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    Altro rinnovo al centro: Riccardo Cengia ancora rinoceronte

    Nel mondo dello sport – e la pallavolo non fa eccezione – esistono giocatori in grado di fare la differenza anche quando non segnano decine di punti. Riccardo Cengia, centrale classe 2001 originario di Thiene, è uno di questi. E continuerà a vestire la maglia del Belluno Volley anche nel prossimo campionato di Serie A3 Credem Banca.
    FIDUCIA RECIPROCA – Una conferma importante. E indicativa rispetto alle qualità dell’atleta, del suo atteggiamento e della fiducia reciproca costruita con l’ambiente dei rinoceronti: «A farmi propendere per proseguire l’avventura a Belluno – afferma Cengia – è stato il rapporto che ho intrecciato con una società super organizzata e disponibile in qualsiasi situazione, con lo staff, con i tifosi, accoglienti e calorosi, e con la città, dove si vive veramente bene». 
    QUALITÀ – Il quasi ventiquattrenne con un passato nella Just British Bari (compirà gli anni il prossimo 10 luglio) ha risposto “presente” ogni volta in cui è stato chiamato in causa. E ha saputo farsi apprezzare in termini di professionalità, spirito di gruppo e dedizione. Qualità che sono emerse con forza pure in una delle partite clou dell’annata: «Dopo una stagione in cui lo spazio è stato relativo, il momento più significativo è coinciso con gara 4 di finale playoff, al cospetto della Romeo Sorrento. Una sfida, vinta in rimonta, in cui sono riuscito a offrire il mio contributo alla squadra».
    PRIME VOLTE – Per il centrale, la stagione 2024-2025 ha avuto il sapore delle “prime volte”: la Final Four di Coppa Italia, l’emozione dei playoff, un viaggio sportivo e umano vissuto sempre con il sorriso e l’atteggiamento giusto: «Nonostante l’epilogo un po’ amaro, è stato un cammino ricco di emozioni». Ora la mente è già alla nuova tappa dolomitica: con una promessa silenziosa, ma concreta: «In vista del prossimo campionato – chiude il centrale – voglio crescere ancora dal punto di vista tecnico e aiutare il collettivo a raggiungere gli obiettivi».
    MOSAICO – Insomma, Cengia è pronto a ripartire con i colori biancoblù cuciti addosso. E insieme ad altri due pari ruolo: Matteo Mozzato ed Enrico Basso, confermati nei giorni scorsi. Confermati, sì. Al pari degli schiacciatori Alexander Berger e Gianluca Loglisci, a cui si aggiunge l’ingaggio di Sebastiano Marsili, in cabina di regia. Il mosaico del nuovo Belluno Volley inizia a prendere forma.  LEGGI TUTTO

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    Alexander Berger resta a Belluno: “Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato”

    È il quinto set di gara 1, a Sorrento: la finale playoff. Alexander Berger è appena atterrato dopo l’ennesimo attacco vincente. Lo sguardo è freddo, ma lucido. Ventisei punti a referto, tre ace, due muri e una sensazione che aleggia nell’aria: “Questo qui è di un’altra categoria”. E forse sì, lo è davvero. Non solo per il palmares — c’è uno scudetto con Perugia che pesa, eccome se pesa — ma per quel modo elegante, sobrio e concreto di vivere la pallavolo. E la vita.

    Ora arriva la conferma ufficiale: Berger resterà a Belluno anche nella prossima stagione di Serie A3 Credem Banca. Un colpo di classe. Un manifesto programmatico: sotto le volte della VHV Arena, si vuole puntare in alto. Austriaco, classe 1988, è arrivato in provincia lo scorso 10 marzo: “Mi sono sentito subito a casa. Il club è molto rigoroso e ha obiettivi di rilievo. Inoltre, Belluno è vicina all’Austria e questo mi permetterà di vedere più spesso la mia famiglia”. In particolare, i due figli e la moglie-atleta, con un passato da professionista: Mirna Jukic. Nuotatrice che, alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri rana. 

    Alex ha trovato l’ambiente che cercava: serio, competitivo, affamato. “Oltre al contesto professionale, mi ha felicemente sorpreso il buon livello di pallavolo”. Peccato per l’epilogo e per la promozione sfumata nella quinta e decisiva sfida di finale contro la Romeo Sorrento: “A mente fredda, posso dire che abbiamo giocato bene, anche se non è bastato. Ma dalle sconfitte si impara tanto”. 

    Vale la pena rimettersi in marcia, quindi: verso un nuovo traguardo da raggiungere. E una nuova vetta da conquistare: “Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato e, di conseguenza, salire di categoria – conclude Berger -. Ebbene, è anche il mio obiettivo”. Lo schiacciatore di Aichkirchen, con quel suo braccio d’oro e la compostezza di chi ha già vissuto palcoscenici d’élite, non è solo un tassello tecnico. È una guida. E lo sarà ancora. In un posto vicino a casa, dove la maglia è biancoblù e il cielo si colora con le sfumature delle Dolomiti. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Alexander Berger prolunga la sua avventura bellunese

    È il quinto set di gara 1, a Sorrento: la finale playoff. Alexander Berger è appena atterrato dopo l’ennesimo attacco vincente. Lo sguardo è freddo, ma lucido. Ventisei punti a referto, tre ace, due muri e una sensazione che aleggia nell’aria: «Questo qui è di un’altra categoria». E forse sì, lo è davvero. Non solo per il palmares — c’è uno scudetto con Perugia che pesa, eccome se pesa — ma per quel modo elegante, sobrio e concreto di vivere la pallavolo. E la vita.
    FAMIGLIA – Ora arriva la conferma ufficiale: Berger resterà a Belluno anche nella prossima stagione di Serie A3 Credem Banca. Un colpo di classe. Un manifesto programmatico: sotto le volte della VHV Arena, si vuole puntare in alto. Austriaco, classe 1988, è arrivato in provincia lo scorso 10 marzo: «Mi sono sentito subito a casa. Il club è molto rigoroso e ha obiettivi di rilievo. Inoltre, Belluno è vicina all’Austria e questo mi permetterà di vedere più spesso la mia famiglia». In particolare, i due figli e la moglie-atleta, con un passato da professionista: Mirna Jukic. Nuotatrice che, alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri rana. 
    CONTESTO PROFESSIONALE – Alex ha trovato l’ambiente che cercava: serio, competitivo, affamato. «Oltre al contesto professionale, mi ha felicemente sorpreso il buon livello di pallavolo». Peccato per l’epilogo e per la promozione sfumata nella quinta e decisiva sfida di finale contro la Romeo Sorrento: «A mente fredda, posso dire che abbiamo giocato bene, anche se non è bastato. Ma dalle sconfitte si impara tanto». 
    AMBIZIONE – Vale la pena rimettersi in marcia, quindi: verso un nuovo traguardo da raggiungere. E una nuova vetta da conquistare: «Il club ha obiettivi ambiziosi, vuole vincere il campionato e, di conseguenza, salire di categoria – conclude Berger -. Ebbene, è anche il mio obiettivo». Lo schiacciatore di Aichkirchen, con quel suo braccio d’oro e la compostezza di chi ha già vissuto palcoscenici d’élite, non è solo un tassello tecnico. È una guida. E lo sarà ancora. In un posto vicino a casa, dove la maglia è biancoblù e il cielo si colora con le sfumature delle Dolomiti.  LEGGI TUTTO

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    Basso rinnova: «Qui l’ambiente ideale per esprimermi al meglio»

    Non cambia città, non cambia maglia e neppure obiettivi. Enrico Basso ha scelto la via della continuità: sarà ancora un pilastro del Belluno Volley, al centro della rete, nel cuore del gioco. Originario di Padova, compirà 25 anni il prossimo 1. agosto e si prepara ad affrontare una nuova stagione in biancoblù, forte dell’esperienza maturata nel campionato appena concluso. 
    CONTESTO ORGANIZZATIVO – Un’annata in cui ha saputo ritagliarsi uno spazio di rilievo: 17 le presenze, 67 i punti messi a segno, con 9 ace, 20 muri vincenti. E diverse prestazioni da incorniciare. Una, in particolare, lo scorso 2 febbraio ad Ancona: 14 punti totali, 2 servizi vincenti, 4 muri e un’efficacia offensiva dell’80 per cento (8 attacchi vincenti su 10). Una prova che ha lasciato il segno. Così come il contesto organizzativo che Basso ha trovato all’ombra delle Dolomiti: «La società si impegna a garantire ai suoi atleti le strutture e le attrezzature necessarie per svolgere questo sport nelle migliori condizioni possibili – afferma il centrale –. E questo aspetto mi ha spinto a rimanere. Mi piace lavorare in un ambiente ben organizzato».
    LEGAME – L’atmosfera professionale, unita al senso di appartenenza al gruppo, ha rafforzato il legame tra l’atleta e il club. Nonostante la stagione 2024-2025 si sia chiusa con un pizzico di rammarico: «È stata un’annata tutto sommato positiva, anche se per un soffio non siamo riusciti a portare a casa almeno un titolo. Personalmente non ho particolari rimpianti e, credo, nemmeno i ragazzi: abbiamo sempre dato il massimo, in ogni weekend». 
    REALISMO E AMBIZIONE – E ora? Quale sarà il traguardo per il nuovo campionato? L’ex centrale di Pineto, club con cui ha vinto campionato e Supercoppa di Serie A3 nel 2023, si concede un sorriso: «Nonostante assuma i contorni di una frase retorica, l’obiettivo principale è quello di giocare una buona pallavolo. Certo, mi piacerebbe portare a casa almeno tre medaglie, ma come sempre sarà il campo a decidere». Tra realismo e ambizione, maturità e desiderio di navigare ad alti livelli, Basso è pronto a ripartire da Belluno. Dove ha già impresso un’impronta profonda.  LEGGI TUTTO

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    Il Belluno diventa Pall-Ex Italia e scende in campo per la tutela dell’ambiente

    Perfettamente riuscita la serata organizzata dal Belluno Volley all’Hotel Astor di Belluno e arricchita dalla presenza di più di 60 imprenditori per condividere, stringere legami e, soprattutto, fare squadra: anche al di fuori del campo. Un cambio di prospettiva, come l’ha definito Sergio Milani, Responsabile Marketing e Comunicazione della società che ha condotto la presentazione dell’evento: dall’essere semplici sponsor che contribuiscono economicamente, a diventare invece veri e propri Partner che condividono un progetto e una visione, creando network tra di loro.

    Insomma, una grande famiglia pallavolistica, secondo le parole del presidente Sandro Da Rold.

    Tra strette di mano e nuovi slanci per il futuro, l’incontro ha riservato un annuncio di rilievo: l’arrivo di Pall-Ex Italia come main sponsor, al fianco di Da Rold Cassol. L’azienda, punto di riferimento nel settore della logistica e dei trasporti espressi su pallet in Italia e in Europa, ha deciso di intensificare il proprio legame con il club: “È sempre un piacere essere fra le Dolomiti, in compagnia di persone che stimo – ha affermato il direttore generale, Andrea Alberti –. Da buon toscano, preferisco i rapporti umani ai contratti“.

    Pall-Ex Italia è pronta a scendere idealmente sotto rete: “Ci ha affascinato l’idea del presidente Da Rold, la sua volontà di far crescere una realtà sportiva così strutturata. Crediamo nei valori dello sport, perché rispecchiano quelli del mondo del lavoro: il gioco di squadra, la collaborazione, la fiducia. Per questo, la sponsorizzazione non è un punto d’arrivo, bensì di transito. Anche perché Belluno e il Veneto sono strategici per noi“.

    L’impegno dei “rinoceronti”, però, non si esaurisce tra le mura di un palazzetto. Dal prossimo campionato, infatti, sulle maglie da gioco comparirà un richiamo all’ambiente e alla sua tutela. Un gesto simbolico, ma dal valore concreto: “L’inizio del 2025 – ha evidenziato il dottor Filiberto Dal Molin, fra gli ospiti della serata – ha registrato una concentrazione di anidride carbonica in atmosfera pari a 425 parti per milione. Un dato mai raggiunto negli ultimi 11.000 anni, durante i quali il valore massimo era di 280. È fondamentale esserne consapevoli. E comunicarlo anche attraverso la pallavolo“.

    Tra le novità annunciate, spicca pure la nuova sede societaria, in via Vittorio Veneto: un punto di riferimento operativo e simbolico per una realtà che continua a crescere. E non ha intenzione di rallentare. Tantomeno dopo aver sfiorato la promozione in A2: «Brucia ancora – ha sorriso il presidente Da Rold – ma fa parte dello sport. In ogni caso, non ci arrendiamo. Continueremo a lavorare con ancora più professionalità e organizzazione. Anche grazie all’aiuto dei nostri partner, cui va un sincero e profondo ringraziamento“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Mozzato fa cinquina a Belluno: “Sentirmi parte di un progetto mi motiva”

    Ci sono viaggi che non hanno bisogno di spostamenti. Perché quando trovi casa, il passaporto lo lasci nel cassetto. E Matteo Mozzato, quel senso di casa, lo ha trovato a Belluno. Non per un giorno, una settimana o un mese. Nemmeno per un campionato. Ma per la quinta stagione consecutiva.

    Il ventiduenne centrale originario di Treviso (compirà 23 anni il prossimo 21 agosto) è ormai uno dei volti più riconoscibili dei “rinoceronti”. Eppure, nonostante la giovane età, ha già accumulato più di mille giorni di fedeltà a tinte biancoblù. Da quando il club presieduto da Sandro Da Rold è salito in Serie A3, lui c’è sempre stato. Presente. Come a muro. Dove spesso fa la differenza con intelligenza, lettura, tempismo.

    Mozzato è uno di quelli che “sentono” il gioco. Che lo capiscono prima. Che non si scompongono, neppure con le onde increspate. E forse per questo ha deciso di restare ancora. Perché non si abbandona una nave che va nella direzione giusta. Anzi, si contribuisce a farle prendere ancor più velocità: “La decisione è nata dal forte legame che ho con questa società – racconta Matteo – con l’ambiente e tutti i suoi magnifici tifosi, che mi supportano fin dal primo giorno. Qui ho trovato professionalità, passione e un gruppo di persone che lavora con serietà. Sentirmi parte di un progetto in crescita mi ha motivato a continuare“.

    Il centrale non cerca frasi a effetto, ma contenuti solidi. Come la stagione appena vissuta: lunga, intensa, incredibile. Una maratona pallavolistica scandita da forti emozioni: come la semifinale vinta al fotofinish contro Gioia del Colle: “Abbiamo affrontato delle difficoltà, ma le abbiamo superate con grande spirito di squadra. Vincere quel tie-break, alla VHV Arena, ci ha dato ulteriore consapevolezza. È stato un punto di svolta mentale».

    Non c’è ambiguità, invece, sull’orizzonte della nuova annata: l’obiettivo è chiaro a tutti, anche se non viene pronunciato. Serve solo impegno quotidiano, fame, allenamento, costanza. E Mozzato lo sa bene: “Voglio continuare a dare il massimo ogni giorno, in palestra e in campo. A livello di squadra, lavorare con continuità e ambizione sarà fondamentale“.

    Poi si ferma: il cuore prende il posto del campo. Parla di Matteo Piazzetta. Di un compagno che ora non c’è più (QUI il saluto del Belluno Volley), tradito da un terribile e subdolo male. Ma certe presenze non si cancellano. Restano negli sguardi, nei silenzi, nei ricordi che sfiorano il presente: “Matteo? Ho avuto il privilegio di viverlo a pieno, il primo anno in Serie A. Ma anche negli anni successivi l’ho rivisto spesso a Belluno e dintorni. Era impossibile non volergli bene. Il suo sorriso, la sua capacità di trasmettere serenità nei momenti difficili… era un esempio per tutti. Porterò sempre con me la sua umanità e il suo spirito”. LEGGI TUTTO

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    Matteo Mozzato in biancoblù per la quinta stagione di fila

    Ci sono viaggi che non hanno bisogno di spostamenti. Perché quando trovi casa, il passaporto lo lasci nel cassetto. E Matteo Mozzato, quel senso di casa, lo ha trovato a Belluno. Non per un giorno, una settimana o un mese. Nemmeno per un campionato. Ma per la quinta stagione consecutiva. Il ventiduenne centrale originario di Treviso (compirà 23 anni il prossimo 21 agosto) è ormai uno dei volti più riconoscibili dei rinoceronti. Eppure, nonostante la giovane età, ha già accumulato più di mille giorni di fedeltà a tinte biancoblù. Da quando il club presieduto da Sandro Da Rold è salito in Serie A3, lui c’è sempre stato. Presente. Come a muro. Dove spesso fa la differenza con intelligenza, lettura, tempismo.
    DIREZIONE GIUSTA – Mozzato è uno di quelli che “sentono” il gioco. Che lo capiscono prima. Che non si scompongono, neppure con le onde increspate. E forse per questo ha deciso di restare ancora. Perché non si abbandona una nave che va nella direzione giusta. Anzi, si contribuisce a farle prendere ancor più velocità: «La decisione è nata dal forte legame che ho con questa società – racconta Matteo – con l’ambiente e tutti i suoi magnifici tifosi, che mi supportano fin dal primo giorno. Qui ho trovato professionalità, passione e un gruppo di persone che lavora con serietà. Sentirmi parte di un progetto in crescita mi ha motivato a continuare».
    CONTENUTI SOLIDI – Il centrale non cerca frasi a effetto, ma contenuti solidi. Come la stagione appena vissuta: lunga, intensa, incredibile. Una maratona pallavolistica scandita da forti emozioni: come la semifinale vinta al fotofinish contro Gioia del Colle. «Abbiamo affrontato delle difficoltà, ma le abbiamo superate con grande spirito di squadra – prosegue -. Vincere quel tie-break, alla VHV Arena, ci ha dato ulteriore consapevolezza. È stato un punto di svolta mentale». Non c’è ambiguità, invece, sull’orizzonte della nuova annata: l’obiettivo è chiaro a tutti, anche se non viene pronunciato. Serve solo impegno quotidiano, fame, allenamento, costanza. E Mozzato lo sa bene: «Voglio continuare a dare il massimo ogni giorno, in palestra e in campo. A livello di squadra, lavorare con continuità e ambizione sarà fondamentale».
    IL RICORDO – Poi si ferma: il cuore prende il posto del campo. Parla di Matteo Piazzetta. Di un compagno che ora non c’è più, tradito da un terribile e subdolo male. Ma certe presenze non si cancellano. Restano negli sguardi, nei silenzi, nei ricordi che sfiorano il presente: «Matteo? Ho avuto il privilegio di viverlo a pieno, il primo anno in Serie A – conclude Mozzato -. Ma anche negli anni successivi l’ho rivisto spesso a Belluno e dintorni. Era impossibile non volergli bene. Il suo sorriso, la sua capacità di trasmettere serenità nei momenti difficili… era un esempio per tutti. Porterò sempre con me la sua umanità e il suo spirito». LEGGI TUTTO

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    Gianluca Loglisci resta a Belluno: “Vogliamo fare ancora meglio rispetto alla scorsa stagione”

    Dopo l’ingaggio di Sebastiano Marsili, in cabina di regia, è tempo di aprire il capitolo delle conferme, in casa Belluno Volley: a questo proposito, il club presieduto da Sandro Da Rold potrà fare ancora affidamento sulla qualità di Gianluca Loglisci.

    Lo schiacciatore originario di Mantova è pronto a vivere la sua nona stagione in Serie A: “Sono contento di rimanere – afferma – perché la società si è sempre dimostrata seria e professionale. Anche nei momenti difficili della scorsa annata, ha messo a disposizione di noi giocatori tutto ciò di cui avevamo bisogno. E questo mi ha piacevolmente colpito. Così come mi ha colpito l’ambiente: questa realtà merita una crescita costante. Proseguire l’avventura a Belluno era ciò che volevo”. 

    Nell’ultimo campionato di A3, Loglisci si è fatto apprezzare per la varietà di colpi in attacco, l’incisività e la classe sotto rete, ma anche per la solidità in ricezione: “È stato un percorso molto impegnativo – prosegue -. Dopo un avvio al di sotto delle aspettative, il gruppo ha reagito bene. E, nel complesso, ritengo che il bilancio sia positivo. Ovviamente dispiace per l’ultima partita, ma lo sport è questo: si vince e si perde. Alcuni dettagli hanno fatto la differenza”.  

    Il ventiseienne (compirà 27 anni il prossimo 11 settembre) passato pure per Alessano, Livorno, Mondovì, Reggio Emilia, Motta, Brescia e Pineto, ricorda con particolare emozione la serata del 17 aprile: “È la gara che ci ha dato l’accesso alla finale playoff, al termine di un confronto molto sofferto con Gioia della Colle. In quel contesto, abbiamo sfoderato tutto ciò che avevamo dentro: grinta, cuore, carattere. In più, il punto conclusivo l’ho realizzato io. Ed è esploso l’entusiasmo, all’interno di una VHV Arena gremita di tifosi”. 

    Ora, però, si guarda avanti. A una stagione in cui il Belluno Volley e Gianluca Loglisci vorranno continuare a recitare da protagonisti, sullo stesso e ambizioso palcoscenico: “Sono certo che il roster sarà di rilievo – conclude lo schiacciatore -. L’obiettivo è quello di arrivare in fondo, di competere in tutti i trofei e di fare ancora meglio rispetto alla scorsa stagione”.  

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO