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    ATP 500 Rio de Janeiro: Il Tabellone Principale. Carlos Alcaraz guida il seeding

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    ATP 500 Rio de Janeiro – Tabellone Principale – terra(1) Alcaraz, Carlos vs (WC) Monteiro, Thiago Qualifier vs Cachin, Pedro Diaz Acosta, Facundo vs Wawrinka, Stan Qualifier vs (5) Baez, Sebastian
    (4) Cerundolo, Francisco vs QualifierVarillas, Juan Pablo vs Ramos-Vinolas, Albert Lajovic, Dusan vs Galan, Daniel Elahi Zapata Miralles, Bernabe vs (6) Djere, Laslo
    (7) Fils, Arthur vs (WC) Fonseca, Joao Carballes Baena, Roberto vs Garin, Cristian Coria, Federico vs QualifierHanfmann, Yannick vs (3) Jarry, Nicolas
    (8) Ofner, Sebastian vs Munar, Jaume Tabilo, Alejandro vs Seyboth Wild, Thiago (WC) Heide, Gustavo vs Barrios Vera, Tomas Dellien, Hugo vs (2) Norrie, Cameron LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Buenos Aires: Andrea Vavassori regge un set contro Carlos Alcaraz

    Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    Nel torneo ATP 250 di Buenos Aires, durante l’attesissimo “IEB+ Argentina Open” (ATP 250), si è consumata una battaglia che, nonostante abbia visto Andrea Vavassori uscire di scena nei quarti di finale, ha lasciato una buona impressione per il nostro azzurro. Il 28enne torinese, attualmente numero 152 nel ranking mondiale ed entrato nel main draw attraverso le qualificazioni, ha affrontato uno dei giganti del circuito, lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo e primo testa di serie del torneo, nonché campione in carica.
    Il match, che ha rappresentato il primo confronto diretto tra i due, ha offerto spettacolo e momenti di tensione agonistica nel primo set. Vavassori, entrato in campo senza timore reverenziale, ha tenuto testa al suo avversario di fama mondiale per gran parte della partita. Nel primo set, il piemontese ha servito con precisione e continuità, mettendo in difficoltà Alcaraz nella ricerca della posizione ideale per la risposta. Nonostante la grande opportunità di break per Vavassori nel quarto gioco, Alcaraz è riuscito a pareggiare i conti con un passante impeccabile.La frazione è arrivata al tie-break, dove Alcaraz ha preso il sopravvento, sfruttando al meglio due drop-shot che hanno disorientato Vavassori, culminando in un vantaggio decisivo per lo spagnolo. La delusione per un primo set sfuggito di mano e da quel momento Andrea ha perso sempre più campo.Nella seconda frazione, infatti, Alcaraz ha trovato maggior sicurezza, dominando il gioco e mettendo a segno un break precoce che ha indirizzato il set a suo favore. Vavassori, pur sottostando alla crescente pressione, ha mostrato lampi di talento, come l’annullamento di un match-point con un rovescio lungolinea di rara bellezza, segno della sua voglia di volontà di lottare fino all’ultimo scambio.
    La partita si è conclusa con il punteggio di 76(1) 61 a favore di Alcaraz, ma il risultato non racconta l’intera storia. Andrea Vavassori esce da questo incontro a testa alta, avendo dimostrato di poter competere ad alto livello anche contro i giganti del circuito.
    ATP Buenos Aires Carlos Alcaraz [1]76 Andrea Vavassori61 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-1 → 6-1A. Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-155-0 → 5-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-0 → 5-0A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 40-A3-0 → 4-0C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-302-0 → 3-0A. Vavassori 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 5*-0 6*-0 6-1*6-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6A. Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-405-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5A. Vavassori 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-403-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3A. Vavassori 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 2-2A. Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1A. Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1
    Carlos Alcaraz 🇪🇸 vs. Andrea Vavassori 🇮🇹
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Alcaraz 318 vs. Vavassori 257– **Aces**: Alcaraz 1 vs. Vavassori 2– **Double Faults**: Alcaraz 1 vs. Vavassori 1– **First Serve %**: Alcaraz 80% (55/69) vs. Vavassori 68% (44/65)– **First Serve Points Won %**: Alcaraz 67% (37/55) vs. Vavassori 64% (28/44)– **Second Serve Points Won %**: Alcaraz 71% (10/14) vs. Vavassori 48% (10/21)– **Break Points Saved**: Alcaraz 100% (1/1) vs. Vavassori 75% (6/8)– **Service Games Played**: Alcaraz 10 vs. Vavassori 9
    #### Return Stats– **Return Rating**: Alcaraz 136 vs. Vavassori 61– **First Serve Return Points Won %**: Alcaraz 36% (16/44) vs. Vavassori 33% (18/55)– **Second Serve Return Points Won %**: Alcaraz 52% (11/21) vs. Vavassori 29% (4/14)– **Break Points Converted**: Alcaraz 25% (2/8) vs. Vavassori 0% (0/1)– **Return Games Played**: Alcaraz 9 vs. Vavassori 10
    #### Point Stats– **Service Points Won %**: Alcaraz won 68% (47/69) of his service points, whereas Vavassori won 58% (38/65).– **Return Points Won %**: Alcaraz won 42% (27/65) of his return points, compared to Vavassori’s 32% (22/69).– **Total Points Won**: Alcaraz won 55% (74/134) of the points, while Vavassori won 45% (60/134).
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Medvedev riflette sul momento di Alcaraz e sulle Olimpiadi: “I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Anche se non parteciperà al prossimo ATP di Doha, Daniil Medvedev ha parlato di alcuni argomenti interessanti. Il russo, recentemente finalista agli Australian Open 2024, ha condiviso il suo punto di vista sul giovane fenomeno Carlos Alcaraz e sulla sua attuale fase di carriera, in una recente intervista concessa a Eurosport.Le riflessioni di Medvedev su Alcaraz non solo evidenziano il rispetto reciproco e l’ammirazione tra i due atleti ma offrono anche uno spaccato interessante sulle dinamiche psicologiche e le aspirazioni che animano i campioni del tennis mondiale.
    Medvedev ha esordito commentando l’eccezionale impatto di Alcaraz nel circuito ATP: “Ha iniziato a dominare da giovanissimo. Essere diventato il numero uno del mondo più giovane della storia parla da solo. È naturale che ora possa perdere più incontri di prima; molti pensano che abbia perso un po’ di fiducia. Ma ricordiamoci che ha solo 20 anni; è normale che nella sua carriera ci siano alti e bassi.”
    I confronti diretti tra i due ha visto Alcaraz prevalere per 3-2, nonostante una sconfitta dolorosa nelle semifinali degli US Open, riscattata dallo spagnolo con una vittoria nelle ATP Finals poche settimane dopo. “Il suo talento è indiscutibile, l’abbiamo capito non appena è arrivato nel circuito. Ricordo un match contro Rublev, quando era appena entrato nella Top 100 e aveva solo 17 anni. Mi colpì il fatto che colpisse la palla più forte di Andrey. Fu allora che mi resi conto del suo potenziale,” ha ricordato Medvedev.
    L’attenzione si è poi spostata sulle sfide che Alcaraz dovrà affrontare, non solo sul campo ma anche fuori: “Sarà interessante vedere come gestirà la pressione, gli sponsor, l’interesse mediatico. Alcuni giovani giocatori lo gestiscono bene, altri meno. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, vedremo come si evolverà.”
    Sul tema della preferenza espressa da Alcaraz tra vincere un Grand Slam o una medaglia olimpica, Medvedev ha espresso sorpresa: “I suoi commenti mi hanno un po’ sorpreso. Mi chiedo perché abbia questa preferenza. Forse per i ricordi d’infanzia legati alle Olimpiadi? La mia esperienza a Tokyo è stata intensa, e la delusione per la sconfitta nei quarti contro Carreño è stata profonda. I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Roland Garros 2024: favoriti, quote e previsioni

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto Antonio Fraioli

    Si è da poco concluso il primo torneo del Grande Slam della stagione, l’Australian Open vinto da Sinner con grande entusiasmo del pubblico italiano e l’attesa è già rivolta al prossimo Roland Garros, previsto per il 20 maggio a Parigi.
    Questo appuntamento verrà preceduto da altri importanti tornei del circuito ATP, compresi gli Internazionali d’Italia che si terranno l’8 maggio, ma non vi è dubbio che il fascino e la tradizione del torneo parigino su terra battuta abbiano pochi eguali nel mondo. Se l’affermazione australiana ha consacrato definitivamente Sinner nell’olimpo del tennis mondiale, la storia a Parigi è ancora tutta da scrivere.
    Roland Garros 2024, chi vincerà secondo i bookmakerSe Djokovic e Sinner sono due dei nomi da seguire nel Roland Garros del 2024, i bookmaker guardano con attenzione anche ad altri campioni per determinare le quote sul prossimo torneo del Grande Slam di tennis.
    Anche se da qui a maggio le cose potrebbero leggermente cambiare, al momento le previsioni degli operatori del mondo delle scommesse tennis vedono una leggera prevalenza del n.2 mondiale Carlos Alcaraz, che con quote medie comprese tra il 2,25 e il 2,75 supera Djokovic, pagato tra 2.5 e 3 volte la posta. Come si può vedere, si tratta davvero di un’incollatura di distanza e la migliore delle quote di Djokovic supera la peggiore di Alcaraz.
    Più distaccati sono invece Nadal e Sinner. Il primo gode al momento di quote che oscillano tra 5 e 6. Nel caso di Sinner, è naturale che nelle previsioni abbia inciso particolarmente l’affermazione all’Australian Open. Infatti, se prima del torneo australiano il tennista italiano veniva pagato mediamente tra 8 e 11 volte la somma scommessa, ora le sue quotazioni sono scese fino a 5,5. Il trionfo nel torneo parigino sembra dunque al momento molto più alla portata dell’italiano rispetto a quanto i bookmaker pensassero solo due mesi fa.
    Djokovic, a 36 anni ancora il numero 1 del rankingA 36 anni compiuti, Novak Djokovic rimane ancora uno dei campioni da battere. Nonostante sia stato sconfitto dall’astro nascente Sinner alle semifinali degli Australian Open, tutti i partecipanti al Roland Garros si dovranno accostare a lui col timore reverenziale che si deve a un campione di tale spessore.
    Del resto, anche la classifica ATP parla chiaro: con 9855 punti è ancora il numero uno del mondo, dopo aver nuovamente superato lo spagnolo Carlos Alcaraz, che nel 2022 era diventato il giocatore più giovane ad aver mai conquistato la prima posizione del ranking mondiale.Senza dubbio, Djokovic scenderà sul campo di Parigi con la stessa determinazione di sempre, determinato a far vedere che è ancora il n.1. Davanti a lui troverà tuttavia giovani tennisti emergenti determinati a scalzarlo dalla sua supremazia e a conquistare l’importante titolo del Grande Slam. Tuttavia, Novak sarà certamente molto motivato e venderà come sempre cara la pelle.
    Sinner, la formidabile ascesa del tennista italianoIl tennista altoatesino è stato sicuramente il protagonista assoluto di questo inizio 2024 con l’entusiasmante vittoria degli Australian Open. Si è trattato della sua prima vittoria in un torneo del grande Slam, anche se aveva già fatto gioire l’Italia l’anno scorso trascinandola, insieme agli altri azzurri, alla vittoria in Coppa Davis a 47 anni dalla prima affermazione nel prestigioso torneo a squadre.
    Si trova al momento al quarto posto del ranking ATP, dietro a Djokovic, Alcaraz e Medvedev, ma il suo obiettivo è conquistare ulteriori posizioni in classifica. Del resto, lo sportivo italiano ha ancora 22 anni e davanti a lui quella ci auguriamo sarà una carriera sfolgorante. L’Italia aspettava da decenni di essere protagonista a questi livelli e seguirà anche il Roland Garros col fiato sospeso, sperando di festeggiare una nuova impresa nel suo beniamino.
    A testimoniare la sua professionalità e la concentrazione sul prossimo obiettivo del circuito major, Jannik Sinner ha anche rifiutato l’importante invito a Sanremo per dedicarsi esclusivamente all’allenamento.
    Alcaraz, perché è il favoritoNonostante il recupero di Sinner nelle quote e la grande fiducia accordata a Djokovic, Carlos Alcaraz sembra essere tuttora il favorito per la maggior parte degli operatori del mondo delle scommesse sportive. Le ragioni non sono solo legate alla sua posizione nella classifica ATP, ma anche al fatto che si tratti di uno specialista della terra battuta, il tipo di terreno su cui si gioca da sempre il Roland Garros.
    Infatti, nonostante i suoi due successi in tornei del Grande Slam li abbia ottenuti finora su erba (Wimbledon) e sintetico (US Open), è sulla terra rossa dei tornei spagnoli che Alcaraz è nato e cresciuto.
    Nadal e gli outsider per la vittoriaOltre ai già citati Alcaraz, Djokovic e Sinner, non si può non menzionare Nadal per chiudere la rosa dei 4 favoriti del Roland Garros. Accreditato al momento, come detto, con quote simili a quelle di Sinner, Nadal è un caso particolare perché ha avuto un lungo stop a partire da gennaio 2023 retrocedendo oltre il seicentesimo posto della classifica ATP. Anche se è tornato a giocare da soli due mesi, gli esperti ritengono che un campione del suo calibro possa fare molto bene al Roland Garros e magari tentare anche il colpaccio. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz a 360°: “Essere creativo in campo fa parte di me. A casa non è cambiato nulla, e non cambierà”

    Carlos Alcaraz a Buenos Aires

    Rilassato, sorridente, ma anche terribilmente voglioso di tornare ad alzare un trofeo dopo quello più bello che ci sia, la coppa Wimbledon baciata lo scorso luglio. Così Carlos Alcaraz si è presentato alla stampa di Buenos Aires, super star del torneo 250 nel quale è campione in carica. È stato il suo primo torneo vinto nel 2023, primo di sei allori. Sono ben sette i mesi di “digiuno” di vittorie, non poco per un fenomeno generazionale come lui, uno che a suon di successi ha riscritto pagine importanti del libro d’oro della disciplina. Eppure da quello straordinario trionfo sui prati londinesi, qualcosa in lui si è guastato. Alcaraz più volte in campo è parso nervoso, spaesato, incapace di trovare una via d’uscita per ribaltare situazioni negative ed avversari che hanno trovato la chiave per metterlo in seria difficoltà. Un talento incredibile, forse esploso talmente giovane ad un livello così alto da aver paradossalmente frenato l’ultimo step di crescita. Quando i rivali ti hanno studiato ben bene, devi esser tu a rilanciare e trovare qualcosa di nuovo e diverso. Mai come negli ultimi mesi Carlos ha sperimentato la frustrazione delle cose che non vanno, di colpi un po’ meno intensi, di contro mosse efficaci di Sinner, Medvedev, Zverev e via dicendo che lo hanno messo spalle al muro.
    Forse ha solo pagato una seconda parte di 2023 poco brillante sul piano atletico; probabilmente sta crescendo sul piano umano e quella spensieratezza dei primi tempi è un po’ appannata. La sensazione è che ancora non sia capace di vincere “sporco”, senza stravincere, aggrappandosi a colpi meno spettacolari ma più razionali. Di tutto questo Alcaraz ha parlato in una bella intervista rilasciata all’ottimo collega di Baires Sebastian Torok per La Nacion, della quale riportiamo alcune delle parti più interessanti. Carlos dice di non esser cambiato affatto nel privato, che la sua casa è identica a quando era solo un ragazzino di belle speranze, e che niente è meglio dell’andare nei dintorni di casa sua a comprare del cibo da asporto da mangiare con qualche amico di sempre scherzando in allegria, incurante del fatto che nel salone di casa oggi troneggia la coppa dei Championships e che il suo conto in banca non è esattamente quello di 4-5 anni fa…
    L’intervista inizia subito mettendo il dito, anzi la penna, nella piaga: i tanti alti e bassi degli ultimi mesi. Così risponde Alcaraz: “Penso che psicologicamente sono… forte, sono maturo. Ovviamente ho 20 anni, ma oggi mi considero una persona mentalmente forte che affronta molto bene le situazioni che mi si sono presentate finora. Sì, ci sono alti e bassi, ci sono momenti in cui ti senti meglio, ci sono momenti in cui ti senti peggio e devi sapere come gestirli. Fa parte della vita, non solo dello sport, ma della vita in generale, quindi cerchiamo di uscire da queste crisi il più rapidamente possibile e continuare sulla nostra strada, perché abbiamo molto chiaro quale sia l’obiettivo. L’obiettivo è continuare a dare il massimo e continuare a fare la storia”.
    “Ho realizzato moltissime cose, è incredibile quello che già sono riuscito a fare venendo da El Palmar… E non parlo solo delle vittorie, ma anche il poter viaggiare in tutto il mondo, conoscere gente straordinaria. È necessario mettere tutto questo in modo razionale in una vita il più normale possibile. Il mio porto franco? Essere a casa mia. Quando torno a casa è tutto come sempre… La mia stanza è la stessa di sempre, come tutto il resto della casa, tutto uguale. Quando vado con gli amici faccio praticamente le stesse cose di sempre, vado a prendere del cibo, stiamo insieme. Faccio semplicemente quel che fa una persona normale. Non mi dispiace farlo, è quel che amo fare e come amo essere. E poi l’asado che fa mia mamma è imbattibile!”.

    ¿Qué significa “IRSE EN BICI”? 🚲🎾
    Le consultamos a Carlos Alcaraz 🇪🇸 sobre este término tan característico del tenis y esto fue lo que nos respondió 😬
    Si te llamás Antonio López y vivís en Murcia te estamos buscando 😂 pic.twitter.com/yWjZx2m1Cx
    — IEB+ Argentina Open (@ArgentinaOpen) February 12, 2024
    (Carlos ricorda l’unica volta che è stato battuto 6-0 6-0, dall’amico di Murcia Antonio Lopez!)
    Si entra nel tecnico. Stupiscono, a volte stordiscono i colpi di Charly, quasi impossibili; ma vincere solo con quelli sta diventando complicato… Pensa di cambiare un po’ il suo modo stare in campo? “Mi viene naturale essere così. In alcuni punti cerco la giocata, altre ci penso. Quando fai uno di quei bellissimi punti è pazzesco. Un punto incredibile ti dà energia. Il tuo umore aumenta, la tua energia aumenta, è quel che ti spinge verso l’alto. E ovviamente anche il pubblico apprezza, si diverte a vedere questo tipo di vincenti. Questo è ciò che attrae anche le persone che vanno a vedere il tennis”. Quindi, al momento nessun piano di spostarsi verso un tennis più percentuale.
    Djokovic e Sinner sembrano in questo momento averlo sorpassato: “Oggi Nole e Jannik sono gli avversari da battere, per me e per tutti. Tutte le partite sono difficili, tutti i rivali possono rendere difficili le partite. Zverev, ad esempio, contro di lui sono sotto negli scontri diretti (5-3), è un rivale che ho moltissimo in mente, ma è vero che Djokovic e Sinner sono al top in questo momento. Tutti li vediamo al top”.
    Arabia Saudita nel tennis, ecco il pensiero dello spagnolo in proposito. “È positivo per il tennis che ci siano più sedi, che ci siano sempre più paesi in cui possiamo giocare. L’Arabia Saudita si sta evolvendo molto rapidamente sotto ogni aspetto, come Paese e nel mondo dello sport. Stanno scommettendo sul calcio, sulla boxe, adesso tantissimo sul tennis. Non so fino a che punto arriveranno nel mondo del tennis”.
    Per la sua giovane età ha già sofferto diversi infortuni, come evitarne di nuovi? “A livello di routine non sono cambiato molto, ne ho migliorate alcune. Fuori dal campo invece sto migliorando, è qualcosa di molto importante che poi influenza la tua vita tennistica quotidiana. Quando si tratta di infortuni, l’alimentazione, il riposo, ecc. sono aspetti molto importanti. È qualcosa che forse prima… vista la mia età, mi mancava un po’, non facevo tutto correttamente e poco a poco sto migliorando. Penso che con queste piccole cose e una maggiore organizzazione fuori dal campo, gli infortuni saranno sicuramente evitati. È una cosa che tengo a mente per quest’anno.”
    L’obiettivo è uno solo: vincere. “Sono un ragazzo che sorride, che si diverte, ma che sogna in grande. Sono molto ambizioso. Guardo e punto sempre al meglio del mondo, al meglio della storia, e questo è ciò che mi motiva ogni giorno“.
    Il primo step è quindi tornare a vincere, sette mesi dopo Wimbledon. L’ATP 250 di Buenos Aires lo vede nettamente favorito, ma se Carlos sogna di vincere, tutti i suoi avversari in tabellone sognano di sgambettarlo. Il mondo del tennis negli ultimi mesi ha vissuto sul dualismo Djokovic – Sinner. Non facciamo l’errore di considerare Alcaraz fuori dai giochi…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz sogna la medaglia d’oro: “Quest’anno preferirei vincere le Olimpiadi a Roland Garros”

    Carlos Alcaraz in allenamento (foto ATP)

    Un gran sorriso, un nuovo taglio di capelli e una rinnovata voglia di vincere. Così è sbarcato a Buenos Aires Carlos Alcaraz, campione in carica dell’Argentina Open in quello che fu il primo dei set titoli conquistati nel 2023. Ha rilasciato qualche dichiarazione “volante” ai colleghi presenti al suo arrivo. Si è detto felice di tornare a giocare sulla terra battuta, superficie che per lui equivale a casa, e che se il torneo diventasse un ATP 500 sarebbe un grande stimolo per altri big a volare in America Latina.

    Bueno gente, acaba de llegar ÉL pic.twitter.com/8f9LYXI5Zm
    — IEB+ Argentina Open (@ArgentinaOpen) February 11, 2024

    “Sono tornato volentieri in questo torneo perché l’ambiente è unico, le vibrazioni che sento ogni volta che gioco qua sono uniche. I miei rivali? Medvedev è certamente uno dei tennisti più forti, ma adesso ho in mente Djokovic e Sinner su tutti”.
    La strada per Alcaraz è ancora lunga e incerta, con il giovane campione che si mostra realistico riguardo alle incognite del futuro. “Ora vediamo dove arrivo, magari a 5 slam, magari mi fermo a 2,” ha detto, evidenziando però come il solo pensiero di poter rincorrere tali traguardi alimenti la sua competitività e lo spinga a dare il massimo in ogni match.Alcaraz si pone dunque come uno dei tennisti con una visione ambiziosa che lo guida. Il desiderio di emulare e, eventualmente, superare i successi del “Big Three” (Federer, Nadal, Djokovic) è un motore potente che promette di alimentare la sua carriera, già brillante, verso nuovi e ancora più luminosi traguardi.
    “Obiettivi? Giocare il mio miglior tennis e vincere, ma se mi dessero la possibilità di scegliere tra l’oro Olimpico o il Roland Garros, preferirei vincere l’oro Olimpico. Quest’anno si gioca a Parigi, sullo stesso campo del Roland Garros ed è un evento che non si disputa ogni anno, quindi è ancor più speciale” conclude il murciano.
    Alcaraz a Baires è esentato dal primo turno. Aspetta il vincitore della sfida che oppone Varillas al qualificato Carabelli.Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Buenos Aires: Il Tabellone Principale. Carlos Alcaraz guida il seeding. Luciano Darderi special exempt

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    ATP 250 Buenos Aires – Tabellone Principale – terra(1) Alcaraz, Carlos vs ByeVarillas, Juan Pablo vs QualifierQualifier vs Seyboth Wild, Thiago (WC) Cilic, Marin vs (7) Djere, Laslo
    (3) Jarry, Nicolas vs ByeWawrinka, Stan vs Cachin, Pedro (WC) Schwartzman, Diego vs QualifierCarballes Baena, Roberto vs (6) Etcheverry, Tomas Martin
    (8) Fils, Arthur vs Lajovic, Dusan Hanfmann, Yannick vs Tabilo, Alejandro (WC) Diaz Acosta, Facundo vs Altmaier, Daniel Bye vs (4) Cerundolo, Francisco
    (5) Baez, Sebastian vs Zapata Miralles, Bernabe (SE) Darderi, Luciano vs QualifierOfner, Sebastian vs (SE) Coria, Federico Bye vs (2) Norrie, Cameron LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2024: Medvedev e Zverev si uniscono ad Alcaraz nel team Europe

    La infografica della Laver Cup

    Il campo dei partecipanti alla Laver Cup 2024 inizia a delinearsi. Dopo l’annuncio dell’esordio di Carlos Alcaraz nella ricca e affascinante esibizione per squadre nazionali, avvenuto poco dopo la chiusura dell’edizione 2023, arrivano altri due big nel team Europe: Alexander Zverev e Daniil Medvedev. L’evento andrà in scena a Berlino, dal 22 al 24 settembre, presso la Mercedes-Benz Arena.

    Team Europe is motivated to win back the 🏆.
    Presenting the first players to line up on Captain Bjorn Borg’s six-man roster for Laver Cup Berlin 2024:
    🔵 Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz)🔵 Daniil Medvedev (@DaniilMedwed)🔵 Alexander Zverev (@AlexZverev) pic.twitter.com/5FHsGhzdst
    — Laver Cup (@LaverCup) February 8, 2024

    “Il team Europe è motivato a riprendersi la coppa” si legge nel tweet ufficiale, dopo la netta sconfitta subita dagli europei per mano della squadra rossa a Boston lo scorso settembre. Fu la prima volta che i giocatori “blu”, gli europei, hanno perso nell’evento nato nel 2017 a Praga, ideato da Roger Federer e il suo management team sulla falsa riga della storca Ryder Cup di golf.
    “La squadra europea è super motivata a riconquistare la Coppa a Berlino”, ha dichiarato Borg, capitano dei blu. “Con Daniil, Sascha e Carlos nella mia squadra, penso che abbiamo ottime possibilità di farcela. I ragazzi hanno avuto un inizio anno incredibile e questa prima metà del team è davvero forte. Sono entusiasta di avere questi campioni con me per il 2024”.
    Zverev torna nell’evento, e giocherà in casa. “Sono entusiasta di tornare alla Laver Cup”, dichiara Sasha. “L’atmosfera è sempre elettrica in Laver Cup ed essere a casa mia in Germania sarà un’esperienza irripetibile”.
    Medvedev è felice di tornare a giocare un evento a squadre. Proprio vivere un lungo weekend con un team è quel che maggiormente apprezza dell’evento: “Ritengo che la cosa più emozionante della Laver Cup è lo spirito di squadra, perché è molto raro che io possa giocare una competizione a squadre nel tennis”, afferma il moscovita. “Avere Carlos e Sascha nella nostra squadra aiuterà molto perché sono due dei migliori giocatori al mondo e sono davvero entusiasta di provare a riportare il Team Europa alla vittoria”.
    Oltre a quest’annuncio, gira voce che anche la Laver Cup in futuro potrebbe sbarcare in Arabia Saudita. Il factotum dell’evento Tony Godsick, storico manager di Roger Federer, non esclude questa possibilità, magari in un’edizione ospitata dal team World, anche se di tennisti sauditi non se ne intravedono all’orizzonte…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO