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    Moto3, Alcoba sull'incidente di Austin: “Me la sono fatta addosso”

    ROMA – “Invece di passarmi tranquillamente con la scia, perché era più veloce, mi ha superato e mentre lo faceva è venuto verso di me con la moto inclinata. Non solo mi ha superato e mi ha stretto, mi ha anche quasi toccato con il ginocchio, per così dire. È impossibile immaginare quello che ha fatto”. Jeremy Alcoba, intervistato dal sito spagnolo “As”, ha ripercorso gli attimi del pauroso incidente all’ultimo giro del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento stagionale della Moto3. Il classe 2001 spagnolo ha provato a spiegare la paura provata dopo il contatto con Deniz Oncu, autore di una manovra che sarebbe potuta costare la vita a più di un pilota.
    La paura di Alcoba
    “La mia paura non era di cadere ad alta velocità, perché siamo ben protetti, ma avevo paura per tutte le persone che arrivavano dietro di me – ha aggiunto Alcoba -. Mentre rotolavo cercavo di guardare indietro per vederli arrivare, perché era un punto abbastanza critico. Me la sono fatta addosso. Con tutto quello che sta succedendo ultimamente, mi sono spaventato a morte LEGGI TUTTO

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    Moto3, rissa tra McPhee e Alcoba a Doha: multa e penalità per entrambi

    ROMA – La rissa di Moto3 al Gran Premio di Doha non è passata inosservata. Per questo John McPhee e Jeremy Alcoba, i protagonisti del brutto episodio, sono stati multati con 1.000 euro ciascuno. Inoltre avranno l’obbligo di scattare dalla pit lane nella prossima gara (il Gran Premio di Portimao), con tanto di penalizzazione aggiuntiva di 10 secondi per McPhee e 5 per Alcoba. I due piloti, in seguito a una collisione nel corso del 15° giro, sono venuti a contatto anche fuori pista, mettendosi le mani addosso tra calci e spinte. 
    Le scuse di McPhee
    McPhee, a mente fredda, ha ragionato sull’episodio e ha provveduto a scusarsi: “Ho lasciato che le mie emozioni avessero il sopravvento su di me – si legge nella nota pubblicata dal team di Moto3 -. Sono stato buttato giù per il secondo weekend consecutivo, in seguito ad un errore di un altro pilota. Ma voglio chiedere scusa per la mia condotta, non mi sono comportato bene. È uno sport adrenalinico, con gli annessi pericoli. Che un rivale mi abbia centrato mi ha portato ad un comportamento estraneo al mio carattere. Per questo mi scuso con i fan, il team e tutti i partner. Accetto la penalità e guardiamo a Portimao”.  LEGGI TUTTO