consigliato per te

  • in

    Ariete e Viva pronte al via il prossimo weekend

    Di Redazione
    Una settimana e poi il via. Corsa a tempo per le società del Progetto PVP che nel prossimo weekend tornano in campo per la prima giornata di questo strano campionato di Serie C, che tra l’altro vedrà andare in scena il derby. Una settimana intensa per i tecnici, che devono trovare le giuste soluzioni per il campo, ma soprattutto per i dirigenti che sono chiamati ad uno sforzo pazzesco per mettere a punto tutto quanto fa da contorno alle gare e che il Covid ha reso straordinariamente complicato.
    “Stiamo organizzando tutto secondo il protocollo – racconta Fabio Galeotti, Presidente dell’Ariete – Abbiamo nominato il Covid Manager, a cui toccherà tra l’altro la raccolta delle autocertificazioni dei presenti, stiamo definendo i nomi dei dirigenti che saranno presenti in panchina e preparando l’impianto ad accogliere le gare. Martedì avremo una riunione finale con la Fipav per sciogliere gli ultimi dubbi ma, in generale, siamo pronti. Abbiamo già fatto presente di non poter mettere a disposizione delle atlete docce e spogliatoi, abbiamo predisposto ingressi separati ad orari differenziati, abbiamo i disinfettanti per sanificare palloni e panchine. Insomma, è faticoso ma pensiamo di essere pronti”.
    “Siamo chiamati ad uno sforzo organizzativo importante – dice invece Massimo Becheri, Presidente del Viva Volley – stiamo predisponendo ingressi differenziati, documentazione e disinfettanti. Certo ci muoviamo sulla linea data da un protocollo che lascia diversi argomenti nel limbo e questo non facilita il nostro compito. Abbiamo la fortuna di disporre di due impianti, come Maliseti e Iolo, dove le procedure sono applicabili al meglio, anche dal punto di vista dell’areazione dei locali, ma certo alcuni punti rimangono oscuri e speriamo che la Fipav ci aiuti nell’interpretazione prima del via”.
    Dal punto di vista agonistico e del campo, poi, non mancano i problemi e dubbi. Un anno dall’ultima gara disputata è stato lungo da trascorrere e le rose pensate e strutturate l’estate scorsa hanno subito il logorio della pandemia. Oltre a questo rimane il dubbio dell’approccio al campo di atlete per troppo tempo costrette ai soli allenamenti.
    “Un anno senza attività è stato lungo – dice Fabio Galeotti – Nel frattempo, per motivi personali, due nostre atlete importanti hanno deciso di non continuare e quindi ripartiamo senza poter contare su un’attaccante come Laura Filindassi ed un libero some Silvia Nelli. Se il torneo di Serie D non partirà integreremo la rosa della prima squadra con le nostre giovani atlete ma questo speriamo di capirlo dalla Fipav nella riunione programmata per martedì. Per il ritmo gara stiamo organizzando allenamenti congiunti che sono utili ma che certo non possono essere uguali ad una gara con i tre punti in palio”.
    Problemi ovviamente condivisi dalle cugine del Viva Volley.
    “Rispetto alla rosa pensata in estate dovremo fare a meno di Noemi Bonaiuti, che ha lasciato – dice ancora Massimo Becheri – Aggreghiamo alla prima squadra Lamperi che comunque ci regala garanzie importanti. Il problema vero, però, riguarda due aspetti: intensità della ripresa e positività. Nel primo caso, dopo un anno di stop, ripartiamo con gare concentrate che ci porteranno a scendere in campo 4 volte in 15 giorni. Questo può creare problemi per il ritmo gara ma soprattutto per eventuali infortuni. Per il secondo aspetto vogliamo capire dalla Fipav come ci si comporterà con le eventuali positività perché in un torneo così compresso il recupero di un atleta positivo è molto difficile.
    Il protocollo Fipav parla di gare da rinviare solo con più di tre atleti positivi ma dobbiamo capire se questo è possibile o se invece in caso di positività di un atleta non dovrà essere messo in quarantena tutto il gruppo. Proprio in virtù di queste variabili non ritengo giusto aver confermato le retrocessioni e trovo più corretta la posizione della Fipav Lazio che infatti non le ha previste. Essendo un mini torneo di ripartenza in vista della prossima stagione, che speriamo possa essere quella della normalità, togliere le retrocessioni avrebbe tolto pressione alle società facendo loro programmare con maggiore serenità il futuro, magari anche testando le più giovani”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ariete PVP stupita dalla sospensione: “È difficile da capire e da spiegare”

    Di Redazione
    Disorientati e stupiti. I massimi dirigenti dell’Ariete Prato Volley Project intervengono sulla decisione della Fipav di fermare gli allenamenti di Serie C e giovanili. Interventi pacati nei toni, ma che nella sostanza non possono nascondere la delusione e l’amarezza per una decisione che rischia di cancellare tutti gli sforzi fatti da famiglie, atlete, allenatori e dalle società stesse per rimanere in palestra in sicurezza.
    “Prendiamo atto della decisione della Federazione, come tutti – dice Fabio Galeotti, presidente dell’Ariete PVP –. Ci siamo allenati in situazioni di più grave emergenza sanitaria, lo abbiamo fatto lavorando duro per rispettare tutti i protocolli di sicurezza e adesso, quando pensavamo di essere vicini alla fine del tunnel, ci ritroviamo fermi. È difficile da capire e soprattutto da spiegare alle atlete. Siamo disorientati, abbiamo già programmato riunioni online con gli allenatori per capire come muoverci fino al 15 gennaio ma, ripeto, è un momento non facile. La paura è che a questo punto i campionati di C e delle giovanili non partano neppure. Essendo fermi fino al 15 gennaio non potremmo poi partire prima di un mese e questo accorcerebbe moltissimo i tempi per poter disputare un torneo con un minimo di credibilità”.
    “Ho sempre sostenuto che dovevamo fermarci prima – è la posizione di Massimo Becheri, presidente del Viva Volley –. Secondo me abbiamo continuato ad allenarci in base ad una errata interpretazione di quanto stabilito dagli ultimi DPCM in merito a quali tornei devono essere considerati di interesse nazionale. Penso che alcune federazioni si siano irritate per questo ed alla fine il CONI ha fermato tutto. Una volta scelta una linea, però, sarebbe stato giusto a questo punto andare avanti. Ci voleva chiarezza fin dall’inizio ed invece, decidendo cose diverse ogni settimana, si sono scaricate sulle società di base, sull’anello più debole, le tensioni presenti a livello nazionale“.
    “Con lo stop fino al 15 gennaio – continua Becheri – non so prevedere quando potremo riprendere ma certo non prima di un mese di buona preparazione. Tutto questo senza considerare le tante incertezze che stanno poi sorgendo sulle certificazioni. Pare infatti che se prima l’atleta eventualmente positivo poteva ritornare ad allenarsi e giocare con un semplice certificato, adesso, in base ai riscontri avuti nei campionati maggiori, sarà necessaria una visita medico agonistica approfondita arricchita da esami molto invasivi. Insomma, un ulteriore ostacolo alla ripartenza delle società minori“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ariete, Galeotti: “Noi siamo pronti a ripartire”

    Di Redazione
    La nota della Fipav giunta nella tarda serata di ieri ha riacceso la fiammella della speranza nel cuore di tutti gli appassionati di pallavolo. Via libera ai tornei di Serie C e ad Under 13, 15, 17 e 19.
    Una buona notizia che però non lascia sereno il Presidente Fabio Galeotti che, oltre all’evoluzione poco rassicurante della pandemia e quindi a possibili nuovi ed ancora più stringenti
    DPCM, vede nell’immediato altre incognite che potrebbero togliere nuovamente il sorriso agli amanti del volley.
    “Rimaniamo in attesa – dice il massimo dirigente dell’Ariete– Noi siamo pronti a ripartire con gli allenamenti ma dobbiamo attendere il via libera del Comune. Inoltre, se quella giunta da Roma è indubbiamente una buona notizia, sono ancora tante le incognite che vedo all’orizzonte ed è presto per dire se veramente potremo tornare in campo. Per adesso preferiamo quindi attendere ad esprimerci”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ariete PVP, Galeotti: “Manca un mese ed è presto per parlare di ripresa”

    Di Redazione
    Tra presente e futuro, tra protocolli e calendari. La Fipav regionale fa uscire i calendari provvisori del prossimo torneo ma questo distoglie solo parzialmente l’attenzione di Ariete e Viva dai problemi organizzativi inerenti il Covid. I protocolli che si sono susseguiti finora hanno sempre messo di fronte le società ad adempimenti importanti, quello vigente non fa eccezione ed il timore è che il prossimo possa essere ancora più stringente.
    “Il protocollo più recente per la disputa delle gare non è rassicurante – dice infatti il Presidente dell’Ariete Fabio Galeotti – Prevede incombenze pesanti per società e dirigenti. Un protocollo che assegna alla figura del covid manager grandi responsabilità e che ci impedirà di giocare due gare nella stessa giornata nel medesimo impianto. Rispetto a tante altre palestre, però, San Paolo presenta però una situazione certamente più gestibile. Manca però ancora un mese ed è presto per parlare di ripresa. Tutto dipenderà dall’evoluzione generale della situazione sanitaria del paese”.
    Avete dato uno sguardo ai calendari? “Alla luce di quanto detto, anche i calendari non sono molto significativi. Sulla carta abbiamo un inizio difficile ma quello che conta di più è appunto iniziare. Le ragazze si stanno allenando in serenità, abbiamo già fatto riunioni con i genitori delle giovanili e tutto, per adesso, procede bene”.
    Sulla stessa linea anche sul fronte Viva anche se il direttore sportivo Massimo Nuti, da uomo di campo, al calendario ha dato uno sguardo più che interessato.
    “Abbiamo un calendario molto difficile – dice infatti Nuti – Iniziare contro San Miniato non sarà certo semplice. Alla fine comunque le squadre vanno affrontate tutte e quindi ce ne facciamo una ragione. Le ragazze stanno bene. Sono ancora imballate dai carichi di lavoro ma è normale ad un mese dal via. Per quanto riguarda il protocollo è sicuramente molto stringente ma non sarà l’ultima versione e vediamo cosa ci attende in futuro. Per adesso possiamo dire che pone dei grossi limiti allo svolgimento di più gare nello stesso impianto e questo a sua volta non potrà non creare problemi di spazi palestra”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO