consigliato per te

  • in

    Novara si gioca le Finals a Istanbul: “Si riparte dallo zero a zero”

    Ultima trasferta internazionale della stagione, comunque andrà, per la Igor Gorgonzola Novara: mercoledì 12 aprile, alle 18 italiane, la squadra di Stefano Lavarini sarà impegnata sul campo dell’Eczacibasi Dynavit Istanbul per la gara di ritorno delle semifinali di Champions League femminile (diretta Eurosport 2 e Discovery+). Per guadagnarsi un posto nelle Super Finals del 20 maggio a Torino, dopo la vittoria per 3-2 dell’andata, Novara dovrà vincere con qualsiasi punteggio: in caso di sconfitta per 0-3 o 1-3 saranno le turche ad andare in finale, mentre con un 2-3 per l’Eczacibasi si disputerebbe il Golden Set di spareggio.

    “Quella di Istanbul – dice Cristina Chirichella – è una delle partite che noi atlete sogniamo di disputare, perché ci giochiamo l’accesso a una finale di Champions League e possiamo sfidare una formazione fortissima, piena di campionesse. Il risultato della partita di andata è tale da far sì che di fatto si riparta 0-0 e dovremo vivere ogni scambio con la consapevolezza che possa essere quello decisivo per fare la differenza. Loro sono fortissime ma anche noi abbiamo dimostrato di esserci meritate il percorso fatto e ora faremo di tutto per allungare questo percorso ancora un po’“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Novara mostra i muscoli e supera l’Eczacibasi al tie break

    Va all’Igor Gorgonzola Novara il primo round della semifinale di Champions League femminile: in una partita dalle mille emozioni le piemontesi superano al tie break l’Eczacibasi Dynavit Istanbul in un PalaIgor traboccante di pubblico, lasciando ogni verdetto aperto in vista della gara di ritorno in programma mercoledì 12 aprile a Istanbul. Nei primi due set la squadra di Stefano Lavarini è praticamente perfetta, poi inizia la rimonta della formazione turca, sulla scorta di una battuta sempre più efficace; il quinto, però, premia di nuovo Novara dopo una lunga lotta punto a punto.

    La partita di stasera ricorda uno di quei film con i “mindgames“, dove il protagonista inizia a instillare nella mente dell’antagonista dubbi fino a farli diventare paranoie, andando a minare le sue certezze e le sue sicurezze. Un gioco mentale. Quello di Novara, che si presenta in campo subito molto determinata e pronta a raccogliere qualsiasi tipo di occasione le avversarie le concedano, e soprattutto si dimostra un gruppo di ferro, capace di giocare con la giusta mentalità, di tirar fuori le sue armi migliori nei momenti caldi e di sapersi unire quando necessario. Alla fine, risulta facile sottolineare l’efficienza del servizio (5 ace) e dell’attacco (41% di squadra), ma la Igor mostra anche la forza e la capacità di giocare il punto a punto, trovando la strada per portare dalla propria parte l’inerzia di una sfida non semplice.

    Una vittoria del gruppo senza dubbio. Con soliste d’eccezione come Ilaria Battistoni, che distribuisce il gioco con sapienza, alternando fast, primi tempi, pipe ed aperture per le bocche da fuoco. Sugli scudi anche Ebrar Karakurt e Kenia Carcaces, capaci di trasformare in oro i palloni decisivi: 27 punti a referto per l’opposta turca (MVP del match con il 49% in attacco e 2 ace) e 13 quelli del martello cubano.

    Dall’altra parte, mastica amaro l’Eczacibasi che se la gioca a viso aperto, mostra un buon carattere, ma non riesce a sfruttare alcune occasioni propizie per avere la meglio. In particolare, le Tigri tengono botta grazie alle qualità di Tijana Boskovic (27 punti, 1 muro e il 47% in attacco) e Irina Voronkova (12 punti con 1 block, il 55% in fase offensiva e il 46% di ricezione positiva), riuscendo spesso a risolvere situazioni complicate su palla alta, ma non graffiando al servizio (19 errori a fronte di soli 4 ace).

    Eravamo rimasti al “mindgame”, alle igorine che scavano nelle solide sicurezze dell’Eczacibasi, instillandogli il dubbio, ribaltando i pronostici della vigilia… e salutando con un “ci rivediamo a Istanbul”. Certo, sarà tutta un’altra storia, ma non c’è già un vincitore come nella narrazione precedente. Sarà di nuovo battaglia.

    Foto CEV

    I SESTETTI – Gli starting six non riservano sorprese, con i due allenatori che confermano quelli previsti alla vigilia. Lavarini dispone Battistoni in regia, Karakurt opposto, Carcaces e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero mentre Akbas sceglie Ognjenovic al palleggio, Boskovic opposto, Baladin e Voronkova in posto 4, Heyrman e Jack centrali, Akoz libero.

    1° SET – Partenza aggressiva dell’Eczacibasi, che si porta in vantaggio grazie a una pipe vincente di Baladin e a un muro di Heyrman (0-2). Karakurt è la prima a segnare per la Igor, che poi prova a restare in scia con Chirichella (3-4), ma subisce un parziale di 0-3 (3-7). La risposta delle padrone di casa non si lascia attendere: recuperano un break (5-7), pareggiano i conti (9-9) e mettono la freccia (11-9). Voronkova ferma l’emorragia di punti e dopo un errore di Karakurt il risultato torna in parità (11-11). A questo punto la partita si infiamma: Boskovic sale in cattedra e riporta avanti le Tigri neroarancio (12-13), che provano a spingere sull’acceleratore (14-16); ai tentativi delle avversarie rispondono Bosetti e Battistoni (17-17), poi Novara rimette il musetto avanti grazie a un errore di Boskovic (18-17). Tuttavia, Karakurt spara out e sull’ace di Sahin coach Lavarini corre ai ripari chiamando timeout (18-20). Dopo la pausa la Igor risponde con un parziale di 3-0 propiziato da alcune imprecisioni delle turche: così anche Akbas decide di chiamare il ‘tempo’ (21-20). Boskovic incappa in un nuovo errore (22-20), anche se la serba si riscatta immediatamente ed Heyrman impatta sul 22-22. Alla fine, dopo alcuni scambi equilibrati, il set viene deciso da un ace di Karakurt (25-23).

    2° SET – Dopo un avvio di frazione sui binari dell’equilibrio (2-2), Karakurt e Chirichella firmano il primo break della frazione in favore delle azzurre (4-2). L’Eczacibasi inizialmente resta in scia con Boskovic (4-5), anche se in un attimo scivola a meno 4: sul block di Danesi, coach Akbas decide di fermare il gioco con un timeout (8-4). Al rientro in campo Baladin spara fuori e Jack è imprecisa dai nove metri (11-6). Voronkova scuote le sue compagne, ma Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a più 7 (14-7). Akbas si gioca la carta Guveli al posto di Heyrman, ma le Tigri non graffiano e, dopo due ace di Danesi, la panchina turca ferma di nuovo il gioco (16-7). Al rientro in campo Baladin ferma l’emorragia di punti (16-9), poi Carcaces spara out regalando un altro break alle avversarie (17-11). Il tentativo di rimonta prosegue con lo smash di Boskovic e così Lavarini prova a spezzare il ritmo di gioco con un ‘tempo’ (17-12). Dopo l’interruzione Novara ferma il parziale con Carcaces e Chirichella (19-13) e poco dopo vola addirittura a più 8 (22-14). Nel finale le turche mostrano tutto il loro carattere e recuperano fino al 22-18 grazie alle neoentrate E. Sahin e Arici, prima di cedere 25-19.

    Foto CEV

    3° SET – La terza frazione parte con una diagonale di Voronkova, e prosegue con un attacco vincente di Karakurt e i block di Guveli e Boskovic (1-3). Novara impatta sul 3-3 e mette la freccia con un muro di Battistoni (4-3). Karakurt regala un break di vantaggio alle padrone di casa (7-5), ma a quel punto arriva la reazione dell’Eczacibasi: Voronkova pareggia i conti (8-8), poi le ospiti spingono sull’acceleratore e volano a più 4 (9-13). Carcaces ferma l’emorragia di punti e, dopo un break propiziato da Boskovic (10-15), arriva la reazione della Igor (12-15): sull’errore di Guveli, coach Akbas decide di chiamare timeout. Dopo la pausa Boskovic è la prima a segnare, poi la neoentrata Ituma spara sulla rete (12-17). Chirichella suona la carica con un block e un primo tempo, così la Igor prova a rifarsi sotto (16-19). Un errore al servizio di Ognjenovic alimenta le speranze di rimonta delle azzurre (18-21), ma nel finale l’Eczacibasi amministra il vantaggio senza patemi (20-25).

    4° SET – Avvio di set equilibrato: Bosetti firma subito un ace, ma l’Eczacibasi pareggia grazie a un’invasione a muro delle padrone di casa (2-2). Carcaces risponde a un block di Boskovic, che poi mette a terra anche il punto del 3-4. L’opposta serba sbaglia dai nove metri (4-4), ma si riscatta immediatamente (4-6): dopo un errore in attacco di Bosetti, coach Lavarini decide di chiamare timeout (4-7). Al rientro in campo le Tigri allungano con i block di Voronkova e Guveli (5-9). Danesi suona la carica con un maniout, ma la risposta di Boskovic non si lascia attendere (7-11). La serba firma anche il punto dell’8-13 e così Lavarini si gioca la carta Adams al posto di Carcaces. Jack sale in cattedra con una schiacciata da riscaldamento, poi Ognjenovic regala alle turche il punto del più 7 (9-16). Entra anche Cambi e la Igor recupera un break (11-17): coach Akbas decide di chiamare il ‘tempo’. Al rientro in campo Adams sbaglia dai nove metri, ma ci pensa Danesi a rimediare (13-18). Un errore di Boskovic fa rianimare il Pala Igor, ma solo per poco e per le padrone di casa è tutto da rifare (14-20). Dopo il timeout di Lavarini, Erkek firma due ace consecutivi (14-22) che spianano la strada alle turche (17-25).

    TIE BREAK – Buona partenza per l’Eczacibasi che trova subito un break grazie a Boskovic (0-2). Karakurt accorcia le distanze, ma Carcaces sbaglia dai nove metri (1-3). Anche Danesi e Bosetti regalano punti alle avversarie, che in un attimo si ritrovano a più 3 (2-5). Novara fatica in attacco e così Baladin ne approfitta (2-6). Coach Lavarini corre ai ripari fermando il gioco e al rientro in campo Jack incappa in un errore (3-6). Bosetti dimezza le distanze ridando ossigeno alla sua squadra, mentre Akbas chiama l’interruzione (4-6). Dopo la pausa la Igor impatta sul 6-6 e mette subito la freccia grazie a un muro di Bosetti (7-6). Si va al cambio di campo e Novara conduce 8-7. Carcaces sale in cattedra rispondendo a una diagonale vincente di Boskovic e firmando il punto del 10-9. L’Eczacibasi pareggia momentaneamente con Baladin (11-11), ma sul 12-11 Akbas decide di richiamare le sue giocatrici. È un finale al cardiopalma: dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, Karakurt regala a Novara la palla match; una doppia delle turche decide la contesa (16-14). 

    Igor Gorgonzola Novara-Eczacibasi Dynavit Istanbul 3-2 (25-23, 25-19, 20-25, 17-25, 16-14)Igor Gorgonzola Novara: Cambi, Adams, Bresciani ne, Giovannini, Battistoni 3, Fersino (L), Bosetti 9, Chirichella 7, Danesi 9, Bonifacio ne, Carcaces 13, Ituma, Varela (L) ne, Karakurt 27. All. Lavarini.Eczacibasi Dynavit Istanbul: Cetinay (L) ne, Akoz (L), Boskovic 27, Arici 1, Heyrman 5, Sahin S. 1, Baladin 13, Guveli 5, Ognjenovic 2, Sahin E. 2, Fabris ne, Erkek 2, Voronkova 12, Jack 4. All. Akbas.Arbitri: Guillet (Francia) e Simonovska (Montenegro).Note: Spettatori 3800. Novara: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 41%, ricezione 52%-32%, muri 10, errori 30. Eczacibasi: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, attacco 41%, ricezione 50%-26%, muri 13, errori 35.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Sold out al PalaIgor per Novara-Eczacibasi: “Fondamentale essere concentrate e aggressive”

    Tutto pronto al PalaIgor per la supersfida europea di mercoledì 5 aprile alle 19 (diretta Discovery+ ed Eurosport 1), quando l’Igor Gorgonzola Novara sfiderà l’Eczacibasi Dynavit Istanbul nell’andata delle semifinali di Champions League. In un palasport sold out, le azzurre si giocheranno per la terza volta (dopo il 2019 e il 2021) l’accesso alle Super Finals della massima competizione europea.

    È la prima sfida assoluta tra le due formazioni, ma la Igor ha affrontato in passato ben quattro diverse squadre di Istanbul (VakifBank nel 2015-2016, 2018-2019 e 2022-2023, Fenerbahce nel 2017-2018 e 2020-2021, Galatasaray nel 2017-2018, THY nel 2021-2022). Tre gli ex in campo e fuori: tra le fila azzurre la schiacciatrice McKenzie Adams (lo scorso anno all’Eczacibasi, con cui ha vinto la CEV Cup) e il preparatore atletico Simone Mencaccini (2013-2014 all’Eczacibasi), mentre tra quelle turche il martello croato Samanta Fabris, a Novara nel 2015-2016.

    “Sarà una sfida bella e tosta – dice Ebrar Karakurt – perché l’Eczacibasi è una squadra molto forte, ma ritengo che anche Novara abbia tutte le carte in regola per contenderle l’accesso alla finale. Abbiamo compiuto un percorso importante fino a questo punto in Champions League e certamente non vogliamo fermarci adesso: sarà fondamentale essere concentrate e aggressive e spingere fin dall’inizio in battuta, per cercare di limitare il loro gioco“.

    In casa Novara non dovrebbero esserci problemi per il recupero di Caterina Bosetti, infortunatasi alla caviglia durante la partita di sabato scorso contro Vallefoglia, mentre c’è qualche dubbio in più sulla possibilità di impiegare Carlotta Cambi, ferma per un problema alla mano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Champions League: stabilite le date delle semifinali

    Sono state definite dalla CEV le date delle semifinali di Champions League, in programma la prima e seconda settimana di aprile, con in palio i due posti per le Superfinals di Torino.

    Doppio impegno di mercoledì per l’Igor Gorgonzola Novara contro l’Eczacibasi, che esordirà in casa alle 19 di mercoledì 5 aprile e tornerà in campo per il ritorno il 12 aprile alle 18 italiane (le 19 locali) al Burhan Felek Spor Salonu di Istanbul. Entrambi i match saranno trasmessi da Discovery+ e da Eurosport.

    Definiti anche gli orari dell’altra semifinale: il 6 aprile alle 19.30 locali (18.30 italiane) al Vakifbank Spor Sarayi di Istanbul l’andata del derby tutto turco tra Vakifbank e Fenerbahce. Ritorno in programma il 13 aprile alle 19 locali (18 italiane) al Burhan Felek Spor Salonu.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Eczacibasi trema contro il Developres, ma conquista la semifinale

    Sarà l’Eczacibasi Dynavit Istanbul l’avversaria dell’Igor Gorgonzola Novara nella semifinale di Champions League femminile. Pronostico rispettato dunque nel ritorno dei quarti di finale, ma a prezzo di grande sofferenza per la formazione di Ferhat Akbas, che va sotto per due volte nel punteggio contro il Developres Rzeszow prima di conquistare i due set necessari per la qualificazione, in virtù del 3-1 dell’andata.

    Messo sotto pressione dall’efficacissima battuta delle polacche (9 ace nei primi tre set), l’Eczacibasi si affida ancora una volta alla risolutrice Tijana Boskovic: 30 punti per l’opposta, che chiude al 48% in attacco nonostante 5 errori e 4 murate. La vera arma vincente è però proprio il muro, con 18 block a segno: 4 della stessa Boskovic e di Yasemin Guveli (qui la nostra intervista esclusiva). Importante anche il contributo di Sinead Jack con 16 punti. Il Developres spinge a tutta, con Orvosova e Kalandadze sugli scudi, ma manca l’apporto di Blagojevic: solo 3 punti e difficoltà anche in ricezione per la serba.

    Eczacibasi Dynavit Istanbul-Developres Rzeszow 3-2 (20-25, 25-19, 24-26, 25-21, 15-8)Eczacibasi Dynavit Istanbul: Cetinay (L) ne, Akoz (L), Boskovic 30, Arici 3, Heyrman ne, Sahin S. 4, Baladin 7, Guveli 7, Ognjenovic 4, Sahin E., Fabris ne, Erkek, Voronkova 16, Jack 14. All. Akbas.Developres Rzeszow: Bagrowska 1, Blagojevic 3, Obiala 8, Centka ne, Wenerska 2, Szczyglowska (L), Rapacz 3, Orvosova 21, Przybyla (L), Szlagowska 11, Kalandadze 17, Jurczyk 12, Binczycka. All. Antiga.Arbitri: Simic (Serbia) e Vagni (Italia).Note: Eczacibasi: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco 46%, ricezione 57%-37%, muri 18, errori 21. Developres: battute vincenti 10, battute sbagliate 10, attacco 39%, ricezione 46%-33%, muri 12, errori 24.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

  • in

    Yasemin Guveli: “Dopo l’infortunio sono diventata una nuova giocatrice”

    Di Alessandro Garotta

    Il talento è quella scintilla luminosa che permette a chi lo possiede di fare cose fuori dall’ordinario, di andare oltre il consentito e, soprattutto, di sognare in grande; la differenza, ai fini dell’ottenimento del risultato, la fa la quantità di convinzione, forza di volontà e spirito di sacrificio che si associano al talento innato. Cosa succede però quando la testa e il talento vanno di pari passo e il futuro sembra tingersi in fretta dei colori giusti, ma un grave infortunio prova a divorare la carriera di una delle giocatrici più talentuose della pallavolo turca?

    La risposta l’ha data Yasemin Guveli, centrale classe 1999 dell’Eczacibasi Dynavit Istanbul che, dopo aver saltato praticamente tutta la stagione 2021-2022 per la rottura del legamento crociato anteriore, quest’anno è tornata a brillare, desiderosa di riprendersi ciò che il destino le ha procrastinato nel tempo.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    Yasemin, per iniziare raccontaci come ti sei appassionata alla pallavolo e quali sono i tuoi primi ricordi da giocatrice.

    “Ho iniziato a giocare a pallavolo più per la mia altezza che per un reale interesse. All’inizio mia madre non voleva nemmeno che praticassi questo sport, ma mio padre mi ha sostenuto e mi portava agli allenamenti: ha fatto grandi sacrifici per me, soprattutto nei momenti più difficili. Anche il mio insegnante di educazione fisica alle elementari mi ha sempre incoraggiato a giocare. Ricordo ancora le ore trascorse a lanciare la palla contro il muro perché nel club c’erano giocatrici più brave. Ma a un certo punto una ragazzina si fece male e così mi ritrovai titolare al suo posto. Dopo sei mesi, venni chiamata dall’Eczacibasi“.

    Eri giovanissima quando sei arrivata all’Eczacibasi. Come descriveresti la tua esperienza in questo club?

    “Per me questo club rappresenta una vera e propria famiglia. Mi hanno sostenuto economicamente, mentalmente e moralmente, nei momenti più belli e nei momenti più difficili. È il sogno di ogni giocatrice avere la possibilità di crescere nelle giovanili e poi giocare in prima squadra. Quando ero nell’academy, nutrivo il sogno di esordire con le ‘grandi’ e lavoravo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo. Dunque, l’Eczacibasi ha avuto un ruolo fondamentale nella mia carriera: è un club speciale e sono orgogliosa di farne parte. Speriamo di ottenere grandi successi nel prossimo futuro, perché questa società se li merita“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    C’è stato un momento in cui hai capito di essere pronta a giocare da titolare per l’Eczacibasi?

    “Quattro anni fa, quando sono andata in prestito in un’altra squadra del campionato turco (il Karayollari, n.d.r.), ho avuto la possibilità di giocare con maggiore continuità, diventando la miglior centrale a muro della stagione. Dopo questa esperienza sono tornata all’Eczacibasi e ho cercato di sfruttare ogni opportunità. Così, nel 2019 ho giocato il mio primo Mondiale per Club e sono riuscita a fare bene anche in Champions League. Successivamente ho fatto del mio meglio per continuare a migliorare le mie prestazioni sia con il club sia in nazionale“.

    Un brutto infortunio al ginocchio ti ha fatto perdere praticamente tutta la scorsa stagione. Quali erano i tuoi pensieri quando i medici hanno confermato la rottura del legamento crociato?

    “Ero distrutta quando mi è stata comunicata la diagnosi. Sapevo che il recupero sarebbe stato molto lungo; però, avevo buone ragioni per tornare in campo. Così, nonostante tutte le difficoltà, ho cercato di farmi forza accettando quello che mi era successo: il giorno in cui mi ero fatta male, avevo già iniziato a ballare nella mia stanza muovendo le stampelle a ritmo di musica (ride, n.d.r.). Dopo aver fatto ritorno a Istanbul ed essermi sottoposta all’intervento chirurgico, ero positiva riguardo al mio rientro. A quel punto ho pensato soltanto a lavorare, credendo fortemente in me stessa, per tornare più forte di prima. Devo dire che durante il periodo del recupero, ho ricevuto dalle mie compagne di squadra, dai membri dello staff, dalla dirigenza, dai medici del club e dai tifosi un grande supporto, che mi ha fatto stare meglio“.

    A livello mentale è stata dura?

    “Anche se non ero preparata e non avevo mai subito gravi infortuni prima di allora, sono tornata in campo come una Yasemin completamente nuova. Mi hanno detto che sono cresciuta di almeno 5 anni dopo questo stop: in effetti, ho riempito il mio bagaglio di esperienza e ho imparato così tanto che mi sento più forte a livello mentale. Forse non sarei convincente se dicessi che è stata una cosa positiva quella che mi è capitata, ma se oggi ho una convinzione e una motivazione maggiore è anche grazie ai giorni duri che ho vissuto a causa dell’infortunio. Allo stesso tempo, ho colto l’opportunità di guardare le mie compagne e i miei allenatori al lavoro da osservatore esterno: penso che questa esperienza mi abbia fatto capire meglio alcune dinamiche sia dentro sia fuori dal campo“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    Ad ottobre hai pubblicato un post su Instagram con questa frase: “1 yılın ardından yeniden sahada” (“Dopo un anno sono di nuovo in campo”). Quali emozioni hai provato al rientro?

    “Ricordo quel momento come se fosse ieri. Avevo condiviso una foto al termine della mia prima partita di allenamento ed ero talmente emozionata che mi tremava la mano. Dopo tutto quello che avevo passato, quel post simboleggiava la mia vittoria ed era di buon auspicio per il futuro“.

    Passiamo al presente e parliamo della stagione dell’Eczacibasi. Com’è il bilancio finora?

    “La nostra stagione sta andando bene. Siamo una squadra forte e molto equilibrata, ancora imbattuta in campionato: sappiamo quanto sia importante per noi vincerlo e quanto sia importante ottenere il pass per la prossima Champions League. Nel complesso, la nostra forza è di giocare ogni partita con grande concentrazione e motivazione. Così siamo riuscite a sviluppare una mentalità vincente. Inoltre, le lezioni che abbiamo imparato dalle sconfitte al Mondiale per Club e in Coppa di Turchia ci hanno fatto crescere, quindi affronteremo le restanti partite con più sicurezze. Spero che al termine della stagione la squadra sorridente sarà quella con la maglia arancio e bianca“.

    Sei contenta delle tue prestazioni? Dove pensi di poter migliorare?

    “Sì, al momento sono contenta. Ma ciò che mi rende più felice delle mie prestazioni è la determinazione e la forza di volontà nel lavoro in un momento della stagione in cui di solito le giocatrici iniziano ad accusare stanchezza fisica e mentale per il numero elevato di partite giocate. Avevo una grande fame di fare bene dopo il lungo stop, dunque ora sto facendo del mio meglio per dare un buon contributo alla squadra e continuerò a farlo anche nel periodo più intenso della stagione. Dal momento che nel mio vocabolario non esistono espressioni del tipo ‘sono soddisfatta’ o ‘mi sento arrivata’, per me è normale voler dare sempre di più in attacco, a muro, in difesa, dentro e fuori dal campo“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    La prossima estate sarà molto stimolante per la nazionale turca. Ci stai già pensando? Cosa ne pensi di Daniele Santarelli come nuovo head-coach?

    “Sta per iniziare una nuova era per la nazionale turca e, come tutte le giocatrici, sono molto carica. Per quanto posso vedere da fuori, Santarelli è un allenatore con una notevole capacità di comunicazione e grande entusiasmo. Sono convinta che darà un contributo importante sia in termini di stimoli sia di rapporti umani. A me non resta che continuare a fare del mio meglio per poter tornare in nazionale dopo l’assenza per infortunio. Rappresentare il proprio paese è il sogno di ogni atleta. E io voglio indossare di nuovo la maglia della Turchia. Ci saranno tre tornei importanti e – come sempre – la nostra nazionale punta ad andare sul podio e vincere medaglie. Spero che quest’estate il colore delle medaglie sarà oro“.

    Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Quando ero piccola, volevo diventare una pallavolista forte e giocare in nazionale. Dopo aver raggiunto questi traguardi, i miei sogni si sono spinti oltre e cerco di coltivarli sempre con grande speranza. Innanzitutto sono consapevole del mio potenziale, dunque vorrei proseguire il mio percorso di crescita e diventare una delle migliori centrali al mondo, una giocatrice che le ragazzine possono ammirare e prendere da esempio. Insomma, vorrei essere un’atleta da cui prendere ispirazione grazie al mio gioco e al mio carattere. Perciò, continuerò a inseguire i miei sogni come se fosse il primo giorno“.

    Un’ultima curiosità: chi è Yasemin Guveli fuori dal campo?

    “Penso che la Yasemin vivace, allegra ed esuberante che vedete in campo sia lo specchio della persona che sono nella quotidianità. Amo trascorrere il mio tempo libero in compagnia dei miei cari per mantenere sempre alto il livello dell’energia. La scultura, la lettura e il disegno – che sono stati ottimi compagni di viaggio durante il mio infortunio – ora sono tra i miei hobby preferiti. Ogni tanto, però, mi piace anche stare un po’ da sola, riflettere e ‘ascoltare la mia testa’, dal momento che sono una persona che vuole sentirsi in pace con se stessa“. LEGGI TUTTO

  • in

    Turchia: l’Eczacibasi ferma il Galatasaray, THY in fuga per il quarto posto

    Di Redazione

    Giornata nel segno delle “big” nella Sultanlar Ligi turca: vincono le prime 4 della classifica, ed è particolarmente prezioso il successo del THY, che passa in quattro set in casa del Bolu con 23 punti di Polen Unver. La contemporanea sconfitta per 0-3 del Galatasaray contro l’Eczacibasi (15 punti per Tijana Boskovic) consente infatti alle biancorosse, sempre prive di Naz, di blindare il quarto posto, l’ultimo utile per l’accesso alle semifinali scudetto: 3 i punti di vantaggio del THY sulle rivali, con una partita ancora da recuperare.

    Confermano il buon momento di forma anche le avversarie delle italiane in Champions League: il VakifBank, pur lasciando a riposo tutte le titolari (fuori anche Egonu e Gabi), batte per 3-1 il Sariyer con 20 punti di Carutasu e ben 14 ace, di cui 5 di Nika Daalderop. Il Fenerbahce, invece, schiera il sestetto base in casa dell’Aydin BBSK e non dà scampo alla squadra di Nicoletti e Loda, imponendosi per 3-0 (anche qui 10 ace, 5 per Fedorovtseva).

    La sconfitta dell’Aydin permette al Kuzeyboru, vittorioso per 3-0 sull’Ilbank, di tornare in corsa per i playoff, e al Cukurova di Lucia Bosetti (in panchina) di fare un bel salto in avanti in classifica: il 3-0 sul Sigorta Shop firmato da Rykhliuk (19 punti) e Lazovic (13) vale il provvisorio settimo posto, con una partita in meno rispetto alle concorrenti.

    (fonte: TVF) LEGGI TUTTO

  • in

    Coppa di Turchia: il Fenerbahce elimina l’Eczacibasi, Aydin ai quarti

    Di Redazione

    Si chiudono con una grande sorpresa i quarti di finale in gara unica della Coppa di Turchia femminile: esce di scena l’Eczacibasi Dynavit Istanbul, dominatore assoluto del campionato, per mano del Fenerbahce Opet Istanbul. La squadra di Terzic, prossima avversaria di Conegliano in Champions League, si impone con un secco e imprevisto 3-0 (25-23, 25-15, 27-25) grazie soprattutto a una prova di assoluto spessore di Arina Fedorovtseva: 23 punti per la russa, con il 58% in attacco, 2 muri vincenti e ben 7 ace, che suppliscono anche a una serata non eccezionale di Melissa Vargas (38% di efficacia). I “soliti” 21 punti di Tijana Boskovic non bastano a un Eczacibasi spuntato; inutili anche i cambi del terzo set con gli ingressi di Heyrman e delle due Sahin.

    In semifinale il Fenerbahce se la vedrà con il THY, che – nonostante l’assenza di Naz – ha superato al tie break (25-13, 25-21, 23-25, 21-25, 15-10) su un tenace Kuzeyboru: 28 punti per Kiera Van Ryk, che a fine partita si è abbandonata a un pianto liberatorio (a quanto sembra l’opposta sarà costretta a volare in Canada per un grave problema familiare). Dall’altra parte del tabellone, autoritario il VakifBank contro il Galatasaray: 3-0 senza storia (25-14, 25-19, 25-18) in favore di Egonu (21 punti con il 55%) e compagne. In semifinale si prospetta un derby tra opposte italiane: il Vakif affronterà l’Aydin BBSK di Anna Nicoletti (e Sara Loda), vittorioso per 3-1 in rimonta sul Sariyer (20-25, 26-24, 25-14, 25-22).

    Ancora da definire le date e il programma della Final Four.

    (fonte: TVF) LEGGI TUTTO