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    Enrico Pilotto: “Si torna sempre dove si è stati bene”

    Enrico Pilotto
    Certi amori non finiscono, ma fanno dei giri immensi e poi ritornano. Tra i protagonisti della storica promozione in Serie A firmata ShedirPharma Sorrento nella doppia sfida contro Palermo a giugno del 2021, è rimasto anche nella stagione successiva, pur non godendo appieno del calore della tifoseria a causa del temporaneo esilio ad Agerola. 173 punti con 7 ace e 40 muri, infiammando i tifosi con tutto il suo entusiasmo e la sua dirompente esplosività. Nell’estate del 2022 sale in A2 vicino casa a Motta di Livenza, dove chiude con il miglior rendimento assoluto nella seconda categoria nazionale (111 punti e 27 muri), ed un best-score di 11 punti, 1 ace e 3 monster blocks nel 3-1 in rimonta su Bergamo. Dopo una sola annata, la sua strada si ricongiunge con quella del sodalizio sorrentino: torna il maglia biancoverde il centrale ENRICO PILOTTO!
    Sei stato tra i protagonisti della promozione in A3 della ShedirPharma Sorrento, e dopo un anno trascorso a Motta vicino casa, ritorni in costiera dove hai lasciato tanti bei ricordi. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, per vestire nuovamente i colori biancoverdi?
    “Dice un famoso proverbio che si torna dove si è stati bene, ed è proprio questo ad avermi portato nuovamente a Sorrento. Il presidente Ruggiero mi ha illustrato i suoi obiettivi ambiziosi, e non ho esitato a sposare un progetto che mi ha subito affascinato”.

    Da Motta ti seguirà in questa avventura anche Cavasin. Avete parlato, e quanto è importante conoscervi ed essere già affiatati in un roster che si appresta ad essere completamente rivoluzionato rispetto a quando sei partito?
    “Con Cavasin ho condiviso l’ultima stagione a Motta, ed allo stesso tempo ho già giocato anche con altri ragazzi che comporranno il nuovo roster. Conoscersi ed  essere affiatati migliora il gruppo-squadra, e sarà importante remare tutti fin da subito in un’unica direzione”.

    Al terzo anno in Serie A, la società punta ad un ulteriore salto di qualità per affermarsi stabilmente nel mondo del professionismo. Con quanti stimoli ed ambizioni ti prepari ad affrontare il prossimo campionato?
    “Voglia e grinta ci sono tutte per dare più del massimo sia in palestra che in partita. Il presidente è molto carico, la società sta seguendo un percorso ambizioso, e puntiamo disputare un campionato di alta classifica”.
    Quanta voglia c’è di ritrovare il tuo pubblico, e soprattutto il calore del PalAtigliana che non hai potuto vivere in pieno a causa dell’esilio ad Agerola?
    “Può sembrare una frase fatta, ma già pregusto il calore di un PalAtigliana strapieno di amore per questi colori. Nell’anno della promozione c’erano ancora le restrizioni dovute alla pandemia, mentre all’esordio in Serie A3 le partite casalinghe si disputavano ad Agerola, e la distanza ha inevitabilmente pesato tantissimo. Giocare in un impianto pieno, con la gente che ti acclama e supporta, è adrenalina pura”.
    Che campionato ti aspetti? Hai l’impressione che sarà ancora più tosto ed equilibrato?  
    “Non sarà un campionato facile. Dovremo avere fiducia nell’allenatore, giocare con la testa mantenendo sempre alto il livello di concentrazione, e sono certo che i risultati verranno da sé”. LEGGI TUTTO

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    Enrico Pilotto a Motta di Livenza: “Il posto giusto per tornare al Nord”

    Di Redazione Enrico Pilotto, centrale di 198 cm, sarà il rinforzo in zona tre della HRK Diana Group Motta per la prossima stagione. Il centrale di Camposampiero (Padova), classe 1998 cresce nelle giovanili di Treviso ma fa il salto in Serie A2 a Castellana Grotte, nella stagione 2017-2018. Rimane in Puglia per due stagioni prima di approdare nel Lazio, a Sabaudia, in Serie A3. Nella stagione 2020-2021 accetta di scendere in Serie B, alla Folgore Massa, con la quale centra la promozione in A3 e poi partecipa alla categoria superiore nella stagione successiva, chiudendo il campionato al nono posto. “Ho sempre sentito parlare molto bene di Motta – sono le prime parole del centrale – e come mio primo anno al Nord mi sembrava la meta adatta per un’ottima esperienza pallavolistica. Ovviamente mi sono informato con i vecchi compagni di squadra di Treviso (Albertini, Gionchetti e Saibene sono passati da Motta, Santi e Battista vi giocano tuttora, n.d.r.) e non ho avuto dubbi su cosa fare“. Pilotto ritrova anche la A2 dopo qualche anno dall’esperienza a Castellana: “Mi aspetto di rivivere le emozioni e la pressione di un campionato che quest’anno sarà davvero difficile. Ovviamente darò il meglio di me per ritagliarmi un posto da titolare. Non vedo l’ora di iniziare la preparazione: le mie vacanze le sto passando tra lavoro e palestra, perché voglio arrivare il più in forma possibile“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Enrico Pilotto: “Puntiamo a divertirci, e dimostrare di poter starci in categoria superiore”

    Per il primo, storico campionato di Serie A3, la Folgore riparte dalla conferma dei suoi uomini più importanti. Elasticità ed esplosività nei 3 metri, oltre all’innato senso del tempo che rendono i suoi attacchi centrali sempre difficili da leggere. Insieme a Michele Deserio, confermatissimo anche il compagno di reparto Enrico Pilotto. Classe ’98, stiloso ed estroverso, veneto di nascita ma sempre più un massese acquisito all’interno di un gruppo che lo ha fatto subito sentire come a casa.
    Al primo anno con la Folgore, hai subito conquistato una promozione recitando un ruolo da protagonista. Ti aspettavi un impatto così forte e qual è stato il segreto?
    “Onestamente avevo buone sensazioni, perché fin dal primo momento ho sempre avuto piena fiducia nella forza della squadra. Quando ho messo piede per la prima volta al Palatigliana non conoscevo tutti, ma sapevo che la società aveva costruito un roster importante per ambire a traguardi ambiziosi. Abbiamo fatto un’annata praticamente perfetta, e la conquista della Serie A è stata il giusto e meritato epilogo”.
    Dopo una stagione disputata ad altissimi livelli, tante società hanno bussato alla tua porta. Cosa ti ha convinto a continuare il percorso in maglia biancoverde?
    “Le offerte non sono mancate, ma l’ottimo rapporto con la proprietà e la splendida intesa con compagni e supporters, han giocato un ruolo importante nella mia scelta di restare. Spero che questa stagione si possa giocare finalmente con i palazzetti almeno parzialmente aperti, perchè la spinta che i tifosi ci han dato nelle due finali play-off è stata fantastica”.
    Con il tuo compagno di reparto Michele Deserio si è subito instaurata una grande intesa. Il muro-difesa ha funzionato molto bene nel corso della stagione: come si è creato il giusto amalgama per essere devastanti nei 3 metri?
    “Con Michele è bastato un attimo per trovarsi. Son stati sufficienti i primi allenamenti per trovare un’intesa che ha giocato sicuramente un ruolo cruciale. Da lui ho imparato tantissimo: è un ragazzo d’oro, sa quello che fa, è veramente forte e sarà davvero un piacere riprendere da dove ci siamo fermati non più tardi di qualche mese fa”.
    Quali sono le tue aspettative per il primo, storico campionato di A3 targato Folgore Massa?
    “Puntiamo sicuramente a divertirci, e dare del nostro meglio per dimostrare di poter stare in categoria superiore. Siamo consapevoli che l’asticella si alzerà sensibilmente: troveremo squadre con budget diversi dal nostro, ma venderemo cara la pelle su ogni campo, provando anche a togliere qualche punticino alle corazzate del girone”.
    In questa stagione l’obiettivo dichiarato è la salvezza. Quanto sarebbe importante rivedere stabilmente il pubblico, per avere ulteriore carica in tante gare che andranno punto a punto?
    “Posso dire senza timore di essere smentito, che nel nostro caso il pubblico influisce per il 70% sulla prestazione all’interno del taraflex. Speriamo di poter sentire nuovamente cori e tamburi, che per noi rappresentano il settimo uomo in campo”. LEGGI TUTTO

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    Enrico Pilotto continua con la Folgore: “Per salvarci ci serve il pubblico, settimo uomo”

    Di Redazione Per il primo, storico campionato di Serie A3, la Folgore riparte dalla conferma dei suoi uomini più importanti. Elasticità ed esplosività nei 3 metri, oltre all’innato senso del tempo che rendono i suoi attacchi centrali sempre difficili da leggere. Insieme a Michele Deserio, confermatissimo anche il compagno di reparto Enrico Pilotto. Classe ’98, stiloso ed estroverso, veneto di nascita ma sempre più un massese acquisito all’interno di un gruppo che lo ha fatto subito sentire come a casa.  Al primo anno con la Folgore, hai subito conquistato una promozione recitando un ruolo da protagonista. Ti aspettavi un impatto così forte e qual è stato il segreto? “Onestamente avevo buone sensazioni, perché fin dal primo momento ho sempre avuto piena fiducia nella forza della squadra. Quando ho messo piede per la prima volta al Palatigliana non conoscevo tutti, ma sapevo che la società aveva costruito un roster importante per ambire a traguardi ambiziosi. Abbiamo fatto un’annata praticamente perfetta, e la conquista della Serie A è stata il giusto e meritato epilogo”. Dopo una stagione disputata ad altissimi livelli, tante società hanno bussato alla tua porta. Cosa ti ha convinto a continuare il percorso in maglia biancoverde? “Le offerte non sono mancate, ma l’ottimo rapporto con la proprietà e la splendida intesa con compagni e supporters, han giocato un ruolo importante nella mia scelta di restare. Spero che questa stagione si possa giocare finalmente con i palazzetti almeno parzialmente aperti, perchè la spinta che i tifosi ci han dato nelle due finali play-off è stata fantastica”. Con il tuo compagno di reparto Michele Deserio si è subito instaurata una grande intesa. Il muro-difesa ha funzionato molto bene nel corso della stagione: come si è creato il giusto amalgama per essere devastanti nei 3 metri? “Con Michele è bastato un attimo per trovarsi. Son stati sufficienti i primi allenamenti per trovare un’intesa che ha giocato sicuramente un ruolo cruciale. Da lui ho imparato tantissimo: è un ragazzo d’oro, sa quello che fa, è veramente forte e sarà davvero un piacere riprendere da dove ci siamo fermati non più tardi di qualche mese fa”. Quali sono le tue aspettative per il primo, storico campionato di A3 targato Folgore Massa? “Puntiamo sicuramente a divertirci, e dare del nostro meglio per dimostrare di poter stare in categoria superiore. Siamo consapevoli che l’asticella si alzerà sensibilmente: troveremo squadre con budget diversi dal nostro, ma venderemo cara la pelle su ogni campo, provando anche a togliere qualche punticino alle corazzate del girone”. In questa stagione l’obiettivo dichiarato è la salvezza. Quanto sarebbe importante rivedere stabilmente il pubblico, per avere ulteriore carica in tante gare che andranno punto a punto? “Posso dire senza timore di essere smentito, che nel nostro caso il pubblico influisce per il 70% sulla prestazione all’interno del taraflex. Speriamo di poter sentire nuovamente cori e tamburi, che per noi rappresentano il settimo uomo in campo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO