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    Il braccio che infiamma Lagonegro, Cantagalli resta alla Rinascita!

    La Rinascita Volley Lagonegro è felice ed orgogliosa di annunciare ufficialmente la riconferma di Diego Cantagalli per la stagione 2025/2026. L’opposto classe 1999 continuerà a essere una colonna portante della squadra nel prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca, dopo la splendida cavalcata che lo ha visto assoluto protagonista in A3.

    I numeri sono la prima cartina al tornasole del contributo che il “figlio d’arte” ha dato nella sua prima stagione in maglia biancorossa e che, di fatto, gli ha spalancato le porte della permanenza: con 414 punti realizzati in regular season, 17 ace, 46 muri vincenti e una media del 46% di positività offensiva, Cantagalli si è laureato miglior realizzatore dell’intera serie A3 2024/2025, guidando la Rinascita a quel sospirato ritorno in seconda serie, la vera casa del sodalizio del presidente Nicola Carlomagno.

    In tutta la stagione ha saltato soltanto una partita, la seconda giornata di andata contro la Domotek Reggio Calabria del 20 ottobre scorso. Poi, un rullo compressore e (quasi) sempre in doppia cifra a livello di punti: il record (37) alla terza giornata contro il Plus Volleyball Sabaudia (27 ottobre). Nel girone di ritorno, quello della svolta, è arrivata la striscia di 8 partite consecutive (tra la seconda e la decima giornata) con più di 20 punti a referto: la ciliegina sulla torta il 2 marzo contro Castellana Grotte (una delle vittorie più importanti della stagione), dove ha messo a segno 31 punti, con 1 ace e 3 muri vincenti. Infine, ha completato l’opera nella straordinaria serie Playoff, dove con ulteriori 165 sigilli ha contribuito in maniera decisiva alla promozione in A2.

    Al termine della stagione, Cantagalli ha tagliato il traguardo dei 223 incontri in 8 campionati di serie A (39 in SuperLega, 138 in A2 e 46 in A3) e dei 2797 punti a referto.

    Ma il valore del suo apporto è andato anche oltre le cifre: Diego è stato l’uomo dei momenti chiave. Spesso decisivo nei set più tirati, ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle da vero leader e indiscusso terminale offensivo, diventando un riferimento imprescindibile. La sua presenza in campo ha garantito stabilità mentale e lucidità tecnica anche nelle situazioni più delicate. Ha incarnato il concetto di “giocatore di sistema”, capace non solo di finalizzare, ma anche di mettere in ritmo i compagni con il suo approccio generoso e intelligente al gioco.

    “Ho scelto di restare a Lagonegro perché credo fortemente nel progetto – ha dichiarato un raggiante Cantagalli – Siamo reduci da una stagione importante, abbiamo fatto un percorso straordinario e di qualità, ma il meglio deve ancora venire. La A2 sarà un campionato tosto, con un livello più alto e sfide decisamente più esigenti: serviranno continuità, concentrazione e fame. Personalmente, mi sento pronto per questo salto e non vedo l’ora di affrontarlo insieme ai miei compagni, allo staff e alla società: voglio continuare a crescere e dare il massimo per questa maglia“.

    La Rinascita Volley Lagonegro riparte dunque dal suo opposto titolare, dal suo miglior realizzatore e da uno degli interpreti più completi della stagione appena conclusa.

    “Diego non è stato soltanto il nostro miglior marcatore: è il simbolo di quello che vogliamo essere come squadra – il commento del Club biancorosso – Ha saputo essere costante, determinante e sempre disponibile al sacrificio. Non ha mai cercato i riflettori, ma li ha guadagnati con le prestazioni. La sua riconferma rappresenta perfettamente la nostra idea di squadra: solida, ambiziosa e fatta di persone che credono davvero nel progetto“.

    Con questa riconferma, la società lancia un segnale chiaro in vista del prossimo campionato di A2: continuità, concretezza e volontà di affrontare il salto di categoria con identità e determinazione.

    Diego Cantagalli è ancora un giocatore della Rinascita Lagonegro. E con lui, resta lo spirito di una squadra che vuole continuare a sorprendere.
    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Lagonegro in A2, ‘Cantagallizzata’ da Diego Cantagalli: un vizio di famiglia

    Resti incantato non dalla sua forza d’animo, ma proprio dalla severità con cui colpisce la palla e tramortisce avversari. È stato così per tutta la stagione regolare, alla Rinascita Lagonegro, fin quando ha occupato il posto fisso di top player e l’ha Cantagallizzata. Un vizio di famiglia, dirà qualcuno. Bravo Diego, aggiungo io, che brindo alla promozione in A2 non solo di una squadra che ha saputo giocarsi molto bene le proprie carte ai playoff, liquidando la pratica finale nel giro di tre gare secche e ai danni di Acqui Terme, ma del Diego Cantagalli che è tornato ad essere uomo del fare e posto due di riferimento della categoria con 579 punti e da leader indiscusso della classifica individuale.

    “Abbiano fatto un percorso travagliato, ma incisivo, che col tempo si è rivelato utile ai fini del finale di stagione. All’inizio non siamo andati troppo bene. Credo forse un tema di assestamento, tanto che dopo l’arrivo di Sperotto in regia e di Valdo come allenatore, abbiamo invertito la rotta e abbiamo ingranato”

    L’impostazione data da Valdo ha cambiato il corso della stagione.

    “È stata una piacevole sorpresa, è stata davvero una rinascita, non solo nel nome della società (ride n.d.r.). Mi piace dirlo, perché la squadra ci ha guadagnato per ciò che riguarda i maggiori stimoli o è cresciuta dal punto di vista della voglia di vincere le difficoltà. Questo switch è stata la nostra arma vincente. Non abbiamo mai pensato di mollare e smettere di credere nella possibilità di ribaltare la stagione a nostro favore”

    Si è detto, soprattutto ai playoff, che Lagonegro fosse Cantagallicentrica. Con l’onestà che la contraddistingue, mi dica se è un qualcosa che la imbarazza o che le fa piacere.

    “Che io fossi il principale punto di riferimento in attacco è una responsabilità che mi sono preso dal primo giorno e mi ha fatto anche molto piacere esserlo. Quest’anno, parlo a livello personale, è andata molto bene e sono stato in grado, col gioco espresso, di riuscire nell’intento di dare un’impronta a determinate partite”

    Essere in A3 è troppo poco per lei. Lo dico io, così non imbarazziamo nessuno.

    “Non voglio fermarmi di certo, il sogno di tornare in A2 c’era, ma non solo. Io lavoro perché penso di poter riuscire a tornare in Superlega come ai tempi di Civitanova. Lavoro ogni giorno per questo”

    Qui viene fuori il figlio d’arte di Luca Cantagalli. Uno che sa scalare le montagne del volley. Mi permette?

    “Certo, il fatto che mio padre mi abbia sempre insegnato che con il lavoro duro si può arrivare dunque è un motivo per spingere ogni giorno ed alzare l’asticella. Mio padre su questo aspetto mi ha sempre insegnato a crederci. Le sue parole sono sempre state dette in questa direzione. È difficile, mi ha sempre detto, ma se lavori prima o poi riuscirai”

    La sua carriera non è mai stata facile in tal senso. Non so quanti avrebbero resistito nell’anno di Reggio, con papà allenatore della squadra che subisce un esonero, mentre lei rimane in organico con un nuovo allenatore.

    “Intende dire che certe cose possono destabilizzarti? Devi metterlo in conto. Gli ultimi anni sono stati difficili, anche ad Ortona ad esempio non riuscivamo a girare. Ho sempre pensato, anche in questo caso, che la cosa importante fosse legata al fatto che dovessi dimostrare di tenere un profilo basso, abbassare la testa e lavorare”

    La parabola ora ha invertito la rotta. Lei è uno dei migliori del campionato a Lagonegro e in A3.

    “È un anno davvero meraviglioso e ce lo porteremo dietro tutti. Non pensavo potesse finire così bene”

    Ha vinto la pazienza. Quella del pescatore. Uso una metafora che descrive anche una delle sue passioni.

    “Riesco ad averne tanta, è vero. Mi piacerebbe restare qui e giocarmi la A2. Il presidente mi ha molto colpito nei momenti di difficoltà. È stato un padre che ha chiesto ai suoi figli di uscire da determinate situazioni. Abbiamo fatto un bel patto tra noi e la società ed è stata una stagione in cui, con pazienza appunto, non abbiamo mollato di un centimetro. In palestra la sfida era costante e l’atmosfera era delle migliori. Spero di poter passare ancora una stagione come questa”

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Lagonegro, Cantagalli fa il punto sulla preparazione: “In campo già con grinta e concentrazione”

    Procede a ritmi sostenuti la preparazione pre-campionato della Rinascita Volley Lagonegro. La seduta tecnica di sabato pomeriggio al Palasport di Villa d’Agri (a cui ha assistito una delegazione di giovani atleti della Poggiomarino Volley di Napoli accompagnati dal tecnico Alberto Russo) è stata di fatto l’ultima della seconda settimana di lavoro, coach Lorizio ha concesso – come da consuetudine – la domenica di riposo. 

    Una settimana che si è sviluppata tra sessioni con la palla in palestra, lavoro fisico e di prevenzione in sala pesi e in piscina: venerdì mattina si sono concluse le esercitazioni in acqua, ora il gruppo dovrà concentrarsi soprattutto sul piano tecnico e tattico, dal momento che manca ormai circa un mese alla prima giornata di serie A3 Credem Banca contro Campobasso. L’avvicinamento al campionato, però, sarà caratterizzato da una serie di allenamenti congiunti con altri club che verranno programmati nei prossimi giorni.

    “E’ stata una settimana molto positiva – spiega l’opposto biancorosso Diego Cantagalli – abbiamo iniziato i primi lavori sei contro sei e di palla alta. In questa fase la squadra sta mettendo in campo agonismo e concentrazione, ma soprattutto tanta grinta che per quanto mi riguarda vuol dire molto”.

    Inizia a farsi sentire la fatica della preparazione, ma i ragazzi sono sul pezzo: “Non nascondo che è stata una seconda settimana molto impegnativa – prosegue Cantagalli – ma abbiamo sempre cercato di mantenere un livello di concentrazione molto alto. Personalmente sono rimasto colpito da questa squadra, nonostante la giovane età media mette a terra un atteggiamento giusto e corretto: sono convinto che questo sarà la nostra arma in più nei momenti di difficoltà, dobbiamo cercare di non perderla durante la stagione e a lavorarci sempre di più”.

    L’importanza di avere un gruppo unito, dunque, è fondamentale: “Si sta formando e plasmando giorno dopo giorno – conclude l’opposto – allenamento dopo allenamento, sia dentro che fuori dal campo. L’imperativo è lavorare e migliorarsi, lo staff in questo senso ci sta aiutando tantissimo”.

    La preparazione riprenderà regolarmente lunedì 9 settembre con due sedute tecniche in palestra, al mattino e al pomeriggio.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    È Diego Cantagalli il colpo finale di mercato della Rinascita Lagonegro

    La Rinascita Lagonegro completa il roster 2024/2025 con un grande colpo in attacco, un giocatore che non ha bisogno di troppe presentazioni: Diego Cantagalli.

    Classe 1999, opposto di 203 centimetri di altezza, Diego rappresenta il tassello offensivo di esperienza e qualità che il presidente Carlomagno ha voluto regalare a coach Lorizio per definire degnamente i contorni della rosa a sua disposizione.

    Figlio di Luca, celebre rappresentante dell’indimenticabile “Generazione di Fenomeni”, Diego cerca di scrollarsi immediatamente di dosso l’eredità di un cognome ingombrante costruendo con sacrifici e dedizione il suo percorso nel volley. Inizia a giocare a Cavriago, ma già a tredici anni entra a far parte della blasonata Lube Macerata con cui fa tutta la trafila giovanile fino alla serie D.

    Due stagioni in B con la maglia della società satellite Appignano e poi, nel campionato 2017/2018, il primo assaggio di serie A con il progetto federale del Club Italia, che lo considera tra i giovani più promettenti dell’intero panorama nazionale. Si mette in mostra con 281 punti in 27 partite giocate, le sue prestazioni vengono premiate dalla stessa Lube che lo richiama la stagione successiva per farne il secondo opposto in SuperLega. E’ un momento magico per Diego: nel 2019 vince scudetto e Champions League, con la Nazionale Under 21 conquista la medaglia d’argento ai Mondiali di categoria e, per completare il cerchio, figura tra i convocati della Nazionale maggiore allora allenata da Gianlorenzo Blengini in vista della Nations League.

    Per crescere ulteriormente, però, ha bisogno di giocare in pianta stabile da titolare e lo fa prima in A3 con la casacca del Brugherio (2019/2020) dove mette a terra 411 punti (con una media di 23 a partita) e poi in A2 tra Ortona (due stagioni, tra cui quella appena conclusa) e Reggio Emilia (dal 2021 al 2023). Con la maglia degli abruzzesi segna il record – ad oggi tutt’ora imbattuto – del maggior numero di punti in una singola partita a livello èlite (46) in occasione di Ortona-Siena dell’8 novembre 2020. In Emilia Romagna, invece, vince la Coppa Italia e i playoff promozione in SuperLega nel 2022.

    I numeri complessivi parlano da soli: 101 vittorie in 195 incontri di serie A, 2218 punti totali, di cui 1908 in attacco, 98 a servizio e 212 a muro.

    “Voglio innanzitutto rivolgere il mio saluto più grande ai tifosi – le prime parole di Cantagalli da giocatore biancorosso – il progetto della Rinascita è ottimo, possiamo toglierci grandi soddisfazioni costruendo giorno dopo giorno il nostro cammino, senza voli pindarici. I programmi del club mi hanno convinto in tutto, ho già parlato con coach Lorizio che reputo una splendida persona, con il presidente Carlomagno e i dirigenti è nato subito un rapporto speciale ed è un aspetto per me fondamentale, ho accettato l’offerta in due giorni. Conosco già qualche compagno di squadra, anche qualche amico, ed è una fortuna ritrovarseli affianco in questa avventura. Ringrazio la Società per la fiducia, voglio ripagarla in campo dando tutto me stesso”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Diego Cantagalli e l’esonero di papà Luca: “Difficile continuare, l’ho fatto per la squadra”

    Quando compongo l’incipit di un’intervista, cerco di distaccarmi dalle emozioni che mi abitano ogni qualvolta mi trovo davanti un atleta. Non posso non ammettere che, spesso, chi fa il nostro mestiere non deve solo nutrire la curiosità di colui che si trova dall’altra parte, ma anche avere la capacità di immedesimarsi in alcune vicissitudini di cui parlerà e delle quali è sacrosanto farsi un’idea. E non posso non pensare all’anno di Diego Cantagalli senza avere un minimo slancio di umanità mentre scrivo questa introduzione.

    Perché la storia, su cui non è necessario tornare, parla di un ragazzo che è stato capace di destreggiarsi tra una squadra allenata da suo padre Luca fino ad un certo punto della stagione, un nuovo allenatore, che è il bravo Fabio Fanuli, un fratello, Marco, che fa parte a pieno titolo della sua stessa squadra, la Conad Reggio Emilia, e una china da dover risalire. E lo ha fatto in un modo così ineccepibile che penso sia doveroso riconoscergli l’eccezionalità dello spirito e del comportamento.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Questo colloquio potrebbe quindi concludersi con un “bravo Diego“, detto in modo certamente poco ostentato; ma, per volere del diretto interessato, prosegue e spiega molto di chi sia Diego Cantagalli e di ciò che ha appreso da quando ha iniziato a muovere i primi passi in questo mondo, nel quale ha finito per essere un giocatore di peso nel suo ruolo.

    “Sono giorni in cui mi sto riprendendo da un piccolo problema alla caviglia, che la scorsa domenica mi ha un po’ bloccato, ma conto di tornare in campo già dalla prossima. Manca poco alla conclusione di questa stagione e voglio esserci perché ci apprestiamo a giocare il finale di campionato, oltre a vere e proprie finali in campo“.

    Il buon Suraci l’ha sostituita al meglio contro Ravenna. Ma la squadra senza i numeri macinati da Cantagalli diventa un’altra cosa.

    “Antonio ha fatto davvero bene, facendo un’ottima prestazione e contribuendo a conquistare assieme alla squadra due punti molto importanti per noi. Vogliamo portare a casa il bottino pieno nei prossimi incontri e cercare di distanziarci dalla penultima posizione, anche cercando di evitare lo spareggio che, in caso di meno di due punti di distanza, la penultima e la terzultima dovranno andare a giocare“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Stagione difficile, Cantagalli. Mi dica se si aspettava di concludere il campionato con la paura di poter tirare il fiato solo alla fine.

    “No, anche se vedo che nelle ultime settimane c’è un po’ più di serenità e la speranza di poter centrare l’obiettivo della salvezza ha preso il sopravvento sul momento no della stagione. Ci siamo ritrovati a lottare per qualcosa che all’inizio nessuno pensava, ma ci sono state delle squadre che dovevano girare bene e invece hanno fatto molto di più. Ho visto un campionato in cui la lotta era all’ordine del giorno ogni domenica. Noi ci abbiamo messo un po’ di più, la squadra è stata creata al fotofinish del mercato, ma adesso c’è grande voglia di arrivare alla fine, aiutandoci tutti e virando tutti dalla stessa parte“.

    Quest’anno e lo scorso ha subito qualche piccolo stop, che nel suo ruolo è fisiologico. Vedendola giocare, si capisce il motivo. Perché non si risparmia mai?

    “Perché sono stato educato a non farlo. Pallavolisticamente mi è sempre stato insegnato che fino all’ultimo punto, fino al fischio finale, in campo non basta dare il 100%, perché dall’altra parte ci può essere qualcuno che fa lo stesso tuo ragionamento. Devi fare quell’1% in più, che ti permette di fare la differenza. E poi sono così, io non riesco a giocare una gara tanto per, o a risparmiarmi, solo perché qualche volta capita che di fronte a te ci sia qualcuno con cui basta giocare benino per portare a casa il risultato“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Dopo lo scorso anno, mi dica se il desiderio della Superlega ha bussato alla sua porta.

    “Quello bussa da un po’ e non le nascondo che fare almeno un anno nella massima serie è un’aspirazione che coltivo con molta determinazione. In realtà c’è stata una proposta, ed è arrivata da Piacenza, ma non si è concretizzata perché non avrei potuto giocarmi il posto da titolare. Ed io volevo giocare, quindi sono felicemente rimasto a Reggio Emilia“.

    Devo fare l’avvocato del diavolo. Non pensa al fatto che adesso si starebbe giocando i Play Off Scudetto?

    “No, mi creda. Non mi sfiora nemmeno il pensiero. Sono contento di misurarmi con quello per cui sto giocando, con gli obiettivi che voglio raggiungere e nella squadra con la quale mi sto giocando tutto questo“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Non voglio entrare nella vicenda dell’esonero di suo padre, ma posso chiederle come si fa ad andare avanti, essendone comunque parte in causa?

    “Non posso dire che sia facile, altrimenti passerebbe un messaggio ipocrita. Non nego che ci sono stati dei momenti nel quale guardi ciò che ti succede e che succede alla squadra e pensi che a lasciare la panchina sia sicuramente Luca Cantagalli, ma certamente in primis tuo padre. Poi capisci che andare avanti fa parte non solo di te, della tua famiglia, ma anche del tuo lavoro. Lo fai per la squadra, perché la squadra viene prima di tutto e il bene di Reggio Emilia era la prima cosa a cui dovevo pensare. La società è legittimata a prendere le scelte migliori, si può avere delle idee diverse, ma si cerca di tenere la solarità e un atteggiamento professionale“.

    Quando non deve pensare, cosa fa?

    “Vado a pescare. Da sempre. Sin da piccolo, quando devo raccogliere i pensieri, sbollire la rabbia, stare un po’ in solitudine, prendo la macchina e l’attrezzatura e raggiungo qualche laghetto nei dintorni di Reggio Emilia“.

    Foto Volley Tricolore

    So che per vedere Diego felice basta portarlo in Sardegna.

    “Il mare mi rimette al mondo. La nostra casa a La Maddalena è un luogo in cui una volta all’anno ho bisogno di ricaricarmi. Ma anche la montagna mi piace molto. Soprattutto nel periodo di pesca della trota. Spero di poter fare qualche giornata dopo la fine della stagione proprio in quei luoghi che mi piacciono e nei quali amo stare con gli amici“.

    Chiudiamo con Marco, suo fratello. È orgoglioso della strada del piccolo Cantagalli?

    “Molto. Ha saputo ritagliarsi i suoi spazi ed esordire in A2 con grande professionalità e attitudine“.

    Sembra appoggiarsi molto al fratello più grande.

    “È così, perché siamo molto legati fin da piccoli. Abbiamo giocato per alcuni anni assieme nelle giovanili, poi per una decina d’anni ognuno ha costruito il suo percorso. Poter tornare a vestire la stessa maglia è stato meraviglioso. Soprattutto vederlo esordire in maniera così decisa. Lui è uno che urla più di me in campo, si fa sentire e notare. Sta facendo un bel cammino“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Conad, Diego Cantagalli: “Lagonegro cerca punti, proprio come noi”

    Di Redazione

    La Conad è pronta a scendere in campo contro Lagonegro; domenica 8 gennaio alle 18:00 al palasport di Villa d’Agri andrà in scena un match combattuto, a detta dell’opposto reggiano Diego Cantagalli: “Lagonegro cerca punti proprio come noi, sarà un match intenso con scambi lunghi. I loro mezzi più pericolosi sono gli attaccanti principali e quindi Wagner e Panciocco, questo non ci fermerà però dal dare il nostro massimo come ad ogni incontro”.

    Reggio è reduce da una vittoria che ha chiuso il 2022 iniziando al meglio il girone di ritorno, il libero della formazione giallorossa Torchia spera di inaugurare il 2023 allo stesso modo: “Sicuramente il morale è alto perché dopo una vittoria c’è sempre un buon clima in palestra. Per fortuna però c’è sempre stato: anche se abbiamo subito qualche sconfitta abbiamo sempre cercato di stare concentrati e di tenere la testa libera, perché è l’unica strada. Cercheremo di continuare così per anche per le prossime partite”.

    Nessun ex per questo incontro, ma ben cinque punti che separano le formazioni; Fanuli spiega come si sono preparati i suoi ragazzi per la trasferta lunga: “Abbiamo continuato il nostro il nostro lavoro classico, ponendo l’attenzione sugli obiettivi tecnici che ci eravamo prefissati dall’inizio dell’anno. Vogliamo arrivare a Lagonegro pieni di grinta, la loro posizione in classifica non rispecchia il vero valore della squadra”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cantagalli Jr dopo Bergamo: “Decisiva la nostra battuta”

    Di Redazione

    Prima vittoria per la Volley Tricolore Reggio Emilia che conquista ben quattro set nell’allenamento congiunto contro la Agnelli Tipiesse Bergamo finito per 1-4. Match che ha regalato ai giallorossi grandi consapevolezze: il gruppo è saldo e sta lavorando nella giusta direzione; l’entusiasmo è stato l’ingrediente principale del match, insieme alla grinta. Molto buona la realizzazione a muro e in attacco, dove i registi reggiani hanno saputo giostrare perfettamente i propri schiacciatori.

    “L’allenamento ha messo in luce il miglioramento che abbiamo ottenuto nell’approcciarci ai match – Commenta l’opposto Diego Cantagalli, miglior realizzatore del test con 17 punti – Ho apprezzato molto la prestazione di oggi dei ragazzi e anche io mi sono piaciuto di più, siamo stati decisamente incisivi in battuta, abbiamo forzato e ottenuto un buon risultato; di conseguenza anche il muro dopo è stato determinante: li abbiamo messi in condizione di giocare con palla staccata”.

    “Cosa ne penso dell’Agnelli Tipiesse Bergamo? È sicuramene una delle squadre che punterà ad essere tra le prime del campionato – commenta ancora Cantagalli Junior, figlio di Luca Bazooka, allenatore di Reggio – e questo test match deve darci consapevolezza di quelli che possono essere i nostri mezzi, anche nel corso del campionato. Adesso la testa è già concentrata sui prossimi incontri perché ci aspetta un periodo ancora lungo e pieno di allenamenti congiunti; dobbiamo concentrarci sul cercare di riposare sempre di più”.

    Il prossimo allenamento congiunto si terrà mercoledì 14 settembre a Reggio Emilia nella palestra di Castelnovo di Sotto alle ore 17.00, dove la Conad affronterà Cantù. In quell’occasione sarà ancora possibile abbonarsi alla stagione 2022/2023 di Volley Tricolore.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO