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    F1, Binotto: “Meritavamo la vittoria, deluso per il risultato finale”

    SINGAPORE – Mastica amaro Mattia Binotto, non particolarmente contento del Gran Premio di Singapore, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il team principal della Ferrari ha parlato ai microfoni di Sky Sport della mancata penalità ai danni di Sergio Perez, che avrebbe cambiato significativamente la gara: “E’ stato chiamato a discutere di due infrazioni in quando ha commesso lo stesso errore in due occasioni, essendo troppo distante da Safety Car. Ci aspettiamo decisione immediata, che sarebbe dovuta arrivare già durante la gara. Ha influenzato il podio e la gestione gara, Charles ha usurato le sue gomme nel tentativo di superare Perez”. Sul motivo alla base di un comportamento tale: “Difficile da capire, credo vogliano capire il motivo che l’ha spinto a guidare modo diverso. Inoltre penso che abbiano perso tempo a misurare la distanza tra le due macchine. Evidentemente on volevano affrettare la decisione”.
    Il commento di Binotto
    Mattia ha poi commentato la gara di Leclerc: “In occasione della partenza ha avuto un bel tempo di reazione ed è stato bravo a seguire la procedura. Più avanti, quando è andato a premere sull’acceleratore, le ruote posteriori hanno pattinato. Riguarderemo bene la dinamica. Il pit stop dove è andato leggermente lungo non ha influenzato l’esito della gara. La macchina andava bene, peccato per la partenza. Inoltre siamo stati i primi ad avere il coraggio di mettere gomme asciutte. Bene anche Sainz”.
    Infine, Binotto ha fatto un bilancio del weekend: “Non sono arrabbiato, ma un po’ deluso. Abbiamo bisogno di una vittoria e questo weekend ce la meritavamo. Sono dispiaciuto per il risultato finale. Tuttavia abbiamo reagito bene alle difficoltà e ciò mi lascia ottimista per le ultime gare della stagione. Complessivamente è stato un weekend difficile, ma due macchine sul podio è un buon bottino”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Perez merita due penalità da 5 secondi”

    SINGAPORE – Mattia Binotto è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine del Gran Premio di Thailandia, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il team principal della Ferrari ha ovviamente commentato la mancata penalità ai danni di Sergio Perez, che avrebbe cambiato significativamente la gara: “E’ stato chiamato a discutere di due infrazioni in quando ha commesso lo stesso errore in due occasioni, essendo troppo distante da Safety Car. Ci aspettiamo una decisione immediata, che sarebbe dovuta arrivare già durante la gara. Ha influenzato il podio e la gestione gara, Charles ha usurato le sue gomme nel tentativo di superare Perez”. Sul motivo alla base di un comportamento tale: “Difficile da capire, credo vogliano capire il motivo che l’ha spinto a guidare modo diverso. Inoltre penso che abbiano perso tempo a misurare la distanza tra le due macchine. Evidentemente on volevano affrettare la decisione”.
    Le parole di Mattia
    Binotto ha poi commentato fatto un bilancio del weekend: “Non sono arrabbiato, ma un po’ deluso. Abbiamo bisogno di una vittoria e questo weekend ce la meritavamo. Sono dispiaciuto per il risultato finale. Tuttavia abbiamo reagito bene alle difficoltà e ciò mi lascia ottimista per le ultime gare della stagione. Complessivamente è stato un weekend difficile, ma due macchine sul podio è un buon bottino”.
    Infine, sulla gara di Leclerc: “In occasione della partenza ha avuto un bel tempo di reazione ed è stato bravo a seguire la procedura. Più avanti, quando è andato a premere sull’acceleratore, le ruote posteriori hanno pattinato. Riguarderemo bene la dinamica. Il pit stop dove è andato leggermente lungo non ha influenzato l’esito della gara. La macchina andava bene, peccato per la partenza. Inoltre siamo stati i primi ad avere il coraggio di mettere gomme asciutte. Bene anche Sainz”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto sul budget cap: “C'è in ballo la credibilità della Formula 1”

    SINGAPORE – Mattia Binotto ha parlato della questione budget cap, all’ordine del giorno nel paddock di Formula 1. Alcuni team, tra cui la Red Bull, sono infatti accusati di averlo sforato e si valutano dunque sanzioni da applicare. Innocenti fino a prova contraria, la FIA vuole vederci chiaro e sta cercando di far luce su questo delicato tema. Il verdetto dovrebbe arrivare nella giornata di mercoledì 5 ottobre, ma le altre scuderie fremono e intanto si lasciano andare ad alcuni commenti sulla questione. Alla vigilia del Gp di Singapore, tra gli altri, ha detto la sua il team principal della Ferrari.
    Il commento di Binotto
    “Attenderemo mercoledì, al momento non sono altro che speculazioni. Il regolamento prevede che l’obiettivo del budget cap sia quello di rendere la Formula 1 più corretta. Noi ci siamo sforzati in maniera incredibile per non superare il tetto, rinunciando a determinati sviluppi ed organizzazione. E’ un peccato che si parli solo ora del 2021 visto che nel frattempo ci sono stati due Mondiali. Se anche fossero solo 4 milioni non sarebbe poco. Si tratta di 70 persone in ufficio, può voler dire mezzo secondo di vantaggio. La FIA deve far rispettare le regole, c’è in ballo la credibilità di questo sport” ha dichiarato Binotto ai microfoni di Sky Sport F1. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Budget Cap? Da noi uno sforzo incredibile, le regole vanno rispettate”

    SINGAPORE – Proseguono le polemiche in merito alla questione budget cap in Formula 1. Alcuni team, tra cui la Red Bull, sono infatti accusati di averlo sforato e si valutano dunque sanzioni da applicare. Innocenti fino a prova contraria, la FIA vuole vederci chiaro e sta cercando di far luce su questo delicato tema. Il verdetto dovrebbe arrivare nella giornata di mercoledì 5 ottobre, ma le altre scuderie fremono e intanto si lasciano andare ad alcuni commenti sulla questione. Tra coloro che hanno parlato c’è anche Mattia Binotto, intervenuto alla vigilia del Gp di Singapore.
    Le parole di Binotto
    “Al momento si tratta di speculazioni, perciò attenderemo mercoledì. Come prevede il regolamento, alla base del budget cap c’è l’obiettivo di rendere la Formula 1 più corretto. Noi ci siamo sforzati in maniera incredibile per non superare il tetto, rinunciando a determinati sviluppi ed organizzazione. E’ un peccato che si parli solo ora del 2021 visto che nel frattempo ci sono stati due Mondiali – ha spiegato il team principal della Ferrari ai microfoni di Sky Sport F1 – Se anche fossero solo 4 milioni non sarebbe poco. Si tratta di 70 ingegneri in ufficio che lavorano sulla monoposto, può voler dire mezzo secondo di vantaggio. La FIA deve far rispettare le regole, c’è in ballo la credibilità di questo sport”. LEGGI TUTTO

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    Guerra del budget, per la Ferrari 4 milioni sono decisivi

    TORINO – La guerra del budget subisce apparentemente un momento di pausa. La Red Bull minaccia addirittura azioni legali per preservare il proprio buon nome e spiega – ufficiosamente – che stilare i conti finali della stagione (parliamo comunque del 2021) non è facile per un’azienda che ha diverse divisioni. Ma siamo alla tregua apparente, in attesa che mercoledì la Fia pubblichi il report completo e dica chi ha sforato il tetto di spesa e chi no.
    IL PUNTO – La Ferrari, comunque, ci tiene a tenere il punto. Anche se Mattia Binotto (il team principal) premette che si è ancora nel settore delle speculazioni, delle voci e che formalmente parlando non ci sono né infrazioni né squadre che hanno sforato. «Tuttavia – dice – sento che un’eventuale sforamento di 4 milioni viene considerata un’infrazione minore. Ma per noi quella cifra vale gli sviluppi di un’intera stagione oppure 70 persone dentro un ufficio tecnico che pensano e producono soluzioni che possono valere sino a mezzo secondo in termini di prestazioni». Tutto, dunque, meno che un dettaglio trascurabile. Se ne riparlerà da mercoledì in avanti. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Schumacher? Ci parleremo. Shwartzman merita un sedile”

    ROMA – LaFormula 1sta per consegnare alla storia la stagione targata 2022 e in Ferrari c’è fermento per il 2023. Al di là delle questioni relative ad affidabilità e strategie, c’è un capitolo aperto anche per quanto riguarda le risorse dell’Academy. I rumor su un possibile addio di Mick Schumacher all’Academy Ferrari si sono fatti insistenti ultimamente e Mattia Binotto, ai microfoni ufficiali del Circus afferma: “Per lui in questa stagione è importante migliorare. Tra non molto ci siederemo al tavolo con lui, faremo un bilancio della stagione insieme ad Haas e decideremo il meglio per il suo futuro”. Colloqui in programma dunque per un il figlio della leggenda Ferrari, che ha dato segnali incoraggianti nel corso del 2022, accumulando sinora 12 punti in classifica piloti.
    Shwartzman in F1?
    Oltre a Schumacher Jr. in Academy c’è anche Robert Shwartzman, pilota russo con passaporto israeliano, che a Maranello si occupa del simulatore e di altre mansioni al servizio del team. Queste le parole del team principal Ferrari sul 23enne: “È stato grandi in F3 e in F2, ma è molto, molto forte sulle vetture di F1, quindi è un peccato per lui non avere un posto in questo momento. Ha lavorato molto al simulatore, aiutando il nostro team a sviluppare la vettura attuale. Oggi è inoltre molto più maturo, rispetto a un anno fa. Meriterebbe un posto in F1 e si spera che in futuro ciò possa accadere”. “È un pilastro del nostro team – aggiugne poi Binotto parlando della struttura dell’Academy. Ci stiamo investendo molto e continueremo a farlo. Il motivo è che crediamo sia importante sviluppare i migliori talenti per la Rossa”, conclude LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Presto parleremo con Mick Schumacher del suo futuro”

    ROMA – LaFerrarinon pensa solo a chiudere al meglio una Formula 1che a inizio stagione prometteva traguardi più ambiziosi. La scuderia di Maranello è infatti già al lavoro per pianificare il 2023, con una riflessione aperta sui propri giovani piloti. I rumor su un possibile addio di Mick Schumacher all’Academy Ferrari si sono fatti insistenti e Mattia Binotto, ai microfoni ufficiali del Circus afferma: “Per lui in questa stagione è importante migliorare. Tra non molto ci siederemo al tavolo con lui, faremo un bilancio della stagione insieme ad Haas e decideremo il meglio per il suo futuro”. Colloqui in programma dunque per un il figlio della leggenda Ferrari, che ha dato segnali incoraggianti nel corso del 2022, accumulando sinora 12 punti in classifica piloti.
    La questione Shwartzman
    Oltre a Schumacher Jr. in Academy c’è anche Robert Shwartzman, pilota russo con passaporto israeliano, che a Maranello si occupa del simulatore e di altre mansioni al servizio del team. Queste le parole del team principal Ferrari sul 23enne: “È stato grandi in F3 e in F2, ma è molto, molto forte sulle vetture di F1, quindi è un peccato per lui non avere un posto in questo momento. Ha lavorato molto al simulatore, aiutando il nostro team a sviluppare la vettura attuale. Oggi è inoltre molto più maturo, rispetto a un anno fa. Meriterebbe un posto in F1 e si spera che in futuro ciò possa accadere”. Infine Binotto conclude con il suo pensiero sull’Academy stessa: “È un pilastro del nostro team. Ci stiamo investendo molto e continueremo a farlo. Il motivo è che crediamo sia importante sviluppare i migliori talenti per la Rossa”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “La FIA consenta l'utilizzo di più motori”

    ROMA – La Formula 1 presenta quest’anno il calendario più lungo di sempre: ventidue tappe. Le scuderie però stanno andando in affanno sulla questione dei limiti alle componenti delle power unit. Al Gran Premio d’Italia, vista anche la facilità nei sorpassi, i team principal hanno optato per una larga rotazione del parco motori. Questo ha però determinato un caos nella compilazione della griglia di partenza a causa delle tante penalità assegnate dalla FIA. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ritiene che sia giunto il momento di cambiare. Queste le sue parole, raccolte da “Motorsport”: “È un qualcosa che dobbiamo affrontare per il futuro: penso che ci sia da discutere non solo il modo in cui si definisce la griglia in base alle penalità, ma sia necessario anche rivedere la portata dei provvedimenti. I fatti dicono che tre power unit sono troppo poche”.
    Le parole di Binotto
    Per dare sostegno alla sua tesi, Binotto porta il punto di vista degli appassionati: “Per un tifoso non è bello vedere una monoposto in pole position che non può scattare davanti a tutti perché ha subito delle penalità in griglia. Per i prossimi anni bisogna valutare un aumento del numero delle power unit a disposizione”. Anche gli addetti ai lavori più preparati hanno infatti avuto difficoltà a delineare la griglia di partenza a Monza e per fare questo si è dovuta attendere la comunicazione ufficiale da parte della Federazione: “Il motivo per cui ci è voluto così tanto tempo per pubblicare la griglia del Gp d’Italia è che ci sono state sicuramente interpretazioni diverse delle norme perché il regolamento non è abbastanza chiaro”, ha poi aggiunto Binotto. LEGGI TUTTO