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    Botta e risposta con Bisotto, fresco di laurea: “Una Lube compatta!”

    Se Fabio Balaso, libero della Cucine Lube Civitanova e della Nazionale Italiana, è chiamato la macchina per il suo moto perpetuo in palestra, il vice in biancorosso, Francesco Bisotto, può guadagnarsi l’appellativo di motocicletta. Nella pausa tra il campionato e la preparazione dei cucinieri, infatti, l’atleta piemontese ha continuato a tenersi in ottima forma e ha preparato una tesi intitolata “Massimizzare le performance nella pallavolo, l’interazione tra la preparazione fisica e mentale”. Un lavoro apprezzatissimo all’Università di Torino, dove venerdì Bisotto ha conseguito la laurea triennale in “Scienze delle attività motorie e sportive”. Nemmeno il tempo di tirare il fiato che l’atleta, fresco di laurea, ha rimosso la corona d’alloro per scendere in campo contro la Valsa Group Modena e disputare scampoli di match nell’amichevole vinta 3-1 a San Severino Marche. Tutte tappe intermedie, visto che “il dottore” scalpita per l’inizio della nuova stagione agonistica in SuperLega Credem Banca ed è in procinto di iscriversi a Scienze dello Sport nell’ateneo di Urbino.
    Pallavolo giocata, ma anche su carta intestata.
    Bisotto: “Eh sì! Nella tesi di laurea ho approfondito la relazione tra preparazione fisica e mentale di un team per massimizzare le prestazioni nella pallavolo. Il mio ciclo di studi non è affatto finito. Tra un tuffo e l’altro in palestra, sono pronto a completare il percorso. L’obiettivo è la laurea magistrale a Urbino”.
    A proposito di aspetto mentale, i brividi più intensi li hai provati il giorno della laurea o all’esordio da titolare in SuperLega?
    “Entrambe esperienze forti! Non so se è bello da dirsi, ma l’emozione più grossa risale proprio al debutto in campionato sul campo di Perugia!”.
    Quando parti dalla panchina l’aspetto della mentalità è altrettanto importante. Vieni chiamato in causa all’improvviso e devi rendere all’istante.
    “La chiave è vivere con trasporto ogni gara come se fossi in campo anche quando siedi in panchina. Guai ad allentare la concentrazione, non si può!”.
    La Regular Season è alle porte, che clima si respira nel team Lube?
    “Il gruppo è affiatato fin dai primi giorni. Stiamo bene insieme e ci alleniamo con entusiasmo. C’è voglia di migliorarsi step by step e prendiamo con serietà le occasioni a disposizione. C’è sintonia, è un ambiente positivo!”.
    Come ha risposto il gruppo ai metodi di allenamento di coach Giampaolo Medei?
    “Si percepisce tanto agonismo, in parte legato al carattere dei giocatori in un gruppo rinnovato. Gli esercizi con obiettivi mirati sono molto stimolanti”.
    Il tuo percorso alla Lube ti ha cambiato?
    “Già il fatto di vivere un’esperienza lontano dalla famiglia mi ha aiutato a crescere. Sul piano mentale e tecnico allenarsi ad alti livelli è prezioso”.
    In preseason avete fatto innamorare i tifosi, cosa dici ai supporter?
    “Li ringrazio come sempre! Siamo un gruppo spavaldo, daremo il massimo. Chi ama la pallavolo con questa Lube si potrà divertire!”
    Esordio a parte, quali sono state le soddisfazioni più grandi alla Lube?
    “Due su tutte, la possibilità di scendere in campo con questa maglia nei Quarti di finale dei Play Off contro Monza a il rinnovo biennale”.
    Se potessi assimilare da un altro giocatore una dote, quale sarebbe?
    “Sarà scontato dirlo, ma le capacità in ricezione di Fabio Balaso sono eccezionali. Prendo nota e mi alleno duramente per migliorarmi. Se invece giocassi in un altro ruolo vorrei tanto l’elevazione di un ex compagno, Matheus Motzo”.
    In zona Cesarini è arrivato un idolo come Marko Podrascanin, ma hai salutato il tuo ex compagno di stanza e atleta talentuoso Jacopo Larizza.
    “Nel nostro mondo, soprattutto negli ultimi anni, gli incastri di mercato non si limitano ai mesi di giugno e luglio. Salutare un amico e compagno di talento come Jacopo mi dispiace molto, ma so che si farà valere e sono strafelice di abbracciare un giocatore incredibile come Potke, che potrà darci molto!”. LEGGI TUTTO

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    Davi Tenorio: “L’entusiasmo dell’ambiente Lube mi ha impressionato!”

    Il centrale brasiliano Davi Tenorio, classe 2005 annunciato ieri dalla Cucine Lube Civitanova, si presenta con la sua prima intervista da biancorosso.
    Il dg Beppe Cormio ha esaltato le tue doti naturali. Come ti sei avvicinato alla pallavolo?Davi Tenorio: “Mi hanno aiutato l’altezza, la passione per lo sport e l’intuito di mio padre, un allenatore di volley, che mi ha coinvolto in un torneo U12. Vivevo ad Andorra e all’epoca giocavo a basket, ma alle finali giovanili di pallavolo è scoccata la scintilla e dal canestro sono passato a saltare a rete!”.
    In questi anni da pallavolista hai pensato a un traguardo da raggiungere? ““Al momento il mio sogno è vincere uno Scudetto con la Lube”.
    Quali caratteristiche metterai al servizio della Lube e in cosa vuoi crescere fin da subito?“Ho fiuto nell’andare a punto. Non importa come, voglio essere utile alla squadra. Di sicuro con un grande Club come la Lube posso crescere molto a muro e nella gestione dei palloni più complicati”.
    Negli ultimi anni hai svolto degli stage alla Lube nei mesi estivi, cosa ti ha colpito dell’ambiente?“Il clima quotidiano di entusiasmo e la grinta in ogni allenamento!”.
    Nel mondo della pallavolo hai degli idoli?“Il primo gradino del podio è occupato da mio padre, mentre fin da ragazzino sono rimasto affascinato dall’ex capitano biancorosso Osmany Juantorena!”
    Juantorena arrivò da giocatore navigato, ora la Lube punta forte sui giovani.“Dare più spazio agli emergenti è una scommessa intelligente per il movimento. Va detto poi che il numero di match aumenta ogni anno e poter contare su un team giovane, almeno sulla carta, favorisce il recupero atletico e, di conseguenza, seppur con meno esperienza, un organico può fornire prestazioni atletiche migliori nell’arco della stagione. Sento che la dedizione e il valore dello staff ci aiuteranno a sviluppare le nostre capacità e a lottare per obiettivi importanti in un futuro prossimo!”.
    Cosa c’è nella tua vita oltre alla pallavolo?“Eheheh, in questo momento nella mia vita c’è solo la pallavolo!”
    Sei giovanissimo, qualche hobby lo avrai di sicuro…“Come tanti coetanei mi piace suonare la chitarra, sentire musica, vedere film e un po’ di tv”.
    La tua famiglia ha il volley nel sangue?“I miei genitori giocavano a pallavolo, mio padre professionalmente, mia madre ha smesso per privilegiare gli studi. Ho un fratellino di 7 anni e lui ha ancora tempo per innamorarsi del volley, ma voglio che diventi subito un tifoso della Lube!”. LEGGI TUTTO

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    Prima intervista di Petar Dirlic da giocatore della Lube

    Forte del contratto che lo legherà ai colori biancorossi nella stagione agonistica 2024/25, l’opposto Petar Dirlic vuole mettere al servizio della Cucine Lube Civitanova la sua potenza con l’obiettivo di rilanciarsi e aiutare il Club a gettare le basi per un nuovo ciclo vincente. All’indomani dell’annuncio, il bomber croato, ora lavoro con la Nazionale del proprio Paese, si concede una prima intervista da cuciniero per farsi conoscere dai tifosi marchigiani.
    La Lube 2024/25 ha scelto di avere nel roster due diagonali di altissimo livello. Quali sono le tue sensazioni?
    Dirlic: “Avere in squadra giocatori determinati e con un buon potenziale può rivelarsi decisivo per mantenere un ritmo ideale in allenamento. Adis è un giocatore molto forte e quest’anno sono convinto che si esprimerà a ottimi livelli. Io darò il massimo. Tra noi non ci saranno ‘battaglie’, ma fratellanza, al primo posto ci sarà sempre il bene del team e spingeremo per migliorarci a vicenda grazie al supporto di due palleggiatori talentuosi e differenti tra loro!”.
    Com’è nato il tuo amore per la pallavolo?
    “In Croazia il volley maschile non è molto diffuso, ci sono altre discipline più gettonate. A scuola mi piaceva, sono cresciuto d’altezza e ho iniziato come centrale per poi cambiare ruolo e diventare opposto in pianta stabile”.
    I trascorsi da centrale spiegano il tuo ottimo timing a muro.
    “Mi sento molto solido e sicuro di me in quel fondamentale. Se togliamo i centrali di ruolo, penso di essere stato tra i più efficaci negli ultimi anni a muro. Lavoro per migliorarmi su tutti i fronti. Voglio crescere in battuta e in attacco di palla alta, mentre ho già delle certezze significative nell’attacco in transizione. Voglio trovare il miglior feeling possibile con i due palleggiatori biancorossi”.
    Hai già partecipato alla Challenge Cup, può nascondere delle insidie?
    “Premetto che per come sono fatto voglio vincere qualsiasi partita di campionato o coppa, indipendentemente dall’importanza del trofeo o dalla forza degli avversari. Chi è abituato a giocare la Champions, magari proverà emozioni diverse, io ho disputato solo due stagioni in quel torneo. Non possiamo permetterci di pensare alla Challenge con aria di sufficienza, sarà fondamentale affrontare seriamente gli appuntamenti europei perché la Polonia e la Turchia sfornano squadre molto competitive. A Milano ci siamo resi conto in CEV Cup di quanto siano insidiosi questi tornei, bisogna dare il 100%!”.
    Quando si parla di Coppe Europee allarghi i tuoi orizzonti al calcio, pochi giorni fa hai festeggiato l’impresa di un atleta croato.
    “Sono contento per la vittoria dell’Europa League da parte dell’Atalanta di Mario Pasalic, calciatore che pur essendo nato a Magonza, in Germania, è originario come me di Castelli, vicino a Spalato. Di sicuro è tra i miei giocatori preferiti in Serie A insieme a Nikola Vlasic del Torino. In patria tifo per l’Hajduk Spalato. Ho giocato a calcio…nei campi da volley mi trovo più a mio agio”.
    Passi da una metropoli come Milano a Civitanova, cosa ti aspetti?
    “Ho sentito solo cose belle sulla Lube e sulla città. Mi ambienterò molto bene in una realtà più a misura d’uomo e con un bel clima. Mi piace pensare che in linea d’aria le Marche e la mia città di origine non siano poi così distanti. Ho la fortuna di ritrovare due ex compagni come Barthelemy Chinenyeze e Giovanni Gargiulo, in più sono amico di Eric Loeppky. Una buona base di partenza”.
    Volley a parte, hai una passione che ti caratterizza?
    “Da sei mesi il mio passatempo principale è diventato fare il papà e accudire mia figlia insieme a mia moglie. Tra un pannolino e l’altro seguo la NFL, mi piace il football americano. Apprezzo anche basket e calcio”. LEGGI TUTTO

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    Prima intervista di Mattia Boninfante da tesserato della Lube

    Il nuovo palleggiatore della Cucine Lube Civitanova si racconta. Nei giorni scorsi, poco prima di raggiungere la Nazionale U22 al ritiro di Cavalese, Mattia Boninfante si è concesso un primo botta e risposta da giocatore biancorosso in cui ha sviscerato l’amore per il volley, l’ammirazione per la sua nuova squadra e le ambizioni per il futuro, dimostrando già una saggezza rara per un 2004.
    In famiglia avete il volley nel sangue.
    Boninfante: “Sono figlio di due pallavolisti, la passione per questa disciplina è stata spontanea. Nessuno mi ha mai forzato, al punto che alle elementari mi ero dato al calcio. Dopo un anno e mezzo ho trovato da solo la mia strada”.
    C’è un giocatore in particolare a cui ti ispiri?
    “Ho sempre ammirato Bruno, rimanendo affascinato dal suo stile, fin dal primo ciclo modenese e poi alla Lube, e applaudendolo per sue vittorie. Nell’ultima stagione ho anche avuto la fortuna di giocare con lui nel reparto. Conoscerlo bene e condividere l’annata in palestra mi ha aiutato a crescere”.
    Quindi seguivi la Lube che negli anni ha fatto incetta di trofei?
    “Per un giovane vedere una squadra così dominante nel panorama italiano e protagonista nella pallavolo internazionale è tanta roba. Mi ritengo un privilegiato ad aver giocato con fuoriclasse ex Lube come Bruno, Juantorena e Stankovic. Mi hanno raccontato aneddoti e vittorie in biancorosso!”.
    Cosa ti hanno detto gli ex Lube quando hanno appreso del tuo trasferimento?
    “Sono venuti fuori scherzi e conversazioni simpatiche. Mi hanno dato dritte sulla città, soprattutto Osmany, visto che la famiglia vive ancora a Civitanova”.
    C’è un primo obiettivo che ti stimola?
    “Voglio la Lube alla Final Four di Coppa Italia e, al tempo stesso, sogno un grande cammino in Challenge Cup, manifestazione che mi affascina come ogni torneo internazionale. Il livello della SuperLega è elevato, ma lotteremo!”.
    Finora qual è stato il punto più alto in questa prima parte di carriera?
    “La soddisfazione più grande risale al 2022 ed è la vittoria dell’Europeo U20. Nell’estate in cui tutte le Nazionali azzurre erano salite sul gradino più alto del podio, noi eravamo gli ultimi a giocarci l’oro, a fine settembre. Mettere la ciliegina a un’annata magica per l’Italia del volley è stato molto bello e coinvolgente, al termine di un percorso lungo, difficile e non scontato!”.
    La delusione più cocente?
    “Ricordo con rammarico una sconfitta al tie break patita ai Mondiali U19 del 2021. Contro la Bulgaria di Alex Nikolov giocammo un’autentica maratona nei Quarti di finale, ma fummo beffati al tie break. Uno stop duro da mandar giù anche perché sfumarono diversi match point per noi!”.
    Quali sono i tuoi interessi fuori dal campo?
    “Mi ritengo un ragazzo semplice. Amo stare in compagnia degli amici, giocare alla Playstation, leggere libri e guardare serie tv. LEGGI TUTTO

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    Primo botta e risposta con Loeppky, nuovo schiacciatore della Lube

    Il primo colpo di mercato in entrata della Cucine Lube Civitanova, lo schiacciatore Eric Loeppky, nazionale canadese attualmente al lavoro con la selezione del suo Paese in vista della VNL, si è concesso un primo botta e risposta da cuciniero confermando la dedizione al lavoro e la voglia di raggiungere traguardi di prestigio.
    Che effetto ti fa l’idea di giocare in un Club dalla storia importante come la Lube?
    Loeppky: “Far parte della Lube significa davvero tanto per me. Il Club biancorosso è stato uno dei primi di cui ho sentito parlare quando ho scoperto la pallavolo di alto livello. Si tratta di una realtà che mi ha subito colpito, una società da sogno in cui qualsiasi atleta con forti ambizioni vorrebbe giocare. Conosco l’importanza di indossare la maglia della Lube, sono più che pronto a far parte del gruppo e raccogliere l’eredità di chi mi ha preceduto!”.
    Sei più soddisfatto per aver lottato fino alla fine in tutti i tornei quest’anno o prevale il rammarico per non aver centrato titoli?
    “Ovviamente sono molto orgoglioso del cammino brillante a Monza, per il gioco espresso dalla squadra e per le grandi sfide giocate lungo il percorso. Da agonista è difficile inghiottire il boccone amaro quando si arriva così vicino a traguardi importanti senza essere all’altezza, ma non voglio assolutamente che le finali perse cancellino quanto di buono fatto con gli ex compagni in Brianza”.
    Se potessi tornare indietro nel tempo, quale partita rigiocheresti?
    Se avessi questa possibilità vorrei rigiocare l’ultima partita della stagione contro la Sir Susa Vim Perugia per portare la Finale Scudetto a Gara 5”.
    Ai tempi del college gli Spartans ti chiamavano “re degli ace”. Cosa puoi dare alla Lube?
    “Sì, quello era uno dei miei soprannomi all’università. Penso di essere migliorato molto dopo quattro stagioni in SuperLega Credem Banca. Il livello in Italia è davvero alto e per tenere botta devi imparare ad adattarti alla velocità e alla forza del gioco. Lavoro per diventare ancora più forte e costante. Penso che il mio stile si adatterà perfettamente a quello dei compagni nella Lube”.
    Hai un idolo o un atleta a cui ti ispiri?
    “Ho seguito con stima ed estremo interesse molti atleti crescendo. Uno dei primi laterali che ho guardato è stato lo statunitense Reid Priddy. In questo momento mi dà carica pensare che in carriera abbia giocato anche nella Lube”.
    Cosa ti aspetti dal prossimo futuro con la Lube e la Nazionale canadese?
    “Facile! Mi aspetto grandi cose sia in maglia Lube che con il Canada!”.
    Quali sono le tue passioni quando non giochi a pallavolo?
    “Adoro passare il tempo con mia moglie e i miei figli. Mi piacciono i giochi di carte e il buon cibo. Visto che sono entrato in argomento…quando si parla di Italia dico sempre che è l’Olimpo del volley, ma anche della buona tavola!” LEGGI TUTTO

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    Un Diamantini maturo e grintoso parla di una Lube in forte crescita

    Dopo il ciclo di quattro partite in otto giorni chiuso con la vittoria sulla Sir Susa Vim Perugia in Regular Season e in vista di un calendario intenso tra SuperLega Credem Banca e Cev Champions League, il centrale Enrico Diamantini si allena con grande intensità insieme ai compagni della Cucine Lube Civitanova. Alle porte per i biancorossi ci sono tre gare molto delicate: la trasferta a Milano di domenica 12 novembre (ore 18), l’infrasettimanale di mercoledì 15 novembre con Catania all’Eurosuole Forum (ore 20.30) e il blitz a Modena di domenica 19 novembre (ore 16). Poi l’Esordio casalingo europeo.
    L’esperienza e la consapevolezza hanno arricchito il tuo bagaglio, ma un Diamantini così grintoso mette in luce un lato inedito.
    Diamantini: “Crescere quando si gioca in un Club importante e vincente come la Lube è consequenziale. Sento di essere maturato già nello scorso campionato, il mio cammino è servito anche a questo. Ciò di cui sono certo è l’elevata qualità di gioco corale raggiunta in fretta dal team e questo aiuta tutti noi. Se poi scendo in campo con un bonus di grinta non so dirlo, ma l’impegno è sempre massimo e riesco ad affrontare match molto impegnativi con una tranquillità interiore che è frutto di una maggiore sicurezza”.
    A distanza di alcuni turni come consideri lo stop iniziale con Monza?
    “All’esordio non abbiamo giocato bene, ci siamo trovati di fronte una Mint Vero Volley perfetta e si sa che la prima partita è sempre molto insidiosa. A freddo posso dire che nelle gare successive siamo riusciti a correggere la rotta, ma anche con Monza avevamo lottato punto a punto in 2 set pur non esprimendoci al meglio. Noi siamo cresciuti, gli uomini di Eccheli hanno fatto sudare anche Perugia nei singoli parziali, ma senza raccoglierne i frutti. Poi hanno espugnato Modena e Verona. Certi risultati li ottieni se hai un gioco molto competitivo. Da anni la società brianzola propone prove brillanti e non è più una sorpresa. Noi abbiamo cambiato passo in Supercoppa, possiamo crescere…e divertirci”.
    Come vivi il ringiovanimento del team? Dopo tanti successi la tua fame di vittorie è la stessa?
    “Nello spogliatoio biancorosso cambiano gli interpreti e le carte d’identità, ma sono sempre presenti il talento e la voglia di coronare gli obiettivi con il lavoro e la determinazione. Parliamo di un Club che ha vinto tutto e punta ogni anno ad andare fino in fondo in ogni torneo, anche dopo eventuali rivoluzioni nel roster. I nuovi atleti ci mettono poco a capire l’importanza della maglia e a sposare la nostra filosofia. Alla Lube si punta al massimo, non ci sono vie di mezzo. Qui nessuno sarà mai davvero sazio dopo una vittoria perché ogni traguardo raggiunto ci motiverà in vista del prossimo obiettivo, con lo spirito di confermarci e migliorarci”.
    Dopo la vittoria nella maratona con Perugia vorrete confermarvi e migliorarvi, ma domenica a Milano non sarà una passeggiata.
    “Noi andremo all’Allianz Cloud con l’obiettivo di vincere, ma nessuno di noi pensa di trovare una squadra in disarmo per le defezioni o perché ha perso dei match. Dobbiamo concentrarci sulla nostra metà del campo, cercando di riproporre il livello di gioco fatto vedere con Piacenza e Perugia. Nel campionato italiano sottovalutare una qualsiasi rivale equivarrebbe ad abbassare la guardia, l’esperienza insegna. In un torneo abbastanza livellato bisogna esprimersi sempre al massimo, è l’unico modo per limitare i passi falsi. L’Allianz vanta grandi nomi nel parco atleti, si lotterà su ogni pallone!”. LEGGI TUTTO

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    Merazzi: “Molto positivo il primo step di allenamenti per la Lube!”

    Si è chiusa oggi la prima settimana di allenamenti dopo la ripresa dell’attività in casa Cucine Lube Civitanova. Il preparatore biancorosso Max Merazzi ha iniziato la sua tredicesima stagione nello staff biancorosso trovando all’appello sei atleti della prima squadra (Francesco Bisotto, Enrico Diamantini, Matheus Motzo, Jacopo Larizza, Jakob Thelle e Ivan Zaytsev) e tre giovani dell’Academy Volley Lube (Gianluca Cremoni, Francesco Giacomini e Marco Stambuco). Fatta eccezione per Simone Anzani, che attende un intervento risolutivo per cercare di eliminare le problematiche cardiache, gli altri Nazionali si aggregheranno al gruppo in fase molto avanzata, alcuni a ridosso della SuperLega.
    Come hai trovato fisicamente gli atleti a disposizione?
    Max Merazzi: “Si chiude una settimana di lavoro molto positiva. Ho trovato i ragazzi in buono stato. In parte perché l’età media è piuttosto bassa, in parte perché ci sono alcuni esordienti nel nostro contesto che si sono presentati con tanta voglia di ben figurare fin da subito. Sono proprio soddisfatto di come sono arrivati i giocatori che si stanno allenando in questi giorni!”.
    Come sarà articolata la preparazione 2023/24?
    “Da un lato, avendo elementi giovani, possiamo sentirci liberi di caricare in maniera importante senza convivere con le problematiche tipiche che di solito si portano dietro i gruppi più maturi, ma è anche vero che si tratterà della preparazione più lunga di sempre. La prima partita ufficiale sarà giocata il 22 ottobre e siamo tornati in palestra ben due mesi prima. In vita mia non ho mai avuto a disposizione la bellezza di 9 settimane intere per preparare la squadra, di conseguenza si può distribuire il lavoro per avere una gradualità totale tentando di ridurre il più possibile gli stop legati ai fastidi fisici”.
    Il gruppo in questa fase vanta alcuni ragazzi dell’Academy.
    “Sono acerbi per il contesto della SuperLega, ma si tratta di ragazzini molto interessanti, altrimenti non farebbero parte del gruppo in fase di preparazione. Avere materiale umano di qualità nel settore giovanile biancorosso è un grande aiuto perché svolgere una seduta di lavoro in otto/nove atleti, piuttosto che in sei, è estremamente diverso e consente di svolgere esercizi più utili e complessi distribuendo i volumi di lavoro in maniera equilibrata. Chi si affaccia alla prima squadra dal vivaio ha la grande chance di mettersi in mostra partecipando con entusiasmo e grandi motivazioni. Loro possono crescere e migliorare, noi otteniamo un supporto tangibile nella progressione dell’attività”.
    Hai fatto parte di gruppi vincenti accumulando successi e tanta esperienza. Se potessi viaggiare nel tempo che consiglio ti daresti?
    “Sarebbe bello evitare gli errori di inesperienza, ma sbagliare fa parte del processo di apprendimento in tutti i campi della nostra vita. Stagione dopo stagione, l’esperienza si costruisce con il mix di scelte corrette, intermedie e qualche sbaglio. Poi si diventa più bravi. I colleghi più giovani fanno bene a studiare e a formarsi il più possibile, ma poi la differenza la fa il lavoro su campo, bisogna provare e sperimentare e vedere chi lavora bene sul campo. Sono stato fortunato a lavorare molto e con ottimi Club, ho anche impegnato molte estati con le squadre nazionali beneficiando di un processo formativo importante. Se stilo un bilancio sono sereno, i risultati sono importanti, ma ce ne sono alcuni che contano molto pur non portando titoli. Un esempio? L’approdo alla Finale Scudetto 2022/23”.
    Il mondo del volley è in ansia per Anzani. Come procederebbe per lui il rientro che tutti auspichiamo?
    “Simone è fondamentale per la Lube ed è un atleta che in questi anni ha lavorato con pochissime soste. Noi tutti speriamo che la situazione si risolva nel migliore dei modi. L’importante è che stia bene e torni, potrei non aggiungere altro. Se tutto filerà liscio, poi Simone dovrà riadattarsi ai ritmi di lavoro dopo aver interrotto la continuità che ha sempre avuto. Dal punto di vista fisico basterà progredire in maniera corretta, dal quello mentale il solo fatto di avere l’ok lo renderà così felice e motivato che sarà una passeggiata per un atleta come lui affrontare il percorso e rimettersi in forma. Sarà questione di tempo, ma Anzani ha la tempra per tornare quello di prima se non più forte!”. LEGGI TUTTO

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    Si avvicina il raduno in casa Lube, botta e risposta con Blengini

    A meno di una settimana dalla ripresa dell’attività in casa Cucine Lube Civitanova, il tecnico biancorosso Chicco Blengini affronta un primo botta e risposta in vista del raduno ufficiale programmato per lunedì 21 agosto all’Eurosuole Forum.
    Per gran parte della preparazione il team non sarà al completo, ma lo staff potrà contare sulla presenza dei giovani dell’Academy.
    Blengini: “Soprattutto nella preseason è un bel vantaggio avere nel gruppo ragazzi di prospettiva che, seppur giovani, sono in condizione avendo lavorato per buona parte dell’estate. Va detto che il livello della SuperLega, sia dal punto di vista della mentalità che per la tipologia di lavoro, non è semplice nemmeno per emergenti con qualità acclarate. Di conseguenza il vantaggio non è solo per la prima squadra, ma anche per gli stessi ragazzi di talento dell’Academy che possono iniziare ad alzare l’asticella e rendersi conto di quello che sarà l’obiettivo finale. Il passaggio verso la ‘pallavolo dei grandi’ non è solo tecnico e fisico, ma anche caratteriale e comportamentale. Quindi ottima chance per loro e risorse utili per noi che non avremo i nazionali disponibili”.
    In questo periodo dita incrociate per Simone Anzani. Cosa vi siete detti negli ultimi giorni?
    “A dir la verità io ho parlato molto con Simone fin dall’inizio del suo calvario, ovvero dal primo episodio di stop. Ho voluto subito fargli sentire la mia vicinanza e il mio sostegno. Naturalmente voglio rimanere sempre aggiornato sulle sue condizioni e ho un filo diretto con lo staff della nazionale. La situazione va affrontata con grande cautela, sono convinto che nella combine tra Club e staff federale si farà il massimo per il nostro atleta. Simone è determinatissimo, anche se poi il responso finale non dipenderà dalla forza di volontà. Credo sia giusto pensare alla vicenda focalizzandoci sul punto di vista personale e umano. La salute di Simone viene prima della squadra e della pallavolo giocata. Sono ottimista e abbiamo avuto nei giorni scorsi dei conforti clinici, ma aspettiamo l’ultimo test programmato a Roma nella speranza di rivederlo presto in campo con l’Italia e con la Lube”.
    Il calendario della preseason propone sfide con rivali di A2 e SuperLega.
    “Dobbiamo sapere ancora con certezza quanti saranno gli atleti assenti per gran parte della preparazione. Avendo un roster risicato a settembre e ottobre, la strada migliore è svolgere al termine della settimana di lavoro test mirati con altre squadre per allenarci in maniera efficace. Credo sia una bella opportunità per mettersi in mostra. Parlo dei nuovi arrivati, per iniziare a masticare l’ambiente Lube, e di chi sulla carta non sarà titolare. Per i ragazzi sarà importante sia capire presto quello che rappresenta la nostra maglia, sia crescere in fretta perché durante l’anno servirà la totalità dei giocatori nel gruppo. Ci sarà bisogno di loro e i ragazzi dovranno essere tutti inseriti per farsi trovare pronti”. LEGGI TUTTO