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    Belluno, troppe occasioni perse: la spunta Trebaseleghe

    Il derby veneto si trasforma nella fiera delle occasioni perse per il Belluno Volley: a Trebaseleghe, infatti, i rinoceronti rimediano il primo passivo nel campionato di Serie A3 Credem Banca, di fronte all’agguerrita Sav. E la sconfitta ha contorni che definire inusuali è perfino eufemistico. Perché i rinoceronti, avanti 2-1 nel conto dei set, non sono riusciti a gestire un vantaggio di ben 8 lunghezze nel quarto atto della sfida (21-13). E a completare gli ultimi quattro passi per ottenere il bottino pieno. In più, nel tie-break, si sono visti annullare due match ball. Alla fine, rimane solo un punticino. E diversi motivi di riflessione affinché un simile copione non si ripeta in futuro.
    PUNTO ESCLAMATIVO – Partono forte i padroni di casa. Fortissimo. Uno degli ex, Ignacio Martinez, stampa il muro del 9-5, mentre Ceolin allunga sul +5 e anche Cester dà il suo contributo, inchiodando il pallone del 16-11. Strada in salita. Almeno fino a quando non si presenta dai 9 metri Marsili. Il quale, grazie al suo servizio al veleno, spacca in due il parziale. E ispira la rimonta: break di 7-1 e aggancio, anzi, sorpasso bellunese (18-20), col punto esclamativo garantito dal neo entrato Loglisci, il cui impatto sul match si rivela eccellente. Candeago, a proposito di ex, prova a riportare in linea di galleggiamento la Sav (20-20), ma nel finale alza la voce Mozzato, abile a confezionare due muri decisivi: 21-25.
    MURO PADOVANO – Trebaseleghe, comunque, non sembra accusare il colpo. Al contrario, rientra sul taraflex più determinata di prima. Firma subito uno piccolo strappo (12-9) e si affida al suo terminale offensivo numero uno: l’opposto Cester, che trova ritmo e incisività, mentre Rampin, sotto rete, griffa il 20-17. Giannotti, con due punti in sequenza, avvicina i rinoceronti (21-20). Tuttavia, a fare la differenza negli scambi conclusivi è il muro padovano. In particolare, quello di Ceolin e di Munarin, a fotografare un calo delle percentuali in attacco dei Marzola boys.
    PROTAGONISTA – Al cambio di campo, però, Francesco Corrado decide di ergersi a protagonista. E di trascinare i suoi: con due attacchi di sequenza, fissa il 12-8 dolomitico a tabellone e, non contento, griffa pure il +5 con una battuta millimetrica (14-9). È un gap importante. E diventerà incolmabile. Anche perché i rinoceronti respingono ogni tentativo di rimonta della Sav. E Giannotti mette in ghiaccio il terzo round.
    IMPENSABILE – Solo che, nel quarto set, accade l’impensabile. Perché il Belluno Volley imprime il suo ritmo, trova una buona continuità in ogni fondamentale e, sul vantaggio di 21-13, sembra poter mettere le mani sul parziale e, di riflesso, sull’intera gara. Sembra, perché nella pallavolo non si può mai dare nulla per scontato. Tantomeno il coraggio di una neopromossa che ha la forza di risalire, di incendiare il proprio pubblico e di dare forma e sostanza a una super rimonta: l’aggancio avviene a quota 22, il sorpasso subito dopo. E, ai vantaggi, la firma definitiva è quella di Cester.
    TRIPLO ACE – Si va al tie-break e Marsili e compagni hanno il merito di ricucire lo svantaggio iniziale di 4-1: Corrado con due attacchi, intervallati da un muro di Mozzato, regala il +2. E se da un lato Ceolin impatta a quota 12, dall’altro Berger timbra l’ace del 14-12 bellunese: sono due match ball. Ma vengono entrambi annullati. Anche perché Cester confeziona non uno, non due, bensì tre ace di fila per il 26-24 da consegnare agli archivi.
    L’ANALISI – «Abbiamo alzato tolto le mani dal manubrio prima di arrivare al traguardo – analizza coach Marco Marzola -. Pensavamo di aver già vinto ed è un errore che non possiamo commettere. Nella mia carriera da allenatore non mi era mai capitato di perdere un set in quel modo, ma è successo pure ad altre squadre. Siamo stati fallosi e un po’ superficiali in un momento in cui non avremmo dovuto esserlo. Sappiamo che, la prossima volta, non potrà e non dovrà più accadere».

    SAV TREBASELEGHE-BELLUNO VOLLEY 3-2
    PARZIALI: 21-25, 25-22, 19-25, 26-24, 16-14.
    SAV TREBASELEGHE: Candeago 15, Cester 27, Munarin 8, I. Martinez 4, Rampin 14, Ceolin 16; Amarilli (L), Rampazzo, Streliotto, L. Tosatto. N.e. Zaghetto, Mason, Mistretta, G. Martinez (L). Allenatore: M. Daldello.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili 2, Giannotti 25, Berger 14, Corrado 18, Mozzato 7, Basso 7; Hoffer (L), Loglisci 4, Pozzebon, Marini da Costa. N.e. Cengia, Michielon, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Ruggero Lorenzin di Vicenza e Maurina Sessolo di Conegliano.
    NOTE. Durata set: 26’, 24’, 26’, 31’, 18’; totale: 2h05’. Trebaseleghe: battute sbagliate 20, vincenti 7, muri 16. Belluno: b.s. 14, v. 5, m. 17. LEGGI TUTTO

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    La SAV Trebaseleghe conquista i primi due punti in serie A3

    Dopo un avvio di match convincente, sopra anche di 4, la SAV si fa recuperare alla soglia dei 20 punti a causa di alcune distrazioni e vede sfuggire il primo parziale davvero per poco (21-25). Un vero peccato, considerando le buone prestazioni di tutti i giocatori, senza eccezioni. L’opposto Cester ha realizzato 5 punti, seguito dallo schiacciatore Candeago con 4.
    Il secondo parziale si avvia con un ostinato punto a punto che si protrae serrato per buona parte del set. Intorno al ventesimo punto la squadra di casa tenta un allungo per aggiudicarsi la frazione di gioco, ma gli ospiti non demordono e rimangono incollati alla Silvolley che non si lascia intimorire e tenta il tutto per tutto con Rampin al servizio per portarsi a casa il set, impresa che riesce sul punteggio di 25-22. Ma la conquista del parziale è davvero sforzo collettivo perché ci sono ben tre giocatori con 4 punti: Cester, Rampin e Ceolin.
    Il terzo set si apre con due errori in battuta della SAV Trebaselghe ed un piccolo allungo di Belluno, a causa anche di due muri consecutivi subiti da Ceolin. La strada verso la doppia cifra si fa pantanosa con qualche imprecisione ulteriore ma la Silvolley rimane in scia agli avversari, che dimostrano comunque una maggiore costanza. Uno scambio lungo e concitato vede Cester trionfare e restituire brevemente il sorriso alla squadra di casa che si riavvicina ai bellunesi, i quali, però, intorno a metà set, ingranano la quarta e tentano di scappare. Il distacco si mantiene sui cinque punti per il resto del parziale, con la compagine padovana che si scompone un po’ verso la fine, perdendo la frazione per 19-25. Da segnalare il cartellino verde per la sportività di Francesco Munarin che ha ammesso un tocco a muro non rilevato ed una prova ancor più convincente di Davide Cester con 6 punti all’attivo.
    Indietro per 2-1 la Silvolley torna in campo con la voglia di dimostrare che non ha alcun timore reverenziale per una squadra, quella bellunese, che da anni ha il mirino fisso sulla serie A2, pur avendola finora mancata per un soffio. Il quarto parziale si avvia con il consueto punto a punto, a dimostrazione che la SAV Trebaseleghe ha le carte in regola per tener testa agli ospiti. Giunti in doppia cifra, però, si è assistito di nuovo all’allungo esperto dei dolomitici, davvero costanti in muro e difesa. Allungo che per un po’ si è assestato sui sei punti, facendo sembrare i giochi fatti. Ma la Silvolley, con un gran colpo di reni, ha riagganciato a 22 gli avversari, ha messo la freccia e si è aggiudicata il set per 26-24, conquistando il primo punto della stagione. Il quarto set ha visto Cester e Rampin con 6 punti e Candeago con 5.
    Tie-break al cardiopalma che inizia con due squadre piene di aggressività e cattiveria agonistica. La Silvolley si porta avanti costringendo gli avversari a un time out sul 4-1, scelta che sembra pagare perché i bellunesi, al rientro, ottengono un parziale recupero. Ma, come in quasi tutti i set precedenti il punto a punto è costante. I primi ad arrivare a 8, con conseguente cambio di campo sono gli ospiti e la SAV Trebaseleghe deve dimostrare, ancora una volta, che c’è e non intende mollare. Il coach Daldello convoca i suoi ragazzi a rapporto sul punteggio di 7-9 per dar loro un po’ di respiro. Il distacco di due punti dagli avversari sembra inattaccabile ma la Silvolley riesce a portarsi sul 12 pari, per poi, purtroppo, concedere un paio di errori sul finale. Ma sul 13-14, Cester infila uno splendido ace in posto 1 e poi subito un altro in posto 6, vicinissimo alla linea di fondo. Il punto finale, è, sostanzialmente, un altro ace, sporcato da un impotente giocatore di Belluno.
    E così la SAV Trebaseleghe Silvolley, con un combattutissimo 3-2, porta a casa i primi due punti in A3, dopo uno scontro condotto con pazienza, dignità e coraggio. Il titolo di MVP va meritatissimamente all’opposto Davide Cester che ha messo il sigillo all’incontro castigando dai nove metri.
    Matteo Daldello, allenatore felice e attonito, aveva detto ai suoi giocatori: “Facciamo quello che sappiamo fare, applichiamo in campo quello che abbiamo allenato durante la settimana, mettiamoci in gioco e vediamo come va”. Non si aspettava, forse, una vittoria contro la corazzata dolomitica, ma, citando un bellissimo film che ha appena festeggiato il quarantennale, “Se ti ci metti con impegno, raggiungi qualsiasi risultato!”. LEGGI TUTTO

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    La prima trasferta è un derby veneto: Belluno Volley a Trebaseleghe

    Il focus del Belluno Volley si sposta in provincia di Padova. Dopo l’ottimo debutto casalingo, nobilitato dalla vittoria per 3-1 sull’ErmGroup Altotevere San Giustino, i rinoceronti si preparano alla prima trasferta nel campionato di Serie A3 Credem Banca. L’appuntamento è per domani (sabato 25 ottobre, ore 18), al palazzetto dello sport di Trebaseleghe, dove ad attenderli ci sarà la Sav, neopromossa ma già pronta a dare battaglia.
    EQUILIBRIO – È un derby veneto e, come tale, profuma di curiosità. Anche in considerazione dei due precedenti andati in scena nella pre-season: entrambi conclusi in parità (2-2). Ma ora l’equilibrio si dovrà per forza spezzare: «La settimana di preparazione si è sviluppata al meglio – argomenta coach Marco Marzola -. Con una sola variazione rispetto al solito, visto che, giocando di sabato, avremo un giorno in meno di allenamento».
    NULLA DA PERDERE – Sarà il terzo faccia a faccia nello spazio di ventuno giorni: «I confronti in amichevole incideranno in maniera relativa. La pre-season è una cosa, il campionato un’altra. Anche se, è indubbio, conosciamo un po’ meglio l’avversario». E l’avversario, in questo caso, è una compagine che non ha nulla da perdere: «Essendo una neopromossa e costruita per la salvezza – continua Marzola – Trebaseleghe affronterà l’impegno con l’animo di chi darà tutto, dal primo all’ultimo scambio. E ci terrà a fare bella figura davanti al pubblico di casa. Insomma, ci aspetta una partita tosta. In amichevole, il Silvolley ci ha messo in difficoltà e, di conseguenza, dovremo giocare col coltello fra i denti, senza prestare attenzione a un divario tecnico che è puramente teorico».
    AZIONI LUNGHE – Il Belluno Volley, dal canto suo, arriva al derby forte di un successo che ha dato slancio e fiducia all’ambiente: «È stato un ottimo inizio – conferma l’allenatore dei biancoblù – e deve darci forza in vista dei prossimi confronti». Infine, un’indicazione chiara: «Ai ragazzi chiedo solo di essere preparati al fatto che ci saranno tante azioni lunghe e situazioni da gestire al meglio. Evitiamo forzature. La Sav difende parecchio e ricostruisce bene. Va presa con le pinze, o c’è il rischio che possa sorprenderci». Un derby ricco di spunti, dunque. E di significati, alla luce della presenza di tre ex: Giovanni Candeago e i fratelli Martinez, Ignacio e Gonzalo.
    ARBITRI E CURIOSITÀ – Gli arbitri designati per la sfida sono Ruggero Lorenzin di Vicenza e Maurina Sessolo di Conegliano. Come di consueto, non mancherà la diretta streaming sul canale YouTube della Legavolley. In termini di curiosità statistiche, Stefano Giannotti non cerca solo il successo di squadra, ma anche di raggiungere i 4.500 punti (è a -8) e i 400 muri (a -1) in regular season, mentre Francesco Corrado è a un solo ace dai 100 servizi vincenti in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Pozzebon e la prima trasferta: «Non va presa sottogamba»

    C’è qualcosa di speciale nello sguardo di chi costruisce il gioco. Non cerca la ribalta, ma la direzione giusta. Non segna punti, ma li fa segnare. È il destino dei palleggiatori: quelli che tengono in mano il ritmo, la geometria e il cuore di una squadra. E, all’interno del Belluno Volley, anche Luca Pozzebon “suona” la sua parte: con attenzione, umiltà e personalità.
    BUONE RISPOSTE – Vent’anni appena compiuti, originario di Montebelluna, è reduce da un’esperienza in A2 a Macerata. E, per la seconda stagione di fila, divide la cabina di regia con Sebastiano Marsili, eletto miglior giocatore dell’esordio in Serie A3 Credem Banca. Un debutto che i rinoceronti hanno colorato di entusiasmo e concretezza, battendo 3-1 l’ErmGroup Altotevere San Giustino davanti ai 700 spettatori della VHV Arena. «La prima di campionato ci ha dato delle buone risposte – racconta l’alzatore, cresciuto nel Volley Treviso –. Abbiamo disputato il match a viso aperto, cercando di mettere in campo il meglio di noi stessi e, se si esclude un secondo parziale giocato un po’ sottotono, ci siamo riusciti». La chiave del successo? Duplice: «Il gioco di squadra e la voglia di aiutarci l’uno con l’altro. Tutti insieme abbiamo trovato le soluzioni adeguate».
    TRANQUILLITÀ – Belluno, per Pozzebon, è già casa: le montagne che cingono la città sembrano riflettersi nella sua indole serena. E in una tranquillità che nasconde ambizione: «Mi trovo molto bene qui. So che la società lavora al meglio per provare a raggiungere obiettivi importanti. La squadra, inoltre, mi piace molto: ho la fortuna di condividere il campo e lo spogliatoio con compagni fantastici. E di respirare un bellissimo clima in palestra».
    FRATELLANZA – Nel suo “mestiere” serve fiducia, e Pozzebon la costruisce anche grazie al suo pari ruolo. E amico: «Il rapporto con Sebastiano Marsili è quasi di fratellanza. Cerchiamo sempre di dare il massimo e di darci una mano a vicenda. Anche noi palleggiatori vogliamo contribuire a raggiungere i traguardi fissati dal club». È una doppia regia che non divide, ma moltiplica. Due mani diverse, una sola idea di pallavolo. 
    AVVERSARIO COMBATTIVO – E ora lo sguardo è già rivolto oltre. A sabato 24 ottobre (ore 18), quando il Belluno Volley affronterà la prima trasferta ufficiale della stagione: a Trebaseleghe, contro la Sav, neopromossa, ma tutt’altro che timida o arrendevole. «La prossima partita non va presa di certo sottogamba – avverte Pozzebon – perché Trebaseleghe, contro di noi in pre-season, ha dimostrato di essere una formazione molto combattiva e pronta ad affrontare questo campionato. Le insidie che ci potranno essere sono molteplici: dal fattore campo alla voglia di riscatto della Sav, reduce dalla sconfitta nella prima giornata contro San Donà». LEGGI TUTTO

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    Corrado e il debutto vincente: «Decisivo il lavoro di squadra»

    A volte, l’inizio dice già molto. Non serve scorrere numeri e dati, né rileggere il tabellino: basta ascoltare il suono che rimbalza sulle pareti della VHV Arena. È un suono pieno, caldo, “casalingo”. Il Belluno Volley ha cominciato da lì – dal proprio pubblico – la sua nuova avventura in Serie A3 Credem Banca. E l’ha fatto nel modo migliore: vincendo 3-1 contro l’ErmGroup Altotevere San Giustino, in una serata di energia, emozioni e consapevolezza.
    PAZIENZA – Davanti a circa 700 spettatori, i rinoceronti hanno combattuto punto su punto in un duello senza esclusione di colpi. San Giustino – formazione arricchita, in estate, da un pezzo da novanta come l’ex Siena Matteo Alpini, autore di 26 punti – ha messo in campo orgoglio e lucidità. Nel complesso, i rinoceronti hanno avuto qualcosa in più: la pazienza nei momenti di difficoltà, la solidità nei finali di set, la capacità di fare gruppo. Un gruppo in cui hanno brillato diverse individualità. Come Francesco Corrado, capace di mandare a referto 16 punti, frutto di 14 attacchi vincenti e 2 muri. Senza considerare la sua grinta, l’equilibrio e il desiderio di andare oltre e non accontentarsi mai. «È stata una gara tosta – racconta il ventottenne originario di Crotone – di fronte a una compagine costruita per compiere il salto. In più, la prima partita è sempre un’incognita: i carichi di lavoro si fanno sentire e non c’è ancora quella brillantezza destinata ad arrivare in futuro. Ma siamo stati bravi: non era facile portare a casa i tre punti».
    SERENITÀ – L’ex Palmi parla con serenità, ma negli occhi si legge la fame di chi sa che il viaggio è appena iniziato: «Fisicamente non siamo  al top, e non potrebbe essere altrimenti. Tuttavia, abbiamo avuto pazienza, anche nelle azioni lunghe. L’abbiamo vinta grazie al lavoro di squadra. E, a tale proposito, sono contento di aver affrontato subito un avversario di spessore: è così che si misura il nostro livello».
    CARTE IN REGOLA – In effetti, è una vittoria che vale molto: perché dà fiducia. E conferma che il Belluno Volley c’è e ha le carte in regola per ritagliarsi un ruolo di rilievo sul palcoscenico di A3. Lo sa il pubblico, che ha lasciato la VHV Arena col sorriso di chi ha assistito a un bellissimo spettacolo sotto rete. Lo sa l’intero collettivo di Marco Marzola. E lo sa pure Corrado, mentre archivia un esordio ufficiale da applausi: la strada è lunga, ma è partita nel verso giusto. Nel frattempo, sabato 25 ottobre (ore 18) è in programma la prima trasferta: a Trebaseleghe contro il neopromosso Silvolley.
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    Belluno, è un avvio convincente: San Giustino cede alla distanza

    Era la prima giornata di campionato? Ma, per larghi tratti, sembrava una gara di playoff: per intensità, equilibrio, emozioni e qualità delle giocate, Belluno Volley e San Giustinohanno dato vita a un match che solitamente si vede, e si assapora, in primavera. Alla fine, la spuntano i rinoceronti nello spazio di quattro set. E incamerano tre punti di grande valore. Perché la sensazione è che, in questa annata, gli umbri reciteranno da protagonisti nei piani alti della Serie A3 Credem Banca. Gli stessi piani che intendono frequentare pure i ragazzi di Marzola, trascinati da un Berger solidissimo – e particolarmente sollecitato – in ricezione, oltre che concreto in attacco (19 punti e palma di top scorer). Illuminante pure Marsili, che da vero direttore d’orchestra ha il merito di coinvolgere l’intera orchestra, anche nei momenti in cui l’Altotevere non lascia cadere neppure un granello di polvere.
    TOCCO VELLUTATO – Pronti, via e a spezzare l’equilibrio è Stefano Giannotti, dai 9 metri: l’opposto, infatti, ispira il parzialone di 6-0 (da 9-9 a 15-9), con un ace, unito a due contrattacchi vincenti e a una serie di fendenti che mandano in tilt la ricezione umbra. E, per rinverdire i tempi di Padova, anche il compagno di un tempo e di allora – Alexander Berger – sfodera alcune giocate da lustrarsi gli occhi. Compreso un tocco vellutato, con palla molto staccata da rete, a trovare il minimo pertugio nel muro di San Giustino. Gli ultimi due punti, infine, hanno la firma di Matteo Mozzato: il centrale cambia il numero di maglia (ora ha il 2 stampato sulla schiena, non più il 12), ma non l’efficacia sotto rete.
    AVVERSARIO DI ESPERIENZA – L’ErmGroup, però, è una squadra che ha qualità. Ed esperienza. Tanto è vero che, nel secondo round, scatta subito sul 4-1 e, dopo il ritorno dei bellunesi, mantiene i nervi saldi. Anche quando il tabellone recita 19-16 per i rinoceronti. Perché è proprio a quel punto che prende forma il break di 6-2 con cui gli ospiti si guadagnano due set-ball: il primo viene annullato da Berger, ma sul secondo è fatale un errore al servizio di Cengia.
    MONOLOGO – Tutto in equilibrio? Non per molto. Perché il terzo parziale è un autentico monologo di un Belluno Volley capace di scattare subito a mille dai blocchi. E di confezionare un tennistico 6-1, sulle ali di un infallibile Giannotti. I padroni di casa riusciranno perfino a doppiare gli avversari, grazie a un muro di Basso. E a raggiungere la doppia cifra di vantaggio con un Mozzato dominante sotto rete: 25-15 e bellunesi di nuovo avanti. L’occasione per chiudere i conti, e incamerare il bottino pieno, è ghiotta. E i Marzola boys non hanno alcuna intenzione di lasciarsela sfuggire. Anche se San Giustino non molla la presa: nel quarto atto, ricuce un gap di 3 punti (14-11) e rimane a contatto fino a quota 21: a sparigliare è un altro muro di Basso, mentre il finale è tutto di Berger, autore dei punti numero 24 e 25. Quelli decisivi: la specialità dell’austriaco.
    L’ANALISI – «Mi aspettavo un avversario combattivo – analizza coach Marco Marzola -. In alcuni momenti lo abbiamo limitato, in altri meno. In ogni caso, per essere la prima di campionato, siamo andati anche meglio del previsto. Sì, bisognava avere pazienza e ragionare: lo abbiamo ripetuto più vote durante i timeout. Non a caso, l’unico set lo abbiamo perso perché è calata l’efficienza in attacco. Nel complesso, siamo stati bravi: in particolare, mi è piaciuto l’approccio».

    BELLUNO VOLLEY-ERMGROUP ALTOTEVERE SAN GIUSTINO 3-1
    PARZIALI: 25-18, 23-25, 25-15, 25-22.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili 2, Giannotti 15, Berger 19, Corrado 16, Mozzato 8, Basso 6; Hoffer (L), Pozzebon, Loglisci, Cengia. N.e. Michielon, Marini da Costa, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    ERMGROUP ALTOTEVERE SAN GIUSTINO: Biffi 4, Marzolla 10, Alpini 26, Compagnoni 7, Cappelletti 6, Quarta 8; Pochini (L), Chiella (L), Cherubini, Rocelli. N.e. Tesone, Cipriani, Favaro, Masala. Allenatore: M. Bartolini.
    ARBITRI: Simone Fontini di Aprilia e Antonio Testa di Padova.
    NOTE. Spettatori: 700 circa. Durata set: 27’, 31’, 23’, 36’; totale: 1h57’. Belluno: battute sbagliate 14, vincenti 2, muri 12. San Giustino: b.s. 16, v. 0, m. 9.

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    Berger è sicuro: «Questo gruppo ha un grande potenziale»

    Ci sono campioni che, dopo aver vinto tanto, decidono di fermarsi. E poi c’è Alexander Berger, che ha scelto di ripartire: in particolare da Belluno, dove è approdato lo scorso marzo. In silenzio, senza proclami. Ma in poco tempo ha conquistato compagni, staff, tifosi. Con l’umiltà di chi non ha nulla da dimostrare, e la fame di chi, invece, vuole ancora tutto.
    SCHIENA – Trentasette anni compiuti il 27 settembre, lo schiacciatore austriaco ha nel suo bagaglio un’intera carriera vissuta ad alto livello. In mezzo, pure uno scudetto vinto a Perugia, da protagonista. Ma non è il palmares a definirlo. È piuttosto la sua attitudine: quella di un atleta non smette mai di imparare, di ascoltare, di mettersi in gioco. «Ora la schiena sta bene – racconta –. Dopo l’ernia che ho avuto nel 2018, presto sempre la massima attenzione. Ma sono felice e molto grato al nostro staff medico per l’eccellente trattamento. In generale, la mia condizione fisica è buona: ogni giorno e ogni allenamento mi aiutano a migliorare sempre di più».
    PERIODO INTENSO E NECESSARIO – Ha saltato i primi tre test della pre-season, ma il tempo perso è stato recuperato con metodo e la consueta precisione di chi sa che la forma, nel volley, è un equilibrio sottile tra forza e leggerezza. «È stato un periodo intenso, ma necessario – spiega – per costruire una buona base e permetterci di mantenere la forma per l’intera stagione. Nel complesso, ho trovato un gruppo interessante, un buon mix di elementi esperti e giovani motivati, con molto potenziale».
    AMICI – Alex, ai piedi delle Dolomiti, ha riabbracciato anche una vecchia conoscenza: Stefano Giannotti. Dieci anni fa, insieme, condividevano la maglia di Padova, in A1: «Siamo buoni amici – sorride Berger –. Stefano non è solo un ottimo giocatore, ma anche un grande uomo squadra. Sono felice di condividere di nuovo il campo con lui».
    PIANO PARTITA – Nel frattempo, domenica 19 ottobre (alle 18), alla VHV Arena, scocca l’ora del debutto ufficiale in Serie A3 Credem Banca. Dall’altra parte della rete, l’ErmGroup Altotevere San Giustino. «Come in ogni sfida – conclude Berger – dobbiamo concentrarci su noi stessi, sul nostro gioco. E naturalmente sul piano partita». L’uomo dei grandi palcoscenici, oggi, parla con la semplicità di chi ha imparato che la grandezza non si misura attraverso i trofei, ma nella continua ricerca della versione migliore di sé. LEGGI TUTTO

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    Il campione di casa Balaso… e l’amichevole SAV Trebaseleghe-Belluno

    Terzultimo allenamento congiunto per la SAV Trebaseleghe prima del debutto nel campionato di Serie A3. Stavolta in casa, ospitando Belluno, squadra veterana della categoria, già agguerritissima nel perseguire la promozione in A2 negli ultimi anni, obiettivo mancato per un soffio.
    I “cugini dolomitici” hanno dato una scossa alla Silvolley vincendo i primi due set dell’amichevole ma facendosi rimontare nel terzo e quarto. Il coach Daldello sta ancora sperimentando le combinazioni a disposizione, facendo alternare soprattutto gli schiacciatori, alla ricerca del mix migliore.
    Ma l’evento più entusiasmante del pomeriggio è stato senza dubbio l’omaggio che la città di Trebaseleghe ha tributato al proprio beniamino, il figliol prodigo di passaggio tra le Filippine e Civitanova, il miglior libero e campione del mondo, Fabio Balaso.
    Prima dell’allenamento della squadra di casa, la sindaca e vicesindaca in persona hanno celebrato le gesta dell’idolo trebaselicense in mezzo a un pubblico festante, accorso numeroso per applaudire… ma anche per collezionare selfie e autografi. Il numero 7 della Lube e della nazionale, si è messo a disposizione con grande semplicità e generosità, regalando sorrisi e firmando instancabilmente centinaia di dediche, facendo la gioia di grandi e piccini. Era, infatti, davvero un pubblico di fan di tutte le età quello che ha atteso pazientemente in fila per decine di minuti il fugace momento di una foto col beniamino di Trebaseleghe.
    E, ciliegina sulla torta, Fabio Balaso, ha omaggiato la sua città natale di un cimelio che definire inestimabile è poco: la maglia della finale mondiale di Pasay City, la sua numero 7, un pezzo di memorabilia dello sport azzurro che rimarrà per sempre e indissolubilmente legato a questa terra. LEGGI TUTTO