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    Davide Gardini schiaccerà a Milano: “Contento di poter fare questa esperienza”

    E’ un mercato importante quello di Allianz Milano con pezzi pregiati dall’Italia e dal resto del mondo. L’annuncio di oggi profuma di azzurro, perché si tratta dell’ufficializzazione dell’approdo sotto la Madonnina dello schiacciatore Davide Gardini.

    Per la società del presidente Lucio Fusaro, un giocatore dal cognome pesante, anzi pesantissimo. Il papà Andrea è uno dei pallavolisti più vincenti nella storia del nostro sport, la mamma, Novella Cristofoletti, è stata anche lei azzurra e giocatrice di Serie A.

    Foto di Allianz Milano

    Davide può essere considerato il classico predestinato, dall’alto dei suoi 206 centimetri di altezza, ha fatto un percorso non banale, dopo il Club Italia ha vissuto un’esperienza a stelle e strisce nella Brigham Young University. Quindi l’atterraggio a Padova, maglia con la quale ha disputato da protagonista le ultime due stagioni. Nel campionato 2023-24 di SuperLega è stato per 2 volte MVP. In tutto ha giocato 5 tornei di serie A, tre dei quali in A2. Per quanto riguarda le statistiche individuali, ha già superato quota mille punti e cento muri. E’ nato a Montebelluna (Treviso) l’11 febbraio 1999.

    Le prime parole milanesi di Gardini riguardano le aspettative per la prossima stagione: “Ovviamente mi aspetto un campionato difficile, come tutte le stagioni di SuperLega. Ogni anno le squadre si attrezzano per migliorarsi. Il livello si alza sempre e con esso anche la competizione. Non credo esista un altro campionato più difficile e competitivo in cui giocare”.

    Una carriera in crescendo con una tappa anche negli USA: “Il mio obiettivo a Milano è inserirmi al meglio in un gruppo che ovviamente ha dimostrato di funzionare in questi anni e cercare di dare il mio apporto alla squadra. Per me, spostarmi da Padova ha rappresentato una sfida, ma anche un’incognita. Se cambi, non sai mai fino in fondo cosa può accadere. Io però ho buone sensazioni e spero davvero che chi potremo prendere ancora delle belle soddisfazioni a livello di squadra, perché Milano è una pazza che merita tanto. Riguardo il mio percorso sportivo, è vero, è passato anche da un’esperienza negli Stati Uniti, ormai sono trascorsi due anni, ma credo si sia trattato di qualcosa di incredibile per me, che mi ha segnato e rimarrà per sempre tra i ricordi più belli”.

    “Per la mia crescita sportiva credo sia stato giusto rientrare in Italia. Diciamo che nella mia carriera ho cercato sempre di affrontare gli ostacoli in modo molto graduale. Il primo anno a Padova ho avuto qualche difficoltà, poi mi sono guadagnato sul campo la maglia da titolare. Ora c’è un altro step del mio percorso, un cammino che comunque ripercorrerei tutto senza alcun rimpianto”.

    “Papà è molto contento per questo passaggio. E’ convinto che Milano sarà un ambiente in cui io potrò esprimermi bene e soprattutto crescere a livello individuale. Credo che ci siano tutti i presupposti per fare ottime cose, a livello di società, di staff e di squadra. So che potrò mettere nel mio bagaglio tecnico qualcosa di importante da questa esperienza grazie a coach Piazza e ai nuovi compagni”.

    “Sono sincero, tra le grandi città italiane probabilmente Milano è quella che conosco un po’ meno bene. Ovviamente, non vedo l’ora di scoprirla, perché stiamo parlando di luoghi noti in tutto il mondo. Le persone che conosco e che sono passate da Milano e da Allianz Milano, mi hanno detto che si tratta di un luogo invidiabile in cui giocare, ma anche in cui vivere. Quindi, sono molto molto contento di avere la possibilità di fare questa esperienza”.

    Gardini ha già affrontato Milano da avversario: “Nell’ultimo campionato è stato un avversario tostissimo. Ogni volta che ho giocato con Milano ho percepito che dall’altra parte della rete ci fosse qualcosa di solido, un sistema di gioco ben definito e senza punti deboli, in grado di mettere sotto qualsiasi squadra e di qualsiasi livello”.

    Sui nuovi compagni e nuoov staff: “Ovviamente ho un rapporto particolare con chi ha già vissuto con me le esperienze di Nazionale, anche in queste settimane di lavoro. Piazza e tutto lo staff sono super”.

    Foto Volleyball World

    Infine una parola sulla Nazionale: “Sì, anche la primavera… Sono orgoglioso di essere stato chiamato in nazionale. Anche in questo caso spero si tratti di uno step in un percorso di crescita. Dovrò lavorare molto duramente, ma si devono inseguire anche le ambizioni, quindi il nostro compito qui in azzurro è provare a guadagnarci un posto in VNL e magari anche per i Giochi. Si deve puntare sempre al massimo e a dare il massimo aiuto alla squadra”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gardini, Caneschi, Louati, Otsuka: Fusaro fa i nomi per la nuova Milano

    A un paio di mesi dall’intervento “a gamba tesa” con cui aveva blindato Paolo Porro e il tecnico Roberto Piazza, il presidente Lucio Fusaro torna a parlare del mercato dell’Allianz Milano. E lo fa, come al solito, senza mezzi termini, facendo anche i nomi (o meglio, facendoli fare all’intervistatore…) di una serie di possibili nuovi arrivi: gli azzurri Davide Gardini da Padova e Edoardo Caneschi da Piacenza, ma anche lo schiacciatore francese Yacine Louati dall’Asseco Resovia e il giapponese Tatsunori Otsuka dai Panasonic Panthers.

    “Sono giocatori che il nostro direttore sportivo Fabio Lini sta seguendo da tempo – conferma Fusaro – e personalmente credo sarebbero adatti per il nostro progetto di volley. Ma non è finita qui, mancano tra i nomi quello di un altro centrale di alto livello internazionale e almeno due giovani italiani di valore. Due dei tanti cresciuti nel protetto Powervolley-Diavoli, che abbiamo mandato a farsi le ossa in A2. Ora, dopo essere stati protagonisti della serie cadetta, penso che per loro possa essere venuto il momento di rientrare a casa…“. Per quanto riguarda i due giovani, sembra essere chiaro il riferimento all’opposto Barotto e al libero Staforini, ora rispettivamente a Porto Viro e Cuneo.

    Il presidente di Milano conferma, di fatto, anche le partenze di Yuki Ishikawa e Agustin Loser con destinazione Sir Susa Vim Perugia: “So che hanno ricevuto offerte economiche da un certo punto di vista irrinunciabili, e noi non siamo disposti a fare l’asta al rialzo con nessuno e per nessuno. Sarebbe immorale per il nostro concetto di fare pallavolo a Milano ad alto livello ed ingiusto nel loro confronti tentare di bloccare le legittime speranze di guadagnare di più. Auguro a questi due campioni, qualora scelgano di lasciare Allianz Milano, di avere le migliori fortune, e spero che trovino anche altrove un ambiente come il nostro, che li ha protetti e fatti crescere come persone e come giocatori“.

    Tra i confermati ci saranno invece i veterani Matteo Piano e Matey Kaziyski, come annuncia Fusaro con un certo orgoglio: “Sembrava che scappassero tutti da Milano, senza alcun arrivo. Invece, Piazza e la diagonale formata da due giovani, tra i migliori del mondo, quali Paolo Porro che, ricordo, era riserva in un’altra società, e la nostra ultima scoperta Ferre Reggers, che si è rivelato fra i migliori opposti del campionato, saranno l’ossatura del nostro progetto anche per la prossima stagione.  A fare da chioccia a questi e altri giovani, avremo il capitano Matteo Piano e un certo Matey Kaziyski che, al netto dell’infortunio, ha messo in difficoltà i migliori ricevitori del campionato. Come sempre, e come succede in tutte le squadre, avremo diversi innesti di nuovi giocatori, ma si tratta di un percorso naturale nello sport di vertice, già affrontato anche gli altri anni“. 

    Sulle eventuali ulteriori partenze, invece, il presidente non si sbilancia: “Se ci fossero, sarebbe per una scelta concertata con la direzione sportiva e funzionale all’equilibrio che il nostro coach Roberto Piazza, che io considero fra i migliori al mondo per come è riuscito a valorizzare giovani come Sbertoli, Nimir, Porro, Reggers e molti altri, vorrà dare per continuare a dimostrare che la pallavolo è un gioco di squadra e non sempre i singoli risolvono le partite“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Gardini sulla copertina del numero di marzo di Pallavolo Supervolley

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di marzo e dedica la copertina a Davide Gardini lo schiacciatore figlio dell’ex capitano azzurro Andrea. Fin da piccolo indicato come il futuro della nazionale, ha studiato (e giocato) per quattro anni in un college americano e alcuni problemi di salute ne hanno rallentato il percorso. Oggi Davide, dopo una stagione ad alti livelli con la maglia di Padova, è finalmente pronto a giocarsi le sue carte anche in azzurro.

    “Quando sono partito tutti a dire “che bello Gardini va in America” però lo sapevo che questa scelta non sarebbe stata vista bene nel mondo della pallavolo. D’altra parte i miei coetanei stavano iniziando a essere titolari nel campionato più competitivo del mondo. E questo è stato un pensiero che mi ha accompagnato sempre quando stavo negli Stati Uniti. Però guardandomi indietro è una scelta che rifarei, anche se in Italia so bene che la mia carriera non è andata avanti quanto avrebbe potuto”.

    Una storia di rinascita è invece quella di Malwina Smarzek, l’opposta di Casalmaggiore che ha superato la depressione e si è innamorata di nuovo della pallavolo. L’atleta polacca racconta la sua storia e dice: “Di salute mentale si parla ancora troppo poco, dovrebbe essere trattata al pari di quella fisica. Oggi ho un approccio più tranquillo, mi godo lo sport e ho un guscio che mi protegge”. Mentre quella di Manuel Zlatanov è a dir poco una saga familiare. Se nonno e papà hanno già scritto la storia della pallavolo, oggi è lui a compiere i primi passi con la maglia di Piacenza. “Non immaginavo che avrei esordito così presto, è stata una sorpresa per tutti quando Anastasi mi ha fatto cenno di entrare. Inizialmente ero molto teso poi quando ho avuto la palla tra le mani mi sono tranquillizzato”.

    Spazio poi alla sesta Coppa Italia vinta dall’Imoco Conegliano e a quell’Italia che a Parigi è già sicura di competere: Andrea Giani come tecnico della Francia maschile e Daniele Santarelli che siede sulla panchina della Turchia femminile.

    Imperdibili poi le rubriche. Se Alessia Orro continua a parlarci delle sue passioni nello spazio di racconto “Nella borsa”, il palleggiatore di Civitanova Luciano De Cecco risponde alle domande del questionario Time out, mentre Caterina e Lucia Bosetti, le sorelle più famose della pallavolo italiana, sono messe a confronto nell’intervista doppia. Senza dimenticare Amici miei: stavolta tocca all’ex capitano azzurro Emanuele Birarelli raccontare un fenomenale Matey Kaziyski.

    Ad aprire le danze però è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta è il turno di Giulia Imperio, nel 2022 campionessa europea e oro ai Giochi del Mediterraneo nel sollevamento pesi, rispondere alle sue domande.

    foto Pallavolo Supervolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jacopo Cuttini: “Provo un sentimento di liberazione e gratificazione”

    Sarebbe bastato un punto alla Pallavolo Padova per festeggiare la salvezza matematica: sul campo di Catania ne sono arrivati due, che completano l’ennesimo capolavoro compiuto dalla società veneta con una squadra giovanissima e a trazione italiana. Alla guida uno Jacopo Cuttini che non trattiene l’emozione a fine partita: “Con la vittoria di questa sera a Catania, e con l’arrivo del punto che ci mancava, abbiamo coronato un qualcosa di importante. Abbiamo vissuto fino ad ora una bella stagione, fatta di gioie, sofferenza e duro lavoro in palestra, oggi però, con la vittoria del terzo set, c’è stato qualcosa di liberatorio“.

    “Quello che sto provando, così come lo sta provando l’intera squadra, è un sentimento di liberazione e di gratificazione – spiega il tecnico di Padova –. Sono davvero contento per i ragazzi. Siamo rientrati in partita nel quinto set, pur avendo raggiunto il nostro obiettivo di stagione, è abbiamo vinto il match. Devo fare i complimenti alla squadra per essere riuscita a dimostrare di avere il carattere per vincere questa sfida“.

    Gioia incontenibile anche per Davide Gardini: “Questa sera ci sarebbe bastato un solo punto per raggiungere la salvezza, ed era l’intento con cui siamo arrivati a Catania. Quando lo abbiamo raggiunto, però, abbiamo voluto toglierci la soddisfazione di riuscire a conquistare anche la vittoria nel match, che ci consente di avere una carica maggiore per le prossime partite, in quanto il campionato non è finito qui. Sono davvero felice, abbiamo fatto un grande salto in avanti nella crescita di squadra. Adesso dobbiamo concentrarci sulle prossime tre partite“.

    Eroe delle ultime sfide Luca Porro, protagonista nella vittoria su Milano come in quella sul campo della Farmitalia: “Ci sarebbero bastati due set per ottenere matematicamente la vittoria, siamo però stati bravi a rimanere in partita e portare a casa la vittoria. Continueremo a spingere nelle prossime partite come abbiamo sempre fatto“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Gardini: “Dove giocherò? Voglio una soluzione che mi permetta di crescere”

    Il presente si chiama Padova (da due anni), il cuore l’ha lasciato oltre oceano (fidanzata statunitense), il futuro è ancora tutto da scrivere. Davide Gardini, banda di 2 metri e 5, astro nascente della pallavolo italiana, figlio del grande Andrea, in Superlega è arrivato giovanissimo e ha dimostrato una crescita costante fino alla prova da MVP da 24 punti sfoderata al PalaPanini di Modena pochi giorni fa.

    foto Lega Volley

    “È stata senza dubbio la mia miglior partita da quando sono qui a Padova. Hanno funzionato tante cose, mi sentivo tranquillo e a mio agio. Sentivo che riuscivo ad esprimermi al massimo” racconta entusiasta Gardini al collega Diego De Ponti sulle colonne di Tuttosport.

    “Queste due stagioni con Padova sono state più che positive – aggiunge –. Quando ho lasciato gli Stati Uniti (ha studiato e giocato per quattro anni alla Brigham Young University, nello Utah, ndr) per tornare in Italia sapevo che non sarebbe stato facile, ho avuto bisogno di tempo per ritrovare i miei ritmi. Magari ho sofferto più del dovuto questo passaggio, ma sono cresciuto gradualmente e sono soddisfatto. È stato un percorso giusto”.

    Percorso che il prossimo anno proseguirà a Padova, altrove in Italia o dove? Gardini sembra ancora non avere le idee chiare sul suo futuro, ma forse in realtà una decisione l’ha già presa. “C’è il 50% di probabilità che resti in Italia e il 50% di probabilità che torni negli Usa” risponde inizialmente restando sul vago, ma poi alla fine, a domanda diretta (Resterai a Padova il prossimo anno?) Gardini risponde così: “Ci sto ragionando. Voglio una soluzione che mi permetta di crescere. Anche a Padova potrebbe esserci”. LEGGI TUTTO

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    Padova, Davide Gardini si racconta: l’esperienza negli USA, la famiglia, i valori, i sogni

    Di Redazione

    Martedì 9 agosto prenderà il via la stagione 2022-23 e uno dei volti nuovi della squadra allenata da coach Jacopo Cuttini sarà Davide Gardini. Lo schiacciatore classe ’99, dopo le esperienze maturate tra Club Italia e NCAA (massimo campionato universitario degli Stati Uniti), è approdato a Padova.

    Qui disputerà la sua prima stagione in SuperLega dopo un continuo percorso di crescita, anche se l’approccio alla pallavolo non è stato proprio un colpo di fulmine: “Ho iniziato a giocare abbastanza tardi, a 14 anni, e non è stato un amore a prima vista. Prima di cominciare ho fatto 8 anni di calcio, e solo quando sono arrivato al Club Italia ho capito che avrei potuto fare qualcosa di buono con la pallavolo. A maggior ragione dopo le prime chiamate in Nazionale, in quei momenti ho iniziato a crederci molto”.

    CAMBIAMENTO. Cruciale per il percorso di Davide è stato il cambio di sport, ma non solo, perché il trasferimento negli Stati Uniti per l’università è stata una tappa fondamentale per la sua crescita: “Il fatto di poter andare a studiare in America l’ho sempre visto come un’opportunità da cogliere al volo. Il classico “ora o mai più”, perché fare quel tipo di esperienza era quello che volevo fortemente, anche perché sono un grande fan degli USA, dell’approccio che c’è verso lo sport in ambito accademico e non solo. Lì si è spinti a fare sport e si è supportati in queste attività anche dai professori. E’ visto come un valore aggiunto e si viene premiati se si raggiungono buoni risultati. Poi è chiaro che è necessario un periodo di adattamento all’inizio perché essere così lontani da casa non può essere facile da subito, ma l’esperienza al Club Italia mi ha aiutato molto da questo punto di vista”.

    FAMIGLIA. Lontano da casa, ma con dei genitori che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno: “Non hanno mai voluto intromettersi troppo nelle mie scelte – continua a raccontare Davide – ma i loro consigli sono importantissimi per me, poche parole ma estremamente significative e concrete. Mi hanno trasmesso un’etica del lavoro che cerco di riprodurre nella mia vita e che mi sta aiutando tanto nella quotidianità”.  

    VALORI. “Credo siano fondamentali tre fattori: avere piccoli obiettivi da rinnovare mano a mano che vengono raggiunti, lavorare sempre al massimo dando il 101% e ritagliarsi dei momenti di distrazione e di svago. A grandi linee penso che queste siano dinamiche dalle quali è difficile prescindere”.

    DIFFICOLTA’. Per arrivare a questa consapevolezza, però, non si possono evitare delle fasi più delicate: “E’ normale avere dei dubbi, come è giusto mettersi in discussione. Alcuni periodi al Club Italia sono stati tosti, ma poi mi sono reso conto che la pallavolo è la mia passione e se questa continua ad ardere si riescono a superare le difficoltà. Si è consapevoli che gli sforzi hanno un senso e che ti porteranno ad essere una persona migliore”.

    SCARAMANZIA. “Se c’è qualche rito in particolare che faccio prima di una partita? Direi di no, ho sempre una collana addosso che cerco di togliere il meno possibile, ma non riguarda solo la pallavolo. A volte mi capita di fare un certo gesto e magari vinciamo la partita, cerco di rifarlo quella dopo ma non sempre funziona…quindi direi che la scaramanzia non è proprio parte di me”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Prima stagione in Superlega per Davide Gardini, il nuovo innesto di Padova: “Piazza ideale”

    Di Redazione Anche lo schiacciatore Davide Gardini farà parte del roster della Kioene Padova per la prossima stagione. L’atleta classe ’99 giocherà la sua prima stagione in SuperLega dopo 4 anni trascorsi alla Brigham Young University, negli Stati Uniti. Nello Utah ha giocato ad alti livelli nel campionato NCAA mantenendo un rendimento che gli ha permesso di tornare in Italia per disputare la SuperLega. Gardini ha giocato per 3 stagioni anche nel Club Italia in A2 (2015-18) e conta già convocazioni con la maglia azzurra, sia giovanile sia seniores: da qualche giorno si è aggregato al gruppo della Nazionale a Cavalese dove si sta preparando per le amichevoli con la Bulgaria (25-26 maggio). USA. “La mia idea iniziale era proprio questa: fare un’esperienza di vita negli USA e poi tornare in Italia per giocare in SuperLega. In America ho imparato molto: non solo sono migliorato dal punto di vista sportivo, ma anche nella coniugazione pallavolo-studio. Considero questo momento come un inizio, un’occasione per partire e costruire la mia carriera”. SuperLega. “Conosco la SuperLega perché è quella che ha il livello più alto in assoluto. Di preciso non so cosa aspettarmi dalla prossima stagione, sono sicuro che ci saranno difficoltà e che non sarà facile, ma sono fiducioso che riusciremo a fare un buon campionato. Ho parlato con alcuni ragazzi e con la società: mi hanno spiegato com’è la filosofia bianconera e mi hanno dato qualche suggerimento per farmi sentire a mio agio da subito. Credo che Padova sia una piazza ideale per crescere, e quest’anno ci saranno anche alcuni giocatori più esperti dai quali i giovani possono apprendere molto”. “Non mi ha mai pesato, anzi, per me rappresenta un grande orgoglio avere una famiglia che ha raggiunto traguardi straordinari. E’ uno stimolo, ma ognuno fa il suo percorso e ora tocca a me scrivere la mia storia” chiosa Gardini. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Davide Gardini si aggrega al gruppo azzurro a Cavalese

    Di Redazione

    Si amplia ancora il gruppo della nazionale maschile in raduno a Cavalese: nella serata di oggi, martedì 17 maggio, anche Davide Gardini raggiungerà la località della Val di Fiemme per allenarsi a partire da domani con i compagni di squadra. Il giovane schiacciatore azzurro, reduce dal suo ultimo campionato NCAA negli Stati Uniti, resterà in ritiro fino al 27 maggio, disputando le due amichevoli contro la Bulgaria di mercoledì 25 e giovedì 26.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO