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    Assistant coach: Belluno punta sull’esordiente Andrea Masotti

    A Cento, in provincia di Ferrara, il primo maggio del 2000 nasce un ragazzo con il cuore già sintonizzato sul ritmo dei bagher e delle schiacciate. Si chiama Andrea Masotti. E ora che di anni ne ha venticinque, si affaccia a una nuova fase della sua vita pallavolistica. Lo fa con la stessa attitudine con cui affrontava ogni singolo scambio sotto rete: testa alta, spirito umile e desiderio di crescere. Masotti è il nuovo “assistant coach” del Belluno Volley: lavorerà fianco a fianco con Marco Marzola, la guida tecnica, e Andrea Vanini, il secondo allenatore. Un terzetto che promette idee, competenze e coesione.
    VIAGGIO – La transizione da giocatore ad allenatore è freschissima: «Fino a pochi giorni fa ero in campo, nel ruolo di schiacciatore» racconta. Ma quando il richiamo della panchina si fa sentire, bisogna saperlo ascoltare. Allargando i confini, il viaggio nel magico mondo della pallavolo scatta nei palazzetti di Ferrara, poi decolla verso Modena, dove vive cinque stagioni formative: dall’Under 15 fino alla Serie B. Quindi, il ritorno a Ferrara e il battesimo tra i grandi: due annate in Serie A3 con Portomaggiore, dove sfida pure i rinoceronti bellunesi. È la stagione 2021-2022: Masotti va a referto sia all’andata, sia al ritorno. E contribuisce ai due successi dell’allora Sa.Ma. con 5 punti e due servizi vincenti all’ombra delle Dolomiti; 8 punti e un muro nel confronto in Emilia.
    STOP AND GO – Poi arriva il tempo della resilienza: un’operazione all’anca, uno stop, ma anche la voglia di ricominciare. Lo fa da protagonista in Serie B: a Campobasso vince la Coppa Italia e conquista la promozione in A3, mentre a Palermo, nell’ultima annata sotto rete, aggiunge esperienza e maturità: «Conosco Marzola dai tempi di Portomaggiore – sottolinea Andrea – è stato il mio coach e nutro grande stima nei suoi confronti. Credo possa trasmettere una metodologia di lavoro chiara ed efficace. Per un allenatore all’inizio del proprio cammino, questo vale più di qualsiasi manuale».
    SUPPORTO – E proprio da Marzola, Masotti intende assorbire tutto. Ma senza essere spettatore passivo: «Voglio essere di supporto a Marco, ad Andrea Vanini e alla squadra in ogni singolo dettaglio. Dall’allenamento in campo al lavoro dietro le quinte. Ci sarò 24 ore su 24, per dare un contributo in qualsiasi fase e costruire uno staff affiatato, in cui ognuno sia parte di un ingranaggio preciso».
    ENTUSIASTA – Il capitolo bellunese è ormai in procinto di essere aperto: «Questa è una società di cui si parla molto bene – conclude – seria, ambiziosa, organizzata. Non vedo l’ora di cominciare: sono entusiasta e ansioso di imbarcarmi nella nuova avventura». LEGGI TUTTO

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    Staff tecnico, confermato Andrea Vanini: sarà il vice allenatore

    Il Belluno Volley conferma nel proprio staff Andrea Vanini: sarà il secondo allenatore, al fianco della guida tecnica Marco Marzola. Il legame tra i due è rodato da tempo: basti pensare che hanno condiviso esperienze importanti alla Sa.Ma Portomaggiore, a Bologna, sponda Geetit, e a Motta di Livenza. E questo affiatamento rappresenta una delle basi su cui costruire la nuova stagione in Serie A3 Credem Banca.
    IN CORSA – Classe 1979, nativo di Portomaggiore (Ferrara), Vanini non è solo un tecnico preparato e meticoloso, ma anche un professionista dalla formazione multidisciplinare: nel suo curriculum, infatti, spicca la qualifica di biologo nutrizionista, con una specializzazione in nutrizione clinica e sportiva. Ed è ormai prossima la laurea in Psicologia: «La scorsa annata si è rivelata positiva – commenta il diretto interessato – nonostante sia mancato il risultato finale. Ma il viaggio è stato molto bello, soprattutto se si considera che sono arrivato in corsa. Al Belluno Volley ho trovato una società solida, disponibile e organizzata. E quando si lavora in un ambiente simile, tutto diventa più semplice e stimolante».
    PALLEGGIATORE – Guardando al futuro, Vanini non ha dubbi: «La prospettiva è quella di lottare ancora per il vertice in ogni competizione. In più, sarà un piacere continuare a collaborare con Marco Marzola, con cui esiste da sempre una profonda sintonia. Per quanto riguarda il mio ruolo, mi concentrerò in particolare sullo studio del palleggiatore avversario, ma sarò pronto ad adattare il lavoro alle richieste della guida tecnica». Idee chiare anche rispetto agli obiettivi: «Sono gli stessi della squadra. Vogliamo migliorare i risultati della stagione appena conclusa e spingerci ancora più in alto, con entusiasmo, spirito di sacrificio e coesione».
    PROGETTUALITÀ – Nel segno della progettualità e della continuità, il Belluno Volley si affida quindi a un tecnico capace di coniugare competenze, esperienza e preparazione: una risorsa preziosa per il club e l’intero ambiente biancoblù. LEGGI TUTTO

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    Gonzalo Martinez chiude il suo capitolo in biancoblù

    Dopo sei stagioni intense e ricche di emozioni, le strade del Belluno Volley e di Gonzalo Martinez si dividono. Ma la separazione non cancella quanto costruito insieme: dentro e fuori dal campo.
    Classe 2002, originario di El Trébol, in Argentina, Martinez era approdato fra le Dolomiti nel 2019. Allora era poco più che un ragazzino. E la società militava in serie B. Col tempo, però, è diventato molto di più: un punto riferimento, un simbolo di energia, carica e grinta.
    In maglia biancoblù ha interpretato al meglio il ruolo di libero – e, per un breve tratto, anche quello di banda – mettendosi al servizio della squadra con spirito di sacrificio. Sempre pronto a lottare su ogni pallone, a dare l’anima, a “incendiare” i tifosi grazie ai suoi tuffi, ai suoi salvataggi, alle sue giocate, lungo le 112 presenze ufficiali in Serie A3: tutte con il Belluno Volley.
    Martinez lascia il club, ma non il cuore dei tifosi, che ne hanno apprezzato l’attaccamento ai colori e lo stile inconfondibile con cui ha calcato il taraflex. La stessa società lo saluta con affetto e riconoscenza: «Grazie Gonzalo, per tutto quello che hai dato. E in bocca al lupo per il futuro: pallavolistico, umano e professionale». LEGGI TUTTO

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    Belluno, Riccardo Cengia confermato al centro: “Voglio crescere ancora”

    Nel mondo dello sport – e la pallavolo non fa eccezione – esistono giocatori in grado di fare la differenza anche quando non segnano decine di punti. Riccardo Cengia, centrale classe 2001 originario di Thiene, è uno di questi. E continuerà a vestire la maglia del Belluno Volley anche nel prossimo campionato di Serie A3 Credem Banca.

    Una conferma importante. E indicativa rispetto alle qualità dell’atleta, del suo atteggiamento e della fiducia reciproca costruita con l’ambiente dei rinoceronti: “A farmi propendere per proseguire l’avventura a Belluno – afferma Cengia – è stato il rapporto che ho intrecciato con una società super organizzata e disponibile in qualsiasi situazione, con lo staff, con i tifosi, accoglienti e calorosi, e con la città, dove si vive veramente bene”.

    Il quasi ventiquattrenne con un passato nella Just British Bari (compirà gli anni il prossimo 10 luglio) ha risposto “presente” ogni volta in cui è stato chiamato in causa. E ha saputo farsi apprezzare in termini di professionalità, spirito di gruppo e dedizione. Qualità che sono emerse con forza pure in una delle partite clou dell’annata: “Dopo una stagione in cui lo spazio è stato relativo, il momento più significativo è coinciso con gara 4 di finale playoff, al cospetto della Romeo Sorrento. Una sfida, vinta in rimonta, in cui sono riuscito a offrire il mio contributo alla squadra”.

    Per il centrale, la stagione 2024-2025 ha avuto il sapore delle “prime volte”: la Final Four di Coppa Italia, l’emozione dei playoff, un viaggio sportivo e umano vissuto sempre con il sorriso e l’atteggiamento giusto: “Nonostante l’epilogo un po’ amaro, è stato un cammino ricco di emozioni”. Ora la mente è già alla nuova tappa dolomitica: con una promessa silenziosa, ma concreta: “In vista del prossimo campionato – chiude il centrale – voglio crescere ancora dal punto di vista tecnico e aiutare il collettivo a raggiungere gli obiettivi”. 

    Insomma, Cengia è pronto a ripartire con i colori biancoblù cuciti addosso. E insieme ad altri due pari ruolo: Matteo Mozzato ed Enrico Basso, confermati nei giorni scorsi. Confermati, sì. Al pari degli schiacciatori Alexander Berger e Gianluca Loglisci, a cui si aggiunge l’ingaggio di Sebastiano Marsili, in cabina di regia. Il mosaico del nuovo Belluno Volley inizia a prendere forma. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Altro rinnovo al centro: Riccardo Cengia ancora rinoceronte

    Nel mondo dello sport – e la pallavolo non fa eccezione – esistono giocatori in grado di fare la differenza anche quando non segnano decine di punti. Riccardo Cengia, centrale classe 2001 originario di Thiene, è uno di questi. E continuerà a vestire la maglia del Belluno Volley anche nel prossimo campionato di Serie A3 Credem Banca.
    FIDUCIA RECIPROCA – Una conferma importante. E indicativa rispetto alle qualità dell’atleta, del suo atteggiamento e della fiducia reciproca costruita con l’ambiente dei rinoceronti: «A farmi propendere per proseguire l’avventura a Belluno – afferma Cengia – è stato il rapporto che ho intrecciato con una società super organizzata e disponibile in qualsiasi situazione, con lo staff, con i tifosi, accoglienti e calorosi, e con la città, dove si vive veramente bene». 
    QUALITÀ – Il quasi ventiquattrenne con un passato nella Just British Bari (compirà gli anni il prossimo 10 luglio) ha risposto “presente” ogni volta in cui è stato chiamato in causa. E ha saputo farsi apprezzare in termini di professionalità, spirito di gruppo e dedizione. Qualità che sono emerse con forza pure in una delle partite clou dell’annata: «Dopo una stagione in cui lo spazio è stato relativo, il momento più significativo è coinciso con gara 4 di finale playoff, al cospetto della Romeo Sorrento. Una sfida, vinta in rimonta, in cui sono riuscito a offrire il mio contributo alla squadra».
    PRIME VOLTE – Per il centrale, la stagione 2024-2025 ha avuto il sapore delle “prime volte”: la Final Four di Coppa Italia, l’emozione dei playoff, un viaggio sportivo e umano vissuto sempre con il sorriso e l’atteggiamento giusto: «Nonostante l’epilogo un po’ amaro, è stato un cammino ricco di emozioni». Ora la mente è già alla nuova tappa dolomitica: con una promessa silenziosa, ma concreta: «In vista del prossimo campionato – chiude il centrale – voglio crescere ancora dal punto di vista tecnico e aiutare il collettivo a raggiungere gli obiettivi».
    MOSAICO – Insomma, Cengia è pronto a ripartire con i colori biancoblù cuciti addosso. E insieme ad altri due pari ruolo: Matteo Mozzato ed Enrico Basso, confermati nei giorni scorsi. Confermati, sì. Al pari degli schiacciatori Alexander Berger e Gianluca Loglisci, a cui si aggiunge l’ingaggio di Sebastiano Marsili, in cabina di regia. Il mosaico del nuovo Belluno Volley inizia a prendere forma.  LEGGI TUTTO

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    Alexander Berger resta a Belluno: “Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato”

    È il quinto set di gara 1, a Sorrento: la finale playoff. Alexander Berger è appena atterrato dopo l’ennesimo attacco vincente. Lo sguardo è freddo, ma lucido. Ventisei punti a referto, tre ace, due muri e una sensazione che aleggia nell’aria: “Questo qui è di un’altra categoria”. E forse sì, lo è davvero. Non solo per il palmares — c’è uno scudetto con Perugia che pesa, eccome se pesa — ma per quel modo elegante, sobrio e concreto di vivere la pallavolo. E la vita.

    Ora arriva la conferma ufficiale: Berger resterà a Belluno anche nella prossima stagione di Serie A3 Credem Banca. Un colpo di classe. Un manifesto programmatico: sotto le volte della VHV Arena, si vuole puntare in alto. Austriaco, classe 1988, è arrivato in provincia lo scorso 10 marzo: “Mi sono sentito subito a casa. Il club è molto rigoroso e ha obiettivi di rilievo. Inoltre, Belluno è vicina all’Austria e questo mi permetterà di vedere più spesso la mia famiglia”. In particolare, i due figli e la moglie-atleta, con un passato da professionista: Mirna Jukic. Nuotatrice che, alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri rana. 

    Alex ha trovato l’ambiente che cercava: serio, competitivo, affamato. “Oltre al contesto professionale, mi ha felicemente sorpreso il buon livello di pallavolo”. Peccato per l’epilogo e per la promozione sfumata nella quinta e decisiva sfida di finale contro la Romeo Sorrento: “A mente fredda, posso dire che abbiamo giocato bene, anche se non è bastato. Ma dalle sconfitte si impara tanto”. 

    Vale la pena rimettersi in marcia, quindi: verso un nuovo traguardo da raggiungere. E una nuova vetta da conquistare: “Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato e, di conseguenza, salire di categoria – conclude Berger -. Ebbene, è anche il mio obiettivo”. Lo schiacciatore di Aichkirchen, con quel suo braccio d’oro e la compostezza di chi ha già vissuto palcoscenici d’élite, non è solo un tassello tecnico. È una guida. E lo sarà ancora. In un posto vicino a casa, dove la maglia è biancoblù e il cielo si colora con le sfumature delle Dolomiti. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Alexander Berger prolunga la sua avventura bellunese

    È il quinto set di gara 1, a Sorrento: la finale playoff. Alexander Berger è appena atterrato dopo l’ennesimo attacco vincente. Lo sguardo è freddo, ma lucido. Ventisei punti a referto, tre ace, due muri e una sensazione che aleggia nell’aria: «Questo qui è di un’altra categoria». E forse sì, lo è davvero. Non solo per il palmares — c’è uno scudetto con Perugia che pesa, eccome se pesa — ma per quel modo elegante, sobrio e concreto di vivere la pallavolo. E la vita.
    FAMIGLIA – Ora arriva la conferma ufficiale: Berger resterà a Belluno anche nella prossima stagione di Serie A3 Credem Banca. Un colpo di classe. Un manifesto programmatico: sotto le volte della VHV Arena, si vuole puntare in alto. Austriaco, classe 1988, è arrivato in provincia lo scorso 10 marzo: «Mi sono sentito subito a casa. Il club è molto rigoroso e ha obiettivi di rilievo. Inoltre, Belluno è vicina all’Austria e questo mi permetterà di vedere più spesso la mia famiglia». In particolare, i due figli e la moglie-atleta, con un passato da professionista: Mirna Jukic. Nuotatrice che, alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri rana. 
    CONTESTO PROFESSIONALE – Alex ha trovato l’ambiente che cercava: serio, competitivo, affamato. «Oltre al contesto professionale, mi ha felicemente sorpreso il buon livello di pallavolo». Peccato per l’epilogo e per la promozione sfumata nella quinta e decisiva sfida di finale contro la Romeo Sorrento: «A mente fredda, posso dire che abbiamo giocato bene, anche se non è bastato. Ma dalle sconfitte si impara tanto». 
    AMBIZIONE – Vale la pena rimettersi in marcia, quindi: verso un nuovo traguardo da raggiungere. E una nuova vetta da conquistare: «Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato e, di conseguenza, salire di categoria – conclude Berger -. Ebbene, è anche il mio obiettivo». Lo schiacciatore di Aichkirchen, con quel suo braccio d’oro e la compostezza di chi ha già vissuto palcoscenici d’élite, non è solo un tassello tecnico. È una guida. E lo sarà ancora. In un posto vicino a casa, dove la maglia è biancoblù e il cielo si colora con le sfumature delle Dolomiti.  LEGGI TUTTO

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    Basso rinnova: «Qui l’ambiente ideale per esprimermi al meglio»

    Non cambia città, non cambia maglia e neppure obiettivi. Enrico Basso ha scelto la via della continuità: sarà ancora un pilastro del Belluno Volley, al centro della rete, nel cuore del gioco. Originario di Padova, compirà 25 anni il prossimo 1. agosto e si prepara ad affrontare una nuova stagione in biancoblù, forte dell’esperienza maturata nel campionato appena concluso. 
    CONTESTO ORGANIZZATIVO – Un’annata in cui ha saputo ritagliarsi uno spazio di rilievo: 17 le presenze, 67 i punti messi a segno, con 9 ace, 20 muri vincenti. E diverse prestazioni da incorniciare. Una, in particolare, lo scorso 2 febbraio ad Ancona: 14 punti totali, 2 servizi vincenti, 4 muri e un’efficacia offensiva dell’80 per cento (8 attacchi vincenti su 10). Una prova che ha lasciato il segno. Così come il contesto organizzativo che Basso ha trovato all’ombra delle Dolomiti: «La società si impegna a garantire ai suoi atleti le strutture e le attrezzature necessarie per svolgere questo sport nelle migliori condizioni possibili – afferma il centrale –. E questo aspetto mi ha spinto a rimanere. Mi piace lavorare in un ambiente ben organizzato».
    LEGAME – L’atmosfera professionale, unita al senso di appartenenza al gruppo, ha rafforzato il legame tra l’atleta e il club. Nonostante la stagione 2024-2025 si sia chiusa con un pizzico di rammarico: «È stata un’annata tutto sommato positiva, anche se per un soffio non siamo riusciti a portare a casa almeno un titolo. Personalmente non ho particolari rimpianti e, credo, nemmeno i ragazzi: abbiamo sempre dato il massimo, in ogni weekend». 
    REALISMO E AMBIZIONE – E ora? Quale sarà il traguardo per il nuovo campionato? L’ex centrale di Pineto, club con cui ha vinto campionato e Supercoppa di Serie A3 nel 2023, si concede un sorriso: «Nonostante assuma i contorni di una frase retorica, l’obiettivo principale è quello di giocare una buona pallavolo. Certo, mi piacerebbe portare a casa almeno tre medaglie, ma come sempre sarà il campo a decidere». Tra realismo e ambizione, maturità e desiderio di navigare ad alti livelli, Basso è pronto a ripartire da Belluno. Dove ha già impresso un’impronta profonda.  LEGGI TUTTO