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    I festeggiamenti di Chirichella, corona d’alloro per Carraro e Gironi…

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    Casalmaggiore, dall’incubo alla rinascita: “I playoff? Possiamo farcela”

    Dopo l’incubo della retrocessione la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore sta vivendo un momento magico: prima la serie di risultati positivi contro Trento, Cuneo e Busto Arsizio, poi l’incredibile successo su Novara ha esaltato l’ambiente in vista dello scontro diretto di sabato.

    Le ragazze di coach Pintus, a -4 dall’ottava posizione occupata da Roma, faranno visita proprio alla formazione capitolina con l’obiettivo di ridurre la distanza avvicinando definitivamente l’ultima posizione utile per la qualificazione alla post season.

    Intervistata da Matteo Ferrari per La Provincia, Emma Cagnin analizza il momento della squadra.

    “Sapevamo di essere una squadra diversa rispetto a quella che ha vissuto l’incubo della prima parte di stagione – afferma la schiacciatrice – ma finchè non riesci a tradurre in campo ciò che sai di poter fare tutto diventa più difficile. Ne siamo uscite e stiamo forse andando oltre alle aspettative in questo filotto di successi per nulla semplice e scontato. Ora, al riparo dal pericolo retrocessione, possiamo addirittura guardare in alto, credere nei playoff e fissarlo come obiettivo.”

    “La vittoria con Novara? È nata dalle prestazioni e dalle consapevolezze dell’ultimo periodo. Sabato siamo scese in campo decise a farci valere. Non abbiamo mai smesso di giocare aggressive anche dopo qualche momento difficile. Questa è la vera svolta”.

    Sabato si va a Roma, con la possibilità di arrivare a un punto dai playoff… “Fa strano dirlo, pensando adov’eravamo un mese fa. Credo che la base per provare a giocarci i tre punti sia sempre la nostra aggressività e quella sana spensieratezza che non ci fa restare succubi dell’errore”.

    Foto Trabalza/LVF

    “Il quadro emerso nel girone d’andata non poteva essere veritiero rispetto al valore della squadra e di ciò che potevamo dare. Non c’era nulla di nuovo da inventarsi, bisognava solo tornare a fare le cose normali – concorda Chiara De Bortoli, intervistata da Vittorio Rotolo per la Gazzetta di Parma – . La vittoria in rimonta a Trento ha fatto scattare la scintilla”.

    “I Playoff? Non dobbiamo precluderci alcun traguardo – precisa – , mantenendo concentrazione, coesione e umiltà. La zona play­off è vicina, certo: non nascondiamo l’ambizione di volerci provare. Possiamo farcela“.

    “Cos’è cambiato con Pintus? Le responsabilità del rendimento negativo di una squadra non sono ascrivibili solo all’allenatore. Con l’avvicendamento in panchina tra Musso e Pintus ci siamo rimboccati un po’ tutti le maniche, cercando una via d’uscita. Con i suoi concetti e la sua filosofia, Pintus ha portato sicuramente una ventata nuova. Speriamo di continuare così”.

    (fonte: La Provincia, Gazzetta di Parma) LEGGI TUTTO

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    Pantere alla corte del Gran Khan, Vissotto come nelle favole…

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    Bergamo si rituffa nel campionato, Cagnin: “Cuneo? Arriveranno affamate, non hanno nulla da perdere”

    Di Redazione

    La Coppa Italia lascia spazio al Campionato: da Firenze e Bologna, ci si trasferisce a Cuneo, dove il Volley Bergamo 1991 è atteso per il ritorno al gioco in Regular Season. Non si può, però, non dare ancora uno sguardo alla settimana che ha portato alla Final Four e alle tante emozioni vissute. Le rivive Emma Cagnin, concentrando in pochi pensieri i tanti momenti indelebili: “La mia prima Coppa Italia? Bellissima! Noi, outsider, che andiamo a giocare contro le big del Campionato: queste cose mi caricano un sacco”. 

    “Avevamo già battuto Milano una settimana prima – continua tornando alla semifinale della Unipol Arena – per questo credevo che potessimo farlo di nuovo. Purtroppo l’emozione, il contesto e forse più aspettative rispetto alla partita di Campionato non hanno fatto andare la gara come volevamo. Avevamo fatto un’impresa nelle ultime due gare, pretendere la terza era forse troppo”.

    “Sicuramente, un po’ di speranza c’era e mi è dispiaciuto tanto per come è finita, ma esserci arrivate non è poco. Per il futuro, dovremo lavorare sulla testa. La prima sensazione alla Unipol Arena? Ho avuto le farfalle nella pancia e le mani che formicolavano per tutto il giorno. La classica ansia, non da paura, ma quella di chi sta andando a fare una gran cosa. La stessa che ho provato prima della finale scudetto o della finale dell’Europeo. Quell’ansietta che viene quando stai andando a fare una partita importante. E’ sfociata abbastanza bene, almeno per quello che mi riguarda. La mia emozione non si è trasformata in paura”. 

    Come vi ritrovate cambiate, dopo questa avventura? “A livello di crescita, per la squadra, ne usciamo con la consapevolezza che la testa può fare tanto. Da questa settimana, in generale, traiamo questa considerazione. Anche il fattore fisico conta, perché penso che 10 set in 7 giorni ci avessero stancato abbastanza. Però, usciamo consapevoli del fatto che abbiamo le potenzialità per essere un’ottima squadra e possiamo giocarci partite importanti. Perché le capacità, le abbiamo. Dobbiamo arrivare concentrate e determinate sugli obiettivi”. 

    Si riparte da Cuneo. Una squadra diversa, quella piemontese, per certi aspetti, rispetto a quella incontrata nel girone di andata. Complice il recente cambio tecnico in panchina. “Saranno in modalità di assestamento, perché cambiare di nuovo allenatore non sarà stato facile. Ma arriveranno affamate, non hanno niente da perdere e avranno il coltello fra i denti. Noi non dovremo sottovalutare l’avversario e approfittare dell’esperienza di queste ultime settimane per affrontare con la giusta mentalità la partita. Rischio appagamento dopo la Coppa Italia? Per quello che mi riguarda, no! Voglio arrivare a ogni partita con la fame e la voglia di vincere. Abbiamo partecipato alla Final Four di Coppa Italia, ma è un capitolo chiuso. Ora, ogni partita di campionato deve essere una battaglia. Il passato conta, ma più importante sarà saper affrontare tutti i momenti che verranno. Dopo la prestazione di sabato in semifinale, secondo me, ci sarà un piccolo rimbalzo e ritroveremo la qualità che ci ha contraddistinto nelle ultime vittorie con le grandi squadre”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cagnin dal ritiro azzurro: “Sì, io e Bergamo restiamo insieme”

    Di Redazione

    Dal ritiro della Nazionale italiana, dove si è messa al lavoro dopo la conclusione della Regular Season, la schiacciatrice veneta classe 2002, campione del mondo under 20 solo un anno fa e una delle piacevoli rivelazioni della prima stagione rossoblù targata Volley Bergamo 1991, parla della sua conferma, tra presente e passato: “Sì, io e Bergamo restiamo insieme! Qui mi sento a casa, ho la possibilità di trovare i miei spazi in campo e la squadra giovane che si sta delineando promette risultati interessanti e un ambiente piacevole in cui imparare ancora tanto. Grinta e agonismo non dovranno mai mancare se vorremo riscattarci e tentare di espugnare anche le fortezze più solide”.

    “La stagione appena conclusasi è stata indimenticabile, nonostante i momenti difficili. Bergamo è fantastica per una giovane come me, sia dal punto di vista sportivo sia per tutto quello che riguarda il contesto extra palestra, per non parlare dei tifosi che mai avrei pensato potessero starci tanto vicino e vivere la pallavolo in modo così focoso, in nome di una città che ha una storia pallavolistica importante. Voglio ringraziare le persone che ho incontrato nel mio percorso, alcune in particolare hanno allietato la mia permanenza e contribuito alla mia crescita personale. Penso infatti di essere cambiata molto in quest’anno, più che tecnicamente direi a livello caratteriale e di mentalità, soprattutto da dopo lo stop da covid, tra dicembre e gennaio: c’è stata una svolta che mi ha permesso di affrontare la categoria senza l’ansia da principiante, ma con molta più spensieratezza e consapevolezza delle mie capacità. Le difficoltà insegnano che dobbiamo avere la pellaccia, non lasciarci scalfire da ciò che accade o viene detto attorno a noi e ricordarci sempre da dove partiamo e dove vogliamo arrivare”.

    E aspettando di riprendere il cammino, la attende un’estate in maglia azzurra: “Con la Nazionale procede bene, il gruppo con cui sto lavorando ha fatto da sostegno per alcune settimane a quello che affronterà la VNL e i Mondiali. Ora però stiamo lavorando in vista dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno in Algeria a fine giugno, a cui punto a partecipare, e dell’Europeo under 21, in Puglia, immediatamente dopo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vigilia di Bergamo-Chieri, Cagnin: “Vincere per dimenticare il blackout di Roma”

    Di Redazione Pronte a rialzarsi. “Perché quella con Roma era una partita che volevamo vincere” confessa Emma Cagnin. E la voglia di tornare a fare bene è stata il motore di un’intera settimana di allenamenti. “Ci siamo ritrovate in palestra con un po’ di delusione per il blackout che abbiamo avuto senza che riuscissimo a riprenderci. Di solito, se una di noi non è in giornata, le altre spingono anche per lei durante la partita. Sabato scorso lo abbiamo fatto meno. Forse avremmo dovuto giocare più con la testa libera”. La giovane schiacciatrice, campione del mondo under 20, si sta rivelando un jolly dell’attacco rossoblù: “Io sono una banda, in posto quattro sono più tranquilla che in due, da opposto. Perché per quanto i ruoli sembrino simili, non sono esattamente la stessa cosa anche a livello motorio. Ma dove c’è bisogno, io mi metto. Perché una volta che sei in partita, devi adattarti a stare dove c’è bisogno e devi dare il 120%. Soprattutto se entri dalla panchina”. L’occasione per tornare a fare punti si presenta con il ritorno al Palazzetto di Bergamo. In un nuovo turno che si giocherà d’anticipo, sabato sera. E con Chieri si alza l’asticella. Perché arriva a Bergamo un gruppo che ha saputo conquistare 16 punti. Anche se con una gara in più. “Stanno facendo bene e hanno giocatori che a livello fisico possono mettere in difficoltà a muro. Ma alla fine dipende tutto da noi: se giochiamo come nel primo set a Roma o come nel primo con Busto Arsizio, possiamo tentare di portare a casa i punti che ci servono per muovere la classifica. Dipende tutto dall’atteggiamento nostro, perché possiamo stare al livello di quasi tutti quanti, secondo me”.  Appuntamento alle 20.30 di sabato al Palazzetto dello Sport di Bergamo e in diretta su RaiSport. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo aspetta la Vero Volley. Cagnin: “Possiamo giocarcela alla pari”

    Di Redazione Volley Bergamo 1991 a caccia del primo sorriso nell’appuntamento, mercoledì alle 20.30 al Palazzetto dello Sport di Bergamo, contro Vero Volley Monza. Bergamo ci arriva dopo la gara di Scandicci, dove sono state le padrone di casa a vincere 3-1: dopo un primo parziale dominato dalle toscane, le rossoblù si sono rialzate, trascinate ad inizio secondo set dall’ingresso in campo della giovanissima campionessa del mondo under 20 Emma Cagnin.  “Che serata è stata? Erano sensazioni che mi mancavano – ammette Emma – Perché non giocavo una partita intera da luglio. Malgrado questo, ero abbastanza serena, non stavo a guardare agli errori, perché sapevo che bisognava giocare, bisognava spingere, bisognava tenerci su tutte quante, quindi non pensavo a nulla in particolare. C’era solo la voglia di andare avanti, spingere e fare punto”. Cagnin, al suo primo anno in A1, non avverte la tensione, non sente il carico di responsabilità: “Se si va sotto di qualche punto non sento la preoccupazione, più che altro inizio a sentire la tensione quando sbaglio un paio di punti di fila, soprattutto se faccio errori in recezione più che in attacco. In partite come quella di sabato, la tensione bisogna pensare però a metterla da parte, bisogna pensare alla squadra”. Che cosa può essere mancato nel primo e nel quarto set? “Siamo partite a rilento, non siamo state aggressive. E, con troppi punti di scarto, non abbiamo trovato lo stimolo a reagire. Questo è un particolare che un po’ ci è mancato e su cui dobbiamo lavorare. E ci è mancata anche un po’ di decisione nella chiusura dei punti. Abbiamo fatto azioni lunghe più della scorsa partita e questo significa che abbiamo fatto meglio, però, quando c’è da metter giù palla, ci vuole un po’ più la mano ferma”. Mercoledì Volley Bergamo 1991 si troverà di fronte Vero Volley Monza reduce dal primo successo: una vittoria contro Chieri che ha visto protagonista la polacca Stysiak con 28 punti (57% offensivo). Le conoscete per averle incontrate in precampionato. Un buon punto di partenza per preparare la sfida? “Sicuramente abbiamo qualche punto di riferimento in più rispetto alle gare con Trento e Scandicci. Speriamo di sfruttare questo aspetto, perché nelle amichevoli abbiamo visto che possiamo stare alla pari con loro. Ci sarà poi anche tanta voglia di riscattarci da parte nostra”. Il loro punto di forza? “Sono sempre pronte ad attaccare, anche se la palla non è buona. Giocano molto al centro e hanno una battuta che sa mettere in difficoltà”. Quale dettaglio potrebbe fare la differenza? “Difendere tanto per stancarle e fare in modo che abbassino l’attenzione. In quel momento bisogna chiudere il punto. E magari essere più aggressive in battuta, per non dare loro palle perfette”. Con quale stato d’animo arrivi ad una sfida ad alta tensione? “Il pensiero fisso deve essere quello di fare la nostra partita al meglio. Ogni volta che faremo punti, dovremo caricarci. Non abbiamo nulla da perdere, quindi perché non provarci?”. ARBITRI. Giuseppe Curto e Veronica Papadopol saranno i direttori di gara che daranno il fischio d’inizio alle 20.30 di mercoledì. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, ufficiale l’ingaggio della campionessa del mondo Emma Cagnin

    Di Redazione Era nell’aria da diversi giorni, ma finalmente è arrivata l’ufficialità: la fresca campionessa del mondo Under 20 Emma Cagnin è pronta a vestire la maglia del Volley Bergamo 1991. Nata a Castelfranco Veneto il 26 giugno 2002, è cresciuta tra Treviso, Bassano e San Donà, nella scuola delle campionesse d’Italia dell’Imoco Conegliano, con cui ha anche esordito in Serie A1 nel 2019-2020. “Sono una giocatrice di equilibrio – si descrive Emma – magari non protagonista al 100%, però tengo molto dietro, soprattutto in ricezione e mi faccio sentire anche a livello di energia e motivazione. Mi piace tenere le mie compagne sul pezzo, con la tensione alta“. Il trionfo azzurro, per la schiacciatrice veneta, è arrivato a Rotterdam, dove la Nazionale Under 20 ha conquistato il titolo mondiale battendo in finale la Serbia. E ora per Emma si apre l’avventura della Serie A1, dopo un anno trascorso in Serie A2, a Montecchio. “Sono sorpresa – dice la schiacciatrice – delle tante cose che sono riuscita fare la passata stagione. Temevo che la scuola ne avrebbe risentito e invece sono riuscita anche a diplomarmi. La parentesi azzurra sono riuscita a viverla molto serenamente, senza pressioni, un grande momento. Non penso serva dire quando sia stato emozionante cantare l’inno su quel podio. Scoppiava il cuore. Ora dovrò inserirmi in questo nuovo mondo e ritagliarmi dello spazio. Ma per me sarà una grande occasione di crescita per trovare la continuità in attacco e per completarmi. Sono curiosa, perché cambierà proprio tutto: una città lontano da casa, compagne tutte nuove, campionato diverso dalla A2. Non vedo l’ora di scoprire tutto“. Partendo da una certezza: “Il mio percorso di crescita mi ha insegnato che il duro lavoro e i sacrifici ripagano sempre. E per quanto i sacrifici sembrino non fruttare, alla fine, se non molli mai, il tempo ti ripaga“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO