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    Porto Viro torna a fare la voce grossa: Pineto liquidata in tre set

    Pronto riscatto della Delta Group Porto Viro, che liquida 3-0 l’Abba Pineto e cancella subito il passo falso di Cuneo salendo a quota 9 punti in classifica. Il terzo successo in campionato dei nerofucsia è figlio di una prestazione completa, da grande squadra: servizio martellante nel primo set, muro invalicabile nel secondo, per il terzo è servito un pizzico di cinismo nel finale per avere ragione di una Pineto che proprio non voleva saperne di mollare.

    Top scorer della serata Andreopoulos con 15 punti, (52% in attacco e 1 ace), in doppia cifra anche Pedro (11 punti con il 60% in attacco e 2 muri), menzione doverosa per capitan Sperandio, decisivo con i suoi 5 block (compreso quello della vittoria), e per il suo vice Morgese che ha ricevuto con l’83% di positive e il 58% di perfette meritandosi il premio di MVP.

    SESTETTI – La Delta Group di Daniele Morato inizia con Santambrogio al palleggio e Arguelles opposto, Eccher e Sperandio centrali, Andreopoulos e Pedro in banda, Morgese libero. Il tecnico dell’Abba Pineto Simone Di Tommaso si affida a Catone-Saislasalo sulla diagonale principale, Zamagni-Presta al centro, Baesso-Di Silvestre in posto quattro, Morazzini libero.

    1° SET – Primo punto break della gara di Porto Viro con il muro del tandem Eccher-Arguelles (3-1). Pineto è in scia, agguanta il pari sul turno in battuta di Zamagni, mette la freccia con Kaislasalo e va a più due grazie ad un errore nerofucsia (7-9). L’Abba restituisce il favore con gli interessi (due attacchi out), quindi l’appoggio a filo riga di Andreopoulos per l’11-9. Gli ospiti soffrono il servizio di Santambrogio, Andreopoulos assesta un altro colpo break (13-10).

    Lo schiacciatore greco furoreggia anche dai nove metri, ace e time per Di Tommaso sul 15-11. Altra bomba in battuta, stavolta di Arguelles, e Pineto si incarta di nuovo (18-13). La Delta Group continua con il suo copione, Pedro spinge forte al servizio, Andreopoulos e Arguelles raccolgono i frutti: 21-15, con Di Tommaso che ha esaurito i tempi. Anche la prima palla set di Porto Viro (24-17) viene propiziata dalla battuta (di Santambrogio), chiude un errore in attacco di Kaislasalo, comunque l’ultimo a mollare nella metacampo abruzzese: 25-18, 1-0.

    2° SET – Seconda frazione, Delta Group meno ficcante al servizio ma solida a muro e cinica in contrattacco: è 8-6dopo il block di Sperandio. Attacco nerofucsia out e si torna in parità (9-9), per riconquistare un mini-break di vantaggio la squadra di casa deve attendere il muro di Pedro su Kaislasalo (13-11). Sperandio difende il tesoretto con un altro block su Kaislasalo, che esce per Bulfon (15-13).

    Anche Pinetto si fa sentire a muro con Baesso ma poi sbaglia due attacchi sanguinosi (17-15 e 18-16). Entra in battuta Chiloiro e arriva la terza murata di Sperandio (21-18), tocca a Di Silvestre uscire, al suo posto Favaro, mentre Di Tommaso usa un time. Porto Viro non ha finito con i muri, secondo personale per Pedro (22-18), quarto per Sperandio (24-19), la ciliegina la mette Magliano da seconda linea: 25-19, 2-0.

    3° SET – Partenza rabbiosa della Delta Group nel terzo set: 6-2 sul giro di battute di Santambrogio, dopo aver sostituito Catone con Rampazzo, Di Tommaso richiama i suoi in panchina. Pineto non esce dal tunnel, Andreopoulos affonda ancora la lama (7-2). Passaggio a vuoto dell’attacco di casa (8-5), Arguellesristabilisce le distanze con un missile dai nove metri (11-6) ma poi si fa stoppare da Baesso (11-8). L’Abba, che schiera Pesare come libero per la difesa, non riesce a mettere ulteriore pressione a Porto Viro fino all’ingresso in battuta di Iurisci e alle due murate consecutive su Andreopoulos che valgono il 19-18: time per Morato.

    Ci credono ora gli ospiti, arriva il pari firmato da uno scatenato Di Silvestre (20-20). Due scambi dopo il capitano abruzzese si mangia le mani perché consegna di nuovo il più due alla squadra di casa: 22-20, time per Di Tommaso. Pineto è ancora viva, block di Rampazzo e siamo 22-22. Bella ma anche cinica questa Delta Group, Pedro conquista la sudata palla match (24-23), Sperandio a muro la mette giù: 25-23, 3-0.Daniele Morato (coach Delta Group Porto Viro): “Vincere aiuta a vincere e farlo in casa è ancora più importante, per noi stessi e per tutto l’ambiente. La cosa più bella che ho visto stasera è l’atteggiamento del gruppo, se hai la mentalità giusta e propositiva, se sei unito non solo giochi bene, ma riesci anche a sopperire agli errori. È vero, nel terzo set siamo stati cinici, mentre a Cuneo non lo eravamo stati, è come se avessimo imparato la lezione, ma il campionato è ancora lunghissimo e dovremo essere bravi a confermarmi”.

    Matteo Sperandio (capitano Delta Group Porto Viro): “Siamo stati bravi, faccio i complimenti ai miei compagni e allo staff. È stata una partita difficile, Pineto gioca veramente bene a pallavolo, ma anche noi in questo momento e lo stiamo dimostrando. L’aspetto più positivo è aver mantenuto imbattuto il nostro fortino, sarà importante per tutto il proseguo della stagione. Giovedì andremo a Ravenna credendo nelle nostre possibilità, siamo tornati da Cuneo con il rammarico di non aver fatto punti e penso sia un bel modo di pensare per una squadra giovane come la nostra. Affronteremo una delle formazioni più in forma del campionato in questo momento, ma anche noi stiamo bene: ce la giocheremo”.

    Delta Group Porto Viro 3Abba Pineto 0(25-18, 25-19, 25-23)

    Delta Group Porto Viro: Santambrogio 1, Andreopoulos 15, Eccher 4, Arguelles Sanchez 9, Ferreira Silva 11, Sperandio 5, Lamprecht (L), Magliano 1, Morgese (L), Chiloiro 0. N.E. Ballan, Ghirardi, Innocenzi, Bellia. All. Morato. Abba Pineto: Catone 0, Baesso 8, Presta 3, Kaislasalo 10, Di Silvestre 11, Zamagni 6, Iurisci 0, Morazzini (L), Molinari 0, Pesare (L), Favaro 0, Bulfon 1, Rampazzo 2. N.E. Calonico. All. Di Tommaso.

    ARBITRI: Giglio, Pristerà. NOTE – durata set: 29′, 29′, 33′; tot: 91′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo ancora imbattuta: Porto Viro cede in quattro set

    Quando il pubblico è presente si sente e così La MA Acqua S.Bernardo Cuneo vince anche la terza giornata, supportata in tutto e per tutto dal palazzetto galvanizzato. Una vittoria per 3-1 contro Porto Viro che porta a 8 il salvadanaio biancoblù.MVP di serata e top scorer del match, lo schiacciatore estone Karli Allik con 21 punti personali. Primi due set equilibrati con azioni interessanti da ambo i lati del campo, poi un terzo set in discesa per i padroni di casa con coach Morato che inserisce tutta la panchina nerofucsia in campo. Nell’ultimo set i cuneesi allungano da metà parziale e chiudono 25-17.SESTETTI – Lo starting six di Cuneo: Sottile palleggio, Brignach opposto, Codarin e Volpato centro, Sette e Allik schiacciatori; Cavaccini (L). Coach Morato schiera: Santambrogio palleggio, Arguelles opposto, Sperandio e Eccher al centro, Andreopoulos e Pedro schiacciatori; Morgese (L). 1° SET – Parte forte Cuneo sul turno in battuta di Sottile (3-1), arriva anche l’ace di Allik per il 5-2. Accorcia Arguelles con una castagna dai nove metri (5-4), per il pareggio nerofucsia bisogna aspettare un errore offensivo di Allik (9-9), che però si fa subito perdonare con il block dell’11-9. Buona azione difensiva ospite e nuova parità siglata da Arguelles (11-11), la squadra di casa si stacca ancora grazie al servizio vincente di Codarin (14-12), ma questa volta Porto Viro non riesce a controbattere, anche perché in battuta sta sbagliando troppo.Cuneo invece martella col servizio, da lì nasce il più tre firmato da Allik: 20-17, time per Morato. Ennesimo ace piemontese, il secondo personale di Codarin: 22-18 e seconda interruzione ravvicinata richiesta da Morato. Dopo la pausa, Volpato stampa un muro che sa di pietra tombale sulle speranze polesane. È proprio così, chiude i conti un altro block di Volpato: 25-19, 1-0.2° SET – Porto Viro scatta fortissimo dai blocchi al cambio campo, doppietta a muro di Sperandio, contrattacco vincente di Arguelles, un errore offensivo della squadra di casa: 2-6 con un time già speso da Battocchio. Lunga azione chiusa da Andreopoulos e ospiti a più cinque (3-8), poi il muro di Eccher su Volpato (5-11) che convince Battocchio a spendere anche il secondo discrezionale.Come nel primo set, Cuneo ha bisogno delle sue “punture” in battuta per provare a rientrare, come quella del 10-13 di Allik, ma la Delta Group può contare su un Pedro gigantesco (8 punti con il 73% in attacco) per mantenere le distanze. Allunga di nuovo Arguelles da seconda linea (13-18), Battocchio si gioca la carta Mastrangelo al servizio e riguadagna subito la lunghezza persa (15-18). Secondo ace di Allik, Moratoinserisce Magliano (per Pedro) che però attacca out: time out ospite sul 19-20. Porto Viro ora ha il fiato corto e le idee un po’ confuse, ma riesce comunque a tagliare il traguardo grazie alla furbata di prima intenzione di Santambrogio: 23-25, 1-1.3° SET – Il primo mini-break di vantaggio del terzo set lo guadagna Cuneo con Sette (6-4). Allik e Codarin (muro) spingono la squadra di casa avanti di quattro: 11-7, time per Morato. L’attacco nerofucsia spara ancora tre volte a salve (due muri di Brignach): Cuneo scappa 14-7, Porto Viro vara addirittura un triplo cambio con Magliano, Chiloiro e Innocenzi che rilevano Pedro, Andreopoulos e Eccher.Nessuna reazione, anzi, la Delta Group sprofonda sempre più giù sul turno in battuta di Allik (quattro ace): 21-8, sono usciti anche Sperandio per Ballan, Arguelles per Bellia, Ghirardi per Santambrogio, Morgese per Lamprecht. Se non fosse chiaro, Morato sta già pensando al prossimo parziale, che per fortuna arriva di lì a breve: 25-10, 2-1.4° SET – Tornano i titolari sul taraflex e Porto Viro avanza 0-2 in apertura di quarto set. Sette pareggia ma Sperandio a muro riconquista immediatamente il doppio vantaggio (3-5), quindi zampata di Arguelles in contrattacco e invasione di Volpato per il più quattro ospite: 4-8, time per Battocchio. Due attacchi polesani out (7-8), il pareggio è dietro l’angolo, lo firma Sottile a muro: 9-9. C’è anche il sorpasso piemontese, di Codarin: 11-10, Morato interrompe il gioco. Santambrogio è un cecchino dalla linea di fondo campo (15-14), Arguelles invece ha la mira sballata da posto quattro, poi il graffio di Sette: 17-15, time per Morato. Ancora un pallone fuori misura degli ospiti, ancora un colpo break di Sette: 19-15, esce Arguelles per Bellia. Il check pesca nuovamente in errore l’attacco polesano, sempre puntualissimo (e spietato) l’ex Sette sul contrattacco successivo: 21-15. Allik mette giù anche il 23-16, per Porto Viro ormai non c’è più scampo, la condanna definitiva giunge sull’ennesimo attacco out della serata: 25-17, 3-1.Le considerazioni di coach Daniele Morato: “Ci hanno messo sempre tanta pressione con la battuta, noi invece abbiamo faticato un po’ in questo fondamentale, ma quando ci è entrato abbiamo fatto bene. Purtroppo oggi il fattore esperienza è venuto fuori, a metà del quarto set abbiamo incassato un parziale di 9-2, pur avendo ricezione positiva non siamo riusciti a trovare la chiave giusta per mettere giù palla e restare vicini a Cuneo. Dispiace perché i ragazzi stavano facendo bene e per un momento di poca lucidità abbiamo perso l’occasione di fare punti. Non voglio trovare scuse ma oggettivamente quella che abbiamo vissuto è stata una settimana complicata, ora cerchiamo di resettare e affrontare Pineto con la giusta carica, la squadra c’è per cui saremo pronti”.A fine match queste le considerazioni di coach Matteo Battocchio “Una grandissima vittoria, contro una grande squadra. Loro erano a punteggio pieno non a caso, il loro allenatore li sta facendo giocare veramente bene e oggi si è visto. Credo che il nostro muro-difesa nel 3° e 4° set sia stato spettacolare”.MA Acqua S.Bernardo Cuneo 3Delta Group Porto Viro 1 (25-19, 23-25, 25-10, 25-17)MA Acqua S.Bernardo Cuneo: Sottile 4, Allik 21, Codarin 10, Brignach 11, Sette 14, Volpato 5, Pinali (L), Cavaccini (L), Agapitos 0, Malavasi 0, Mastrangelo 0, Compagnoni 1. N.E. Oberto, Chiaramello. All. Battocchio. Delta Group Porto Viro: Santambrogio 5, Andreopoulos 8, Sperandio 4, Arguelles Sanchez 13, Pedro Henrique 13, Eccher 4, Ballan 0, Magliano 0, Ghirardi 0, Lamprecht (L), Innocenzi 0, Bellia 1, Morgese (L), Chiloiro 0. N.E. All. Morato.ARBITRI: Pasin, Marigliano. NOTE – durata set: 24′, 34′, 25′, 30′; tot: 113′(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Morato siederà ancora sulla panchina di Porto Viro

    Era praticamente già cosa certa, ma adesso è ufficiale: Daniele Morato sarà il primo allenatore della Delta Group Porto Viro anche nella prossima stagione sportiva. Una conferma, quella del 35enne tecnico lecchese, fortemente voluta dal Presidente Veronese e dal suo entourage alla luce degli eccellenti risultati dell’annata appena conclusa, ma anche per dare corpo al nuovo progetto societario di rifondazione e ringiovanimento della rosa.

    Prima di calcare con successo il palcoscenico della Serie A2 maschile Credem Banca, Morato infatti ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere a livello giovanile con Brugherio (ultimo trionfo quello nella Junior League 2021/2022), oltre ad essere stato selezionatore provinciale per il Comitato Fipav di Monza e Brianza, selezionatore regionale del Comitato Fipav Lombardia, collaboratore area Nord per le Selezioni nazionali maschili, secondo allenatore della Nazionale Allievi. In sintesi, un allenatore che sa lavorare benissimo con i giovani ma che ormai ha anche l’esperienza necessaria per affrontare un campionato duro e competitivo come quello cadetto.

    “Sono grato al Presidente Veronese, al DG Pavan e a Massimo Zambonin per la fiducia che hanno riposto in me – afferma Morato in occasione del rinnovo – Già a gennaio mi parlavano di progetti futuri e mi hanno da subito coinvolto. C’è sempre stata unità di intenti tra di noi, prima e soprattutto ora. Mi piace come si vive la pallavolo al Delta, seriamente, in modo professionale, ma con la giusta leggerezza e la voglia di divertirsi sempre. In palazzetto, che è praticamente la mia prima casa, sono stato messo nella condizione di poter lavorare al massimo delle mie possibilità. Fuori, mi sono sentito come se avessi sempre vissuto a Porto Viro e questo grazie a tutte le belle persone che ho conosciuto in questi mesi”.

    Sono ben nove i giocatori che hanno salutato Porto Viro nelle scorse settimane (Garnica, Zorzi, Barone, Zamagni, Barotto, Bellei, Tiozzo, Sette, Charalampidis), la Delta Group che sta nascendo sarà giocoforza molto diversa rispetto a quella dell’anno passato. Più giovane e talentuosa ma forse anche più imprevedibile nel rendimento: “Non dimentichiamoci che anche nella prima parte della scorsa stagione abbiamo faticato un po’, ogni gruppo ha bisogno di tempo per creare gli automatismi e la giusta alchimia – commenta Morato – La squadra del prossimo anno sarà più giovane, è vero, ma abbiamo cercato di costruirla con ragazzi di assoluto valore. Per esempio, siamo orgogliosi del fatto che alcuni di loro attualmente siano in Nazionale Under 22, così come ce ne saranno altri che hanno già disputato la categoria e che hanno voglia e motivazione per continuare a migliorarsi. L’obiettivo è fare bene, crescere continuamente e perché no provare a stupirci e a stupire, soprattutto nella seconda parte della stagione”.

    Morato non si nasconde, sogna di poter rivivere le soddisfazioni dello scorso anno, quando, al debutto sulla panchina di Porto Viro, è riuscito a centrare le semifinali sia nei playoff che in Coppa Italia: “Sono contento e soddisfatto del lavoro svolto ma anche consapevole che avrei potuto fare qualcosa di diverso e probabilmente di migliore. Ringrazio i ragazzi che ho allenato perché il continuo confronto con loro mi ha permesso di elaborare meglio le mie idee e di mettere la squadra nelle migliori condizioni possibili per esprimere il proprio potenziale. Ringrazio lo staff perché siamo riusciti a creare un bel gruppo di lavoro e anche un’amicizia al di fuori della palestra. Ci sono stati diversi momenti esaltanti l’anno scorso, credo che a gennaio abbiamo gettato basi solide per il finale di stagione, è lì che sono nate le clamorose vittorie a Cuneo e di gara 2 con Siena. Naturalmente non sono mancati anche i momenti difficili, le sconfitte non piacciono a nessuno, ma la società ci ha sempre supportati in questo senso, aiutandoci ad analizzare gli errori commessi e motivandoci a cercare sempre nuove soluzioni”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Morato dopo l’impresa a Santa Croce: “Domenica indimenticabile. Testa già a Lagonegro”

    Di Redazione

    Una settimana turbolenta, una domenica da sogno. Se Daniele Morato pensasse ad una sceneggiatura per un film, il titolo potrebbe essere “I miei sei giorni”. Dalla promozione per raccogliere la pesante eredità di Gianluca Graziosi al debutto su una panchina di serie A2 su uno dei campi più difficili della categoria e contro una compagine, Santa Croce, che fino a ieri aveva subito un solo ko in casa.

    Prestazione sontuosa: “Sono felicissimo per la prova, ma ancor più per la disponibilità dei ragazzi a cui rivolgo un grande ringraziamento. Decisi tanto in attacco (52% globale) quanto in battuta (8 ace) ma positivi anche in ricezione (56% con il 33 di perfetta) per limitare i sei battitori della Kemas Lampiel e le loro continue variazioni. Siamo stati molto attenti anche per creare le migliori condizioni per costruire il cambio palla”.

    Semplicità: “La prima richiesta era stata quella di esprimere una pallavolo semplice. Si è fatto leva sul fattore entusiasmo, c”è stata la voglia unita alla determinazione ed alla passione di fornire un segnale forte. Poi quando tutto viene bene anche la gestione è assai facilitata”.

    Roccaforte espugnata: “Giocare con questa personalità e con questa qualità su uno dei taraflex più tosti, ricchi di storia e caratterizzati dal calore della tifoseria non si presentava come compito agevole. Invece abbiamo approcciato la sfida come meglio non avremmo potuto e una volta entrati in fiducia ci siamo espressi ad alti livelli”.

    Emozioni: “Ho cercato di godermi il momento al culmine di una settimana per nulla semplice. Ho lavorato tantissimo per avere una preparazione adeguata all’impegno. Questa per me è un’occasione incredibile e metto tutto quello che ho per ottenere il massimo”.

    Un vice al “max”: “Poter contare su Max Redaelli è un privilegio. Ci conosciamo da tanti anni. Tra noi c’è un confronto continuo e mi ha aiutato moltissimo. Anche lui aveva tanta adrenalina in corpo per cui sono proprio felice per tutti. Per lui, per la società, per il ds Insalata, per i ragazzi e per tutto l’ambiente”.

    Sei giorni: “In sei giorni non si possono fare miracoli. Questo successo è il frutto di tutto il lavoro eccezionale svolto in sei mesi con Graziosi. I cambiamenti aiutano, i giocatori si sono sentiti ancor più responsabilizzati e hanno risposto perché obbligati a reagire. Si è cercato, in primis, di cambiare qualcosa a livello mentale per farli giocare liberi”.

    Un “lago” di difficoltà: “Il difficile viene adesso. L’effetto del tutto e subito ha dato i suoi effetti, ora dobbiamo essere bravi a rifare le stesse modalità. Con la stessa tecnica, con lo stesso spirito di squadra per cavalcare l’onda. Ogni partita diviene fondamentale, il pensiero va ad una per volta e Lagonegro è una trasferta oltretutto lunghissima con molteplici fattori che possono influire. Ce la giocheremo consci degli ostacoli, ma anche del nostro potenziale. Il focus è sull’allenamento da affrontare sempre con la testa giusta, la voglia è quella di vivere tutto in un bel clima. Fuori e dentro dal campo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse Bergamo: Massimo Redaelli nuovo vice di Morato

    Di Redazione

    Dodici anni di serie A2 tra Monza e Cantù, 36 in totale nel mondo della pallavolo: Massimo Redaelli è il nuovo vice di Daniele Morato. Una figura d’altissimo profilo per garantire un tocco d’indispensabile esperienza nel nuovo assetto dello staff tecnico.

    Brianzolo doc di Carate Brianza, classe 1964, ha cominciato il suo percorso nel 1986 toccando picchi come la promozione dalla serie B1 alla A2 con Monza. Nel decennio con il Pool Libertas, dove ha ricoperto anche la carica di General Manager per un biennio, tre i punti più alti: il secondo salto personale dalla B1 alla A2 nel 2013, la finale play-off nel 2014 e la semifinale persa in gara 3 proprio a Bergamo nel 2019. In terra canturina è stato il secondo di Luciano Cominetti e di Massimo Della Rosa. Dal 2012, invece, è nello staff della Selezione regionale maschile partecipante al Trofeo delle Regioni in qualità di 3° allenatore e scoutman.

    Nel suo palmares Redaelli annovera 4 ori (2013-2014-2015-2018 con Oreste Vacondio capo allenatore) e 2 bronzi (2016-2022). Curiosità: le ultime due medaglie in ordine di tempo, 2018 e 2022, sono state vinte insieme a Morato.

    “La chiamata è stata inaspettata – ammette Redaelli –, ma la passione e l’entusiasmo che ho sempre messo in campo non mi hanno fatto esitare nemmeno un attimo. Troppa la voglia di tornare in gioco e farlo a Bergamo è certamente qualcosa di particolare. Ci siamo affrontati tantissime volte da avversari. Inoltre, negli anni, si sono instaurati bellissimi rapporti. Mi fa piacere ritrovare Vito Insalata, mio giocatore a Monza, così come lavorare con Morato, tecnico giovane e preparatissimo con cui condivido da tempo il percorso comune per il Trofeo delle Regioni. Il primo obiettivo è quello di mettere la mia esperienza al servizio della società e di un gruppo che ha solamente bisogno di ritrovarsi. Ma il potenziale è alto e faremo di tutto per tornare a farlo emergere al meglio“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Morato è il nuovo allenatore dell’Agnelli Tipiesse Bergamo: “Un’opportunità incredibile”

    Di Redazione

    Daniele Morato è il nuovo coach dell’Agnelli Tipiesse. Il tecnico d’origine lecchese, giunto in estate per ricoprire il ruolo di “secondo”, è stato promosso dalla società rossoblù. Quattordici anni con i Diavoli Rosa di Brugherio, prima da giocatore e poi da allenatore in uno dei migliori e più vincenti vivai della pallavolo nazionale. Plasmato da un riferimento del calibro di Danilo Durand, si è affacciato per la prima volta in serie A2 nella stagione in corso per proseguire la sua crescita con Gianluca Graziosi. Ed è proprio al suo predecessore che il tecnico, classe 1989, dedica il primo pensiero.

    “Ci siamo conosciuti nel giugno scorso ed è nata immediatamente una sintonia assoluta. Lo ringrazio per quanto ha saputo trasmettermi in questi sei mesi e mezzo di lavoro, dal punto di vista umano e da quello professionale”.

    “Un’opportunità incredibile per la quale sono riconoscente alla società – continua Morato – . A livello personale è estremamente gratificante, ma a prescindere dall’aspetto personale bisogna anteporre l’interesse della squadra focalizzando subito l’attenzione sul presente. Dobbiamo risollevarci da una situazione complessa, ma non compromessa”.

    “Bisogna provare ad invertire la rotta sebbene ci sia ben poco da inventare. La classifica dice che siamo ancora in piena corsa per migliorare la posizione, in piega bagarre con tutte fuorché Vibo. Va ottimizzata qualche situazione di gioco ed è necessario ricreare l’entusiasmo, il vero motore. Cinque partite alla fine in cui bisogna essere anche bravi a goderci i momenti con più serenità e ricompattando il tutto, ma con la testa ad una gara per volta”.

    Il futuro è ancora tutto da scrivere: “Dobbiamo rimboccarci in fretta le maniche. Graziosi ha svolto un lavoro importantissimo di cui fare tesoro. Vanno accettate le battaglie che ci attendono, dovremo divertirci e volerle giocare con testa, cuore e con lo spirito di chi non vuole mai arrendersi. Ci sono state delle difficoltà, dovremo avere piacere di risolverle tutti quanti insieme”.

    All’orizzonte la sfida con Santa Croce: “La prima di due trasferte consecutive. Sappiamo quanto sia pericolosa la Kemas Lamipel e del nostro ruolino di marcia fuori casa. Bisogna prendersi le responsabilità. Ma soprattutto essere bravi a non disunirsi qualora si andasse sotto nel punteggio. Indispensabile restare aggrappati nonché sempre concentrati al massimo in ogni set ritrovando il bandolo della matassa specialmente sul fronte della fiducia sia in se stessi che nei compagni di squadra”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Morato approda sulla panchina di Bergamo: sarà il vice di coach Graziosi

    Di Redazione Tra i tecnici in rampa di lancio su scala nazionale il suo nome è uno tra i più gettonati. Non per niente Bergamo lo ha scelto come nuovo vice del tecnico marchigiano. Daniele Morato, classe 1989, originario di Colico (Lecco), sbarca per la prima volta in serie A2, lo fa in punta di piedi sebbene il suo curriculum sia già costellato di allori come se piovesse (campione d’Italia Under 17 per la seconda stagione consecutiva e vittoria della Junior League, gli ultimi in ordine di tempo). Tutto merito della crescita, dapprima come giocatore e poi come coach, nella fucina di talenti di Brugherio. Perché i Diavoli Rosa di Brugherio non sono solamente uno dei serbatoi migliori per ciò che concerne i giocatori, ma anche sotto il profilo dei coach. “I Diavoli Rosa sono stati parte di me per 14 anni, in campo ed in panchina. Danilo Durand, a cui devo tutto, è il mio maestro. A Brugherio ho imparato ogni virgola di ciò che sono oggi. Sono arrivato ragazzino e me ne vado adulto. Il ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno insegnato a vivere la pallavolo all’insegna del fair-play, nella maniera più sana e genuina permettendomi, allo stesso tempo, di realizzare tanti dei miei sogni. Facendolo, oltretutto, con il piacere di stare in palestra divertendosi e trovando empatia totale con i ragazzi”. “Abbiamo vinto tanto, siamo arrivati parecchie volte ad un passo dal traguardo. Trionfare due volte consecutive in Under 17 non è cosa da poco, come vincere la Junior League Under 20. Però sentivo la necessità di fare un upgrade per il mio percorso. Certo che passare da un settore giovanile ad una delle società più blasonate della A2 è un qualcosa che rappresenta un’occasione straordinaria”. Poi la scelta di cambiare “Sentivo l’esigenza di testare qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui sono stato abituato praticamente da sempre. Rapportarsi con l’universo Seniores sarà una chance enorme per entrare in un contesto nel quale posso solo abbassare la testa ed imparare anche la minima sfumatura. Ho tutta l’intenzione di farlo”. “Anche Gianluca Graziosi si è formato facendo tutto l’iter giovanile per poi togliersi grandi soddisfazioni pure con le Nazionali. Siamo già in sintonia, anche perché per me era fondamentale avere una guida di tale spessore che ritengo la migliore possibile. Ora starà a me far fruttare a pieno un’occasione di tale prestigio. Sono ambizioso e determinato, con la ferma intenzione di salire ogni step per arrivare in alto con Bergamo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Danilo Durand lascia la panchina della Gamma Chimica Brugherio

    Di Redazione In attesa del girone di ritorno di Serie A3, che per la Gamma Chimica Brugherio inizierà sabato 8 gennaio sul campo della Geetit Bologna, il direttore tecnico Danilo Durand fa il punto della situazione in casa Diavoli Rosa. Nell’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società c’è anche l’annuncio di una novità importante: le dimissioni dal ruolo di head coach della prima squadra, che sarà affidato a Daniele Morato e Moreno Traviglia. Qual è il bilancio di questa prima parte della stagione? “Sicuramente dal punto di vista dei risultati è un bilancio a due facce. Quella ottima e in splendida salute del settore giovanile, che ci vede al comando con le squadre della collaborazione con Powervolley in tutti i campionati Under, con le seconde squadre che stanno facendo molto bene, passando per i campionati di categoria di Serie C e B che affrontiamo coi gruppi giovanili. In serie C schieriamo una rosa prevalentemente composta da ragazzi del 2006, ed è un campionato che sta andando oltre ogni più rosea previsione, e la stessa Serie B, fatta di ragazzi di Under 17 e Under 19, sta facendo molto bene. Grande soddisfazione arriva anche dal settore femminile, che al primo anno registra già quasi 100 atlete tesserate, essendo così riusciti a colmare un vuoto che a Brugherio c’era da anni“. Fin qui tutto molto bello. La parte negativa qual è?  “Sicuramente la Serie A3, che ha disputato un girone d’andata deficitario. Questa estate abbiamo deciso di allestire, come da nostra storia, una squadra composta prevalentemente da nostri giovani, inserendo però giocatori d’esperienza in ruoli chiave, soprattutto in quello dell’opposto. Da qui la scelta di affidarci a Calarco che la passata stagione aveva vinto il campionato di A3 con Grottazzolina“. E perché è andato via?  “La sua situazione è risultata essere molto problematica, perchè dal punto di vista fisico non ha recuperato nei tempi sperati e questo ha condizionato tantissimo sia i risultati sia la struttura del gioco. Non essendo un giocatore che poteva darci quello che gli era richiesto, abbiamo risolto il contratto. Ne è seguita la rottura anche col palleggiatore Di Marco, col quale ci sono stati problemi di inserimento, il via libera a Frattini a Cantù in A2, e a questo si aggiungono una serie di difficoltà che non potevamo prevedere“. Parli degli infortuni? “Sì, diversi e non di veloce soluzione purtroppo. Parlo della malattia di Biffi, che l’ha costretto ad un mese e mezzo di ospedale ed un decorso ancora molto lungo, dell’infortunio a Federico Compagnoni, una frattura da stress al piede che lo tiene tuttora lontano dal campo, e di una tendinite che ha bloccato per sette settimane Chiloiro dopo la prima gara, in cui tra l’altro aveva fatto molto bene“. Situazione molto complicata da gestire. Come si è mossa la società per far fronte a questa precarietà? “Come società abbiamo provato ad intervenire sul mercato, soprattutto per il ruolo dell’opposto, ma non c’erano giocatori italiani per noi interessanti, rapportati a quello che è il nostro progetto. Dove invece c’è stata la possibilità l’abbiamo subito colta, vedi l’arrivo in prima squadra del palleggiatore Regattieri, un 2000, nostra conoscenza già dai tempi delle giovanili, che a Yaka aveva fatto molto bene“. Per quello che sono i Diavoli Rosa non è solo una questione di opportunità del mercato, dietro ogni decisione c’è una visione molto più ampia. È così? Ce la racconti? “Sì, è vero. Al momento, a parte lo straniero Mitkov e Regattieri, abbiamo una squadra composta tutta da nostri giovani ed è su questa strada che si concentreranno gli sforzi della nostra società da qui alla fine della stagione. Abbiamo deciso di investire e puntare ancora di più sul nostro settore giovanile, ad oggi infatti per gli allenamenti della Serie A si alternano 18 atleti, tutti provenienti dalle squadre del nostro vivaio“. Una squadra giovane, affiancata da atleti ancora più giovani. Non è una situazione un po’ al limite? “È una situazione che abbiamo sperimentato negli anni, mi viene in mente l’ultimo anno in B1: pur essendo retrocessi, abbiamo fatto esordire giocatori molto giovani come Maiocchi, Romanò, Frattini, Santambrogio, tutti atleti che oggi troviamo nei campionati di Serie A2 e Superlega“. L’anno scorso però abbiamo disputato la finale play-off per la promozione in A2, quest’anno siamo ultimi in classifica. Può essere difficile da comprendere dall’esterno, non credi?  “Per noi questi alti e bassi sono fisiologici; anzi, investire sui giovani significa proprio questo, assumersi il rischio pensando prima di tutto al bene e al meglio dei tuoi atleti“. Spiegaci meglio….  “Ci sono anni in cui raccogli, ed è quello che è successo l’anno scorso con l’esplosione dei nostri giovani come Raffa e Santambrogio che oggi sono in A2, ma dello stesso Teja, proveniente dalle giovanili Powervolley, sul quale abbiamo lavorato per due anni e che oggi ha scelto la carriera universitaria, che ben si è incastrata con le scelte di mercato, vedi Breuning. Ci sono altri anni invece, come questo, in cui devi seminare“. Trasuda come sempre passione dalle tue parole. Ci credi molto, vero? “Sì, tutta la società ci crede molto. Per esperienza posso dire che tutti i ragazzi che gravitano oggi nella nostra Serie A3 in futuro giocheranno nei massimi campionati. In questa ottica mi spiace molto che non possiamo valorizzare ancora di più alcuni nostri giocatori“. In che senso? “Giocatori come Barotto e Carpita, solo per citarne due, atleti di Under 17 e nel giro delle nazionali juniores, per via di una regola obsoleta non possono giocare in Serie A3. È sconcertante questo visto che la Federazione, giustamente, proclama continuamente l’importanza del lavoro sui giovani, poi però nei fatti non ci permette di farlo“. Adesso uno dei passaggi più difficili da annunciare in questa intervista: la decisione di fare un passo indietro, smettendo i panni di head coach. Una notizia difficile da metabolizzare per tutti, dai tifosi, agli atleti e a tutti quelli che conoscono la realtà dei Diavoli Rosa… “Sì purtroppo, per ora, lascio la panchina della serie A. Visto l’investimento che vogliamo fare sui nostri giovani, affidare la prima squadra agli allenatori di punta del nostro settore giovanile come Daniele Morato e Moreno Traviglia, che già mi faceva da secondo, è la naturale conclusione del nostro ragionamento. Se l’idea è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi validi, sviluppando un programma che va dall’under 15 in su, e strutturare un lavoro incentrato sulla crescita individuale del singolo ragazzo, è giusto affidare a loro due, che già ci lavorano quotidianamente, questo incarico“. È importante però spiegare che non si tratta di una scelta funzionale alla situazione classifica e ai risultati, non stai abbandonando la Serie A.  “Assolutamente no. È per il momento un passo indietro. Non sarò il primo allenatore, sarò più un supervisore, ma la mia presenza rimane costante negli allenamenti della serie A, e poco cambia a livello di cura e attenzione di tutte le nostre squadre“. Convinto di questa scelta?  “È ovviamente una decisione molto sofferta, ma proprio perché sono convinto della bontà di questo progetto non ho rimpianti“. Giocatori, società, staff tecnico. Viaggiamo tutti nella stessa direzione?  “Viaggiare tutti nella stessa direzione è la forza della nostra società. Nel contesto serie A gli obiettivi sono sempre stati molto chiari ed i ragazzi stanno lavorando in questa direzione in sintonia con lo staff“. Non pesa l’assenza di risultati?  “Certo, come si fa a nasconderlo. I risultati mancano a tutti, sono quelli che danno carica e morale, ma sono però una piccola parte. L’importante è che i ragazzi siano coscienti, e lo sono, di quello che stiamo facendo con loro e che immaginiamo per loro“. E ai nostri tifosi basterà questo?  “Nessuno meglio dei nostri tifosi sa quanta passione e serietà mettiamo in quello che facciamo. Noi siamo fortunati ad averli, non è un caso se per tutti è un piacere venire a giocare da noi perché sanno che ambiente troveranno. Nonostante le difficoltà siamo sempre tra i pubblici più numerosi ed entusiasti della Serie A3“. Una fedeltà da ripagare, non credi?  “La promessa per loro è che i nostri giovani daranno il meglio e faranno di tutto per offrire loro prestazioni all’altezza di questo campionato. E poi i nostri tifosi di questi giovani, come accaduto in passato per Maiocchi, Romanò, Raffa, Santambrogio, Frattini, Baratti e tanti altri, potranno un giorno dire, io quel ragazzo l’ho visto giocare a Brugherio“. In sincerità, rifaresti tutto allo stesso modo?  “Assolutamente sì. Direi che se l’obiettivo primario era investire sui nostri giovani, adesso più che mai, visto che ne coinvolgiamo tanti altri, lo stiamo ampiamente raggiungendo“. Cosa ci aspettiamo da qui alla fine?  “Sicuramente di continuare a livello giovanile come stiamo andando per raggiungere le finali provinciali e regionali in tutte le categorie e qualificarci alle fasi nazionali, far fare esperienza in serie C, D e B, campionati ai quali stiamo partecipando con grande soddisfazione. Siamo certi che i frutti di questo lavoro, che stiamo portando avanti incessantemente coi nostri giovani, si continueranno a vedere“. Passato e presente. Concludiamo questa intervista con uno sguardo al futuro. Quale sarà la nostra dimensione? Serie B, Serie A?  “La nostra storia ci dice che la prima squadra dipende dall’andamento del nostro settore giovanile. Siamo passati in Serie B con atleti del nostro settore giovanile, abbiamo conquistato la promozione in Serie A con atleti del nostro vivaio e con la maggior parte di quegli stessi atleti abbiamo sfiorato l’anno scorso la promozione in Serie A2. Negli anni, a seconda della qualità che riusciamo a dare ai nostri giovani, ci si è palesata la strada da seguire. C’è però un atavico problema“. La nostra casa?  “Esattamente. Un posto tutto nostro, problema che non è stato ancora risolto, dove poter non solo giocare ma crescere, penso ad esempio allo sviluppo del settore femminile che molto dipenderà da questo, e assestarci nelle categorie superiori“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO