Marco Arlati si candida per il ruolo di delegato Coni Bergamo
Di Redazione Marco Arlati ha reso nota la sua candidatura al ruolo di delegato del Coni per la provincia di Bergamo, sostenuta tra l’altro da diverse società pallavolistiche del territorio, come Olimpia Pallavolo Bergamo, Pallavolo Scanzorosciate, Pallavolo Don Colleoni e Bottanuco Volley. “Questa decisione – spiega Arlati in un comunicato – è maturata negli ultimi mesi, in cui ho ricevuto varie sollecitazioni di presidenti, che hanno chiesto di mettere a disposizione la mia figura e le mie competenze per riattivare il Coni bergamasco e non avere più un’istituzione poco presente. Portare un cambiamento tangibile dopo 4 anni di inefficacia e solitudine“. “Lo sport – prosegue Arlati – è in una fase molto delicata. La crisi della pandemia ha accelerato tutte le disfunzioni che si prolungavano da anni, alle quali si è aggiunta la crisi economica e il rischio della morte dello sport di base. Bisogna cambiare visione. Avere un impulso forte che riattivi il cuore dello sport bergamasco. In questi giorni ho letto le varie interviste rilasciate dal nuovo presidente del Coni Lombardia Riva e concordo con lui sulle priorità che il Coni deve adottare sul territorio e soprattutto sulla voglia di cambiamento e di presenza forte e concreta nei confronti delle società sportive. Questo significa che il nuovo delegato Coni Bergamo deve avere molto tempo da dedicare alla ripresa dello sport nella nostra provincia, senza distrazioni di alti incarichi politici/istituzionali. Lo sport bergamasco non può avere un’attenzione part time, o peggio ancora, un delegato concentrato su altri fronti, perché altrimenti l’azione del Coni sul territorio risulterebbe debole e inefficace. Con la crisi attuale dello sport, soprattutto di base, il tempo delle rappresentanze simboliche dovrebbe lasciare il posta a figure operative e focalizzate sull’agire del Coni. La nostra regione è in una fase molto delicata e difficile, con tutte le energie concentrate sulla vaccinazione e la ripartenza dell’economia. Il compito del Coni è quello di preparare il terreno per la riapertura delle società sportive, con una focalizzazione forte su alcuni punti precisi: mettere in rete e in interazione sport, scuola, istituzioni e terzo settore. (…) Oltre a questo il mio obiettivo sarà ricreare il legame tra le scuole e lo sport. Bisogna far conoscere la bellezza dello sport ai ragazzi e alle ragazze per aumentare uno stile di vita sano e riattivare il tessuto sociale sportivo. Dopo più di un anno di DAD e di ragazzi/e a casa, sfibrati e spenti dobbiamo riportarli sui campi da gioco e fare attività fisica. Altro tema centrale è la riqualificazione degli impianti sportivi, asset essenziale per sviluppare l’economia del mondo sportivo bergamasco. Nel Recovery Plan su 196 miliardi, meno di 1 miliardo è dedicato alla riqualificazione degli impianti. Assurdo! Se non ci sono gli impianti, le palestre, i campi, le attrezzature, lo sport muore e con esso il livello qualitativo della nuove generazioni. Anche su questo punto non è possibile aspettare solo l’azione e le decisioni del Governo, bisogna pensare a soluzioni per attrarre capitali di investimento sugli impianti sportivi bergamaschi, e non solo quelli degli sport invernali inseriti nel decreto Olimpiadi 2026, ma tutte le tipologie degli impianti. Credo fortemente che la mia forte preparazione nel sociale e nel terzo settore, nel quale opero da 14 anni, gli ottimi rapporti costruiti con i sindaci di qualsiasi orientamento politico, le mie competenze professionali e il mio amore per lo sport, possano essere il giusto mix per supportare al meglio l’azione delle società sportive e toglierle dalla solitudine in cui hanno dovuto agire in questi anni. Ringrazio le società sportive che hanno sottoscritto la mia candidatura e le lettere di sostegno di Panathlon Lombardia e della UISP Bergamo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO