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    Nishikori si sposa finalmente dopo i rinvii dovuti alla pandemia

    Kei Nishikori nella foto

    La pandemia ha rovinato i piani di Kei Nishikori per la cerimonia nuziale, ma ecco che il giapponese, ex top 4 ATP e ora senza ranking nella classifica mondiale maschile, ha finalmente vissuto quel giorno speciale. Dopo il matrimonio civile celebrato nel dicembre 2020, Kei ha sposato Mai in questi giorni, in un momento in cui sta lottando per tornare in campo.
    “Salve, ho delle novità per tutti voi. Il 24 dicembre ha avuto la cerimonia e il ricevimento di nozze con mia moglie Mai. Per molto tempo non ho potuto farlo a causa del Covid-19. Grazie mille per aver festeggiato con così tante persone. Sarà un nuovo inizio per noi. Per tornare sul palcoscenico principale del mondo, lavorerò duramente”, ha scritto su Instagram, lui che ha sofferto per un infortunio. LEGGI TUTTO

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    Ecco la capienza di ogni campo centrale nel circuito ATP per il 2023

    Sapete qual è il campo centrale più grande del circuito ATP per il 2023? Abbiamo la risposta a questa domanda. L’ATP Tour ha reso note queste informazioni – che escludono i Grandi Slam – ed è possibile vedere la capacità stessa di ogni torneo, con diversi ATP 500 che spiccano davanti ai Masters 1000 o alcuni 250 che si intromettono tra i 500.
    In testa ci sono i Masters 1000 di Miami (16.500 posti) e Indian Wells (16.100), davanti al Masters 1000 di Parigi (15.000) e… all’ATP 500 di Pechino, che può ospitare 15.000 persone anche sugli spalti. Acapulco e Halle sono altri 500 che si intromettono tra i Masters 1000.Tra i 250, spiccano Montpellier e Doha, che hanno superato la barriera dei 7.000 posti, e che quindi potrebbero aspirare a un passaggio di categoria.

    Main court capacity at ATP tournaments(per ATP Media Guide) pic.twitter.com/32zyig9Tq3
    — Oleg S. (@AnnaK_4ever) December 25, 2022 LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Abbiamo lavorato sul timing tra attacco e volée. Dal 2022 mi porto tante cose buone per il prossimo anno”

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner è stato il tennista italiano più “chiacchierato” in questa off-season, ancor più dopo l’ingeneroso articolo de “L’Equipe” che l’ha considerato il più deludente del 2022. L’altoatesino ha rilasciato un’intervista al “Corriere Veneto”, nella quale conferma che la stagione appena andata in archivio è stata complicata, ma si dice fiducioso per le grandi esperienze vissute e soprattutto per l’ottimo lavoro svolto in alcune fasi chiave del suo gioco, come il servizio, il gioco di volo e i tempi dell’attacco, insieme a variazioni come le palle corte e anche il serve and volley. Riportiamo parte dell’intervista.
    “Il 2022 è stata una stagione complicata, non lo nascondo. Eppure, nonostante tutto, ci sono tanti aspetti positivi che mi porto nel nuovo anno. Vari problemini fisici mi hanno fermato sul più bello in tornei importanti. Agli ottavi di Parigi, ma anche ai quarti di Miami e Roma. E la gente ricorda questo e anch’io ci penso. Ma poi faccio un’analisi più complessiva e razionale e, come dicevo, la stagione, pur difficile e complicata, ha tanto di positivo. Ho continuato a lavorare duramente e ho giocato tante partite di alto livello, molte le ho vinte. Ho raggiunto i quarti in tre Slam e in tre Masters 1000, ho vinto il titolo a Umago battendo Alcaraz, che è stato il miglior giocatore dell’anno. Mi sono misurato sempre contro i più forti e questo è un bagaglio di esperienza fondamentale che mi ha arricchito rispetto agli altri anni”.
    Chiedono a Jannik se è rimasto stupito dal suo Wimbledon, dove non aveva mai vinto un match e nel 2022 è arrivato nei quarti di finale, due set avanti contro il futuro vincitore Djokovic: “In effetti non avevo mai vinto una partita su quella superficie e avevo pochissima esperienza. E invece ho battuto giocatori fortissimi come Wawrinka, Isner e Alcaraz, prima di perdere in cinque set contro Djokovic, che poi ha vinto il torneo per la settima volta. Se posso vincere come Agassi? Il paragone con Agassi è un complimento enorme. Non mi pongo limiti, il mio obiettivo è aumentare ancora di più la confidenza di gioco sull’erba, più la conosco e più possiamo diventare… amici”.
    Ecco il passaggio chiave dell’intervista, quello sulle novità nel suo gioco introdotte con i nuovi coach Vagnozzi e Cahill: “Dove sono migliorato? Al servizio, nel gioco a rete e più in generale nelle variazioni. La velocità della mia prima di servizio è migliorata, ho fatto più aces e servizi vincenti. Abbiamo lavorato sulla tecnica della volée e soprattutto sul timing tra attacco e volée. Tatticamente abbiamo aggiunto delle variazioni come la smorzata e serve and volley. L’importante è capire in che momento dello scambio o del punteggio utilizzarle. Per questo non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione”.
    “Non guardo troppo alla classifica, ma l’obiettivo è migliorare, il ranking sarà una conseguenza. Ma certamente punto a esserci alle Nitto ATP Finals di Torino davanti al pubblico italiano. Significherebbe essere nei migliori otto giocatori dell’anno e aver disputato una buonissima stagione”. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz ha definito tutto il programma 2023. Niente tornei Atp 250!

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha già definito il piano per la stagione 2023. Secondo il quotidiano Marca, il numero uno del mondo ha un calendario che comprende 20 tornei – comprese le ATP Finals -, ovvero tre in più rispetto al 2022. Tuttavia, spicca il fatto che non c’è spazio per nessun ATP 250, dato che il focus è sulle competizioni principali.
    Rio de Janeiro, Acapulco, Barcellona, Queen’s o Halle, Pechino o Tokyo e Basilea o Vienna sono gli unici tornei Masters 1000 e Grand Slam extra nel programma dell’allievo di Juan Carlos Ferrero, che cerca di mantenere la leadership nella classifica ATP.
    CALENDARIO DI ALCARAZAustralian OpenATP 500 di Rio de JaneiroATP 500 AcapulcoMaster 1000 di MiamiMasters 1000 di Monte-CarloATP 500 di BarcellonaMaster 1000 di MadridMaster 1000 di RomaRoland GarrosATP 500 di Queen’s ou HalleWimbledonMasters 1000 de TorontoMasters 1000 de CincinnatiUS OpenATP 500 de Pequim ou TóquioMasters 1000 de XangaiATP 500 de Basileia ou VienaMasters 1000 de ParisATP Finals LEGGI TUTTO

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    Camila Giorgi indagata per falsificazione di documenti di vaccinazione

    Camila Giorgi – Foto Getty Images

    Camila Giorgi,de una delle migliori tenniste italiane degli ultimi anni, è indagata per aver presumibilmente falsificato i documenti di vaccinazione per poter gareggiare durante la stagione 2022, dove, va ricordato, erano richieste vaccinazioni complete per viaggiare nella maggior parte dei Paesi extraeuropei.
    La Giorgi fa parte dei clienti dei medici Danielle Grillone e Erich Volker, accusati in una lunga inchiesta di aver venduto passaporti di vaccinazione falsi per facilitare la vita dei loro pazienti. LEGGI TUTTO

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    Ljubicic: “La FIT ha preso decisioni importanti e coraggiose. I soldi da non soli non creano grandi giocatori”

    Ivan Ljubicic con Roger Federer

    Intervistato da Tennis Majors, Ivan Ljubicic ha rilasciato una lunga intervista dopo aver accettato un ruolo importante alla Federtennis francese per lo sviluppo dei giocatori di alto livello. L’obiettivo è chiaro: riportare il paese al vertice del tennis internazionale, guidando i giovani in una fase tutt’altro che facile di ricambio generazionale, soprattutto al maschile.
    In quest’intervista ha toccato molti temi, tra cui il buon lavoro svolto in Italia dalla FIT. Ivan è cresciuto in Italia alle Pleiadi della famiglia Bucciero (Moncalieri) e quindi è arrivato al n.3 del mondo insieme a Riccardo Piatti, con il quale continua a tenere un rapporto importante di amicizia. Conosce alla perfezione il sistema italiano, che nel tempo ha portato ottimi risultati, e per questo continua a studiarlo.
    “Imitare l’Italia? Penso che ci siano sistemi che devono essere esaminati. Conosco molto bene il tennis italiano. La loro Federazione ha preso molte decisioni importanti e coraggiose, come creare un canale televisivo e organizzare le Next Gen Finals. Questi sono grandi impegni. Hanno anche più Challenger della Francia e più tornei internazionali. E questo è sicuramente qualcosa che voglio esaminare. Certo, hanno commesso anche degli errori, ma se non ci provi commetterai sicuramente degli errori. E penso che questo sia qualcosa che sarà necessario. Se vuoi apportare modifiche, se vuoi fare la differenza, potresti dover prendere decisioni difficili e commettere anche errori, su questo non ci sono dubbi. Ma il tennis italiano ha fatto qualcosa di molto interessante. Non cercherò di copiare quello che fanno gli italiani, ma ci sono alcune cose che fanno che devono essere esaminate, per capire. Non si possono copiare e incollare i sistemi, bisogna capire dov’erano e poi cosa hanno fatto perché hanno sofferto per 40 anni, attraversando un periodo molto lungo e buio. E alla fine sono riusciti a superarlo“.
    La decisione di iniziare a lavorare con la FFT è stata presa in tempi rapidi: “Immagino che in quel momento probabilmente abbian0 pensato ‘okay, forse Ivan può aiutarci vediamo se possiamo fare qualcosa insieme’ così mi hanno invitato a Bercy, sono stato lì per un giorno e mezzo, e poi sono andato a Parigi di nuovo un paio di settimane fa, solo per passare un po’ di tempo anche con Nicolas Escudé e Paul-Henri Mathieu, e anche per visitare il centro tecnico nazionale e le cose che avrei almeno bisogno di vedere. E poi molto rapidamente abbiamo iniziato a parlare di collaborazione e abbiamo concordato. Sono davvero grato che queste cose siano andate velocemente perché a volte rimani bloccato nella negoziazione e poi è spiacevole per tutti. È emozionante. È un’altra cosa nella mia vita che non avrei mai pensato di fare, ma è per questo che è eccitante. Questo sarà decisamente diverso da qualsiasi altra cosa perché, mettiamola così, se faccio un lavoro straordinario lo saprò tra cinque anni!”
    È una grade sfida, perché lo considera il miglior mercato tennistico al mondo: “Considero la Federazione francese di tennis o la Francia come la più grande federazione di tennis del mondo. Alcuni si offenderanno forse ora. Il fatto è che credo che il mercato del tennis francese sia il mercato più grande del mondo. Quindi è sempre stato intrigante per me anche senza essere francese. È una specie di castello in cui non puoi penetrare, quindi forse è un altro motivo per cui non ho esitato perché voglio vedere com’è dall’altra parte e far parte di questa enorme struttura e di un potenziale incredibile. Ti aspetti che la federazione tennistica francese produca o aiuti a produrre molti giocatori, giusto? Quindi è intrigante per me, onestamente: non lo nasconderò. Solo per vedere cosa troverò. Questo sarà il mio primo passo, conoscere davvero la struttura, le persone, gli allenatori e i giocatori”.
    Avere molte risorse, a suo dire, non è il fattore decisivo: “Il denaro non crea giocatori. Certo, è bello avere soldi, ma in realtà può essere quasi una cosa negativa. Se i giocatori e le famiglie o i genitori si aspettano sempre che qualcun altro risolva il loro problema, questo potrebbe essere l’inizio del problema. Non vedo i soldi come una soluzione per creare giocatori. Sicuramente aiuta in certi modi e in determinate situazioni, ma sicuramente non è una garanzia per creare campioni, top 10 o top 5 giocatori: i soldi non possono crearli”.
    Molto interessante la sua risposta sul concetto di mentalità: “Cosa sia una mentalità vincente, non lo so ma io so cosa sono: ho sempre aspettative molto alte per me stesso e per le persone intorno a me. Spero che questo venga trasmesso. È sicuramente una cosa che sarà scomoda per alcuni, ma non puoi raggiungere la grandezza stando in una zona di comfort. Quindi, in questo senso, sono ben consapevole che non sarò amato in generale. Ma non sono io il cattivo, se mi sentissi a disagio con qualcuno sarebbe perché mi aspetto di più da lui e perché credo che si possa fare e non perché avrò aspettative irrealistiche. Obiettivi elevati possono essere raggiunti o meno, ma penso che sia molto importante credere che puoi e devi davvero puntare alle stelle perché potresti arrivarci! Questa è la mia filosofia”.
    Parole molto importanti, che raccontano la qualità di una persona estremamente intelligente come Ivan Ljubicic. Non è facile trovare un personaggio come lui, ancora molto giovane e motivato, che sia stato allo stesso tempo un eccellente giocatore partito dal basso, uno che conosce la “sofferenza” per arrivare al vertice, che abbia vissuto un’esperienza di coach al massimo livello (Federer) con straordinari risultati, e che abbia anche capacità manageriali. Non sappiamo se “Ljubo” avrà successo con il complesso sistema francese, ma sicuramente gli auguriamo il meglio. E chissà, magari un giorno aiutare un talento italiano a spiccare il volo. Certamente se avesse scelto di entrare nel team di uno dei nostri invece della FFT sarebbe stata un’ottima notizia…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    World Tennis League: I risultati della Quinta Giornata (LIVE)

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo – Foto Sposito

    ESIBIZIONE World Tennis League (Emirati Arabi), cemento (al coperto)11:30 Eagles (Wrl) – Hawks (Wrl) 0-015:00Falcons (Wrl) – Kites (Wrl) 0-0

    14:30 Kyrgios N. (Aus) – Zverev A. (Ger)Il match deve ancora iniziare
    18:00 Djokovic N. (Srb) – Auger-Aliassime F. (Can)Il match deve ancora iniziare
    13:00 Garcia C. (Fra) – Rybakina E. (Kaz)Il match deve ancora iniziare
    16:30 Sabalenka A. (Blr) – Swiatek I. (Pol)Il match deve ancora iniziare
    15:00 Badosa P./Dimitrov G. – Rune H./Bouchard E.Il match deve ancora iniziare
    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO