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    Al via la 19° edizione del Master SBS: presente la Lega Pallavolo Femminile

    Il cuore pulsante della pallavolo italiana si è riunito oggi, mercoledì 14 febbraio, a Treviso, per un mattino di incontri e dialoghi avvincenti. La Ghirada è diventata il palcoscenico di un evento unico, rivolto non solo agli appassionati di questo sport, ma anche a chi ambisce a farne parte professionalmente.

    L’Open Day, organizzato nel contesto delle lezioni della XIX edizione del Master SBS, ha visto la partecipazione di figure di spicco nel panorama della pallavolo nazionale: a rappresentare la Lega Pallavolo Serie A Femminile, oltre al Direttore Generale Enzo Barbaro, i presidenti della Prosecco Doc Imoco Conegliano e dell’Itas Trentino, Piero Garbellotto e Bruno Da Re, mentre per la Lega maschile era presente il presidente Massimo Righi.

    La conduzione dell’evento è stata affidata a Lorenzo Dallari, noto giornalista sportivo (Editor e Social Director Lega Calcio Serie A), figura di rilievo nel mondo del volley e del calcio. Tanti i punti d’interesse affrontati, tra cui i progressi e le sfide della Lega Volley Femminile, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social e degli eventi, e l’approfondimento dei successi sportivi e non solo della Prosecco Doc Imoco Conegliano e del Trentino Volley.

    Spazio dopo ogni intervento a domande e dibattiti, che hanno permesso ai presenti di interagire direttamente con i relatori. Un momento di scambio fondamentale per approfondire tematiche specifiche e per offrire agli aspiranti professionisti e agli appassionati del settore una visione più chiara delle dinamiche del mondo della pallavolo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Re sul divorzio da Lorenzetti: “Non c’erano più le condizioni per proseguire”

    Di Redazione

    È un divorzio inaspettatamente al veleno quello tra Angelo Lorenzetti e Itas Trentino. Dopo aver annunciato che non avrebbe proseguito la sua avventura in via Trener, infatti, l’allenatore ha lamentato il fatto che la notizia gli sarebbe arrivata troppo tardi, impedendogli di accettare offerte importanti. La risposta del presidente Bruno Da Re arriva oggi in un’intervista concessa a L’Adige: “Tempo fa abbiamo parlato e Angelo mi ha detto che aveva un’offerta dalla nazionale francese. Io gli ho risposto che c’erano buone possibilità di continuare il nostro rapporto. Poi però le cose sono cambiate, e con il Cda abbiamo dovuto prendere atto che non c’erano più le condizioni per proseguire serenamente. Qualcosa si è incrinato e abbiamo deciso di cercare nuove strade“.

    La decisione di separarsi dopo 7 anni di collaborazione non è arrivata “a cuor leggero“, sottolinea Da Re, ma era inevitabile: “Abbiamo ritenuto che, anche sulla base delle sue dichiarazioni pubbliche, Angelo non fosse più soddisfatto. Così anche noi abbiamo soppesato ogni alternativa e abbiamo deciso di cercare una nuova guida tecnica, e glielo abbiamo comunicato subito. Ma deve essere chiaro che non abbiamo mandato via nessuno: il contratto scade a fine stagione, abbiamo semplicemente deciso di non rinnovare“.

    Il presidente dell’Itas nega però che quanto accaduto possa aver avuto qualche influenza sul rendimento della squadra, specialmente nella finale di Coppa Italia: “I ragazzi non sono stati turbati da questa situazione, che peraltro conoscono da tempo. Di certo erano stanchi dopo la battaglia di sabato, ma questo non giustifica un atteggiamento che non mi è parso adeguato all’importanza dell’appuntamento. Questi sono campioni e possono, anzi devono, fare meglio“. LEGGI TUTTO

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    Trento, Da Re punta in alto: “Vogliamo tornare in finale di Champions”

    Di Redazione

    Qualificazione centrata con un turno d’anticipo, play off evitati, più tranquillità per preparare la trasferta sul campo dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. E, aggiungiamo, la certezza di non incontrare altre squadre italiane nei quarti. Ha tutti i motivi per festeggiare la Trentino Itas dopo la vittoriosa trasferta belga di Champions League, ma il presidente Bruno Da Re non è certo appagato: “La missione è un’altra – confessa in un’intervista al Corriere del Trentino – vogliamo tornare a giocare la finale. Abbiamo fatto un passo importante nella giusta direzione, ma la nostra volontà è restare in gioco fino a maggio“.

    Da Re tiene comunque a sottolineare il valore del risultato raggiunto: “Lo Zaksa è una squadra importante che farà ancora strada nel torneo, ma noi abbiamo vinto tutte le partite e loro no. Diamo il giusto merito a Trento. Non vale che se perdiamo in campionato siamo scarsi e se vinciamo in Champions siamo stati aiutati dalle sconfitte altrui“. E in vista dello scontro diretto assicura: “Non sarà una gita, vogliamo provare a vincere anche in Polonia perché possiamo essere primi tra le prime e garantirci un cammino ancora più agevole“.

    Sul campionato il numero uno dell’Itas è più fatalista: “Bisogna capire che questa non è più la Trento di Juantorena, Rafael e Stohr. Siamo una squadra operaia, che lavora sodo a tutti i livelli per stare ai vertici e competere con realtà che spendono molto di più. Dobbiamo stare uniti e lavorare tanto per cercare di ottenere il massimo, pur sapendo che potrebbe non bastare, perché bisogna sempre fare i conti con Perugia“. LEGGI TUTTO

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    Sorteggio Champions, i commenti di Da Re e Lorenzetti e tutte le curiosità

    foto Trentino Itas Di Redazione Per la terza edizione consecutiva di CEV Champions League, Trentino Volley è già sicura di affrontare il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, formazione Campione di Polonia e da due anni detentrice del trofeo per aver superato in finale proprio i gialloblù il primo maggio 2021 a Verona (3-1) e il 22 maggio […] LEGGI TUTTO

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    Bruno Da Re: “Nessun obbligo di vincere, vogliamo far divertire la gente”

    Di Redazione Squadra ormai fatta per l’Itas Trentino in attesa che il Volley Mercato di Bologna dia ufficialmente il via alla nuova stagione. Il presidente Bruno Da Re, intervistato da Alto Adige, traccia il bilancio e sfoglia la margherita delle avversarie: “Sarà un campionato bello e interessante, perché Perugia ha confermato quasi tutto il roster, Civitanova e Modena hanno perso qualcuno ma lo hanno rimpiazzato molto bene, e poi c’è Piacenza, che ha fatto man bassa di giocatori sul mercato. Il nostro compito sarà quello di lottare per rimanere nei posti di vertice del torneo, non tanto per vincere ma per provare a scombinare i piani delle squadre citate“. “Abbiamo allestito una squadra giovane – ricorda Da Re – tanto per far capire l’età abbiamo nel roster tre ragazzi senza patente! Il libero titolare è del 2003, il secondo palleggiatore del 2002, e non escludiamo di aggiungere un ulteriore elemento molto giovane alla rosa. Non avremo il dovere di vincere, ma chiederò ai ragazzi di far divertire la gente e di dare tutto e anche di più quando scenderanno in campo“. Al di là delle frasi di circostanza, però, il presidente trentino ammette che le aspettative sono alte: “Penso che lo scorso anno sia servito come base da cui ripartire, mi aspetto che Lavia, Sbertoli e Michieletto continuino il loro percorso di crescita come atleti e come uomini e possano migliorare ancora. Senza dubbio cercheremo di ripetere la stagione scorsa, ma abbiamo l’idea di fare anche meglio“. LEGGI TUTTO

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    Da Re: “C’è il sapore della beffa, ma abbiamo ancora una finale da giocare”

    Di Redazione A due giorni di distanza dalla sconfitta in Gara 5 contro Civitanova, l’amarezza è ancora forte per l’Itas Trentino, che nella serie di semifinale era partita fortissimo andando sul 2-0. “Il sapore della beffa c’è – ammette il presidente Bruno Da Re intervistato dal collega Marco Vigarani per il Corriere del Trentino -. Anche perché eravamo avanti 2 set a 1 anche in Gara 5. La finale tricolore sarebbe stata anche meritata, avendo lottato un anno intero”. Ma da grande uomo di sport quale è, Da Re non punta il dito contro nessuno e anzi, ci tiene subito a “rendere grande onore a Civitanova, un avversario che ha vissuto un anno difficile, ma che alla fine ha trovato risorse anche inaspettate per riuscire a batterci. Per quanto ci riguarda, penso che sarebbe improprio bocciare la nostra stagione per questa eliminazione”. E come si potrebbe? Supercoppa vinta, finalista di Coppa Italia e soprattutto finalista di Champions League. Appuntamento, quest’ultimo, per il quale Trento avrà ora un mese per prepararsi al meglio, cancellare la delusione di questa eliminazione playoff e rigenerare forze fisiche e mentali. “Dovremo ricostruire alcune situazioni che ci sono venute a mancare nella serie con Civitanova e rimettere benzina in corpo. Adesso – conclude – dobbiamo pensare solo alla finale di Champions del 22 maggio a Lubiana”. (fonte: Corriere del Trentino) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Piacenza a casa ad allenarsi, Trento a giocarsi la Champions. Fa differenza”

    Di Redazione Definirlo “periodo di fuoco” per l‘Itas Trentino potrebbe apparire riduttivo: un’intera stagione su un piatto che si consumerà in quattro giorni. Champions League, giovedì contro Perugia, Gara 3 dei Play Off, domenica contro Piacenza. Non è il momento di abbassare la guardia per Lorenzetti e i suoi ragazzi, ma calibrare ed equilibrare le energie non è cosa facile, soprattutto quando giochi contro due squadre che possono, e hanno dimostrato di saper impensierire. Il presidente del Trentino Volley, Bruno Da Re, sintetizza così l’epilogo di Gara 2 dei Quarti di finale: “Loro molto bravi, noi molto stanchi. Basti pensare che Russell ha realizzato 33 punti e in gara 1 non si era nemmeno tolto la tuta. Loro sono rimasti a casa ad allenarsi, noi siamo andati in giro per l’Italia a giocare una semifinale di Champions League. Fa tutta la differenza del mondo” ammette in un’intervista di Guido Pasqulini per l’Adige. “La partita di Perugia ha portato via non poche energie fisiche e mentali. Domenica già a inizio partita i ragazzi erano piuttosto “persi”, non erano come al solito belli frizzanti e vivi. Poi sul terzo set mi sono detto che se tenevamo botta per un altro quarto d’ora ce l’avevamo fatta, mala sensazione netta era che più andavamo avanti più rischiavamo” continua. Essere arrivati fino a questo punto e buttare via qualsiasi possibile lieto fine parrebbe quasi uno scherzo del destino. Ma gli impegni ravvicinati, e così importanti, impensieriscono il numero uno della società dolomitica. “Questo è il nostro sport e a questo ci dobbiamo adattare. Giovedi con Perugia sarà battaglia, domenica con Piacenza sarà battaglia. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto in entrambe le occasioni, però noi ne abbiamo un po’ meno ogni giorno che passa. Noi abbiamo rotazioni molto brevi, non abbiamo una rosa così importante, abbiamo giocato un mese senza Lavia, facendo sfinire tutti gli altri, e siamo tuttora in una fase di recupero della sua forma ancora piuttosto lontana rispetto a quella che aveva prima di farsi male. Uscire da entrambe le competizioni sarebbe un peccato per quello che abbiamo fatto fino a oggi e per quello che ci siamo meritati, però bisogna prendere atto di quello che sarà”. Il problema di una panchina più corta di altri roster, gli acciacchi e gli infortuni portano Da Re a immaginare l’ipotesi di riuscire a continuare un solo percorso, non portando a casa entrambe le gare: Champions League o Superlega? “Io, non mi vergogno a dirlo, da sempre preferisco il campionato”. LEGGI TUTTO