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    Milano, Piazza e Louati: “Vittorie così devono darci consapevolezza della nostra forza”

    Finisce 3-0 un derby lungo, bello e combattuto tra Milano e Monza, con i parziali sempre in bilico e un primo set in particolare finito 42-40, ovvero il terzo con il punteggio più alto della SuperLega e Serie A1.Roberto Piazza (coach Allianz Milano): “E’ sempre importante vincere e quando si vince e si riesce a vincere 3-0 partite con questa intensità il gruppo deve prendere consapevolezza della sua forza. L’attenzione alla vigilia della partita era più alta sulle loro assenze che su quello che avrebbero potuto fare. Oggi sono soddisfatto per quello che siamo riusciti a mettere in campo e a gestire fino alla fine del match anche nei momenti in cui eravamo sotto. Deve essere un momento di crescita importante per la tutta la squadra”.Yacine Louati (Allianz Milano): “Ho vinto io il titolo di Mvp, ma in squadra oggi sarebbero stati tutti Mvp. La squadra mi ha aiutato molto, Porro ha fatto giocare tutti bene una partita molto complicata. Monza aveva vinto con la Lube a fine dicembre è una squadra che non meriterebbe la posizione in classifica. Viviamo un campionato molto tirato e più si va avanti più si deve alzare il livello. Iniziamo l’anno con fiducia dopo un dicembre molto complicato, finito con tre sconfitte. Avremo un po’ di tempo per allenarci e alzare ancora il livello di un gruppo creato per fare bene”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza, così fa malissimo: Milano vince 3-0… ma solo per pochi palloni

    Uno dei derby più drammatici e intensi, sportivamente parlando, regala all’Allianz Milano un successo forse meritato, ma di sicuro uno dei più bugiardi successi per 3-0 della storia della pallavolo. Per spiegarne il motivo basta leggere i parziali dei set: 42-40, 28-26, 25-23. Una prestazione tanto di cuore per la Mint Vero Volley Monza, quanto per certi versi sciagurata nella gestione dei finali di ogni singolo set.1° set – Il primo punto di Monza lo mette a terra Di Martino (1-1). I vincenti di Marttila e Rohrs tengono il gioco in parità, mentre il muro di Beretta prova a staccare la MINT (3-4). Break per Milano sul 9-7 e coach Eccheli chiama il primo time-out. Alla ripresa i padroni di casa provano a scappare, ma con Di Martino e Rohrs i monzesi si riportano a -1 (11-10). L’Allianz attacca, ma la MINT risponde senza però riuscire a recuperare i due punti di svantaggio che con Kaziyski diventano 3 (16-13) e nuova sospensione per gli ospiti. Al rientro, filotto per i monzesi che si prendono il 16-16 e costringono questa volta coach Piazza a richiamare i suoi. L’equilibrio si interrompe con il primo set point per Monza (23-24), annullato però da Louati. Rohrs ne procura un altro, ma Milano va ancora a segno. Si va ai vantaggi con i monzesi che non concretizzano la terza occasione, ma che con Beretta trovano il 26-27; nulla da fare però e si continua. Finale di set infuocato e lunghissimo con nessuna delle due formazioni che riesce a trasformare il set point (30-30; 33-33; 35-35; 38-38) fino a toccare quota 40-40. Alla fine è Milano a spuntarla per 42-20.2° set – Nella seconda frazione partenza aggressiva da parte di Monza che si porta subito 1-3. La MINT lotta per mantenere il break di vantaggio (4-6) che, dopo il time-out per Milano, diventa +4 (6-10). I padroni di casa però non ci stanno e con l’ace di Louati pareggiano i conti (10-10). Sono i monzesi a prendersi il break sul 14-16, mentre l’ace di Di Martino segna il 16-19 per Monza e la sospensione per Milano. I meneghini provano a rimanere in contatto (20-21), ma per i brianzoli arriva il primo di due set point (22-24). L’Allianz li annulla entrambi e si procura a sua volta la possibilità di chiudere anche il secondo parziale (25-24). Marttila però dice di no e si va ancora ai vantaggi (26-26). Nonostante i tentativi di Monza, è Milano a prendersi il parziale per 28-26.3° set – Nella terza frazione continua la scia positiva dei milanesi che trovano subito il 3-0 e la panchina di Monza è costretta a fermare il gioco. La sospensione aiuta la MINT che trova la parità (5-5) e sul 5-6 costringe coach Piazza al time-out. I monzesi si conquistano la chance di allungare sull’8-10, ma Milano si riavvicina subito. Botta e risposta tra le due formazioni fino al 19-17 per Milano, che significa 30″ per Monza. I brianzoli vogliono restare aggrappati alla partita e trovano prima il 21-20 e poi il 23-23. La corsa dei padroni di casa prosegue fino al primo match point (24-23), trasformato subito dopo.Allianz Milano 3Mint Vero Volley Monza 0(42-40, 28-26, 25-23)Allianz Milano: Porro 1, Louati 14, Schnitzer 8, Reggers 20, Kaziyski 16, Caneschi 9, Staforini (L), Zonta 0, Catania (L), Barotto 0, Otsuka 2. N.E. Larizza, Piano, Gardini. All. Piazza.Mint Vero Volley Monza: Kreling 1, Marttila 15, Di Martino 6, Szwarc 20, Rohrs 12, Beretta 5, Picchio (L), Mancini 0, Averill 0, Gaggini (L). N.E. Lee, Frascio, Taiwo. All. Eccheli.Arbitri: Piana, Puecher.Note – durata set: 47′, 35′, 29′; tot: 111′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso il derby Milano-Monza, Caneschi: “Una vittoria servirebbe per dare sicurezza”

    Prima uscita del 2025 per Allianz Milano nel suo Cloud il giorno dell’Epifania per un derby tutto da vivere contro la Mint Vero Volley Monza. Appuntamento alle 17 per uno dei posticipi di questa quarta giornata del girone di ritorno di SuperLega Credem Banca.La squadra di coach Roberto Piazza è obbligata a tornare a fare punti dopo il passaggio a vuoto di fine dicembre, con i tre stop esterni uno a Trento e due e Civitanova. Dall’altra parte della rete ha sete di punti anche Monza, che occupa ancora una posizione davvero scomoda in classifica, penultima a 9 punti, gli stessi di Grottazzolina. La squadra di Massimo Eccheli arriva dalla convincente prestazione contro la Lube in casa, con la vittoria per 3-2, ma deve fare a meno di Ivan Zaytsev, che ha terminato il suo contratto con i brianzoli a fine 2024.Per entrambi le formazioni insomma il mese di gennaio sarà un crocevia fondamentale per la stagione. Ricordiamo che stiamo parlando delle squadre che nell’ultima SuperLega hanno chiuso al 2° e 3° posto, hanno affrontato l’ultima Final Four anche di Coppa Italia e si stanno giocando in modo decisamente positivo i propri gironi di Champions League. Lo spettacolo non mancherà quindi da una parte e dall’altra della rete, con tanti appassionanti duelli one-to-one nei rispettivi ruoli.Edoardo Caneschi (centrale Allianz Milano): “Questo derby sarà molto importante, soprattutto dato il periodo da cui arriviamo e che dobbiamo affrontare. Dopo 3 sconfitte di fila, una vittoria servirebbe per dare sicurezza sia per il campionato sia per la Champions. Dobbiamo approfittare della grinta che abbiamo dopo l’uscita dalla Coppa e riuscire a colpirli nei punti giusti. Da Monza mi aspetto una gara in cui tutti lotteranno con i denti, sarà la prima loro partita senza Ivan Zaytsev e sicuramente vorranno mantenere la stessa intensità della loro ultima uscita di campionato vinta contro la Lube”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tommaso Barotto e la questione ‘azzurrabilità’: “Continuo a tenere i piedi per terra”

    Questa è una conversazione che nasce da un’altra conversazione, ovvero quella con un caro collega con il quale lavoro, e della cui creatività linguistica ed espressiva si potrebbe scrivere un trattato. Per Tommaso Barotto l’amico Giuliano Bindoni ha coniato il termine “azzurrabile” (vorrei prendere la paternità del neologismo, ma ahimé non posso), alludendo alla candidabilità di Tommaso, opinione tra l’altro condivisa con il sottoscritto, alla maglia della nazionale seniores.Quanto sia azzurrabile Barotto lo dimostrano le scelte, fra cui l’approdo alla Powervolley Milano, nella quale è arrivato dopo una rapidissima e giustissima ascesa. Anche Tommaso è sbocciato in quel di Porto Viro, società che in questi anni è servita come apripista per molti giovani e meno giovani che nel club veneto hanno trovato una stabilità e una fonte di affermazione:“Porto Viro è stata una bellissima esperienza. Arrivavo da Milano in un paesone di 20.000 abitanti, nel quale mi sono sentito subito a casa, poiché è un luogo che vive di volley, e nel quale capitava di fermarsi per strada o al supermercato perché le persone notavano un giocatore alto e ricollegavano il volley e allora bastava un pretesto per parlarti della partita o per chiederti semplicemente a che ora si sarebbe giocato la domenica successiva. Rimane la passione, la tifoseria, davvero una bella parentesi”.Foto Lega Pallavolo Serie AQui a Milano ha trovato un altro simbolo della pallavolo, capace di catalizzare quell’attenzione da sempre. Si chiama Matteo Piano.“Lui è veramente una persona solare, capace di donarsi alla gente. Milano è certamente un contesto più grande, nel quale come in moltissime città, il calcio la fa da padrone. Ma anche alla Powervolley siamo riusciti a creare un bel microcosmo, con uno zoccolo duro di tifosi e con il palazzetto che si riempie sempre per venirci a vedere. Sono molto felice di essere arrivato”.Creare microcosmi come fa da sempre la società o lo stesso Matteo, aiuta secondo lei a perseguire determinati risultati?“Secondo me ti aiuta parecchio, perché il calore del pubblico, l’attenzione dei tifosi fa sempre bene. È uno stimolo perché capisci che sei lì certamente per te stesso, ma devi far bene anche per quelle centinaia di persone che ti seguono con passione e da te è come se volessero in cambio qualcosa, che poi non è altro che lo spettacolo o la grinta che siamo tenuti a servire per tutta la partita. Le persone anche a Milano sono in grado di spingerti, è un sogno comune, quello tra noi giocatori e loro sostenitori, e c’è una percentuale di supporto del pubblico che contribuisce a realizzarlo”.Barotto nuovo volto che piace anche agli addetti ai lavori. Lei si percepisce nella strada giusta per il successo?“Oddio, è una domanda difficile. Io so di avere scelto Milano perché so di avere degli obiettivi, il primo dei quali è crescere compiendo dei passi giusti nelle società giuste che in qualche modo contribuiscono alla mia affermazione”.Foto Powervolley MilanoLa sua carriera è stata rapidissima. Cosa ha saputo gestire meglio?“L’aver tenuto i piedi per terra e il continuare a tenerli”.Quando la definiamo azzurrabile lei cosa pensa?“Io non guardo molto all’azzurrabilità, come la chiama lei, o meglio cerco di non pensarci più di tanto. Ovviamente ognuno di noi si affaccia nel panorama della nazionale maggiore con il sogno di poterne fare parte. Sono molto focalizzato nel riuscire a far bene con la maglia di Milano e a vivere altrettanto il mio presente pallavolistico, e se ciò mi aiutasse ad arrivare un giorno ad indossare la maglia della seniores sarebbe davvero il massimo”.Foto Federazione Italiana PallavoloUna volta arrivato a casa sua a Stienta, si accorge di essere rimasto quel Tommaso degli anni dell’infanzia?“Consideri che sono andato via molto presto e sotto questo aspetto i miei genitori sono stati un supporto fondamentale, in primis perché mi hanno permesso di poter fare questa scelta. Li ringrazierò tutta la vita perché hanno fatto davvero tanti sacrifici per permettermi di diventare ciò che sono oggi. Stienta è un luogo in cui torno con grande piacere perché è casa, famiglia e perché sono rimasto molto legato a tutto e tutti”.So di una famiglia Barotto tifosissima.“Nonno sta diventando molto bravo anche a guardare le partite al pc, con l’ausilio della famiglia (ride n.d.r.). In generale sento il loro calore sempre”.Chiedo scherzosamente, li ha mai perdonati di averle fatto abbandonare il calcio per il volley?“Per me parlare del calcio è un argomento molto nostalgico, anche perché sono tifosissimo e sono uno juventino sfegatato. Ho avuto il pallone tra i piedi sin dalla nascita, e a 12 anni ho dovuto lasciare perché sono cresciuto troppo e non era lo sport più adatto per le mie altezze. Si immagini un ragazzino alle elementari alto 1.75 cm in mezzo a una pletora di bambini. Ho pianto molto, ero un difensore centrale e quando parlo di calcio mi si illuminano sempre gli occhi”.I miti assoluti?“Del Piero e Marco Reus”.Barotto, potrebbe giocarsi un secondo tempo della vita sportiva nel calcio. Ci ha mai pensato?“Non mi ci faccia pensare. Ho una maglia di Del Piero appesa in casa. Chissà che magari un giorno non riesca davvero, ma parlo di un tempo lontanissimo, a rigiocare ancora”.Cosa resta di quegli anni così spensierati?“Le stesse idee e la stessa voglia di vincere”.Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Civitanova torna alle Final-Four di Coppa Italia dopo tre anni: Milano eliminata al tie-break

    Dopo tre anni di assenza dalla fase finale della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova spezza l’incantesimo al fotofinish e ristabilisce le gerarchie qualificandosi per la Final Four in programma il 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Decisivo un finale al cardiopalma con il successo al tie break (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11) firmato contro l’Allianz Milano nei Quarti di finale in gara unica all’Eurosuole Forum. In Emilia i cucinieri se la vedranno in Semifinale contro l’Itas Trentino, vincente contro Cisterna Volley.Squadre in campo con i sestetti tipo. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico coach Daniele Bagnoli, scomparso venerdì.Le statistiche premiano Civitanova, ma il successo è frutto di agonismo e unità d’intenti. Reggers è mostruoso e mette in cascina 32 punti personali, coadiuvato da Louati (11) e Schnitzer (11), ma la Lube vince con la forza e la tenacia del gruppo. Boninfante chiude con un’ottima distribuzione dei palloni mandando in doppia cifra Lagumdzija (14), Bottolo (12), premiato MVP, Loeppky (11), entrato a gara in corso, e Chinenyeze (10). Dopo una prima fase combattuta nel set iniziale, la Lube mette la freccia grazie a una maggiore costanza in attacco, trainata da Lagumdzija (8 punti). Ai meneghini non bastano i 9 sigilli di Reggers (25-17). Nel secondo set Milano cresce al servizio (3 ace), Civitanova cala in ricezione e in attacco, consentendo agli ospiti di condurre il set dall’inizio alla fine con un’altra performance di Reggers degna di nota grazie a ulteriori 9 punti personali (20-25). Terzo set senza storia, con Loeppky dall’inizio e i cucinieri solidi in ricezione, travolgenti in attacco e superiori in tutti i fondamentali. Importante il contributo di Chinenyeze (5 punti con 2 muri), ma il più prolifico resta il rivale Reggers (6) nel 25-16 finale. In un quarto set brutto dal punto di vista tecnico e ricco di errori sui due fronti, Milano la spunta al servizio con 4 ace e neutralizza i tentativi di rimonta della Lube (21-25). Al tie break la tenuta mentale di Bottolo e l’impatto di Dirlic in una fase delicata, con l’ace finale di Poriya come ciliegina, mandano la Lube alla F4. Starting Players – Cucine Lube Civitanova al via con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Allianz in campo con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.1° set – Buon avvio al servizio di Lagumdzija e Nikolov (6-3), autori di un ace a testa. Milano risponde con un muro compatto e con l’ace di Caneschi (7-7), per poi trovare il sorpasso con l’attacco di Reggers (10-11) e allungare con il block di Caneschi (11-13). Lagumdzija annulla subito il divario (13-13). La Lube firma uno strappo con il primo tempo di Chinenyeze e il mani out di Bottolo (17-15), colpi seguiti da due prodezze di Lagumdzija, intervallate dall’attacco out di Louati (21-16). Piazza inserisce Piano per Schnitzer, ma a mettersi in luce è l’ex Allianz Chinenyeze (22-16). Milano alza bandiera bianca e commette un fallo a rete (23-16). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (25-17).2° set – Nel secondo set Milano parte meglio e prende il largo con gli attacchi di Reggers intervallati dall’ace baciato dal nastro di Caneschi (6-11). I padroni di casa sono meno precisi rispetto al precedente parziale (9-14) e Medei cambia diagonale inserendo Orduna e Dirlic. I biancorossi provano a risalire (12-15). Civitanova fatica a riavvicinarsi, ma dopo l’ingresso di Loeppky e Gargiulo arriva un muro di Chinenyeze che infuoca il palazzetto (19-21). Il mani out di Louati e l’ace di Caneschi chiudono il set (20-25) e riaprono la partita.3° set – Nel terzo set i cucinieri rientrano con Loeppky e trovano un buon avvio a muro, avanti 7-4 dopo i block di Chinenyeze e Boninfante. L’ace dello stesso alzatore vale il 9-5, mentre il diagonale di Loeppky manda la Lube sul +5 (12-7). Milano sente la pressione e il mirino va fuori fuoco (15-9). Tra i meneghini entra anche Otsuka. Record di decibel sugli spalti dopo il muro biancorosso e l’ace di Boninfante che mandano i marchigiani sul 19-11. Piazza cambia diagonale dando spazio a Zonta e Barotto. Lagumdzija si esalta al servizio (23-14) Alla seconda palla set ci pensa Gargiulo a chiudere i conti (25-16). 4° set – Il sentitissimo quarto set si apre punto a punto (8-7), ma Milano è più reattiva del parziale precedente e dopo l’ace di Schnitzer trova l’attacco del +3 targato Reggers (10-13). Tre errori consecutivi dei biancorossi regalano un cospicuo vantaggio agli ambrosiani (11-16). Nikolov rientra per Bottolo. Fase del match ricca di svarioni su ambo i fronti. Quando manca la precisione sono la potenza di Reggers e la battuta di Caneschi a fare la differenza (13-19). Bottolo rientra in campo. Nel momento più buio, grazie alla battuta di Lagumdzija, si riaccende la luce sulla metà campo di casa, mentre l’Allianz traballa (18-20). I biancorossi non chiudono la rimonta, ma subiscono la serie al servizio di Louati (18-23). Il lavoro in difesa e un errore di Milano tengono in vita la Lube (21-23), ma Milano porta la gara al tie break con l’ace di Schnitzer (21-25). 5° set – Al tie break restano in campo Gargiulo e Loeppky. Si lotta su tutti i palloni. L’ace di Boninfante e il salvataggio di Balaso chiuso dal bolide di Bottolo valgono il 7-5. Gli ospiti impattano (8-8) dopo un attacco a vuoto della Lube. Il nuovo entrato Dirlic regala una boccata d’ossigeno in attacco, l’offensiva sbagliata da Reggers e la conclusione vincente di Loeppky sono una scarica d’adrenalina (12-9). Bottolo porta il risultato sul 14-11, l’ace del nuovo entrato Poriya porta la Lube in Final Four di Coppa Italia. Cucine Lube Civitanova 3Allianz Milano 2(25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11)Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 10, Gargiulo 5, Loeppky 11, Orduna 1, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 14, Dirlic 2, Podrascanin 5, Bottolo 12, Tenorio ne. All. MedeiAllianz Milano: Kaziyski 5, Staforini (L) ne, Larizza, Zonta, Catania (L), Reggers 32, Barotto 1, Piano, Schnitzer 11, Gardini ne, Otsuka 1, Porro, Louati 11, Caneschi 8. All. PiazzaArbitri: Vagni (PG) e Cerra (BO)Note: durata set 23’, 26’, 23’, 26’, 18’. Totale 1h 56’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 9, muri 8, attacco 52%, ricezione 48% (25%). Milano: errori al servizio 24, ace 8, muri 5, attacco 45%, ricezione 47% (27%). Spettatori: 1.902.MVP: Bottolo.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Superlega, verso Milano-Civitanova: Kaziyski: “Dobbiamo trovare quel qualcosina che ci manca sempre”

    Weekend di quarti di finale della Del Monte Coppa Italia per il volley maschile nell’ultimo appuntamento di questo 2024. Allianz Milano va in cerca di uno storico quattro su quattro in questa competizione che avrà il suo epilogo a Bologna il 25 e 26 gennaio. La storia non fa testo, è vero, ma è difficile non pensare che nell’inverno del 2021 e del 2022 il pass per la Final Four venne staccato proprio a Civitanova da Milano.La squadra era già guidata da coach Roberto Piazza e in campo c’erano capitan Matteo Piano, Paolo Porro, oltre a un giovanissimo Matteo Staforini e a Nicola Daldello, attuale 2° di Piazza. Nell’occasione non bastarono i 23 punti di Zaytsev ai marchigiani di coach Blengini. Stessa storia, stesso posto, stesso bar (l’Eurosuole Forum) l’anno successivo, quando Piano, Porro e un super Ishikawa (21 punti per lui) regolarono 3-1 la Lube di De Cecco, Chinenyeze, Nikolov, Bottolo e Balaso. Questi quattro ultimi giocatori sono oggi i punti di forza anche della squadra di Medei.Civitanova – che non dimentichiamo ha vinto 7 Coppe Italia nella sua storia, tanti quanti gli scudetti – avrebbe mancato la qualificazione alle finali della Del Monte anche nel 2023, sconfitta a Monza. Lo stesso giorno, Allianz Milano era invece stata capace di sovvertire i pronostici della vigilia eliminando Piacenza. Scriveva un grande milanese, Alessandro Manzoni: “La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato”. Gli eroi del passato hanno ancora la maglia Allianz Milano, ma noi dobbiamo ora abbandonare la storia e guardare al presente e al passato recentissimo, che vede i lombardi uscire da una serie di due sconfitte, un doppio 3-0, il primo contro i “cucinieri”, il secondo contro i “dolomitici” di Trento.Le partite su gara unica sono delle finali, nulla è scontato, dal primo all’ultimo pallone, ma al momento l’asticella pende verso la squadra di Medei. Pur sconfitta ieri a Monza 3-2, nonostante i quattro matchball nelle mani, la Lube ha vinto in questa stagione sette partite su sette tra le mura amiche. Allianz Milano dovrà giocare la sua migliore pallavolo e provare a fare leva sui cali di tensione che una squadra molto giovane come Civitanova dimostra di avere ancora nel suo percorso. I precedenti sono 29, con 21 successi Lube e 8 Allianz. Gli ex: Chinenyeze a Milano nel 2021-22, Petar Dirlic a Milano la scorsa stagione e Jacopo Larizza nella Lube per tre campionati.Matey Kaziyski (schiacciatore Allianz Milano): “Credo che dobbiamo essere bravi in questo momento a pensare a quello che arriva e non tanto alle due ultime partite, perché il 29 è una sfida fondamentale, non forse per tutta la stagione, ma sicuramente per questo momento. Non sarà facile contro la Lube. Noi continuiamo a fare vedere anche delle cose buone, arriviamo quasi all’obiettivo, ma poi ci manca sempre qualcosina. Dobbiamo essere bravi a trovarlo domenica, quel qualcosina”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento-Milano 3-0: Michieletto ringrazia il pubblico, l’ex Kaziyski non cerca scuse

    Il derby assicurativo versione boxing day è dell’Itas Trentino. Alla ilT quotidiano Arena sono i padroni di casa ad aggiudicarsi in tre set il match contro l’Allianz Milano. Punteggio forse fin troppo severo per i meneghini, che lottano a viso aperto fra secondo e terzo set, ma sostanzialmente giusto per quanto Trento mostra per tutta la partita al servizio (10 ace a fronte di appena 11 errori) e in attacco (54%).Alessandro Michieletto (Itas Trentino): “Siamo contenti di aver ritrovato, dopo un mese di assenza, l’abbraccio del nostro pubblico. Abbiamo ringraziato i tanti presenti con una bella prova, non solo a livello tecnico e tattico ma anche per quel che riguarda la mentalità. Il modo giusto per avvicinarsi al match da dentro o fuori di domenica in Coppa Italia”.Matey Kaziyski (Allianz Milano): “Non dobbiamo cercare scuse, veniamo da due partite non sufficienti, soprattutto per la ricezione. Ora serve subito qualche risultato utile. Certo, non è facile esprimersi su questo campo contro una squadra come Trento, che gioca e batte molto bene. Noi però dobbiamo ritrovare il nostro impianto di gioco e rigioco, nelle azioni lunghe, chiudere qualche palla fa bene a tutti, invece l’avversario riesce spesso a difendere. Speriamo nella prossima occasione”.(fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Spinto dai 4000 della ilT quotidiano Arena, Trento supera Milano in tre set

    Il ritorno alla ilT quotidiano Arena, dopo un mese di assenza e nove partite consecutive in trasferta, è stato caratterizzato da una perentoria vittoria per Trento maschile. La formazione Campione d’Europa e vice Campione del Mondo ha riabbracciato il suo straripante pubblico (4.000 spettatori, altro “sold out” stagionale), che non incontrava dal 27 novembre, superando infatti per 3-0 l’Allianz Milano nel tradizionale derby assicurativo giocato nella giornata di Santo Stefano e valido per il quattordicesimo turno di regular season SuperLega Credem Banca. A dispetto dell’atmosfera tipicamente natalizia, i gialloblù hanno regalato poco o nulla all’avversario, rendendosi protagonisti di un approccio alla gara molto convincente (che li ha portati a vincere a mani basse il primo set) e dimostrando anche di saper risalire la china quando le cose non si erano messe bene. Nel secondo set, infatti, la squadra di Soli si è trovata sotto anche 11-15 nel miglior momento degli ospiti, ma ha dimostrato di avere ancora una volta le qualità per cambiare l’inerzia del parziale.Con il servizio e un fronte d’attacco molto incisivo e poco falloso (alla fine 10 ace con appena 11 errori ed il 54% a rete con appena due schiacciate out), Trento ha quindi vinto allo sprint quel periodo e poi ha gestito bene anche il successivo, chiudendo l’incontro con un meritatissimo 3-0 che la tiene in scia a Perugia (oggi a segno su Modena). Mvp del match ancora una volta Michieletto (best scorer con 17 punti, il 77% in attacco, due muri e cinque ace), ben aiutato nella sua azione da un Lavia concreto quando serviva e da un Bartha presente in tutti i fondamentali. Sestetti – Senza Kozamernik, ancora convalescente e seduto a bordocampo a sostenere i compagni, l’Itas Trentino si propone in campo ventinove giorni dopo l’ultimo precedentemente match casalingo con uno starting six che prevede Sbertoli al palleggio, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Bartha al centro, Laurenzano libero. L’Allianz Milano scelta dall’allenatore Roberto Piazza insiste su Porro in regia, Reggers opposto, Kaziyski e Louati schiacciatori, Schnitzer e Caneschi centrali e Catania libero.1° set – Il primo acuto è proprio del sostituto dello sloveno, il rumeno Bela Bartha, che realizza due muri in fila per l’iniziale 4-2 dei locali, subito replicato dagli ospiti con Reggers (contrattacco) e Louati (ace del 4-5). Michieletto affonda il colpo col servizio (7-5) e con la pipe (9-6), costringendo l’Allianz a rifugiarsi in un time out; alla ripresa, è un altro break point di Louati a ricompattare il punteggio (11-10).Trento riparte allora con una magia di Lavia e col muro di Sbertoli su Reggers (15-11) e poi dilaga (19-13) con Bartha (altro muro) e Michieletto (altri due ace). Milano rialza la testa e l’Itas Trentino viaggia veloce verso l’1-0, che arriva già sul 25-18, grazie ad altre battute di eccellente livello di Alessandro.2° set – La contesa torna equilibrata nel secondo parziale, con Milano che accelera con Reggers (attacco) e Porro (ace) dopo il 6-6, trovando il +3 esterno (6-9) che costringe Soli a spendere il primo time out della serata. Al rientro in campo, la tendenza è ancora ospite (9-14) con l’opposto belga che contrattacca e con Kaziyski che mura due volte in fila Rychlicki; i padroni di casa, con Gabi Garcia ora in campo per Rychlicki, sembrano alle corde ma ritrovano le energie nel momento opportuno.Sbertoli indovina un filotto positivo di servizi, conditi anche da un ace, e Michieletto martella da posto 6, facendo segnare una importante ripresa (14-15). Il muro di Alessandro su Reggers dopo l’interruzione del gioco di Piazza vale la parità a quota 16, favorendo una seconda parte di parziale allo sprint: Trento mette la freccia con Bartha (muro e ace, pochi secondi dopo, per il 22-21) e poi chiude alla prima occasione (25-23) con un ace di Lavia che vale il 2-0.3° set – Trento non cala il ritmo nemmeno in avvio di terzo periodo, in cui scatta dal 5-5 al 9-6 grazie al solito Lavia ed ad un Flavio concretissimo a rete. L’Allianz prova a rifarsi sotto (10-9), ma i centrali gialloblù la spingono di nuovo lontano (14-10 e 15-11); gli ospiti hanno ancora benzina per riavvicinarsi con Kaziyski (16-14), ma ci pensa ancora Bartha con un ace a riallargare la forbice (18-14). È lo spunto definitivo, perché poi i gialloblù non concedono più nulla (21-16) e chiudono il discorso sul 25-19 (attacco di Gabi Garcia).Itas Trentino 3Allianz Milano 0(25-18, 25-23, 25-19)Itas Trentino: Sbertoli 4, Lavia 9, Resende Gualberto 6, Rychlicki 5, Michieletto 17, Bartha 7, Pesaresi (L), Bristot 0, Garcia Fernandez 5, Laurenzano (L). N.E. Pellacani, Magalini, Acquarone. All. Soli. Allianz Milano: Porro 2, Louati 16, Schnitzer 2, Reggers 7, Kaziyski 13, Caneschi 2, Staforini (L), Zonta 0, Catania (L), Barotto 0, Gardini 3, Otsuka 0. N.E. Larizza, Piano. All. Piazza.ARBITRI: Lot, Zanussi. NOTE – durata set: 24′, 28′, 25′; tot: 77′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO