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    Diretta Francia-Italia europei di basket: dove vederla in tv

    BERLINO (GERMANIA) – Dopo la straordinaria vittoria contro la Serbia, l’Italbasket vuole continuare a sognare e alle 17.15, alla Mercedes-Benz Arena di Berlino, Germania, sfida la Francia per un posto in semifinale dell’Europeo. Gli azzurri vogliono fare un regalo al ct Gianmarco Pozzecco che domani compirà 50 anni. I transalpini appena dodici mesi fa hanno battuto l’Italia nei quarti dei Giochi Olimpici di Tokyo, dove poi conquistarono l’argento. Quello a disposizione dello storico coach Vincent Collet è un roster completo, capace di mixare alla grande i suoi campioni NBA, come Gobert e Fournier, alle stelle dell’Eurolega come Huertel e Yabusele. Sono ben 21 i precedenti solo guardando agli Europei: gli scontri diretti parlano leggermente in favore della Francia (11-10). Ma a far clamore, purtroppo per gli azzurri, sono i risultati recenti: nelle ultime 8 contese, i Blues si sono imposti per ben 7 volte a partire dal 1993. Servirà dunque un’altra impresa, lo sa bene coach Pozzecco: “La Francia è uno dei migliori team al mondo ed è una squadra diversa dalla Serbia, avendo a disposizione ancor più atletismo e più opzioni. Noi invece siamo l’Italia e continueremo a giocare il nostro basket, fatto di difesa dura, corsa e fiducia in attacco. Ormai abbiamo una nostra identità e vogliamo proseguire su questa strada. Noi continuiamo a coltivare il nostro sogno ma occorre fare un altro miracolo sportivo. Ciò che vedo io è che questa squadra sa emozionare come poche altre”.

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    Come vedere Francia Italia in tv e in streaming

    Francia Italia, quarto di finale degli Europei di basket, è in programma alle 17.15 alla Mercedes-Benz Arena di Berlino, Germania, e sarà visibile in diretta su Sky Sport Arena. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now, Eleven e sulla piattaforma Sky Go.  LEGGI TUTTO

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    La Spagna di Scariolo vola in semifinale ad Eurobasket: sfiderà la Germania

    BERLINO (Germania) – La Spagna è la prima semifinalista di Eurobasket 2022: la nazionale di Sergio Scariolo batte la Finlandia 100-90, ma mette le mani sulla partita solo alla fine del terzo quarto, dopo che la squadra di Tuovi era stata in vantaggio anche di 15 nel corso del primo tempo. A trascinare al successo gli iberici sono i due Hernangomez in campo, Willy con 27 punti e Juan con 15: decisivo anche l’ingresso in campo di Rudy Fernandez che con la sua esperienza guida gli spagnoli all’allungo decisivo con 11 punti. Non basta alla Finlandia il solito, immarcabile, Lauri Markkanen che chiude con 28 punti e 11 rimbalzi. A contendere un posto in finale agli iberici ci saranno i padroni di casa della Germania, che in un match giocato al limite della perfezione batte la stra-favorita Grecia 107-96. Decisivo il parziale tedesco di 20-1 ad inizio del terzo quarto, che sposta l’inerzia del match verso la squadra di coach Herbert. Sugli scudi per i tedeschi, che segnano 17 triple nel match, Schroder e Wagner con 26 e 19 punti, oltre che un solido Theis con 13 punti e 16 rimbalzi. Agli ellenici non basta il solito Giannis Antetokounmpo (espulso però a 5′ dalla fine per doppio antisportivo), autore di 31 punti, e i 18 punti di Larentzakis.  LEGGI TUTTO

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    La Spagna di Scariolo vola in semifinale ad Eurobasket: Finlandia ko

    BERLINO (Germania) – La Spagna è la prima semifinalista di Eurobasket 2022: la nazionale di Sergio Scariolo batte la Finlandia 100-90, ma mette le mani sulla partita solo alla fine del terzo quarto, dopo che la squadra di Tuovi era stata in vantaggio anche di 15 nel corso del primo tempo. A trascinare al successo gli iberici sono i due Hernangomez in campo, Willy con 27 punti e Juan con 15: decisivo anche l’ingresso in campo di Rudy Fernandez che con la sua esperienza guida gli spagnoli all’allungo decisivo con 11 punti. Non basta alla Finlandia il solito, immarcabile, Lauri Markkanen che chiude con 28 punti e 11 rimbalzi. LEGGI TUTTO

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    Eurobasket, Spagna prima semifinalista: battuta la Finlandia 100-90

    BERLINO (Germania) – Una vittoria più sofferta di quanto dica il risultato finale, quella della Spagna contro la Finlandia nel primo quarto di finale di Eurobasket 2022: la nazionale di Scariolo doma quella di Tuovi 100-90, ma mette le mani sulla partita solo al termine del terzo quarto, dopo che i finlandesi erano stati in vantaggio anche di 15 nel corso del primo tempo. Un successo firmato dai due Hernangomez in campo, Willy con 27 punti e Juan con 15: decisivo anche l’ingresso in campo di Rudy Fernandez che con la sua esperienza guida gli spagnoli all’allungo decisivo con 11 punti. Non basta alla Finlandia il solito, immarcabile, Lauri Markkanen che chiude con 28 punti e 11 rimbalzi: la Spagna è la prima semifinalista dell’Europeo.  LEGGI TUTTO

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    Spissu: “Io, calciatore mancato, adesso sogno con l’Italia”

    Dopo aver una prima fase a gironi in cui non aveva convinto, Marco Spissu è letteralmente esploso contro la Serbia, trasformandosi nell’eroe del match (22 punti, tutti pesantissimi ai fini del risultato finale). Il ct Pozzecco non ha mai dubitato delle sue qualità e, alla fine, il play azzurro ha risposto con una prestazione epica che resterà negli annali del basket italiano per sempre. A poche ore dalla sfida con la Francia, con in palio il pass per le semifinali dell’Europeo, il 27enne nativo di Sassari si gode il momento e guarda con ottimismo alla sfida con i francesi. Dopo una lunga gavetta, Marco Spissu è arrivato dove sognava di essere. L’azzurro è il colore che lo sta consacrando definitivamente e, lui per primo, non vuole che il sogno si interrompa proprio sul più bello.

    Spissu, si dice che lei avrebbe potuto diventare un calciatore professionista. E’ vero?

    «Da piccolo ho cominciato con il calcio, poi ci ho aggiunto il basket. Li ho coltivati entrambi e devo dire che anche a calcio me la cavavo bene».

    Chi sono stati i giocatori che l’hanno ispirato quando era piccolo?

    «Essendo di Sassari e giocando play, guardavo i grandi giocatori di quell’epoca in quel ruolo. Ricordo che, a quei tempi, c’era Travis Diener a Sassari. Lo studiavo, cercavo di capire come si muoveva…».

    Quando ha fatto il passo avanti che l’ha portata sino all’azzurro?

    «Non so quale sia stato il momento che mi ha fatto fare il salto definitivo. Ovunque ho giocato, è stato uno step importante per me: Bari, Casalpusterlengo, Reggio Calabria… Direi che è andata bene se sono qui a Berlino, a giocarmi un quarto di finale con la Francia (ride, ndr)».

    Come è andata l’esperienza in Russia all’Unics Kazan?

    «Mi sono trovato benissimo. Alla fine, sono andato lì per giocare a pallacanestro, quello mi interessava e quello era il mio obiettivo. Facevo la spola palazzetto-casa, casa-palazzetto. E’ stato molto formativo. Lo rifarei, anche se all’inizio ero un po’ scettico sull’andare a giocare lì. Alla fine si è rivelata una decisione azzeccata».

    Ma lei sarebbe dovuto andare a giocare a Malaga, giusto?

    «Come si dice: si chiude una porta e si apre un portone. Kazan significava giocare l’Eurolega da subito e, onestamente, era un mio obiettivo. Non potevo rifiutare un’opportunità del genere».

    Quindi l’esperienza all’estero la considera positiva per un giocatore italiano?

    «La volevo fare e l’ho fatta. Non è facile. Capisco che gli italiani si sentono più rilassati a restare in Italia, ma io ho fatto la borsa e sono andato. Ci ho provato e ci riproverò».

    E’ stato quattro anni a Sassari. All’inizio non deve essere stato semplice: sassarese, piccolino, magro… Conferma?

    «Vero, non è stato facile fare il profeta in patria. I difetti, in particolare, si amplificano se sei di casa. Quando però le cose vanno bene, come nel mio caso, non c’è emozione più bella che giocare davanti al tuo pubblico. Ci siamo tolti anche delle soddisfazioni. Ho dato tutto per quella maglia, come ho fatto ovunque sono stato ma, in quel caso, la senti di più tua».

    Ora, dopo aver firmato per Venezia, lei è protagonista all’Europeo. Come è andata la notte post Serbia?

    «Abbiamo fatto una cenetta tra di noi, in un ristorante. Personalmente, in camera, non riuscivo a prendere sonno. Troppa adrenalina in corpo. Credo che sia accaduto anche a tanti altri».

    E adesso, contro la Francia?

    «Ci vogliamo provare, sicuro. Nell’amichevole a Montpellier eravamo in fase di preparazione. Ora è tutta un’altra storia. C’è anche una rivincita in gioco, quella delle Olimpiadi, quando ci battè nei quarti…». LEGGI TUTTO

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    Eurobasket, la carica di Pozzecco: “Stiamo vivendo un sogno”

    “Futuro nella competizione? Abbiamo due opzioni, pensare o non pensare. La prima vuol dire che abbiamo la Francia, probabilmente la Slovenia ed eventualmente la Grecia”. Sono le parole del ct Gianmarco Pozzecco dopo il trionfo con la Serbia agli ottavi di Eurobasket ai microfoni di Sky. Il tecnico azzurro prosegue: “Quindi vuol dire affrontare Gobert, Doncic e Antetokounmpo. Dopo aver giocato con Jokic…dici poi mi sveglio tutto sudato. Quindi è meglio non pensare, fare in modo che questi ragazzi vivano l’entusiasmo e scendano in campo pensando di vivere un sogno e continuano a viverlo. Il sogno non è razionalità. Quindi non dobbiamo esserlo”. Poi sulla sua esplusione e sul suo carattere: “Cambiarlo? Mi auguro di sì, ma non perché necessito di un cambiamento ma perché mi piacerebbe vedere un arbitraggio un po’ più equilibrato. Gli arbitri sono capaci, possono sbagliare, secondo me hanno commesso qualche errore, come posso commetterlo io, come possono commetterlo i giocatori in campo”. “Mi auguro che con la partita con la Francia – prosegue – sia più equilibrata da questo punto di vista ma sono sicuro che sarà così”.  LEGGI TUTTO

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    Eurobasket, Pozzecco: “Dobbiamo continuare a vivere il sogno”

    “Cambiare il mio carattere? Mi auguro di sì, ma non perché necessito di un cambiamento ma perché mi piacerebbe vedere un arbitraggio un po’ più equilibrato. Gli arbitri sono capaci, possono sbagliare, secondo me hanno commesso qualche errore, come posso commetterlo io, come possono commetterlo i giocatori in campo”. Sono le parole del ct Gianmarco Pozzecco dopo il trionfo con la Serbia agli ottavi di Eurobasket ai microfoni di Sky. “Mi auguro che con la partita con la Francia – prosegue – sia più equilibrata da questo punto di vista ma sono sicuro che sarà così”. 
    “Dobbiamo vivere un sogno”
    Sul possibile percorso futuro nel torneo: “Abbiamo due opzioni, pensare o non pensare. La prima vuol dire che abbiamo la Francia, probabilmente la Slovenia ed eventualmente la Grecia. Quindi Gobert, Doncic e Antetokounmpo. Dopo aver giocato con Jokic…dici poi mi sveglio tutto sudato. Quindi è meglio non pensare, fare in modo che questi ragazzi vivano l’entusiasmo e scendano in campo pensando di vivere un sogno e continuano a viverlo. Il sogno non è razionalità. Quindi non dobbiamo esserlo”. LEGGI TUTTO