consigliato per te

  • in

    Bradl su Marc Marquez: “È uno str***o, gli altri devono stare attenti”

    ROMA – “È un tipico problema di Marquez, che a volte vuole molto più di quanto sia davvero possibile. Considerando la sua vasta esperienza, è troppo impaziente. Non voglio dire che gli altri piloti debbano avere paura di lui, ma di certo devono stare attenti. In pista è davvero uno str***o”. Commenti che ti aspetti da piloti rivali di Marquez, invece a pronunciare queste parole è stato Stefan Bradl, terzo pilota e tester della Honda, che sostituirà lo spagnolo nel weekend del Gran Premio delle Americhe, terzo appuntamento del mondiale di MotoGP. In particolare, il pilota tedesco, che ha parlato ai microfoni di Servus TV, si riferisce all’incidente di Marquez con Miguel Oliveira, che ha provocato l’infortunio di entrambi.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Bradl e i problemi in Honda: “Cosa gli manca per essere come Ducati”

    ROMA – Il 2022 di Honda in MotoGP non può dirsi soddisfacente. Ai problemi fisici di Marc Marquez, da un decennio pilota di punta del team, si sono aggiunti quelli di una moto che non ha mai dato quanto sperato, con risultati al di sotto le aspettative. Delle numerose difficoltà riscontrate dalla casa nipponica ha parlato Stefan Bradl: “In Ducati hanno mostrato coraggio perché hanno costantemente apportato modifiche ai vari dispositivi e all’aerodinamica – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Di conseguenza, anche la Yamaha è rimasta un po’ indietro. La Honda non è mai stata in prima linea in tali sperimentazioni come la Ducati negli ultimi anni. Ora tutto dipende dai giapponesi e dalla effettiva volontà di modificare il modo di lavorare, ma noto che alla Honda manca un po’ di coraggio per sperimentare come fa Ducati e come fanno più in generale i marchi europeiGuarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Su Marquez
    Bradl ha poi parlato delle condizioni di Marc Marquez: “Ha subito quattro operazioni al braccio. Secondo me è consapevole che la sua salute non è più quella di una volta e ecco perché ora chiede misure chiare a HRC. Marc nel 2023  festeggerà il suo trentesimo compleanno, sa che ha ancora due o tre grandi anni davanti e giustamente vuole una moto vincente. Lo ha detto più volt. Marc non ha visto i grandi passi che aveva immaginato durante i test di Valencia a novembre. Si rende conto che non riuscirà mai a mantenere un rischio così alto in pista a lungo termine per superare i problemi della moto e ha bisogno, appunto, di contare su un mezzo più performante e che gli consenta di esprimere tutto il suo immenso talento. Ha bisogno di affidarsi di più alla moto e di fidarsi di più della moto. Per cercare il limite è costretto a rischiare continuamente cadute, ma a lungo andare può diventare un problema, anche perché non è più un ragazzino”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Bradl: “A Honda manca il coraggio di Ducati”

    ROMA – La Honda si affaccia alla nuova stagione dopo un 2022 deludente in MotoGP. Ai problemi fisici di Marc Marquez, da un decennio pilota di punta del team, si sono aggiunti quelli di una moto che non ha mai dato quanto sperato, con risultati al di sotto le aspettative. Delle numerose difficoltà riscontrate dalla casa nipponica ha parlato Stefan Bradl: “In Ducati hanno mostrato coraggio perché hanno costantemente apportato modifiche ai vari dispositivi e all’aerodinamica – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Di conseguenza, anche la Yamaha è rimasta un po’ indietro. La Honda non è mai stata in prima linea in tali sperimentazioni come la Ducati negli ultimi anni. Ora tutto dipende dai giapponesi e dalla effettiva volontà di modificare il modo di lavorare, ma noto che alla Honda manca un po’ di coraggio per sperimentare come fa Ducati e come fanno più in generale i marchi europeiGuarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bradl
    Bradl ha poi parlato delle condizioni di Marc Marquez: “Ha subito quattro operazioni al braccio. Secondo me è consapevole che la sua salute non è più quella di una volta e ecco perché ora chiede misure chiare a HRC. Marc nel 2023  festeggerà il suo trentesimo compleanno, sa che ha ancora due o tre grandi anni davanti e giustamente vuole una moto vincente. Lo ha detto più volt. Marc non ha visto i grandi passi che aveva immaginato durante i test di Valencia a novembre. Si rende conto che non riuscirà mai a mantenere un rischio così alto in pista a lungo termine per superare i problemi della moto e ha bisogno, appunto, di contare su un mezzo più performante e che gli consenta di esprimere tutto il suo immenso talento. Ha bisogno di affidarsi di più alla moto e di fidarsi di più della moto. Per cercare il limite è costretto a rischiare continuamente cadute, ma a lungo andare può diventare un problema, anche perché non è più un ragazzino”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bradl: “Ero geloso di Marquez quando è arrivato”

    ROMA – Stefan Bradl ha parlato nella seconda puntata del documentario sul team Honda HRC. Il collaudatore della scuderia giapponese negli ultimi anni è stato spesso chiamato in causa per sostituire Marc Marquez in MotoGp, frequentemente ai box per i numerosi interventi a cui si è dovuto sottoporre. “Sostituire Marc non è mai facile – ha raccontato -. È un grande campione, ha vinto tanto qui. Da un lato mi sento molto privilegiato, dall’altro è anche un peso sulle mie spalle. Ero geloso di Marc quando è arrivato in MotoGp. Non parlavamo molto perché eravamo grandi rivali. Avevo vinto il titolo contro di lui, quindi volevo batterlo ed era molto più veloce”. 
    Il racconto di Bradl
    “Mi chiedevo come potessi essere più veloce di lui, non avevo risposta – ha aggiunto Bradl parlando del confronto con Marquez -. All’età di 23 anni ho dovuto accettare la situazione ed è stata davvero dura. Ho avuto molto rispetto per lui come pilota perché era incredibilmente talentuoso, ma era più veloce di me e lo odiavo. Mi ha distrutto. Stiamo tutti lavorando per il futuro e stiamo facendo del nostro meglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bradl: “Sostituire Marquez è anche un peso”

    ROMA – “Sostituire Marc non è mai facile. È un grande campione, ha vinto tanto qui. Da un lato mi sento molto privilegiato, dall’altro è anche un peso sulle mie spalle. Ero geloso di Marc quando è arrivato in MotoGp. Non parlavamo molto perché eravamo grandi rivali. Avevo vinto il titolo contro di lui, quindi volevo batterlo ed era molto più veloce”. Stefan Bradl ha parlato così nella seconda puntata del documentario sul team Honda HRC. Il collaudatore della scuderia giapponese negli ultimi anni è stato spesso chiamato in causa per sostituire Marc Marquez in MotoGp, frequentemente ai box per i numerosi interventi a cui si è dovuto sottoporre.
    Le parole di Bradl
    “Mi chiedevo come potessi essere più veloce di lui, non avevo risposta – ha aggiunto Bradl parlando del confronto con Marquez -. All’età di 23 anni ho dovuto accettare la situazione ed è stata davvero dura. Ho avuto molto rispetto per lui come pilota perché era incredibilmente talentuoso, ma era più veloce di me e lo odiavo. Mi ha distrutto. Stiamo tutti lavorando per il futuro e stiamo facendo del nostro meglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bradl: “Sono sempre in contatto con Marquez”

    ROMA – La Honda sta cercando di risolvere i problemi della prima parte di stagione. La casa giapponese si immaginava un avvio diverso, complicato anche dall’assenza del pluricampione del mondo Marc Marquez: “Queste perdite di aderenza, senza preavviso, della ruota anteriore – ha dichiarato il collaudatore Stefan Bradl – sono il nostro problema, per ora possiamo solo continuare a lavorare e cercare di migliorare la situazione. Sono stato sempre in contatto con Marc, l’ho tenuto informato, siamo sempre d’accordo al 100 percento, lavoriamo insieme nella stessa direzione”.
    Gli sviluppi della Honda
    “Non è così facile per le case giapponesi sviluppare rapidamente e reagire di conseguenza – prosegue Bradl intervistato da Speedweek.com – Per i giapponesi la priorità è che nulla venga portato in pista prima di essere adeguatamente testato. Sono forse un po’ conservatori, forse non sono disinvolti come Ducati, Aprilia o KTM. Come collaudatore, so anche che è una faccenda complessa con tutti i dispositivi, l’elettronica e l’aerodinamica, la galleria del vento… I miei feedback coincidono con quelli dei piloti, poi spetta all’azienda trovare le soluzioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bradl dopo i test di Jerez: “Abbiamo capito cosa non va”

    JEREZ – Malgrado le ustioni riportate al piede destro, Stefan Bradl è abbastanza soddisfatto dei test MotoGp a Jerez nelle giornate di mercoledì 13 e giovedì 14 luglio. Il pilota tedesco, che sostituisce Marc Marquez in sella alla Honda, ha spiegato ai microfoni di Speedweek.com l’importanza dei due giorni trascorsi sul circuito spagnolo: “Siamo riusciti a fare dei progressi in condizioni di gran caldo, che troveremo anche a Spielberg, Misano, ecc. Dobbiamo prepararci a tali condizioni e lo sanno bene gli ingegneri Honda. Per il momento sono state avanzate delle idee su come migliorare il flusso d’aria interno”.
    Il pensiero di Bradl
    Servirà pazienza, però, visto che i problemi della Honda, specialmente in termini di velocità e passo gara, non verranno risolti dall’oggi al domani: “Sarà necessario del tempo, ma quantomeno sappiamo da dove partire. Abbiamo capito cosa non va, anche se temo che ci vorranno dei mesi prima di trovare una soluzione. Dovremo cambiare parti nell’area del telaio e credo che vedremo svariati aggiornamenti nel corso della stagione. Anche in vista della moto del prossimo anno, penso che gli ingegneri Honda proveranno i nuovi componenti in occasione delle gare autunnali” ha concluso il pilota teutonico, che può finalmente respirare dopo le sofferenze patite in pista a Jerez a causa del caldo. LEGGI TUTTO