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    Francesco Corrado si gode la Coppa: “Avevo lasciato una mensola vuota…”

    Bene sì, non così bene. È quello che ho pensato quando ho visto Francesco Corrado spazzare via ogni sua prestazione personale precedente e giocarsi la finale di Del Monte Coppa Italia A3 con la OmiFer Palmi come se fosse la partita della vita. Una grinta incredibile, con il potere di mettere in discussione due delle squadre più forti del campionato, ossia Savigliano in semifinale e i padroni di casa di Fano nella finalissima, di fronte ad un pubblico che spingeva palesemente per la squadra marchigiana. E Corrado era lì, con i suoi 25 punti della finale, il premio di MVP consegnato da Massimo Righi e una prova maiuscola, che di più non si può:

    “Sono felicissimo, perché siamo andati lì con l’obiettivo di vincere. Avevamo di fronte una squadra con un pubblico numerosissimo e che giocava molto bene. Siamo anche arrivati da un sabato in cui, contro Savigliano, abbiamo fatto una gara secca e ben giocata. Una volta tornati negli spogliatoi, nessuno di noi aveva voglia di festeggiare, perché eravamo già concentrati per la finale di domenica. È una vittoria di un gruppo, non personale. Una vittoria che abbiamo cercato e voluto tutti“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Fano era una squadra decisamente più conosciuta per voi, rispetto a Savigliano.

    “Avevamo tanta voglia di rifarci contro di loro. Sono una squadra capace di esprimere una bella pallavolo, e l’amarezza per il campionato ha fatto sì che approcciassimo la gara con l’istinto dei killer“.

    Si capiva che lei sentiva particolarmente l’incontro.

    “Ho confessato agli amici e ai familiari che non ho guardato nient’altro o sentito nulla se non il campo e l’atmosfera che si respirava dalla nostra parte e al di là della rete. Ho vissuto la partita esattamente come sento di dover vivere un appuntamento di questo tipo. Volevo fortemente che il percorso fatto fino a domenica scorsa portasse a qualcosa di concreto. L’ho voluto fin da quando ai quarti siamo riusciti siamo riusciti a vincere contro Macerata, dopo una gara di cinque set costellata da una serie di influenze che avevano un po’ massacrato tutti. Ma siamo riusciti a vincere una gara difficilissima e nella final four tutti volevamo solo ripeterci“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    La stagione di Palmi è stata una montagna russa, se vogliamo.

    “Non è stata una stagione facile, è vero. Siamo partiti male e ad un certo punto, con i dovuti cambi che ci sono stati quando la stagione non andava come la società auspicava dall’inizio, ci siamo guardati in faccia, e abbiamo capito di voler cambiare passo tutti quanti. Lo spogliatoio e la squadra si è unita molto e abbiamo saputo costruirci quella corazza che ci ha permesso di venire fuori dal momento difficile. Ho trovato delle persone, cito fra tutti Maccarone, che per tutti è Highlander, o Cottarelli, con cui siamo riusciti a fare quadrato e a tirare fuori il meglio da questo Palmi. La società lo meritava“.

    Corrado. Un ossessionato dalla pallavolo.

    “Io sono ossessionato da questo sport, è vero. C’è tanto che la gente non vede. Io non riesco a non pensare anche quando la stagione finisce. È raro per me pensare ad una giornata senza allenamento, senza poter fare qualcosa collegabile alla pallavolo. Sono tre anni che provo a vincere qualcosa come la Coppa Italia. E le dico di più. Quest’anno avevo appositamente lasciato una parte della mensola della camera vuota“.

    Dice sul serio?

    “Sì, volevo con tutto me stesso metterci sopra qualcosa di importante. E vincere nella mia terra, la Calabria. È la prima volta che lo dico, e mi fa piacere condividere questa piccola cosa. Poi ovviamente una volta che si inizia a vincere, volersi fermare è difficile“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Possiamo dire che lei è arrivato alla vittoria grazie ad un lavoro quasi estenuante.

    “Quando giocavo a Vibo Valentia, Antonio Valentini mi disse che il mio talento non innato andava compensato con il doppio e il triplo lavoro, sia durante la stagione che off-season. Ho sempre cercato di portare con me quelle parole. Il lunedì riguardo le gare, guardo gli altri avversari. Chi mi conosce ha imparato a capire che per me questo è importante“.

    A chi è dedicata la vittoria?

    “Ai miei genitori, alla mia famiglia, alla mia ragazza Rajssa, che mi ha dato tanta forza“.

    Cosa c’è ora?

    “Vorrei tutto. Ma voglio prima continuare il mio percorso di crescita, per cercare di essere sempre più un leader per la squadra, sia dentro che fuori dal campo“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia A3 al via: dalle 17 le semifinali

    Alle porte la terza edizione della Del Monte Coppa Italia Serie A3, trofeo che per la seconda volta viene assegnato con la vetrina speciale di una Final Four dedicata. Dopo la due giorni dello scorso anno a Macerata, l’evento torna nelle Marche, al PalaAllende di Fano, a cura della Lega Pallavolo Serie A in sinergia con la Smartsystem Fano. Nel fine settimana il palazzetto fanese ospita quattro formazioni di Serie A3, due per Girone, pronte a darsi battaglia nelle semifinali di sabato 2 marzo, alle 17 e alle 19.30, e poi nella finalissima di domenica 3 (ore 18) per l’assegnazione del trofeo.

    Il programma del primo giorno prevede dunque due semifinali incrociate tra squadre dei due gironi di Serie A3: romperanno il ghiaccio la Gabbiano Mantova, team campione d’inverno e attuale locomotiva del Girone Bianco a più 5 sul secondo posto, nonostante la sconfitta rimediata in casa con Motta nell’infrasettimanale, e i padroni di casa della Smartsystem Fano, entrati in coppa con il terzo gettone d’ingresso nel Girone Blu e balzati al secondo posto mercoledì grazie al successo in tre set contro la capolista Macerata.

    Nella seconda gara sarà la volta della Monge-Gerbaudo Savigliano, squadra che ha affrontato il cammino nella manifestazioni da terza testa di serie del Girone Bianco, ma poi ha perso due posizioni, anche se viene dal blitz vincente in tre set a Garlasco. A ostacolare i piemontesi c’è un team espressione della Calabria, l’OmiFer Palmi, qualificata al primo turno di coppa come quarta forza del Girone Blu al giro di boa, ma ora quinta come i rivali e chiamata a rialzarsi dopo lo scivolone in quattro set a Napoli.

    Le gare della Final Four di Del Monte Coppa Italia A3 saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube della Lega Pallavolo Serie A per garantire una visibilità mondiale, con una produzione di alto livello fatta da 5 camere, replay, regia e grafiche dedicate.

    IL PROGRAMMA DELLA FINAL FOUR

    SEMIFINALI

    Sabato 2 marzo 2024, ore 17.00Gabbiano Mantova – Smartsystem FanoDiretta YouTube Legavolley

    Sabato 2 marzo 2024, ore 19.30Monge Gerbaudo Savigliano – OmiFer PalmiDiretta YouTube LegavolleyFINALE

    Domenica 3 marzo 2024, ore 18.00Vincente Semifinale 1 – Vincente Semifinale 2Diretta YouTube Legavolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, il vicepresidente Iacone: “Coppa vinta con merito, un’emozione immensa”

    È stato un weekend da sogno per la Bartoccini Fortinfissi Perugia, ma a distanza di 48 ore le “Black Angels” stanno iniziando a realizzare che tutto è accaduto davvero: la grande vittoria nella finale di Trieste sulla Futura Giovani Busto Arsizio ha portato nella bacheca della società umbra la prima Coppa Italia Frecciarossa di Serie A2 femminile. Un successo per tutta la squadra, lo staff, la dirigenza e i 200 tifosi perugini giunti dall’Umbria per sostenere le loro beniamine.

    A testimonianza della grande soddisfazione della società guidata da Antonio Bartoccini arrivano le parole del vicepresidente Ciro Iacone, che analizza così la finale di Trieste: “È stata un’emozione grande, immensa, per tutti noi. Abbiamo vinto con merito, ci abbiamo creduto ed è il giusto riconoscimento per gli sforzi fatti da squadra, staff e società. Complimenti vivissimi a tutte le ragazze e a coach Giovi, che ha gestito al meglio i momenti più critici della gara tenendo la barra dritta e azzeccando tutte le scelte. Faccio i complimenti anche alla Lega Pallavolo Serie A Femminile per l’organizzazione dell’evento, che è stata impeccabile. Rispetto a qualche lustro fa, quando grazie anche all’impegno di mio padre portavamo in alto il nome di Perugia con la Sirio, devo dire che sono stati fatti dei passi in avanti notevoli“.

    “In ultimo, ma non per importanza – continua Iacona –, mi congratulo col presidente Bartoccini, che più di chiunque si impegna quotidianamente nella gestione della società. Negli anni ha saputo ricreare il grande volley femminile a Perugia. Ora però dobbiamo necessariamente tornare con i piedi per terra e archiviare questo stupendo fine settimana. Abbiamo il dovere di farlo, perché in vista ci sono due trasferte difficili contro due squadre in forma come San Giovanni in Marignano e Macerata. La conquista della Coppa Italia ci rende particolarmente orgogliosi, ma ora dobbiamo pensare a mantenere il primo posto in campionato per ottenere la promozione in A1“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Frecciarossa: dal sold out del PalaTrieste al picco di share su Rai 2

    Dopo tre giorni di spettacolo, emozioni e giocate di altissimo livello si è concluso il weekend delle Finali di Coppa Italia Frecciarossa, l’evento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile in collaborazione con Master Group Sport e il prezioso supporto della FIPAV FVG. Uno show che oltre alle campionesse di Serie A, ha avuto un altro protagonista d’eccezione: il pubblico del PalaTrieste. Oltre 12mila persone in due giorni per una cornice da brivido: 5500 persone al sabato, altrettante per la Finale di Serie A2, calendarizzata nell’insolito orario delle 11 della domenica, e 6750 per la Finale di Serie A1, con il palazzetto completamente sold out e gremito in ogni settore. 

    La voglia di pallavolo di alto livello non si è limitata però a Trieste. Le tre partite di Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 sono state trasmesse sui canali Rai, commentate da Marco Fantasia e Giulia Pisani, con ottimi risultati. Ancora in attesa delle rilevazioni su RaiPlay per la semifinale tra la Prosecco Doc Imoco Conegliano e la Reale Mutua Fenera Chieri, su RaiSport la semifinale delle 18 tra l’Allianz Vero Volley Milano e la Savino Del Bene Scandicci è stata invece vista da 150mila spettatori. L’entusiasmo del pubblico da casa ha però raggiunto il suo massimo durante la Finale, in diretta su Rai 2: 430mila persone per il 3,51% di share, con un picco di 594mila e il 5,39%. Un ottimo risultato se si pensa che due settimane prima, sullo stesso canale, la finale di Coppa Italia maschile era rimasta al di sotto dei 300mila spettatori.

    Dopo la fine dell’incontro, oltre 15mila persone hanno invece guardato la diretta live di YouTube per le premiazioni delle squadre finaliste. Numeri a cui vanno poi aggiunti gli appassionati che in Italia e nel mondo hanno utilizzato la piattaforma Volleyball TV (telecronaca italiana di Fabrizio Monari e Veronica Angeloni, telecronaca inglese di Clayton Lucas e Marco Vecellio) e quelli collegati invece su Rai Italia, senza escludere i tifosi che non si sono persi la Finale di Serie A2 in diretta su Sky Sport,  commentata da Stefano Locatelli e Rachele Sangiuliano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della Coppa Italia – Wolosz leggendaria, Daalderop stecca

    La Prosecco DOC Imoco Conegliano conquista la Coppa Italia Frecciarossa femminile 2023-2024 battendo l’Allianz Vero Volley Milano nell’atto conclusivo della Final Four giocata al PalaTrieste. Dopo aver eliminato Chieri in semifinale, le Pantere di Daniele Santarelli devono tirare fuori gli artigli per piegare la resistenza delle rivali lombarde e aggiudicarsi il secondo trofeo stagionale. Ecco le nostre pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della finale.

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 8,5. Un giorno racconteremo ai nostri nipoti le gesta leggendarie di questa palleggiatrice, che porta a casa con pieno merito il titolo di MVP. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dalle partite: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione da vera capitana.

    Foto Rubin/LVF

    Isabelle Haak voto 7. La sua sfida con Egonu è una delle chiavi annunciate del match, dato che buona parte del destino delle due squadre dipende dal loro rendimento. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposta svedese non ne uscirebbe benissimo, visto che Paola attacca un po’ meglio (41%-36%), fattura di più a muro (4-2) e in battuta (1-0), chiude con più azioni break appoggiate sul proprio servizio. C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri dell’incontro dalla numero 18 si arresta improvvisamente nel finale, mentre quella di Haak si fa sentire proprio nei momenti caldi. Alla fine, è difficile rimproverarle qualcosa, anche se non è una delle sue giornate migliori (23 punti, 36% di positività e 3 errori in attacco, 2 muri, 0 ace e 5 errori al servizio).

    Marina Lubian voto 7,5. La valutazione si deve in larga misura ad un’ottima prova in attacco. La sua capacità di rimanere “in volo” a lungo, guardare il posizionamento delle avversarie e piazzare il pallone nel punto giusto, combinata con la grande intesa che ha costruito con Wolosz, ne fanno un’attaccante da 11 su 18 (61%) con una murata subita. A muro le cose non vanno esattamente nello stesso modo (anzi, 0 block) e al servizio non trova mai il giusto ritmo (6 errori nel fondamentale). Così, nel finale perde un po’ di fiducia e viene sostituita da De Kruijf.

    Foto Rubin/LVF

    Sarah Fahr voto 7. Anche l’altra centrale gialloblù disputa un match di buon livello, come sempre d’altronde. Sarah è una delle giocatrici dal rendimento più regolare che si siano mai viste a Conegliano, di quelle che non sbagliano mai una partita, anche quando non si fanno notare. I suoi 9 punti, il suo 46% in attacco e i suoi 3 muri parlano di un contributo prezioso, che diventa decisivo se affiancato a quello di Lubian e poi paragonato a quello dei posti 3 di Milano.

    Foto Rubin/LVF

    Kathryn Plummer voto 7,5. Non sarà la sua miglior prestazione in maglia gialloblù (tanto che nel tie break viene sostituita da Gennari), ma c’è anche la sua impronta nel successo contro Milano. Il martello statunitense in attacco se la cava bene, chiudendo con 13 punti e il 41% di efficacia. Numeri interessanti per il ruolo, pur essendo annacquati da 1 errore, 3 battute sbagliate e 4 muri subiti. Nulla di drammatico, soprattutto se si considera il suo contributo in ricezione: destinataria di 36 servizi avversari su 88, ne serve alla sua palleggiatrice il 58% in maniera precisa e il 38% perfetta.

    Foto Rubin/LVF

    Kelsey Robinson voto 8. Se si eccettua il servizio, colpo che non crea grandi preoccupazioni alle avversarie (3 errori), negli altri aspetti del gioco la schiacciatrice statunitense vanta un rendimento costante, caratteristica che la rende elemento di equilibrio sul quale appoggiare il gioco di tutta la squadra. Viene innescata 32 volte e lei ne trasforma in punto 14 con un solo errore (43% di positività); in seconda linea si dimostra come al solito una garanzia (72% di ricezione positiva e 36% di perfetta).

    Monica De Gennaro voto 8. Le schiacciate dei frombolieri gialloblù sono certamente spettacolari ed efficaci. Ma nel trionfo dell’Imoco sono altrettanto fondamentali le difese e le ricezioni (69% di positiva e 43% di perfetta) di “Moki”. Acrobata senza paura, capace di leggere il gioco e rispondere alle bordate che arrivano dall’altra parte della rete, ma all’occorrenza anche regalare alzate in bagher sempre precise. Per le sue compagne di squadra è indispensabile avere a fianco una giocatrice che trasmette una tale sicurezza.

    Foto Rubin/LVF

    Alessia Gennari voto 8. Alzino la mano quanti alla vigilia del match avrebbero scommesso sulla schiacciatrice emiliana in versione “coniglio dal cilindro”. A maggior ragione in una stagione in cui non è sempre stata brillante. I suoi meriti aumentano esponenzialmente se pensiamo a quale ingrato compito coach Santarelli le affibbia: sostituire Plummer nel momento più delicato del match. Alessia non sente pressione e nel tie break riesce a mettere in campo una prova di lucidità e carattere (1 attacco vincente, 1 muro su Egonu e un grande lavoro in difesa). In più, nei primi quattro set entra per portare qualità in seconda linea: detto fatto (55% di ricezione positiva).

    ALLIANZ VERO VOLLEY MILANO

    Alessia Orro voto 6. Nei momenti in cui la ricezione la sorregge, riesce a dare il meglio di sé. Quando invece le compagne soffrono in seconda linea (primo e terzo set), alla palleggiatrice sarda forse manca quel pizzico di estro necessario per compensare alle difficoltà altrui: finisce così per sovraccaricare oltremodo Egonu (72 palloni su 145), che a lungo andare perde lucidità. Come al solito, però, l’alzatrice azzurra risulta preziosa con altri fondamentali: battuta salto-flot insidiosa (1 ace), salvataggi difensivi importanti, presenza a muro (1 block) e velocità nel ripulire le freeball e nel giocare coi tocchi di seconda.

    Foto Rubin/LVF

    Paola Egonu voto 7. Impiega un po’ a calarsi nella battaglia con il giusto spirito. Poi con una prestazione maiuscola tra la seconda e la quarta frazione accarezza l’idea di regalare il primo trofeo nazionale al Vero Volley. Manca la ciliegina sulla torta nel tie break? Evidentemente sì (6 errori, 1 murata e -12% di efficienza offensiva). In generale, riesce comunque a fare la differenza? Certamente. Miglior realizzatrice dell’incontro con 35 punti (41% di positività e 14 errori in attacco), efficace a muro (4) e autrice di 1 ace (4 errori in battuta). Qualora servissero controprove, Egonu dimostra una volta di più di essere determinante come nessun’altra per le sorti di Milano. Riconoscerlo non significa affatto fare un torto alle compagne.

    Myriam Sylla voto 6,5. In attacco soffre per quattro set (4 su 17) e non è solo un problema di palloni messi a terra, ma anche di errori. Orro la chiama comunque in causa senza curarsene troppo e nel tie break si sblocca (3 su 5). Il suo contributo più importante, però, è quello che fornisce a muro (3 block) e in ricezione: destinataria di 38 servizi veneti su 84, ne serve alla regista il 52% in maniera precisa e il 28% perfetta.

    Foto Rubin/LVF

    Nika Daalderop voto 4,5. Lontana dalla forma migliore, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 2 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (35% di ricezione positiva) e la sua scarsa vena realizzativa (0% di efficienza) mette in difficoltà Orro.

    Raphaela Folie voto 6. Non fosse per i 4 muri che mette a segno, la prova della centrale altoatesina sarebbe insufficiente, perché in attacco fatica molto (3 su 9 con 1 errore) e al servizio non porta quasi nulla alla causa della sua squadra (2 errori dai nove metri). Va considerata l’attenuante generica legata al fatto che leggere il gioco di Wolosz e bucare il sistema muro-difesa di Conegliano è sempre difficile, ma se l’obiettivo era quello di vincere la Coppa Italia, non potevano esserci speranze senza una prova ai limiti della perfezione di Folie (come quella della semifinale, per intenderci).

    Dana Rettke voto 7,5. In attacco è una specie di macchina automatica per la produzione di punti: riesce ad andare a segno 12 volte su 16 (75%) con un solo muro al passivo. Praticamente impeccabile. Meno bene se la cava a muro, che non è precisamente il suo fondamentale principe: 0 stampate vincenti il bilancio finale. In battuta non è sempre incisiva e incappa in 2 errori.

    Brenda Castillo voto 7. Le battitrici di Conegliano cercano di evitarla, ma riesce comunque a ricevere per 13 volte con buone percentuali: 53% di tocchi positivi e 46% di perfetti (coprendo bene le zone di conflitto). Dove dà il meglio è però in difesa: grazie alla sua reattività, alla capacità di scegliere la posizione giusta e ad alcuni tuffi decisivi, salva molti palloni che favoriscono le rigiocate delle Wallabies.

    Foto Rubin/LVF

    Kara Bajema voto 5. Entra al posto di Daalderop per dare freschezza all’attacco di Milano, ma non offre un grande contributo in questo fondamentale (1 su 11). Si salva in ricezione (64% di positiva e 35% di perfetta) e a muro: pur subendo la verve delle bocche da fuoco gialloblù, riesce a siglare 2 stampate vincenti.

    Laura Heyrman voto 5. Coach Gaspari la fa partire dalla panchina, sperando che Rettke e Folie potessero ripetere le ottime prove di sabato, ma a un certo punto decide di buttarla dentro per cercare di dare nuova linfa al gioco al centro. Il posto 3 belga fattura 1 muro-punto, ma non viene praticamente mai servita in attacco (1 murata su 1 tentativo).

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Moki trionfa davanti a Velasco: “Ma lui conosce già le sue giocatrici…”

    L’ennesima Coppa Italia Frecciarossa conquistata dalla Prosecco DOC Imoco Conegliano ha un sapore speciale per Moki De Gennaro. La giocatrice più bistrattata della scorsa stagione, con l’esclusione dalla nazionale da parte dell’ex CT Mazzanti, ha dimostrato davanti agli occhi del suo successore Julio Velasco di essere prontissima (se mai ci fossero stati dubbi in merito…) per tornare in azzurro: “Sono contenta, certo, ma penso che Velasco abbia visto le sue giocatrici ben prima di oggi. Lui ci conosce e sa di pallavolo, quindi… non spetta a me dire niente“.

    “È stata una partita particolare – dice De Gennaro sulla finale con Milano – abbiamo lottato tanto: il primo e il terzo set li abbiamo giocati molto bene, il secondo e il quarto così così, contro una squadra comunque molto forte“. Quello vinto a Trieste è il 22esimo trofeo con la maglia dell’Imoco per Moki: “Sono molto felice per questo, è un club che se lo merita, e se lo meritano i tifosi che ci seguono ovunque. Sono felice per questa squadra, per tutto lo staff e anche per me. È una vittoria figlia del tanto allenamento, della voglia di non fermarsi mai, di migliorarsi sempre“.

    (fonte: Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia A2, Giovi e Amadio concordano: “In gara secca difficile fare un pronostico”

    La Conferenza Stampa di presentazione, tenutasi all’interno del Salone di Rappresentanza del Palazzo della Presidenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha dato ufficialmente il via al weekend delle Finali di Coppa Italia Frecciarossa. Tra sabato 17 e domenica 18 febbraio, il meglio della pallavolo italiana e mondiale approderà al PalaTrieste, per una due giorni imperdibile che domenica mattina, alle ore 11.00 in diretta su Sky Sport, proporrà anche una Finale di Serie A2 tra la Bartoccini-Fortinfissi Perugia e la Futura Giovani Busto Arsizio che promette di dare davvero spettacolo.

    Andrea Giovi (Bartoccini Fortinfissi Perugia): “Il risultato di questa finale è difficile da pronosticare per la qualità nostra e di Busto. In campionato poi abbiamo giocato due gare a senso unico. Giocare una finale è sempre un piacere, bisogna gustarsela tutti quanti perché è un momento unico nel corso di una stagione ma anche importante nella carriera di giocatori e allenatori. Poi sarà il campo a decidere”.

    Imma Sirressi (Bartoccini-Fortinfissi Perugia): “Sono emozionatissima, è un momento unico. Ho fatto la scelta migliore nel venire qui a Perugia perché mi sto divertendo tanto, arrivando all’obiettivo che volevo. Sarà una partita difficile tra due squadre che hanno dimostrato di essere ad un livello molto alto: sarà bello vivere questa Finale e cercheremo di dare tutto quello che abbiamo“.

    Daris Amadio (coach Futura Giovani Busto Arsizio): “Domenica ci troveremo di fronte  Perugia che è la squadra che sta dominando il campionato. Sono un team forte ed organizzato in tutti i suoi elementi. Credo che siano anche migliorate molto rispetto alla sfida contro di noi a Dicembre. Mostrano di avere molta consapevolezza nei loro mezzi e lo si nota dal gioco che stanno esprimendo e dalle modalità con le quali riescono sempre a portare a casa le partite. Nei confronti con loro siamo esattamente in perfetto equilibrio, anche se Perugia si sta dimostrando più forte nella capacità di tenere il livello alto in modo costante. Questo aspetto è comunque sempre relativo quando si gioca tutto in una gara secca ed a maggior ragione in una finale in cui spesso gli equilibri saltano, così come i pronostici legati all’andamento delle precedenti partite e questo ce lo insegna anche la storia degli anni passati“.

    Sofia Rebora (Futura Giovani Busto Arsizio): “Ci presentiamo a questo grande appuntamento con il morale alto ed una bella infusione di coraggio data dalle tre vittorie consecutive, soprattutto quelle in trasferta, dove avevamo faticato maggiormente. Nonostante i piccoli infortuni che abbiamo dovuto gestire, il gruppo ha risposto molto bene. Ora ci attende una gara secca contro una squadra molto forte che sta facendo un percorso netto. Le finali cedo facciano sempre storia a sé dunque non dobbiamo troppo concentrarci su quanto è successo siano ad ora. Siamo tutte molte cariche e pronte a scendere in campo dando il 110% per provare a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissate fin dall’inizio. Sono sicura che sarà una grande battaglia. Personalmente sono molto contenta di giocare la quinta finale della mia carriera e sono estremamente fiduciosa in questo gruppo. Sarà una bella partita in cui sarà necessario tirare fuori immediatamente le unghie per provare fino all’ultimo ad agguantare il trofeo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santarelli invidia le Coppe Italia di Barbolini, Gaspari quelle di entrambi e Bregoli…

    Tutto pronto a Trieste per la Final Four di Coppa Italia Frecciarossa. Sabato le due semifinali, Conegliano-Chieri (ore 15.00) e Milano-Scandicci (ore 18.00), domenica la finale (ore 14.15). La squadra da battere per tutti resta l’Imoco, ma il livello della competizione è talmente alto che non sono da escludere sorprese. A dirlo sono anche gli stessi allenatori, intervenuti nella consueta conferenza stampa del venerdì.

    foto LVF

    Daniele Santarelli (coach Prosecco Doc Imoco Conegliano): “Se abbiamo ancora fame? Chi viene a Conegliano sa qual è il nostro arduo compito. In questi anni abbiamo fatto qualcosa di bello e di importante, quindi vincere ti porta a vincere. Non è mai sufficiente quello che abbiamo fatto, dobbiamo sempre continuare a guardare avanti. Entrando al Palaverde ci sono degli stimoli importanti, noi alziamo gli occhi e vediamo gli stendardi di tutto quello che ha vinto la Sisley Treviso e per noi sono un obiettivo. Per me è un grande incentivo allenare queste ragazze così forti e determinate ma anche confrontarmi con tanti altri allenatori che hanno fatto e stanno facendo cose importanti. Basti pensare che Massimo (Barbolini, ndr) di Coppe Italia ne ha vinte otto!”.

    Foto Rubin/LVF

    Giulio Bregoli (coach Reale Mutua Fenera Chieri): “Cosa ci manca ancora per battere queste squadre? Sicuramente l’esperienza di giocare partite ad alto livello come queste. Un conto è fare un exploit ogni tanto, un conto è confrontarsi continuamente a questo livello, però stiamo crescendo e a forza di provare prima o poi ci riusciremo. Non dobbiamo commettere però l’errore di essere contente di essere qui e basta. Non dobbiamo accontentarci”.

    foto Vero Volley

    Marco Gaspari (coach Allianz Vero Volley Milano): “Di sicuro per noi le ultime due settimane non sono state delle migliori, però sappiamo che il campionato è un percorso lungo. Dobbiamo fare tesoro di quanto successo, trasformare il possibile nervosismo in aggressività, mantenere la lucidità e non trascinarci dietro i pensieri negativi delle due sconfitte. Battere Conegliano non è cosa facile: prima di essere abbattuta va buttata per terra, poi ti devi accertare che resti lì e quando non respira più forse hai vinto. Ma questo lo sappiamo ormai da qualche anno. Di sicuro le nostre ragazze sono abituate a questo palcoscenico, ma sanno che non basta quello che è stato fatto. Abbiamo lavorato tanto queste tre settimane, ci siamo confrontati spesso e sappiamo che sabato ci aspetta una semifinale molto complicata. Barbolini di Coppe Italia ne ha vinte 8, Santarelli 4: li guardo e spero di iniziare anche io”.

    foto Maurizio Anatrini

    Massimo Barbolini (coach Savino del Bene Scandicci): “Le mie otto coppe? Il passato è bello da ricordare, ma pensiamo al presente. Un presente difficile per noi, basta guardare i roster delle quattro squadre per capire che questa è una manifestazione di altissimo livello, forse tra le prime tre a livello mondiale. Dovremo giocare bene perché anche noi non veniamo da un periodo brillantissimo, però penso che sia fisiologico nel corso di una stagione. Essere qui non è scontato, da quando sono a Scandicci è la prima volta che mi gioco una Final Four di Coppa Italia. Per questo dico alle giocatrici di giocarsela fino in fondo, perché non è detto che ricapiti il prossimo anno. Bisogna sfruttare l’occasione e sono sicuro che faremo così”.

    (fonte: canale YouTube Lega Volley Femminile) LEGGI TUTTO