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    Un’altra stagione a Motta di Livenza per il preparatore Alessio Carraro

    Di Redazione

    Continua per un’altra stagione il legame professionale che lega Alessio Carraro alla HRK Diana Group Motta di Livenza. In queste ore è arrivata l’ufficialità: sarà ancora lui a guidare la preparazione atletica della squadra biancoverde nella prossima stagione, che vedrà i “Leoni” ancora ai nastri di partenza del campionato di Serie A2. 

    Classe 1981, Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze sia in campo nazionale (Sisley Treviso, Spes Conegliano, Silvolley, Invent Volley San Donà, HRK Motta e Kioene Padova solo per citarne alcune) che internazionale (Galatasaray, Sofia, Targoviste oltre ad essere stato preparatore della Nazionale Seniores Maschile della Bulgaria). Ha partecipato a manifestazioni di livello assoluto come World League, Campionati Europei e Campionati Mondiali.

    Il preparatore di Motta traccia un bilancio della prima stagione in A2: “Direi che a livello sportivo è andata benissimo. Se devo essere onesto non me l’aspettavo, o meglio all’inizio non me l’aspettavo, ma poi ho iniziato a capire che potevamo fare bene, e se posso secondo me si poteva fare anche un pochino meglio. Diciamo che non me l’aspettavo anche perché non conoscevo il campionato di A2 e di conseguenza non riuscivo a collocare la nostra squadra, ma ne ho preso coscienza man mano che la stagione andava avanti“.

    “Ogni campionato ha una storia a sé – aggiunge Carraro guardando al futuro – sembrerà retorica ma è proprio così. Noi stiamo cambiando molto, una ventata d’aria nuova che secondo me farà bene sia alla società, ma anche ai giocatori che potranno così affrontare nuove esperienze. Ripetersi vorrebbe dire centrare lo stesso risultato della passata stagione, non ripetersi però potrebbe dire fare anche meglio (sorride, n.d.r.)”.

    “Battute a parte – continua il preparatore – non sarà assolutamente facile. Il livello si è alzato, ci sono squadre che hanno fatto investimenti importantissimi. Vibo su tutte, ma penso a Porto Viro, Bergamo. Altre squadre hanno cambiato molto come noi, vedi ad esempio Reggio che ha vinto il campionato. Penso poi a Cantù che potrebbe essere una pericolosa outsider, che giocherà con la ‘nostra’ diagonale e potrà fare davvero molto bene. Come detto il livello si è alzato ulteriormente, ma noi potremo dire la nostra. Ripetersi non sarà facile, ma questo è un altro campionato diverso, con una storia a sé“.

    Il lavoro di Carraro “dietro le quinte” è stato molto importante per i risultati di Motta: “Diciamo che io cerco di dare il mio contributo, fare in modo che le cose vadano nel miglior modo possibile.  A volte ci riesco bene, altre volte meno bene. Ci sono tanti fattori che contribuiscono alla riuscita o meno delle cose. Io come sempre penso che l’allenamento sia un processo. Anzi non è che lo penso io, è così. È un opinione comune a tutti i più grandi studiosi e professionisti. Non si inventa nulla e soprattutto secondo me non esiste il breve termine. Esistono invece consuetudine e abitudine e soprattutto la cosa più importante che ha il nostro fisico: la capacità di adattamento. Di conseguenza se riusciamo a lavorare in maniera costante. stimolando con continuità questa capacità di adattamento facendo ‘fatica’, aumentiamo sempre il nostro livello. E questo vale sia per la parte fisica, della quale io mi occupo principalmente, ma anche per tutti gli altri aspetti dell’allenamento“.

    “I ragazzi – assicura Carraro – si devono aspettare in primis una cosa: di lavorare, come sempre. Non ci saranno periodi in cui si lavora tantissimo o periodi in cui non si lavora, ma si lavorerà con costanza. Il lavoro dovrà diventare una medicina, porsi l’obbiettivo fondamentale di migliorarsi un po’ ogni giorno. La parte difficile è che durante un campionato ci sono tante incognite, ma quella che bisogna evitare è l’appagamento. Sentirsi arrivati è un fattore limitante. I ragazzi si dovranno aspettare un professionista che cercherà di far capire loro l’importanza della cura del proprio corpo, non solo per il campionato o la stagione che sta per arrivare, ma per la loro carriera. Spero di riuscirci“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Kioene Padova, il preparatore Alessio Carraro: “Siamo un cantiere aperto”

    Di Redazione La rosa della Kioene Padova è al completo dal 6 ottobre, anche se la preparazione è iniziata da due mesi. Il preparatore atletico Alessio Carraro, alla sua seconda stagione in casa bianconera, offre una panoramica del lavoro svolto da agosto ad oggi. Diversi sono gli aspetti presi in considerazione, tutti però con un obiettivo comune: migliorare giorno dopo giorno. “Abbiamo iniziato ormai da due mesi la preparazione – ricorda Carraro –, anche se a ranghi ridotti, perché la rosa al completo l’abbiamo avuta il 6 ottobre. Per questo il lavoro è stato differenziato in base a quando è arrivato ciascun giocatore. Siamo un cantiere aperto, nel senso che la nostra squadra più che gestita ha bisogno di essere allenata e migliorare costantemente sotto tutti i punti di vista. Il mantra della stagione per noi è proprio questo: lavorare per migliorare e essere sempre competitivi con le squadre che incontreremo“. “La squadra è molto giovane – aggiunge il preparatore atletico – e questo ci dà la possibilità di lavorare tanto. Siamo consapevoli di quanto chiediamo ai ragazzi, perciò ci auguriamo che si vedano i frutti del nostro operato, sia dal punto di vista tecnico che fisico“. “Un allenamento fatto bene – spiega Carraro – è la prima attività di prevenzione, fermo restando che un buon allenamento per essere tale deve essere individualizzato. Io e i fisioterapisti testiamo i giocatori e sulla base dei risultati che otteniamo programmiamo un lavoro personalizzato, tenendo sempre in considerazione chi siamo come collettivo: una squadra che deve affrontare un campionato di altissimo livello“. “È difficile parlare di condizione ottimale – aggiunge il preparatore di Padova – in un periodo in cui ci sono tantissime variabili: l’anno scorso il fattore Covid era una spada di Damocle che non ci permetteva mai di essere tranquilli. Ancora oggi c’è, ma fortunatamente sta avendo meno incidenza. Ci sono anche i protocolli di Lega che ci tengono maggiormente al sicuro. La condizione migliore della squadra la raggiungeremo con il lavoro quotidiano, cercando di migliorare passo dopo passo. Questa è la filosofia della società, che condivido al 100%“. Da lunedì 25 ottobre sarà attiva la vendita libera dei biglietti validi per la sfida tra Padova e Consar RCM Ravenna in programma alla Kioene Arena domenica 31 ottobre alle 18. L’acquisto dei tagliandi potrà avvenire esclusivamente on-line nella sezione dedicata del sito vivaticket.com fino a 15 minuti dopo l’inizio della gara. Il giorno della partita le biglietterie della Kioene Arena rimarranno chiuse. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Preparazione atletica: a tu per tu con Alessio Carraro

    Il preparatore atletico Alessio Carraro racconta i primi due mesi della stagione: “Chiediamo molto ai ragazzi, ma la società ci mette nelle migliori condizioni per lavorare”
    La rosa è al completo dal 6 ottobre, anche se la preparazione è iniziata da due mesi. Il preparatore atletico Alessio Carraro, alla sua seconda stagione in casa bianconera, offre una panoramica del lavoro svolto da agosto ad oggi. Diversi sono gli aspetti presi in considerazione, tutti però con un obiettivo comune: migliorare giorno dopo giorno.
    CANTIERE APERTO. “Abbiamo iniziato ormai da due mesi la preparazione, anche se a ranghi ridotti perché la rosa al completo l’abbiamo avuta il 6 ottobre. Per questo il lavoro è stato differenziato in base a quando è arrivato ciascun giocatore. Siamo un cantiere aperto, nel senso che la nostra squadra più che gestita ha bisogno di essere allenata e migliorare costantemente sotto tutti i punti di vista. Il mantra della stagione per noi è proprio questo: lavorare per migliorare e essere sempre competitivi con le squadre che incontreremo.La squadra è molto giovane e questo ci dà la possibilità di lavorare tanto. Siamo consapevoli di quanto chiediamo ai ragazzi, perciò ci auguriamo che si vedano i frutti del nostro operato, sia dal punto di vista tecnico che fisico”.
    LAVORO PERSONALIZZATO E CONTESTO DI SQUADRA. “Un allenamento fatto bene è la prima attività di prevenzione, fermo restando che un buon allenamento per essere tale deve essere individualizzato. Io e i fisioterapisti testiamo i giocatori e sulla base dei risultati che otteniamo programmiamo un lavoro personalizzato, tenendo sempre in considerazione chi siamo come collettivo: una squadra che deve affrontare un campionato di altissimo livello”.
    MIGLIORARE SEMPRE. “E’ difficile parlare di condizione ottimale in un periodo in cui ci sono tantissime variabili: l’anno scorso il fattore Covid era una spada di Damocle che non ci permetteva mai di essere tranquilli. Ancora oggi c’è, ma fortunatamente sta avendo meno incidenza. Ci sono anche i protocolli di Lega che ci tengono maggiormente al sicuro. La condizione migliore della squadra la raggiungeremo con il lavoro quotidiano, cercando di migliorare passo dopo passo. Questa è la filosofia della società, che condivido al 100%”.
    KIOENE PADOVA – CONSAR RAVENNA: INFORMAZIONI UTILI . Da lunedì 25 ottobre sarà attiva la vendita libera dei biglietti validi per la sfida tra Padova e Ravenna in programma alla Kioene Arena domenica 31 ottobre alle 18. L’acquisto dei tagliandi potrà avvenire esclusivamente on-line nella sezione dedicata del sito vivaticket.com fino a 15 minuti dopo l’inizio della gara. Il giorno della partita le biglietterie della Kioene Arena rimarranno chiuse, ulteriori dettagli sono disponibili all’interno di questa pagina.
    Si ricorda inoltre che, come previsto dalle normative in vigore, la capienza autorizzata all’interno dell’impianto può arrivare fino al 60%. Per accedervi rimane comunque d’obbligo il possesso di “Green Pass” in corso di validità (ciclo vaccinale completo, guarigione da Covid19 negli ultimi 6 mesi, prima dose vaccinale, tampone molecolare o antigenico rapido nelle 48 ore antecedenti).
    Francesco MunariUfficio stampa Kioene Padovawww.pallavolopadova.com LEGGI TUTTO

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    Alessio Carraro ancora nello staff tecnico dell’HRK Motta di Livenza come preparatore atletico

    Di Redazione Non poteva essere altrimenti, il matrimonio professionale con coach Lorizio e la pallavolo Motta non poteva finire dopo aver conquistato la promozione in A2 sul campo e finalmente è arrivata l’ufficialità: sarà ancora Alessio Carraro a guidare la preparazione atletica dell’HRK Motta di Livenza nella nuova avventura nel campionato nazionale di A2 targato CredemBanca. Classe 1981 Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze sia in campo nazionale (Sisley Treviso, Spes Conegliano, Silvolley, Invent Volley San Donà, HRK Motta e Kioene Padova solo per citarne alcune) che internazionale (Galatasaray, Sofia, Targoviste oltre ad essere stato preparatore della Nazionale Seniores Maschile della Bulgaria) con partecipazioni di livello assoluto come la World League, campionato Europeo e al campionato mondiale. Dopo il nuovo “SI” all’HRK l’abbiamo contattato per sentire subito le sue sensazioni. Tanti sostengono che dopo l’introduzione della A3, l’A2 sia ancora più competitiva. Tu cosa ne pensi? Penso che l’A3 abbia alzato il livello, l’asticella, per tutte quelle società che avevano il potenziale per fare qualcosina in più che però la vecchia “organizzazione” della categoria non permetteva. Diciamo che le squadre, le società che già erano buone in serie B hanno fatto un passettino in più con questa A3 e secondo me è un bel campionato. Ha stimolato poi tutte le altre società a lavorare verso una più alta professionalità. Sicuramente prima di questa riforma l’A2 aveva due gironi, adesso è unico: di certo il livello sale. A me personalmente piace come è stato strutturato il tutto, l’idea di rendere tutto più serio e professionale porta le società a ragionare di più come aziende e questo diventa importante per lo sport. Il DS Carniel e Coach Lorizio hanno praticamente chiuso il roster, secondo me anche con il tuo contributo. Che campionato sarà quello dell’HRK Motta di Livenza? Io sono per natura ottimista e romantico (un po’ come te –ride-), sarà un bel campionato, ovviamente difficile come sempre, però non bisogna porsi limiti perché quando ti poni dei limiti parti col freno a mano tirato. Non si sa dove si può arrivare, a mio avviso sempre il più in alto possibile. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, la squadra è stata costruita a pennello per il nostro allenatore, nel senso che non ci sono riserve e titolari e questo alza moltissimo il livello del lavoro. Sarà bello, come ho detto al nostro DS, vedere gli allenamenti. E’ stata seguita la linea che in questi anni ha contraddistinto Motta: investire su dei giovani dei quali si conosce il potenziale inespresso, quindi fornire loro tutti gli strumenti per far sbocciare tutto il loro talento. Giocatori che in A3 sono stati protagonisti e che ora si troveranno di fronte ad una categoria superiore ma con le carte in regola per fare bene. Giocatori che hanno già fatto l’A2 e giocatori con esperienza anche a livelli più alti che possono dare sicurezza a tutto il gruppo. Per tutti questi motivi bisogna pensare positivo senza dimenticare la cosa più importante: il lavoro. Il tantissimo lavoro atletico ha dato come sempre i suoi frutti. Cosa vuoi dire ai nuovi che lavoreranno per la prima volta con te? Intanto vorrei tranquillizzarli: non sono né un mostro né un pazzo. Sicuramente ho le mie idee che come ogni anno alla prima seduta spiegherò. Ho il mio metodo di lavoro e ho le mie convinzioni. Voglio dire loro di fidarsi il più possibile, chiedere sempre ogni volta che ci sono dei dubbi e infine di non mollare mai, abituarsi a vincere l’allenamento. Questo sarà il segreto per una crescita a medio-lungo termine. Sarà una stagione impegnativa anche per il “trasloco” a Caorle. Come la vedi? Così di primo acchito potrebbe sembrare un problema, un inconveniente: il fatto di non essere più a Motta, non avere più i tifosi vicino. Io invece penso sia un ulteriore passo verso qualcosa di importante, voler fare le cose fatte bene. Questa stagione siamo obbligati a spostarci, però perché non guardare il bicchiere mezzo pieno, i lati positivi della cosa? Dovremo far affezionare altre persone del territorio alla nostra squadra, ai nostri colori. Stiamo comunque parlando di una breve distanza tra Motta e Caorle… Non vedo il problema, soprattutto per i tifosi, con la speranza soprattutto di poter giocare con il pubblico. Questo semmai diventerebbe un problema. Spero che dopo un anno e mezzo di pandemia con tutto quello che ne è conseguito non siano pochi chilometri a diventare un problema o che una distanza così breve possa raffreddare gli animi e spegnere il fuoco della passione. La struttura che ci viene messa a disposizione è davvero di livello e questo diventa importante perché per noi è uno strumento di lavoro e può aumentarne la qualità. L’unica cosa è che per me il pacchetto “chilometri” aumenterà, ma le condizioni lavorative sono davvero ottime e questi sacrifici si fanno volentieri. Invito i tifosi a non mollare, a capire la situazione e a continuare ad aiutarci e a sostenerci con il loro entusiasmo, il loro tifo e il loro starci comunque vicino… Come sempre! (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Preparatore atletico e fisioterapisti: sulla linea della continuità

    Confermati Alessio Carraro, Davide Giulian e Daniele Salvagnini. “La Società ci mette nelle migliori condizioni per poter lavorare”
     
    Altre conferme nello staff bianconero. Dopo il rinnovo con i due allenatori Jacopo Cuttini e Matteo Trolese, la Kioene Padova punta alla continuità, confermando il preparatore atletico Alessio Carraro e i fisioterapisti Davide Giulian e Daniele Salvagnini.Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze in vari club nazionali e internazionali sia nel settore maschile che femminile, oltre ad essere stato preparatore atletico della Nazionale seniores di pallavolo maschile della Bulgaria per due anni. «La stagione 2020/21 è stata particolare e lo sappiamo tutti – dice Alessio Carraro – perché abbiamo dovuto fare i conti con le difficoltà organizzative e l’attenzione costante al Covid. In tal senso, siamo stati bravi e fortunati a non aver avuto nel nostro team delle situazioni di difficoltà. Ciò ci ha consentito di operare con continuità e con la massima disponibilità di tutti, in primis della Società che ci ha messo nelle migliori condizioni per poter lavorare».Il gruppo della Kioene Padova è molto giovane. Nel suo ambito, questo cambia qualcosa nell’organizzazione dei piani di lavoro?«I tempi di recupero dei giovani sono più veloci, dettati da quel vigore fisico segno della giovinezza. Meno anni di pallavolo, meno acciacchi o infortuni da “overuse”: a livello di gestione aiuta. Di contro c’è una minore esperienza, ma questo lo sappiamo. Il fatto di lavorare con i giovani ha consentito più libertà a me e ai tecnici sulla selezione degli esercizi, i volumi di lavoro e le intensità. E’ stimolante, perché qui c’è la reale possibilità di “costruire” i giocatori».Uno staff che nel 2020/21 si è ricostruito e che ora avrà l’obiettivo di dare continuità…«Al di fuori del nostro scoutman Alberto Salmaso e dello staff medico, nella passata stagione è nato uno staff tecnico nuovo. Abbiamo fatto presto a entrare in sintonia, essendo d’accordo da subito su idee e visioni di lavoro. Si può sempre migliorare e per questo abbiamo già nuove idee da mettere in atto. Sarà l’occasione per perfezionare quanto iniziato e per la prossima stagione avremo ancora un gruppo giovane, sperando che porti a dei risultati ancora più soddisfacenti di quelli che abbiamo comunque avuto».GIULIAN E SALVAGNINI ANCORA IN BIANCONERO. Dal 2018/19 Davide Giulian e Daniele Salvagnini sono i fisioterapisti che hanno in cura il fisico degli atleti della Kioene Padova. Un lavoro, il loro, che necessita di grande collaborazione con atleti, tecnici e medici. «L’incentivo a continuare – dice Davide Giulian – è dato anzitutto dal bel rapporto che abbiamo creato con questo staff. Quest’anno abbiamo vissuto in una sorta di “bolla” che però ci ha resi ancora più uniti. Le prerogative per far bene ci sono tutte. Personalmente il mio augurio è di tornare a vedere il pubblico, che in uno sport come questo ha un ruolo chiave».Anche Daniele Salvagnini sottolinea l’importanza del gruppo. «Delle tre stagioni da quando sono alla Kioene – dice Salvagnini – questa è stata quello più particolare. Non solo per la gestione riabilitativa in sé, ma anche per un campionato che alla fine ha visto affrontare molte gare in un clima inusuale. Probabilmente dalle difficoltà legate a un’annata contrassegnata dalle attenzioni relative al Covid, siamo riusciti a unirci ancora di più e a “fare squadra”. Questo si è trasformato in risultati e la salvezza conquistata sul campo è stato un premio per il lavoro svolto da ogni componente della Società».
    Alberto SanaviaUfficio stampa Kioene Padovawww.pallavolopadova.com

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    Alessio Carraro torna nello staff della HRK Motta

    Di Redazione
    Dopo l’esperienza in A3 con l’Invent Volley San Donà nella passata stagione, Alessio Carraro, fresco di firma con la Pallavolo Padova in Superlega, torna a far parte dello staff della HRK Motta. 
    Nato il 20 aprile 1981 a Mestre, a livello di club – sia maschile che femminile – Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze in vari club nazionali (Venezia Volley, Montebelluna Volley, Sisley Treviso, Spes Conegliano, Volley Fontane, Silvolley, Fusion Team, Invent Volley Team e Pallavolo Motta) ma anche internazionali (AZS Olsztyn, Galatasaray, Levski Sofia e CSM Targoviste). Per due anni è stato inoltre preparatore atletico della nazionale seniores maschile della Bulgaria, partecipando alle World League 2013 e 2014, al campionato europeo del 2013, al campionato mondiale del 2014 e al memorial Wagner 2014.
    Innanzitutto la solita domanda di rito: cosa ti ha convinto a tornare a Motta?
    “Mi ha convinto il progetto ambizioso della società. Grande peso l’ha avuto anche il fatto di ritrovare Pino Lorizio in panchina: ho già lavorato alcune stagioni con lui, anche proprio qui a Motta e siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Inoltre la schiettezza del DS Carniel è stata convincente visto anche il periodo delicato“.
    Che idea ti sei fatto di questa nuova A3?
    “Il campionato di A3 mi ha stupito per il livello. Secondo me è un campionato che dà la possibilità ai giovani talenti di giocare e crescere. È una categoria “di preparazione” non solo per le società, ma anche per i giocatori“.
    Come sarà ritrovare Pino Lorizio in palestra?
    “Sarà divertente… ma sarebbe molto più curioso e divertente chiedere a Lorizio come sarà ritrovare Alessio Carraro in palestra!“.
    Dall’alto della tua esperienza, che voto dai alla squadra costruita dal ds Carniel e da coach Lorizio?
    “La squadra è molto competitiva e ogni giocatore può dare un contributo davvero importante al raggiungimento degli obiettivi. Il voto è di conseguenza alto“.
    Sarai anche il nuovo preparatore della Pallavolo Padova in superlega. Sarà una stagione impegnativa per te…
    “Sì, è vero. Non nego che la prossima stagione sarà molto impegnativa, ma è il mio lavoro. L’importante è che sia stimolante, e per ora lo è molto“.
    Che preparazione sarà quella di quest’anno post lockdown?
    “La preparazione dopo il lockdown dovrà essere cauta. Quattro mesi di inattività non si possono recuperare in poche settimane e i vari lavori dati da fare a casa hanno sicuramente tamponato la situazione per un breve periodo. A mio avviso bisognerà stare molto attenti e controllare la voglia che avranno i giocatori di giocare ed allenarsi perché il fisico di certo non sarà pronto. Per noi tecnici fondamentalmente cambia poco, mentre per i giocatori sarà traumatico“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    New entry nello staff di Padova. Alessio Carraro è il nuovo preparatore atletico

    Foto Ufficio Stampa Pallavolo

    Di Redazione
    Nuovo ingresso nello staff bianconero: Alessio Carraro è il nuovo preparatore atletico della prima squadra. Nato il 20 aprile 1981 a Mestre (VE), a livello di club – sia maschile che femminile – Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze in vari club nazionali (Venezia Volley, Montebelluna Volley, Sisley Treviso, Spes Conegliano, Volley Fontane, Silvolley, Fusion Team, Invent Volley Team e Pallavolo Motta) ma anche internazionali (AZS Olsztyn, Galatasaray, Levski Sofia e CSM Targoviste).
    Per due anni è stato inoltre preparatore atletico della Nazionale seniores di pallavolo maschile della Bulgaria, partecipando alle World League 2013 e 2014, al campionato europeo del 2013, al campionato mondiale del 2014 e al memorial Wagner 2014. «Fin dal primo incontro con lo staff bianconero – dice Carraro – ho avuto un’ottima impressione. Sono rimasto sorpreso in maniera positiva perché l’organizzazione è davvero buona ed è stata un’opportunità che ho voluto cogliere al volo. Da quando sono diventato papà ho iniziato a lavorare maggiormente vicino a casa e questa chiamata per me è davvero stimolante».
    Cosa le hanno insegnato le molte esperienze all’estero? «A confrontarmi con culture diverse, a imparare e ad ascoltare. All’estero uno “straniero” deve ottenere la fiducia col lavoro, perché inizialmente vi è una sorta di diffidenza. Proprio per questo ho imparato che non bisogna arrivare per imporre il proprio pensiero, ma ragionare insieme e capire quali siano le metodologie di lavoro migliori per il gruppo che si prepara. Sono esperienze che mi hanno dato un grande bagaglio di conoscenze e di emozioni sportive».
    Non solo per lei, ma anche per i preparatori atletici di altre squadra sarà una stagione diversa dalle altre… «Sicuramente. Quattro mesi di stop forzato non si recuperano in poche settimane di lavoro. Tutti gli atleti hanno avuto modo di fare del lavoro fisico a casa, ma ora si dovrà valutare la risposta al lavoro tecnico, dato che vi è la mancanza dello stimolo specifico nei singoli fondamentali. E’ una cosa che accomunerà tutte le squadre. Bisognerà avere sensibilità e pazienza, ma d’altronde il lockdown a causa del Covid-19 ha influito molto anche sotto questo aspetto».
    IL RINGRAZIAMENTO A DAVIDE GRIGOLETTO. La Società ringrazia Davide Grigoletto per le stagioni trascorse a Padova come preparatore atletico. Dal 2012 si è preso cura della preparazione di decide di atleti bianconeri con grande professionalità e dedizione. Grazie alla sua collaborazione con lo staff tecnico e medico, Padova ha ottenuto una promozione nella massima serie, la vittoria della Coppa Italia di serie A2 oltre al raggiungimento dei play off scudetto per due stagioni. A lui i migliori auguri per le nuove sfide lavorative che lo attendono.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessio Carraro è il nuovo preparatore atletico

    Moltissime le sue esperienze a livello nazionale e internazionale. “Grande organizzazione, felice d’iniziare questa nuova avventura. La preparazione? Il lockdown ha cambiato molte cose, tutte le squadre dovranno adattarsi”
    Nuovo ingresso nello staff bianconero: Alessio Carraro è il nuovo preparatore atletico della prima squadra. Nato il 20 aprile 1981 a Mestre (VE), a livello di club – sia maschile che femminile – Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze in vari club nazionali (Venezia Volley, Montebelluna Volley, Sisley Treviso, Spes Conegliano, Volley Fontane, Silvolley, Fusion Team, Invent Volley Team e Pallavolo Motta) ma anche internazionali (AZS Olsztyn, Galatasaray, Levski Sofia e CSM Targoviste). Per due anni è stato inoltre preparatore atletico della Nazionale seniores di pallavolo maschile della Bulgaria, partecipando alle World League 2013 e 2014, al campionato europeo del 2013, al campionato mondiale del 2014 e al memorial Wagner 2014. «Fin dal primo incontro con lo staff bianconero – dice Carraro – ho avuto un’ottima impressione. Sono rimasto sorpreso in maniera positiva perché l’organizzazione è davvero buona ed è stata un’opportunità che ho voluto cogliere al volo. Da quando sono diventato papà ho iniziato a lavorare maggiormente vicino a casa e questa chiamata per me è davvero stimolante».Cosa le hanno insegnato le molte esperienze all’estero?«A confrontarmi con culture diverse, a imparare e ad ascoltare. All’estero uno “straniero” deve ottenere la fiducia col lavoro, perché inizialmente vi è una sorta di diffidenza. Proprio per questo ho imparato che non bisogna arrivare per imporre il proprio pensiero, ma ragionare insieme e capire quali siano le metodologie di lavoro migliori per il gruppo che si prepara. Sono esperienze che mi hanno dato un grande bagaglio di conoscenze e di emozioni sportive».Non solo per lei, ma anche per i preparatori atletici di altre squadra sarà una stagione diversa dalle altre…«Sicuramente. Quattro mesi di stop forzato non si recuperano in poche settimane di lavoro. Tutti gli atleti hanno avuto modo di fare del lavoro fisico a casa, ma ora si dovrà valutare la risposta al lavoro tecnico, dato che vi è la mancanza dello stimolo specifico nei singoli fondamentali. E’ una cosa che accomunerà tutte le squadre. Bisognerà avere sensibilità e pazienza, ma d’altronde il lockdown a causa del Covid-19 ha influito molto anche sotto questo aspetto».IL RINGRAZIAMENTO A DAVIDE GRIGOLETTO. La Società ringrazia Davide Grigoletto per le stagioni trascorse a Padova come preparatore atletico. Dal 2012 si è preso cura della preparazione di decide di atleti bianconeri con grande professionalità e dedizione. Grazie alla sua collaborazione con lo staff tecnico e medico, Padova ha ottenuto una promozione nella massima serie, la vittoria della Coppa Italia di serie A2 oltre al raggiungimento dei play off scudetto per due stagioni. A lui i migliori auguri per le nuove sfide lavorative che lo attendono.
    Alberto SanaviaUfficio stampa Pallavolo Padovawww.pallavolopadova.com LEGGI TUTTO