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    Champions, verso Roeselare-Milano: “Hanno un grande palleggiatore e un sistema di gioco collaudato”

    Allianz Milano torna a viaggiare per l’Europa nella prima delle due trasferte di Cev Champions League previste per questo mese di gennaio 2025. Giovedì sera alle 20.30 in Belgio alla Tomabel Hall Roeselare la squadra di coach Roberto Piazza affronta i padroni di casa dello Knack Roeselare (arbitrano il tedesco Mathias Ewald e la spagnola Maria de las Olas Rodriguez Machin).

    Reduce da due convincenti vittorie in SuperLega Credem Banca, Allianz Milano è chiamata a confermarsi nella massima competizione continentale per i club, per strappare una storica qualificazione. Con tre partite ancora da giocarsi nel raggruppamento in questo quarto round i giochi non sono ancora fatti.Ieri sera l’Hypo Tirol Innsbruck ha lottato per un set poi si è arresa ai polacchi dell’Aluro Cmc Warta Zawiercie 0-3 (30-32, 13-25, 14-25).A Milano basterà così vincere un set per avere la certezza del secondo posto nella Pool C. Attualmente la classifica vede i polacchi di Zawiercie primi con 14 punti, seguiti da Allianz con 9, quindi Roeselare a 3 e Innsbruck a 1polacchi e austriaci hanno una gara in più. Roeselare dovrebbe vincere gli ultimi due incontri da 3 punti e 3-0 per ambire alla piazza d’onore, mentre ad Allianz Milano sarà quindi sufficiente portare a casa un set, obiettivo che ha già intenzione di centrare proprio in Belgio.

    Nella gara di andata, storico esordio milanese in Champions, lo Knack riuscì ad andare in vantaggio per 2-0 prima di capitolare. Non bastarono agli ospiti i 30 punti del potente schiacciatore 23enne Seppe Rotty per vincere il tie-break. Era il 13 novembre 2024. Poi Roeselare ha perso 3-0 con Zawiercie e vinto 3-2 contro Innsbruck, che affronterà nuovamente il 29 gennaio si presume a giochi ormai fatti. Nel campionato belga, Roeselare è prima con 32 punti davanti a Menen (avversario in Cev Cup di Milano lo scorso anno) e ad Ache, entrambi a 29. Lo Knack ha un record di 11 vittorie e 3 sconfitte in Patria e il prossimo 2 marzo si giocherà la Coppa del Belgio. A fine anno si è aggiudicata anche la Bene Cup contro gli olandesi dell’Orion Stars. Nella sua storia ha vinto 15 campionati, 16 coppe e 11 Supercoppe. Quella di quest’anno è inoltre la partecipazione numero 23 in Champions per la formazione del palleggiatore D’Ulst, ex Civitanova, per la 36ma volta in Europa. Il sestetto ideale dello Knack oltre ai già citati Rotty e D’Ulst comprende l’opposto Dermaux, lo scorso anno nel Menen, al centro il 35enne Coolman, allo Knack da una vita e il 23enne Lennert Van Elsen, il secondo schiacciatore ricevitore è un altro veterano, Verhanneman il libero Dennis Deroey.

    Per quando riguarda Allianz Milano, non sarà della partita soltanto il capitano Matteo Piano, che non ha potuto allenarsi in questi giorni a causa dei postumi della sindrome gastroenterica acuta che lo ha colpito durante la trasferta di Verona. Riflettori ancora una volta puntati sul belga milanese, Ferre Reggers, che prosegue il suo magic moment in SuperLega (Mvp a Verona) ed è stato inserito nel 6+1 ideale della Cev Champions League Men Fantasy in diagonale a Simone Giannelli, con Bieniek e Huber al centro, Kooy e Perrin laterali e Dagostino libero.

    Fabio Lini, direttore generale Allianz Milano: “Andiamo in Belgio da una delle squadre con maggiore esperienza europea, una formazione con un grande palleggiatore e un sistema di gioco collaudato. Non è ancora il momento di fare i conti secondo me, la squadra va in campo per vincere. Il recente percorso in SuperLega dimostra che possiamo vincere contro tutti. Poi, è vero, portare a casa un set vorrebbe dire essere secondi e giocarci così nell’ultima giornata primato e qualificazione. Se la squadra polacca è migliore di noi dovrà dimostrarlo in campo, così come lo Knack”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Recine, Parrocchiale, Milano: storia di una notizia di mercato nascosta in un messaggio d’amore

    Chissà, forse l’annuncio del suo ritorno in Italia Francesco Recine lo aveva nascosto tra le righe in un messaggio d’amore scritto all’indirizzo della sua fidanzata Beatrice Parrocchiale già lo scorso 26 dicembre, in tempi non sospetti, ovvero quando ancora nessuno sospettava di un accordo firmato per la prossima stagione con l’Allianz Milano.

    “Io riposo con le stelle mentre tu sorgi con il sole – scriveva Recine dal Giappone alla sua Bea – ma mentre guardo fuori in una coperta di luci scintillanti, la mia mente accelera, il mio cuore batte”. E ancora: “Una sorpresa inaspettata può fare la differenza, può illuminare un cielo scuro, e fare in modo che il buio non si senta così buio. Può far battere un cuore un po’ più forte e portaci vicino. Sotto lo stesso cielo“.

    Ecco, a quella frase finale “sotto lo stesso cielo” in noi si era acceso un campanello: vuoi vedere che torna in Italia? Ebbene sì, ora non è più un segreto per nessuno. Francesco Recine il prossimo anno tornerà in Superlega. La scelta di lasciare Piacenza e volare lontano, dall’altra parte del mondo, l’aveva raccontata e spiegata proprio a noi di VolleyNews in una lunga intervista rilasciata a Roberto Zucca, oggi invece sulle colonne della Gazzetta dello Sport, in un articolo a firma Mario Salvini, spiega la decisione di tornare in Italia.

    VOLEVO GIOCARE CON PIAZZA“Era nei piani tornare? Nì – risponde Recine –. Mi sarebbe anche piaciuto restare, ma in un anno ho capito quanto è dura restare lontano da quello che ho a casa. Anche perché dietro la scelta di Milano c’è tanto. Il nostro è il campionato migliore. L’Allianz mi inseguiva da tempo e io volevo giocare con Piazza, un grande allenatore che ha fatto migliorare tutti quelli che ha avuto. Quindi sono soddisfatto. E sono contento di arrivare a Milano pronto, forte di questa esperienza in Giappone”.

    Si, ok Francesco. Torni per giocare con Roberto Piazza, il campionato più più del mondo e bla bla bla. Diciamo la verità, senza la tua Bea non ci sai stare. Viva l’amore! E vissero tutti (più) “vicini” e contenti. (Lieto) Fine ♥️.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Superlega: VOTA l’MVP della 16^ giornata fra Bartha, Cvanciger, Reggers e Galassi

    I candidati per questo titolo di MVP della 16^ giornata di Superlega sono Bartha (Itas Trentino), Cvanciger (Yuasa Battery Grottazzolina), Reggers (Allianz Milano) e Galassi (Gas Sales Bluenergy Piacenza).

    Qui in basso in grafica i numeri delle loro partite e subito dopo il sondaggio da votare. Le votazioni chiuderanno giovedì 16 gennaio 2025 alle ore 12.00, dunque VOTATE VOTATE VOTATE anche più volte al giorno!!! LEGGI TUTTO

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    Kaziyski e Stoytchev concordano: “Milano in battuta, ricezione e in contrattacco è stata superiore”

    Nello scontro diretto a caccia dei Play Off, valido per la 5ª giornata di ritorno della Regular Season, l’Allianz Milano si impone per 3 a 1 sul campo di Rana Verona e centra l’aggancio in classifica a quota 27 punti.

    Nella prima parte di partita gli ospiti provano a tenere le redini del parziale, affidandosi soprattutto ai colpi di Louati, mentre a metà set la formazione scaligera acciuffa il pari, ma nel finale Milano torna a premere sull’acceleratore e con lo stesso francese sblocca il risultato. Al rientro in campo, Verona reagisce prontamente grazie alle gesta di Keita e Mozic, che trascinano i padroni di casa rimettendo la sfida in equilibrio.

    Milano torna ad alzare livello e intensità nella terza frazione, in questo caso con un Reggers spietato che non lascia scampo alla seconda linea locale, con Kaziyski che rimette la formazione di Piazza sopra nel punteggio. Avvio equilibrato nel parziale successivo, con le due squadre che si rincorrono, poi è Milano a spingere e, superata la metà del set, ad allungare. Alla fine, con il muro vincente di Louati, gli ospiti mettono il sigillo sulla sfida e portano a casa i tre punti.

    MVP dell’incontro Reggers, capace di timbrare 22 punti, con 3 muri e altrettanti ace. Tra le file veronesi Keita è il miglior realizzatore con 20 marcature.

    Radostin Stoytchev (allenatore Rana Verona): “Loro hanno servito molto bene e hanno rischiato tutto, noi abbiamo avuto delle buone percentuali in attacco, soprattutto in cambio palla, ma non abbiamo giocato bene in contrattacco e questo l’abbiamo pagato. Milano in battuta e ricezione, ma anche in contrattacco ci è stata superiore. Mi fa piacere ascoltare la valutazione dei giocatori subito a fine partita, perché sono consapevoli di quello che serve per ottenere i risultati, poi dobbiamo metterlo in pratica sul campo. Dobbiamo imparare che si può anche giocare male e ci sono diverse soluzioni per restare aggrappati al punteggio”.

    Matey Kaziyski (Allianz Milano): “Abbiamo fatto tre punti veramente fondamentali per la nostra classifica. Sono molto contento soprattutto per come abbiamo giocato, contro una squadra tosta. Siamo riusciti a resistere quando hanno alzato il loro livello e a mettere la giusta pressione a nostra volta. Per quanto riguarda il mio stato di forma ho ancora un po’ da recuperare, ma sono soddisfatto perché sto dando il mio meglio rispetto all’inizio della stagione quando avevo fatto un po’ di fatica”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, Piazza e Louati: “Vittorie così devono darci consapevolezza della nostra forza”

    Finisce 3-0 un derby lungo, bello e combattuto tra Milano e Monza, con i parziali sempre in bilico e un primo set in particolare finito 42-40, ovvero il terzo con il punteggio più alto della SuperLega e Serie A1.Roberto Piazza (coach Allianz Milano): “E’ sempre importante vincere e quando si vince e si riesce a vincere 3-0 partite con questa intensità il gruppo deve prendere consapevolezza della sua forza. L’attenzione alla vigilia della partita era più alta sulle loro assenze che su quello che avrebbero potuto fare. Oggi sono soddisfatto per quello che siamo riusciti a mettere in campo e a gestire fino alla fine del match anche nei momenti in cui eravamo sotto. Deve essere un momento di crescita importante per la tutta la squadra”.Yacine Louati (Allianz Milano): “Ho vinto io il titolo di Mvp, ma in squadra oggi sarebbero stati tutti Mvp. La squadra mi ha aiutato molto, Porro ha fatto giocare tutti bene una partita molto complicata. Monza aveva vinto con la Lube a fine dicembre è una squadra che non meriterebbe la posizione in classifica. Viviamo un campionato molto tirato e più si va avanti più si deve alzare il livello. Iniziamo l’anno con fiducia dopo un dicembre molto complicato, finito con tre sconfitte. Avremo un po’ di tempo per allenarci e alzare ancora il livello di un gruppo creato per fare bene”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza, così fa malissimo: Milano vince 3-0… ma solo per pochi palloni

    Uno dei derby più drammatici e intensi, sportivamente parlando, regala all’Allianz Milano un successo forse meritato, ma di sicuro uno dei più bugiardi successi per 3-0 della storia della pallavolo. Per spiegarne il motivo basta leggere i parziali dei set: 42-40, 28-26, 25-23. Una prestazione tanto di cuore per la Mint Vero Volley Monza, quanto per certi versi sciagurata nella gestione dei finali di ogni singolo set.1° set – Il primo punto di Monza lo mette a terra Di Martino (1-1). I vincenti di Marttila e Rohrs tengono il gioco in parità, mentre il muro di Beretta prova a staccare la MINT (3-4). Break per Milano sul 9-7 e coach Eccheli chiama il primo time-out. Alla ripresa i padroni di casa provano a scappare, ma con Di Martino e Rohrs i monzesi si riportano a -1 (11-10). L’Allianz attacca, ma la MINT risponde senza però riuscire a recuperare i due punti di svantaggio che con Kaziyski diventano 3 (16-13) e nuova sospensione per gli ospiti. Al rientro, filotto per i monzesi che si prendono il 16-16 e costringono questa volta coach Piazza a richiamare i suoi. L’equilibrio si interrompe con il primo set point per Monza (23-24), annullato però da Louati. Rohrs ne procura un altro, ma Milano va ancora a segno. Si va ai vantaggi con i monzesi che non concretizzano la terza occasione, ma che con Beretta trovano il 26-27; nulla da fare però e si continua. Finale di set infuocato e lunghissimo con nessuna delle due formazioni che riesce a trasformare il set point (30-30; 33-33; 35-35; 38-38) fino a toccare quota 40-40. Alla fine è Milano a spuntarla per 42-20.2° set – Nella seconda frazione partenza aggressiva da parte di Monza che si porta subito 1-3. La MINT lotta per mantenere il break di vantaggio (4-6) che, dopo il time-out per Milano, diventa +4 (6-10). I padroni di casa però non ci stanno e con l’ace di Louati pareggiano i conti (10-10). Sono i monzesi a prendersi il break sul 14-16, mentre l’ace di Di Martino segna il 16-19 per Monza e la sospensione per Milano. I meneghini provano a rimanere in contatto (20-21), ma per i brianzoli arriva il primo di due set point (22-24). L’Allianz li annulla entrambi e si procura a sua volta la possibilità di chiudere anche il secondo parziale (25-24). Marttila però dice di no e si va ancora ai vantaggi (26-26). Nonostante i tentativi di Monza, è Milano a prendersi il parziale per 28-26.3° set – Nella terza frazione continua la scia positiva dei milanesi che trovano subito il 3-0 e la panchina di Monza è costretta a fermare il gioco. La sospensione aiuta la MINT che trova la parità (5-5) e sul 5-6 costringe coach Piazza al time-out. I monzesi si conquistano la chance di allungare sull’8-10, ma Milano si riavvicina subito. Botta e risposta tra le due formazioni fino al 19-17 per Milano, che significa 30″ per Monza. I brianzoli vogliono restare aggrappati alla partita e trovano prima il 21-20 e poi il 23-23. La corsa dei padroni di casa prosegue fino al primo match point (24-23), trasformato subito dopo.Allianz Milano 3Mint Vero Volley Monza 0(42-40, 28-26, 25-23)Allianz Milano: Porro 1, Louati 14, Schnitzer 8, Reggers 20, Kaziyski 16, Caneschi 9, Staforini (L), Zonta 0, Catania (L), Barotto 0, Otsuka 2. N.E. Larizza, Piano, Gardini. All. Piazza.Mint Vero Volley Monza: Kreling 1, Marttila 15, Di Martino 6, Szwarc 20, Rohrs 12, Beretta 5, Picchio (L), Mancini 0, Averill 0, Gaggini (L). N.E. Lee, Frascio, Taiwo. All. Eccheli.Arbitri: Piana, Puecher.Note – durata set: 47′, 35′, 29′; tot: 111′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso il derby Milano-Monza, Caneschi: “Una vittoria servirebbe per dare sicurezza”

    Prima uscita del 2025 per Allianz Milano nel suo Cloud il giorno dell’Epifania per un derby tutto da vivere contro la Mint Vero Volley Monza. Appuntamento alle 17 per uno dei posticipi di questa quarta giornata del girone di ritorno di SuperLega Credem Banca.La squadra di coach Roberto Piazza è obbligata a tornare a fare punti dopo il passaggio a vuoto di fine dicembre, con i tre stop esterni uno a Trento e due e Civitanova. Dall’altra parte della rete ha sete di punti anche Monza, che occupa ancora una posizione davvero scomoda in classifica, penultima a 9 punti, gli stessi di Grottazzolina. La squadra di Massimo Eccheli arriva dalla convincente prestazione contro la Lube in casa, con la vittoria per 3-2, ma deve fare a meno di Ivan Zaytsev, che ha terminato il suo contratto con i brianzoli a fine 2024.Per entrambi le formazioni insomma il mese di gennaio sarà un crocevia fondamentale per la stagione. Ricordiamo che stiamo parlando delle squadre che nell’ultima SuperLega hanno chiuso al 2° e 3° posto, hanno affrontato l’ultima Final Four anche di Coppa Italia e si stanno giocando in modo decisamente positivo i propri gironi di Champions League. Lo spettacolo non mancherà quindi da una parte e dall’altra della rete, con tanti appassionanti duelli one-to-one nei rispettivi ruoli.Edoardo Caneschi (centrale Allianz Milano): “Questo derby sarà molto importante, soprattutto dato il periodo da cui arriviamo e che dobbiamo affrontare. Dopo 3 sconfitte di fila, una vittoria servirebbe per dare sicurezza sia per il campionato sia per la Champions. Dobbiamo approfittare della grinta che abbiamo dopo l’uscita dalla Coppa e riuscire a colpirli nei punti giusti. Da Monza mi aspetto una gara in cui tutti lotteranno con i denti, sarà la prima loro partita senza Ivan Zaytsev e sicuramente vorranno mantenere la stessa intensità della loro ultima uscita di campionato vinta contro la Lube”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tommaso Barotto e la questione ‘azzurrabilità’: “Continuo a tenere i piedi per terra”

    Questa è una conversazione che nasce da un’altra conversazione, ovvero quella con un caro collega con il quale lavoro, e della cui creatività linguistica ed espressiva si potrebbe scrivere un trattato. Per Tommaso Barotto l’amico Giuliano Bindoni ha coniato il termine “azzurrabile” (vorrei prendere la paternità del neologismo, ma ahimé non posso), alludendo alla candidabilità di Tommaso, opinione tra l’altro condivisa con il sottoscritto, alla maglia della nazionale seniores.Quanto sia azzurrabile Barotto lo dimostrano le scelte, fra cui l’approdo alla Powervolley Milano, nella quale è arrivato dopo una rapidissima e giustissima ascesa. Anche Tommaso è sbocciato in quel di Porto Viro, società che in questi anni è servita come apripista per molti giovani e meno giovani che nel club veneto hanno trovato una stabilità e una fonte di affermazione:“Porto Viro è stata una bellissima esperienza. Arrivavo da Milano in un paesone di 20.000 abitanti, nel quale mi sono sentito subito a casa, poiché è un luogo che vive di volley, e nel quale capitava di fermarsi per strada o al supermercato perché le persone notavano un giocatore alto e ricollegavano il volley e allora bastava un pretesto per parlarti della partita o per chiederti semplicemente a che ora si sarebbe giocato la domenica successiva. Rimane la passione, la tifoseria, davvero una bella parentesi”.Foto Lega Pallavolo Serie AQui a Milano ha trovato un altro simbolo della pallavolo, capace di catalizzare quell’attenzione da sempre. Si chiama Matteo Piano.“Lui è veramente una persona solare, capace di donarsi alla gente. Milano è certamente un contesto più grande, nel quale come in moltissime città, il calcio la fa da padrone. Ma anche alla Powervolley siamo riusciti a creare un bel microcosmo, con uno zoccolo duro di tifosi e con il palazzetto che si riempie sempre per venirci a vedere. Sono molto felice di essere arrivato”.Creare microcosmi come fa da sempre la società o lo stesso Matteo, aiuta secondo lei a perseguire determinati risultati?“Secondo me ti aiuta parecchio, perché il calore del pubblico, l’attenzione dei tifosi fa sempre bene. È uno stimolo perché capisci che sei lì certamente per te stesso, ma devi far bene anche per quelle centinaia di persone che ti seguono con passione e da te è come se volessero in cambio qualcosa, che poi non è altro che lo spettacolo o la grinta che siamo tenuti a servire per tutta la partita. Le persone anche a Milano sono in grado di spingerti, è un sogno comune, quello tra noi giocatori e loro sostenitori, e c’è una percentuale di supporto del pubblico che contribuisce a realizzarlo”.Barotto nuovo volto che piace anche agli addetti ai lavori. Lei si percepisce nella strada giusta per il successo?“Oddio, è una domanda difficile. Io so di avere scelto Milano perché so di avere degli obiettivi, il primo dei quali è crescere compiendo dei passi giusti nelle società giuste che in qualche modo contribuiscono alla mia affermazione”.Foto Powervolley MilanoLa sua carriera è stata rapidissima. Cosa ha saputo gestire meglio?“L’aver tenuto i piedi per terra e il continuare a tenerli”.Quando la definiamo azzurrabile lei cosa pensa?“Io non guardo molto all’azzurrabilità, come la chiama lei, o meglio cerco di non pensarci più di tanto. Ovviamente ognuno di noi si affaccia nel panorama della nazionale maggiore con il sogno di poterne fare parte. Sono molto focalizzato nel riuscire a far bene con la maglia di Milano e a vivere altrettanto il mio presente pallavolistico, e se ciò mi aiutasse ad arrivare un giorno ad indossare la maglia della seniores sarebbe davvero il massimo”.Foto Federazione Italiana PallavoloUna volta arrivato a casa sua a Stienta, si accorge di essere rimasto quel Tommaso degli anni dell’infanzia?“Consideri che sono andato via molto presto e sotto questo aspetto i miei genitori sono stati un supporto fondamentale, in primis perché mi hanno permesso di poter fare questa scelta. Li ringrazierò tutta la vita perché hanno fatto davvero tanti sacrifici per permettermi di diventare ciò che sono oggi. Stienta è un luogo in cui torno con grande piacere perché è casa, famiglia e perché sono rimasto molto legato a tutto e tutti”.So di una famiglia Barotto tifosissima.“Nonno sta diventando molto bravo anche a guardare le partite al pc, con l’ausilio della famiglia (ride n.d.r.). In generale sento il loro calore sempre”.Chiedo scherzosamente, li ha mai perdonati di averle fatto abbandonare il calcio per il volley?“Per me parlare del calcio è un argomento molto nostalgico, anche perché sono tifosissimo e sono uno juventino sfegatato. Ho avuto il pallone tra i piedi sin dalla nascita, e a 12 anni ho dovuto lasciare perché sono cresciuto troppo e non era lo sport più adatto per le mie altezze. Si immagini un ragazzino alle elementari alto 1.75 cm in mezzo a una pletora di bambini. Ho pianto molto, ero un difensore centrale e quando parlo di calcio mi si illuminano sempre gli occhi”.I miti assoluti?“Del Piero e Marco Reus”.Barotto, potrebbe giocarsi un secondo tempo della vita sportiva nel calcio. Ci ha mai pensato?“Non mi ci faccia pensare. Ho una maglia di Del Piero appesa in casa. Chissà che magari un giorno non riesca davvero, ma parlo di un tempo lontanissimo, a rigiocare ancora”.Cosa resta di quegli anni così spensierati?“Le stesse idee e la stessa voglia di vincere”.Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO