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    Vibo al fianco di Calabria Cardioprotetta. A bordo campo il motto: “Defibrilliamo le coscienze”

    Di Redazione Oggi sugli schermi pubblicitari installati a bordo campo, per tutta la durata del match Vibo-Verona, campeggerà il logo e il motto dell’Associazione Calabria Cardioprotetta: “Defibrilliamo le coscienze”. La Tonno Callipo Volley sostiene il progetto di promozione della cultura del primo soccorso portato avanti da un gruppo di medici e volontari da giugno del 2021. “Calabria Cardioprotetta” si occupa di sensibilizzare le istituzioni, le realtà sportive e scolastiche, sull’importanza dell’installazione di defibrillatori e di formare quanti più operatori possibili nell’uso degli stessi dispositivi salvavita ovvero nel primo soccorso per i casi cardiaci. La socità di Vibo Valentia spiega così l’iniziativa: “L’installazione dei defibrillatori risulta fondamentale specie in ambienti dove si pratica attività sportiva. È ormai risaputo come la morte cardiaca improvvisa rappresenti oltre il 50% di tutti i decessi per malattie cardiovascolari fra giovani e adulti. In questi casi salvare la vita significa essere in grado di intervenire in pochi minuti (5/6 al massimo) con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica. L’unico modo per poter intervenire in un tempo così limitato è quello di avere sul territorio una buona dotazione di defibrillatori e di operatori laici in grado di saperli utilizzare”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Arresto cardiaco sul campo: Chiara Fornasari salvata dal defibrillatore

    Di Redazione Il drammatico episodio del calciatore Christian Eriksen, accasciatosi sul campo durante la prima partita della Danimarca agli Europei, ha riacceso l’attenzione sui casi di arresto cardiaco che colpiscono gli sportivi in attività. Ma il giocatore dell’Inter non è certo il primo né l’unico atleta salvato dal tempestivo utilizzo del defibrillatore. Un esempio recentissimo è quello di una 24enne di Bologna, Chiara Fornasari, giocatrice di Beach Volley a livello amatoriale che lo scorso 9 giugno è stata colta da malore durante una partita al centro sportivo Active Beach Volley ed è stata immediatamente defibrillata e sottoposta a massaggio cardiaco, per poi essere trasportata all’Ospedale Maggiore dove è stata operata. Chiara ha raccontato la sua storia nella trasmissione “Sporting Club” di Cusano Italia Tv, condotta da Gianluca Scarlata: “Ora sto bene – ha spiegato – ma devo stare a riposo e sotto osservazione. Voglio tornare a giocare a pallavolo e a beach volley. Alleno anche le bambine del minivolley e mi danno molte soddisfazioni. Ringrazio chi mi ha salvato la vita, Michele Bennato e la sua Active Beach Volley. Ora sto rileggendo tutti i messaggi ricevuti, ad alcuni ho risposto, però senza nemmeno rendermene conto. Ho un problema genetico, sapevo di correre qualche rischio, ma pensavo che si potesse gestire“. Chiara vive a Zola Predosa e frequenta all’università il corso di consulenza del lavoro. Si è sentita male la sera del 9 giugno: alle 22.04 la centrale operativa 118 Emilia Est ha registrato una chiamata per una ragazza non cosciente con grave difficoltà respiratoria. Chiara soffre di displasia aritmogena del ventricolo destro e lei è già la terza generazione ad avere questa malattia ereditaria. Alla ragazza è stato impiantato un defibrillatore, come è accaduto ad altri componenti della sua famiglia. “Voglio tornare a una vita normale. Io devo tenere sempre il cuore allenato, ma sotto un certo numero di battiti: penso che la pandemia e la poca attività a causa del Covid-19 abbiano influito in maniera negativa. Ma voglio guardare al futuro con ottimismo e fare un viaggio” conclude la giovane atleta. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO