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    Scandicci saluta Beatrice Parrocchiale: il suo futuro a Brescia?

    La Savino Del Bene Volley ha ufficializzato che nella prossima stagione Beatrice Parrocchiale non farà parte del roster a disposizione di coach Marco Gaspari: il libero milanese conclude così la sua esperienza con il club toscano dopo due stagioni.

    Arrivata a Scandicci a novembre 2023, da Milano, Parrocchiale si era unita alla squadra a stagione in corso per rafforzare il reparto dei liberi, a seguito dell’infortunio di Enrica Merlo. Nel corso della stagione 2023-2024 ha contribuito in maniera importante al raggiungimento di un traguardo storico per la società, ovvero la conquista della prima finale scudetto.

    L’ultima stagione, invece, è stata per Parrocchiale condizionata da un problema al ginocchio sinistro, che ha richiesto un intervento chirurgico a novembre limitando a sole due le sue presenze ufficiali.

    “La società ringrazia Beatrice Parrocchiale per il lavoro svolto durante il suo periodo in maglia Savino Del Bene Volley e le augura il meglio per il prosieguo della sua carriera“, il saluto espresso da Scandicci.

    Augurio per un futuro che con tutta probabilità sarà con la maglia della Millenium Brescia in serie A2. LEGGI TUTTO

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    Queen of the beach: a Vieste in campo Diouf, Carletti, Parrocchiale e Prandi

    Valentina Diouf, Federica Carletti, Beatrice Parrocchiale e Vittoria Prandi sono le prime campionesse di serie A che prenderanno parte al Queen of the beach serie A a Vieste il prossimo 20 e 21 giugno, organizzato dalla Asd King of the beach. A loro quattro si aggiungeranno altre 8 atlete dello stesso calibro che si metteranno alla prova sulla sabbia di Lido Cristalda con l’obiettivo di conquistare la corona di regina della spiaggia.

    Il Queen of the beach serie A non sarà solo una manifestazione di alto livello di beach volley, a cui parteciperanno alcune delle migliori pallavoliste indoor italiane ma avrà anche un momento di cultura sportiva a cui parteciperanno dei big che hanno fatto la storia della pallavolo italiana .

    I quattro super ospiti non hanno certo bisogno di presentazione, hanno fatto tutti la storia della pallavolo italiana. Andrea Zorzi, “Zorro”, così come veniva soprannominato, ha militato per tutta la carriera in Italia ritirandosi a soli 33 anni dall’attività agonistica. Membro della cosiddetta “Generazione di Fenomeni”,. nel 1991 ha vinto il premio della FIVB quale giocatore dell’anno. Due volte Campione del Mondo con la nazionale a Rio ed Atene. Argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Ha vinto 2 scudetti, 2 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni, 4 Coppa delle Coppe, 3 Mondiali per club e 3 Supercoppa Europea. Oggi Zorzi è autore, regista e attore teatrale. 

    Francesca Piccinini, Campione del Mondo nel 2002, una Coppa del mondo, al Campione Europeo e vincitrice della Grand Champions Cup: numerose sono le medaglie di bronzo e argento al campionato europeo, nel periodo compreso tra il 1999 e 2005, e al World Grand Prix tra il 2004 e il 2010. Nel dicembre 2022, come tutte le giocatrici della nazionale campione del mondo 2002, viene introdotta dalla Federazione Italiana Pallavolo nella hall of fame del volley italiano. Ha vinto 5 scudetti, 4 coppa Italia, 5 supercoppa, 7 Champions League, 1 Coppa Cev, 1 Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea.

    Unica atleta entrata nel mondo dello spettacolo e commentatrice televisiva per Sky sport. Consuelo Mangifesta che oggi è la responsabile comunicazione della Lega Pallavolo Femminile. è stata una supercampionessa a cavallo tra gli anni 80 e 90. L’ex azzurra di Ortona ha vinto 4 scudetti, 4 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 2 Coppa dei Campioni, in Spagna ha vinto 1 campionato ed una Coppa della Regina. 

    Valerio Vermiglio conta 308 presenze in nazionale dal 1997 al 2007 vincendo un argento olimpico ad Atene, un oro ed un argento in World League, due ori agli europei, un argento in Coppa del Mondo ed un terzo posto nella Grand Champions Cup. In Italia ha vinto 5 scudetti, 5 Coppa Italia, 4 Supercoppa Italiana, 1 Campionato Russo, 2 Supercoppa Russa, 3 Champions League, 2 Cev ed 1 Supercoppa Europea. Attualmente è testimonial di Sport e Salute e della Federazione italiana Pallavolo.

    I quattro ospiti di lusso non faranno solo passerella ma saranno protagonisti dell’incontro di cultura sportiva ispirato proprio da uno di loro “Che vinca il Migliore, ma chi vince e’ il Migliore?” che si svolgerà presso l’anfiteatro “nobile” di Vieste alle ore 21.00 del sabato 21 giugno. L’iniziativa parallela alla manifestazione sportiva è stata fortemente voluta e supportata dall’assessore allo sport Gaetano Desimio per rafforzare ulteriormente l’immagine di Vieste.

    (fonte: Torneo King and Queen Beach) LEGGI TUTTO

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    Recine, Parrocchiale, Milano: storia di una notizia di mercato nascosta in un messaggio d’amore

    Chissà, forse l’annuncio del suo ritorno in Italia Francesco Recine lo aveva nascosto tra le righe in un messaggio d’amore scritto all’indirizzo della sua fidanzata Beatrice Parrocchiale già lo scorso 26 dicembre, in tempi non sospetti, ovvero quando ancora nessuno sospettava di un accordo firmato per la prossima stagione con l’Allianz Milano.

    “Io riposo con le stelle mentre tu sorgi con il sole – scriveva Recine dal Giappone alla sua Bea – ma mentre guardo fuori in una coperta di luci scintillanti, la mia mente accelera, il mio cuore batte”. E ancora: “Una sorpresa inaspettata può fare la differenza, può illuminare un cielo scuro, e fare in modo che il buio non si senta così buio. Può far battere un cuore un po’ più forte e portaci vicino. Sotto lo stesso cielo“.

    Ecco, a quella frase finale “sotto lo stesso cielo” in noi si era acceso un campanello: vuoi vedere che torna in Italia? Ebbene sì, ora non è più un segreto per nessuno. Francesco Recine il prossimo anno tornerà in Superlega. La scelta di lasciare Piacenza e volare lontano, dall’altra parte del mondo, l’aveva raccontata e spiegata proprio a noi di VolleyNews in una lunga intervista rilasciata a Roberto Zucca, oggi invece sulle colonne della Gazzetta dello Sport, in un articolo a firma Mario Salvini, spiega la decisione di tornare in Italia.

    VOLEVO GIOCARE CON PIAZZA“Era nei piani tornare? Nì – risponde Recine –. Mi sarebbe anche piaciuto restare, ma in un anno ho capito quanto è dura restare lontano da quello che ho a casa. Anche perché dietro la scelta di Milano c’è tanto. Il nostro è il campionato migliore. L’Allianz mi inseguiva da tempo e io volevo giocare con Piazza, un grande allenatore che ha fatto migliorare tutti quelli che ha avuto. Quindi sono soddisfatto. E sono contento di arrivare a Milano pronto, forte di questa esperienza in Giappone”.

    Si, ok Francesco. Torni per giocare con Roberto Piazza, il campionato più più del mondo e bla bla bla. Diciamo la verità, senza la tua Bea non ci sai stare. Viva l’amore! E vissero tutti (più) “vicini” e contenti. (Lieto) Fine ♥️.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Beatrice Parrocchiale raddoppia con Scandicci

    La Savino Del Bene Volley annuncia ufficialmente che nella prossima stagione Beatrice Parrocchiale giocherà ancora a Scandicci. Libero, classe ’95, Beatrice è arrivata alla Savino Del Bene Volley nel novembre 2023, integrando il roster della squadra dopo l’infortunio occorso a Enrica Merlo.

    Nell’annata sportiva appena trascorsa Beatrice ha disputato 41 partite stagionali: di cui 33 tra regular season e play off di Serie A1, 2 in Coppa Italia e 6 in CEV Champions League.

    Dopo aver contribuito ad una delle migliori stagioni nella storia del club toscano, Parrocchiale ha deciso di prolungare la sua permanenza in Toscana, accettando di giocare alla Savino Del Bene Volley per la seconda stagione consecutiva.

    LA CARRIERA DI BEATRICE PARROCCHIALE

    Nata a Milano il 26 dicembre 1995, Beatrice ha cominciato a giocare a pallavolo nelle giovanili del Visette, società di Settimo Milanese, per poi passare in quelle dell’Amatori Orago.

    Il 2011 segna il passaggio di Parrocchiale a Villa Cortese, dove dopo un anno a livello giovanile, viene promossa nella formazione di Serie A1, con la quale affronta la stagione 2012-13.

    Dopo l’esperienza a Villa Cortese, nell’annata 2013-14 approda a Il Bisonte, all’epoca impegnato in Serie A2. La prima stagione toscana le riserva grandi soddisfazioni e oltre alla promozione in Serie A1 attraverso i play off, Beatrice conquista anche la Coppa Italia di categoria.

    Con Il Bisonte Firenze arrivano altre cinque stagioni consecutive, tutte in Serie A1, e nel 2015 Beatrice ottiene anche la prima convocazione nella Nazionale maggiore. Con la selezione del nostro paese ottiene la medaglia d’argento al World Grand Prix 2017 e al campionato mondiale 2018.

    Sempre in azzurro si mette al collo la medaglia di bronzo al campionato europeo 2019, tolta la maglia della Nazionale, Parrocchiale non indossa più i colori de Il Bisonte e a partire dal campionato 2019-20 fa ritorno in Lombardia, passando all’allora Saugella Monza. Con la formazione brianzola gioca altre tre stagioni, conquistando l’edizione 2020-21 della CEV Cup.

    Oltre al primo trionfo europeo con la maglia di un club, nel 2021 Beatrice conquista l’oro continentale con la Nazionale, facendo parte del gruppo che dopo dodici anni riporta l’Italia sul gradino più altro del podio europeo.

    Iniziata l’annata sportiva 2023-2024 con i colori dell’Allianz Vero Volley Milano, Parrocchiale ha deciso di fare ritorno Toscana, diventando una delle atlete a disposizione della Savino Del Bene Volley di coach Massimo Barbolini.

    Terminata la stagione decide di proseguire la sua esperienza in Toscana, rinnovando il suo accordo anche per l’annata 2024-2025.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vittoria speciale per Beatrice Parrocchiale: “Un pezzo del mio cuore era di là…”

    Aveva iniziato la stagione con la maglia dell’Allianz Vero Volley Milano e adesso, con la Savino Del Bene Scandicci, le ha portato via la qualificazione alla Finale Scudetto imponendosi in una storica Gara 2 all’Allianz Cloud. Una serata di emozioni forti per Beatrice Parrocchiale, che ai microfoni di Rai Sport non rinuncia a prendersi la rivincita: “Sono molto contenta, soprattutto a livello personale, per tante cose. Qualche sassolino da togliermi dalla scarpa ce l’avrei, però… diciamo che è la mia terza finale di fila! Non è stato facile per me emotivamente, perché un pezzo del mio cuore era dall’altra parte: voglio un sacco di bene alle ragazze di Milano… soprattutto alle ragazze. Però ringrazio le mie compagne di Scandicci che mi hanno accolto benissimo, e un saluto lo voglio fare anche ad Enrica Merlo“.

    Nonostante il doppio 3-0, non è stata un’impresa facile quella di Scandicci, come sottolinea il libero: “Siamo andate sotto anche di tanti punti, abbiamo sofferto, ma nella nostra squadra si è creata un’alchimia incredibile. Lavoriamo tanto in palestra, Barbolini ci fa spingere anche la mattina della rifinitura… Zhu è tornata ai suoi livelli, ha passato un periodo in cui era molto stanca, ma adesso speriamo continui così. Anch’io le gambe non me le sento più, ma questi sono i Play Off, va bene così: mi godo questa finale“.

    Felicissima anche Britt Herbots, altra protagonista dell’impresa: “Sappiamo che se si va a Gara 3 può succedere di tutto, quindi ci siamo dette che era importante entrare subito bene nella partita. Nel primo set eravamo sotto di 4-5 punti, però siamo rimaste lì, abbiamo spinto e siamo rientrate. Nell’ultima parte della stagione ci siamo avvicinate di più alla squadra che possiamo essere: siamo state aggressive, abbiamo giocato bene, e si è visto che davvero nei Play Off inizia un altro campionato“.

    “Adesso avremo un po’ di tempo per preparare questa finale – continua la schiacciatrice belga – credo che sarà contro Conegliano, ma di certo entreremo con la testa libera perché può succedere di tutto. Ora siamo molto più aggressive in attacco, più consapevoli di quello che possiamo fare: è quello che ci serviva per arrivare pronte a queste partite. Abbiamo imparato molto dalle prime partite giocate contro Conegliano e Milano, quando abbiamo capito di non dover temere queste avversarie“.

    Infine il commento dell’allenatore Massimo Barbolini: “C’è grande soddisfazione. Sapevamo di giocare contro una squadra fortissima, sapevamo che era difficilissimo batterli e siamo riusciti a farlo senza perdere neanche un set. Stiamo lavorando bene, le ragazze in due set su tre erano sotto, ma sono state brave, hanno avuto pazienza, hanno saputo aspettare ed hanno fatto le cose che si era detto di fare. Abbiamo giocato molto bene tatticamente e individualmente. Penso che ci meritiamo questa finale, sono molto soddisfatto per la società perché, pur investendo tanto e facendo grandissimi sacrifici, eravamo sempre arrivati ad un passo dalla finale. Adesso godiamoci questo risultato, ma non è finita. Aspettiamo l’esito della Gara 3 tra Novara e Conegliano e poi ci saremo anche noi, pronti per la prossima“.

    (fonte: Rai Sport, Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Zackhaiou si gode l’aperitivo al lago, il nuovo look di Sylla…

    FRANCESCO RECINE E BEATRICE PARROCCHIALE……direttamente dal loro album di famiglia

    1 mese di te… #SiennaZaytsev ?
    Un post condiviso da Ivan Zaytsev (@zaytsev_official) in data: Feb 4, 2018 at 7:32 PST

    PAOLA EGONUsorrisoni 

     
    Olè ?
    Un post condiviso da Simone Buti (@simo.buti) in data: Gen 28, 2018 at 7:33 PST

    KATERINA ZACKHAIOUaperitivi in riva al lago

     
    #DesLeDepart #FamilyFirst
    Un post condiviso da Swan Ngapeth (@swan0u) in data: Feb 3, 2018 at 11:56 PST

    FRANCESCA VILLANIe le trasferte turche 🇹🇷

     
    Partenza per Istanbul ✈️✈️✈️ #CEV #championsleague #team #volleyball #lube
    Un post condiviso da Tsvetan Sokolov (@tsvetan_sokolov) in data: Gen 30, 2018 at 2:35 PST

    MYRIAM SYLLA…cambio look 💇🏾

     
    Weekend in montagna alla @malgastablasolo di @lorisb18 in ottima compagnia ?✌? #friends #malgastablasolo #weekend #nature #relax #nello #picoftheday #bellagente
    Un post condiviso da Gabriele Nelli (@gabry_nello) in data: Gen 28, 2018 at 6:22 PST

    SOFIA MONZA E FERNANDO CACHOPAdue cuori e una polaroid

     
    Happy girl, mom and granny visiting?
    Un post condiviso da Celeste Plak (@celesteplak) in data: Feb 4, 2018 at 6:50 PST

    FEDERICA CARLETTItra outfit, gite e abbracci

     
    Día a día tenemos la oportunidad de mejorar en todas las facetas de la vida. Vamos juntos a seguir dando grandes pequeños pasos hacia convertirnos en nuestra mejor versión.☝?♥️?? Gracias por siempre motivarme ? Les envio un ? desde Florencia!
    Un post condiviso da Daly Santana (@dalysantana) in data: Feb 4, 2018 at 3:46 PST

    ANASTASIIA KAPRALOVAshooting time 📸

     
    Tutto scorre
    Un post condiviso da Monica De Gennaro-Santarelli (@mokidegennaroofficial) in data: Feb 2, 2018 at 11:06 PST

    AGNESE CECCONELLO…cartoline dal Marocco 🇲🇦

     
    ..Sono 24!!!? Grazie a tutti quelli che hanno avuto un pensiero per me oggi.. avete reso questa giornata speciale? #2febbraio #bdaygirl
    Un post condiviso da Caterina Bosetti (@caterinabosetti) in data: Feb 2, 2018 at 10:51 PST

    GIULIA MANCINI…giornata di relax

     
    Amore puro ?
    Un post condiviso da Lauren Gibbemeyer (@lgibby5) in data: Feb 7, 2018 at 11:38 PST LEGGI TUTTO

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    Wolosz: “Vogliamo difendere lo scudetto”. Parrocchiale: “Peccato, ma vince chi fa meno errori”

    Di Redazione Anche Gara 2 si è rivelata un autentico rollercoaster di emozioni. Sul taraflex dell’Arena di Monza, l’Imoco Conegliano ha rimontato, sotto 2-0, e portato a casa al tie break il match che, di fatto, riapre la corsa scudetto. “Ora possiamo tirare un bel sospiro di sollievo. Le finali scudetto sono così, questo è il bello; si lotta fino alla fine. Abbiamo lasciato tutto in campo perché non era per niente facile vincere a casa loro” è il commento di capitan Wolosz, riportato nell’edizione odierna del Gazzettino di Treviso. La Vero Volley è partita con la quinta inserita, prendendosi i due set iniziali e illudendo i più di 4000 spettatori presenti di aver in mano il match. Ma, come più volte dimostrato anche in regular season, le campionesse dell’Imoco non si sono spente del tutto e hanno alzato la testa, ribaltando il risultato: “Magari Monza gioca con più tranquillità, ma noi vogliamo difendere questo Scudetto a tutti i costi. Ci aspettavamo un’avversaria di questo livello, ma penso che non abbiamo giocato benissimo. Anche in questa occasione abbiamo fatto tanti errori, ma ci siamo sbloccate dopo aver perso il secondo set. Non avremo fatto delle cose belle da vedere ma efficienti. Sono orgogliosa di questa squadra perché tutti abbiamo dato il massimo per portare a casa la partita” chiosa Wolosz. Dall’altra parte della rete, ovviamente c’è rammarico per un risultato sfuggito di mano. Ad esternarlo è Beatrice Parrocchiale, nella dichiarazione riportata sempre dalla testata giornalistica, libero dalle mille risorse di casa Monza: “Peccato, siamo partite molto forte. Contro una squadra come la loro non possiamo regalare niente, dobbiamo sfruttare al meglio ogni occasione possibile. Quando diamo la possibilità a Wolosz di giocare vicina a rete le cose si complicano. Nella pallavolo vince chi commette meno errori, e oggi ne abbiamo commessi più di Conegliano”. LEGGI TUTTO

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    Palloni a confronto: Mikasa e Molten visti da Parrocchiale e Davyskiba

    Di Redazione Una delle più annose diatribe che divide la pallavolo italiana è quella tra i palloni Molten e Mikasa: il primo utilizzato nei campionati di Serie A e nelle altre competizioni nazionali, il secondo nelle Coppe europee, nel Mondiale per Club e in tutte le manifestazioni per le nazionali. Un dualismo che riguarda solo il nostro paese e che, quindi, viene spesso citato come ulteriore elemento di difficoltà per le squadre italiane impegnate in Europa. Paradossalmente, però, la stessa incertezza sugli “attrezzi” di uso quotidiano riguarda anche le categorie inferiori, visto che dalla Serie B in giù le società hanno la possibilità di scegliere indifferentemente uno dei due modelli. Gli aspetti del gioco su cui la differenza tra i due palloni – assolutamente identici per dimensione e peso, ma diversi per materiali e superficie – sono indubbiamente la battuta e la ricezione. E ad esprimere il suo parere è un’assoluta esperta di quest’ultimo fondamentale come Beatrice Parrocchiale, libero della nazionale italiana e della Vero Volley Monza: “La differenza più grande è che con Mikasa si deve ‘attaccare’ molto di più il pallone. Bisogna essere più aggressivi con le gambe, soprattutto quando si riceve una battuta float, e avere maggiore controllo sia con gli arti inferiori che con quelli superiori“. “Se con il Molten posso aspettare di più a prendere il pallone – continua Parrocchiale – con il Mikasa devo tenere le braccia maggiormente staccate dal corpo e in posizione di ‘attacco’. Se le porto giù, più vicine al busto, può capitare che la palla schizzi via“. Foto Vero Volley Monza La battuta è invece terreno prediletto per una compagna di squadra di Parrocchiale, la schiacciatrice Hanna Davyskiba: “Personalmente ritengo che il servizio con il Mikasa sia più semplice, perché posso imprimere molta più forza e non rischiare che la palla finisca di tanto fuori dal campo, come invece accadrebbe con il Molten. È come se avessi più controllo, anche del margine di errore, mentre devo stare più concentrata e attenta con il Molten dato che ogni minima variazione tecnica del colpo, anche con la mano, può pregiudicare l’esito della traiettoria“. C’è però il rovescio della medaglia: “Riconosco che il mio servizio è più potente e difficile da ricevere con il Molten, e sicuramente ottengo anche più punti diretti. Ma quando vado sulla linea dei nove metri mi sento più rilassata con il pallone giallo e blu (o verde!)” ammette la bielorussa. Anche sulla ricezione le sensazioni sono simili: “Quando si colpisce in maniera decisa il Molten in ricezione si può rischiare di mandare la palla direttamente nella metà campo avversaria, mentre il Mikasa ‘rimane’ di più e, anche in questo caso, c’è più controllo. Nel colpo di attacco, invece, non percepisco nessuna differenza particolare“. Foto Vero Volley Monza Fabio Parazzoli, secondo allenatore della prima squadra femminile del Consorzio, offre uno spunto e delle precisazioni di carattere tecnico: “La differenza è di sensibilità, data dai diversi materiali, mentre sappiamo bene che le caratteristiche tecniche dei due attrezzi di gioco sono le medesime. Quello che cambia nella proposta da parte dello staff tecnico in relazione a questo è il volume di lavoro sulla battuta e la ricezione, che viene incrementato notevolmente, perché si tratta di due fondamentali legati appunto alla sensibilità e, quindi, è necessario lavorare maggiormente e nello specifico su quelli per generare un adattamento“. “Una delle note più rilevanti sui giocatori – aggiunge Parazzoli – riguarda una scelta a priori sul tipo di battuta da adottare in gara. Coloro che solitamente effettuano una battuta in salto spin, quando passiamo al Mikasa in vista di un match europeo, possiamo scegliere di farli servire float, semplicemente perché è una tipologia di battuta che spesso con quel pallone può rendere di più“. Anche le tempistiche del cambio di pallone vanno studiate: “Di solito – racconta Parazzoli – lontano da una gara del campionato italiano si cerca di fare un po’ di adattamento, progressivamente, in modo da subire meno il cambiamento. Alcune squadre, poi, utilizzano sempre i Mikasa negli allenamenti, tranne il giorno prima e quello della gara con i Molten. Anche il passaggio di per sé è differente: in quello da Molten a Mikasa la ricezione subisce qualche difficoltà in più, mentre sembra più facile il contrario. Non c’è nulla di studiato o scientifico, però, tutto si basa sulle impressioni e sui feedback dei giocatori negli anni“. A livello statistico non è semplice trarre delle conclusioni: “I dati sono difficili da rilevare – conclude l’assistente allenatore di Monza –, perché dovrebbero essere prese a paragone le stesse avversarie con la variabile del pallone. Succede, per esempio, quando due squadre del campionato italiano finiscono nello stesso girone di una coppa europea, ma sono comunque valori pieni di limiti da considerare“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO