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    Il ritorno di Andrea Santangelo: “A Pineto non potevo dire di no”

    Ritrovarlo nel campionato di Serie A2, che negli anni scorsi ha arricchito con alcune prestazioni da leader del suo ruolo, è una notizia già di per sé. Aggiungiamo il fatto che Andrea Santangelo ritorna in una terra a lui molto cara, perché significa casa, cioè l’Abruzzo, e ancor di più in una società che lo ha corteggiato negli ultimi mesi e che del suo contributo cercherà di non privarsi, al fine di centrare un traguardo fondamentale come la salvezza. L’idillio è presto fatto. L’Abba Pineto e Santangelo saranno protagonisti di una cavalcata pallavolistica che lascia poco spazio all’immaginazione:

    “Sono tornato in Abruzzo per cercare di supportare la società e dare una mano alla squadra a centrare l’obiettivo della salvezza. Sono contento di essere qui perché con Pineto avevo cominciato all’inizio della stagione a fare qualche allenamento, in attesa di andare all’estero. Si è dimostrata una società presente e non abbiamo mai perso i contatti in questi mesi. Quindi, nel momento in cui si è manifestata la proposta di tornare qui e giocare il girone di ritorno, non ho potuto dire di no“.

    Ha fatto una scelta molto precisa alla fine dell’estate. Non era sparito dai radar come molti hanno creduto.

    “Sì, non ho semplicemente accettato le proposte che mi si sono presentate durante il mercato estivo, per una serie di ragioni. Alcune non mi interessavano o non venivano incontro ai miei desiderata, e soprattutto volevo provare a tornare un po’ all’estero, visto che per me sono sempre state delle stagioni dal punto di vista dell’esperienza decisamente proficue e stimolanti“.

    foto Andrea Iommarini

    Ha cominciato la stagione a Baku, in Azerbaijan.

    “Sì, ad ottobre mi sono trasferito a Baku, in una società ambiziosa del campionato azero, con la quale ho disputato anche qualche partita in Challenge Cup. Siamo stati sfortunati con il sorteggio e siamo usciti al secondo turno per merito del Panathinaikos di Jiri Kovar. Una squadra veramente ostica. In campionato invece viaggiavamo nei primi posti della classifica. La società poi, per la mancanza di uno sponsor, ha avuto delle piccole difficoltà economiche e quindi ci ha lasciati liberi di poter scegliere di cambiare squadra. A quel punto il dialogo con Pineto si è fatto più fitto e nel periodo di Natale ho deciso di tornare a casa“.

    Una gioia a metà. Ritornare in Italia, ma alla ricerca di una nuova collocazione.

    “Intanto felice di aver potuto trascorrere un periodo nel quale solitamente sono sempre stato in viaggio a casa con i propri cari. Ho continuato ad allenarmi finché non si è concretizzata l’opportunità di ricominciare qui in Abruzzo“.

    A Pineto ci vuole il miglior Santangelo in questo momento.

    “Sicuramente sono qui per spaccare e per continuare un percorso pallavolistico nel quale voglio anche divertirmi in campo. In questa squadra ci sono ottimi elementi con i quali poter far bene e poter dare il massimo. La volontà di essere il solito Santangelo c’è quindi tutta“.

    Negli ultimi anni lei ha voluto fare davvero ciò che la soddisfa. Non è mai sceso ad alcun compromesso.

    “Negli anni mi sono creato delle alternative fuori dalla pallavolo, ma vivo per questo sport! Amo troppo le sensazioni e le emozioni che si provano in campo, durante una partita tiratissima ad esempio e ne sono dipendente. Non riuscirei a staccarmene facilmente. Il mio obiettivo è quello di essere uno dei giocatori più longevi della pallavolo!“.

    Dopo tutti questi anni all’estero cosa pensa di aver portato di diverso dagli altri?

    “Aver girato il mondo mi ha aperto la testa. Mi ha fatto capire il valore del team building e il valore del cambiamento. Mi sono ritrovato ad adattarmi a situazioni completamente diverse, in campo e fuori, e questo mi ha arricchito enormemente. Anche qui a Pineto nel giro di poche settimane sono passato dal giocare un campionato completamente diverso al tornare in breve tempo e alle logiche, al gioco e ai ritmi del torneo italiano. Devi avere una bella velocità mentale e fisica per poter affrontare tutte queste situazioni nuove. Ripeto, la volontà c’è tutta“.

    A proposito di diversificazioni, lei è proprietario di un caffè ad Isernia.

