consigliato per te

  • in

    Sinner a Indian Wells per la storia: contro Alcaraz vede vittoria e secondo posto ATP. Quattro italiani su cinque puntano sul terzo titolo consecutivo

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Una vittoria per il secondo posto nel ranking e per andarsi a giocare il terzo titolo di questo 2024. Anche nella semifinale di Indian Wells contro Carlos Alcaraz, Jannik Sinner scenderà in campo con il favore delle quote. Il tennista altoatesino è proposto vincente a 1,61 e 1,68, mentre un successo dello spagnolo vale 2,30 la posta. Sinner non ha fin qui concesso nemmeno un set ai suoi avversari, tanto che nel set betting il 2-0 in suo favore prevale a 2,50, seguito dal 2-1 a 4, stessa quota di una vittoria di Alcaraz in due parziali.
    Ma non c’è solo il secondo posto in palio: Sinner viaggia rapidamente verso il terzo trofeo di un 2024 fin qui perfetto, con il 100% di vittorie ottenute. Gli appassionati italiani sono convinti: secondo un sondaggio confezionato da un book di scommesse, l’80% di loro punta sulla vittoria finale di Jannik, mentre solo il 9% scommette su Alcaraz, con Medvedev rilegato al 2%.
    🇺🇸 Quote e scontri direttiDomani, orario da definire SF 🇺🇸 Paul (17) – 🇷🇺 Medvedev (4) 0-2 3.24 1.34Domani, orario da definire SF 🇮🇹 Sinner (3) – 🇪🇸 Alcaraz (2) 4-4 1.69 2.17Domani, 00:00 SF 🇵🇱 Swiatek (1) – 🇺🇦 Kostyuk (31) 1-0 1.09 7.71Domani, 02:00 SF 🇺🇸 Gauff (3) – 🇬🇷 Sakkari (9) 3-4 1.33 3.32 LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz e Netflix: Un documentario in arrivo sulla vita del tennista spagnolo

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz aveva già lasciato intendere che potessero essere in arrivo novità che lo riguardavano insieme a Netflix. Nessuno sapeva esattamente cosa aspettarsi, ma il mistero è stato risolto. Il numero due della classifica ATP sarà il protagonista di una serie documentale sulla sua vita, che si preannuncia come un richiamo per gli appassionati di tennis.
    Il documentario verrà lanciato nel 2025, suscitando grande attesa, in particolare per scoprire se riuscirà ad avere un impatto più positivo rispetto alla serie Break Point, che alla fine ha deluso, tanto da non andare oltre la seconda stagione. Adesso, l’attenzione sarà tutta rivolta su Alcaraz in questa nuova serie documentaria.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Indian Wells: Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas avanti tutta

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Benvenuto alla festa, Carlos Alcaraz! Il numero due del ranking ATP ha sfoggiato quella che è stata la sua performance più brillante e completa di questo inizio di stagione, finora al di sotto delle aspettative, per assicurarsi un posto agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells. Il campione in carica ha esibito una maggiore efficacia e ha offerto un ottimo spettacolo contro Felix Auger-Aliassime, classificato al 31° posto.Carlitos ha dominato l’incontro con il canadese, che ha avuto una giornata negativa, realizzando solo sei colpi vincenti e commettendo 23 errori non forzati, avanzando con i tranquilli punteggi di 6-2 6-3, in soli 1h17. Alcaraz ha avuto il sopravvento in ogni aspetto del gioco, salvando l’unica palla break che ha dovuto affrontare e convertendo quattro delle sette opportunità di break, mostrando una percentuale di successo superiore alla sua norma, il che ha reso la vittoria ancora più agevole.Mentre cerca di difendere il suo titolo e di mantenere la posizione di numero due nel ranking ATP, Alcaraz si appresta ad affrontare ora Fabian Marozsan, classificato al 58° posto, il tennista che lo ha battuto in modo sorprendente nel torneo di Roma nella scorsa stagione. Sarà l’occasione per una rivincita o assisteremo a un’altra sorpresa? Anche Alex de Minaur ha vinto in modo deciso, posizionandosi momentaneamente al decimo posto nel ranking mondiale e ottenendo la sua quarta vittoria consecutiva contro Alexander Bublik, ventesimo nel ranking, con i set di 7-5 6-0. Ora è in attesa di conoscere il suo prossimo avversario tra Alexander Zverev o Tallon Griekspoor, il quale determinerà il suo incontro nei quarti con Alcaraz.
    ATP Indian Wells Felix Auger-Aliassime [31]23 Carlos Alcaraz [2]66 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 15-403-5 → 3-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-402-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 2-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-402-5 → 2-6F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-40 15-402-4 → 2-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 15-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-1 → 2-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Senza intoppi! Stefanos Tsitsipas ha messo in mostra una performance autorevole per dimostrare perché è stato il secondo tennista in attività con più settimane consecutive nella top 10, battendo Frances Tiafoe sulla strada verso gli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells.L’attuale numero 11 della classifica ATP ha liquidato l’americano, attualmente al 18º posto, con i parziali di 6-3 6-3, con due break per set a consolidare un dominio più che evidente del greco, che così continua la lotta per ritornare nella top 10 dopo il Masters 1000 californiano.Mentre relega Tiafoe fuori dalla top 20 per la prima volta da ottobre 2022, Tsitsipas attende il vincitore dello scontro tra Andrey Rublev e Jiri Lehecka per scoprire chi sarà il suo avversario nella battaglia per un posto nei quarti di finale.
    ATP Indian Wells Frances Tiafoe [18]33 Stefanos Tsitsipas [11]66 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 2F. Tiafoe 0-15 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6S. Tsitsipas 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-403-4 → 3-5F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-302-4 → 3-4S. Tsitsipas 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 1-3F. Tiafoe 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6F. Tiafoe 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-5 → 3-5S. Tsitsipas 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-5 → 2-5F. Tiafoe 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-4 → 1-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-3 → 1-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-2 → 0-3F. Tiafoe 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-400-1 → 0-2S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz verso la storia: in trattativa per il contratto più ricco nel tennis con Nike

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz e il suo team anticipano con entusiasmo quello che potrebbe diventare il contratto più ricco nella storia del tennis con Nike. Il tennista spagnolo, che vedrà scadere il suo attuale contratto con il colosso americano nel 2025, punta a lasciare un segno indelebile in questo sport, mirando a ottenere il cachet più alto mai registrato nel circuito.Quando, nel 2019, Carlos e il suo entourage firmarono con Nike, non avrebbero mai immaginato che, al termine dell’accordo nel 2025, si sarebbero trovati in posizione di negoziare un rinnovo multimilionario. Ora, alla luce dell’accordo raggiunto due anni fa da Jannik Sinner, il team di Alcaraz crede che il nuovo contratto del loro campione possa superare quello dell’italiano.
    La collaborazione tra Carlos e Nike è solida e fruttuosa. Di recente, Alcaraz ha fatto visita alla sede centrale di Nike a Beaverton, negli Stati Uniti, ritornando per l’ennesima volta a immergersi nella cultura aziendale. Già l’anno scorso, durante le visite ai centri Nike, incluso quello di Londra, l’azienda ha cercato di far assorbire a Carlos l’identità del marchio, coinvolgendolo direttamente attraverso gesti significativi come la realizzazione di scarpe personalizzate con il logo delle tre ‘C’ e la fornitura di una maglietta unica, in attesa che il contratto in corso gli permetta di avere una linea personalizzata.
    Nonostante l’attuale contratto scadrà solo nel 2025, fonti interne a Nike rivelano che le trattative per il rinnovo potrebbero avviarsi ben prima della scadenza, nel tentativo di blindare Alcaraz da possibili offerte concorrenti e garantire una transizione senza intoppi. Sebbene quest’anno possa sembrare prematuro, è probabile che le discussioni possano concretizzarsi verso la fine di questa stagione o all’inizio del 2025.Questa stagione gioca un ruolo chiave per la definizione del nuovo contratto. L’obiettivo del team di Alcaraz è siglare un accordo di lunga durata con Nike, posizionando il marchio come lo sponsor di punta. Aspirano a stabilire un nuovo primato per il contratto più lucroso nella storia del tennis, superando quello che in passato fu offerto a Roger Federer da Uniqlo per un impegno decennale da 30 milioni all’anno, nonostante Federer non fosse praticamente più un atleta in attività. Il vantaggio di Alcaraz risiede nella conoscenza dei dettagli dell’accordo con Sinner, che ha fissato il nuovo standard.
    Sinner attualmente detiene il titolo di tennista più pagato con un contratto da 15 milioni all’anno per dieci anni. Per mettere le cose in prospettiva, è utile sapere che figure del calibro di Novak Djokovic e Rafael Nadal percepiscono rispettivamente 10 milioni da Lacoste e Nike. Il team di Alcaraz è ben consapevole che Nike abbia offerto 15 milioni a Sinner quando l’italiano era considerato un promettente talento emergente, mentre Carlos si trova ora su un livello superiore, avendo già raggiunto il numero 1 mondiale e vinto due Grand Slam.
    Il compito di Alcaraz per il 2024 è continuare a raccogliere successi che rafforzino la sua posizione di spicco nel tennis mondiale, superando Sinner in termini di risultati. Nonostante il primo grande trionfo di Sinner in Australia, il tennista italiano non ha ancora raggiunto la seconda posizione nel ranking, lasciando Alcaraz con un vantaggio significativo. Un potenziale sorpasso di Sinner potrebbe cambiare le dinamiche della trattativa, equiparando i due atleti agli occhi di Nike.Con Albert Molina in prima linea, il team di Alcaraz mira a un contratto da 20 milioni all’anno, che lo renderebbe il giocatore più remunerato del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz: dalla difficoltà iniziale alla rimonta ad Indian Wells. Sorpreso dalle condizioni del campo giorno notte. Parla anche il nostro Matteo Arnaldi “il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il campione in carica Carlos Alcaraz ha avviato la sua difesa del titolo all’Indian Wells 2024 con una vittoria su Matteo Arnaldi. Dopo aver perso il primo set, l’atleta spagnolo ha mostrato una notevole capacità di reazione, elevando il proprio livello di gioco e conquistando infine il match. Durante la conferenza stampa post-partita, Alcaraz ha condiviso alcuni spunti sulle sue difficoltà iniziali e su come è riuscito a ribaltare la situazione.
    Interrogato sulle ragioni di un primo set al di sotto delle aspettative, Alcaraz ha attribuito la causa a una certa impreparazione rispetto alle condizioni di gioco, marcatamente differenti tra il giorno e la notte. “Non mi ero reso conto dell’approccio corretto da adottare,” ha spiegato Alcaraz. “Le sessioni di allenamento diurne non mi avevano preparato adeguatamente ai cambiamenti che si verificano con il calare della sera. Le differenze nei rimbalzi e nel comportamento della palla mi hanno colto di sorpresa, rendendo il primo set particolarmente arduo.”La svolta è avvenuta grazie a una significativa modifica nell’atteggiamento dell’atleta: “Nel primo set ero nervoso, il che ha influenzato negativamente il mio movimento e la mia energia. Dal secondo set in poi, mi sono concentrato su di me, cercando di mantenere un’alta intensità e di essere più aggressivo. Questo cambiamento mi ha permesso di esprimere il meglio del mio gioco,” ha confessato l’iberico.
    Alcaraz ha inoltre riflettuto sull’impatto che il nervosismo, dovuto all’importanza del torneo e alla sua prima partita ad alta intensità dopo l’infortunio alla caviglia, ha avuto sulla sua concentrazione e prestazione. Nonostante le difficoltà iniziali, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’aggressività e la calma, elementi chiave del suo stile di gioco.
    Confrontando il suo attuale stato di forma con quello dell’anno precedente, Alcaraz ha riconosciuto di aver affrontato il torneo con meno partite alle spalle e ancora alle prese con la ripresa post-infortunio. “L’anno scorso ero più nel ritmo del gioco, mentre quest’anno sto ancora cercando di ritrovare la migliore condizione dopo l’infortunio alla caviglia. È un processo graduale, ma mi sento in miglioramento,” ha concluso Alcaraz, dimostrandosi fiducioso per il prosieguo del torneo.
    Parla anche Matteo Arnaldi: “Si c’è un po’ di rammarico perchè dopo aver vinto il primo set non sono riuscito a tenere più quel livello mostrato nella prima frazione e per cercare di portare a casa la partita.Ci sono tanti spunti positivi però che posso prendere da questo incontro con Alcaraz. Ho giocato alla pari con il n.2 del mondo nel primo set e anche in alcuni sprazi del terzo set l’incontro è stato alla pari.Se prendi la partita in generale sto giocando meglio, rispetto allo US Open sicuramente mi sono avvicinato molto. Bisogna prendere sempre i lati positivi alla fine. Il primo set soprattutto è stato molto equilibrato, dove non ho neanche giocato il mio miglior tennis, però abbiamo fatto tanti errori tutti e due, ma alla fine nei momenti importanti ho giocato bene. Quindi sicuramente è stato un set importante. Poi sono calato abbastanza e lui ha alzato abbastanza il livello. Da quel lato sicuramente c’è un po’ di rammarico, non sono riuscito a stare troppo in partita, è successo qualcosa di simile a quanto successo in Australia, però se devo prendere le cose positive il mio livello si è alzato sicuramente e sono contento del set che ho giocato.Prendo quello che si può prendere di positivo da questa partita ovviamente non possono essere contento di aver preso un bagel e di come alla fine è andata in generale tutta la partita. Però se devo prendere degli spunti positivi. il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti e piano piano sto mettendo tasselli nel mio gioco e il mio tennis migliora.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Javier Frana: “Sinner oggi è il più forte. La rivalità con Alcaraz renderà entrambi migliori, ma il cambiamento costa”

    Javier Frana

    “Ho parlato di Sinner con Sebastian Gutierrez, coach di Baez, dopo la vittoria dell’italiano contro l’argentino all’Australian Open. Oggi Jannik è il più forte, ha una marcia in più. È come nella Formula 1, quando una macchina compie un giro perfetto e stacca tutti gli altri, con dettagli piccoli in ogni curva che fanno la differenza. Ecco, Sinner è stata quella macchina, la migliore”. Così Javier Frana, argentino ex top30 ATP e oggi apprezzato analista per la versione latina di ESPN, ha parlato dell’azzurro in un’interessante intervista rilasciata a Clay. Era un tennista “diverso” dai suoi connazionali Frana, era un vero attaccante, molto incisivo anche sull’erba, quando a Wimbledon la palla schizzava via bassissima e gli scambi erano rarefatti. Proprio l’aggressività e il gioco offensivo a suo dire sono le parti nelle quali Sinner è migliorato maggiormente, fattori che gli hanno permesso di spiccare il volo.
    “Di Sinner mi impressiona la fluidità con cui gioca, la naturalezza con cui fa le cose alla massima velocità” continua Frana. “Anche come si difende ha in situazioni impegnative. Difende in maniera incredibile, ha migliorato tantissimo come conduce lo scambio con una palla controllata ma di grande velocità. La sua palla corre molto senza troppi sforzi. È come se non lo vedessi mai sopra a un ritmo di controllo, eppure gioca con ragazzi che lo mettono sotto pressione. Gli altri al suo ritmo sono costretti a correre da una parte all’altra con la marcia al limite e non reggono. Ciò che ha è davvero encomiabile. Un ragazzo che serve forte, risponde bene, difende incredibilmente, attacca bene… Sinner sta facendo tutto bene e lo sta portando avanti con molta forza e stabilità. Il miglioramento nell’aggressività in campo è stato decisivo”.
    Per l’argentino la rivalità tra Sinner e Alcaraz segnerà i prossimi anni, e sarà utilissima ad entrambi per alzare il proprio livello di gioco, stimolandosi l’uno con l’altro. “Non sono mai stato bravo a prevedere il futuro. Ovviamente Sinner e Alcaraz sono due di quelli che possono comandare. La rivalità tende a creare una sfida per superare l’avversario diretto, e questo può essere molto interessante tra Sinner e Alcaraz. A volte ti alleni per un’evoluzione generale e talvolta per cose specifiche che puntano alla “rivalità con” o al “superamento”. Lo abbiamo vissuto e lo hanno detto i più grandi, può accadere tra Sinner e Alcaraz. Federer, Nadal e Djokovic in un certo senso hanno dovuto evolversi, l’attenzione era sul perché l’altro li stava superando. Jannik e Carlos finiranno per aiutarsi a vicenda. È come il virus e il sistema immunitario. Se il sistema immunitario non subisce alcuna invasione, finisce per indebolirsi. Così si rafforzano a vicenda, perché è bello avere qualcuno che ti toglie sempre momenti e titoli, ma allo stesso tempo ti dà tanto. Se Nadal e Federer, e anche Djokovic, non fossero stati così simultanei, non so se sarebbero durati così a lungo, o se avrebbero superato così tante volte le loro versioni per così tanto tempo”.
    Frana dice la sua sul tema “caldo” sollevato da Andy Roddick, la relativa debolezza del servizio di Alcaraz. “Guarda, penso che tutti abbiano spazio per lavorare e migliorare. Il problema è che è sempre più facile individuare ciò che manca dall’esterno, mentre è difficile aggiustare giorno per giorno il tuo giocatore. Ricordo quando ero con Nico Jarry ed era difficile per lui trovare più consistenza. “Jarry deve tenere di più la palla in campo”, diceva pinco pallino. E sì, era ovvio, pensi che nessuno lo sapesse? Il problema è come ci lavori, come il giocatore lo assimila. Con il livello di eccellenza che hanno oggi i team, non credo ci sia un solo top player ignaro di cosa è carente nel suo tennis. Ma la gestione del cambiamento è cruciale e non sempre facile. Ci sono giocatori che di fronte ai cambiamenti vanno nel panico, perdono il tempismo e iniziano a smarrirsi. Al giorno d’oggi è costoso apportare alcune modifiche. Bisogna scegliere bene il momento e preparare bene il terreno in anticipo” conclude Frana.
    Un discorso molto stimolante quello finale, la difficoltà di gestire il cambiamento. Frana ha centrato un punto focale, spesso ignorato quando si parla di tennisti in evoluzione. Il cambiamento “costa”. Se un giovane ha già raggiunto buoni risultati, ma ha bisogno di modificare certe cose, deve prendersi il rischio di cambiare per alzare di nuovo il livello e accettare anche momenti difficili, perché cambiare ti porta a perdere certezze e quasi sicuramente ad affrontare momenti agonistici difficili, magari periodi di sconfitte. E le sconfitte costano care: perdi punti in classifica, attiri critiche, perdi fiducia e magari è dura ritrovarla, restando convinti che cambiare è stata la scelta corretta sul lungo periodo. Nel mondo sportivo di oggi, dove tutto corre ancor più rapido della palla, non c’è tempo per migliorare, è necessario vincere. Ma per vincere si deve migliorare ed è necessario anche prendersi il tempo per sbagliare finalizzato all’apprendimento. Si rischia di entrare in un circolo vizioso dal quale uscire può essere assai scomodo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Agassi sul tennis di Alcaraz: “Quando è troppo statico gioca con meno convinzione”

    Agassi con Alcaraz a Las Vegas

    Una delle qualità fondamentali di un tennista è saper leggere le situazioni e trovare una risposta immediata. La capacità di analisi in tempi minimi può essere la differenza tra un buon tennista e un campione. In questo Andre Agassi è stato una vera leggenda. Il Kid di Las Vegas ricorda anche a distanza di anni punti cruciali della sua carriera, le situazioni e come le ha gestite, nel bene o nel male. È sempre stato bollato come l’emblema dell’istinto, ma realtà la sua mente processava a velocità della luce migliaia di informazioni, tanto che nella seconda parte della sua carriera, quando ha “deciso” di fare davvero il professionista a 360°, è diventato superbo sul piano tattico e pure molto longevo. Per questo non stupisce che oggi sia uno dei più precisi ed interessanti osservatori del gioco.
    Nella sua città natale Andre ha potuto osservare da vicino e con grande attenzione Carlos Alcaraz, protagonista della faraonica esibizione con Nadal. Agassi ai media locali così ha parlato delle qualità dello spagnolo, individuando nel suo tennis un punto di debolezza finora poco sottolineato dagli analisti del gioco.
    “Adoro il gioco di Alcaraz in movimento, quando è in volo, la dinamica e la sua capacità di usare la geometria e il ritmo può distruggere ogni rivale“, afferma Agassi. “A volte mi preoccupa un po’ quando è statico. Quando i suoi piedi non devono muoversi tanto sembra più incerto, come se non sapesse dove dirigere tutta quell’energia e diventa così attendista, non colpisce con la stessa convinzione rispetto a quando è in movimento e può prendere il controllo del punto”.
    L’americano crede anche che Alcaraz non abbia ancora capito quale sia la sua arma più grande, ma questo non è motivo di preoccupazione visto che siamo solo all’inizio della sua carriera. “Quando guardo la capacità di Alcaraz di gestire un tale vantaggio, farà fatica a tenere le redini e non necessariamente dovrà fare più del necessario, nella maggior parte delle sue partite. Tutti i grandi capiscono su cosa è costruito il loro gioco e fanno affidamento su quello nei momenti più importanti. Mi chiedo se Carlos abbia capito su cosa farà affidamento per creare quella pressione costante per il suo avversario, qualcosa che gli dia la più alta percentuale per crearsi un vantaggio. Potrebbe affidarsi al servizio, una volée o una palla corta.  Può fare tutto. Troverà il punto di forza a cui affidarsi, ha solo 20 anni. Sarà bellissimo quando lo farà” conclude Andre.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Toni Nadal: “Rafa deve giocare assolutamente a Indian Wells. Sinner? Contro di lui è dura per tutti”

    Toni Nadal

    Toni Nadal è stato interpellato dal quotidiano iberico AS su vari temi d’attualità, dal prossimo rientro del nipote a Indian Wells, a un parere su Sinner e sul momento del tennis spagnolo. Secondo lo “zio” più famoso del tennis, Rafa necessita assolutamente di giocare se vuol tenere viva la speranza di essere protagonista a Parigi, sia in versione Roland Garros che giochi olimpici.
    “Rafa vittorioso a Parigi? Preferisco dire che per me vincerà. Poi vedremo. So che è difficile, ma cerco sempre di essere positivo e spero che mio nipote possa giocare un ruolo importante sia ai Giochi che al Roland Garros. Sta recuperando passo dopo passo, con entusiasmo nonostante la difficile ricaduta in Australia. Evidentemente le sue prime partite indicavano che stava giocando più o meno bene, e poi ha avuto questo piccolo fastidio. È stato un peccato, davvero. Ma le cose vanno accettate così come vengono”.
    “Se possibile che non sia l’ultimo anno? Impossibile dirlo ora. Questo dipenderà da come andrà l’anno, da come si sente fisicamente”
    Ecco le parole di Toni sulla necessità di competere: “Indian Wells lo deve giocare, sperando che vada tutto bene. Adesso ha bisogno di competere. Non ha scelta. Non lo fa da troppo tempo. E ovviamente, se non competi, non puoi essere preparato“. Una considerazione assolutamente corretta, visto il tennis di Rafa, che necessita di tanta intensità e di colpire tantissime palle per arrivare a puntino.
    Jannik Sinner, neo campione Slam, è ormai uno dei grandi competitor con Djokovic e Alcaraz: “Credo di si, è già uno in più per il vertice. In Sinner, d’ora in poi, Alcaraz avrà un rivale davvero tosto. Lo era già prima, ma dopo aver vinto in Australia ha ancora più fiducia. Penso che vedremo grandi confronti tra i due già quest’anno e saranno belle partite“.
    Un pensiero anche su Alcaraz, che ha avuto problemi con Zverev in Australia: “Carlos è molto giovane. Penso ancora che sia il migliore. A Melbourne ha ceduto in una partita contro Zverev, è un match si può perdere. Ma dobbiamo continuare a fidarci di lui. Continuerà a portare tante gioie al tennis spagnolo”.
    Ultima nota proprio sul momento non eccezionale del tennis spagnolo, dopo lustri di dominio: “In primo luogo, siamo nel mezzo di un cambio generazionale. La Spagna ha un po’ perso quel traino in cui a un grande giocatore ne succedeva un altro, così che il livello restava alto e c’erano molti giocatori nella top-100. Ora questo effetto è diminuito. Perché? Il tennis è cambiato. È uno sport dove è richiesta grande potenza. La maggior parte dei giocatori sono molto alti. Ciò rende tutto più difficile e fa sì che la Spagna non abbia tanti giocatori come prima”.
    Curiosa la considerazione sull’altezza media dei tennisti come fattore diventato quasi indispensabile per arrivare al vertice o comunque eccellere. Il realtà, Alcaraz delle nuove leve è probabilmente il meno alto, ma ha altre qualità. Un pensiero interessante, che può far riflettere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO