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    Il saluto di Osmany: “Mi spiace, non ce l’ho fatta”. Poi incorona Michieletto

    Di Redazione Delusione, frustrazione, malinconia: sono tanti i sentimenti che Osmany Juantorena ha dovuto sfogare dopo la sconfitta e l’eliminazione nei quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo, la partita che segna il suo addio alla nazionale. Per farlo, l’”hombre” ha scelto di affidarsi ai social network, pubblicando tre post nel giro di pochi minuti. Il primo lo ritrae seduto a bordocampo, con le mani sul volto, provato dal ko: “Mi dispiace tanto Italia, ma non ce l’ho fatta” scrive Osmany. “Fa malissimo – continua lo schiacciatore azzurro – finire questa bellissima avventura così con una sconfitta…! Ci ho messo sempre il cuore, ogni volta che indossavo questa maglia. È stato un onore vestire questi colori, ma è arrivato il momento di dire addio alla maglia azzurra! Un grazie enorme a tutti i miei compagni, allo staff e anche alla Federazione italiana! Sarò sempre grato per quest’occasione che mi avete dato. Tiferò sempre l’Italia… Vi amo. O.J.“. Foto Instagram Osmany Juantorena Il secondo post è un collage di esultanze in azzurro, dedicato ai compagni di squadra: “È stato un onore per me giocare con voi! Grazie bestie…“. Ma è forse il terzo il più significativo di tutti, quello che ritrae Juantorena al fianco di Alessandro Michieletto con in mano la maglia del suo compagno e mentore. Un vero e proprio erede designato di Osmany, che infatti scrive: “Adesso è tua maschio! Lascio ufficialmente il numero 5 a te! Devi onorarla fino alla fine… È stato un piacere lottare insieme a te. Sei un FENOMENO!!! Dajeeeee“. (fonte: Instagram Osmany Juantorena) LEGGI TUTTO

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    Lavia, Michieletto e Sbertoli sul numero di Pallavolo Supervolley

    Di Redazione Il settimo numero dell’anno solare 2021 di “Pallavolo Supervolley” riserva grande spazio ai tre giocatori di Trentino Volley che disputeranno l’Olimpiade di Tokyo. L’edizione doppia estiva del mensile della pallavolo italiana è quasi interamente dedicata ai giochi a cinque cerchi che prenderanno il via fra pochi giorni. Fra pagina 20 e 27 della rivista viene infatti presentata l’avventura olimpica della Nazionale Italiana Maschile, con il calendario e le schede singole dei giocatori, fra cui ovviamente quelle di Daniele Lavia, Alessandro Michieletto e Riccardo Sbertoli, presentati in maniera differente dal solito anche grazie alle risposte a domande particolarmente curiose. Il nuovo regista gialloblù è protagonista anche a pagina 4 e 5 in versione fotografo, in uno scatto realizzato durante la recente VNL 2021 con la maglia azzurra. Proprio il bilancio del torneo iridato Fivb giocato a Rimini, che ha visto scendere in campo anche Pinali e Cortesia, viene proposto a pagina 30. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri verso Tokyo: ballottaggio tra Lavia e Michieletto in posto 4

    Di Paolo Cozzi Continua l’avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo per la nostra nazionale maschile che, dopo le settimane di duro lavoro tecnico e fisico, nel weekend passato è stata protagonista delle prime amichevoli in vista dell’imminente partenza per il Giappoe. C’era molta attesa per verificare le condizioni dei nostri ragazzi e anche molta curiosità per vedere quale sestetto sarebbe stato schierato da coach Blengini, ma prima di parlare del presente faccio un piccolo excursus temporale. Nelle ultime settimane, e soprattutto durante la VNL, in cui l’Italia ha schierato una squadra giovane che pur convincendo ha portato a casa un risultato mediocre, da più parti ho visto e letto preoccupazione per il fatto che gran parte del gruppo olimpico sia stato tenuto ad allenarsi anziché confrontarsi con le altre nazionali, alcune nostre dirette concorrenti per una medaglia. Capisco la preoccupazione di chi pensa che giocare sia il modo migliore per crescere e confrontarsi, ma io credo invece che la scelta di Blengini (e di Mazzanti nel femminile) sia stata ottimamente ponderata e strutturata, e credo fortemente che possa essere un plus che diventerà un punto di forza dei nostri gruppi. Mi spiego meglio: giocatori come Juantorena, Giannelli, Zaytsev, che giocano 50 partite all’anno, non hanno bisogno per crescere di giocare altre gare, ma di lavorare bene in palestra sulla tecnica e l’affiatamento e ancor di più di curare la preparazione fisica nei minimi dettagli, alternando momenti di carico ad altri di trasformazione. E proprio il lavoro fisico svolto dai nostri nel mese di giugno potrebbe essere un’importante riserva di energia in un torneo dispendioso come quello olimpico, che richiederà tanto dal punto di vista tecnico tattico, ma anche da quello fisico e mentale. Foto Federazione Italiana Pallavolo Lavoro fisico che sarà importante anche in queste due ultime settimane perché poi, una volta sbarcati nel paese del Sol Levante, non ci sarà più tempo per farsi belli, ma si inizierà uno sprint all’ultimo respiro che terminerà (si spera) solo il 7 agosto… In ultimo va fatto un grande ringraziamento a quegli atleti che sono andati in ritiro sapendo di avere poche chance di guadagnare un posto per Tokyo, ma con impegno e dedizione hanno permesso al sestetto titolare di allenarsi sempre al massimo. Venendo alle due amichevoli con l’Argentina, mi ha stupito un po’ l’aver fatto ruotare tutti i giocatori a disposizione: mi aspettavo un sestetto preciso tenuto sempre in campo, ma la serie di cambi ha dato modo di vedere come tutti i ragazzi della rosa siano in ottime condizioni psicofisiche. Credo che la squadra titolare pensata dal nostro coach possa essere di base quella vista sabato, con Lavia nel sestetto e magari Piano al posto di Galassi, ma la prova d’impatto di Michieletto quando chiamato in causa potrebbe portare a qualche ripensamento e fino all’ultimo il ballottaggio con Lavia tormenterà i sonni del CT. Al centro Anzani, che pensavo dei tre centrali fosse quello certo del posto da titolare, ha mostrato una intesa con Giannelli ancora non perfetta, mentre molto bene hanno fatto Galassi e Piano, con il secondo che in gara 2 ha giocato una partita davvero ottima, specialmente in attacco, che è il fondamentale in cui di solito fatica di più. Anche qua quindi tante frecce nella faretra di Blengini, con Anzani più “completo”, Galassi più offensivo grazie a battuta e attacco, e Piano il migliore a muro oltre che in grado di attingere dalla sua tanta esperienza internazionale. Foto Federazione Italiana Pallavolo Per il resto, Simone Giannelli titolare inamovibile, ancora un po’ in rodaggio sabato, ma già molto più fluido e preciso domenica; già sul pezzo Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena, apparsi già brillanti e a loro agio in campo, sapientemente gestiti da coach Blengini che sa che a Tokyo verranno spremuti fino all’ultima goccia. Venendo ai dati, il muro è il fondamentale che impressiona di più, con tante ottime individualità che riescono a muoversi come un solo unico uomo. Bene anche l’attacco, con i soli Anzani e Lavia che hanno faticato un po’ il sabato, per poi riprendersi nella seconda gara. La ricezione tiene bene e permette a Giannelli di avere quasi sempre tutte le uscite, qualche errore di troppo in battuta e in attacco nella prima amichevole, ma abbiamo bisogno di spingere sull’acceleratore per far giocare palla scontata ai nostri avversari. Insomma qualche dubbio aleggiava sulla nostra nazionale e il suo avvicinamento al Grande Evento, ma penso che queste uscite abbiano dissipato molte delle potenziali ombre e proiettino i nostri a Tokyo, non come favoriti certo, ma come protagonisti sicuramente. E poi bisognerà cogliere al volo ogni occasione per regalare quelle emozioni che tutta Italia spera di vivere!  LEGGI TUTTO

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    Michieletto, l’orgoglio di papà Riccardo: “Solo 19 anni e già una convocazione olimpica”

    Di Redazione Alessandro Michieletto è stato scelto da coach Blengini per prendere parte ai “fantastici 12” di Tokyo. Dopo la bella prestazione alla Volleyball Nations League, il giovane di casa Itas Trentino è stato chiamato a continuare le sue performance anche alle Olimpiadi. Ad accompagnarlo sempre, come padre e come dirigente, è papà Riccardo, Team Manager della società del presidente Mosna. Da Riccardo ad Alessandro, la passione per la pallavolo si è trasmessa in famiglia. A raccontarlo, è Riccardo stesso in un’intervista al Corriere del Trentino. Riccardo Michieletto, è emozionato più di suo figlio Alessandro? «Raggiungere la convocazione olimpica non accade tutti i giorni, a maggior ragione a 19 anni come il più giovane del gruppo. E’ ancora più emozionante da padre e da dirigente di una società che porta un prodotto del proprio vivaio alle Olimpiadi». Come avete vissuto questi ultimi giorni in famiglia? «In ansia fino all’ultimo minuto perché è un traguardo meritato ma non scontato. La concorrenza era veramente agguerrita e il ct Blengini è stato coraggioso. Abbiamo seguito con passione Alessandro in Nations League: penso che abbia costruito lì questa convocazione». Quando ha capito che il sogno olimpico poteva diventare realtà? «Abbiamo sempre visto in lui doti importantissime e una coordinazione naturale sopra la media. Ha lavorato bene con Lorenzetti ma ad un certo punto abbiamo smesso di pensare a Tokyo: doveva solo divertirsi. Così si è creato uno spazio anche in Nazionale e sono convinto che lo abbiano convocato perché sanno che può essere utile». Adesso cosa succede? «Questo deve essere un punto di partenza: nei prossimi due anni dovrà consolidarsi come uomo e atleta. Finora ci ha stupiti facendo cose da 30enne. Dopo le Olimpiadi però ha un altro obiettivo». Quale? «I Mondiali Juniores in Sardegna di fine settembre, sono sempre stati un suo desiderio. Ci tiene molto a concludere il suo percorso a livello giovanile con quel gruppo. Poi sarà un problema per noi di Trentino Volley farlo recuperare in vista del campionato». Come società queste convocazioni vi rendono onore. «Vediamo alle Olimpiadi tre ragazzi usciti dal nostro vivaio e altri che sono stati protagonisti qui come Juantorena e Colaci. In questi anni siamo stati bravi e fortunati, ringrazio il presidente Mosna per aver creduto ed investito nel settore giovanile con l’obiettivo di portare atleti in prima squadra». LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi, Michieletto: “Non ho dormito dall’emozione”. Lavia: “E’ l’obiettivo di una vita”

    Di Redazione Solo due anni fa, quando stava per essere inserito nel roster dell’UniTrento Volley che avrebbe partecipato al campionato di Serie A3, l’Olimpiade poteva solo sognarla. Oggi quel sogno è diventato realtà; Alessandro Michieletto, l’ultimo prodotto in ordine di tempo uscito dal Settore Giovanile gialloblù, parteciperà ai Giochi a Cinque Cerchi di Tokyo e lo farà con appena quindici presenze in Nazionale Maggiore alle spalle. La sua è stata una scalata verticale; un’ascesa da togliere il sonno, come conferma lo stesso diciannovenne schiacciatore trentino, raggiunto telefonicamente a Roma. “Effettivamente questa notte non ho chiuso occhio da quanto grande fosse l’emozione per un momento così importante della mia vita – ha dichiarato – . Non ho ancora realizzato quello che significhi per me la convocazione all’Olimpiade; dire che sono orgoglioso ed onorato è forse riduttivo. Ringrazio Trentino Volley, gli allenatori, i miei compagni; tutti mi hanno permesso di creare questa opportunità eccezionale. Davanti a noi abbiamo un obiettivo importante, dobbiamo e vogliamo arrivare il più lontano possibile perché la Nazionale Italiana merita tutto ciò. Sinceramente spero di non rendermi conto sino al termine della manifestazione di quello che sto vivendo, per continuare a giocare leggero e senza pressioni. Sono troppo emozionato”. “Sono felicissimo, perché partecipare ad un’Olimpiade è da sempre il sogno di qualsiasi sportivo – ha spiegato il nuovo regista gialloblù Riccardo Sbertoli – ; ho iniziato a giocare sperando prima o poi di conquistarmi un posto fra coloro che vi prenderanno parte ed ora che ce l’ho fatta sono al settimo cielo. Cercherò di offrire il mio contributo alla causa, perché adesso l’obiettivo diventa quello di fare qualcosa ancora di più grande…” “E’ una sensazione bella ed unica, perché mi rendo conto che non tutti abbiano la possibilità di vivere quello che fra qualche settimana accadrà a noi – ha aggiunto infine via telefono Daniele Lavia, schiacciatore calabrese da poco inserito nella rosa di Trentino Volley – . Sono fiero quindi di essere uno dei dodici azzurri, è l’obiettivo di una vita; oltretutto arrivarci a soli ventun anni è un motivo di ulteriore vanto. Nell’ultimo periodo ho cercato di spingere ancora di più in allenamento per meritarmi questa opportunità e sono felice di aver convinto Blengini”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    VNL, azzurri promossi: Michieletto, Sbertoli e Pinali al top

    Di Paolo Cozzi Con le final four di sabato e domenica si chiuderà ufficialmente la VNL 2021 e tutti gli occhi si sposteranno ad oriente, verso Tokyo, dove il 23 luglio inizieranno le Olimpiadi. Ma prima di avventurarci nell’avventura a cinque cerchi, vediamo un po’ cosa ci lascia questa competizione in chiave azzurra, con una nazionale che sarà anche arrivata decima (risultato non di pregio, sicuramente) ma secondo me ha interpretato questo mese di gare con lo spirito giusto, crescendo nel corso della competizione e arrivando a giocare set importanti anche contro avversari che hanno schierato il sestetto titolare. Perché non dimentichiamocelo, la nostra era una squadra giovane e sperimentale, che doveva fare esperienza e fornire le prime indicazioni sul gruppo da portare agli Europei di settembre. Foto FIVB Peccato per la battuta, forse il fondamentale che più ci è mancato (a parte exploit individuali), perché altrimenti avremmo potuto raccogliere anche qualche scalpo importante… Bene invece il gioco al centro, diventato una chiave tattica per alleggerire la pressione sui laterali. Primo osservato speciale fra gli azzurri Alessandro Michieletto, che chiude la VNL in crescita e che secondo me merita fortemente un posto a Tokyo per quanto espresso sul campo. Dopo un inizio un po’ al rallentatore, il lungo mancino diventa essenziale nelle trame di gioco di Sbertoli e assoluto protagonista, specie negli ultimi incontri. Presente in tutte le classifiche per rendimento, spicca al quinto posto dei top scorer, e non è cosa da poco per un giovane che due anni fa giocava in Serie B: davvero una bellissima certezza. Bene anche Riccardo Sbertoli, che dopo aver balbettato nei primi match ha sciolto la tensione di una fascia di capitano comunque pesante e ha trovato il ritmo giusto con i suoi attaccanti unendo precisione e velocità di palla. Meglio con Pinali in campo, in quella che sarà la nuova diagonale di Trento. Anche per lui biglietto per Tokyo quasi assicurato. Foto Volleyball World Lo stesso Giulio Pinali, partito come secondo opposto (ma sono stati fatti girare giustamente tutti i giocatori per verificarli ad alto livello), presto si è preso il posto da titolare a suon di pallate. Onestamente a Ravenna non mi aveva impressionato cosi tanto, soprattutto perché poco costante nel rendimento, mentre a Rimini, anche quando è stato chiamato dalla panchina, ha risposto sempre presente. Finalmente volti nuovi al centro, con Gianluca Galassi una spanna su tutti, tanto da far tremare un po’ Mazzone nel ruolo di terzo centrale. Peccato per l’infortunio alla schiena che lo taglia probabilmente fuori dai giochi per l’Olimpiade, ma il futuro è suo, soprattutto ora che ad un braccio veloce e ad una buona mano ha aggiunto una rincorsa più esplosiva, in particolare in contrattacco; a muro può crescere ancora, ma avendo caviglie veloci non sarà un problema fare anche quest’ultimo step. Bene al centro anche Lorenzo Cortesia e Leandro Mosca, due giocatori forse poco conosciuti ai più ma che dopo questa VNL possono ambire ad un posto da titolare in Superlega. Il primo ha ben impressionato a muro, dove è stato il più positivo fra gli azzurri, il secondo ha stupito per la sua capacità di stare in campo e farsi trovare pronto quando serviva, soprattutto se si pensa che quest’anno ha fatto quasi sempre panchina a Milano. Insomma, l’infortunio di Galassi gli ha dato una chance e lui è stato bravissimo nel coglierla al volo e sfruttarla. Foto Volleyball World Fabio Balaso si presta ormai a essere uno dei top player europei nel suo ruolo, capace di prendersi tanto spazio in ricezione e di farsi trovare sempre pronto in difesa. Buona competizione anche per Francesco Recine e Mattia Bottolo, con il primo capace di trascinare la squadra con grinta e determinazione, cosa che forse è mancata un pelo al secondo, sembrato un po’ meno sbarazzino rispetto alle partite con Padova. Anche per loro un futuro importante e tutto da costruire, partendo però da solide basi. La sensazione è che il giovane Recine sia un po’ più avanti rispetto allo schiacciatore patavino, e che già quest’anno a Piacenza proverà a ritagliarsi uno spazio importante in una squadra ambiziosa. Chi forse non è riuscito a sfruttare appieno l’occasione è stato Gabriele Nelli, e mi dispiace molto perché nulla si può dire sull’impegno che mette in campo. Dopo un avvio difficile si era ripreso bene, giocando partite importanti, ma poi negli ultimi match è tornato molto altalenante, e se in  battuta è stato tra i pochi azzurri a picchiare forte, in attacco ha finito spesso per commettere tanti, troppi errori che ne hanno appesantito il rendimento. Meglio l’intesa con Spirito che con Sbertoli, ma purtroppo da lui in questa VNL mi aspettavo qualcosa di più che invece è mancata. LEGGI TUTTO

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    Cortesia e Michieletto: “L’esordio con la Nazioanle Seniores? Abbiamo dimostrato tanto”

    Di Redazione Con la giornata di mercoledì si è conclusa il Preliminary Round della VNL 2021 a Rimini, manifestazione che passerà alla storia come la prima vissuta con addosso la maglia della Nazionale Italiana Maggiore per Lorenzo Cortesia ed Alessandro Michieletto. I due giocatori più giovani della rosa 2020/21 di Trentino Volley proprio in Emilia Romagna hanno potuto vivere il debutto con l’Italia Seniores e lo hanno fatto nel migliore dei modi, come raccontano bene le statistiche messe in mostra durante le prime quindici partite dell’annuale torneo iridato. “Sono soddisfatto del percorso che abbiamo svolto nel corso di questo mese di partite – ha spiegato Alessandro Michieletto, autore di 181 punti che lo hanno collocato al quinto posto della classifica dei marcatori – ; per me e per tanti altri compagni questa era la prima esperienza assoluta con l’Italia Maggiore e, dopo un inizio difficile, abbiamo trovato sempre maggiore dimestichezza con questo livello di gioco, dimostrando di essere un gruppo valido e futuribile. La vittoria con la Francia è stata probabilmente la nostra miglior prestazione, anche tenendo conto dell’avversario che ci trovavamo davanti, ma ad onor del vero col passare del tempo abbiamo sempre migliorato il nostro gioco, come dimostrano le ultime tre gare giocate contro Brasile, Russia e Germania. Adesso avrò qualche giorno di pausa e poi tornerò ad allenarmi con il resto del gruppo della Nazionale, quello che ora si sta allenando a Cavalese agli ordini di Blengini, per proseguire il mio percorso che spero possa tornarmi utile anche in vista del prossimo campionato di SuperLega con Trentino Volley”. “Avevo già vestito la maglia azzurra con le Selezioni giovanili ma indossare quella della Nazionale Maggiore ha sicuramente un altro significato – ha aggiunto Lorenzo Cortesia che con 28 muri personali è risultato il sesto blocker del Preliminary Round – . Questa VNL per me è stata quindi un’esperienza bellissima ed importante, soprattutto perché vissuta spesso in campo. La continuità nel giocare tante partite di fila mi è servita molto per trovare ritmo ed innalzare il mio livello. Ho faticato all’inizio, tant’è vero che considero quella dell’esordio come partita forse più simbolica e significativa fra le tante giocate assieme all’ultima vinta proprio mercoledì sera contro la Germania. Il mio prossimo obiettivo? Proseguire a lavorare col gruppo azzurro che, agli ordini del nuovo Ct De Giorgi, preparerà l’Europeo di settembre”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Michieletto: “Lottare per arrivare più in alto in classifica”

    Di Redazione La settimanale edizione di “V come Volley”, l’inserto che settimanalmente La Gazzetta dello Sport dedica alla pallavolo, riserva uno spazio particolare ad Alessandro Michieletto.Il giovane schiacciatore di Trentino Volley è protagonista della copertina della pubblicazione e anche all’interno, con un’intervista realizzata da Valeria Benedetti, in cui racconta l’esordio in Nazionale Maggiore, la partecipazione (in corso) alla VNL 2021, il sogno olimpico, ma in cui c’è spazio anche per un pensiero dedicato alla sua Itas Trentino.“Siamo una squadra molto giovane, sicuramente avremo bisogno di mesi per crescere. Sappiamo che ci sono molte squadre più forti di noi, il nostro obiettivo sarà lottare per arrivare più in alto in classifica” ha spiegato. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO