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    EnergyTime Spike Devils, Consonni libero rossoblù

    Con gli EnergyTime Spike Devils Campobasso ha avuto modo di confrontarsi in due circostanze ai playout per quelle che sono state due gare molto intense, sia in Brianza che nello scenario del PalaVazzieri.
    Ora, Luca Consonni ventunenne libero milanese di 185 centimetri, dopo tre stagioni a Brugherio, si tufferà su quest’esperienza molisana ed è pronto a farlo con «grande spirito anche perché questa sarà la mia prima esperienza lontano da casa. Farlo con determinazione è il miglior modo, a mio avviso, per affrontare un percorso del genere. Voglio dare il meglio di me sin da subito, così da ambientarmi al meglio».
    Tornando sulle due sfide del 5 aprile e del 3 maggio, l’ultimo innesto in casa rossoblù ricorda come «gli Spike Devils siano stati squadra che mi ha fatto una gran bella impressione nel novero di quanto fatto nel girone per la salvezza. Ci hanno messo pienamente i bastoni tra le ruote ed hanno dato il massimo per raggiungere l’obiettivo e questo mi ha impressionato positivamente».
    Altri due aspetti, poi, sono ben presenti nella mente di Consonni. «Senz’altro l’opposto Morelli, un avversario tosto, sia tecnicamente che caratterialmente. L’essere in squadra assieme ora potrà darmi unicamente ulteriori stimoli e potrà consentirmi di averlo come punto di riferimento per prendere spunto dalla sua grinta e dalla sua determinazione in campo. Ho apprezzato, poi, con forza la sagacia tattica di coach Bua e le sue indicazioni ai suoi in battuta, in grado di metterci in difficoltà, ulteriore segnale delle sue qualità», aggiunge.
    Nelle prime sensazioni del nuovo libero campobassano c’è anche un pensiero speciale per il pubblico di fede rossoblù.
    «La gente di Campobasso, nel match di ritorno, si è fatta sentire e non poco ed ha giocato un ruolo chiave. Sono stati molto calorosi e quello si è sentito, del resto al Sud le partite si vivono con grande trepidazione».
    Entrando nel suo mood da libero, Consonni argomenta: «Mi devo costruire ancora bene nel mio ruolo, non essendo ancora un veterano. Il mio fondamentale del cuore? Senz’altro la ricezione che è uno dei miei riferimenti in campo. Cerco di prendere sempre campo soprattutto sulle battute difficili così da liberare gli attaccanti di mano per il loro lavoro a rete».
    Infine, il nuovo arrivato in casa campobassana formula una promessa particolarmente impattante: per l’ambiente rossoblù in primis, ma anche (e soprattutto) per se stesso. «Alla società e ai tifosi dico che sin dal primo giorno di preparazione ci metterò il massimo dell’impegno anche perché sono convinto che il progetto offerto da Campobasso sia uno dei più appetibili che si possa trovare in giro e vorrei sfruttare al meglio quest’occasione anche per essere notato in prospettiva e potermi proiettare su A2 o Superlega. Personalmente, invece, mi piacerebbe crescere e mettermi in mostra in quello che è il percorso che ho iniziato da poco. L’ho fatto nel girone settentrionale, voglio dimostrare anche in quello meridionale le mie caratteristiche così da proiettarmi al meglio sulle opportunità che le mie qualità potranno fornirmi in prospettiva futura».
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    EnergyTime Spike Devils, in banda il ligure Graziani

    La terza ufficializzazione, la prima new entry per il 2025/26. Gli EnergyTime Spike Devils Campobasso pescano dal Sarroch uno dei propri laterali per la loro seconda stagione nella Serie A3 Credem Banca.
    Nello specifico, alla corte del tecnico Giuseppe Bua, arriva lo schiacciatore Alessandro Graziani. Elemento classe 1991 di 193 centimetri il giocatore ligure ha, dalla sua, un lunghissimo curriculum in A3 – le ultime sei stagioni tra Sabaudia, Portomaggiore, Belluno con due tornei consecutivi, Acqui Terme (un torneo e mezzo) e Sarroch – con anche un’annata in A2 a Siena e tanta cadetteria.
    Di fatto, quella campobassana, per il laterale, sarà così la tappa più a Sud della propria rilevante carriera. «È un cambio di prospettiva non da poco – confida il diretto interessato – ma il club ci ha messo poco a convincermi. Mi hanno cercato già alla fine del campionato e poi il fatto di sapere che avrei avuto come compagno di squadra un opposto del calibro di Morelli ha fatto il resto. Lo ha affrontato tante volte da avversario ed è un giocatore cui dà molto fastidio perdere. Sono certo che giocare assieme potrà farci solo bene e ci divertiremo un sacco. Poi, sono contento del progetto interessante messo in piedi dal club. La mia esperienza mi porta a guardare con attenzione ogni singola proposta e devo dire che, con gli anni, penso di aver sviluppato i giusti riferimenti per riconoscere i lavori fatti bene. Per questo devo dire che, sin dall’inizio, ho ricavato ottime impressioni dal club e son certo che sarà un’utile occasione per me di ripartire di slancio da una stagione un po’ tribolata che sono riuscito a raddrizzare con esperienza e determinazione. Mi auguro di ritrovare la necessaria serenità in Molise perché so che ce ne sono tutte le possibilità. Voglio tornare ad essere protagonista pienamente. Gli obiettivi? Al momento non sono definiti, ma la mia esperienza non mi porta a sbilanciarmi nei pronostici perché spesso, basti pensare a quanto accaduto a Belluno o Mantova per rimanere in questa categoria, sono fallaci, ma, con certezza, posso dire che chi lavorerà meglio raccogliere frutti. Non conosco pienamente il girone del centrosud, ma con certezza posso dire che sarà bello scoprire nuove prospettive».
    Da schiacciatore, se nei primi anno della carriera, l’ultimo innesto in casa EnergyTime era elemento molto votato ai fondamentali d’attacco, ora «col passare degli anni e temprato anche da tante battaglie credo di essere maggiormente quello che si definisce un elemento di equilibrio, provando ad essere tecnico e presente in ogni aspetto. Personalmente, però, al di là della questione tattica, per me la vicenda umana è fondante e quello che posso dire è che, da parte mia, ci sarà la massima disponibilità verso gli elementi del nostro organico, in particolare i più giovani, così da essere anche di supporto al nostro allenatore. Indubbiamente, gradirei, numeri alla mano, tornare ad essere un riferimento e far sì che gli addetti ai lavori prendano in considerazione il mio percorso».
    Un messaggio arriva anche per i sostenitori di fede rossoblù. «So che seguono e sono molto vicini alla squadra e questo non può farmi che piacere. I tifosi veri sono quelli che ti sono accanto sia quando si vince sia quando ti capitano i momenti meno felici e questo so che a Campobasso è un vero fattore. Io sono un passionale e questo non può che rendermi felice. Non voglio fare loro promesse: ma posso dire che il mio impegno sarà massimale dal primo all’ultimo giorno e in qualsiasi aspetto io possa dare una mano, ci sarò, cercando di essere professionista a 360 gradi».
    Aspetti di non poco conto in un’A3 sempre più in ascesa tecnicamente. «Ci sono diversi elementi della Superlega che entrano in questo contesto è vero, ma io guardo prima di tutto ai giovani che da qui salgono in A2 o nella massima serie. Con certezza, sul campo il movimento si difende al meglio e questo è un campionato blasonato dove occorre sempre dare il massimo».
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    EnergyTime Spike Devils, Del Fra campobassano dentro

    Quella in arrivo sarà la sua quarta stagione coi colori rossoblù, ormai una ‘seconda pelle’ per il regista vastese.
    Tra Antonio Del Fra e gli EnergyTime Spike Devils Campobasso c’è un rapporto solido, strettissimo con l’obiettivo, come conferma il palleggiatore abruzzese, di «fare ulteriormente qualcosa di buono. Questo club ha fatto la storia vincendo il torneo di serie B e la Coppa Italia di categoria, poi, nell’ultimo torneo, nel proiettarsi in A3, un cambio di prospettiva non indifferente, c’è stato l’adattamento alla categoria e, complice anche un mercato partito in ritardo per forza di cose, ha dovuto apprendere e in fretta, ma abbiamo centrato la salvezza, acquisito nuove informazioni e tutto il percorso portato avanti è stato occasione di esperienza e bagaglio in prospettiva così da ripartire nella migliore maniera possibile».
    Nuovi capitoli, ma una certezza incrollabile: la vicinanza dei supporter rossoblù. «Il pubblico di Campobasso è qualcosa di unico. Al di là dei risultati che, in una prima fase, tardavano ad arrivare, i tifosi ci sono stati sempre accanto e quando non arrivano gli exploit è facile che possa insorgere un piccolo distacco. Loro, invece, sono rimasti lì sulle tribune ad incitarci e questo, per un giocatore, è un segnale particolarmente rilevante».
    Poi, tornando sull’ultima stagione, aggiunge: «Abbiamo offerto una gran bella dimostrazione delle nostre qualità nei playout, perché quando eravamo di fronte ad un’unica opzione abbiamo virato con forza sul percorso da intraprendere, dando vita alle nostre gare. Sapevamo che i risultati erano importanti e siamo stati bravi a prenderci gli spunti opportuni durante la stessa stagione regolare, quando magari più di qualcuno non credeva che potessimo arrivare ad un simile obiettivo. La salvezza per la città è un traguardo ingente perché un piccolo capoluogo di regione come Campobasso ha ben tre serie A in discipline differenti e questo è un aspetto più da metropoli che da piccola città».
    Al pari del compagno di squadra Morelli, anche per Del Fra il successo a Brugherio «ha rappresentato una tappa fondante in vista del traguardo, ma in generale, anche nelle gare perse, tutto il nostro atteggiamento nei playout è stato differente perché siamo scesi in campo con ben altra mentalità consapevoli che, nella pallavolo, bastano un paio di palloni per cambiare il corso della partita».
    Proiettandosi su se stesso, per il torneo 2025/26, il regista rossoblù auspica «di poter dare tutto il mio contributo alla causa. La scorsa stagione è stata per me un’occasione di grande crescita che mi ha consentito di esprimermi al meglio. La speranza è quella di poter essere parte di un gruppo affiatato perché quello è l’aspetto più importante e ti porta a vivere al meglio gli impegni agonistici in cui puntare a far entusiasmare il pubblico. Più in generale, mi auguro, forte anche dell’esperienza in categoria nell’ultima stagione, di poter crescere ulteriormente».
    Con certezza, dall’alto del suo lungo percorso in rossoblù, al pari degli altri elementi confermati Del Fra sarà un ‘ago della bilancia’ anche nella definizione del gruppo.
    «Ben conosciamo la realtà, l’ambiente e la dirigenza, che per noi sono già una seconda famiglia, e son certo che riusciremo a dar vita ad un gran bel rapporto con tutti loro che ci sono sempre vicini e rappresentano una parte importante del nostro percorso», chiosa.
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    EnergyTime Spike Devils, non cambia il bomber: resta Morelli

    Il suo apporto – soprattutto nei playout – è stato determinante e decisivo. Ma anche, dal suo arrivo in corsa, è cresciuto sempre più, ritrovando intesa e sintonia sul campo.
    Di fatto, così, la conferma era già in rampa di lancio da prima della conclusione del torneo. Michele Morelli, il bomber degli EnergyTime Spike Devils Campobasso, sarà uno dei riferimenti assoluti del gruppo rossoblù anche per la prossima stagione.
    Quello che, per molti tifosi ed addetti ai lavori, era un ‘atto dovuto’ è accolto con grande soddisfazione dal diretto interessato.
    «Era un aspetto pronosticato – ci scherza su il laterale – ed una decisione arrivata già da un po’, di fatto era una notizia ormai nell’aria. Che dire, sono orgoglioso e particolarmente felice di far parte di una realtà che per me, a tutti gli effetti, è una famiglia, un posto dove mi trovo bene ed in cui volevo rimanere con tutte le mie forze».
    Poi, il giocatore entra su quella che è stata l’ultima stagione. «L’avvio è stato segnato dalla ripresa perché era da un anno e mezzo che avevo smesso e ripartire non è mai semplice, a maggior ragione quando ci sono delle situazioni intricate a livello di risultato. Ma Peppe (il tecnico Bua, ndr) con me è stato fantastico. Mi ha voluto e mi diceva in ogni momento di stare tranquillo e che sarei venuto fuori, rivelandomi decisivo ai playout. Me l’avrà ripetuto un milione di volte e dentro di me questo discorso ha fatto breccia e mi ha reso particolarmente fiducioso, anche perché salivo man mano di rendimento e le prestazioni erano costanti, tanto che l’ho sentito io per primo ed il momento in cui è venuto fuori con ancora più forza è stato in occasione del primo set perso con Brugherio. Lì mi sono detto che non potevamo cedere anche in quella gara in esterna e che dovevamo cominciare a vincere lontano da Campobasso e mi sono messo la squadra sulle spalle e questo ci ha consentito di arrivare alla salvezza prima possibile in un’annata con tante situazioni sospese per via di dinamiche e vicende ben conosciute alla piazza».
    A Campobasso, tra l’altro, si è visto un giocatore che – per considerare quello che è stato il periodo trentino di Morelli – aveva le qualità di bomber del calibro di Štokr o Sokolov, ossia elementi in grado di realizzare tanti punti, ma pronti a calamitare ancora più palloni su di sé.
    «Quando ricevi tanti palloni – la teoria di Morelli – è anche più facile giocare bene e, personalmente, ringrazio chi mi ha dato tanta fiducia. Per mia indole e caratteristica poter attaccare tanto mi carica, e non poco. E direi che, alla fine, ci siamo presi il doppio delle soddisfazioni perché il risultato ottenuto vale il doppio, a fronte anche di tanti che ci davano spacciati nel girone di ritorno in cui venivamo guardati con sufficienza, tante volte, da altri competitor. Abbiamo dimostrato di avere qualità, di saper uscire fuori dalle difficoltà perché magari perdi e soffri, ma quando esulti lo fai doppiamente. E, in prospettiva, si sta lavorando per allestire qualcosa di buon livello per non avere sofferenze come in parte della scorsa stagione».
    Del resto, Campobasso è nel cuore del giocatore pugliese, che ha creato un legame solido ed indissolubile con la tifoseria di fede rossoblù.
    «La gente del capoluogo è speciale e si è creata una sintonia unica con loro e questo mi fa molto piacere. Caratterialmente, so bene di non essere una persona semplice, però aver ricevuto così tanto affetto ed una benevolenza unica e sentire il pubblico così legato a me mi ha trasmesso emozioni uniche e a loro faccio una promessa. Quello della scorsa stagione era un Michele in ripresa, nel 2025/26 potrete vedere all’opera il vero Michele».
    Un giocatore in grado di ‘stare in Paradiso a dispetto dei santi’, ossia – fuor di metafora – di essere un opposto in grado di passare con continuità al di là di un’altezza da ‘normotipo’ (195 centimetri) nel regno dei ‘picchiatori’ alti oltre i due metri.
    «Il mantra di quella che è stata una davvero felice carriera per me è stato quello, ossia saltare più in alto e lavorare con continuità, anche sfruttando le mani del muro avversario senza perdermi d’animo mai. Personalmente, poi, mi sento ancora di dover dare tanto a questo universo. Personalmente, non invidio nulla ai bomber di duecento e passa centimetri perché, con la gestione mentale e con la manualità dei colpi impari tanto ed i 34 anni mi hanno insegnato questo ed altro».
    «In tal senso – prosegue con un’efficace ‘freddura’ – voglio ringraziare coach Bua che ha parlato di squadra giovane come caratteristica base per il torneo che verrà».
    Poi, in merito agli obiettivi da raggiungere, chiosa: «Non mi va di fare grandi proclami, però posso dire che faremo di tutto per recitare un ruolo da outsider. Abbiamo una buona squadra ed un club che ha investito con oculatezza sul mercato per riuscire a fare il salto di qualità. Da parte mia, come sempre, posso promettere il massimo impegno e poi questa sarà una stagione diversa anche perché, senza nulla togliere al 77, torno al mio numero di maglia abituale (ossia l’1, ndr). Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. In estate si sentono tanti proclami di grandi squadre e di team con tanta organizzazione, ma solo i risultati e le partite poi ti restituiscono la misura di quanto fatto in fase di programmazione».
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    EnergyTime Spike Devils, confermato il tecnico Bua

    La sua conferma era di dominio pubblico sin dalla fine dello scorso mese di aprile, con l’approssimarsi cioè della chiusura dei playout della Serie A3 Credem Banca.
    Da quel momento – in sinergia con la società – il tecnico Giuseppe Bua ha lavorato sodo per mettere in piedi l’organico per la stagione 2025/26.
    «Stiamo lavorando sodo – conferma il diretto interessato per dar vita ad un roster particolarmente competitivo».
    Nomi, al momento, non arrivano da parte del trainer che, però, è pronto a delineare quelle che saranno le caratteristiche base a suo avviso della stagione in arrivo.
    «Rispetto all’ultima stagione, l’obiettivo è quello di dar vita ad una squadra unita ed aggressiva ed è per questo che ci siamo soffermati su giocatori con delle caratteristiche ben precise: giovani sì, ma al tempo stesso con grande carattere».
    Se possibile – come testimoniato anche dai primi annunci di competitor come Gioia del Colle – il livello della terza serie nazionale sotto rete si alzerà ulteriormente con il torneo in arrivo.
    «Sarà un campionato difficile – concorda Bua – con almeno tre o quattro squadre nel raggruppamento centromeridionale che si stanno conformando per il salto di categoria. Con certezza, posso dire che non ci saranno squadre ‘cuscinetto’ e che, in ogni gara, occorrerà dare il massimo».
    Del resto, con un format a ventiquattro e due gironi da dodici in avvio ed una previsione di sei retrocessioni ci sarà da battagliare, ma, sul versante rossoblù, si è lavorato per essere pronti, sin da subito, a proiettarsi su di un traguardo ben preciso. «C’è una situazione più serrata che renderà il campionato ancora più intricato, ma pensiamo di aver lavorato bene per garantire di dar vita ad una squadra che possa stare fuori dalla zona calda e vedremo poi quel che succederà».
    In particolare, come priorità nell’assemblaggio del gruppo, i tifosi rossoblù potranno vedere un organico «che si proponga con forza all’attacco ed in prima linea, che metta pressione sin dal primo tocco, ossia la battuta, che sia coeso ed unito con una chiara identità di battaglia, così da emergere come qualità anche nella correlazione muro-difesa».
    Tanto più perché – dopo quella che è stata la prima stagione di ambientamento dalla B all’A3 – dalla prossima, per il club del capoluogo di regione, non si può far altro che crescere.
    «L’abbrivio è sempre quello legato al rendersi conto del dove si è, poi, una volta compreso come muoversi, non si può far altro che migliorare anche per non ripetere gli stessi errori nella gestione complessiva, figli unicamente di inesperienza».
    In tal senso, Bua è pronto a garantire agli appassionati campobassani (e molisani), pronti nuovamente a seguire le gesta del team e a sostenerlo durante tutto il corso della stagione, la conformazione di un organico con basi ben salde per tutta la stagione «con l’ulteriore peculiarità di una grande qualità complessiva che consenta anche di tenere alto il livello dell’allenamento così da arrivare al meglio ad ogni confronto cui saremo chiamati».
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    EnergyTime Spike Devils Campobasso, stop al tie-break

    GAIA ENERGY NAPOLI 3
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS CAMPOBASSO 2
    (25/20, 22/25, 25/17, 22/25, 15/10)
    NAPOLI: Darmois 17, Dotti 1, Lugli 15, Starace 14, Saccone, Leone 2, Volpe (L2); Martino 10, Sportelli 8, Sangiovanni, Ardito (L). Ne: Lanciani. All.: Angeloni.
    CAMPOBASSO: Diana 14, Diaferia 21, Margutti 1, Orazi 2, Del Fra, Rescignano 11, De Nigris (L2); Giani 12, Ursillo 1. Ne: Fabi, De Jong, Morelli e Calitri (L). All.: Bua.
    ARBITRI: Pescatore e Bonomo (Roma).
    NOTE: durata set 22’, 27’, 23’, 24’ e 14. Napoli: battute vincenti 3, battute sbagliate 24, muri 7. Campobasso: bv 4, bs 22, m 6.

    Termina con una sconfitta al tie-break (ma con un punto comunque nel carniere) che rinsalda il secondo posto nella poule salvezza con uno score complessivo di quattordici punti il sestetto rossoblù degli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
    In casa del Gaia Energy Napoli, i rossoblù con una conformazione in alcuni momenti naïf riescono a dare buone indicazioni al proprio tecnico Bua  che tiene in campo le proprie seconde linee ed ha risposte di rilievo da un po’ tutti gli interpreti scesi in campo.
    Con in campo Del Fra e Diaferia nella diagonale palleggiatore-opposto, Diana quale centrale e De Nigris nelle vesti di libero, giocatori sinora meno utilizzati, accanto al tandem degli schiacciatori Margutti e Rescignano ed al centrale Orazi, i rossoblù riescono a partire meglio e ad avere l’inerzia dalla loro anche di tre lunghezze (9-12 prima, 11-14 poi) a fronte anche di alcuni rientri dei partenopei. Che, sul finale di parziale, riescono a fuggire e vanno a prendersi il parziale sul punteggio di 25-20.
    Nel secondo parziale si procede all’insegna dell’equilibrio con i rossoblù che poi prendono tre lunghezze di margine sul 16-19. Il margine si mantiene di due lunghezze per i campobassani che arrivano sino al +4 sul 18-22 con Giani in campo nell’insolito ruolo di schiacciatore. Diana si fa sentire al centro, c’è spazio anche per Ursillo ed i rossoblù si impongono 25-22, pareggiando il conto set proprio con l’ultimo punto dello stesso giocatore.
    Nel terzo parziale partono forte i partenopei, ma i rossoblù provano a rispondere colpo su colpo. I partenopei volano sul 14-9 e mantengono il margine di cinque lunghezze anche sul 21-16, aumentandolo a sette lunghezze sul 24-17 e centrando il parziale al primo set point (25-17).

    Nel quarto set i partenopei provano a chiudere i conti, ma i rossoblù riescono a rispondere colpo su colpo trovandosi pari al raggiungimento di quota sedici. Giani continua ad essere particolarmente performante in attacco ed è Rescignano a portare avanti i campobassani sul 21-20. Un errore dei partenopei vale il +2 dei rossoblù (22-20), Un muro rossoblù vale il +3, margine di set point con cui i molisani arrivano sul 24-21 con Diaferia che, da posto quattro, chiude il parziale sul 25-22, pareggiando nuovamente i conti in tema di parziali e conducendo al tie-break.
    Il quinto parziale parte all’insegna dell’equilibrio, poi Napoli fugge (7-3) e Campobasso si riporta a meno uno (7-6). Al cambio di campo Napoli è avanti di due (8-6) ed arriva sino al +4 del 10-6. Bua ci chiama time-out e la reazione dei rossoblù porta, col pallonetto di Diaferia, sino al meno dell’11-9. Napoli riparte ed arriva ad avere quattro match point, chiudendo al primo (15-10).
    «È stata una sorta di amichevole di fine stagione prima del rompete le righe – spiega al termine il tecnico rossoblù Giuseppe Bua – ma i ragazzi sono stati davvero in gamba. Avevo chiesto loro di giocare tranquilli e posso dire che è andata bene perché chi ha giocato lo ha fatto nel migliore dei modi. Giani, da regista, è stato performante come schiacciatore, De Nigris ha dimostrato sicurezza al suo esordio in serie A e anche dagli altri ho ricevuto davvero belle sensazioni».
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    EnergyTime Spike Devils, ultima di stagione a Napoli

    La conclusione dei playout della Serie A3 Credem Banca. In una seconda domenica di maggio con le partite entrambe alle 17, gli EnergyTime Spike Devils Campobasso si proiettano sulla trasferta al PalaSiani di Napoli contro il sestetto partenopeo che, al pari di Ancona e Brugherio, ha dovuto salutare la terza serie sotto rete nazionale con un turno di anticipo.
    Mantenuta la permanenza in categoria nello scorso turno, il team rossoblù ha vissuto una settimana particolarmente easy. Due sole le sedute di lavoro – al mercoledì ed al venerdì – con programma dei lavori all’insegna di esercizi, bagherone ed altri momenti di esclusivo contatto con la palla.
    Alla vigilia – nel secondo sabato di maggio – spazio anche per una conviviale tra la squadra e la dirigenza del club per chiudere la stagione anche perché, dopo il match del PalaSiani, è stato previsto il ‘rompete le righe’.
    «Il confronto con i partenopei sarà l’occasione per dare spazio a chi ha giocato meno sinora e senz’altro troveremo una squadra che cercherà di chiudere al meglio il proprio percorso tra le mura amiche per provare a puntare al quarto posto nel girone», spiega alla vigilia il tecnico dei rossoblù Giuseppe Bua.
    Che, dalla sua, non è in attesa «di segnali perché chi doveva farlo, lo ha già fatto ed ho un quadro chiaro. Gli stimoli senz’altro saranno particolari e differenti e non so quella che sarà la valenza della contesa, però proveremo ad esserci».
    Già con la conferma in pectore per la prossima stagione da parte del club, Bua sta già lavorando, assieme al club, per definire l’organico per la prossima stagione.
    «Ci stiamo già vedendo intorno con qualche elemento contattato. Abbiamo le idee chiare per quella che sarà comunque la nostra seconda stagione in A3, forti dell’esperienza maturata per cercare di crescere ulteriormente. Abbiamo ben chiara la tipologia di squadra da comporre tra conferme e nuovi innesti e stiamo lavorando con concretezza su questi aspetti», chiosa.
    Al di là degli scenari futuribili, però, ora in casa EnergyTime Spike Devils Campobasso si deve necessariamente guardare al match di domani al PalaSiani che sarà diretta dal tandem laziale composto da Luca Pescatore ed Andrea Bonomo.
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    EnergyTime Spike Devils Campobasso, Suliani in azzurro

    La salvezza nel torneo di Serie A3 Credem Banca come propulsore unico. È un periodo molto felice in casa EnergyTime Spike Devils Campobasso. Il preparatore atletico dei rossoblù Luca Suliani è stato chiamato dalla Federvolley nazionale a far parte dello staff della nazionale under 18 maschile guidata in panchina da Giacomo Bozzo e Giorgio Sabbadin quale preparatore del gruppo. Suliani è uno dei due molisani – l’altro è lo scoutman dell’under 21 Loris Palermo – che vestiranno la divisa azzurra durante l’estate in arrivo.
    Belle notizie, nel frattempo, arrivano anche dal versante del vivaio. Il gruppo under 17 maschile guidato da Marco Santucci e Salvatore Calcutta ha centrato il titolo regionale di categoria e si qualificato per le finali nazionali giovani di categoria che si terranno, dal 20 al 25 maggio, ad Alba Adriatica.
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