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    Davide Saitta parla da capitano di Vibo: “Dovremo essere umili e consapevoli”

    Di Redazione
    Nelle vesti di capitano della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, Davide Saitta è completamente a suo agio. Il palleggiatore siciliano, classe ’87, già dal primo momento dell’investitura della carica da parte del tecnico Valerio Baldovin ha dimostrato di sentirsi pronto ad assumersi gli oneri e le responsabilità che il ruolo comporta. Sa bene che indossare quella fascia non è solo un grande onore. A lui il compito di essere da esempio per tutti, di tenere unito il gruppo, di trascinarlo nei momenti più difficili, di essere la guida di tutto lo spogliatoio.
    “Sicuramente – ammette Saitta – coi miei trentatré anni e tante stagioni alle spalle è più facile ricoprire questo ruolo. Lo farò con molta serenità perché non è qualcosa che va a stravolgere la mia personalità o l’apporto che normalmente cerco di dare alla squadra. Cerco sempre di essere me stesso e aiutare i miei compagni dando prima di tutto un buon esempio e cercando di spronarli a dare il massimo. Quest’anno avremo delle concorrenti molto forti e non possiamo permetterci distrazioni”.
    Sul giudizio di giocatore ‘razionale’ che spesso viene espresso su di lui dagli addetti ai lavori ha commentato: “Può significare tutto o niente, però mi va benissimo. Alla fine il palleggiatore deve pensare molto ed io per ogni palla che passa dalle mie mani penso a cosa fare”.
    L’alzatore giallorosso ha poi detto la sua sui pronostici già formulati dalla stampa su quanto la Callipo riuscirà ad ottenere in questo torneo di Superlega: “Ci mettono subito dietro il treno delle prime otto insieme ad altre squadre, invischiati in un limbo tra la salvezza e i play off. Anche io colloco qui la nostra squadra, perché dovremo giocarcela sempre con un occhio umile verso il basso ma anche con l’ambizione di guardare ai primi posti della classifica. Dobbiamo fare bene per rispettare la storia della Tonno Callipo e per quello che la società ha saputo fare in tanti anni eccezionali che sono indimenticabili nella mente dei tifosi. Ci dovrà accompagnare un mix di umiltà e consapevolezza“.
    Dopo una prima settimana di preparazione e di permanenza a Vibo, qualche parola per esternare le impressioni iniziali sul gruppo, sulla società e sull’allenatore: “La società ci ha accolto a braccia aperte come una famiglia. Noi faremo di tutto per ricambiare dimostrando un sincero sentimento di appartenenza e lavorando ogni giorno. Il mister l’ho visto molto concentrato e ci tiene molto a ricambiare questa fiducia che la società ci ha dato. Dopo aver guardato negli occhi i miei compagni di squadra posso dire che siamo un gruppo disposto al sacrificio e l’intento è di remare nella stessa direzione”.
    Svela poco e niente di quello che il tecnico Baldovin ha detto nello spogliatoio ad inizio preparazione: “Quello che succede nello spogliatoio deve rimanere lì dentro, sia positivo che negativo. Lo spogliatoio come la famiglia è sacro ed è lì che ci saranno i confronti, specialmente nei momenti difficili, quando capiterà che qualcosa non vada per il verso giusto e allora sarà in quel momento che bisognerà fare gruppo e capire cosa migliorare o cambiare per ripresentarsi pronti alla partita successiva“.
    Sentirsi parte di un progetto sportivo significa anche integrarsi con il luogo che si rappresenta in campo: “Mi sono stabilito a Vibo con la mia famiglia. Voglio conoscere la città, visitare i posti identitari e storici e stringere un bel rapporto con la gente. Porto ogni giorno mia figlia a passeggio in centro perché lo trovo un modo che può servire ad ambientarmi“.
    Indicativa del suo “attivismo” anche la presenza nel direttivo dell’Associazione Italiana Pallavolisti, nata lo scorso giugno con l’obiettivo di rappresentare e tutelare tutti gli atleti e le atlete di pallavolo: “Non essere inquadrati come professionisti non significa che non dobbiamo avere delle tutele. Serviva avere un punto di riferimento ed essere rappresentati ai tavoli della Federazione e della Lega. Non vogliamo andare in conflitto con qualcuno ma colmare quel un vuoto che spesso ci ha danneggiati“.
    Con la Callipo il regista siculo indosserà la maglia numero 8: “È il simbolo dell’infinito. Per questo motivo l’ho scelto fin da quando ero ragazzino”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il capitano Davide Saitta: “Saremo un gruppo umile e disposto al sacrificio”

    Nelle vesti di capitano Davide Saitta è completamente a suo agio. Il palleggiatore siciliano, classe ’87, già dal primo momento dell’investitura della carica da parte del tecnico Valerio Baldovin ha dimostrato di sentirsi pronto ad assumersi gli oneri e le responsabilità che il ruolo comporta. Sa bene che indossare quella fascia non è solo un grande onore. A lui il compito di essere da esempio per tutti, di tenere unito il gruppo, di trascinarlo nei momenti più difficili, di essere la guida di tutto lo spogliatoio.
    “Sicuramente coi miei trentatré anni e tante stagioni alle spalle è più facile ricoprire questo ruolo. Lo farò con molta serenità perché non è qualcosa che va a stravolgere la mia personalità o l’apporto che normalmente cerco di dare alla squadra. Cerco sempre di essere me stesso e aiutare i miei compagni dando prima di tutto un buon esempio e cercando di spronarli a dare il massimo. Quest’anno avremo delle concorrenti molto forti e non possiamo permetterci distrazioni”.
    Sul giudizio di giocatore ‘razionale’ che spesso viene espresso su di lui dagli addetti ai lavori ha commentato: “Può significare tutto o niente, però mi va benissimo. Alla fine il palleggiatore deve pensare molto ed io per ogni palla che passa dalle mie mani penso a cosa fare”.
    L’alzatore giallorosso ha poi detto la sua sui pronostici già formulati dalla stampa su quanto la Callipo riuscirà ad ottenere in questo torneo di Superlega: “Ci mettono subito dietro il treno delle prime otto insieme ad altre squadre, invischiati in un limbo tra la salvezza e i play off.  Anche io colloco qui la nostra squadra perché dovremo giocarcela sempre con un occhio umile verso il basso ma anche con l’ambizione di guardare ai primi posti della classifica. Dobbiamo fare bene per rispettare la storia della Tonno Callipo e per quello che la società ha saputo fare in tanti anni eccezionali che sono indimenticabili nella mente dei tifosi. Ci dovrà accompagnare un mix di umiltà e consapevolezza“.Dopo una prima settimana di preparazione e di permanenza a Vibo qualche parola per esternare le impressioni iniziali sul gruppo, sulla società e sull’allenatore: “La società ci ha accolto a braccia aperte come una famiglia. Noi faremo di tutto per ricambiare dimostrando un sincero sentimento di appartenenza e lavorando ogni giorno. Il mister l’ho visto molto concentrato e ci tiene molto a ricambiare questa fiducia che la società ci ha dato. Dopo aver guardato negli occhi i miei compagni di squadra posso dire che siamo un gruppo disposto al sacrificio e l’intento è di remare nella stessa direzione”.
    Svela poco e niente di quello che il tecnico Baldovin ha detto nello spogliatoio ad inizio preparazione: “Quello che succede nello spogliatoio deve rimanere lì dentro, sia positivo che negativo. Lo spogliatoio come la famiglia è sacro ed è lì che ci saranno i confronti, specialmente nei momenti difficili, quando capiterà che qualcosa non vada per il verso giusto e allora sarà in quel momento che bisognerà fare gruppo e capire cosa migliorare o cambiare per ripresentarsi pronti alla partita successiva“.Sentirsi parte di un progetto sportivo significa anche integrarsi con il luogo che si rappresenta in campo: “Mi sono stabilito a Vibo con la mia famiglia. Voglio conoscere la città, visitare i posti identitari e storici e stringere un bel rapporto con la gente. Porto ogni giorno mia figlia a passeggio in centro perché lo trovo un modo che può servire ad ambientarmi“.
    Indicativo del suo ‘attivismo’ anche la presenza nel direttivo dell’Associazione Italiana Pallavolisti, nata lo scorso giugno con l’obiettivo di rappresentare e tutelare tutti gli atleti e le atlete di pallavolo: “Non essere inquadrati come professionisti non significa che non dobbiamo avere delle tutele. Serviva avere un punto di riferimento ed essere rappresentati ai tavoli della Federazione e della Lega. Non vogliamo andare in conflitto con qualcuno ma colmare quel un vuoto che spesso ci ha danneggiati“.
    Con la Callipo il regista siculo indosserà la maglia numero 8: “È il simbolo dell’infinito. Per questo motivo l’ho scelto fin da quando ero ragazzino”.
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
    ufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Sarà Davide Saitta il capitano della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia

    Di Redazione
    Anche se ancora alle battute ‘inaugurali’, la preparazione pre-campionato della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia inizia a produrre i primi pezzi per comporre il quadro su cui comparirà il nuovo volto della squadra edizione 2020-2021.
    Uno di questi è quello che riporta la nomina del capitano dei giallorossi annunciata direttamente dall’allenatore Valerio Baldovin: “Di comune accordo con tutto lo staff abbiamo scelto il palleggiatore Davide Saitta in quanto riteniamo possa essere la persona giusta per ricoprire questo tipo di ruolo sia in termini di leadership che di esempio. Dal canto suo l’atleta ha accettato molto volentieri”.
    Una decisione ben motivata se si mette in conto il peso del trascorso del regista siculo che già nelle sue precedenti esperienze è stato considerato un punto di riferimento importante per la propria squadra. Coach Baldovin ha però precisato che ad agevolare l’attività di Saitta dovrà esserci la cooperazione degli altri ‘navigati’ del gruppo: “Ci tengo ad aggiungere che mi aspetto anche da parte di coloro che hanno un buon bagaglio di esperienza la disponibilità ad aiutarlo e coadiuvarlo nello svolgere un compito abbastanza complicato e delicato per il quale bisogna investire molta energia e responsabilità”.
    Prosegue, intanto, il lavoro di preparazione che in questa fase iniziale sta puntando alla graduale ripresa tecnica oltre che fisica degli atleti. Per mister Baldovin soprattutto l’occasione per ‘tastare il terreno’ e prendere le misure al suo team. Arrivati alla quarta giornata di allenamento in palestra ha commentato: “Le impressioni sono state positive sia sotto il profilo dell’organizzazione dell’attività sia dal punto di vista comportamentale dei giocatori”.
    Troppo presto per fare bilanci ma è essenziale partire con il piede giusto: “È ancora prematuro trarre delle conclusioni perché siamo ancora agli albori. Diciamo che ci stiamo conoscendo a vicenda con i ragazzi. Questi sono anche dei momenti moto belli perché molto dipende da qui. Si respira un buon entusiasmo all’interno del gruppo. Fino ad adesso nessun intoppo”.
    Una buona carica positiva si percepisce anche dalle parole del neo allenatore: “Credo che questo gruppo sia molto interessante. Il mio obiettivo è quello di arrivare alla migliore performance di gruppo più che puntare sulle caratteristiche individuali dei giocatori che chiaramente dovremo cercare di esaltare ma trovando un sistema di squadra prima di tutto”.
    E su Rossard? “È un giocatore molto tecnico ma gioca in Italia per il primo anno quindi dovrà trovare il suo adattamento alla nuova realtà sia dal punto di vista culturale che del campionato stesso, differente da quelli disputati in precedenza. È un giocatore importante per noi ma non sarà solo attraverso di lui che faremo qualcosa di buono. Lui deve essere una delle pedine importanti”.
    Prontezza e capacità di adattamento per ovviare alle assenze degli schiacciatori Birigui e Defalco: “È un’eventualità che spesso si verifica durante la preparazione per varie motivazioni e non bisogna farsi cogliere impreparati. Come spesso si fa abbiamo integrato la rosa con qualche giocatore proveniente dal Settore. Speriamo che il roster si completi il primo possibile in modo da permetterci di perfezionare meccanismi di squadra e di gioco”.
    Il planning di lavoro della seconda settimana è già pronto e non prevede grandi stravolgimenti: “Non cambieranno le tematiche in quanto si tratterà sempre di lavorare sul condizionamento fisico-atletico e sul ricondizionamento tecnico però aumenterà il volume del lavoro. Se questa settimana è stata a ritmi blandi, dalla prossima invece il carico del lavoro comincerà ad essere quello standard della pre-season”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La fascia di capitano a Davide Saitta. Baldovin: “Un leader e un esempio”

    Anche se ancora alle battute ‘inaugurali’, la preparazione pre-campionato della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia inizia a produrre i primi pezzi per comporre il quadro su cui comparirà il nuovo volto della squadra edizione 2020-2021.
    Uno di questi è quello che riporta la nomina del capitano dei giallorossi annunciata direttamente dall’allenatore Valerio Baldovin: “Di comune accordo con tutto lo staff abbiamo scelto il palleggiatore Davide Saitta in quanto riteniamo possa essere la persona giusta per ricoprire questo tipo di ruolo sia in termini di leadership che di esempio. Dal canto suo l’atleta ha accettato molto volentieri”.
    Una decisione ben motivata se si mette in conto il peso del trascorso del regista siculo che già nelle sue precedenti esperienze è stato considerato un punto di riferimento importante per la propria squadra. Coach Baldovin ha però precisato che ad agevolare l’attività di Saitta dovrà esserci la cooperazione degli altri ‘navigati’ del gruppo: “Ci tengo ad aggiungere che mi aspetto anche da parte di coloro che hanno un buon bagaglio di esperienza la disponibilità ad aiutarlo e coadiuvarlo nello svolgere un compito abbastanza complicato e delicato per il quale bisogna investire molta energia e responsabilità”.
    Prosegue, intanto, il lavoro di preparazione che in questa fase iniziale sta puntando alla graduale ripresa tecnica oltre che fisica degli atleti. Per mister Baldovin soprattutto l’occasione per ‘tastare il terreno’ e prendere le misure al suo team. Arrivati alla quarta giornata di allenamento in palestra ha commentato: “Le impressioni sono state positive sia sotto il profilo dell’organizzazione dell’attività sia dal punto di vista comportamentale dei giocatori”.
    Troppo presto per fare bilanci ma è essenziale partire con il piede giusto: “È ancora prematuro trarre delle conclusioni perché siamo ancora agli albori. Diciamo che ci stiamo conoscendo a vicenda con i ragazzi. Questi sono anche dei momenti moto belli perché molto dipende da qui. Si respira un buon entusiasmo all’interno del gruppo. Fino ad adesso nessun intoppo”.
    Una buona carica positiva si percepisce anche dalle parole del neo allenatore: “Credo che questo gruppo sia molto interessante. Il mio obiettivo è quello di arrivare alla migliore performance di gruppo più che puntare sulle caratteristiche individuali dei giocatori che chiaramente dovremo cercare di esaltare ma trovando un sistema di squadra prima di tutto”.
    Poi un’occhiata al pagellone della Superlega comparso stamattina sulle pagine di ‘V come Volley’: “Il giudizio ai nastri di partenza ci sta da parte dei giornalisti. I campionati passati hanno dimostrato che per misurarne la valenza bisogna vedere di che pasta è fatto il gruppo, di come lavora insieme sul campo e fuori dal campo. Noi partiamo da un paio di stagioni difficili ma potremmo fare leva proprio su questo per cercare di fare in modo di non incorrere in eventuali errori del passato e portare a casa buoni risultati”.
    E su Rossard?  “È un giocatore molto tecnico ma gioca in Italia per il primo anno quindi dovrà trovare il suo adattamento alla nuova realtà sia dal punto di vista culturale che del campionato stesso, differente da quelli disputati in precedenza. È un giocatore importante per noi ma non sarà solo attraverso di lui che faremo qualcosa di buono. Lui deve essere una delle pedine importanti”.
    Prontezza e capacità di adattamento per ovviare alle assenze degli schiacciatori Birigui e Defalco: “È un’eventualità che spesso si verifica durante la preparazione per varie motivazioni e non bisogna farsi cogliere impreparati. Come spesso si fa abbiamo integrato la rosa con qualche giocatore proveniente dal Settore Giovanile. Speriamo che il roster si completi il primo possibile in modo da permetterci di perfezionare meccanismi di squadra e di gioco”.
    Il planning di lavoro della seconda settimana è già pronto e non prevede grandi stravolgimenti: “Non cambieranno le tematiche in quanto si tratterà sempre di lavorare sul condizionamento fisico-atletico e sul ricondizionamento tecnico però aumenterà il volume del lavoro. Se questa settimana è stata a ritmi blandi, dalla prossima invece il carico del lavoro comincerà ad essere quello standard della pre-season”.
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
    ufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO