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    VNL femminile: il Giappone ferma anche la Cina e torna al comando

    Di Redazione L’ennesima incredibile performance del Giappone ha chiuso la seconda settimana della VNL femminile: contro ogni pronostico, dopo 8 partite le nipponiche sono ancora imbattute in testa alla classifica e già matematicamente qualificate alla Final Eight. L’ultima impresa contro la Cina, che sembrava destinata a interrompere la striscia vincente delle rivali con un ottimo primo set; poi la rimonta e il trionfo, con un quarto parziale chiuso addirittura sul 25-12. A battuta, difesa e ricezione questo Giappone unisce un attacco strepitoso guidato da Sarina Koga (22 punti), a cui ieri si è aggiunta la sorpresa Kotona Hayashi (19): la squadra orientale, così, fa davvero paura. L’ultima giornata della pool di Brasilia ha riportato il sorriso tra le padrone di casa del Brasile, che dopo il crollo contro l’Italia si sono riscattate travolgendo la Serbia con un perentorio 3-0: addirittura 19 muri-punto per le verdeoro, 6 di Carol e 5 a testa per Pri Daroit e Kisy. Vince, senza convincere troppo, anche la Turchia, che regala alla sua bestia nera Corea del Sud il primo set dell’intera manifestazione: sono i muri della solita Zehra Gunes a ribaltare la situazione. Infine, la Repubblica Dominicana chiude la sua settimana d’oro con la terza vittoria, ai danni della Germania (l’unica sconfitta delle caraibiche è arrivata al tie break contro le azzurre), e torna a sperare nella qualificazione alla fase finale. La VNL femminile tornerà di scena dal 28 giugno al 3 luglio, a Sofia e Calgary, prima del gran finale ad Ankara. L’Italia sarà impegnata nella capitale bulgara contro Polonia, Bulgaria, Corea del Sud e Thailandia. LA SITUAZIONEPool 3: Brasile-Serbia 3-0 (25-21, 25-9, 25-21); Germania-Rep.Dominicana 1-3 (23-25, 23-25, 25-11, 25-27); Turchia-Corea del Sud 3-1 (20-25, 25-13, 25-19, 25-15).Pool 4: Bulgaria-Belgio 2-3 (22-25, 23-25, 25-20, 25-20, 15-17); Thailandia-USA 1-3 (25-17, 13-25, 23-25, 18-25); Giappone-Cina 3-1 (19-25, 25-16, 25-23, 25-12). Classifica generale: Giappone 8 vittorie (23 punti); USA 7 (21); Brasile 6 (18); Italia 6 (17); Cina e Turchia 5 (16); Serbia 5 (14); Thailandia 4 (12); Polonia 4 (11); Rep.Dominicana e Canada 3 (9); Belgio 3 (6); Germania 2 (8); Bulgaria 2 (6); Olanda 1 (6); Corea del Sud 0 (0). IL RANKING FIVB1. USA 393 punti; 2. Brasile 370; 3. Cina 338; 4. Turchia 330; 5. Italia 329; 6. Giappone 324; 7. Serbia 300; 8. Rep.Dominicana 281; 9. Russia 278; 10. Olanda 236; 11. Polonia 233; 12. Germania 226; 13. Belgio 221; 14. Thailandia 205; 15. Canada 186; 16. Bulgaria 185. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    La Russia organizzerà un torneo amichevole con Brasile, Argentina, Cuba e Iran

    Di Redazione Esclusa da tutte le competizioni internazionali a seguito dell’invasione dell’Ucraina, la Russia non si arrende e continua a pianificare l’attività delle nazionali per la stagione estiva. Dopo le Spartakiadi, una sorta di “Olimpiadi russe” che si svolgeranno in agosto a Mosca, la Federazione ha infatti intenzione di organizzare un torneo amichevole per nazionali maschili nel mese di settembre, al termine dei Campionati Mondiali (che si sarebbero dovuti svolgere proprio in Russia). “Abbiamo inviato gli inviti – ha spiegato il direttore generale della nazionale Sergey Tetyukhin – a Bielorussia, Iran, Cina, Brasile, Argentina, Cuba e altri paesi. Vediamo se tutti potranno esserci“. Al momento non è chiaro quali e quante di queste nazionali accetteranno di sfidare la squadra dell’appena nominato CT Konstantin Bryanskiy. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: USA e Cina non fanno sconti a Bulgaria e Belgio

    Di Redazione Si confermano tra le squadre da battere USA e Cina anche nella seconda settimana della VNL femminile. L’esordio nella tappa di Quezon City (Filippine) è senza macchia per entrambe le nazionali: le statunitensi regolano in tre set la Bulgaria, mentre le asiatiche strapazzano un Belgio decimato dal Covid-19. La squadra di Kiraly, per l’occasione, ritrova tra le titolari Danielle Cuttino (12 punti) e Kelsey Robinson (14), e ottiene il massimo dal duo delle centrali: 21 punti in due per Hannah Tapp e Haleigh Washington, con la neo-giocatrice di Scandicci che sigla anche 4 muri e 2 ace. La Cina, che con questa vittoria riconquista il secondo posto a spese della Thailandia, chiude con un bilancio di 10 muri a zero: tre sono di Gong Xiangyu, che è di gran lunga la top scorer del match con 19 punti. Non un caso, visto che dall’altra parte Vande Broek è stato obbligato a utilizzare fuori ruolo la giovane Stien Goris al fianco dell’ancor più giovane Anna Koulberg, a causa dell’assenza contemporanea delle centrali Janssens e Lemmens. Stanotte si torna in campo a Brasilia con la sfida tra le ultime due della graduatoria, Repubblica Dominicana e Corea del Sud, e il big match Brasile–Turchia; alle 5 del mattino italiane un altro incontro molto interessante nelle Filippine, quello tra Polonia e Thailandia. LA SITUAZIONEPool 3: Olanda-Germania 1-3 (20-25, 19-25, 25-12, 22-25); Serbia-Italia 1-3 (25-21, 14-25, 15-25, 20-25). Prossimo turno: Rep.Dominicana-Corea del Sud mer 15/6 ore 23; Brasile-Turchia gio 16/6 ore 2.Pool 4: Bulgaria-USA 0-3 (20-25, 22-25, 20-25); Cina-Belgio 3-0 (25-19, 25-22, 25-24). Prossimo turno: Polonia-Thailandia gio 16/6 ore 15; Canada-Belgio gio 16/6 ore 9; Bulgaria-Giappone gio 16/6 ore 13.Classifica generale: Giappone 5 vittorie (14 punti); Cina 4 (13); USA 4 (12); Thailandia 4 (11); USA, Turchia, Brasile, Serbia, Italia e Polonia 3 (9); Germania 2 (8); Canada 2 (6); Belgio e Bulgaria 1 (2); Olanda 0 (2); Rep.Dominicana e Corea del Sud 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: la Cina fa l’impresa, USA soli al comando

    Di Redazione USA soli al primo posto, Giappone al secondo: non è la VNL femminile, ma quella maschile, e alzi la mano chi avrebbe immaginato una classifica simile dopo la prima settimana di gare. A scompaginare gli equilibri ci ha pensato l’incredibile impresa della Cina, che ieri – dopo tre sconfitte in altrettante partite – è andata a imporsi addirittura per 3-0 sul campo dell’imbattuto Brasile: un risultato senza precedenti firmato dal giovane schiacciatore Zhang Jingyin, autore di 25 punti con il 55% in attacco, 2 ace e un muro, oltre che da 25 errori dei padroni di casa. Il ko costa ai verdeoro anche il primo posto nel ranking FIVB, ora appannaggio della Polonia. Anche la Francia ha mancato l’en plein di vittorie perdendo in rimonta proprio contro la Polonia, dopo un primo set incredibile chiuso con 6 ace di Antoine Brizard. La squadra di Grbic ha saputo tenere botta e reagire con i punti di Butryn e Fornal e i muri di Kochanowski, portando così a casa il terzo successo nella manifestazione, come i francesi e l’Italia. Ad approfittarne sono come detto gli Stati Uniti, unici a firmare 4 vittorie su 4, e il Giappone, perentorio anche contro un dimesso Iran, grazie a 17 punti di Nishida e 16 di Ishikawa. Nella notte sono poi arrivate la prima vittoria per il Canada, che ha piegato al tie break la Bulgaria con 25 punti di Stephen Maar, e la seconda dell’Olanda, a segno contro l’Australia con il solito “ventello” di Nimir Abdel-Aziz. La VNL maschile tornerà di scena dal 21 al 26 giugno con altre due pool, a Quezon City (Filippine) e Sofia. LA SITUAZIONEPool 1: Brasile-Cina 0-3 (23-25, 29-31, 23-25); Iran-Giappone 0-3 (20-25, 14-25, 19-25); Olanda-Australia 3-0 (25-20, 25-15, 25-23)Pool 2: Francia-Polonia 1-3 (25-21, 22-25, 21-25, 22-25); Argentina-Italia 1-3 (20-25, 21-25, 25-16, 28-30); Bulgaria-Canada 2-3 (18-25, 18-25, 26-24, 25-21, 11-15).Classifica: USA 4 vittorie (11 punti), Giappone 3 (10), Francia, Italia e Polonia 3 (9), Germania 3 (7), Olanda, Serbia, Slovenia, Brasile e Iran 2 (6), Argentina 1 (4), Cina 1 (3), Canada 1 (2), Bulgaria 0 (2), Australia 0 (0). IL RANKING FIVB1. Polonia 385 punti, 2. Brasile 370, 3. Russia 352, 4. Francia 351, 5. Italia 327, 6. USA 315, 7. Argentina 288, 8. Slovenia 279, 9. Serbia 272, 10. Giappone 259, 11. Iran 245, 12. Cuba 215, 13. Canada 214, 14. Germania 210, 15. Olanda 201, 16. Tunisia 189. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Un’Italia bella a metà si arrende in quattro set alla Cina

    Di Redazione Si chiude con una sconfitta la prima tappa della VNL femminile per l’Italia: le azzurre cedono in quattro set all’imbattuta Cina dopo una partita giocata per lunghi tratti sul filo dell’equilibrio, malgrado un inizio da incubo per la squadra di Davide Mazzanti, che nel primo parziale patisce enormemente in ricezione. Ristabiliti gli equilibri, l’Italia domina il secondo set e negli altri due lotta punto a punto con le rivali, dimostrando però ancora qualche carenza in termini di esperienza, come evidenziano i break subiti sul 21-21 del terzo e soprattutto sul 15-15 del quarto, con tre errori consecutivi. E i ben 29 errori-punto contro gli 11 delle avversarie dicono molto della partita. Per le azzurre una prova di grande carattere di Alice Degradi, autrice di 23 punti con il 57% in attacco; bene Sara Bonifacio, a quota 10 punti, e decisivi gli ingressi di Marina Lubian in battuta. L’Italia, però, continua a soffrire troppo in difesa e ricezione, e in fase offensiva fatica molto contro il muro cinese, che chiude con ben 14 vincenti all’attivo (3 a testa per Yuan Xinyue e Li Yingying). Il CT Cai Bin, poi, pesca con successo dalla panchina, inserendo la palleggiatrice Ding Xia e la schiacciatrice Wang Yunlu, che si rivelano decisive per la vittoria finale. La pool di Ankara si concluderà domani con le ultime tre partite, ma per l’Italia è già terminata: le azzurre rientreranno in patria nelle prossime ore e torneranno in campo nella seconda tappa a Brasilia a partire dal 15 giugno. I SESTETTI – Mazzanti ripropone il sestetto della partita d’esordio, con Malinov in regia, Nwakalor opposta, Bonifacio e Chirichella al centro, Degradi e Perinelli in posto 4 e De Gennaro libero. Dall’altra parte Cai Bin sceglie Diao in palleggio, Gong in attacco, Yuan e Wang Yuanyuan al centro, Li e Jin schiacciatrici, Wang Weiyi libero. 1° SET – Primo punto di Chirichella, ma a partire forte è la Cina, con il servizio di Jin che fa subito danni per l’1-4. Nwakalor subisce due muri-punto, il secondo di Yuan per il 2-6; il primo punto dell’opposta riporta sotto l’Italia (5-7), che si mantiene in scia con Perinelli (6-8). Ben presto la Cina però riprende il volo, stavolta con attacco e muro di Jin (7-11); Chirichella non riesce proprio a passare in attacco e viene murata anche da Li, poi Gong firma il 9-14. Dopo il time out chiamato da Mazzanti la musica non cambia: Gong realizza l’ace dell’11-17, Li la imita con un turno di servizio devastante (dal 12-17 al 12-22). Entrano Mazzaro ed Enweonwu, ma le cinesi si procurano ben 12 set point e chiudono al secondo con Yuan (13-25). 2° SET – La reazione azzurra porta la firma di Bonifacio, autrice dei primi due punti del set; Nwakalor conferma il vantaggio (4-2), ma Li torna a colpire dai nove metri per il 5-5. Si lotta punto a punto: Malinov e Chirichella (muro vincente) provano a far scappare l’Italia sul 10-7, la Cina pareggia già a quota 11 grazie a Wang e a un’invasione avversaria. Uno dei rari errori di Li propizia il 15-13, ma ancora una volta Yuan riequilibra il risultato sul 15-15. Perinelli è determinante per il nuovo break azzurro (17-15), che stavolta non viene riassorbito: decisivo l’ingresso di Lubian, che al servizio prima propizia il 20-17 di Bonifacio e poi sigla direttamente il più 4. Degradi allunga sul 23-18, Nwakalor si prende 5 set point ed è lei stessa a siglare il 25-19. 3° SET – Il CT cinese prova a cambiare rotta affidandosi in regia all’esperta Ding Xia. Si comincia in assoluto equilibrio, con Malinov ancora a segno di prima intenzione (2-2) e Bonifacio che tiene avanti le azzurre (5-4). L’Italia prova a scappare avanti con Nwakalor (7-5) e allunga con Degradi (9-6), ma la Cina risponde con un controbreak di 0-4 segnato dai muri di Wang (9-10). Altro tentativo di fuga azzurro con un ace di Degradi (14-12); entra Wang Yunlu al posto di Jin e le cinesi ribaltano ancora il risultato proprio grazie alla nuova entrata (14-15). L’alternanza continua (16-15, 17-18); entra Lubian per Chirichella, ma Gong con due attacchi consecutivi firma il break per la Cina (18-20) e Degradi sbaglia per il meno 3. È ancora il servizio di Lubian a rimettere a posto le cose, con un ace per la nuova parità sul 21-21. Due muri consecutivi di Yuan spostano però nuovamente gli equilibri (21-24) e Li chiude i conti sul 22-25. 4° SET – Resta in campo Lubian per le azzurre e anche il copione resta lo stesso del set precedente: Italia avanti con l’ace di Malinov (4-2), la Cina pareggia sul 6-6 con Li. Sale in cattedra Ding Xia, prima con un punto di prima intenzione e poi con l’ace del break cinese (8-10), ma Bonifacio riequilibra il punteggio a quota 11. Si procede in assoluta parità (13-12, 14-15) finché tre errori consecutivi di Lubian, Nwakalor e Degradi lanciano la Cina sul 15-19; inutili i tentativi di Mazzanti di interrompere il momentaccio fermando il gioco e inserendo Bosio ed Enweonwu. Arrivano anche il 15-20 firmato Wang Yunlu e il 16-23, con altri errori azzurri, prima che Degradi torni a fare punto per l’Italia. Troppo tardi: Gong si procura 6 match point e Li trasforma subito il primo (18-25). Cina-Italia 3-1 (25-13, 19-25, 25-22, 25-18)Cina: Yuan 8, Diao 1, Yang ne, Gong 17, Wang Yuanyuan 6, Jin 6, Wang Yunlu 4, Wang Y. ne, Li 21, Zheng ne, Wang W. (L), Ding 3, Ni (L) ne, Miao ne. All. Cai Bin.Italia: Lubian 2, Bosio, Gennari ne, Bonifacio 10, Malinov 4, De Gennaro (L), Fersino (L) ne, Chirichella 3, Nwakalor 18, D’Odorico ne, Degradi 23, Enweonwu, Perinelli 6, Mazzaro. All. Mazzanti.Arbitri: Porvaznik (Slovacchia) e Heckford (Inghilterra).Note: Cina: battute vincenti 5, muri 14, errori 11. Italia: battute vincenti 4, muri 3, errori 29. LA SITUAZIONEPool 1: Germania-Corea del Sud 3-0 (25-22, 25-15, 25-16); Rep.Dominicana-Brasile 1-3 (9-25, 25-16, 18-25, 17-25); USA-Canada 3-0 (25-14, 25-22, 25-19). Prossimo turno: Corea del Sud-Polonia sab 4/6 ore 21; Rep.Dominicana-Giappone dom 5/6 ore 0.00; USA-Brasile dom 5/6 ore 3.Pool 2: Thailandia-Belgio 2-3 (22-25, 25-18, 25-23, 21-25, 13-15); Cina-Italia 3-1 (25-13, 19-25, 25-22, 25-18); Bulgaria-Turchia sab 4/6 ore 18. Prossimo turno: Serbia-Olanda dom 5/6 ore 12; Thailandia-Cina dom 5/6 ore 15; Turchia-Belgio dom 5/6 ore 18.Classifica: Brasile e Cina 3 vittorie (9 punti), Serbia 2 (7), Italia, Thailandia e USA 2 (6), Giappone 2 (5), Germania 1 (4), Canada, Polonia e Turchia 1 (3), Belgio e Bulgaria 1 (2), Olanda 0 (1), Corea del Sud e Rep.Dominicana 0 (0). LEGGI TUTTO

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    Cina: la centrale Yuan Xinyue è il nuovo capitano della nazionale

    Di Redazione

    Sarà Yuan Xinyue a succedere a Zhu Ting come capitano della nazionale femminile della Cina: l’annuncio ufficiale è arrivato nei giorni scorsi, dopo che il nuovo CT Cai Bin ha reso nota la lista delle 24 giocatrici convocate per la prossima VNL. La centrale è una delle tre reduci del gruppo che vinse le Olimpiadi a Rio 2016, insieme a Ding Xia e Gong Xiangyu; la nazionale cinese, però, ha lasciato “liberi” il numero 2 di Zhu e il 9 di Zhang Changning, sperando in un loro rientro dopo i rispettivi infortuni.

    Ecco la lista delle convocate:Palleggiatrici: Diao Linyu, Cai Yaqian, Ding Xia.Opposte: Gong Xiangyu, Miao Yiwen, Chen Peiyan, Du Qingqing.Centrali: Yuan Xinyue, Yang Hanyu, Gao Yi, Wang Yuanyuan, Zheng Yixin, Wang Wenhan.Schiacciatrici: Jin Ye, Wang Yunlu, Wang Yizhu, Li Yingying, Wu Mengjie, Wang Yifan, Zhong Hui.Liberi: Wang Weiyi, Ni Feifan, Xu Jianan, Wang Mengjie.

    (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: la Cina prende il posto della Russia

    Di Redazione Sarà la Cina a occupare il posto rimasto vacante tra le 16 partecipanti alla VNL maschile dopo l’esclusione della Russia a causa della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato oggi la FIVB, a poco più di un mese dall’inizio della competizione. La nazionale asiatica avrebbe dovuto partecipare anche alla scorsa edizione, ma si era ritirata per problemi legati alla pandemia di coronavirus. La Cina esordirà nella prima settimana di gare a Brasilia, dal 7 al 12 giugno, affrontando Brasile, USA, Cina, Slovenia, Giappone, Iran, Olanda, Australia. Nella seconda tappa, dal 21 al 26 giugno, sarà invece tra le avversarie dell’Italia a Quezon City (Filippine) insieme a Giappone, Argentina, Francia, Cina, Germania, Slovenia e Olanda. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    La Cina di Filippo Lanza: “Attendiamo all’infinito un campionato che non c’è”

    Di Eugenio Peralta Nel celeberrimo romanzo “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, il tenente Giovanni Drogo aspetta inutilmente per tutta la vita sulle mura della Fortezza Bastiani l’arrivo di un nemico che non riuscirà mai a vedere. Fatte le dovute proporzioni, una sensazione simile a quella che hanno provato quest’anno Filippo Lanza e Luca Vettori nella loro avventura in Cina con la maglia dello Shanghai: certo, l’attesa dei due giocatori italiani non sarà infinita (per fortuna), ma il senso di frustrazione per l’impossibilità di giocare un campionato continuamente rinviato è comunque fortissimo. Acuito ora, per giunta, dal rigidissimo lockdown che sta interessando la metropoli cinese. A raccontarci queste emozioni poco piacevoli, ma anche esperienze ben più positive e gratificanti che l’annata in Estremo Oriente gli ha riservato dentro e fuori dal campo, è proprio Filippo Lanza. La sua intervista parte dal racconto “in tempo reale” delle restrizioni in corso a Shanghai: “Stiamo vivendo una situazione inverosimile – sospira l’ex schiacciatore della nazionale – ma in realtà è un po’ la prosecuzione di quello che accade ormai da più di due anni. Il governo cinese sta combattendo contro questa nuova forma di Covid e dalla fine di marzo ha chiuso tutti in casa senza preavviso per il nuovo lockdown. La gente si è ritrovata in condizioni al limite del pensabile, perché nessuno era pronto a questa vicenda: la mancanza di cibo e di organizzazione sta mandando un po’ tutti in confusione. Nell’ultima settimana, comunque, il governo sta ‘liberando’ progressivamente alcune parti della città, dividendola in tre fasce di pericolosità in base al rischio di contagio: ora in periferia ci sono meno restrizioni e si può uscire almeno per andare al supermercato, un po’ come in Italia nel primo lockdown del 2020“. Foto Instagram Filippo Lanza Dove siete in questo momento tu e Luca? “Noi viviamo dentro il campus in cui ci alleniamo, una struttura che si raggiunge in circa un’ora e mezza dalla città e, diciamo, è un po’ un’isola felice. È un campus molto grande, con spazi verdi e anche un lago intorno a cui ci si può muovere; abbiamo 4 mense con disponibilità di cibo, quindi non ci manca nulla. Possiamo uscire dalle camere, facciamo allenamento due volte al giorno, insomma una vita ‘normale’ come quella che si può vivere in un ritiro della nazionale. Stiamo bene, facciamo tanti controlli e test giornalieri e ci atteniamo costantemente alle disposizioni del governo. Per noi i problemi del lockdown sono un po’ lontani, ma certo è una situazione pesante“. Prima delle ultime restrizioni, com’è andata la vostra esperienza in Cina? “Siamo arrivati a dicembre, e dopo i 14 giorni di quarantena a Tianjin ci siamo trasferiti a Shanghai e abbiamo cominciato a conoscere questa strepitosa città metropolitana. Una città gigantesca, abitata da 26 milioni di persone, che offre di tutto e di più. Il centro è molto lontano dall’idea che noi associamo al concetto di Cina: è una città internazionale, con grattacieli giganti e con tante abitudini ‘occidentali’. Abbiamo passato molto tempo a scoprirla, visto tanti quartieri diversi: vivevamo in un hotel-residence vicino al campus, ci allenavamo durante la settimana mentre il sabato e domenica, che solitamente erano liberi, ci trasferivamo in centro. La città è molto bella, suggestiva, con un sacco di particolarità: capita spesso di imbattersi in un tempio antico in mezzo a palazzi modernissimi, un contrasto che si nota in parecchi quartieri. Anche i cinesi stessi ci hanno stupito: pensavamo di trovare una popolazione molto chiusa nei confronti degli stranieri, invece tutti sono stati molto gentili e disponibili, anche chi non faceva parte del mondo sportivo“. Foto Instagram Filippo Lanza In palestra, invece, com’è stato l’impatto con il volley cinese? “Gli allenamenti all’inizio sono stati complicati, perché loro hanno una cultura completamente diversa dalla nostra, basata sulla quantità più che sulla qualità. C’erano sessioni di allenamento di 3 ore, 3 ore e mezza, che non capivamo e a cui non eravamo minimamente preparati. Siamo stati fortunati a trovare persone che hanno capito e studiato il nostro punto di vista e il nostro metodo di lavoro. Il nostro coach è un allenatore molto giovane (Qiong Shen, n.d.r.), che è stato giocatore e ha avuto anche diverse esperienze con la nazionale, e ha sperimentato metodi di lavoro diversi. Così abbiamo cominciato a dedicare la mattina ai pesi, mentre nel pomeriggio abbiamo aiutato i nostri compagni di squadra insegnando loro esercizi tecnici che noi facevamo in Italia e loro invece non conoscevano. Questo ci ha permesso di differenziare le sessioni di allenamento e lavorare su aspetti di gioco di cui la squadra aveva bisogno. È stato molto bello, perché abbiamo visto tanto interesse da parte loro nel cambiare abitudini: non solo per rispetto nei nostri confronti, ma proprio perché riconoscevano di poter migliorare“. Foto Instagram Filippo Lanza E veniamo al punto dolente: i continui rinvii dell’inizio della stagione. Come si prepara un campionato che non comincia mai? “La cosa più complicata, e che ancora oggi facciamo fatica ad accettare, è il fatto di essere comandati da un potere più alto di noi. C’è sempre qualcuno sopra di te, che sia un giocatore, un allenatore o il capo del campus; si attende sempre la parola di qualcuno più in alto. Questo ha influito tantissimo anche nella nostra attesa del campionato: all’inizio c’era una data, poi è stata modificata per la contemporaneità con le Olimpiadi invernali, poi è slittata ulteriormente perché la nazionale ha fatto un ritiro di un mese, togliendoci anche dei giocatori, e poi è tornato il Covid… È stato un continuo rimandare, non perché non si volesse fare, ma perché c’era sempre qualcuno di più ‘importante’ che prendeva queste decisioni. Per noi è stato terribile dover sempre riorganizzare la nostra mentalità e anche la programmazione fisica per arrivare pronti a un evento che ancora oggi non si sa se mai ci sarà e, eventualmente, in quali date. È stato un costante aspettare questo momento, sicuramente con preoccupazione, perché siamo venuti qua per giocare, ma anche con dispiacere, perché sappiamo che avremmo potuto ottenere degli ottimi risultati ed è stata un’occasione un po’ vanificata“. Previsioni per il futuro? “Difficile farne… Se il campionato non ci sarà, di certo proveremo a tornare. Ci mancano tanto l’Italia, la famiglia e gli affetti: è stato un anno molto bello pieno di nuove esperienze che ci ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, però ovviamente casa nostra ci è mancata molto e non vediamo l’ora di riabbracciarla“. LEGGI TUTTO