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    Notizie dal Mondo: Nick Kyrgios ha pensato al suicidio per i problemi che aveva fuori dal campo. Bell’incremento del montepremi del torneo di Wimbledon. Definito il programma di Alcaraz per l’erba. Cilic ancora non si riprende, forfait a WImbledon. Djokovic fa il record di ascolti

    Marin Cilic nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios ha rivoluzionato completamente la sua vita. Un talento indiscusso, l’australiano, in realtà, poteva non essere più con noi oggi. Questo perché quattro anni fa, dopo aver perso contro Rafael Nadal a Wimbledon, il suicidio era diventata un’opzione molto reale che gli è passata per la mente.“Stavo seriamente pensando di suicidarmi. Ho perso a Wimbledon, mi sono svegliato e mio padre era seduto sul letto, non smetteva di piangere. Quello è stato il punto di svolta. Ho pensato: ‘Non posso continuare così’. Sono finito in un reparto psichiatrico a Londra per capire i miei problemi”, ha confessato nella seconda stagione della serie Break Point. Kyrgios ha spiegato che stava adottando una serie di comportamenti a rischio, che giustificavano, per esempio, il fatto che a quel tempo aveva iniziato a indossare una fascia sul braccio destro. “Stavo bevendo, abusando di droghe, ho perso il rapporto con la mia famiglia, ho allontanato tutti i miei amici più stretti. Si poteva vedere che stavo male. Il mio intero braccio era coperto di cicatrici. Ecco perché ho iniziato a indossare una fascia. Per coprire tutto”, ha ammesso in modo onesto e crudo.
    Il torneo di Wimbledon 2023 promette di essere l’evento sportivo più ricco della sua storia. Quest’anno, l’organizzazione del terzo Grand Slam della stagione ha annunciato un montepremi record di 44,7 milioni di sterline, equivalenti a circa 52,3 milioni di euro. Ciò rappresenta un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente.Il salto nel montepremi è notevole, soprattutto se si considera l’effetto della pandemia sugli eventi sportivi globali. Confrontato con il periodo pre-pandemico, il premio di Wimbledon 2023 è aumentato del 17%.Per i campioni dei singolari, sia maschili che femminili, il premio rimane in linea con quello del 2019, con ciascuno che porterà a casa 2,7 milioni di euro. Tuttavia, il vero incremento si trova nelle fasi preliminari e nel primo turno del torneo.Nella fase di qualificazione, c’è stato un aumento del 14,5%. Allo stesso modo, coloro che verranno eliminati nel primo turno riceveranno ora un 10% in più rispetto a prima, garantendo a ciascuno 64 mila euro.Quindi, il totale dei premi in denaro per il torneo di Wimbledon di quest’anno vedrà un aumento di oltre l’11%, con i vincitori dei singolari femminili e maschili che riceveranno ciascuno 2,35 milioni di sterline, equivalenti a 2,7 milioni di euro.
    Carlos Alcaraz ha definito completamente il suo calendario in vista di Wimbledon. Il numero due del ranking ATP ha lasciato Roland Garros con alcuni dubbi dal punto di vista fisico, ma la verità è che lo spagnolo ha confermato la sua partecipazione all’ATP 500 del Queen’s Club, a Londra, prima di partecipare anche a un torneo di esibizione la settimana precedente al terzo Grand Slam della stagione.Carlitos sarà nuovamente una delle stelle del torneo di Hurlingham, evento che si svolgerà tra il 27 giugno e il 1 luglio, al quale parteciperanno anche Casper Ruud, Karen Khachanov e Frances Tiafoe, per citarne alcuni. La scorsa stagione, questo torneo di esibizione è stato l’unico che Alcaraz ha disputato su erba prima di Wimbledon, e quest’anno aggiungerà anche la partecipazione al Queen’s Club.
    Sembra che non ci sia modo di vedere di nuovo Marin Cilic su un campo da tennis. Attualmente al 65° posto nel ranking ATP, il croato ha disputato solo un incontro quest’anno, proprio nella prima settimana dell’anno a Pune, ritirandosi subito dopo a causa di un infortunio al ginocchio destro che lo ha portato direttamente in sala operatoria. La ripresa è lenta e non sarà a Wimbledon che l’ex top 3 farà il suo ritorno.Cilic, 34 anni, ha continuato a rimandare il suo ritorno in campo, un fatto che lo condannerà a una caduta ancora più grande nel ranking. Attualmente, il croato corre il rischio di finire quasi senza classifica, considerando che nel 2023 ha solo i punti riferiti a quella vittoria ottenuta a Pune. Non resta quindi che attendere ulteriori novità da Cilic, che non ha ancora fornito notizie su quando potrebbe essere pronto a tornare alle competizioni.
    La finale maschile del Roland Garros 2023, che ha visto Novak Djokovic stabilire un nuovo record di titoli del Grand Slam maschili (23) a spese del norvegese Casper Ruud, è stata la più seguita in Francia – dove è trasmessa in chiaro – dal 2012! L’incontro ha dominato gli ascolti nel paese ospitante del secondo Grand Slam della stagione, con 4,8 milioni di spettatori e il 42% di share, cifre impressionanti.Questa finale ha attirato più spettatori rispetto a quella del 2022, in cui Rafael Nadal aveva superato lo stesso Casper Ruud. Quell’incontro aveva registrato 4,6 milioni di persone e il 39,5% di share televisivo.La finale femminile ha raccolto circa la metà degli spettatori di quella maschile, con una media di 2,2 milioni di spettatori. Tuttavia, è stata la più vista dal 2014, quando Maria Sharapova ha battuto Simona Halep. LEGGI TUTTO

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    Problema al polso sinistro per Carlos Alcaraz. Colpa della semifinale di Parigi. Forfait al Queen’s?

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha subito un’eliminazione dolorosa nelle semifinali di Roland Garros di fronte a Novak Djokovic. Oltre alla delusione della sconfitta, l’incontro ha lasciato segni fisici evidenti su Alcaraz, che ha sofferto di crampi diffusi a tutto il corpo a partire dal terzo set.
    Ora, Juanjo López, il medico personale del ventenne, ha rivelato in un’intervista che Alcaraz ha lasciato Parigi portando con sé un altro problema fisico. Secondo López, il tennista ha sviluppato un problema post-traumatico al polso sinistro. Questo infortunio è il risultato di una scivolata durante l’incontro con Djokovic, dove Alcaraz è stato costretto a sostenere il suo peso sui polsi.Questa nuova condizione mette in dubbio la partecipazione di Alcaraz al torneo ATP 500 del Queen’s, previsto per la prossima settimana. Al momento, non è ancora stato confermato se il tennista sarà in grado di competere, e i suoi fan stanno seguendo con ansia gli sviluppi della situazione.
    Tuttavia, c’è una nota positiva: nonostante i problemi fisici, la partecipazione di Alcaraz a Wimbledon, uno dei tornei più prestigiosi del circuito tennistico, è assicurata. Il team di Alcaraz ha confermato che l’obiettivo del giovane è quello di riprendersi completamente e prepararsi al meglio per l’imminente torneo. LEGGI TUTTO

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    Una società ha analizzato i decibel degli “urlatori” in campo. Chi sono i più rumorosi?

    Maria Sharapova, una delle “regine” del grunting

    I tabloid britannici sono famosi per articoli a dir poco “particolari”. Stavolta dal Regno Unito arriva una storia che riguarda il mondo del tennis. Una società di betting (sicuramente per aver una discreta pubblicità) si è rivolta ad un gruppo di analisti di file audio passando loro ore ed ore di registrazioni di incontri tennistici degli ultimi anni, maschili e femminili, per rilevare quali siano i giocatori e le giocatrici che urlano più forte in campo.
    Perché i tennisti grugniscono? Non esiste una spiegazione univoca al “grunting”. Secondo alcuni tecnici e commentatori, i giocatori emettono delle grida dopo aver colpito la palla perché questo migliora la loro concentrazione, altri parlano di tecniche di respirazione, altri ancora di un rilascio di energia a fine colpo, come una molla che si scarica e quindi poi diventa più facile da ricaricare. I più maliziosi pensano che le urla dopo aver colpito siano solo una tecnica per distrarre gli avversari, con un impatto tecnico sul gioco praticamente nullo. Certamente molto dipende anche da “come” si grugnisce, e da quanto dura l’urlo. Nell’ultima edizione di Roland Garros, per esempio, in più partite ha colpito come Sabalenka, dopo l’impatto con la palla, arrivasse ad emettere delle grida talmente prolungate da continuare fino… all’impatto dell’avversaria! Fatto questo al limite del gioco disturbato.
    Jimmy Connors e Monica Seles sono stati considerati in passato una sorta di “inventori” del genere, ma in realtà ci sono sempre stati, con una tendenza all’aumento negli ultimi anni. Martina Navratilova era tra le più critiche a riguardo, con un’argomento tutt’altro che peregrino: “l’urlo dell’avversaria non mi permette di capire il suono della palla sulle sue corde, e quindi l’effetto conferito al colpo, questo non è sportivo” tuonava all’epoca la super campionessa di origine ceca, davvero attenta ad ogni dettaglio in campo, suoni inclusi.
    In passato proprio i grugniti di Monica Seles furono all’attenzione della critica e vennero già attentamente misurati, superando di poco i 90 decibel; Maria Sharapova nel suo periodo di massimo splendore agonistico la superò nettamente, arrivando a ben 103 decibel. Il record, o almeno quello più forte mai misurato, resta quello della portoghese Michelle Larcher de Brito, talento giovanile poi non mantenuto a livello Pro, con l’incredibile misura di  109 dB durante Wimbledon 2013, quando aveva solo 16 anni. Pazzesco.
    Ma chi sono oggi i più rumorosi (e, aggiungiamo quindi fastidiosi) in campo ai nostri giorni? La classifica del tabloid 365 è stata stilata sugli attuali top30 e per potenza – ma il dato numerico non è stato comunicato nell’articolo – e divisa tra il servizio e i colpi di scambio. Tra gli uomini, il super grugnito è quello di Carlos Alcaraz. Il più giovane n.1 della storia secondo la ricerca emette un urlo perfettamente udibile nel 100% dei suoi servizi e 4 volte su 5 nei colpi in scambio. Praticamente sempre. Seguono a breve distanza Borna Coric, Felix Auger-Aliassime, Taylor Fritz e Karen Khachanov. Curioso che non sia nella top5 Andrey Rublev, uno dei grugniti “top” dei nostri giorni (tempo addietro il sito ATP aveva girato una curiosa clip con i colleghi si burlavano di lui proprio per le sua urla…).
    Tra le ragazze invece domina proprio Aryna Sabalenka, con urla fortissime su ogni servizio e praticamente dopo ogni colpo di scambio. La segue, dietro di centesimi, la brasiliana Beatriz Haddad Maia, quindi Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Ons Jabeur. Del resto Sabalenka fu protagonista di una scena curiosa agli Australian Open 2018: nel corso di un suo match contro Ash Barty, le sue urla erano talmente forti da spingere – per ritorsione forse…- diversi spettatori a imitare i suoi grugniti, tanto che la giudice di sedia di quel match chiese gentilmente agli spettatori di abbozzarla per non peggiorare la situazione, tra le risate generali della Rod Laver Arena. Chi di urlo ferisce…
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: tra talento esplosivo e problemi fisici

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è uno dei tennisti più dinamici e promettenti (ormai è già un campione) degli ultimi tempi. Nonostante la sua giovane età, Alcaraz ha già mostrato sul campo una forza e un’energia che pochi altri giocatori possono eguagliare. Tuttavia, proprio come un motore che gira troppo velocemente, Alcaraz ha avuto difficoltà nel regolare i suoi sforzi e trovare un equilibrio per il benessere del suo corpo.La mancanza di esperienza, tipica di un giocatore giovane e in crescita, può portare ad una difficoltà nel gestire le energie durante i match più impegnativi, un aspetto che il suo team sta lavorando incessantemente per migliorare. L’obiettivo principale è di trovare lo stato ottimale di rendimento, un punto di equilibrio in cui Alcaraz può mantenere la sua potenza e velocità senza sovraccaricare la sua muscolatura.
    Da sette mesi a questa parte, il tennista di Murcia, ha dovuto affrontare una serie di problemi muscolari che hanno influenzato la sua performance sul campo. Una strappo addominale, problemi agli ischiocrurali, fastidi ad una mano e i crampi intensi patiti di recente all’ultimo Roland Garros, hanno messo a dura prova la sua resistenza fisica. Queste difficoltà hanno impedito a Carlitos, come viene affettuosamente chiamato, di mantenere uno stato di salute ottimale con regolarità.
    Nonostante queste sfide, l’entusiasmo e la passione di Alcaraz per il tennis non sono diminuiti. Il suo team sta lavorando con dedizione per risolvere questi problemi e far sì che Alcaraz possa tornare in campo con la stessa intensità che lo contraddistingue, ma senza i rischi per la sua salute. Questo giovane talento ha tutto il potenziale per diventare uno dei recordman di questo sport, a patto di trovare il giusto equilibrio tra esplosività ed equilibrio fisico cosa che in questi ultimi mesi pare difficile trovare.
    La strada è lunga e le sfide non mancano, ma l’attitudine positiva e il duro lavoro di Alcaraz ci fanno credere che possa superare questi ostacoli e raggiungere con continuità i vertici del tennis mondiale ed essere al massimo nei tornei più importati del circuito maggiore.
    Alcaraz negli ultimi 7 mesi:Parigi – si è ritirato per uno stiramento addominaleFinale della Coppa Davis – stiramento addominaleFinali ATP – stiramento addominaleAO – stiramento al tendine del ginocchioAcapulco – un altro stiramento al tendine del ginocchioMonte Carlo – artrite alla manoRoland Garros – crampi irrecuperabili
    Ha avuto problemi nei 50% dei tornei disputati negli ultimi sette mesi, Alcaraz a 20 anni. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Parlano Novak Djokovic e Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz nella foto

    Novak Djokovic : A Carlos ho detto che avrà altre occasioni e vincerà il Roland Garros diverse volte in futuro. Non ho dubbi su questo, perché è un giocatore straordinario, che ha enormi qualità: si muove alla grande, ha colpi molto potenti, è completo, ha tutto. Inoltre, non dimentichiamo che ha già vinto uno Slam”. “Onore a lui per essere rimasto in campo fino all’ultimo punto, nonostante le difficoltà di movimento e il dolore. È un peccato per il pubblico, per il torneo, per noi che stavamo giocando una bella partita, molto intensa, in totale equilibrio. Purtroppo però queste cose succedono, di fronte a situazioni del genere. Gli auguro di tornare presto e forte come prima”. “Io stesso in passato ho avuto diverse volte a che fare con situazioni simili. Per lui forse questa era la prima volta in cui era davvero favorito per vincere uno Slam, e sono pressioni che si possono fare sentire. Ma passare questi momenti fa parte del tuo percorso di crescita, di cambiamento. Carlos peraltro ha già dimostrato di avere una grande maturità. È arrivato nel Tour da pochi anni e ha già dimostrato di essere in grado di vincere uno Slam e diventare numero 1 del mondo. Ho un grande rispetto per lui, che peraltro ha attorno anche un grande team. Se starà bene, ha davanti a sé una carriera eccezionale”. “Il pubblico che mi contesta? Non mi interessa, non è la prima volta che accade e non sarà l’ultima. Io vado avanti e continuo a vincere”. “I primi due set sono stati molto pesanti per entrambi, e anche per me si sono fatti sentire. Ho cercato di tenere duro e poi è accaduto qualcosa di imprevedibile, come i crampi che hanno colpito Carlos. A quel punto il mio compito era quello di farlo giocare il più possibile, restando concentrato. Ma è chiaro che nel terzo e quarto set è diventata una partita diversa”. “Penso di avere giocato a un livello molto alto, la migliore partita del torneo è arrivata al momento giusto. Adesso sento di essere sulla linea del traguardo per la storia, e questa è una bella sensazione, un privilegio sentire di poter scrivere un capitolo nella storia dello sport che ami. Manca ancora un passo, ma ho una grande motivazione dentro di me per mettere le mani sul trofeo”. “Sono orgoglioso di tutti i traguardi che ho raggiunto nella mia carriera, ma adesso devo stare nel presente, rendermi conto che non è ancora finita, che manca ancora un match. Mi sono messo in buona posizione per ottenere il secondo Slam quest’anno, dopo gli Australian Open, e questo mi carica. Ho sempre detto che gli Slam sono i tornei in cui voglio arrivare al top della condizione, dunque quando vedo che i risultati mi danno ragione mi sveglio ancora più deciso per lavorare duramente ogni mattina”. “Il Grande Slam? Al momento lo vedo lontano, magari sarà un po’ meno lontano se vincerò domenica, vedremo. L’esperienza sarà dalla mia parte, mi troverò in una posizione in cui sono già stato tante volte. Ma l’esperienza ti fa vincere uno Slam? Non credo. Ora devo solo pensare a recuperare, e poi a scendere in campo nelle migliori condizioni possibili. Se andrà bene, parleremo della storia” LA TOP FIVE DEI COLPI DI DJOKOVIC-ALCARAZ ITW ON COURT A NOVAK DJOKOVIC Carlos Alcaraz: “Per me è molto dura, è difficile accettare di avere avuto i crampi dopo due set, quando mi sentivo di essere arrivato a questa partita in ottime condizioni fisiche. Sono deluso da me stesso, ma sono cose che possono accadere e bisogna farci i conti. Di certo è la peggiore esperienza della mia carriera”. “I primi due set sono stati molto intensi e ho cominciato ad avvertire dei crampi al braccio, poi si sono estesi al resto del corpo, e in particolare alle gambe, ogni punto di entrambe le gambe. Non riuscivo a muovermi a un certo momento. Poi nel quarto set la situazione è un po’ migliorata, ma comunque rimaneva difficile eseguire ogni colpo”. “A cosa è dovuto tutto questo? Senza dubbio alla tensione. Ci sono stati scambi lunghi, intensi, molte corse da parte di entrambi. Ma soprattutto per quanto mi riguarda c’era tanta tensione lungo tutti i primi due set. Questo ha generato il problema”. “In qualche modo è un’esperienza che mi servirà, per non fare lo stesso errore. Cercherò di farne tesoro per evitare di trovarmi ancora con i crampi in un momento del genere. La prossima volta andrà meglio. Mi era già accaduto in verità, ma non a questo livello. Per esempio contro Tsitsipas agli Us Open avevo avuto un problema di crampi, ma non erano comparabili con quelli avuti stavolta”. “Mi sarebbe spiaciuto ritirarmi, per questo non l’ho fatto. Nel quarto set ho persino pensato di avere un 1 per cento di possibilità di rientrare, se stavo bene. Ho anche avuto una palla break nel primo game (risata, ndr). Diciamo che nel quarto, anche se non ero al top, non ho mai pensato di ritirarmi”. LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “La superiorità di Alcaraz mi ricorda quella di Federer nel 2004. Carlos oggi favorito, ma…”

    Toni Nadal

    Lo zio più famoso del tennis, Toni Nadal, oggi direttore dell’Accademia di Rafa a Manacor, ha scritto nel suo consueto editoriale su El Pais parole al miele per Carlos Alcaraz, n.1 al mondo e oggi in semifinale a Roland Garros, opposto a Novak Djokovic. Per Toni, Carlos è favorito perché il serbo “è lontano dalla sua versione migliore, ma nessuno può dimenticare che è un campione incredibile, disposto a lottare fino alla fine per raggiungere il risultato. Il suo spirito combattivo gli permette di adattarsi a qualsiasi contesto”.
    Per quanto riguarda le chiavi che possono decidere la partita odierna tra Carlos e Novak, il tecnico spagnolo ritiene che tutto possa dipendere dal livello di precisione e anticipo del murciano, con Novak che invece deve cercare scappatoie per uscire dagli schemi offensivi del giovane avversario. Infatti secondo Toni il serbo non può reggere uno scontro frontale a chi tira di più. “Se Djokovic prova a giocare in modo aggressivo e ad alta velocità si ritroverà un avversario superiore in quel contesto; se decide di giocare in modo consistente allora dovrà avere un livello di precisione molto alto, sbagliare quasi niente e portare Carlos su lunghi scambi, altrimenti sarà esposto ai vincenti di Carlos. In ogni caso, nessuna possibilità dovrebbe essere esclusa, sarà una partita dura mentalmente”.
    Tornando ad Alcaraz, secondo Tori il giovane spagnolo si trova in una posizione simile a quella che visse Roger Federer quando esplose al suo massimo livello dopo aver vinto il suo primo titolo a Wimbledon nel 2003: “È pieno di fiducia e in ottima forma, fisicamente e tecnicamente. Mi ricorda l’irruzione e la superiorità che Federer ha mostrato dalla fine del 2003 e, soprattutto, dal 2004. La sua imbattibilità era così schiacciante che abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di una generazione successiva prima che Roger fosse messo in vera difficoltà, era troppo superiore a tutti gli altri. Sento che succederà lo stesso, per un po’, con Alcaraz”. Federer vinse ben 41 tornei il 2003 e il 2006, inclusi ben 9 Slam e 3 Masters di fine anno. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il programma di Venerdì 09 Giugno 2023. Tempo di semifinali (sondaggio LIve Tennis)

    Le semifinali del Roland Garros 2023

    Domani con inizio alle ore 14:45 inizieranno le (speriamo) emozionanti semifinali del Roland Garros 2023. I quattro semifinalisti – Casper Ruud, Alexander Zverev, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic – si sfideranno per un posto nella finale del torneo.

    Ruud (4) vs Zverev (22)  Loading …
    La semifinale tra il finalista del 2022 Casper Ruud e il tre volte semifinalista Alexander Zverev promette di essere una battaglia sulla linea di fondo che si deciderà con il minimo dei margini. I due si sono sfidati tre volte a livello ATP, con Zverev che ha vinto due volte e Ruud una, ma mai sulla terra rossa.Zverev avrà l’obiettivo di dar fastidio al rovescio di Ruud. L’aggressività e la potenza di Ruud provengono dal suo potente diritto, ma quando si tratta del rovescio, il norvegese può essere attaccato fortemente. Zverev cercherà di portare il gioco sul rovescio di Ruud e di prendere il controllo della partita da quel punto sfruttando quella diagonale.Zverev ha vinto solo il 49% dei punti sul secondo servizio nei suoi primi cinque match, e Ruud potrebbe cercare di sfruttare questa debolezza del tedesco.ALexander ha realizzato solo 43 vincenti e 75 errori non forzati con il diritto in cinque turni. Ruud cercherà di usare il suo potente diritto per attaccare questo angolo del campo di Zverev.Per entrambi i giocatori, la partita di venerdì sarà incentrata, ovviamente, nel giocare bene i propri punti di forza. Per Ruud, è il diritto; per Zverev, è sicuramente il rovescio. Le quote attuali favoriscono leggermente Zverev con un rapporto di 1,86 a 1,98.
    Quote e scontri direttiSF Alcaraz (1) – Djokovic (3) 1-0 1.48 2.74SF Ruud (4) – Zverev (22) 1-2 1.98 1.86
    Alcaraz (1) vs Djokovic (3)
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    La semifinale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è attesa con grande trepidazione. Djokovic, forse il miglior giocatore di tutti i tempi, è a pari merito per il maggior numero di Grand Slam vinti, 22. Alcaraz, invece, è il numero uno al mondo e la prima testa di serie al Roland Garros 2023. A 36 anni, Djokovic ha l’esperienza; a soli 20 anni, Alcaraz ha la giovinezza e la voglia di vincere.Le due superstars si sono affrontate solo una volta prima, nel 2022 al Madrid Open, dove Alcaraz ha vinto una partita combattuta al tiebreak del terzo set. È raro che Djokovic perda un tiebreak, e sicuramente non avrà dimenticato quella sconfitta.Una caratteristica della preparazione di Djokovic per il match è lo scouting. Novak avrà il suo team di analisi a guardare molto attentamente la partita persa da Alcaraz a Roma contro il qualificato Fabian Marozsan il mese scorso. In quella sorprendente sconfitta, Alcaraz ha giocato i punti sulla seconda di servizio in maniera pessima. Marozsan ha attaccato la seconda di servizio di Alcaraz anticipando i colpi, punendo lo spagnolo sferrando colpi potenti e risolutori.Alcaraz, d’altra parte, dovrà affrontare Djokovic con cautela. Ci sono stati periodi nella carriera del serbo in cui nessuno è stato in grado di decifrare la sua superficie preferita. Tuttavia, la terra rossa è la superficie “meno” preferita di Djokovic (si parla di un campione che ha vinto per due volte Parigi).Per quanto riguarda le quote, gli scommettitori hanno aperto questo match nominando Alcaraz come solido favorito. Tuttavia, questa sfida di grandezza tennistica è così equilibrata, che chiunque preveda l’esito non può farlo con certezza. Le quote attuali vedono Alcaraz favorito con un rapporto di 1,48 a 2,74.
    Court Philippe-Chatrier – Ore: 14:45 –Carlos Alcaraz vs Novak Djokovic Casper Ruud vs Alexander Zverev non prima 17:30
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Tatiana Golovin / Nathalie Dechy vs Daniela Hantuchova / Lindsay Davenport Mats Wilander / Sergi Bruguera vs Arnaud Clement / Mansour Bahrami Michael Chang / Flavia Pennetta vs Henri Leconte / Francesca Schiavone
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Taylor Townsend / Leylah Fernandez vs Jessica Pegula / Coco Gauff Ellen Perez / Nicole Melichar-martinez vs Xinyu Wang / Su-Wei Hsieh LEGGI TUTTO

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    I 3 migliori giovani del tennis mondiale

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Chi sono i migliori giovani del tennis mondiale? Gli esperti sono concordi nel ritenere Carlos Alcaraz, Holger Rune e Jannik Sinner il top tra i nati a partire dal Duemila. Li accomuna non soltanto la giovane età ma anche le grandissime potenzialità, oltre ad essere tutti e tre nella top ten della classifica ATP.
    In un’epoca in cui Roger Federer ha appeso la racchetta al chiodo, Rafa Nadal è afflitto da continui infortuni e Novak Djokovic, sebbene ancora competitivo, ha superato da poco le 36 candeline, si stanno facendo largo le nuove generazioni. Tra i nomi maggiormente di spicco e tennisti ormai già affermati, proprio lo spagnolo Alcaraz, il danese Rune e l’italiano Sinner, i migliori profili nel panorama del tennis mondiale secondo gli addetti ai lavori.
    Carlos Alcaraz è da tutti considerato il predestinato e degno erede di Rafa Nadal. Classe 2003, esordisce nel circuito professionistico nel 2020. In pochissimo tempo riesce a scalare il ranking, fino a raggiungere la vetta. Il talento di Murcia nel 2021 entra nella top 100 ma è il 2022 l’anno della sua definitiva consacrazione, vincendo diversi tornei ATP ma soprattutto trionfando agli US Open, superando Ruud in finale e diventando il nuovo numero uno al mondo a nemmeno 20 anni. Tra gli altri suoi successi, spiccano tre ATP Masters 1000 (Miami 2022, Madrid 2022 ed Indian Wells 2023). È il giocatore favorito numero uno dai siti scommesse tennis, per la vittoria al Roland Garros 2023. Attualmente è al primo posto del ranking mondiale.
    Holger Rune è il giovane più in forma del periodo. Il tennista danese, classe 2003, si è fatto conoscere al grande pubblico nel Roland Garros 2022, battendo agli ottavi il greco Stefanos Tsitsipas, prima di essere fermato ai quarti da Casper Ruud, futuro finalista del torneo. Il suo più importante successo finora è l’ATP Masters 1000 di Parigi-Bercy 2022, superando in finale la leggenda Novak Djokovic. Due brucianti sconfitte in finale nei tornei ATP in questa prima parte del 2023, a Monte Carlo e Roma. Occupa la posizione numero 6 del ranking.
    Jannik Sinner non ha ancora vinto un torneo Masters 1000 e nemmeno uno Slam, viene però considerato uno dei giovani tennisti più forti al mondo. Classe 2001, si è fatto conoscere vincendo nel 2019 le Next Gen ATP Finals. Nel 2022, per tre volte ha raggiunto i quarti nei Grandi Slam. Il 2023 è però iniziato con qualche delusione, come le eliminazioni di Monte Carlo e Roma. Al Roland Garros in corso, è stato battuto al secondo turno dal tedesco Daniel Altmaier, dopo due match point falliti. Attualmente è il numero 9 del ranking. LEGGI TUTTO