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    Non c’è pace per l’Osasco: altri 8 casi di coronavirus

    Foto Osasco Voleibol Clube

    Di Redazione
    Nuovo ostacolo per la tormentata stagione dell’Osasco: la squadra brasiliana, già colpita dal coronavirus all’inizio di dicembre, ha comunicato che alcune delle sue giocatrici sono risultate positive al Covid-19, ma stanno bene e sono sotto controllo medico. Secondo Web Volei, la lista dei positivi include Jaqueline, Camila Brait, Mayany, Karyna e l’allenatore Luizomar de Souza. Anche Murilo, marito di Jaqueline, è stato tenuto a riposo per precauzione dalla sua squadra, il Sesi SP.
    Dato il numero di positivi nel gruppo, sono automaticamente rinviate le prossime partite di campionato dell’Osasco contro il Sesi Bauru (26 gennaio) e l’Itambé Minas (29 gennaio), quest’ultima uno scontro diretto tra le due formazioni che guidano la classifica a pari punti. La squadra paulista avrebbe inoltre dovuto giocare domani il quarto di finale della Coppa del Brasile contro il Curitiba, ma la gara era già stata rinviata al 2 febbraio per ulteriori casi di Covid-19 tra le avversarie.
    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    L’Itas Trentino sperimenta Covernet, la rete da volley Covid-free

    Di Redazione
    La settimana di allenamenti che porterà l’Itas Trentino a giocare in Calabria lo scontro diretto per il terzo posto in classifica di SuperLega, domenica 24 gennaio, è iniziata con una particolare novità. Dopo una domenica di riposo, i gialloblù hanno ripreso l’attività svolgendo in mattinata una sessione di pesi e nel tardo pomeriggio una seduta con palla. Nel corso di quest’ultima, Giannelli e compagni hanno lavorato sul campo principale utilizzando una innovativo attrezzo: la “Covernet”, sperimentale e rivoluzionaria rete da pallavolo anti Covid-19 testata nei giorni scorsi in un altro palazzetto cittadino, il Sanbapolis.
    Ideata dall’allenatore del settore giovanile gialloblù Matteo Zingaro, che recentemente l’ha brevettata dopo averla fatta realizzare da Paller Teloni e Gruppo Giovanardi, la Covernet è una particolare rete di metà campo in pvc trasparente e riciclabile, simile in tutto e per tutto a quelle tradizionali, che blocca i droplets diretti provenienti dal campo opposto. Il sito internet di Repubblica ha dedicato un approfondimento all’iniziativa sulla sua homepage, proprio nella giornata odierna.
    “L’idea di questa rete nasce da una esigenza ben precisa – spiega Zingaro – ; dare l’opportunità ai giovani di rientrare in palestra per giocare a pallavolo, possibilità che era stata loro preclusa dall’emergenza Coronavirus, che aveva posto il nostro sport fra i più potenzialmente pericolosi. Con questo tipo di rete, invece, il droplet diretto viene eliminato; si tratta inoltre di un prodotto totalmente sanificabile, che può quindi davvero diventare la risposta del volley al Covid-19“.
    “Il mio auspicio – prosegue l’allenatore – è che possa essere utilizzato a breve in partite ufficiali, visto che si tratta di un attrezzo in tutto e per tutto regolamentare. I test che abbiamo svolto prima con l’UniTrento Volley di Serie A3 e poi oggi con l’Itas Trentino di SuperLega dicono infatti che questa è una rete con caratteristiche tecniche molto simili a quella tradizionale, differente solo in parte per il rimbalzo che però risulta forse anche migliorativo per il gioco. Sono orgoglioso che il Presidente Mosna mi abbia offerto l’opportunità di farla provare a squadre di alto livello come la nostra“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Artem Sitak: “Molti non possono tornare a casa per le restrizioni mentre noi guadagneremo un sacco di soldi”

    Artem Sitak nella foto

    Artem Sitak, doppista neozelandese che attualmente occupa la posizione numero 78 nel ranking di specialità, ha rilasciato una lunga intervista direttamente dalla camera d’albergo in cui si ritrova costretto ad affrontare un periodo d’isolamento imposto dalle autorità sanitarie dopo il riscontro di alcuni casi di positività tra i passeggeri del volo con cui è giunto a Melbourne direttamente da Los Angeles: “Molti australiani non possono tornare a casa dalle loro famiglie a causa delle restrizioni per il Covid-19 mentre noi stranieri siamo entrati nel loro territorio in oltre 1.000 persone per disputare un torneo dello Slam. Guadagneremo un sacco di soldi, dobbiamo ritenerci solamente fortunati di poter essere qui“.

    “Nella off-season mi sono allenato duramente per sei settimane per arrivare pronto a questo torneo, ora non voglio dire che tutto il lavoro che ho fatto sarà da buttare ma sicuramente non sarà facile tornare in campo dopo una lunga pausa. Specialmente per i singolaristi sarà difficile uscire dalla quarantena e andare subito in campo, la mia speranza è che nessuno subisca infortuni visto che dovranno giocare al meglio dei cinque set. Eravamo perfettamente a conoscenza delle regole che avremmo trovato qui in Australia: circa un mese fa abbiamo avuto una conference call con Tennis Australia, nella quale siamo stati informati di tutto ciò che sarebbe potuto accadere ma diversi giocatori hanno deciso di non parteciparvi“, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Un positivo sul volo Doha-Melbourne: altri giocatori costretti a saltare gli allenamenti

    Cedrik-Marcel Stebe nella foto

    Continuano ad arrivare brutte notizie da Melbourne: nelle ultime ore, secondo quanto pubblicato sui social network da diversi tennisti, sarebbe infatti arrivata la comunicazione da parte delle autorità sanitarie di un nuovo positivo rilevato tra coloro che hanno viaggiato sul volo QR7485 proveniente da Doha ed arrivato in Australia sabato 16 gennaio alle ore 5.30 del mattino.
    Tutte le persone a bordo saranno costrette all’isolamento e, come già accaduto per altri voli da Los Angeles e Abu Dhabi, i tennisti che hanno viaggiato su questo aereo dovranno rinunciare agli allenamenti. Non sono stati resi noti pubblicamente i nomi dei giocatori coinvolti, ma alcuni di loro si sono “dichiarati” attraverso Instagram come il tedesco Cedrik-Marcel Stebe e il francese Alexandre Muller. LEGGI TUTTO

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    Nel nuovo DPCM restano invariate le norme sullo sport

    Di Redazione
    Il DPCM del 14 gennaio, contenente le ultime misure adottate dal Governo per il contenimento della pandemia di coronavirus, lascia sostanzialmente immutate le norme sugli eventi e le competizioni sportive. Il comma 3 dell’articolo 10 riprende infatti in toto quello del precedente decreto del 3 dicembre 2020, ribadendo che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni – di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP – riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali“.
    Per queste competizioni sono consentiti anche gli allenamenti a porte chiuse, mentre in tutti gli altri casi lo svolgimento degli sport di contatto è sospeso, così come l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativi agli sport di contatto e tutte le gare, competizioni e attività connesse.
    Com’è noto, la Federazione Italiana Pallavolo aveva inizialmente inserito nell’elenco degli eventi “di preminente interesse nazionale” soltanto Serie A e Serie B, salvo poi tornare sui suoi passi e riaprire alle altre categorie definite come “nazionali” dal Regolamento Gare, ossia la Serie C e i campionati giovanili fino all’Under 13. Queste categorie possono dunque continuare ad allenarsi e a giocare (laddove sono già stati calendarizzati i campionati), mentre per le altre (Serie D, campionati territoriali dalla Prima alla Terza Divisione, Under 12 e Minivolley) lo stop continuerà almeno fino al 5 marzo, termine di validità del decreto.
    (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Una rete “schermata” al Sanbapolis di Trento per proteggersi dal Covid-19

    Foto Twitter Marco Fantasia

    Di Redazione
    Al Sanbapolis di Trento si sperimenta una rete speciale: battezzata “Covernet“, è rivestita da una speciale pellicola per coprire i buchi ed evitare il passaggio di particelle virali da una parte all’altra del campo, riducendo così il rischio di contagio da Covid-19.
    La ghiotta anticipazione è stata fornita oggi in un tweet da Marco Fantasia, telecronista di RaiSport.

    (fonte: Twitter Marco Fantasia) LEGGI TUTTO