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    Le Olimpiadi di De Cecco: «Un premio dopo tanti sacrifici»

    Il Belluno Volley avrà l’onore di essere rappresentato alle Olimpiadi di Parigi. E il merito è di Matteo De Cecco, un tecnico che naviga ormai da tempo a livello internazionale: “batte bandiera” slovena, è un componente fondamentale dello staff legato a una Nazionale reduce dal bronzo europeo e dal quarto posto nell’ultima edizione della Nations League. Ed è pronto a vivere un momento da brividi. Anzi, un sogno: «È la mia prima volta, manca poco. Mercoledì 24 entreremo nel villaggio olimpico e solo allora realizzerò quanto abbiamo fatto e ciò che ci aspetta».
    VAGABONDI – L’esordio ufficiale, nella competizione a cinque cerchi, è in programma domenica 28 (ore 21), quando la Slovenia affronterà il Canada. Poi toccherà alla Serbia e ai padroni di casa, oltre che campioni olimpici in carica, della Francia: «La nostra squadra ha impiegato un decennio per qualificarsi, le motivazioni non mancano. Per molti è l’unica e forse ultima occasione: non avendo un domani, giocheremo alla morte». De Cecco opera a stretto contatto con il commissario tecnico Gheorghe Crețu: «Lavoriamo insieme da tre anni. In più, quando allenavamo entrambi in Russia, siamo stati avversari. E abbiamo un passato da giocatori che ci ha portato a “vagabondare” per amore del volley».
    AMBIZIONI – L’emozione è palpabile. E anche se il coach dei rinoceronti è focalizzato sull’attualità più stretta, guardarsi indietro, una volta percepito il calore della fiamma di Olimpia, è quasi inevitabile: «L’esperienza olimpica è il premio dopo tanti sacrifici, miei e della mia famiglia». L’attesa sta per finire: «Non nascondiamo le nostre ambizioni. Fin dalla prima gara giocheremo con un solo obiettivo in testa. Il calendario? Sarà impegnativo in particolare per la nostra dirigenza, che dovrà organizzare le trasferte iniziali nel migliore dei modi».
    CONOSCENZE E CONSIGLI – De Cecco non perde di vista le Dolomiti neppure all’ombra della Tour Eiffel: «A Belluno porterò tutto ciò che ho condiviso con i migliori allenatori al mondo. Un bagaglio di conoscenze e consigli che non ha prezzo». Ma ora è tempo di Olimpiadi: da vivere a bordo campo, come protagonista. E magari, se gli impegni lo consentiranno, sugli spalti dell’impianto di Saint-Denis: «Vorrei essere allo stadio per la finale della staffetta 4×100, a tifare Italia». LEGGI TUTTO

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    Svelato il calendario: si parte subito col derby veneto

    A chiusura della tre giorni di Volley Mercato, a Bologna, i vertici della Lega Pallavolo Serie A hanno svelato i calendari. E per il Belluno Volley sarà subito un inizio di fuoco. Perché la giornata che darà il via al campionato di Serie A3 Credem Banca, girone bianco, coincide con il derby veneto contro il Personal Time San Donà di Piave. La data da segnare in rosso? È quella del 20 ottobre. Il match d’andata si giocherà alla Spes Arena, mentre il ritorno, a campi invertiti, andrà in scena a ridosso del Natale: il 22 dicembre.
    IN VOLO – E la prima trasferta? Porterà i biancoblù a imbarcarsi sul volo verso la Sardegna. E, in particolare, verso Cagliari, dove il 27 ottobre i ragazzi di coach De Cecco affronteranno il Cus. Il mese di novembre, invece, decolla dalla Spes Arena e dal confronto con i Diavoli Rosa Brugherio (domenica 3): quindi, la trasferta piemontese con la Negrini Cte Acqui Terme (10), il faccia a faccia con la neopromossa Ancona (17) e un nuovo volo verso la Sardegna per sfidare la Sarroch Polisportiva (24). Il girone d’andata si completerà quindi in dicembre con gli appuntamenti casalinghi contro la ErmGroup Altotevere San Giustino (domenica 1) e il Monge Gerbaudo Savigliano (15). E con la trasferta a Mantova, fissata nel giorno dell’Immacolata.
    PAUSA NATALIZIA – In questa stagione non è previsto il classico turno di San Stefano e le luci dei palasport rimarranno spente pure a ridosso di San Silvestro: durante le festività natalizie, il campionato osserverà una pausa per poi riprendere il 12 gennaio con la seconda giornata di ritorno. E, nel caso del Belluno Volley, è previsto il match interno contro il Cus Cagliari. Il sipario sulla stagione regolare calerà definitivamente il 9 marzo, quando i biancoblù saranno di scena a Savigliano.
    IL COMMENTO – «Il campionato parte col botto – afferma, in sede di commento, il direttore sportivo Alessandro Carniel -. L’avvio, in particolare, sarà tosto, se è vero che San Donà è reduce dalla finale playoff. Ci attende subito un bel test. Così come quello di Cagliari: le sfide in Sardegna non sono mai banali. Anzi, sono ostiche. Poi, Brugherio e Acqui Terme: la sensazione è che le prime quattro partite ci faranno già capire chi siamo». Carniel individua la principale competitor: «Acqui Terme, ma hanno allestito delle buonissime squadre anche Mantova e San Giustino, mentre Sarroch intriga con Dimitrov come nuovo opposto e diversi ragazzi interessanti in posto 4». Tre mesi al semaforo verde. E a un derby destinato subito a infiammare la stagione. LEGGI TUTTO

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    Il cambio veste di Tommaso Pavan a Belluno, da giocatore ad aiuto preparatore atletico

    Sarà il braccio destro di Alessio Carraro. E il braccio operativo per quanto riguarda la preparazione atletica: appese definitivamente le ginocchiere al chiodo, Tommaso Pavan è pronto a vivere una nuova avventura all’interno dello staff del Belluno Volley. Sì, perché il regista al palleggio, che la scorsa primavera è stato fra i protagonisti del salto dalla Prima divisione alla serie D, diventa in via ufficiale l’aiuto preparatore atletico. E sarà a tutti gli effetti un uomo di campo, nel senso che seguirà i rinoceronti di A3 durante la settimana e nei riscaldamenti pre-partita. 

    “Per me è una grande opportunità – afferma il diretto interessato – perché lavorerò a contatto con profili di altissimo livello. In più, la squadra è composta da 14 titolari. Inutile nasconderlo, le aspettative sono elevate. E noi dello staff faremo di tutto per soddisfarle”. Pavan si è già interfacciato con Carraro: “È una persona molto aperta. E di grande disponibilità: l’impatto iniziale si è rivelato più che positivo. Di fronte a un professionista che, da anni, lavora a Padova in SuperLega, mi sento come al primo giorno di scuola: con un foglio bianco da riempire. Voglio imparare. E, allo stesso tempo, mettere la mia impronta”. 

    Laureato in Scienze motorie, Pavan ha imboccato il percorso da preparatore in ambito calcistico: “Seguivo i piccoli del Belluno. Poi, quando mi sono trasferito a Ferrara, ho utilizzato la parte relativa al tirocinio per collaborare con la squadra di Portomaggiore. A quel punto, una volta conclusa un’esperienza nelle scuole della mia provincia, sono entrato in contatto con l’Università statale di Milano, fino al trasferimento in Galles: nel Regno Unito ho seguito il Bangor City. Quindi, altri due anni in Puglia e, infine, il ritorno nel Bellunese, dove ho contribuito ad avviare il progetto “GiochiAmo”, orientato all’avviamento all’attività motoria dei bambini”. 

    Il volley non è una semplice occupazione per Pavan: “È la mia vita da 16 anni. E mi ha permesso di coltivare amicizie che dureranno in eterno. Anche ora che non sono più un giocatore, mi ritengo fortunato perché non lascio quello che è il mio mondo: la palestra. E continuerò a fare ciò che mi piace”. La nuova stagione è alle porte: “Il fatto di poter lavorare insieme a Carraro e a coach Matteo De Cecco, che a breve sarà impegnato nelle Olimpiadi, è un treno che passa una sola volta. E intendo sfruttarlo al meglio, dando il massimo. Intendo essere la miglior versione di me stesso, ogni giorno”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tommaso Pavan: il palleggiatore diventato preparatore

    Sarà il braccio destro di Alessio Carraro. E il braccio operativo per quanto riguarda la preparazione atletica: appese definitivamente le ginocchiere al chiodo, Tommaso Pavan è pronto a vivere una nuova avventura all’interno dello staff del Belluno Volley. Sì, perché il regista al palleggio, che la scorsa primavera è stato fra i protagonisti del salto dalla Prima divisione alla serie D, diventa in via ufficiale l’aiuto preparatore atletico. E sarà a tutti gli effetti un uomo di campo, nel senso che seguirà i rinoceronti di A3 durante la settimana e nei riscaldamenti pre-partita. 
    FOGLIO BIANCO – «Per me è una grande opportunità – afferma il diretto interessato – perché lavorerò a contatto con profili di altissimo livello. In più, la squadra è composta da 14 titolari. Inutile nasconderlo, le aspettative sono elevate. E noi dello staff faremo di tutto per soddisfarle». Pavan si è già interfacciato con Carraro: «È una persona molto aperta. E di grande disponibilità: l’impatto iniziale si è rivelato più che positivo. Di fronte a un professionista che, da anni, lavora a Padova in SuperLega, mi sento come al primo giorno di scuola: con un foglio bianco da riempire. Voglio imparare. E, allo stesso tempo, mettere la mia impronta». 
    DA FERRARA AL GALLES – Laureato in Scienze motorie, Pavan ha imboccato il percorso da preparatore in ambito calcistico: «Seguivo i piccoli del Belluno. Poi, quando mi sono trasferito a Ferrara, ho utilizzato la parte relativa al tirocinio per collaborare con la squadra di Portomaggiore. A quel punto, una volta conclusa un’esperienza nelle scuole della mia provincia, sono entrato in contatto con l’Università statale di Milano, fino al trasferimento in Galles: nel Regno Unito ho seguito il Bangor City. Quindi, altri due anni in Puglia e, infine, il ritorno nel Bellunese, dove ho contribuito ad avviare il progetto “GiochiAmo”, orientato all’avviamento all’attività motoria dei bambini». 
    TRENO – Il volley non è una semplice occupazione per Pavan: «È la mia vita da 16 anni. E mi ha permesso di coltivare amicizie che dureranno in eterno. Anche ora che non sono più un giocatore, mi ritengo fortunato perché non lascio quello che è il mio mondo: la palestra. E continuerò a fare ciò che mi piace». La nuova stagione è alle porte: «Il fatto di poter lavorare insieme a Carraro e a coach Matteo De Cecco, che a breve sarà impegnato nelle Olimpiadi, è un treno che passa una sola volta. E intendo sfruttarlo al meglio, dando il massimo. Intendo essere la miglior versione di me stesso, ogni giorno».  LEGGI TUTTO

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    Dall’Imoco ai motori: ecco Stefano Galifi, il fisioterapista

    Altra novità in casa Belluno Volley. E coinvolge ancora una volta lo staff. Sì, perché il nuovo fisioterapista sarà Stefano Galifi. Cinquantaduenne di Conegliano, si è diplomato in Fisioterapia nel 1998 e ha iniziato subito a collaborare in vari centri, dove ha potuto ampliare il proprio bagaglio formativo, prima di aprire un suo ambulatorio: «Negli anni – afferma – ho frequentato svariati corsi di terapia manuale e terapia fisica per potermi perfezionare ed essere sempre aggiornato sulle nuove tecnologie».
    MONDO DELLO SPORT – Dopo alcune esperienze nel calcio locale, l’avventura pallavolistica è decollata nel 2010 alla Spes Conegliano, squadra di A1 femminile. «Ed è poi proseguita sempre a Conegliano, tra le fila della neonata Imoco Volley con cui ho collaborato per quattro stagioni nella massima serie. A quel punto, mi sono preso una pausa, durante la quale, però, non ho mai abbandonato il mondo dello sport. Tanto è vero che ho continuato a seguire diversi atleti individualmente. Ed ero presente in qualche tappa del mondiale Superbike». 
    GIRI IMMENSI – Ma certi amori, parafrasando Venditti, fanno dei giri immensi e poi ritornano. E per Galifi, il volley, è indubbiamente un grande amore: «Il percorso è ripreso alla Pallavolo Motta, una società con cui ho vissuto delle bellissime annate, ricche di soddisfazioni: basti pensare alla splendida promozione dalla A3 alla A2 e ai due campionati disputati nella seconda serie per ordine di importanza». 
    IN SINTONIA – Ora si apre un nuovo capitolo fra i rinoceronti: «Il club ha le idee molto chiare, dobbiamo “solo” impegnarci a navigare tutti insieme verso la meta, aiutandoci e lavorando in sintonia e sinergia. Ho accettato la chiamata del Belluno Volley perché lavorare in un simile contesto non può che arricchirmi dal punto di vista tecnico e umano». Galifi è pronto: «Nel mio piccolo, insieme all’intero staff, mi impegnerò al massimo per aiutare la squadra a raggiungere i traguardi ambiti da questa magnifica società e dalla tifoseria».  LEGGI TUTTO

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    La preparazione atletica affidata ad Alessio Carraro

    Il Belluno Volley ha un nuovo preparatore atletico. Ed è un nome che, in ambito pallavolistico, non ha bisogno di troppe presentazioni: Alessio Carraro. Professionista di alto profilo, dal 2020 “cura” i muscoli di una squadra di Superlega come la Pallavolo Padova, con la quale proseguirà il suo percorso. Tanto è vero che, a Belluno, farà affidamento su un collaboratore: Tommaso Pavan. 
    Quarantatreenne originario d Mestre, vanta un ampio bagaglio di esperienze nel volley d’élite. Anche all’estero: in passato, infatti, ha lavorato in Polonia (all’AZS Olsztyn), Turchia (al Galatasaray), Romania (al CSM Targoviste). E in Bulgaria: sia a livello di club, al Levski Sofia, sia nella Nazionale. A tale proposito, ha vissuto da protagonista le World League 2013 e 2014, gli Europei 2014 e il Campionato mondiale 2014. Rimanendo in tema di club, Carraro ha collaborato pure con Venezia Volley, Montebelluna, Sisley Treviso, Spes Conegliano, Silvolley Trebaseleghe, Fusion, Invent San Donà e Motta, mentre la prossima sarà la sua quinta stagione in bianconero, nella città del Santo. 
    «La chiamata del Belluno Volley mi onora – afferma Carraro – perché è indice di una particolare stima nei miei confronti. Ho accettato con profondo piacere, a condizione che un ragazzo mi aiutasse nella preparazione e stesse regolarmente in palestra insieme al gruppo». Così è stata individuata la figura di Pavan: «L’ho conosciuto e mi ha destato una buonissima impressione. Tommaso ha già la maturità, e non solo anagrafica, per svolgere al meglio la professione. Questa cooperazione, ne sono convinto, potrà dare buoni frutti nell’attuale stagione agonistica e in quelle che verranno: Pavan sarà attivo sul campo, mentre il mio compito sarà soprattutto di stampo gestionale e organizzativo».  LEGGI TUTTO

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    Roberto Malaguti passa a vice-allenatore di Belluno: “Significa essere in una grande famiglia”

    Roberto Malaguti rimane nello staff tecnico del Belluno Volley. Rispetto alla scorsa annata, però, cambia il suo ruolo: da collaboratore tecnico (o terzo allenatore) a vice allenatore. Di fatto, sarà il “braccio destro” di coach Matteo De Cecco. 

    “Questo incarico – spiega proprio Malaguti – mi rende molto felice ed è motivo di profondo orgoglio. Darò il meglio di me stesso per contribuire a raggiungere nuovi traguardi“. Il gruppo è di assoluta qualità: “I giocatori sono tutti professionisti e spinti da un obiettivo comune. Il rapporto con loro si svilupperà progressivamente con l’avanzare della stagione“. Nessun dubbio sul fatto che ci siano le premesse per un’annata intrigante: “L’aspetto più importante nella collaborazione tra i vari membri dello staff è la fiducia che uno ripone nell’altro. Senza la fiducia, mancherebbero i presupposti per lavorare al meglio“.

    Parallelamente all’impegno nel volley, il secondo allenatore dei rinoceronti ha una professione che lo impegna nella quotidianità: “Cerco di incastrare tutto. Quando ho finito di lavorare, mi dirigo in palestra e, una volta conclusi gli allenamenti, corro a casa. La mia fortuna è quella di avere una famiglia che mi supporta“. Per Malaguti, il richiamo della pallavolo è qualcosa di viscerale: “Adoro questo sport. L’ho scoperto durante un torneo al mare quando ero piccolino e, da quel momento, è stato amore a prima vista“. Un amore che si rafforza col tempo: “Anche grazie alle persone che arricchiscono questa disciplina. Per esempio, Fefè De Giorgi: profilo dalle grandi qualità umane e tecnico di riferimento“. 

    Malaguti è pronto a immergersi per la terza annata di fila nel magico mondo del Belluno Volley: “Far parte dei rinoceronti significa essere inseriti in una grande famiglia”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Malaguti vice allenatore: sarà il braccio destro di De Cecco

    Roberto Malaguti rimane nello staff tecnico del Belluno Volley. Rispetto alla scorsa annata, però, cambia il suo ruolo: da collaboratore tecnico (o terzo allenatore) a vice allenatore. Di fatto, sarà il “braccio destro” di coach Matteo De Cecco. 
    ORGOGLIO – «Questo incarico – spiega proprio Malaguti – mi rende molto felice ed è motivo di profondo orgoglio. Darò il meglio di me stesso per contribuire a raggiungere nuovi traguardi». Il gruppo è di assoluta qualità: «I giocatori sono tutti professionisti e spinti da un obiettivo comune. Il rapporto con loro si svilupperà progressivamente con l’avanzare della stagione». Nessun dubbio sul fatto che ci siano le premesse per un’annata intrigante: «L’aspetto più importante nella collaborazione tra i vari membri dello staff è la fiducia che uno ripone nell’altro. Senza la fiducia, mancherebbero i presupposti per lavorare al meglio».
    IMPEGNI – Parallelamente all’impegno nel volley, il secondo allenatore dei rinoceronti ha una professione che lo impegna nella quotidianità: «Cerco di incastrare tutto. Quando ho finito di lavorare, mi dirigo in palestra e, una volta conclusi gli allenamenti, corro a casa. La mia fortuna è quella di avere una famiglia che mi supporta». Per Malaguti, il richiamo della pallavolo è qualcosa di viscerale: «Adoro questo sport. L’ho scoperto durante un torneo al mare quando ero piccolino e, da quel momento, è stato amore a prima vista». Un amore che si rafforza col tempo: «Anche grazie alle persone che arricchiscono questa disciplina. Per esempio, Fefè De Giorgi: profilo dalle grandi qualità umane e tecnico di riferimento». 
    FAMIGLIA – Malaguti è pronto a immergersi per la terza annata di fila nel magico mondo del Belluno Volley: «Far parte dei rinoceronti significa essere inseriti in una grande famiglia». LEGGI TUTTO