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    OSGB Campagnola, capitan Marc: “La stagione più dura della mia carriera”

    Di Redazione Diana Marc, schiacciatrice italo-rumena con un illustre passato alle spalle, in qualità di capitano di quest’ultima stagione dell’OSGB Volley Campagnola Emilia, fa il bilancio finale di questa annata. “Personalmente è stata una stagione molto difficile, la più dura della mia carriera, proprio perché è stato un campionato atipico: problemi di Covid, campionati rinviati a gennaio, infortuni che si son fatti sentire lungo tutta la stagione, ma l’importante è aver vinto, ce lo siamo proprio meritate. Il problema principale è stata appunta la gestione del Covid: con questa malattia in circolazione non è stato semplice stare in palestra dal punto di vista psicologico tra le varie ansie, paure e quarantene forzate. Tuttavia, devo ringraziare la società perché ad un certo punto, dopo il focolaio covid di fine gennaio, siamo stati sicuramente monitorati tramite sedute di tamponi settimanali. Tutto ciò, personalmente, mi ha trasmesso sicurezza, rispetto al non essere controllata in questi termini di settimana in settimana. Dunque, do il merito alla società OSGB per questo. Dal momento che la pallavolo è uno sport molto psicologico, per quanto mi riguarda, affrontare l’A.S. 2020/2021 non è stato per niente semplice a livello mentale”. Diana aggiunge anche, che nei playoff ogni partita è come giocarsi una finale. Qualche partita è stata più tirata dell’altra, ad ogni modo, rimane la difficoltà, nell’affrontare le partite nel modo e con lo spirito giusto. “Personalmente, in questi Playoff del Girone G, ho dato tutta me stessa in quanto concentrazione, ammetto che non è stato facile ma alla fine, come il risultato parla, ne è valsa la pena”. La forza del gruppo capitanato da Diana… “Non è solo merito mio, sono orgogliosa delle mie compagne di squadra, del gruppo meraviglioso che quest’anno si è formato, con tanta professionalità, serietà. Passione ma allo stesso tempo entusiasmo e divertimento in spogliatoio, fattori che, nell’insieme, per me sono molto importanti. Questo è un gruppo, un nucleo, che nelle più oscure avversità è sempre riuscito a rialzarsi e riscattarsi nel miglior modo possibile, al di là dei nomi e della competenze tecniche. Voglio ringraziare ogni giocatrice che è stata in squadra con me in questa stagione, da chi è rimasto, a chi è arrivato a percorso già avviato, ma anche a chi se ne è andato via, ognuna mi ha regalato qualcosa“. In questo anomalo iter stagionale, varie faccende e circostanze sono cambiate, oltre alle problematiche voluto o non volute, già citate in precedenza: questo team si era presentato in palestra a fine agosto con 13 giocatrici, nel frattempo tre volti nuovo sono arrivati, altrettanti hanno salutato. Ciononostante, il clima creatosi nello spogliatoio è sempre stato positivo. “Nell’estate 2020, dopo la mia conferma a Campagnola, è stato per me molto rincuorante sapere che avrei ritrovato Caterina Fanzini e Alessandra Fava come compagne di squadra dopo la stagione di Alseno (PC), dove tra l’altro eravamo protagoniste già di una promozione in B1. Cate e Ale mi danno tanta sicurezza in campo, le considero due vere e proprie professioniste, ed anche due amiche. Inoltre, quando ho saputo a gennaio dell’innesto di Francesca Ferretti, mi sono tanto emozionata. Per me è stato come tornare una balda giovane tra le file del Volley Modena di quasi 20 anni or sono. Conosco Fra da allora, dal 2003, quando eravamo molto giovani e nel corso degli anni siamo rimaste amiche. Non nego che sono rimasta tanto entusiasta non appena me la sono ritrovata ufficialmente come compagna di squadra”. Non a caso ti chiami Diana, come la dea della caccia, poiché a 42 anni sai ancora giocare a pallavolo, hai ancora fame e dimostri di essere ancora sul pezzo, tanto che hai ottenuto un’altra promozione dalla B2 alla B1 due stagioni dopo. “Sicuramente è sempre bello ed emozionante vincere un campionato, a 42 anni è molto soddisfacente. Sono comunque aiutata da persone che mi stanno vicino e che mi curano da anni come la fisioterapista Monia, che tra l’altro, è anche una mia cara amica, e per questo sono molto grata. Inoltre, amo profondamente la pallavolo e quando unisci la passione con il massimo impegno e sacrificio i risultati si notano e si vedono, non è mai un caso”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Osmany Juantorena MVP del match tricolore

    24Dolorante per i crampi, in campo con le ultime energie residue e con il solito immenso carisma, il capitano Osmany Juantorena ha stretto i denti e ha firmato le giocate più importanti del quarto set guidando la squadra alla vittoria del match, della serie e dello Scudetto prendendosi il titolo di MVP di Gara 4 delle Finali Play Off Credem Banca. Durante la cerimonia di consegna dei riconoscimenti lo schiacciatore biancorosso ha cavallerescamente ceduto il premio al compagno di reparto Yoandy Leal, una spina nel fianco costante per la Sir Safety Conad Perugia.
    OSMANY JUANTORENA: “Questo è il mio quinto Scudetto personale ed è stato il più difficile della carriera per le condizioni in cui abbiamo giocato, senza i nostri tifosi. Poi ci siamo abituati anche se questo è stato un campionato strano. Siamo riusciti a dare un senso a questa stagione con il lavoro e a finirla nel migliore dei modi. Altre difficoltà sono state l’eliminazione di Champions, l’assenza per Covid di De Cecco e Leal nei Quarti, il passo falso in Gara 1 di Semifinale contro Trento. Devo dire che è stato bello vincere e vale doppio. Il premio di MVP? Oggi avevo un po’ di crampi e ieri ho passato una notte insonne per la tensione, ma nel quarto set ho dato il massimo per la squadra. Secondo me il vero MVP della gara è Leal e ho voluto che mi affiancasse sul podio perché se lo è meritato. Dedico lo Scudetto a tutti noi, alla famiglia e ai genitori. Dopo la Coppa Italia avevo pianto dedicando il successo a un amico che non c’è più, oggi non voglio piangere, ma porterò la Coppa dello Scudetto sulla sua lapide”.

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    Argos Volley, Marco Corsetti è il nuovo capitano: “Grande onere e onore”

    Di Redazione
    L’Argos Volley vede in Marco Corsetti il suo capitano, e tutta la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è d’accordo e compatta nel seguirlo.
    “È un grande onere ed onore essere il capitano della squadra di punta dell’Argos Volley – dice un riflessivo Marco Corsetti -. Per me che sono stato lanciato nella pallavolo che conta proprio da questa società, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione aver ricevuto da parte della dirigenza e dello staff tecnico questa responsabilità. Ne sono davvero molto felice”.
    Le motivazioni che hanno portato il direttivo societario a questa scelta le spiega il DS Stefano Frasca: “Pochissimi dubbi ci sono stati sulla scelta di Marco Corsetti come capitano, la società aveva le idee chiare sulla sua figura, sia come atleta che come persona trainante del gruppo spogliatoio e squadra. Queste idee si sono sposate appieno anche con quelle dell’allenatore per cui il tutto è stato molto facile e dettato da semplici motivazioni a partire dalle esperienze passate di Marco a Sora, e dunque dalla condivisione di esperienze molto importanti anche in SuperLega, che gli hanno permesso di conoscere l’ambiente traducendosi in facilità di interfacciarsi con la società per qualsiasi esigenza della squadra. Poi ci sono le sue doti umane di ragazzo sempre disponibile, sempre al servizio della squadra e dei più giovani che possono trarre beneficio dalla sua figura. Confidavamo nel fatto che Marco potesse farci fare il salto di qualità dal punto di vista del collettivo, della crescita, della positività del gruppo. Scelta già super vinta! Abbiamo già potuto constatare durante questi mesi come Marco motiva e spinge sempre i suoi compagni, e soprattutto come loro identifichino in lui il capitano”. 
    “Il ruolo del capitano – continua Corsetti -, nella pallavolo come in ogni sport di squadra, è molto più complesso di quello che può apparire. Banalmente potrebbe sembrare ai non addetti ai lavori, che il capitano sia solo colui che va a fare i sorteggi prima della partita o che in caso di vittoria di un trofeo alzi la coppa, ma c’è molto di più. Il capitano deve essere l’anello di congiunzione tra la dirigenza, lo staff tecnico e la squadra. Deve essere d’esempio per i suoi compagni e aiutarli a esprimersi nel migliore dei modi, cercando di aiutarli a dare il meglio, sia dentro che fuori dal campo. Dal canto mio sto cercando di ricoprire questo ruolo al meglio delle mie possibilità. La qualità che mi contraddistingue come capitano, su tutte è il fatto di essere molto esigente. In primis lo sono con me stesso e di conseguenza cerco di motivare ogni compagno a dare il massimo, in ogni momento, senza risparmiarsi”.
    Sabato inizia il campionato, il capitano assieme alla sua squadra è pronto al debutto? “In questo caso oserei dire “finalmente” inizia il campionato! Abbiamo sicuramente alcuni aspetti tecnici e tattici da migliorare, ma siamo prontissimi a dare il via alle tanto attese danze. Sono mesi che ci prepariamo per questo giorno e non vediamo l’ora di poter mettere in pratica, sul campo, tutto quello che abbiamo preparato in 5 mesi di allenamento. Quest’anno infatti ci siamo trovati a dover vivere, probabilmente, la preparazione al campionato più lunga che ci sia mai stata. Passare 4/5 mesi in palestra senza avere lo “sfogo” della partita il fine settimana è stato veramente pesante, soprattutto sul piano mentale e della motivazione. Da questo punto di vista non posso che fare un grande applauso a tutti i miei compagni e allo staff tecnico e societario al completo. Siamo riusciti a rimanere sempre focalizzati sull’obbiettivo e a dare qualità in tutti i nostri allenamenti. Non ci siamo mai fermati, anche quando i vari DPCM ci impedivano di allenarci al PalaGlobo, abbiamo ovviato al problema riorganizzandoci con sedute fisiche svolte da casa in conference call. Sono convinto che questa costanza sarà la nostra marcia in più, almeno nella prima parte del campionato”.
    La nuova formula del campionato ha inserito la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nel girone B1 assieme a Gaeta, Cisterna, Anagni, Zagarolo e Paliano: “La federazione ha ovviato al problema spostamenti creando dei gironi che fossero il più territoriali possibili, per questo ci ritroviamo in un girone dove ogni partita che andremo ad affrontare sarà un derby o quasi. Difficile fare pronostici sul girone. In una annata dove l’insidia del COVID è sempre dietro l’angolo potremmo trovarci a giocare contro formazioni completamente rivoluzionate tra una giornata e l’altra. Dal canto nostro dovremo essere bravi ad adattarci ad ogni situazione e trarne il massimo vantaggio”.Pensando più nello specifico e a breve termine, sabato arriva al PalaGlobo “Luca Polsinelli” la Serapo Gaeta: “Si tratta di una società storica che ha ampia conoscenza della categoria nella quale ha militato per diversi anni. Personalmente nel corso delle ultime due stagioni l’ho incontrata tre volte, sempre con match avvincenti. Sono una squadra tenace che lotta su ogni pallone, ma abbiamo certamente le carte in regola per giocarcela alla grande. Detto questo, in questa prima fase, dovremo essere più bravi a pensare a noi stessi e concentrarci sui nostri fondamentali prima di pensare all’avversario”.
    È sabato, sono le 15:30 e manca poco al fischio d’inizio: “Prima di scendere in campo dirò ai miei compagni di essere fiduciosi nei nostri mezzi. Abbiamo dimostrato a noi stessi, in questi mesi, di avere delle ottime qualità individuali e di squadra. Ora non dobbiamo far altro che dimostrarlo anche sul campo. Sarà un campionato difficile e pieno di insidie, ma sono certo che potremmo toglierci tante soddisfazioni, tutti insieme”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sol Lucernari Montecchio: il nuovo capitano è Alberto Frizzarin

    Di Redazione
    Il Sol Lucernari Montecchio ha scelto il nuovo capitano. Visto la partenza di Andrea Sartori, coach Mario Di Pietro ha assegnato la fascia ad Alberto Frizzarin classe 1991.
    Alberto quest’anno dopo la partenza di Andrea, sarai tu il nuovo capitano. Come ti senti ad avere questo incarico importante nella squadra? “Dopo tanti anni, sono onorato di aver ricevuto il testimone da Andrea Sartori. Spero di riuscire ad interpretare al meglio questa responsabilità seguendo il suo esempio. Sarà un’annata ricca di ostacoli e imprevisti, dobbiamo cercare di essere uniti e lavorare sodo verso il nostro obiettivi”.
    Sei nella castellana dal 2013. Hai cominciato con la serie B2 e con 3 promozione e una coppa italia. Cosa ne pensi? “Dici bene, l’anno scorso stavamo facendo una stagione eccezionale prima dell’emergenza sanitaria, quindi il salto in A3 è stato ampiamente meritato. Questo è l’ottavo anno in questa società che è ormai una seconda famiglia. Spero ci sia ancora l’occasione per conquistare qualcosa di importante e arricchire la bacheca assieme a questi ragazzi”.
    Com’é la squadra quest’anno per questa nuova avventura? “Dopo le varie partenze di quest’estate, per la prima volta iniziamo la stagione con un gruppo “rivoluzionato” rispetto gli altri anni. Stiamo lavorando sodo sia dentro che fuori dalla palestra per trovare la giusta alchimia e i nuovi equilibri. Ci attenderà un anno ricco di sfide, nel quale l’obiettivo primario è quello di far crescere i giovani che ci hanno affiancato”.
    Bisogna dire che sono andati via due giocatori importante che potevano fare la differenza anche in A3, come Bertelle che ha smesso e Sartori che ha preferito non prendersi impegni importanti. Tu cosa ne pensi? “Di sicuro ci mancheranno, erano giocatori carismatici e di peso all’interno del nostro sistema di gioco oltre ad essere persone eccezionali con i quali ho condiviso i migliori anni della mia carriera. Oltre a loro abbiamo perso anche un altro elemento fondamentale come Giacomo Bozzo, con il quale avevamo appena iniziato un nuovo percorso che si preannunciava ricco di soddisfazioni”.
    Adesso bisogna guardare avanti. Quest’anno è Mario Di Pietro il vostro allenatore. Come vi trovate insieme? “Ci stiamo ancora conoscendo, di sicuro è un validissimo allenatore che ha messo a nostra disposizione tutta la sua esperienza per far crescere ulteriormente questo gruppo. Già dopo questo primo mese di allenamento, si vede qualche interessante novità nel nostro modo di giocare”.
    Puoi dirci un pregio e un difetto di Alberto Frizzarin in campo e nella vita? “Sono molto testardo, al tempo stesso pregio e difetto sia in campo che fuori”.
    Ti sei appena sposato dunque a parte il Covid quest’anno è stato un anno positivo? Promozione in serie A3, Capitano e il matrimonio. “Di sicuro il 2020 ha portato in dote diverse novità e sorprese sia positive che negative. L’importante è riuscire a cogliere il meglio da ogni situazione che ci troviamo davanti”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Amando Volley: Giulia Agostinetto dopo le prime due settimane di lavoro

    Foto Facebook Amando Volley

    Di Redazione
    In perfetta sintonia con il ruolino di marcia in programma, è scattata la terza settimana di preparazione atletica della Farmacia Schultze, in vista dell’avvio del campionato di B1 Femminile (girone E) del 7 novembre.
    A fare il punto della situazione dopo questi primi giorni di lavoro è il capitano Giulia Agostinetto. LEGGI TUTTO

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    Manuel Alfieri capitano della Normanna Aversa Academy

    Foto Facebook Normanna Aversa Academy

    Di Redazione
    A meno di un mese dall’inizio del campionato della Normanna Aversa Academy, in programma domenica 18 ottobre a Roma, la società annuncia la ‘guida’ in campo, colui che avrà il compito di ‘discutere’ anche con gli arbitri.
    Il palleggiatore classe 1998, Manuel Alfieri, è il primo capitano di Serie A3 della squadra aversana. A lui il compito di guidare la squadra, sia in campo che nello spogliatoio, in questo primo anno di serie A.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dore Della Lunga è il nuovo capitano della Emma Villas Aubay Siena, Yuri Romanò è il suo vice

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    E’ il 36enne Dore Della Lunga il nuovo capitano della Emma Villas Aubay Siena. Lo schiacciatore nato a Falconara Marittima ci scherza su: “L’età mi ha un po’ aiutato in questo senso…”, afferma. Poi dichiara: “E’ un piacere ed un onore essere rivestito di questo ruolo. E’ la prima volta che mi succede in carriera. Da quello che sto vedendo in queste prime settimane di allenamenti siamo un buonissimo gruppo, esserne il capitano è una bella soddisfazione e al tempo stesso comporta delle responsabilità. Questo roster è composto da ragazzi che sono predisposti alla fatica e al sacrificio, il gruppo va avanti quasi come se non ci fosse bisogno di un capitano. Vedo tanta determinazione in queste giornate ed una grande voglia di fare e di lavorare per migliorare la chimica della squadra. Questa è a mio avviso l’unica strada da percorrere per poter ottenere dei buoni risultati in un campionato”.
    Dall’alto della sua esperienza Della Lunga dà l’esempio ai compagni più giovani: preciso, puntuale, attento, voglioso di migliorare su ogni dettaglio. Lui afferma al riguardo: “Ho il mio modo di approcciarmi al lavoro e credo che dare il massimo ogni giorno in allenamento possa permettere di crescere e di mettere solide basi che tornano certamente utili anche quando le cose non vanno per il meglio. Quando nel corso di una stagione qualcosa non funziona al meglio avere delle basi che hai costruito come gruppo durante gli allenamenti quotidiani può certamente aiutare a superare le difficoltà”.
    Il vicecapitano del gruppo biancoblu è invece Yuri Romanò, l’opposto di 23 anni che indossa la casacca della Enmma Villas Aubay Siena per la seconda stagione consecutiva.
    Domani pomeriggio alle ore 16,30 la Emma Villas Aubay Siena disputerà a porte chiuse il primo test match stagionale contro Santa Croce.

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