    “Sì, l’ho aperto con un amico conosciuto sui campi da volley tanti anni fa e si chiama Bella House. È un locale che piace e sul quale ho investito negli anni. I risultati ci hanno dato ragione“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Santangelo torna in Italia a Cuneo: “Allestite corazzate in A2? Lo saremo anche noi”

    Di Redazione L’opposto molisano Andrea Santangelo è il nuovo braccio armato di Cuneo. All’ottavo anno di serie A2, dopo una stagione in Korea e dopo aver alzato la Coppa Italia e la Supercoppa a Bergamo, Andrea vuol riprendere il proprio posto nelle classifiche italiane di categoria e ha scelto Cuneo per raggiungere l’obiettivo. Con Pedron la diagonale è servita, Andrea non vede l’ora di iniziare la stagione: “È un onore giocare per una piazza storica come Cuneo in uno dei palazzetti più belli d’Italia e con una tifoseria presente e calda come i Blue Brothers. Ho avuto modo di conoscere da vicino la realtà cuneese durante i playoff della scorsa stagione e me ne sono da subito innamorato; un’organizzazione e una cura dei dettagli che non si trovano ovunque. L’obiettivo personale sarà quello di migliorarmi giorno dopo giorno e aiutare la squadra a vincere. Quest’anno diverse società hanno attrezzato corazzate e si candidano per la promozione, noi sicuramente siamo tra quelle e credo che per vincere bisogna lavorare di più e meglio degli altri, andando, con il tempo e il lavoro, a oliare tutti i meccanismi di squadra. Non ho mai avuto il piacere di lavorare con Max, ma quando ci siamo conosciuti quest’estate ho capito subito che è un uomo molto carismatico e trasmette tanto la sua passione per la pallavolo. Crede molto nel lavorare duramente, per questo inizieremo già dal 3 agosto con la preparazione fisica per avere tutti il tempo di diventare una squadra affiatata“. Grandi aspettative sia dall’atleta che dalla persona, coach Giaccardi ha molta fiducia nel suo posto 2: “Seguo Andrea sin dalla stagione all’estero e ho continuato quand’è tornato a disputare quelli di A2 qua in Italia. Io come ho spesso dichiarato, credo più nelle persone che nei giocatori, anche se per avere una squadra di livello bisogna che abbiano delle doti tecnico-tattiche. L’ uomo Santangelo secondo me sarà la chiave per il suo ruolo come bombardiere di Cuneo; credo che dopo il passo falso di Ortona, lui abbia una grande voglia di riscatto e questa sarà la molla che lo farà diventare nel prossimo campionato se non il migliore della categoria, uno tra i migliori“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Colpo da 90 per la Moaconcept Ortona. Da Bergamo arriva Andrea Santangelo

    Di Redazione Classe ’94, con i suoi 2 metri d’altezza Andrea Santangelo, molisano, è il nuovo opposto della Moaconcept Impavida Pallavolo Ortona. Originario di Isernia, il suo amore per la pallavolo lo porta da giovanissimo ad allontanarsi da casa quando, a soli quindici anni, per inseguire i suoi sogni e le sue passioni va a Treviso dove resta per due anni nella locale formazione dell’Under 18. Si trasferisce poi in casa di un’altra delle grandi del volley Italiano: a diciassette anni è a Macerata dove prosegue il suo cammino di formazione nelle giovanili della Lube giocando un campionato di Serie B1 di alta classifica. Con i marchigiani Andrea Santangelo vincerà anche uno Scudetto Under 18 e uno Under 19. Si tratta di un anno di maturazione che lo porta a rimanere in pianta stabile in squadre di Serie A2. Brolo, Cantù, Aversa e nel 2019/2020 vive anche l’esperienza di un campionato straniero. Per quella stagione, Andrea aveva inizialmente trovato un accordo con la Conad Reggio Emilia, ma a settembre, l’arrivo dell’offerta della Samsung Bluefangs Seoul, prestigioso club nella V-League, massima serie coreana, ha ribaltato le carte in tavola. L’anno successivo il rientro in Italia per militare tra le fila della Agnelli Tipiesse Bergamo, conquistando sia la Coppa Italia che la neonata Super Coppa di Serie A2. «Ogni anno che passa la Serie A2 aumenta di livello. Dobbiamo impegnarci gara dopo gara e soltanto alla fine si tireranno le somme. Era da tempo che desideravo giocare ad Ortona, ma non siamo mai riusciti a trovarci e quest’anno finalmente ce l’abbiamo fatta. Sento parlare sempre molto bene di questa società quindi so già che mi troverò a mio agio. In più Ortona è molto vicina ad Isernia, mia città natale. Spero di riuscire a dare il mio contributo alla Moaconcept Ortona per farla crescere il più possibile anche perché amo giocare per vincere.  È una squadra costruita da zero ma questo non deve spaventarci. Anzi dovrà essere uno sprono a focalizzarci e concentrarci nei momenti caldi della stagione perché arriveranno gare che richiedono maggiore attenzione e che contano più di altre». ANDREA SANTANGELONascita: 19 / 11 / 1994 – IserniaNazionalità Sportiva: ItalianaRuolo: OppostoAltezza: 200 Cm Carriera:2021 / 2022 Moaconcept Impavida Ortona (Serie A2)2020 / 2021 Agnelli Tipiesse Bergamo (Serie A2)2019 / 2020 Samsung Bluefangs Seoul, Korea (V – League)2019 / 2020 Conad Reggio Emilia (Serie A2) – Fino al 7/9/20192018 / 2019 Pool Libertas Cantù (Serie A2)2016 / 2018 Sigma Aversa (Serie A2)2014 / 2015 Cassa Reale Cantù (Serie A2)2013 / 2014 Elettrosud Brolo (Serie A2)2012 / 2013 Cucine Lube Banca Marche Macerata (Serie B1) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ortona riparte da Elia e Santangelo?

    Di Redazione È l’ultima squadra che ha dato l’”ok” per l’iscrizione nel secondo campionato nazionale maschile. La Sieco Service Ortona ora può pensare al mercato, e dai nomi che circolano, sembra far sul serio. Da quando riporta il Centro, oltre agli ingaggi già effettuati del palleggiatore Lorenzo Piazza e del centrale Tommaso Fabi, si stanno aspettando i “sì” di Andrea Bulfon e del 36enne centrale Alberto Elia, che con i suoi 205 cm di altezza dovrebbe costituire una vera e propria garanzia a muro. Tra le trattative in corso, ben avviate appaiono quelle relative all’opposto 26enne Andrea Santangelo ed al 23enne centrale Michael Molinari, così come imminente sembra pure l’accordo col 22enne palleggiatore Francesco Del Frà, ad Ortona anche nella stagione scorsa. Stesso discorso per il 25enne schiacciatore Nicolò Cappelletti, così come assai concreto pare l’interessamento per l’esperto schiacciatore (33 anni) Antonio De Paola. LEGGI TUTTO

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    Fabio Bisi sarà il secondo opposto della Tonno Callipo?

    Di Redazione Dopo il grande campionato disputato con la maglia del Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia, fermatosi soltanto in finale Play Off, c’è aria di Superlega per Fabio Bisi. A mettere nel mirino l’opposto, secondo il Giornale di Brescia, è stata la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che avrebbe fatto un’offerta difficile da rifiutare. L’attaccante modenese classe 1994, dopo gli esordi nella massima serie con la squadra di casa, dal 2015 ha sempre giocato in A2 con la maglia di Brescia, con una sola parentesi a Potenza Picena. Bisi dovrebbe essere l’unico giocatore del sestetto titolare a lasciare l’Atlantide: per sostituirlo si fanno i nomi di Santangelo da Bergamo e di Padura Diaz, in caso di partenza da Taranto, ma anche di Giannotti (Galatina) e Baldazzi (Prata). Si cerca anche uno schiacciatore di peso come possibile cambio per Alberto Cisolla, come confermato dallo stesso schiacciatore in un’intervista a Bresciaoggi: “Ci vorrà l’aiuto di una panchina più lunga e di tutti quegli elementi che fanno parte di un progetto più importante. Ma, su questo, con Roberto Zambonardi c’è già una grande intesa“. LEGGI TUTTO

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    Tempo di bilanci in casa Agnelli Tipiesse. Le parole dei protagonisti

    Di Redazione Oltre la delusione, le dichiarazioni dei rossoblù: il bilancio di un’annata da protagonisti dell’Agnelli Tipiesse Bergamo. Antonio Cargioli, capitano, centrale: “Non riuscire a raggiungere la semifinale è stato un colpo al cuore. L’eliminazione subita da parte di Brescia, dopo poco più di un mese dalla gioia della Coppa Italia, è sicuramente uno dei momenti più tristi da quando sono a Bergamo: eravamo sempre riusciti a raggiungere la semifinale ed anche la finale dei play off (con Piacenza). Esserci fermati qui proprio nell’anno in cui sono il capitano, mi fa rabbia, dispiacere: ancora non mi sono ripreso da questa doccia fredda che ci ha colpiti. Brescia ha giocato sicuramente bene, ma se abbiamo perso è soprattutto colpa nostra che, nel momento decisivo, abbiamo smarrito il bandolo del ns. gioco, non esprimendoci più, né come squadra, né singolarmente, al meglio delle nostre. possibilità . È c’è molto rammarico, da parte mia, nel non essere riuscito a giocare al massimo e a trascinare la squadra verso una buona prestazione. Se penso che abbiamo dominato il campionato col bel gioco divertendoci e divertendo, mi viene una rabbia ed un “magone” indescrivibili. Ci sono state anche diverse situazioni capitate al momento sbagliato (infortuni più o meno gravi) che sicuramente ci hanno tolto qualcosa, ma tant’è… Ma, come mi dice il tifoso più caro che ho, bisogna guardare avanti, facendo tesoro, possibilmente, delle esperienze fatte, e quindi non solo dagli errori. Anche perché, se ritorno col pensiero a maggio dell’anno scorso, quando, non ascoltando le sirene di altre società, sottoscrissi l’accordo per un altro anno con Bergamo, senza sapere esattamente a cosa andavo incontro, vedendo il cammino che abbiamo fatto, il bel gruppo che abbiamo saputo tutti insieme costruire, credo che dobbiamo essere fieri comunque e vedere il bicchiere pieno almeno per 3/4 , non solo mezzo! Sarebbe bello avere la possibilità di riprovarci tutti insieme la prossima stagione, sperando di poter stare insieme al palazzetto coi nostri grandi tifosi che, soprattutto in questo momento poco felice, ci hanno fatto sentire il loro affetto. Forza Agnelli Tipiesse, ci sono tante altre partite da vincere! Andrea Santangelo, opposto: ”Sono orgoglioso di aver passato una stagione con questo gruppo con questo allenatore in questa società!Sono orgoglioso della nostra squadra che giorno dopo giorno aveva una voglia mi migliorarsi mai vista cosa che ci ha permesso di esprimere la più bella pallavolo e vincere la regular season. Purtroppo però in tutta la serie con Brescia non siamo stati lucidi nelle fasi finali dei set e i playoff sono così tutti vogliono vincere e giocano con il coltello fra i denti! Possiamo solo prenderlo come insegnamento e non ripetere gli stessi errori il prossimo anno.” Giovanni Ceccato, palleggiatore: ”È stata una stagione fantastica, gruppo molto forte che può crescere ancora tanto.Peccato essere usciti ora abbiamo sprecato una grande opportunità. Durante i quarti non siamo riusciti ad esprimere al meglio il nostro gioco anche perché brescia ci ha messo un po’ in difficoltà in certi momenti. Bilancio finale siamo una grande squadra che con tanto lavoro e tanto impegno crescerà moltissimo.” Daniele Rota, libero: ”Purtroppo siamo usciti in gara 3 contro un avversario che era alla nostra portata…infatti c’è tanto rammarico anche visto quanto ci siamo allenati per arrivare a giocare queste partite; tuttavia bisogna guardare anche la stagione nel suo insieme e non soltanto al suo finale. Infatti durante la stagione abbiamo collezionato molte vittorie e poche sconfitte, oltre alla conquista della Coppa Italia, ed è proprio questo particolare successo che ci permetterà di tornare in campo a fine maggio per giocarci la Super Coppa sfidando i futuri vincitori di questi playoff. Sono cresciuto molto come giocatore e anche come persona, é che devo tutto a questo splendido gruppo di ragazzi che mi hanno sempre aiutato nel mio percorso.” Mattia Sormani, schiacciatore: ”C’è sicuramente tanta tristezza e rammarico per questa eliminazione dai playoff, mi è dispiaciuto molto vedere i miei compagni così affranti dopo la partita contro Brescia perché so quanto tutti ci tenevamo a proseguire il percorso. Questa sconfitta brucia perché contro un avversario sicuramente alla nostra portata, che durante i play off è cresciuto molto, e perdere ai vantaggi dei tie -break non è mai bello. Personalmente questa stagione ha un bilancio positivo, quando abbiamo iniziato il lavoro in palestra il 2 agosto non avrei mai pensato di poter vincere una Coppa Italia e una regular season, anche se il rimpianto della promozione rimane. Sono cresciuto come giocatore grazie soprattutto ai miei compagni di squadra che sono stati per me un esempio da seguire dentro e fuori dal campo.” Francesco D’Amico libero: ”Siamo tutti amareggiati molto per la sconfitta in gara 3, perché non volevamo finisse così.Secondo me la cosa più frustrante è che abbiamo fatto un’anno da primi in classifica quindo poi uscire al primo turno non è per niente bello. Siamo stati anche un’po’ sfortunati in alcuni episodi delle due partite perse, però comunque complimenti a brescia per le grandi prestazioni. Comunque è stato un anno per me personalmente incredibile, all’inizio del mercato dell’anno scorso non pensavo potessi far parte di un gruppo così forte e soprattutto così unito. È stato un anno fantastico e pieno di soddisfazioni e ringrazio tanto tutti i miei compagni, il mister, Vito e tutte lo staff della società.” Gianluca Signorelli, centrale: ”Uscire così dai play off dopo il campionato fatto è dura da digerire. Abbiamo vinto tanto e tutti volevamo fare meglio andando più avanti possibile. Resta una stagione importante per ciò che abbiamo vinto, regular season e coppa Italia, queste cose non si possono dimenticare. Probabilmente siamo arrivati un po’ cotti a questo impegno dei play off e lo dimostra il fatto che nelle tre gare non abbiamo espresso un gioco all’altezza di quanto espresso in regular season. C’è dispiacere ma guardandosi indietro c’è da essere soddisfatti pensando alla partenza di agosto quando c’erano tanti punti di domanda.” Jernej Terpin, schiacciatore: “Tirando le somme con più razionalità c’è da dire che la stagione è stata molto positiva. Ricordiamoci da dove siamo partiti, con una squadra giovane e siamo riusciti a giocare bene per tutta la stagione vincendo qualcosa di grande. E’ chiaro che la serie con Brescia lascia dell’amaro in bocca perchè era un sogno poter passare e giocarsela contro Siena in semifinale. Un po’ per demerito nostro, un po’per merito di Brescia che ha giocato bene, sono dell’idea che lo sport è fatto così, si vince e si perde e non c’è nulla altro da fare. Adesso dobbiamo solo portare con noi ciò che abbiamo imparato e fatto di buono quest’anno, e soprattutto ciò che non abbiamo fatto per il prossimo anno.” Lorenzo Milesi, centrale: “La delusione e l’amaro in bocca ci sono da parte di noi giocatori, staff, società, tifosi che hanno sostenuto tutto l’anno la squadra. Sapevamo che l’aver fatto un “campionato della Madonna” purtroppo ai play off contava si e no, sicuramente un regolamento che lascia molte perplessità però lo sapevamo anche prima e non è un alibi. Il rammarico resta perdendo con Brescia che in campionato è arrivata ottava.Hanno fatto una gran serie e per qualità di gioco hanno meritato di passare anche se è da capire quanto sia demerito nostro. Se avevamo più del doppio dei punti in campionato qualcosa doveva dire. Purtroppo in queste partite conta tanto l’esperienza e piccoli dettagli che fanno la differenza. Noi sotto pressione non siamo riusciti a giocare come volevamo e speravamo. Insegnerà questo a tutti noi che non bisogna mai davvero staccare la spina neanche per un secondo per conquistarci le cose centimetro per centimetro. Per le tante scommesse fatte dalla società ingaggiando giovani che hanno fame ma che avevano da dimostrare ancora tutto il loro valore ci eravamo costruiti una certa credibilità palla su palla. Abbiamo fatto un sacco di belle partite e tante vittorie, tante gioie. Questo resta una magra consolazione ma non ce la toglie nessuno. Ripartiamo da questo per crescere sotto tanti punti di vista. Michele Fedrizzi, schiacciatore: ”Ho trovato un bellissimo gruppo ed è stato facile integrarmi, sono stati tutti molto disponibili! Per quanto riguarda il risultato sportivo…Ovviamente è stata una grande delusione uscire subito ai quarti di finale, tutti avevamo grandi ambizioni. Non saprei dire però, cosa sia andato storto. Forse il fatto di essere i favoriti, dopo una regular season praticamente perfetta, ci ha messo addosso quella pressione in più che non ci ha fatto giocare come sapevamo!”. David Umek, opposto: ”Superare la delusione di essere usciti ai quarti di finale non è affatto facile. La ferita è ancora aperta.Realizzare che domenica è stata l’ultima partita di questa incredibile stagione è stato doloroso. Soprattutto perché consapevoli di non essere riusciti a esprimere al meglio il nostro gioco in queste tre gare di playoff, che durante tutto il campionato è stata la chiave dei nostri successi. Dobbiamo pensare a cosa abbiamo costruito e vinto nei mesi scorsi. Ad un gruppo nuovo che grazie alla società che, nonostante il periodo di crisi in cui viviamo non ci ha fatto mai mancare nulla, permettendoci di lavorare nel migliore dei modi e sempre con serenità.Ad un gruppo molto unito con cui è stato un piacere lavorare ogni giorno ed alzare costantemente i livello degli allenamenti senza mai accontentarci dei risultati che ottenevamo, atteggiamento che ci ha permesso di dominare la regular season e vincere la Coppa Italia.” Marco Pierotti, schiacciatore: ”È stato un duro colpo concludere l’anno in questo modo sopratutto per quello che avevamo dimostrato durante tutta la stagione. Lo sport è questo, puoi solo imparare dagli errori e andare avanti.Non è finita, abbiamo ancora una partita da giocare per l’assegnazione della Supercoppa,(evento sportivo in programma probabilmente per la fine di maggio) per cui è importante cancellare subito questa sconfitta e impegnarci al massimo per portare a casa il trofeo.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santangelo: “Con Siena mi aspetto una partita diversa rispetto all’andata”

    Di Redazione
    Domenica alle 18 sarà il turno della Emma Villas Aubay Siena in arrivo al Pala Pozzoni per l’ottavo turno di ritorno.
    Il team condotto dall’ex Spanakis (a Bergamo nelle ultime due stagioni) arriva dopo una striscia di 5 vittorie consecutive e sembra aver trovato un assetto convincente dopo un inizio zoppicante, anche a causa dello stop che li aveva colpiti, come tutte le squadre, imposto dal contagio covid di alcuni atleti.
    All’andata infatti i senesi si presentarono all’appello in casa senza i centrali titolari, nonostante tutto fecero una prestazione dignitosa seppur il match finì 3-0 per i rossoblù. Stavolta però il team è al completo, e nel frattempo è approdato nelle fila biancoblù anche il nuovo regista Fabroni, esperto e già ben inserito nel team.
    Il team senese è composto da tre ex giocatori che hanno fatto bene a Bergamo nelle ultime stagioni, il giovane opposto Romanò, miglior under 23 nelle ultime stagioni, su cui è basato gran parte dell’attacco senese, miglior realizzatore tra i suoi; la banda Della Lunga e il libero Fusco, giocatori di livello ed esperienza, ben conosciuti per aver portato a Bergamo la Coppa Italia lo scorso febbraio. L’altra banda Yudin, proveniente da Piacenza in Superlega, che negli ultimi match ha fatto molto bene, i centrali Barone e Zamagni, che hanno trovato ottima intesa con Fabroni, e il giovane Della Volpe che viene spesso utilizzato in posto 4 e ottimo innesto. In panchina inoltre, ci sono altri giovani navigati in serie A2, tutte le seconde linee infatti hanno giocato in categoria e possono tranquillamente rilevare in qualsiasi momento i giocatori titolari, un nome tra tutti Panciocco, giovane interessante e protagonista nelle fila del Club Italia qualche stagione fa.
    Una squadra attrezzata e ben organizzata, che sebbene non abbia finora brillato nei risultati, (oggi al 4 posto in classifica) è determinata alla scalata per i play off e al salto di categoria.
    I ragazzi di coach Graziosi (altro ex dell’incontro, a Siena nella stagione 2019-20), galvanizzati dal raggiungimento della finalissima di Coppa Italia con la vittoria di mercoledì contro la forte Cuneo, tornano a pensare al campionato che li ha visti invece sconfitti sul campo di Brescia, e decisi a rifarsi subito per ricominciare la loro corsa.
    Ne è convinto l’opposto Santangelo, che dichiara: “ Mi aspetto una partita diversa rispetto all’andata dove loro hanno giocato senza centrali per via del Covid e sicuramente i tanti ex vorranno fare bene e portare a casa più punti possibili per loro molto importanti. Noi dopo aver conquistato la finale di coppa Italia mercoledì vogliamo continuare a imporre il nostro gioco di squadra e vincerle tutte. Siena è una squadra piena di individualità, sarà una bella sfida in ogni reparto e per di più essendoci molti ex è una partita molto sentita..il divertimento è assicurato!”
    Fischio d’inizio alle 18, arbitri dell’incontro saranno Bassan Fabio e Jacobacci Sergio
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO