Certo che no, ma dubitiamo fortemente che qualcuno vorrà rimuovere dalla mente l’impresa fatta in semifinale contro Trento. “Vero – conferma il patron – gara 5 mi ha riportato indietro di anni per l’entusiasmo che si percepiva nel palazzetto. Abbiamo fatto nostra la semifinale con una rimonta di grande forza e tenacia. E senza Juantorena – sottolinea -. Perugia può fare a meno di Leon? Trento Kaziyski? Invece noi siamo riusciti a raggiungere la finale senza di lui. L’obiettivo minimo è stato raggiunto, di gfinali ne abbiamo perse solo una, e allora sotto con la Sir!”. (fonte: Il Resto del Carlino Macerata) LEGGI TUTTO

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    Fabio Giulianelli: “Eravamo bloccati di testa, ora il problema è superato”

    Di Redazione È stata forse la stagione più difficile degli ultimi sei anni per la Cucine Lube Civitanova, ma alla fine il risultato è sempre quello: la Finale Scudetto, conquistata al termine di una durissima battaglia con Trento. Il patron Fabio Giulianelli, intervistato dal Corriere Adriatico, svela alcuni retroscena della semifinale: “Dopo le prime due sconfitte ci sono stati dei confronti, anche accesi, nello spogliatoio. Abbiamo chiesto ai ragazzi di giocare da Lube, pur con dei limiti, indipendentemente dalla forza dell’avversario. Era subentrata nel gruppo troppa insicurezza, eravamo bloccati di testa“. Un problema, secondo Giulianelli, legato anche all’indisponibilità di Osmany Juantorena: “Ha creato insicurezza nel gruppo ed è subentrata la convinzione che, mancando il fuoriclasse, la squadra non potesse fare il salto di qualità. Da Gara 3 in poi è caduta questa teoria, per merito dei ragazzi, che hanno superato quello che era un problema psicologico. Questa è la vittoria più importante. Non è che sto qui a dire che possiamo vincere senza Osmany: il recupero del capitano sarà importante se avrà la tenuta per fare la differenza come gli viene riconosciuto“. Qual è stata l’arma vincente di Civitanova? “Mi verrebbe da dire l’attacco – risponde Giulianelli – perché è il fondamentale che balza maggiormente all’occhio. Ma ci sono tante componenti: la nostra panchina, che ha dato un contributo fondamentale, e poi la difesa. Quando intercetti l’attacco degli avversari ti senti più forte come gruppo, acquisisci certezze e fortifichi lo spirito. Poi ci aggiungerei l’esperienza di Kovar e Lucarelli, che era ovunque“. LEGGI TUTTO

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    Giulianelli e la nuova Lube: “Ringiovanimento programmato. Pedrini? Non mi ha capito…”

    Di Redazione Mentre la stagione entra nel vivo, con la qualificazione ai quarti di Champions League conquistata mercoledì, la Cucine Lube Civitanova è già proiettata al futuro. Il patron Fabio Giulianelli aveva preannunciato le nuove strategie di mercato qualche settimana fa e adesso torna sull’argomento in un’intervista concessa ad Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata: “Diventa irresponsabile agire come prima. Troppe persone stentano a percepire che la realtà è cambiata in questi tre anni a causa del Covid. Il ringiovanimento della squadra era previsto, e quindi si penserà a un progetto più a lungo termine“. A pungolare Giulianelli sono anche le parole di Catia Pedrini, presidente di Modena, che aveva parlato di “dichiarazioni surreali” e di “spese folli” da parte di Civitanova: “Non ha capito il mio ragionamento, non è che piango e poi spendo ugualmente. Quando si poteva abbiamo speso, ma ora i parametri sono cambiati e occorre responsabilità per tutto il movimento“. Infine il patron della Lube conferma di fatto l’addio a Robertlandy Simon, destinato ad accasarsi a Piacenza: “È una forza della natura, siamo affezionati a lui, ma ognuno fa le sue scelte. Noi sicuramente non abbiamo favorito l’uscita“. LEGGI TUTTO

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    La Lube cambia filosofia: “Non più comprare, ma costruire”

    Di Redazione Sarà una Cucine Lube Civitanova molto diversa quella della prossima stagione, e l’ormai annunciata partenza di Robertlandy Simon in direzione Piacenza è un primo segnale. Il problema, inutile girarci intorno, è quello del budget, esplicitato dal patron Fabio Giulianelli in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Credo che sia necessario guardarci intorno e capire dove stiamo andando. Quello che stiamo pagando è assolutamente anacronistico rispetto alla realtà attuale. Giocatori e procuratori continuano a chiedere le stesse cifre ante-pandemia, e invece le cose sono molto cambiate. Ho il rammarico che come dirigenti-presidenti non siamo riusciti a creare, per egoismi personali, un fronte comune“. La nuova strategia della società marchigiana è chiara: “Dobbiamo cambiare verbo per la nostra filosofia, non più ‘comprare’ ma costruire. Fra l’altro è un momento in cui il rinnovamento (anagrafico) è quasi obbligato. Dobbiamo iniziare un percorso che ci faccia vincere nuovamente entro un paio di stagioni. Chiaro che vincere resta nel nostro dna, ma con una diversa modalità“. Questo non significa, però, che la Lube voglia smobilitare: “Mollare – conclude Giulianelli – è un verbo che non si addice a questo gruppo. Ma il cambiamento è necessario, è più importante costruire qualcosa che vincere un’altra Coppa Italia. Speriamo di mandare un messaggio anche alle altre società: lo stipendio di uno dei top player corrisponde a quello di 4 ragazzi!“. LEGGI TUTTO

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    Diamantini: “Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre”

    Di Redazione La storia del centrale Enrico Diamantini alla Cucine Lube Civitanova sta per vivere nuovi entusiasmanti capitoli grazie al rinnovo stipulato ieri. Il suo è un percorso cominciato nelle giovanili biancorosse. Dopo alcune parentesi in altri Club per fare esperienza, l’atleta di Fano è tornato a vestire la maglia cuciniera salendo sul tetto del mondo e ora, grazie all’intesa su base triennale, vuole proseguire su questa strada. Vuoi continuare a vincere con la Cucine Lube, la squadra che ti ha fatto crescere. Riesci ancora a divertirti come da ragazzino? Diamantini: “In tutta sincerità, volevamo imporci sempre anche nel settore giovanile e una parte del divertimento consisteva proprio nel misurare la nostra forza e prevalere sugli avversari. La mentalità vincente si acquisisce un successo alla volta”. Parli dell’imprinting ‘Cucine Lube’ menzionato dal patron Fabio Giulianelli? Diamantini: “Le parole di Giulianelli sanno motivarci, ma lui parla con la prima squadra. All’epoca altre figure di riferimento ci hanno dato le basi, a partire da allenatori e dirigenti come Belardinelli, Rosichini, Picchio e, ovviamente, Freddi, uno dei miei primi estimatori e attuale responsabile del vivaio. Vanno citati Enrico e Albino Massaccesi: con Enrico il feeling è nato nella cantera e ora è il mio secondo allenatore, mentre Albino si è speso per la crescita delle giovanili. In molti dobbiamo ringraziarlo”. Hai coronato il sogno di giocare nella prima squadra, hai vinto i titoli più prestigiosi ed ecco un rinnovo triennale significativo. Diamantini: “Da adolescente studiavo gli atleti biancorossi e speravo di seguire le loro orme. Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre. Nel nostro gruppo la voglia di vincere è un fuoco che arde sempre di più”. Nella Cucine Lube hai trovato una seconda famiglia? Diamantini: “Assolutamente sì. Per me che venivo da Fano non era semplice cambiare vita, ma in realtà tutto è stato agevolato dal supporto costante delle persone già citate e da un’organizzazione che non lasciava nulla al caso”. Il rinnovo significa che la sintonia con la Cucine Lube è solida. Diamantini: “Sono marchigiano ed essere profeta in patria mi inorgoglisce, conosco l’ambiente e mi sento a casa. Ho al mio fianco dei fuoriclasse e posso competere ad alti livelli in un top Club, circondato da persone con cui negli anni si è creato un ottimo rapporto umano”. L’ambiente della pallavolo favorisce la creazione di autentica amicizia? Diamantini: “Noi pallavolisti amiamo il contatto con la gente. Mi affeziono a compagni, dirigenti e tifosi! Il fatto che non ci sia l’esasperazione presente nel calcio forse aiuta, ma quest’anno abbiamo sofferto le limitazioni legate al Covid”. Hai iniziato presto a vincere. Diamantini: “Le prime gioie sono arrivare da ragazzino. Ogni trofeo regala le sue emozioni. Questo vale anche per ogni periodo storico. Persino adesso che ho vinto titoli prestigiosi ho il massimo rispetto per ciò che ho conquistato da bambino perché è stato frutto del sudore e del lavoro di squadra”. Poi hai fatto altre esperienze e ti sei tolto belle soddisfazioni anche prima di tornare alla Cucine Lube. Diamantini: “Su tutte ricordo con piacere la vittoria della A2 con il Volley Potentino perché l’ho vissuta con altri amici provenienti dal vivaio della Lube ed è stata un’impresa sotto il segno dei giovani talenti. Mi ha dato molta fiducia”. Si tratta di uno dei tuoi più bei ricordi? Diamantini: “Alla pari con la vittoria del mio primo Scudetto in SuperLega con la Cucine Lube…che brividi la rimonta a Perugia. Invece non ho mai digerito il passo falso nella mia prima Finale al Mondiale per Club. Nell’album dei ricordi a occupare lo spazio più ampio sono i successi, ma voglio confezionare nuovi trionfi in biancorosso da scolpire nella memoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO