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    Conad, Diego Cantagalli: “Lagonegro cerca punti, proprio come noi”

    Di Redazione

    La Conad è pronta a scendere in campo contro Lagonegro; domenica 8 gennaio alle 18:00 al palasport di Villa d’Agri andrà in scena un match combattuto, a detta dell’opposto reggiano Diego Cantagalli: “Lagonegro cerca punti proprio come noi, sarà un match intenso con scambi lunghi. I loro mezzi più pericolosi sono gli attaccanti principali e quindi Wagner e Panciocco, questo non ci fermerà però dal dare il nostro massimo come ad ogni incontro”.

    Reggio è reduce da una vittoria che ha chiuso il 2022 iniziando al meglio il girone di ritorno, il libero della formazione giallorossa Torchia spera di inaugurare il 2023 allo stesso modo: “Sicuramente il morale è alto perché dopo una vittoria c’è sempre un buon clima in palestra. Per fortuna però c’è sempre stato: anche se abbiamo subito qualche sconfitta abbiamo sempre cercato di stare concentrati e di tenere la testa libera, perché è l’unica strada. Cercheremo di continuare così per anche per le prossime partite”.

    Nessun ex per questo incontro, ma ben cinque punti che separano le formazioni; Fanuli spiega come si sono preparati i suoi ragazzi per la trasferta lunga: “Abbiamo continuato il nostro il nostro lavoro classico, ponendo l’attenzione sugli obiettivi tecnici che ci eravamo prefissati dall’inizio dell’anno. Vogliamo arrivare a Lagonegro pieni di grinta, la loro posizione in classifica non rispecchia il vero valore della squadra”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Antonino Suraci: “Ho scelto di restare perché Reggio Emilia è una famiglia

    Di Roberto Zucca

    Avete presente quelle interviste nelle quali le scalette vengono stravolte dalla narrazione, e l’atmosfera si fa più intima domanda dopo domanda? Antonino Suraci ha preso il registratore e la conversazione tra le mani e mi ha condotto in un mondo bellissimo, fatto di famiglia, di sogni e di un linguaggio della pallavolo e della vita emotivamente coinvolgente. Che alla Conad Reggio Emilia ha trovato la sua consacrazione:

    “Quando parlo di Reggio Emilia, non posso non utilizzare la parola famiglia. Condurre una squadra a gestione famigliare significa immergersi in una realtà, nella quale col tempo si scordano le distanze da casa, le famiglie vere che mancano. Per lasciare spazio ai rapporti che nascono, come quello con Vincenzo Mastrangelo o con la dirigenza della società, e che, nel momento in cui si presentano alla porta altre offerte, decidi di non lasciare“.

    Perché si sceglie di restare?

    “Molti di noi dopo lo scorso anno hanno ricevute delle chiamate interessanti, perché, credo di dire una cosa scontata, chi vince il campionato e la Coppa Italia ha un buon valore di mercato per la stagione successiva. Io ho scelto di restare, di investire. Ho scelto di costruire ancora qualcosa qui a Reggio Emilia. Mi sono sentito in dovere di restituire a questo società un po’ di quello che sono riuscito ad ottenere vestendo questa maglia“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È difficile vivere col fantasma del natale precedente, per usare un’espressione del periodo?

    “Non è semplice. Veniamo da una stagione unica per la storia di questo club, e nel cuore delle persone resta un pochino il registro dei ricordi. C’è da dire che se non avessimo avuto un inizio così difficile, forse lo spauracchio non si sarebbe presentato. Io però, sono uno che guarda sempre il bicchiere mezzo pieno“.

    Mi spieghi meglio.

    “Sono consapevole del fatto che abbiamo avuto numerosi infortuni. Ci stiamo rimettendo in piedi infatti in queste settimane. La vittoria contro Cuneo è un bellissimo e allo stesso tempo piccolissimo segnale. Abbiamo trascorso alcune giornate ad allenarci in otto, e non è semplice giocare la domenica con una settimana così. Però dico proprio per questo, che abbiamo raccolto le energie per affrontare adesso tutti assieme il ritorno con una consapevolezza diversa. Pensando che, riprendendo il discorso del bicchiere mezzo pieno, se questa cosa fosse successa nel girone di ritorno sarebbe stato peggio“.

    L’andata è stata strana. Basta vedere la classifica.

    “Non c’è stata una squadra come Vibo che doveva vincere sulla carta tutte le partite. Ci sono dieci squadre nel giro di sei punti. Ci sono delle realtà che come Bergamo hanno risalito la classifica nelle ultime settimane o squadre come Grottazzolina che hanno costruito dei fortini casalinghi da cui è difficile uscire con dei punti. Posso dire che in A2 l’andata non ti restituisce mai una fotografia nitida di come sarà il proseguimento della stagione. Si riscrive poi tutto. Noi, ad esempio, lo scorso anno, eravamo forse al quinto o sesto posto alla fine della prima parte di campionato“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A che punto del percorso di carriera è arrivato Antonino Suraci?

    “Un punto in cui mi sento molto responsabile per ciò che porto in campo. Avendo preso la decisione di restare qui, credo mi abbia reso più consapevole di ciò che devo ottenere. Sono uno che tenta di tenere il morale alto in squadra e soprattutto mi sento capace di circoscrivere ogni partita, nel bene e nel male. Ogni partita ha una storia a sé. Sono in grado di ripartire, di ritagliare ciò che voglio portarmi dietro da ogni episodio. Credo sia una questione più di maturità ed esperienza che di consapevolezze, perché qualche insicurezza ti resta ancora“.

    Il sogno?

    “La Superlega. Da quando giocavo a Malnate“.

    Cosa si porta dietro di quel ragazzino?

    “I sogni. Gli amici trovati per strada. La famiglia. Soprattutto la certezza che mamma ha sempre creduto in me ed è stata fondamentale“.

    Foto Volley Tricolore

    Quando in particolare?

    “Quando ad esempio è stata lei a spingermi per acquistare il mio cartellino dalla società in cui ho giocato le giovanili a Malnate. Fu lei a dirmi di chiamare il mio procuratore per dire che avremmo fatto l’investimento. Lei mi ha sempre dato la spinta più per credere che ciò che sognavo da ragazzino un giorno sarebbe arrivato. Ha posto solo una condizione“.

    Quale?

    “Che prenda la laurea. Infatti quando ho scelto di iscrivermi all’Università dell’Insubria in Comunicazione e Società, è stata molto felice della scelta“.

    Suraci è pallavolo, metodo, studio. Poi?

    “Sono uno che si circonda di passioni, hobby e quant’altro. Sono un grande appassionato di astronomia da qualche anno. Leggo decine di libri e mi informo su qualsiasi fenomeno. Non perché ne voglia creare un mestiere, ma semplicemente perché mi piace capire di più di stelle e pianeti“.

    Foto Piero Taddei/Volley Tricolore

    Un sognatore?

    “So tenere i piedi per terra“.

    È consapevole di essere un personaggio fuori dall’ordinario?

    “Alle volte me ne rendo conto. Ogni tanto mi prendo i miei momenti per uscire da questo mondo sportivo, ma sogno di poterci restare il più possibile. Anche dopo la fine della carriera ad esempio. Magari facendo una carriera da procuratore“.

    Chi sono i suoi amici nel mondo della pallavolo?

    “Matteo Maiocchi e Gianluca Loglisci, con i quali, ad esempio, siamo saliti su una macchina e andati in Bosnia al matrimonio del nostro ex compagno Ristic, perché ci mancava molto poter stare tutti assieme. Ma anche Riccardo Mian, e Diego Cantagalli qui a Reggio, o Mattia Cappellani che ora gioca in B a Mantova. O lo stesso Tim Held con cui ho condiviso tanto. Non mi sono mai fatto mai mancare l’amicizia nella pallavolo. Credo sia un fattore distintivo per vivere questa vita sportiva appieno“. LEGGI TUTTO

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    La Cave del Sole Lagonegro apre con Reggio Emilia il nuovo anno

    Di Redazione

    Ripresi gli allenamenti in vista della prossima gara, la Cave del Sole Lagonegro si rimette in cammino verso la sua salvezza. Domenica 8 il campionato si apre con la sfida contro la Conad Reggio Emilia. Una gara casalinga per gli uomini di coach Barbiero che davanti al proprio pubblico vorranno iniziare bene il nuovo anno e dimostrare di voler conquistare punti importanti per la propria salvezza. 

    “Dopo lo stop di Capodanno – spiega lo schiacciatore Stefano Armenante – abbiamo iniziato la settimana nel migliore dei modi come sempre . Ogni giorno diamo il massimo perché da questa metà di campionato dobbiamo cercare di fare quanti più punti possibili, cercando di centrare la salvezza“.

    Dopo la gara contro la prima in classifica del 26 dicembre scorso, Lagonegro è chiamata a riscattarsi in casa contro Reggio Emilia, che attualmente è nona a 18 punti, 3 in più rispetto ai lagonegresi. La classifica della Serie A2 sin dall’inizio del campionato, si è contraddistinta sempre da minimi scarti e dunque è risultata molto corta nella zona bassa. Infatti dalla ottava posizione alle 13 (attualmente occupata da Lagonegro con 15 punti) ci sono 6 squadre con 5 punti di scarto. Dunque un margine molto stretto che fino alla fine inciderà sulla classifica finale.

    I fari sono quindi puntati sulla prossima gara che andrà di scena domenica 8 gennaio 2023 e che aprirà il nuovo anno con il canonico fischio d’inizio alle 18.00 nel palazzetto di Villa d’Agri. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Reggio Emilia fa sudare la capolista, ma alla fine Vibo si impone comunque 3-0

    foto Lega Volley Di Redazione La Tonno Callipo Vibo Valentia infila la sesta vittoria consecutiva interna nel recupero della nona giornata superando con un sofferto 3–0 la Conad Reggio Emilia e porta il margine di vantaggio sulla Bcc Castellana, seconda in classifica, a cinque punti.  Il miglior realizzatore tra le file giallorosse è l’opposto Paul Buchegger, autore di 15 punti. In doppia cifra anche lo schiacciatore Jernej Terpin […] LEGGI TUTTO