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    Lube, il dg Cormio insiste: “Facciamo entrare gli spettatori”

    Di Redazione A margine del raduno della Cucine Lube Civitanova per la consegna del materiale tecnico, ieri all’Eurosuole Forum, il dg Beppe Cormio ha ribadito l’importanza della protesta di tutta la Serie A di volley contro la riapertura degli impianti limitata al 35% della capienza. Club, dirigenti e tesserati negli ultimi giorni hanno invaso il web con un appello virale. Nel frattempo, la stagione dei cucinieri sta per emettere i primi vagiti: oggi sono in corso le visite mediche di rito, lunedì 23 agosto prenderà il via la preparazione atletica a porte chiuse. Le parole di Beppe Cormio: “Cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Siamo stati bistrattati: il primo anno abbiamo perso l’intera fase dei Play Off, il 50% della possibilità di incassare, il secondo anno non abbiamo quasi mai avuto il pubblico. I danni subiti ammontano a un milione e mezzo di euro e non c’è stato nessuno tipo di ristoro. Così non si può andare avanti. Se i club chiedono di far entrare i supporter è perché gli esperti ci dicono che vaccini e mascherine proteggono le persone. Il pubblico del volley è diverso da quello di altri sport e rispetterebbe qualsiasi norma di sicurezza“. “La soglia del 35% è troppo bassa – continua il dirigente dei cucinieri – chiediamo che i tifosi dotati di green pass possano riempire gli impianti, magari adeguandosi a stili diversi per seguire i match. Non comprendiamo una misura drastica che lascerebbe fuori tanti appassionati. Sentiamo molto questo discorso perché riguarda il nostro lavoro, il nostro futuro e quello delle nostre famiglie. Gli atleti hanno aderito con piacere all’appello“. “Tolto il calcio – conclude Cormio – l’indotto dello sport assicura il lavoro a centinaia di migliaia di persone. Mi riferisco anche ai ristoratori, a chi lavora nei trasporti e ad altre figure professionali legate alle nostre attività. Non abbiamo la forza del calcio e dei suoi diritti televisivi. Per noi l’incasso è fondamentale. Quello della Lube sfiora il 20% della possibilità di entrate annue. Rinunciare agli spettatori porterebbe le società di pallavolo alla chiusura e qualche Club non comincerebbe nemmeno. Lo spettacolo si fa con i rivali, non da soli. Se queste richieste venissero ignorate sarebbe drammatico per la nostra disciplina e per tutti noi che lavoriamo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    “Così il volley muore”: le società lanciano una petizione per la riapertura

    Di Redazione La pallavolo di Serie A maschile si schiera compatta a favore della riapertura al pubblico dei palazzetti e contro le norme approvate dal Governo sulla limitazione della capienza. Oggi tutte le squadre di Superlega, A2 e A3 affiliate alla Lega Pallavolo Serie A hanno pubblicato sui propri canali un appello dagli stessi contenuti, accompagnato dallo slogan ad effetto “Così il volley muore“. L’obiettivo è sensibilizzare le autorità, ma anche il pubblico, sulle conseguenze – economiche e sociali – di ulteriori restrizioni all’ingresso degli spettatori. “Chiediamo solo – recita il testo dell’appello – che ci sia consentito di tornare nei palazzetti con Green Pass e mascherina. Chiediamo solo che non si perdano migliaia di posti di lavoro nello sport. Chiediamo solo che non si depauperi l’enorme ricchezza umana e sociale dello sport di base. Le Olimpiadi sono state la testimonianza dell’immenso valore dello sport, di tutti gli sport: si diano segnali incontrovertibili di pari dignità. Il calcio muove il PIL, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che desertificare queste discipline sia la strada giusta per l’agognata ripartenza? Così il volley muore“. La campagna si affianca al lancio di una petizione diretta al Ministro della Salute Roberto Speranza: è possibile firmare online su questa pagina. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO