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    Coppa Italia: Bergamo rimonta due set, ma in finale ci va comunque Reggio Emilia

    Di Redazione La semifinale della Del Monte Coppa Italia vede la Conad Volley Tricolore giocarsi il pass per la finale in casa della Agnelli Tipiesse Bergamo, capolista nella regular season e vincitrice della Coppa Italia nelle ultime due stagioni. L’incontro finisce in favore di Conad Reggio Emilia 2-3 contro una comunque combattiva Agnelli Tipiesse Bergamo; per la prima volta la Conad Volley Tricolore affronterà la finale della Del Monte Coppa Italia e sfiderà la BAM Acqua San Bernardo Cuneo Il primo set si apre con un ace di Cominetti che vale il 1-2, il primo tempo poi del vicecapitano Sesto fa segnare il 5-7 e prova a trascinare la squadra verso l’allungo, che si concretizza con Cantagalli che innesca un mani out (6-10). Dopo un time out chiamato da Graziosi, i reggiani tornano in campo e proseguono la loro corsa, Cantagalli infatti conquista l’ace del 7-14, grazie agli attacchi di Held la Conad Volley Tricolore mantiene il distacco creato (11-18), ma anche il resto della squadra non sta a guardare: sotto la regia di capitan Garnica Zamagni conquista il 13-22 e un errore avversario al servizio chiude il set (16-25). Bergamo parte subito con l’intenzione di non far scappare via gli ospiti portandosi sul 4-2, ma Conad Reggio Emilia non si fa scoraggiare e inizia l’inseguimento punto a punto che dopo una pipe di Held porta le squadre sul 7-7, successivamente è l’ace di Cominetti a segnare il più due sui padroni di casa (8-10). Il muro di Cominetti e Sesto mette a segno il quindicesimo punto (12-15), mentre gli animi del Palazzetto Pozzoni si scaldano, Zamagni conquista un altro muro che porta le squadre al time out sul punteggio di 15-19. Cantagalli poi si fa sentire con il suo muro personale, che si accoda a quelli del resto gruppo che hanno fatto da padroni nel secondo set, valendo il ventitreesimo punto (18-23) e successivamente, come nel precedente parziale, è un errore avversario a terminare il set 20-25 in favore dei reggiani. Cominetti con un pallonetto apre il terzo set e si porta a meno uno dai Bergamaschi (4-3), padroni di casa che continuano a mantenere un distacco di due lunghezze di vantaggio nonostante il primo tempo di Sesto (9-7). Il mani fuori di Cantagalli non impedisce alla Agnelli Tipiesse Bergamo di allungare sul 14-10 e Held prova a segnare la ripartenza con un attacco da posto quattro (17-12). La Conad Volley Tricolore non sembra riuscire a recuperare Bergamo che mantiene un distacco di cinque lunghezze, ma nel turno al servizio di Cominetti, che regala l’ennesimo ace, Reggio Emilia riesce a riavvicinarsi (21-19), questo non basta però a strappare il set a Begamo che con un ace di Padura Diaz chiude il parziale (25-22). Reggio non vuole mollare e con il muro di Sesto si carica e si porta sul 2-5, ma ovviamente Bergamo non ci sta e raggiunge i reggiani sul 7-7. Le squadre procedono a braccetto sino al punteggio di 12-12 quando la Agnelli Tipiesse Bergamo ottiene un break di vantaggio e facendo chiamare a coach Mastrangelo il suo primo time out (14-12), ma i padroni di casa continuano ad allungare trascinati dal loro opposto Padura Diaz (18-14). La Conad Volley Tricolore mette in campo tutte le sue forze, ma la squadra di casa è sostenuta da tutto il pubblico che rende il gioco ancora più difficile ai reggiani, che lasciano a Bergano ben sei set point, Held con un attacco non riesce a impedire alle squadre di andare al quinto set (25-21). Cominetti apre il tie break con un ace (0-1) e Held sale in cattedra portando il punteggio sul 3-5, Bergamo non si arrende e rimane attaccata con le unghie e con i denti ai reggiani, mandando le squadre al cambio campo sul 6-8. Cominetti segna il decimo punto mantenendo quei due punti fondamentali guadagnati a inizio set e poi il muro di Zamagni sull’8-11 fa chiamare a coach Graziosi un time out; Zamagni segna il punto dopo una decisione arbitrale contestata dagli avversari (9-13) e un’invasione a rete porta Reggio Emilia a giocare una finale storica (11-15). Agnelli Tipiesse Bergamo – Conad Reggio Emilia 2-3 (16-25, 20-25, 25-22, 25-21, 11-15)Agnelli Tipiesse Bergamo: Finoli 5, Terpin 14, Cargioli 7, Padura Diaz 22, Pierotti 16, Cioffi 7, De Luca (L), Mancin 0, Baldi 0, D’Amico (L). N.E. Abosinetti, Larizza, Ceccato. All. Graziosi. Conad Reggio Emilia: Garnica 4, Held 22, Sesto 7, Cantagalli 20, Cominetti 20, Zamagni 7, Cagni (L), Morgese (L), Suraci 2, Marretta 0, Mian 0, Scopelliti 0. N.E. Catellani. All. Mastrangelo. ARBITRI: Verrascina, Grassia. NOTE – durata set: 22′, 25′, 26′, 27′, 20′; tot: 120′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Cantagalli avverte Bergamo: “Abbiamo sete di riscatto”

    Di Redazione Prima della partenza verso Bergamo per la semifinale della Del Monte Coppa Italia, che la Conad Volley Tricolore giocherà mercoledì 2 febbraio alle ore 20:30 contro l’Agnelli Tipiesse Bergamo, a presentare il match è Diego Cantagalli: “Abbiamo sfidato Bergamo solamente due settimane fa e questo può aiutarci molto, quando li avevamo affrontati ovviamente non eravamo al massimo della nostra forma dato il repentino rientro dal Covid-19; sarà sicuramente una partita tosta, ma siamo consapevoli delle capacità che abbiamo e questo ci porta a desiderare fortemente un riscatto per la sconfitta subita recentemente”. “Come squadra affrontiamo tutte le partite come se fossero da ‘dentro o fuori’, quindi preparare una partita di campionato o della Coppa Italia è indifferente, entriamo sempre in campo con un atteggiamento positivo e pronti a dare tutto; ovviamente qui c’è in ballo una coppa e quindi si lavora più a lungo, bisogna arrivare ancora più motivati e saper mantenere la calma nei momenti fondamentali del gioco. Dimostrare di essere una squadra unita sarà importantissimo mercoledì sera, la pressione sarà alta e dovremo rimanere lucidi, senza aver fretta di chiudere le situazioni e rimanendo concentrati fino all’ultimo pallone”. Poi la parola passa allo schiacciatore Tim Held: “Moralmente arriviamo molto carichi dopo le due vittorie vinte al tie break nell’ultima settimana, nelle sfide contro Santa Croce e Motta di Livenza abbiamo riconquistato quella fiducia che potevamo aver perso nel rientro complicato dallo stop forzato. La nostra resilienza e la fame di far bene sono sicuramente caratteristiche che non ci mancano e che abbiamo dimostrato sin da inizio campionato, arriveremo molto carichi e con tanta voglia di far bene. L’obiettivo è ovviamente la finale della Del Monte Coppa Italia, che sarebbe un traguardo storico anche per la società”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Reggio Emilia in semifinale di Coppa Italia, Mastrangelo commosso: “Orgoglioso dei miei ragazzi”

    Di Redazione Grande impresa per Conad Volley Tricolore che espugna per la seconda volta consecutiva il Pala Parenti battendo 2-3 la Kemas Lamipel Santa Croce e aggiudicandosi così la semifinale della Del Monte Coppa Italia che si giocherà mercoledì 2 febbraio contro la Agnelli Tipiesse Bergamo. Un coach Mastrangelo visibilmente commosso, al termine della partita dedica la vittoria alla sua compagna: “Non veniamo da un momento facile come tutti sapranno, ne abbiamo sicuramente risentito un po’ e nelle partite giocate mercoledì e domenica, anche se perse, abbiamo ritrovato fiducia, anche se non tutti sono ancora al top della forma. Devo essere sincero: è dall’inizio dell’anno che siamo una squadra e vinciamo di squadra. Tanti complimenti ad Antonino Suraci che è entrato per sostituire Cantagalli, complimenti anche a tutti gli altri, ai titolari e alla panchina, come Catellani che è entrato per l’ultimo punto ha battuto bene e ha difeso ancora meglio, Held ha fatto una partita straordinaria dall’inizio alla fine. Sono tanto orgoglioso di loro, come lo sono stato dopo la sfida contro Bergamo e come lo sono stato da inizio anno”. foto Volley Tricolore Antonino Suraci, opposto sceso in campo in corso d’opera, commenta così la sua prestazione: “Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, Covid, infortuni e le sconfitte recenti non ci facevano arrivare da favoriti qui al Pala Parenti. Sapevamo di dover tirare fuori tutto quello che avevamo in questa sfida; infatti, è stata una battaglia fino all’ultimo pallone. Abbiamo lavorato tanto anche per prepararci tatticamente alla partita, aiutati anche dall’ultima partita giocata qui, per questo tanto merito va al coach e a tutto lo staff che ci prepara prima dell’incontro ma che continua la sua opera anche durante con ulteriori spiegazioni. Questa è una vittoria che abbiamo meritato tutti quanti”. Matteo Zamagni, centrale di Conad Reggio Emilia: “Rispetto allo scorso incontro, la partita di oggi si è giocata maggiormente sui nervi, abbiamo faticato molto ma alla fine è ancora più bello vincere. Oggi abbiamo avuto tante occasioni di contrattacco e di free ball che non abbiamo saputo sfruttare al meglio, ma alla fine siamo tanto contenti di esserci ritrovati tutti in mezzo al campo ad esultare. Ora ci aspetta la sfida contro Motta di Livenza di regular season e poi mercoledì prossimo dovremo riaffrontare Bergamo per la sfida ad eliminazione diretta di semifinale di Coppa Italia”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia: Porto Viro sulle stelle, Bergamo sul velluto. Reggio Emilia e Cuneo rischiano

    Di Redazione Quarti di Finale da cardiopalma in Del Monte Coppa Italia A2: eliminazione illustre per BCC Castellana Grotte, che da seconda della classe deve arrendersi in casa al tie-break alla settima testa di serie Delta Group Porto Viro. Anche Conad Reggio Emilia ribalta il fattore campo, sempre al tie-break e sempre per 14-16, nel match tra quarta e quinta che doveva essere il più equilibrato e così è stato, contro Kemas Lamipel Santa Croce. Approdo in semifinale tutt’altro che semplice anche per BAM Acqua S.Bernardo Cuneo, che parte forte con due set di vantaggio ma rischia di subire poi la rimonta di HRK Diana Group Motta, arginata col 3-1 finale. Fanno eccezione i campioni uscenti dell’Agnelli Tipiesse Bergamo che si sbarazzano di Pool Libertas Cantù per 3-0 nello scontro prima/ottava. Kemas Lamipel Santa Croce – Conad Reggio Emilia 2-3 (19-25, 25-19, 25-21, 24-26, 14-16) Agnelli Tipiesse Bergamo – Pool Libertas Cantù 3-0 (25-22, 25-19, 25-18)  BAM Acqua S.Bernardo Cuneo – HRK Diana Group Motta 3-1 (25-19, 25-15, 23-25, 25-21)  BCC Castellana Grotte – Delta Group Porto Viro 2-3 (25-17, 20-25, 18-25, 26-24, 14-16)  Gara Unica di Semifinali Del Monte Coppa Italia A2Mercoledì 02 Febbraio 2022BAM Acqua S. Bernardo Cuneo (3a-6a) – Delta Group Porto Viro (2a–7a)Diretta YouTube Volleyball World Agnelli Tipiesse Bergamo (1a-8a) – Conad Reggio Emilia (4a-5a)Diretta YouTube Volleyball World Gara Unica di Finale Del Monte Coppa Italia A2Domenica 13 Febbraio 2022Vincente Semifinale 1 – Vincente Semifinale 2Diretta YouTube Volleyball World (Fonte: comnicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Bergamo ci prova ancora, ma Carenini avverte: “Antenne dritte, Cantù è velenoso”

    Di Redazione Del Monte Coppa Italia-Bergamo. La storia recente parla di “simbiosi”. Quattro stagioni, quattro finali e due trionfi consecutivi: il primo il 23 febbraio del 2020 all’Unipol Arena di Bologna con il 3-2 su Brescia, il secondo l’11 marzo 2021 al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco con il 3-0 su Porto Viro. E sarà ancora il fattore casalingo un piccolo grande vantaggio da capitalizzare a dovere e scaturito dal titolo di campione d’inverno, sinonimo del primo posto al giro di boa. Nel quarto di finale di domani (ore 20.30), dall’altra parte della rete ci sarà Cantù, contro cui il precedente più fresco invita a tenere le antenne dritte. Al PalaFrancescucci, l’8 dicembre scorso, è stata proprio la squadra di coach Matteo Battocchio a spuntarla al quinto parziale e ad infliggere ai nostri l’ultima sconfitta prima di sei vittorie. Quel giorno, tra i brianzoli, c’era il palleggiatore Manuel Coscione mentre domani la regia sarà comandata dall’americano Dante Chakravorti che ha cominciato l’annata a Mondovì e che domenica ha esordito con la nuova maglia nello 0-3 interno subito da Santa Croce, il sesto incontro di fila senza raccogliere neppure un set. Ma i canturini, che hanno pagato un prezzo salatissimo in infermeria, stanno recuperando i pezzi e andranno affrontati con lo stesso approccio ammirato da inizio 2022. “Conosciamo benissimo il Pool Libertas –spiega il presidente onorario Giuseppe Carenini – e sappiamo quanto sia velenoso, a prescindere dalle vicissitudini a cui ha dovuto far fronte. Lo abbiamo sperimentato in campionato sulla nostra pelle con la sconfitta esterna, in gara secca sarà altrettanto visto che può succedere di tutto. Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo alzato il trofeo, è tutto diverso. Le avversarie si sono attrezzate a dovere, il torneo è molto equilibrato e poi sembra che vincere con Bergamo sia diventato un qualcosa che vale più di mezza stagione. Perciò serve dimenticare il passato e restare sul pezzo”. L’Agnelli Tipiesse, a sua volta, sta uscendo a testa altissima da una fase alquanto complessa e si presenta alla sfida intenzionata ad onorare a pieno il ruolo di detentrice: “Assorbito il colpo del Covid – sottolinea – ci siamo ricompattati a dovere e ci stiamo ritrovando anche sul piano fisico. I successi con Siena, Reggio Emilia e Porto Viro hanno ribadito che quando c’è da mordere la squadra lo sa fare. Fondamentale, inoltre, aver recuperato Larizza. Anche se Cioffi è stato bravissimo in queste tre partite e non l’ha fatto per nulla rimpiangere”. Quanto allo schieramento, nuovo ballottaggio tra i due centrali a fianco di capitan Cargioli mentre il resto prevede Finoli alzatore, Padura Diaz opposto, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vigilia di Coppa Italia per Porto Viro, O’Dea: “Aspetto mentale fondamentale per andare avanti”

    Di Redazione Emozioni uniche, emozioni di coppa. Mercoledì 26 gennaio alle ore 20.30 (diretta streaming gratuita sul canale YouTube Volleyball World) la Delta Group Porto Viro sarà ospite della BCC Castellana Grotte nei quarti di finale della Del Monte Coppa Italia di A2. Gara ad eliminazione diretta, chi vince sfiderà in semifinale una tra Cuneo e Motta. Tra le principali indiziate per fare il salto di categoria, Castellana ha chiuso il girone d’andata al secondo posto in classifica con 26 punti, due in meno della regina d’inverno Bergamo. La Delta Group invece è arrivata settima al giro di boa, 19 i punti all’attivo. Il precedente in regular season, però, sorride ai nerofucsia che lo scorso 12 dicembre, davanti al pubblico amico, si imposero per 3-1 grazie ad una prestazione da urlo. Venendo allo “storico” delle due formazioni in coppa, Castellana Grotte si è cucita la coccarda tricolore sul petto una volta, nella stagione 2011-2012. Niente trofeo in bacheca bensì un posto nella leggenda per Porto Viro, che lo scorso anno riuscì, partendo come “Cenerentola” di A3, ad arrivare fino alla finalissima, eliminando Taranto nei quarti e Reggio Emilia in semifinale, mentre nell’ultimo atto della manifestazione la compagine polesana dovette inchinarsi a Bergamo. Al PalaGrotte la Delta Group proverà dunque a riaprire il cassetto dei sogni per regalarsi un’altra serata di emozioni tricolori. Di sicuro saranno tali per il centrale Trent O’Dea, che, dopo tante esperienze in giro per il mondo e l’ottimo impatto con il campionato di A2, salirà per la prima volta sul palcoscenico della Coppa Italia: “Sono molto carico, la coppa nazionale è una competizione sentitissima in tutti i Paesi e tutte le squadre che partecipano vogliono arrivare in fondo, ci aspetta una sfida davvero tosta  – afferma –. Per quella è che la mia esperienza in questo tipo di manifestazioni (O’Dea peraltro ha vinto una Coppa di Svezia nel 2014/2015, ndr), l’aspetto mentale sarà fondamentale per passare il turno, se riusciamo a rimanere solidi e concentrati con la testa, il fisico risponderà di conseguenza. A differenza delle gare di regular season, non possiamo perdere di vista neanche per un secondo l’obiettivo: se perdiamo la partita siamo fuori, non c’è la prossima settimana per riprovarci”. L’ostacolo è tra i più duri che potessero capitare. Castellana Grotte non ha mai perso in casa in questa stagione e per di più avrà il dente avvelenato dopo la “scoppola” rimediata poco più di un mese fa a Porto Viro. “Sono una squadra molto forte – commenta O’Dea –, non possiamo certo affrontarli con sufficienza o leggerezza, dobbiamo essere al nostro massimo per pensare di poterli battere. Di sicuro loro scenderanno in campo con il coltello tra i denti perché vorranno vendicarsi della sconfitta subita in casa nostra. Credo che sarà un match combattuto, il risultato potrebbe essere deciso da piccoli dettagli, sarà fondamentale curarli con la massima attenzione”. Porto Viro è reduce dalla battaglia di domenica contro la capolista Bergamo. Seppur di misura, una sconfitta che brucia per O’Dea: “Sì, sono un po’ deluso, ma è normale quando perdi una partita così tirata. Certamente non era facile tornare in campo dopo diverse settimane con tanti compagni infortunati o fuori causa per il Covid, abbiamo avuto davvero poche occasioni di allenarci al completo. Abbiamo lottato e siamo riusciti a strappare un punto, ma non posso fare a meno di pensare che abbiamo avuto le nostre opportunità per vincere nel corso della gara, spiace non essere sempre riusciti a sfruttarle al meglio. Quando saremo al 100%? Spero già con Castellana, ma è difficile dirlo adesso, capiremo a che punto siamo solo in campo”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da “fumino” a capitano: Antonio Cargioli racconta la sua Coppa Italia

    Di Redazione A una settimana dalla vittoria della sua seconda Coppa Italia con la Agnelli Tipiesse Bergamo, il centrale orobico Antonio Cargioli rievoca la finale con l’emozione che lo rende un capitano apprezzato da tutto il gruppo. Cargioli racconta così la sua esperienza nel club rossoblù in questi ultimi anni, con il coronamento del traguardo più bello in un periodo storico che ha visto proprio Bergamo al centro del ciclone, toccando punti molto delicati e importanti della sua crescita professionale e umana in questa città. Cosa ha significato per te alzare questa coppa da Capitano dopo 4 anni consecutivi in cui hai partecipato a questa manifestazione? “Significa tantissime cose: emozione, gioia, soddisfazione, orgoglio, commozione. Ripercorro con i ricordi le 4 finali da me disputate, la prima a Bari contro Roma: emozione già per essere riusciti ad arrivarci, ma delusione per come giocammo, perdendo, senza mettere in campo tutta quella determinazione e grinta necessarie per poter vincere. Perché la vittoria era ampiamente alla nostra portata. La seconda a Bologna: partivamo da sfavoriti contro Piacenza, che via via si era rinforzata col chiaro intento di vincere tutto. In realtà poi, ad un certo punto del match, avanti di 2-1 nel conto dei set e con l’entusiasmo dalla nostra parte, pensavamo di poterla portare a casa; e quindi la sconfitta al tie-break ci lasciò molto amaro in bocca. E poi finalmente la terza partecipazione vincente a Bologna, sofferta dalla squadra ma anche molto da me, che non giocai al massimo delle mie potenzialità a causa di un piccolo infortuno accusato durante partita di semifinale disputata a Siena, che ancora mi limitavano. Gioia grande, lacrime e soddisfazione per essere riusciti finalmente a far esultare tutti i tifosi che ci avevano seguito anche nelle precedenti finali. Esperienze indimenticabili comunque tutte e tre per la cornice di pubblico che assisteva all’evento! Poi l’ultima finale, la felicità, raggiunta nel nostro palazzetto, senza pubblico ma con un’atmosfera magica, che raccontava tutto l’affetto e la partecipazione di questo territorio e dei tifosi per la nostra squadra. Vincerla da capitano di questo stupendo gruppo di giocatori e come bandiera e trait d’union delle società che hanno creato questa nuova bellissima realtà, è una sensazione indescrivibile. Devo dire che, considerati i pronostici e sentendomi molto preso dal mio ruolo, per qualche notte ho fatto fatica a dormire pensando al fatto che non dovevamo e potevamo perdere in questa situazione. È però andata come doveva andare per cui, ripeto, felicità pura!“. Oggi è la giornata commemorativa delle vittime del Covid-19: lo scorso anno proprio dopo la festa è cominciato il periodo davvero drammatico, per Bergamo e per il mondo, oggi non ancora terminato. Alzare la Coppa e poter giocare questa finale proprio a Bergamo è stato un momento di vittoria per la città ma anche per tutto lo sport? “Sicuramente è stata una vittoria delle persone che hanno voluto questa nuova società, coniugando due realtà che, insieme, sono riuscite a creare questa squadra e questi risultati: è stato poi più semplice, in questo contesto, ottenere dalla Lega la possibilità di organizzare la finale a Cisano, che è stata una festa, ed un grande omaggio al territorio ed alla sua gente, così colpita nell’ultimo anno. Certamente una vittoria anche dello sport bergamasco, volley in particolare, per una volta meglio del calcio. La giornata di oggi direi che è particolarmente sentita nei nostri territori e ritengo sia un’iniziativa lodevole: questa giornata ci deve servire a mantenere vivo il ricordo negli anni futuri (oggi si fa presto a dimenticare: vedi  l’indifferenza, quasi negazione da parte di qualcuno dell’esistenza dei lager) per provare a rimanere sensibili, attenti e solidali con gli altri, lasciando da parte l’eccessivo individualismo ed egoismo che caratterizza la nostra epoca“. Quali strascichi della pandemia sono rimasti nello sport? Quali sono secondo te le soluzioni più efficaci adottate durante l’anno nel campionato che hai vissuto? “La pandemia ha sicuramente pesato tantissimo sullo sport, in particolare su quelli minori come la pallavolo. Soprattutto su quella che è l’attività di maggior valenza sociale che questo sport rappresenta: settori giovanili, campionati minori, che non hanno potuto praticamente operare. L’aspetto economico poi ha colpito anche noi ed il nostro team in maniera importante, e tutti stiamo cercando di fare sacrifici per uscire da questa emergenza, per mantenere vivo il nostro sport e le società. C’è poi l’aspetto malattia, che nonostante protocolli (direi adeguati), attenzioni da parte di tutti nell’evitare contagi, iniziative ‘tampone’ (in tutti i sensi), ha colpito praticamente tutte le squadre e gli atleti, fortunatamente senza grossi strascichi sulla salute. Non so se si poteva fare meglio e cosa; è il mondo esterno alle palestre che non ha funzionato nella lotta al Covid. Io dico invece che, probabilmente, con le dovute attenzioni e con ingressi calmierati, si poteva consentire l’accesso di una parte di spettatori ai palazzetti, Credo che vedere una partita di pallavolo, distanziati anche 2 metri, con le mascherine, lavandosi spesso le mani, potrebbe essere meno pericoloso che andare a fare la spesa nei supermercati; la mancanza dei tifosi è la cosa che più ci pesa in questa situazione“. Quali obiettivi futuri vorresti raggiungere con questo gruppo? “Continuare a far bene, migliorare sempre più il nostro livello di gioco, divertirsi in palestra e far divertire il pubblico ; poi i risultati, se faremo tutto questo, potranno arrivare. La seconda Coppa Italia è in bacheca: pensiamo ai prossimi obiettivi che sono i play off, sapendo che, questa volta, anche se siamo primi alla fine della regular season, i favoriti non siamo noi. Siena col cambio del palleggiatore e con l’ultimo acquisto, Jacopo Massari, è sicuramente ora la favorita del gruppo. Quindi dobbiamo godercela, possibilmente fino alla fine: solo allora tireremo la riga e faremo i conti“. Come ti senti nel guidare questa squadra da leader, ti senti responsabilizzato o cresciuto in quest’ultima stagione come atleta o uomo? “Col passare degli anni si diventa più responsabili, maturi, riflessivi (almeno si spererebbe!) La fascia di capitano sicuramente può aiutare ad accelerare questo percorso. Cercare di essere di esempio e di traino per i compagni, rappresentare la storia della società degli ultimi 4 anni è un bel vanto ma soprattutto una bella responsabilità. Gestire le situazioni critiche in campo con gli avversari e con gli arbitri, è un altro bel banco di prova per uno come me che era un po’ ‘fumino’ ( focoso, agitato, molto istintivo). Devo dire che adesso mi meraviglio che ci siano giocatori che sotto rete continuano ad insultare e creare tensioni per metterla un po’ in rissa ed innervosire gli avversari. Sì, credo di essere cresciuto sia come atleta che come uomo, nell’atteggiamento in palestra durante gli allenamenti e durante le partite, nel sapermi gestire nei diversi momenti del match quando non tutto riesce sempre bene. Sono fiero non tanto di essere capitano, ma della squadra e del percorso che insieme ai miei grandi compagni stiamo facendo: faccio di tutto perché anche loro siano fieri del loro capitano. In una cosa sicuramente devo ancora migliorare: nel rapporto coi media, e alludo al fronte interviste: dopo la Coppa Italia ammetto che c’è ancora molto da lavorare!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Finoli e Vinti, dall’Argentina alla finale di Coppa: “Ci pensavamo da un bel po'”

    Di Paola Lopez Marchetti
    A 16 anni si sfidano nella loro prima finale giovanile in Argentina, conquistata dalla formazione di Bruno Vinti esce vittoriosa. La vita li unisce nella stessa squadra un paio di anni dopo, ma poi si ritrovano rivali in un’altra finale, e stavolta è la squadra di Juan Ignacio Finoli che si porta a casa il trofeo.
    Giovedì 11 marzo i due giocatori sudamericani si affronteranno per la terza volta, la prima in Italia: la finale della Del Monte Coppa Italia A2/A3 (stasera alle 21, in diretta RaiSport), in cui i due grandi amici, compagni di squadra fin dal tempo delle nazionali giovanili, vestiranno rispettivamente la maglia della Delta Group Rico Carni Porto Viro e quella della Agnelli Tipiesse Bergamo. Alla vigilia della sfida si sono “confessati” in un’intervista doppia a Volley NEWS.
    Delta Group Rico Carni Porto Viro
    Finoli: “Abbiamo iniziato a parlare della possibilità di andare in finale insieme già da un bel po’. Prima delle semifinali. Pensavamo che sarebbe stato divertente vivere una finale come rivali: al di là di chi vince, sarà bello potersi giocare un trofeo così importante. Dal nostro lato c’è molta aspettativa, la società ci tiene molto a lottare e vincere nuovamente quest’anno. Questa sarà la quarta volta che Bergamo arriva in finale, per cui questa edizione significa molto per la società. Sono settimane che noi pensiamo alla Coppa”.
    Vinti: “Qui a Porto Viro siamo molto contenti, la nostra idea è goderci al massimo questa opportunità, ma anche noi comunque vogliamo vincere. Sarebbe una esperienza bellissima per tutti. Ci stiamo preparando. Io e Martin (Kindgard, anche lui argentino, n.d.r.) ci guardiamo tutte le partite di Juani, da sempre, anche quando giochiamo nello stesso orario: arriviamo a casa e lo cerchiamo su internet. In più, da quando sappiamo che giocheremo contro di loro la finale, guardiamo le sue partite con più attenzione”.In quanto alla preparazione per la partita finale, il palleggiatore di Bergamo conta su un piccolo vantaggio: tre giocatori della squadra rivale sono argentini (Vinti, Cuda e Kindgard) e qualche volta hanno giocato insieme, per cui li conosce molto bene. “Appena abbiamo saputo che la finale di Coppa sarebbe stata contro Porto Viro – spiega Finoli – tutti hanno iniziato a farmi domande su di loro, su che palle gli piace giocare, quali sono le caratteristiche di ognuno. Stiamo cercando di focalizzarci sul loro modo di muoversi in campo, e sicuramente continueremo a lavorare in quest’ ottica fino alla partita”.
    Vinti: “Anche noi stiamo cercando di studiare bene i loro attaccanti, e in particolare ci concentriamo molto su Juani che, anche se non attacca, a volte fa qualche punto importante dai 9 metri“.Sul pronostico della partita i due argentini non si vogliono sbilanciare, ma si rifugiano in qualche battuta. “Sicuramente sarà fresco a Cisano, di notte ci sono 4 gradi…” scherza Finoli, che poi continua: “Sarà sicuramente una partita difficile, al di là del risultato. Porto Viro è una squadra di un altro livello in Serie A3, ha giocatori che capiscono bene la pallavolo, giocano molto meglio di altri della stessa categoria, e non sto parlando solo delle qualità fisiche. Sanno giocare bene, ci metteranno in difficoltà. Comunque, è una finale e può succedere qualsiasi cosa“.
    Vinti: “Anche noi crediamo che sarà difficile, alla fine è una gara secca e, come diceva Juani, può succedere qualsiasi cosa. La pressione è più dal lato loro sicuramente. Ma se noi non mettiamo tutto in campo, non avremo molte chance: loro sono abituati a giocare finali e hanno un altro ritmo di gioco. Credo che, se manteniamo il ritmo e giochiamo bene, potremo vincere“.
    Nessuna scommessa dunque, ma Finoli mette in guardia l’amico: si giocherà nel “fortino” di Cisano, quindi sarà una partita dura per Porto Viro. LEGGI TUTTO