Di Redazione
Il Covid-19 è arrivato anche tra le fila dell’Igor Gorgonzola Novara che, oggi pomeriggio, ospiterà la compagine de Il Bisonte Firenze. Sulla panchina piemontese tornano Smarzek e Washington, risultate negative all’ultimo tampone, mentre un’altra atleta è ancora positiva.
Una situazione di continui rinvii ed incertezze, che non risparmia nessun campionato, né maschile né femminile. A rimanere fiduciosa sul proseguo del campionato è Cristina Chirichella, capitana dell’Igor Volley, come dichiara nell’intervista a La Stampa Novara.
Che ne pensa della “bolla” proposta dal presidente di Lega Mauro Fabris?
“Io sono per giocare in sicurezza, se questo significa poter giocare diverse partite ravvicinate contenendo il problema, allora sono favorevole”.
Come accoglierebbe un eventuale stop del campionato?
“Fermare il campionato non credo sia la soluzione migliore, penso ci siano tanti altri modi per proseguire in sicurezza. Il fatto di giocare ogni tre giorni non ci aiuta, certo. Secondo me però bloccare l’attività sarebbe una sconfitta per tutti, l’ennesima sconfitta della pallavolo”.
Anche a costo di assumersi rischi e pericoli?
“Non vedo alternative, siamo tutte professioniste e ci assumiamo dei rischi ma il discorso alla base di tutto è la sicurezza. Intendo dire che se si fanno i tamponi bisogna aspettare l’esito prima di giocare, se serve fare accertamenti le partite verranno rinviate. Certo, sarà difficile andare avanti, non lo nascondo. Ma viviamo di volley e fermare tutto significherebbe un pessimo segnale, come alzare bandiera bianca. Noi giocatrici vogliamo continuare”.
“Bisogna stare tranquilli, e fare una vita da atleti, casa-palestra, ma tanto già siamo in una zona rossa ed è quelloche avverrà” chiosa Chirichella. LEGGI TUTTO